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Comunicati stampa 2020

Comunicati Stampa

Ricerca. Partnership tra Politecnico di Bari, Istituto Italiano di Ricerca e Sviluppo – ISIRES S.r.l., Elettric80 S.p.a. e SM.I.LE80 S.r.l

Collaborazione pubblico-privato. Supporterà le attività di ricerca, sviluppo tecnologico ed innovazione nel settore della logistica integrata. ELETTRIC80 e SM.I.LE80 investiranno, per i primi due anni, 380 mila euro, per finanziare assegni di ricerca, dottorati e borse di studio finalizzate all’esecuzione delle attività

Bari, 13 maggio 2020 – Febbraio 2019. L’Istituto Italiano di Ricerca e Sviluppo, ISIRES, è un organismo privato della  Ricerca, nato nel 2016  a Torino per favorire, sostenere e sviluppare iniziative e progetti di ricerca e sviluppo con enti pubblici, privati e le attività produttive Fra le sue competenze è inclusa la realizzazione di laboratori tecnologici e tematici per la creazione e l’invenzione di nuovi prodotti e processi, nonché il reperimento di risorse per il sostegno dei progetti stessi sul territorio nazionale e europeo.
ISIRES, promuovendo iniziative congiunte e favorendo l’interscambio di esperienze tra singoli, imprese ed università ha identificato in PoliBa un nuovo partner scientifico qualificato, con competenze nel settore dell’ingegneria, dell’automazione e dell’informazione, e con esperienze acquisite di rilievo nella collaborazione fra settore pubblico e settore privato.
L’interesse dell’organismo di ricerca è coniugato alle esigenze di due aziende di primissimo piano nel settore dell’automazione e della logistica nei trasporti: “Elettric80” S.p.a. e della controllata “SM.I.LE80” S.r.l., entrambe con sede legale a Viano, in provincia di Reggio Emilia.
Elettric80 è una delle cento storie di eccellenza italiana, secondo il rapporto presentato a Roma, il 5 febbraio 2020, da Enel e Fondazione Symbola.
Enrico Grassi e Vittorio Cavirani sono, rispettivamente, Presidente e Direttore Generale di Elettric80, società fondata negli anni 80, specializzata nella realizzazione di soluzioni logistiche integrate ed automatizzate per imprese produttrici di beni di largo consumo. Nel 1992, sempre a Viano, nasce anche BEMA, azienda che sviluppa sistemi robotizzati sinergici con quelli di Elettrc80. Grazie a tecnologie innovative e a continui investimenti in ricerca e sviluppo, le due aziende hanno anticipato 28 anni fa il concetto odierno di Industria 4.0 realizzando a Caldonazzo (TN), per Costerplast (azienda del Gruppo Coster), la prima fabbrica Fabbrica 4.0, sostenibile ed interconnessa.  
Il Gruppo implementa in tutto il mondo soluzioni all’avanguardia che permettono di gestire le attività della supply chain assicurando un significativo aumento dell’efficienza di fabbrica, massima sicurezza e totale tracciabilità dei prodotti movimentati. Il flusso logistico è gestito dalla piattaforma software SM.I.LE80, (Smart Integrated Logistics) che assicura l'efficiente integrazione dei sistemi, garantendo la conduzione ottimale di tutte le operazioni, dall’ingresso delle materie prime allo stoccaggio, fino alle spedizioni e per la quale è stata creata nel 2017 una apposita società del Gruppo.
Elettric80 e BEMA contano oggi oltre 800 dipendenti e 13 filiali in tutto il mondo; hanno realizzato circa 300 fabbriche integrate, installando oltre 2.000 sistemi robotizzati e 5.000 veicoli automatici a guida laser e 30 magazzini automatici ad alta densità. Offrono ai loro clienti in tutto il mondo un servizio di assistenza da remoto e in loco h24. 
I settori principali: beverage (37%); tissue (25%); food (21%), altro (17%) per i principali mercati mondiali di America del nord/centrale (43%) e Europa (41%). Nel 2019 le due aziende hanno fatturato insieme quasi 300 milioni di euro.
Il prof. Alfredo Grieco è docente di Internet of Things al Politecnico di Bari e svolge attività didattiche e di ricerca nel settore delle telecomunicazioni. Grieco è stato contattato da ISIRES nel marzo 2019 per un primo approccio conoscitivo sulle ricerche di settore in corso nel Poliba, sui sistemi di automazione anche attraverso l’IOT (estensione di internet al mondo degli oggetti e degli ambienti di lavoro). Il Politecnico di Bari, secondo ISIRES, può rappresentare il partner ottimale per una futura collaborazione fra soggetti pubblici e privati con le aziende leader di mercato in provincia di Reggio Emilia.
Grieco espone le richieste all’interno della comunità scientifica del Poliba. Emergono nei contatti successivi condizioni e interessi di approfondimento scientifico tra il Poliba, Elettric80 e ISIRES. A settembre 2019 una delegazione di Elettric80, SM.I.LE80 ed ISIRES visita il Politecnico di Bari per approfondire ulteriormente le dinamiche della nascente collaborazione.
Elettric80, da sempre impegnata ad investire in innovazione e sui giovani, propone, con l’intermediazione di ISIRES, di formalizzare, non solo accordi di ricerca, ma di realizzare a Bari, presso il Poliba, un laboratorio pubblico privato, denominato, “IOT 4.0” finalizzato a supportare le attività di ricerca, sviluppo tecnologico ed innovazione nel settore dell’automazione logistica e nella gestione dei magazzini.
Il 29 gennaio 2020 Politecnico di Bari (Francesco Cupertino, Rettore), ISIRES (Giorgio Perona Presidente), Elettric80 spa (Enrico Grassi, Presidente) e SM.I.LE80 srl (Stefano Cavirani, Direttore generale), sottoscrivono un accordo di partnership di durata quadriennale, rinnovabile, per la realizzazione del “Laboratorio pubblico-privato IOT 4.0”. In particolare, attraverso il nuovo laboratorio, Elettric80 e SM.I.LE80 intendono sviluppare progetti innovativi in ambito logistico, attraverso l’ottimizzazione della gestione automatizzata dei pallet di picking, della pianificazione automatica dei trasporti e, più in generale, di alcune attività logistiche attraverso l’impiego di tecnologie di realtà aumentata, sistemi IoT industriali ed algoritmi avanzati di controllo.
Le Società Elettric80, SM.I.LE80 e l’Organismo di Ricerca ISIRES potranno inoltre contribuire all'attività didattica del Politecnico di Bari, con la diretta partecipazione dei propri dipendenti, per l’erogazione di attività formative integrative quali tesi di laurea, tirocini formativi, stage, ecc.; allo scopo di rendere disponibili al contesto produttivo operatori particolarmente qualificati.
Tali attività si concretizzeranno anche attraverso il finanziamento, e la selezione di ricercatori universitari, assegnisti di ricerca, dottorandi di ricerca o altre figure equivalenti. L’internazionalizzazione delle attività di ricerca e formazione, anche attraverso la partecipazione a progetti europei ed internazionali, rappresenterà inoltre un asset strategico. Le attività di ricerca saranno svolte anche presso le sedi di Elettric80 spa. e SM.I.LE80 srl. Le due società si impegnano infine, ad investire circa 380.000,00 € per finanziare i primi 2 anni degli assegni di ricerca, delle borse di dottorato di ricerca e di borse di studio finalizzate all’esecuzione delle attività concordate. Il Politecnico, per parte sua, offrirà il supporto per percorsi di formazione del personale di Elettric80 e SM.I.LE80 su specifici settori.
A qualche mese dalla sottoscrizione degli accordi sono state avviate le prime attività del laboratorio pubblico-privato IOT 4.0 presso il Laboratorio di Telematica del Poliba. Queste riguardano lo sviluppo di soluzioni innovative per Smart Picking e Transport Management Systems. Inoltre, il laboratorio ha già portato all’assegnazione di sei borse di studio per l’ideazione di sistemi Internet of Things per la logistica integrata destinate a profili altamente qualificati selezionati tra gli studenti del Politecnico di Bari e seguirà,  nel prossimo mese di novembre, l’assegnazione di ulteriori tre borse di dottorato al fine da garantire uno sviluppo a medio termine della ricerca.
I docenti del Politecnico che collaborano sul progetto hanno competenze complementari e diversificate. Nello specifico, sono stati coinvolti quattro professori in qualità di referenti di altrettanti laboratori di ricerca: Alfredo Grieco, Laboratorio di Telematica, Simona Colucci, Laboratorio dei Sistemi informativi, Vitoantonio Bevilacqua, Laboratorio di Informatica industriale e Mariagrazia Dotoli, Laboratorio di decisione e controllo (D&C).
Il professor Alfredo Grieco, referente del progetto per il Politecnico di Bari, ne spiega la missione: “L’obiettivo è quello di attivare un piano pluriennale in cui vengano sviluppate tecnologie e know-how: c’è bisogno infatti di formare giovani in grado di integrare sistemi complessi e tecnologie IoT per le esigenze concrete dell’industria. Il laboratorio pubblico-privato mira ad acquisire un’evidenza specifica nel territorio, per essere collettore di talenti che sappiano guidarci nel futuro”.

Le dichiarazioni dei responsabili del Laboratorio IOT 4.0 
Francesco Cupertino, Rettore Politecnico di Bari. 
«Con Iot 4.0 il Politecnico si dota di un nuovo laboratorio pubblico-privato che arricchisce ulteriormente l’esperienza di collaborazione attiva con le imprese più orientate alla ricerca e all’innovazione. Questo dimostra la crescente capacità del Politecnico di interagire e attrare le migliori realtà produttive, non solo nel territorio in cui opera, ma anche a livello nazionale. Le molteplici possibili applicazioni dell’Iot alla logistica, ci aprono scenari di grandi trasformazioni tecnologiche in un settore-chiave dell’economia. Poter interagire con aziende leader in un ambito tecnologico che continuerà a trasformare, nei prossimi anni, il modo in cui produciamo e gestiamo merci e servizi, è un’opportunità importante per i nostri giovani talenti».

Vittorio Cavirani, General Manager di Elettric80“Questo laboratorio rappresenta un traguardo importante per il mondo della ricerca e un esempio della collaborazione tra due realtà ancora troppo spesso distanti, università e impresaSi tratta infatti di uno spazio propulsore di innovazione all’interno del quale Elettric80, SM.I.LE80 e l’Università possano lavorare in stretta sinergia favorendo lo sviluppo e la condivisione di skill ad alto valore aggiunto. Una best practice che guarda al futuro sostenendo i giovani”.

Carlo Pezziga, Project Manager Istituto Italiano di Ricerca e Sviluppo - Organismo di Ricerca (ISIRES) “La presenza dell’istituto di ricerca svincola e l’impresa e l’università da tutte quelle attività di coordinamento e gestione del progetto e mediazione che altrimenti assorbirebbero molte energie e che in diverse occasioni passate hanno costituito uno scoglio e un blocco per lo sviluppo di azioni realizzate in partnership tra pubblico e privato. In pratica si tratta di un vero e proprio acceleratore di idee”

Stefano Cavirani, General Manager di SM.I.LE80 "In questo contesto, Elettric80 e SM.I.LE80, con l’intermediazione di ISIRES, hanno proposto di formalizzare non solo accordi di ricerca, bensì di realizzare a Bari, presso il Politecnico, un vero e proprio laboratorio pubblico privato, IOT 4.0, finalizzato a supportare le attività di sviluppo tecnologico ed innovazione nel settore dell’automazione logistica e nella gestione dei magazzini. Oggetto fondamentale dell’indagine è l’applicazione dell’Internet of Things alla logistica integrata. Il laboratorio si pone pertanto come un hub importante per creare una rete sul territorio italiano, da Nord a Sud, e per incentivare la collaborazione tra il mondo della formazione universitaria e realtà produttive con il fine ultimo di fare squadra in vista delle sfide sempre maggiori che il mercato ci presenta”.

 

Comunicato stampa. 

2021-2027. I proff. Attivissimo, Di Noia, La Scala, Mossa nominati dal Ministro dell’Università

I settori in cui opereranno per la definizione delle linee guida: intelligenza artificiale; innovazione per l’industria manifatturiera; sicurezza delle strutture, infrastrutture e reti; gestione delle risorse marine. Il Rettore,“un risultato importante e prestigioso”     

Bari, 4 maggio 2020 – Quattro docenti del Politecnico di Bari: Filippo Attivissimo, Tommaso Di Noia, Massimo La Scala, Michele Mossa sono stati nominati dal Ministro dell’Università e della Ricerca componenti della Commissione nazionale per la redazione del Piano Nazionale della Ricerca 2021-2027 in qualità di esperti.
Il Programma nazionale per la ricerca (PNR), previsto dal Decreto Legislativo n. 204 del 5 giugno 1998, è lo strumento dello Stato, alla cui realizzazione concorrono, le Università e gli Enti pubblici di ricerca, che orienta la politica di ricerca in Italia. Esso individua priorità, obiettivi e azioni volte a sostenere la coerenza, l’efficienza e l’efficacia del sistema nazionale della ricerca. 
Ai fini della definizione del nuovo Programma nazionale per la Ricerca è stata istituita una Commissione di esperti scelti sulla base delle competenze scientifiche di ognuno in relazione ai temi e settori ritenuti strategici e proposti dal Ministero. Per il Piano 2021-2027 sono previste sei aree tematiche generali, ognuna delle quali contiene, a sua volta, vari sottotitoli o settori. 
Queste sono: Clima, Energia, Mobilità Sostenibile” con i settori: Mobilità sostenibile; Cambiamenti climatici e adattamento; Energetica industriale; Energetica ambientale
“Cultura umanistica, Creatività, Trasformazioni Sociali, Società dell'Inclusione” composta da: Patrimonio culturale; Discipline storico letterarie ed artistiche; Antichistica; Creatività, design e made in Italy.
“Informatica, Industria, Aerospazio” e i sottoambitiTransizione Digitale – Industria 4.0; High Performance Computing, Big Data; Intelligenza ArtificialeRobotica; Tecnologie quantistiche; Innovazione per l'industria manifatturieraAerospazio.
“Salute”  conTemi generali; Tecnologie farmaceutiche; Biotecnologie; Tecnologie per la salute.
“Sicurezza per i Sistemi Sociali” sostenuta da: Sicurezza delle strutture, infrastrutture e retiSicurezza sistemi naturali; Cybersecurity.
“Tecnologie sostenibili, Agroalimentare, Risorse Naturali ed Ambientali”  e le diramazioni in: Green Technologies; Tecnologie alimentari; Bioeconomia; Gestione delle risorse agricole; Gestione delle risorse marine.

Gli esperti del Politecnico. Nell’ambito del tema generale, “Informatica, Industria, Aerospazio”sono due i docenti coinvolti. Il primo, il prof. Tommaso Di Noia, farà parte del gruppo, composto da 8 esperti,  dedicato al sottoambito, “Intelligenza artificiale”.
Il prof. Di Noia, laureato in ingegneria elettronica al Politecnico di Bari è ordinario di  "Sistemi di Elaborazione dell'Informazione". Vanta numerosi riconoscimenti scientifici. Attualmente, la sua attività di ricerca si concentra sulle tematiche che ruotano attorno all'intelligenza artificiale e alla gestione dei dati con particolare riferimento a tecniche e applicazioni di apprendimento automatico dai dati (machine learning) e ai sistemi di raccomandazione (recommender systems). Recentemente, la sua attenzione si è spostata su come sfruttare l'informazione codificata all'interno di dataset di tipo Big Data. “L’intelligenza artificiale – dice - è ormai diventata parte integrante della nostra vita e sottende al funzionamento di molti dei dispositivi che quotidianamente utilizziamo. Negli ultimi anni si è assistito ad un enorme balzo in avanti sia da un punto di vista scientifico che tecnologico relativo a tecniche di intelligenza artificiale. Tale avanzamento ha posto nuove sfide non solo da una prospettiva esclusivamente tecnica ma anche, visto l’enorme impatto sociale, di natura etica. La ricerca italiana, da sempre in prima linea nel campo dell’intelligenza artificiale, dovrà raccogliere queste sfide nei prossimi anni al fine di proporre nuove soluzioni di intelligenza artificiale che, mantenendo dei livelli di efficienza elevati, rispettino anche i principi di equità, trasparenza e responsabilità”.
L’altro componente, è il prof. Filippo Attivissimo, laureato in ingegneria elettronica, ordinario degli insegnamenti di Fondamenti della Misurazione, Misure e Sicurezza Elettrica e Sensori e Trasduttori”, svolge attività di ricerca nel campo della sensoristica industriale, medica e ambientale. Si occupa di sistemi di visione artificiale, di caratterizzazione metrologica di dispositivi e sistemi per applicazioni ambientali e fonti rinnovabili. Il suo ambito comprende le macchine intelligenti, i sistemi di efficientamento energetico, l’impiego di nuovi materiali, la produzione e gestione del ciclo di vita dei prodotti, la stampa 3D, la produzione virtuale, le microlavorazioni e la visione artificiale, la robotica industriale, la sensoristica avanzata, i magazzini automatizzati.
Attivissimo comporrà il gruppo di sei esperti dedicato al settore “Tecnologie quantistiche; Innovazione per l'industria manifatturiera”. La Innovation Manufactoruring Industry (IMI) – racconta - è uno degli esempi più evidenti della trasformazione tecnologica del terzo millennio e si inserisce in quel contesto noto con il nome di quarta rivoluzione industriale. Allo scopo di incrementare la competitività delle industrie manifatturiere, la IMI prevede la completa integrazione dei sistemi cyber-fisici; essa presuppone l’integrazione e l’automazione dei processi industriali e lo scambio veloce e sicuro di dati con il ricorso alla Intelligenza Artificiale, alla robotica e all’Internet delle Cose (IoT)”. 
Alla “Sicurezza delle strutture, infrastrutture e reti”, settore della tematica “Sicurezza per i Sistemi Sociali”, si dedicherà un gruppo di sei esperti. Tra questi figura il prof. Massimo La Scala, ordinario di “Sistemi Elettrici per l’Energia”. La sua attività scientifica, nel corso degli anni, ha riguardato le principali tematiche attinenti la produzione, trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica, ponendo una particolare attenzione alle metodologie di analisi e controllo finalizzate a garantire la sicurezza e la resilienza di infrastrutture critiche, tra cui quelle energetiche. 
“I principali obiettivi dell’ambito tematico “Sicurezza per i Sistemi Sociali” – premette il prof. La Scala - sono il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di resilienza della nostra società nei confronti dei disastri naturali o causati dall’Uomo. “Sicurezza Strutture Infrastrutture e Reti”, riguardano, più nel dettaglio, la sicurezza e la resilienza delle infrastrutture critiche ovvero di sistemi la cui distruzione, interruzione o anche parziale o momentanea indisponibilità ha l'effetto di indebolire in maniera significativa l'efficienza e il funzionamento normale di un Paese, ma anche la sicurezza e il sistema economico-finanziario e sociale. Si tratta dunque, di valorizzare il potenziale di ricerca in settori rilevanti per la sicurezza  e la resilienza del Paese e per la creazione di nuovi servizi e prodotti che possano favorire le opportunità di lavoro e la nascita di nuove aziende, grazie alla promozione della ricerca e al trasferimento tecnologico. Il mio impegno, sulle tematiche della sicurezza e la resilienza delle infrastrutture energetiche, sarà rivolto principalmente nell’allineare le linee di ricerca italiane con quelle europee, nell’analizzare le nuove minacce all’integrità di questi sistemi non previste negli scenari classici e che la realtà del momento mostra nella loro complessità e nella valorizzazione del rapporto tra università e imprese, nella direzione della promozione di uno sviluppo economico sostenibile”.
La “Gestione delle risorse marine” 
includerà le competenze scientifiche e le proposte del prof. Michele Mossa e degli altri quattro componenti del gruppo di lavoro del settore afferente al tema generale, “Tecnologie sostenibili, Agroalimentare, Risorse Naturali ed Ambientali”. Laurea in Ingegneria civile, sezione idraulica, ordinario di “Idraulica”, Mossa conta curriculum scientifico di prim’ordine. I suoi principali temi di ricerca sono legati all’idraulica marittima, fluviale e ambientale, con particolare riguardo alla meccanica delle onde, alle correnti marine, ai processi di erosione localizzata, ai problemi della diffusione di inquinanti in corpi idrici e all’interazione dei flussi con la vegetazione. “Il mare è un’enorme risorsa naturale” – afferma il prof. Mossa. “E’ necessario però – continua - definire le modalità corrette con cui operare o intervenire nelle zone costiere, ad esempio o nell’ambiente marino. Sono ormai incontrovertibili ed evidenti le conseguenze dei cambiamenti climatici sui processi di erosione costiera, sull’alterazione delle condizioni idrologiche e delle specie e densità della vegetazione presente nelle zone estuarine e costiere, con gravi conseguenze per la salvaguardia ambientale. Di drammatica attualità sono anche i problemi connessi all’inquinamento del mare. Sorge, quindi, la necessità di ricerche innovative sui temi legati alla gestione sostenibile delle risorse marine. Le tematiche citate richiedono lo sviluppo di appositi programmi di ricerca e nuovi approcci sperimentali, basati su una logica di collaborazione interdisciplinare. Il contributo scientifico a tali problemi è fondamentale e deve essere una delle priorità del PNR 2021-2027”.

Il Rettore. Del risultato ottenuto dal Poliba non può che essere soddisfatto il Rettore, Francesco Cupertino. "E’ un risultato importante e prestigioso”  dice. “Il nostro Ateneo si conferma un punto di riferimento nazionale e internazionale in diversi settori scientifici. Le competenze dei nostri docenti sono la chiave del successo del Politecnico. Competenze che si riflettono positivamente anche sulla qualità della preparazione dei nostri studenti”. 

Comunicato stampa.

 

 

 

 

 

 

 

Il primo si della Giunta regionale. Nella società consortile GAL anche il POLIBA

Bari, 28 aprile 2020 - Il “Distretto del Cibo Sud Est Barese”, proposto dal GAL, società consortile che annovera tra i soci anche il Politecnico di Bari, ha ottenuto lo scorso 21 aprile dalla Giunta regionale il primo riconoscimento.
Parere favorevole anche per gli altri sei istituendi distretti del cibo: “Distretto del Grano Duro”, “Distretto del Cibo Alta Murgia”; “Distretto del Cibo dell’Area Metropolitana di Bari”; “Distretto Biologico delle Lame”; “Distretto Bioslow delle Puglie”; “Distretto Agroecologico delle Murge e del Bradano”. 
I “Distretti del Cibo” sono utili strumenti per supportare, rilanciare e valorizzare le eccellenze dell’agroalimentare pugliese, lo sviluppo locale sostenibile, la coesione e l’inclusione sociale, la salvaguardia del territorio e del paesaggio rurale.
Il “Distretto del Cibo Sud Est Barese”, in particolare, promosso da un comitato promotore composto da imprese e organizzazioni professionali e datoriali afferenti al GAL del Sud Est barese, ha l’obiettivo di promuovere nei comuni-soci di Acquaviva delle Fonti, Adelfia, Bitritto, Casamassima, Conversano, Mola di Bari, Noicattaro, Polignano a Mare e Rutigliano, le produzioni agricole tipiche del territorio quali uva da tavola, ciliegie, olive,  vino e ortaggi.
A questo primo riconoscimento della Giunta regionale dovrà seguire, da parte della società consortile, GAL, un dettagliato “Programma di Sviluppo del Distretto del Cibo Sud Est Barese”, da presentare alla Regione Puglia. Il programma, con un orizzonte temporale di almeno tre anni, dovrà contenere, la descrizione dei punti di eccellenza e gli eventuali punti di criticità del Distretto, gli obiettivi generali e specifici di sviluppo, le azioni e i progetti da realizzare con i relativi piani finanziari e temporali di spesa e l’indicazione delle risorse, pubbliche e private necessarie.
Successivamente la Giunta regionale, valutati i Programmi di Sviluppo presentati, procederà con la definitiva approvazione dei “Distretto del Cibo Sud Est Barese”. Ciò consentirà l’accesso alle specifiche misure finanziarie destinate dalla Regione a queste realtà.
Il GAL Sud Est Barese è attualmente costituito da 151 soci rappresentativi di tutti i potenziali attori del territorio quali associazioni datoriali, imprese, enti locali, università, associazioni del terzo settore, privati cittadini. La base societaria è composta da 9 amministrazioni comunali, 8 enti pubblici, 4 organizzazioni datoriali agricole, 11 organizzazioni professionali, 87 imprese e associazioni e 33 imprese agricole.

Comunicato stampa.

I Distretti del Cibo in breve 

istituiti dal Ministero delle Politiche Agricole (MIPAAF), costituiscono un nuovo modello di sviluppo per l'agroalimentare italiano. Si tratta di uno strumento strategico diretto ai seguenti obiettivi. 

Favorire lo sviluppo territoriale, la coesione e l'inclusione sociale, favorendo l'integrazione di attività caratterizzate da prossimità territoriale. 

Rafforzare la sicurezza alimentare, la diminuzione dell'impatto ambientale delle produzioni e la riduzione dello spreco alimentare. 

Salvaguardare il territorio ed il paesaggio rurale attraverso le attività agricole e agroalimentari.

 

 

Emergenza Coronavirus. Seguendo le direttive impartite dal Politecnico di Bari

Bari, 17 aprile 2020 – Sono ventuno, le prime aziende che, seguendo le direttive impartite dal Politecnico di Bari, hanno iniziato la produzione e commercializzazione delle mascherine filtranti, adatte cioè alla popolazione (non personale sanitario) ai sensi dell’art. 16, comma 2, DL n. 18 del 17/03/2020.

Queste sono: Alfatex - Santeramo in Colle (BA); Manifatture Daddato - Barletta (BT);
Dalin Italian Atelier - Castellana Grotte (BA); DAVID srl – Molfetta (BA); FLX - Bitonto (BA); Giorgino Company - Barletta (BT); Gordon Confezioni - Cassano delle Murge (BA); MickyFlex - Capurso (BA); Mister Sofà srls – Mottola (TA); New CS Salotti - Gravina in Puglia (BA); PA.AB - Andria (BT); Paola Creazioni - Cassano delle Murge (BA); Reggente - Andria (BT); Estetica e Design - Andria (BT); F&T CONSULTING - Barletta (BT); Leccese sas - Bitonto (BA); Vincenzo Carriero - Mugnano di Napoli (NA); FUNNY LAB SRL - Barletta (BT); ITMODA - Ruvo di Puglia (BA); PFL Moda - Bitonto (BA); Terry Ricami - Nardò (LE).
In totale, si stima una potenziale produzione complessiva giornaliera di circa 300 mila mascherine. A questo elenco, a breve, potrebbero aggiungersi altre aziende che hanno chiesto supporto al Politecnico, con conseguente aumento di produzione.
Per ciò che riguarda la produzione delle mascherine per medici, infermieri e soggetti di primo intervento, FFP2 e FFP3, i tempi sono più lunghi. A differenza di quelle comuni, i produttori devono attenersi a rigorosi canoni produttivi e a certificazioni inderogabili.
In totale sinora, le aziende che hanno contattato il Politecnico sono state oltre 250. Di queste, 160 hanno manifestato l’intenzione a produrre mascherine filtranti. Altre 25 si sono proposte per produrre anche altri articoli.
Il 95% delle aziende che hanno contattato il Poliba sono imprese medio-piccole pugliesi, per la maggior parte operanti nel settore delle confezioni e tessile. Alcune più grandi come Natuzzi, Fas, Igam e Sanigem.
Il 35% di queste ha sede operativa in provincia di Bari, il 30% nella BAT, 20% nelle province di Lecce e Brindisi, il 15% nella provincia di Foggia.
Il restante 5% proviene dalle regioni confinanti: Basilicata, Campania Molise, ma anche Abruzzo, Toscana e Lombardia.
L’iniziativa del Politecnico di Bari, dedicata all’emergenza coronovirus, denominata RIAPRO, riconversione aziendale per la produzione di D.P.I - dispositivi di protezione individuale - (http://www.poliba.it/it/ateneo/riapro-riconversione-aziendale-la-produzione-di-dpi) è coordinata con la Regione Puglia e la Protezione Civile.

Comunicato stampa.

Fisica. Il contributo dei ricercatori INFN e del Dipartimento Interateneo di Fisica del Poliba

Le indicazioni in una ricerca pubblicata oggi, 15 aprile, dalla prestigiosa rivista scientifica internazionale Nature, che gli dedica la copertina

Bari, 15 aprile 2020 – Si suppone che all’inizio della storia di tutte le storie, il Big-Bang, 15 miliardi di anni fa, la materia e l’antimateria siano state create in eguale quantità, ma nell’evoluzione successiva dell’universo èintervenuto un processo che ha favorito la prevalenza della materia sull’antimateria e oggi l’universo osservato è fatto quasi esclusivamente di materia. Questo meccanismo, almeno in parte, sembra essere dovuto a una stupefacente proprietà quantistica dei neutrini: il fenomeno dell’oscillazione. La collaborazione T2K (Tokai to Kamioka) aggiunge nuove evidenze nella comprensione della asimmetria fra il comportamento della materia e quello dell’antimateria.
La collaborazione T2K, che da oltre 10 anni studia i fenomeni connessi alle oscillazioni dei neutrini, fornisce ora indicazioni sempre più stringenti sull’esistenza di una differenza nel comportamento dei neutrini e delle loro antiparticelle (gli antineutrini). I nuovi risultati dimostrano che il fenomeno dell’oscillazione, con cui i neutrini di un tipo si “trasformano” in neutrini di un altro tipo, si verifica con probabilità diverse per i neutrini rispetto agli antineutrini. 
A questa ricerca la prestigiosa rivista scientifica internazionale, Nature dedica oggi, 15 aprile, la copertina dell’ultimo numero che ritrae l’interno del gigantesco rivelatore sotterraneo Super-Kamiokande, installato nella miniera di Kamioka, equipaggiato con oltre 11.000 occhi elettronici (fotomoltiplicatori) capaci di catturare la luce prodotta dagli elusivi neutrini nelle interazioni con l’acqua purissima (50.000 tonnellate) di cui è riempito. 
L’esperimento T2K è una collaborazione internazionale a cui l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) partecipa con i contributi delle Sezioni INFN e del Politecnico di Bari e delle Università di Napoli, Padova e Roma Sapienza e dei Laboratori Nazionali di Legnaro dell’INFN.
Il team pugliese che ha partecipato a questa scoperta è composto da ricercatori della Sezione di Bari dell’INFN e del Dipartimento Interateneo di Fisica, coordinato dalla dott.ssa Maria Gabriella Catanesi (INFN) e composto dal prof. Vincenzo Berardi (Poliba), dal dott. Lorenzo Magaletti (ricercatore a tempo determinato Poliba) e dal dott. Emilio Radicioni (INFN), ha dapprima collaborato, anche con l’impegno dei servizi tecnici elettronici e meccanici della Sezione di Bari dell’INFN, allo sviluppo del rivelatore si è quindi dedicato all’anali dei dati riferiti agli antineutrini. A partire dal 2020, si è unito al gruppo T2K il prof. Roberto Spina, del Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management che partecipa alle attività di sviluppo e upgrade di T2K.
Come funziona. Per misurare questo fenomeno, nell’esperimento T2K, un potente fascio di neutrini (o anti-neutrini) muonici viene prodotto nel complesso di acceleratori per la ricerca presso il villaggio di Tokai sulla costa orientale del Giappone. Il fascio di neutrini viene prima caratterizzato vicino al luogo di produzione e poi intercettato dal gigantesco rivelatore sotterraneo Super-Kamiokande, a Kamioka, nei pressi della costa occidentale del Giappone, a 295 kilometri di distanza. Durante questo tragitto, infatti, i neutrini (o gli antineutrini) muonici possono “oscillare”, trasformandosi in neutrini (o antineutrini) di tipo elettronico. 
Il risultato. T2K ha trovato che il numero di antineutrini muonici che oscillano in antineutrini elettronici è inferiore rispetto a quello dei neutrini muonici oscillanti in neutrini elettronici, evidenziando in questo modo una differenza di comportamento di materia e antimateria. Questo risultato apre anche la strada a scoperte future. La nuova generazione di esperimenti attualmente in preparazione (DUNE negli USA e Hyper-Kamiokande in Giappone) potrebbe contribuire a dare una risposta definitiva al problema dell'antimateria "mancante" nei prossimi dieci anni.
T2K è stato realizzato ed è gestito da una collaborazione internazionale che conta circa 500 scienziati di 67 istituzioni in 12 paesi [Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Polonia, Russia, Spagna, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti d'America e Vietnam. 
T2K è sostenuto dal ministero giapponese per la Cultura, Sport, Scienza e Tecnologia, ed è ospitato congiuntamente dall’High Energy Research Accelerator Organization (KEK) e dall’Institute for Cosmic Ray Research (ICRR) dell’Università di Tokyo. La fondamentale importanza di queste ricerche ha recentemente convinto il Giappone ad approvare e finanziare un poderoso upgrade dell'esperimento, chiamato Hyper-Kamiokande.

Comunicato stampa.

 

Progetto Interreg “3D IMP ACT”. Dopo tre anni di lavoro e il sostegno economico europeo
Benvenuti sulla piattaforma “Virtual Demo-Lab”,
il biglietto gratuito per visitare castelli, fortezze, parchi archeologici di Puglia, Albania e Montenegro

Bari, 3 aprile 2020 – Avete mai percorso un tratto della basolata via Appia-Traiana nel centro dell’antica città messapica e romana di Egnazia? Conoscete la storia, l’architettura di uno dei simboli della città di Bari: il Castello “Normanno-Svevo”? E in Albania, cosa sapete dal castello di Bathsova o del Castello di Medun, in Montenegro? 
Nel caso non aveste risposte soddisfacenti e siete interessati ad un tour tra le due sponde dell’Adriatico tra castelli, fortezze, siti archeologici è sufficiente dal proprio PC staccare il proprio biglietto gratuito dalla piattaforma “Virtual Demo-Lab” https://www.3dimpact.poliba.it/.  Il link immette nella pagina principale, dalla quale si può accedere al sito web del progetto, “3D IMP ACT”, alla piattaforma webgis (da cui si ha accesso a tutti i contenuti per i diversi siti) e a un video di informazione sulle modalità di utilizzo della piattaforma stessa. 
Questa, grazie alle ultime tecnologie e alla realtà virtuale consente al visitatore di superare le contingenti barriere fisiche agli spostamenti per entrare in dieci rilevanti beni storici-architettonici di tre Paesi: Italia (Puglia), Albania, Montenegro. Le informazioni e il percorso che ogni sito vi presenterà è il risultato di un attento e innovativo rilievo, arricchito da foto, mappe, schede informative, immagini, rappresentazioni in 3D.
Ed ecco i luoghi e i monumenti coinvolti nel progetto da visitare attraverso la piattaforma del progetto. ITALIA (Puglia): Castello di Trani, Castello di Gioia del Colle, Castello di Bari, Museo Nazionale e Parco Archeologico di Egnazia. ALBANIA: Castello di Bathsova; Parco archeologico di Apollonia,Castello di Peqin, Fortezza di Argirocastro, Castello di Scasmpinus (Elbasan); MONTENEGRO: Castello di Medun, Sistema di fortificazione di Kotor (Cattaro), Sistema di fortificazione di Bar (Antivari); Parco archeologico di Duklja.
L’iniziativa è parte integrante del progetto europeo Interreg IPA-CBC, Italia-Albania- Montenegro, “3D IMP ACT”, attivato nel 2018 e portato a conclusione nel corrente 2020 grazie al finanziamento Europeo di poco più di milione di euro.
Il progetto, coordinato dal Politecnico di Bari in qualità di lead partner, e il coinvolgimento del Polo Museale della Puglia, dell’Istituto Monumentale e della Cultura “Gani Strazimiri” (AL); dell’Università Politecnica di Tirana (AL) e dell’Università Crne Gore di Podgorica (ME), mira a rafforzare una gestione turistica intelligente e sostenibile transfrontaliera e contemporaneamente promuove la protezione dei beni naturali e culturali dei siti del patrimonio mondiale.

Comunicato stampa.

Emergenza Corona virus. A seguito del Decreto rettorale n.205 del 19 marzo scorso

Bari, 2 aprile 2020 – Anche il Politecnico di Bari, a seguito dell’emergenza sanitaria in corso, ha dovuto riconvertire le modalità per la fruizione dei suoi servizi didattici. Dopo le lezioni e gli esami, da questa mattina, 2 aprile anche le sedute di laurea sono in versione on line. 
E così, dalle ore 9.00 e per tutta la giornata, sono in corso gli esami di laurea originariamente previsti nel mese di marzo e traslati per evidenti ragioni esterne alla giornata di oggi. Per la circostanza sono state sospese tutte le altre attività didattiche.
Si è cominciato con i laureandi afferenti al Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica (DICATECH): Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio Magistrale - ore 15.00Ingegneria Edile (L3) - ore 09.00Ingegneria Civile (LM23) - ore 16.00Laurea Triennale in Ingegneria Civile e Ambientale /Laurea triennale in Ingegneria Cvile - ore 15.30Laurea Magistrale in Ingegneria dei Sistemi Edilizi - ore 10.30
I primi laureati del Poliba, nella versione online, sono stati i neo dottori in ingegneria edile: Alessandro Amatulli, Giandomenico Azzone, Natalia Franco, Raffaele Vulcano, Presidente della Commissione, prof. Valeria Monno. Per l’occasione è intervenuto on line il Rettore, Francesco Cupertino per porgere gli auguri ai neo laureati e un arrivederci al Poliba per una apposita cerimonia di consegna delle pergamene dopo l’emergenza. 
Parallelamente hanno avuto inizio le sedute di laurea da remoto afferenti al Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell'Informazione (DEI) con i corsi di laurea di Ingegneria Elettrica - ore 09.00Ingegneria dei Sistemi Medicali - ore 09.45Ingegneria Informatica e dell'Automazione - ore 10.30Ingegneria Elettronica/Elettronica e delle Telecomunicazioni - ore 15.00 e Magistrali in Ingegneria Elettrica, delle Telecomunicazione, Informatica e dell'Automazione - ore 10.00
E al Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management (DMMM) con: Ingegneria Meccanica - ore 09.30Ingegneria Gestionale - ore 09.30Gestionale Magistrale - ore 15.30Meccanica Magistrale - ore 15.30Ingegneria Gestionale (L3) - ore 09.30.
Le sedute di laurea sono aperte alla visione pubblica, secondo gli orari indicati, attraverso il sito poliba.it-didattica-sedute di laurea. 

Comunicato stampa.

Emergenza Coronavirus. Un gruppo di docenti e ricercatori al lavoro
Pervenute 165 domande in 10 giorni. Cupertino: «Stiamo facendo una ricognizione delle capacità produttive. Dobbiamo ottenere un prodotto sicuro per i cittadini»

Bari, 27 marzo 2020 - Il Politecnico di Bari ha costituito un gruppo di lavoro che fornisce indicazioni utili alle aziende che vorrebbero convertire la loro attività nella produzione di dispositivi per affrontare e contenere la diffusione del COVID19, da destinare alla popolazione e al personale sanitario.

La risposta delle imprese è stata massiccia: in dieci giorni sono arrivate 165 domande da tutte le province pugliesi ma anche da altre regioni, come Basilicata e Campania. Per la maggior parte si tratta di piccoli produttori dei settori tessile, confezionamento, lavorazione di materiale plastico. «Stiamo facendo una ricognizione delle capacità produttive di queste aziende - spiega il rettore del Politecnico, Francesco Cupertino - per poter arrivare rapidamente ad un prodotto sicuro e di qualità».
Il gruppo di lavoro, chiamato RIAPRO (Riconversione Aziendale per la Produzione di DPI) è formato da docenti, ricercatori e imprenditori e lavora in collaborazione con la Regione Puglia e con tutte le autorità competenti. I primi campioni sono già in fase di realizzazione. «In questo momento difficile, abbiamo messo le nostre competenze a disposizione della Regione e del Paese – dice il rettore Cupertino – per dare un contributo alla gestione dell’emergenza. Stiamo gestendo una quantità enorme di richieste – aggiunge il rettore – nonostante le difficoltà del momento, mentre siamo contemporaneamente impegnati a garantire in modalità telematica lezioni, sedute di laurea, segreterie studenti e ogni altra attività didattica, di ricerca e di rapporti con il territorio, con un grande sforzo del nostro personale». Per consentire un rapido scambio di informazioni e buone prassi, è stata anche costituita una cabina di regia a livello nazionale, della quale fanno parte i rettori di numerose università, da Nord a Sud.
In Puglia, come in altre regioni, c’è una forte esigenza di riconfigurazione di imprese per la produzione di sistemi di protezione, mascherine e anche tute, camici, visiere e gambali. Il Consiglio dei Ministri ha introdotto norme che semplificano la certificazione dei dispositivi, soprattutto per le mascherine filtranti destinate alla popolazione ma, per i dispositivi destinati al personale sanitario, è necessaria una autorizzazione a produrre da parte di ISS (Istituto superiore di sanità).
Il bando ministeriale dei dicasteri per lo Sviluppo economico, dell’Università e Ricerca e dell’Innovazione stimola il ruolo delle Università come laboratori per la certificazione della conformità tecnica e a livello locale il Politecnico di Bari sta lavorando a stretto contatto con l’Università di Bari, per tutti gli aspetti chimico-biologici e medici. Intanto, la cabina di regia nazionale sta cercando di definire una linea comune alle università per la certificazione. Allo stato attuale, il Politecnico di Bari ha messo a punto una specifica tecnica per la produzione di mascherine filtranti destinate alla popolazione, concordata con la Protezione Civile e alla quale le aziende interessate possono attenersi http://www.poliba.it/it/ateneo/riapro-riconversione-aziendale-la-produzione-di-dpi .
Dall’inizio dell’emergenza e, in molti casi anticipando le misure più stringenti del Governo nazionale, il Politecnico ha attivato tutti i canali possibili per continuare a svolgere le sue attività istituzionali.
Al momento, le lezioni sono in corso in modalità telematica. Lo stesso vale per le sedute di laurea http://www.poliba.it/sites/default/files/decreto_prova_finale_on_line_r5-signed.pdf e per il ricevimento degli studenti. Attivo anche uno sportello virtuale di assistenza psicologica, a disposizione degli studenti e del personale, accessibile con le credenziali del Politecnico. http://www.poliba.it/it/didattica/politecnico-te-

Comunicato stampa.

CyberChallenge.IT 2020. Da oggi, 20 marzo, in teledidattica, la formazione e l’addestramento 

Il settore della difesa dei sistemi di sicurezza informatici è in espansione e bisognoso di nuove figure professionali. La competizione nazionale CyberChallenge.IT è nata per favorire l’individuazione di nuovi talenti dedicati alla Cybersecurity pubblica e privata

 

Bari, 20 marzo 2020 - L’informazione corre in rete: pubblica, privata, di servizio, vera, falsa, H24. Sistemi di sicurezza, banche dati, privacy sono costantemente minacciati da spie. Sono gli hacker che tentano (e alle volte ci riescono) di violare le roccaforti delle informazioni nazionali ed internazionali, di svaligiare le banche dati o più semplicemente di far breccia nei piccoli fortini individuali dove informazioni, foto, comunicazioni, dati personali sono difesi con semplici password.
In questo silenzioso scenario di “guerra”, fatto a colpi di clic, la tecnologia ha accresciuto la massa delle informazioni. La loro gestione e tutela sono diventate sempre più prioritarie. Il cyber security è ovunque: nell'hard-ware, nel software, nei sistemi di comunicazione, nei processi aziendali, nei servizi pubblici. La sicurezza informatica diventa quindi l'elemento essenziale per garantire, nel tempo, un adeguato livello di tutela. Per far ciò, nuove schiere antihacker o hacker etici, sono state reclutate e arruolate per finalità di sicurezza pubblica e privata. Figure professionali nuove, ricercate ma comunque numericamente insufficienti. Secondo stime recenti del Consorzio Interuniversitario nazionale per l’informatica, CINI, entro il 2021 saranno più di 3 milioni i posti di lavoro nel settore.  
Per favorire la scoperta di giovani talenti hacker etici, il Laboratorio Nazionale di Cyber security del CINI (struttura che coordina le attività di ricerca e formazione sulla sicurezza informatica per favorirne una maggiore resilienza alla minaccia cibernetica) ha favorito la partecipazione e la selezione di studenti universitari e delle scuole superiori tra i 16 e i 23 anni di tutta Italia alla gara “CyberChallenge.IT”, unica iniziativa nazionale per identificare, attrarre, reclutare e collocare sul mercato del lavoro giovani professionisti della sicurezza informatica.
Tre edizioni alle spalle, quella del 2020 è entrata dallo scorso mese di gennaio nel vivo. Potenziata, rispetto al 2019, ha registrato la partecipazione di oltre 4400 studenti di tutta Italia dislocati in 28 nodi (sedi universitarie di selezione). 
La Puglia ne ha contati 3, presso le sedi di Bari (Politecnico e Università) e Lecce. 
La squadra del Poliba. Per la costituzione della squadra del Politecnico, federata con le scuole superiori, sono pervenute 317 domande (seconda università con numero maggiore di iscritti al pre-test dopo la Sapienza di Roma). Il percorso di selezione è cominciato tra l’8 e l’11 febbraio scorso con un test online di prima selezione. Dei 317 partecipanti ne sono rimasti in gara 147. Successivamente, i selezionati hanno partecipato 17 febbraio ad un secondo test presso il Poliba. Dei 147 studenti (49 del Poliba), solo 75 sono stati ammessi ad una seconda prova pomeridiana, tenutasi nello stesso giorno. Di questi, i migliori 20, sono stati ammessi alla formazione e all’addestramento per un trimestre (marzo-maggio) per la squadra d’ateneo. 8 sono gli studenti che provengono dal Poliba, 12 dalle seguenti scuole superiori federate: 
I.I.S.S. "Sen. Iannuzzi", Andria; I.I.S.S. "Guglielmo Marconi-Margherita Hack", Bari; I.I.S.S. "Volta - De Gemmis”, Bitonto; I.I.S.S. "Blaise Pascal”, Foggia; I.I.S.S. “Nervi-Galilei”, Altamura; I.I.S.S. “Ferraris”, Molfetta; I.I.S.S. 'Leonardo da Vinci', Cassano delle Murge; I.I.S.S. “G.B. Pentasuglia”, Matera; I.I.S.S. “Enrico Fermi”, Bari; I.I.S.S. Luigi dell'Erba, Castellana Grotte.
Le caratteristiche richieste agli studenti sono: passione per il settore informatico, impegno e curiosità nelle discipline scientifico-tecnologiche (scienza, tecnologia, ingegneria, matematica), capacità logiche, di problem solving e di comunicazione.
L’inizio della formazione nelle aule del Poliba, in programma lo scorso 4 marzo, è stata rinviata a causa dell’emergenza “Coronavirus” e modificata nella versione online. 
L’inizio delle lezioni-esercitazioni sono cominciate oggi pomeriggio, 20 marzo tramite le piattaforme Microsoft Teams e https://ctf.cyberchallenge.it/.
La formazione è prevista ogni giovedì e venerdì per 6 ore settimanali, e terminerà con una competizione locale l’8 giugno.  
La formazione erogata da docenti del Politecnico ed esperti del settore verterà su concetti teorici e sessioni di addestramento negli ambiti: Software Security,  Cryptography, Web Security, Network Security,  Cryptographic Protocols,  Access Control e Hardware Security.
Il calendario delle lezioni sarà arricchito da sessioni di formazione erogate da sponsor nazionali e  locali, tra queste, le sessioni proposte da Exprivia S.p.a., Accenture ed EY.
I migliori 4 tra i 20 partecipanti rappresenteranno la squadra Poliba federato, al pari degli altri nodi italiani e parteciperanno alla gara nazionale il 9 giugno.
I 4 hacker vincitori nazionali infine, affiancheranno la Squadra Nazionale Italiana di Cyberdefenderche parteciperà a numerose competizioni internazionali. Tra queste, per il corrente 2020, la finale europea prevista a Vienna, in Austria.
Nel 2019 la nazionale italiana di Cyberdefender si è classificata al secondo posto (dopo la Romania) alla European CyberSecurity Challenge (ECSC), la principale competizione europea per cyberdefender promossa dalla European Union Agency for Cybersecurity (ENISA). 

Dal 2018, il CyberChallenge.IT è supportato dal Sistema di Informazione per la Sicurezza della Repubblica, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con il patrocinio del Ministero della Difesa.

Comunicato stampa.

La crisi. La risposta al Corona virus nelle virtù nascoste del Poliba

In tempi record e tra i primi atenei in Italia: 100% attivi i corsi di studio in teledidattica, esami e sedute di laurea online. Prossimo al 100% il lavoro agile (smart working) per tutto il personale (99%). Il Poliba ai tempi del Covid 19 fotografato dall’iniziativa #smartpoliba

Bari, 15 marzo 2020 – C’è un’Italia che cerca l’unità nazionale anche dai balconi e con l’inno di Mameli. C’è un Politecnico italiano, di Bari, che chiama a raccolta la sua comunità e propone un esempio accademico di efficienza, coesione, coerenza, solidarietà. Esempi che provengono dalla stessa radice. E’ l’Italia, con le sue sfaccettature che emerge nei momenti difficili e che proprio in quei frangenti di incertezza, timore da il meglio di se. Spirito antico, risorgimentale.
“La salute di ognuno e il ritorno alla normalità nel più breve tempo possibile sono le priorità” aveva auspicato il Rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino all’intera comunità universitaria: studenti, docenti, tecnici, amministrativi, bibliotecari nei primi di marzo.
E subito dopo, il 5 marzo, all’indomani del decreto del Presidente del Consiglio del 4 marzo, aveva rilanciato: “ne usciremo più forti di prima”. Parole? Proclami? No, fatti. Un decreto rettorale contenente le “misure del Politecnico di Bari in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID – 2019” e il regolamento “Smart working”, lavoro agile, per il personale tecnico amministrativo e bibliotecario ha consentito di avviare tutte le attività per via telematica, a cominciare dal 9 marzo con le lezioni. Alcune ne hanno anticipata la data in via sperimentale già dal 6. La celerità delle tecnologie messe a disposizione e la disponibilità di docenti e tecnici hanno consentito al Politecnico di Bari di essere una delle prime università italiane nella riconversione alla teledidattica con la copertura totale dei corsi di studio.
Anche al personale tecnico amministrativo e bibliotecario è stato consentito di accedere allo “Smart Working” per svolgere il proprio lavoro a distanza nel pieno rispetto delle ordinanze per il contenimento dell’epidemia di coronavirus, a tutela della propria e dell’altrui salute. La proposta ha accolto l’ampio consenso del personale: dapprima l’adesione del 75%, oggi prossimo al 100%. Due risultati questi di grande rilievo.
Per tutelare ulteriormente la salute degli studenti e professori e garantire ugualmente l’attività didattica, è stato emanato, a pochi giorni di distanza, il 10 marzo, un nuovo decreto rettorale che ha permesso, dopo le lezioni, anche lo svolgimento degli esami on line e da domani, 16 marzo, infine, un nuovo decreto del rettore, consentirà anche lo svolgimento delle sedute di laurea in modalità telematica.
Inoltre, a sostegno di tutte le iniziative è stata approntata una finestra informativa aggiornata, “Il Politecnico di Bari affronta il coronavirus”, sul sito poliba.it con il supporto dei social ufficiali dell’ateneo.
L’intero sforzo collettivo non può passare inosservato, anzi, va documentato. Ed ecco l’iniziativa, #smartpoliba in corso che sta riscuotendo ampio consenso: un album fotografico sullo smart working che studenti, docenti, tecnici amministrativi, bibliotecari stanno costruendo attraverso l’invio di foto dalla propria postazione di studio o lavoro a‪ socialmedia@poliba.it. Foto, queste, che sono pubblicate sulla pagina ufficiale poliba facebook. L’album costituirà la memoria storica collettiva dell’istituzione a ricordo di un tragico e si spera breve periodo di crisi nazionale e internazionale.
Rettore, Cupertino, mai nella storia trentennale del Poliba si è registrato un cambiamento repentino di pelle e d’innovazione in così poco tempo. “Si, tanto lavoro, ma anche tanta soddisfazione e tanto orgoglio. E’ un risultato e un contributo in questo momento di crisi raggiunto con un incredibile lavoro di squadra. Ringrazio tutti coloro i quali, in questi giorni difficili, si sono messi a disposizione della nostra istituzione per proporre soluzioni, collaborare alla preparazione delle procedure, dei documenti e dei video-tutorial, agevolare una corretta e tempestiva comunicazione attraverso tutti i canali istituzionali. E' bello sentirsi una comunità che condivide principi e obiettivi, nella consapevolezza che insieme supereremo anche quest’ ostacolo e ne usciremo più forti di prima”.

Perché mai sarà più come prima, anche dopo la crisi.

Comunicato stampa.

11° edizione. Dal 4 marzo a Bari, al “Meet Externa”, ideato dal Politecnico di Bari

Bari, 26 febbraio 2020 - Fabio Novembre, Alessandro Melis, Stefano Boeri, Raffaello Galiotto, Marco Pozzoli, assieme ai docenti di design e architettura del Poliba, sono alcuni nomi degli archistar che animeranno mostre e conferenze della 11° edizione di “Externa”, Fiera nazionale dell’arredo degli spazi esterni, in programma dal 4 all’8 marzo al quartiere fieristico di Bari. Manifestazione che si avvale della Direzione artistica e Comitato scientifico guidati dal Politecnico di Bari. 
All’interno della fiera, agli architetti verrà destinato uno spazio ad hoc, denominato “Meet Externa”. Di forma circolare, progettato dai docenti di architettura del Politecnico, avrà l’obiettivo di creare un luogo-piazza di passaggio e di incontro di molti interventi culturali. Pensato per essere costruito in materiali riciclabili al 100% l’anello rappresenterà per Giuseppe Fallacara e Flavio De Carlo, docenti del Poliba “una sorta di corona laurea insignis per celebrare la cultura del design e dell’architettura anche e soprattutto all’interno di un luogo prettamente a scopo commerciale”
“Meet Externa”, ospiterà due mostre e una zona per le conferenze. La prima mostra sarà rappresentata da una selezione di stampe dei disegni visionari del professor Alessandro Melis, curatore del Padiglione Italia alla prossima Biennale di Architettura di Venezia 2020. Durante l’opening della mostra sarà presentata, in anteprima, la prima monografia sui disegni di Alessandro Melis, a cura di Giuseppe Fallacara e Marco   Stigliano, docenti Poliba, edita da D Editore, Roma. La seconda mostra sarà composta invece da grafiche e prototipi al vero di oggetti d’esterno, progettati da Giuseppe Fallacara e realizzati da aziende artigianali del Salento. 
Lo spazio delle conferenze, che riempirà esattamente il cerchio a metà, condividendo l’altra metà con lo spazio per l’esposizione dei prototipi, sarà il luogo riservato all’ascolto e alla visione di una serie di lectures tenute da grandi nomi del design e dell’architettura internazionali: Fabio Novembre, Alessandro Melis, Stefano Boeri, Raffaello Galiotto, Marco Pozzoli. Sono previsti gli interventi dei rappresentanti del Politecnico di Bari, degli ordini degli Architetti PPC di Puglia e Basilicata, oltre che da esponenti di primo piano della politica pugliese. Un ulteriore contributo in termini di idee e di contenuti sarà proposto dal Comitato scientifico, composto da docenti del Politecnico di Bari, dall’Università di Palermo e da liberi professionisti. 
L’obiettivo di “Meet Externa Bari 2020” sarà quello di mostrare che con la cultura dell’architettura e del design è possibile interpretare i nuovi bisogni, le nuove letture sociali e indirizzare, di conseguenza, l’economia verso cambiamenti necessari, precursori di nuove possibili rinascite economiche e finanziarie, dal turismo al paesaggio, dalla città alla casa sino all'oggetto d’arredo. 

Comunicato stampa.

11° edizione. Dal 4 marzo a Bari, al “Meet Externa”, ideato dal Politecnico di Bari

Bari, 26 febbraio 2020 - Fabio Novembre, Alessandro Melis, Stefano Boeri, Raffaello Galiotto, Marco Pozzoli, assieme ai docenti di design e architettura del Poliba, sono alcuni nomi degli archistar che animeranno mostre e conferenze della 11° edizione di “Externa”, Fiera nazionale dell’arredo degli spazi esterni, in programma dal 4 all’8 marzo al quartiere fieristico di Bari. Manifestazione che si avvale della Direzione artistica e Comitato scientifico guidati dal Politecnico di Bari. 
All’interno della fiera, agli architetti verrà destinato uno spazio ad hoc, denominato “Meet Externa”. Di forma circolare, progettato dai docenti di architettura del Politecnico, avrà l’obiettivo di creare un luogo-piazza di passaggio e di incontro di molti interventi culturali. Pensato per essere costruito in materiali riciclabili al 100% l’anello rappresenterà per Giuseppe Fallacara e Flavio De Carlo, docenti del Poliba “una sorta di corona laurea insignis per celebrare la cultura del design e dell’architettura anche e soprattutto all’interno di un luogo prettamente a scopo commerciale”
“Meet Externa”, ospiterà due mostre e una zona per le conferenze. La prima mostra sarà rappresentata da una selezione di stampe dei disegni visionari del professor Alessandro Melis, curatore del Padiglione Italia alla prossima Biennale di Architettura di Venezia 2020. Durante l’opening della mostra sarà presentata, in anteprima, la prima monografia sui disegni di Alessandro Melis, a cura di Giuseppe Fallacara e Marco   Stigliano, docenti Poliba, edita da D Editore, Roma. La seconda mostra sarà composta invece da grafiche e prototipi al vero di oggetti d’esterno, progettati da Giuseppe Fallacara e realizzati da aziende artigianali del Salento. 
Lo spazio delle conferenze, che riempirà esattamente il cerchio a metà, condividendo l’altra metà con lo spazio per l’esposizione dei prototipi, sarà il luogo riservato all’ascolto e alla visione di una serie di lectures tenute da grandi nomi del design e dell’architettura internazionali: Fabio Novembre, Alessandro Melis, Stefano Boeri, Raffaello Galiotto, Marco Pozzoli. Sono previsti gli interventi dei rappresentanti del Politecnico di Bari, degli ordini degli Architetti PPC di Puglia e Basilicata, oltre che da esponenti di primo piano della politica pugliese. Un ulteriore contributo in termini di idee e di contenuti sarà proposto dal Comitato scientifico, composto da docenti del Politecnico di Bari, dall’Università di Palermo e da liberi professionisti. 
L’obiettivo di “Meet Externa Bari 2020” sarà quello di mostrare che con la cultura dell’architettura e del design è possibile interpretare i nuovi bisogni, le nuove letture sociali e indirizzare, di conseguenza, l’economia verso cambiamenti necessari, precursori di nuove possibili rinascite economiche e finanziarie, dal turismo al paesaggio, dalla città alla casa sino all'oggetto d’arredo. 

Comunicato stampa.

3° stagione. Questa mattina, 24 febbraio, nella sala del Consiglio è stata presentata l’edizione 2020

Bari, 24 febbraio 2020 – È stata presentata questa mattina (24 febbraio) nella Sala del Consiglio del Politecnico di Bari la 3° edizione de “I Concerti del Politecnico”, manifestazione musicale e culturale nata nel 2017 grazie alla collaborazione del Poliba con l’Associazione Regionale dei Cori Pugliesi, ARCoPu.. Presenti, oltre al Rettore del Poliba, Francesco Cupertino e al Presidente dell’Associazione Regionale dei Cori Pugliesi – ARCoPu, Pierfranco Semeraro, anche i coordinatori della manifestazione, Riccardo Amirante, Michele D’Alba e i rappresentati delle aziende sostenitrici dell’iniziativa.
L’edizione 2020 si contraddistinguerà per la qualità dei contenuti che saranno proposti. La manifestazione si svilupperà in cinque appuntamenti tra marzo e maggio prossimi. Tre di questi saranno concerti, due seminari di approfondimento.
Il percorso musicale prevede una presentazione e conoscenza di qualità che dagli strumenti a fiato passerà a quelli ad arco per terminare con la musica ritmica jazz, mentre i due seminari ruoteranno attorno alla conoscenza di contenuti ed espressioni di Dostojesky e Bach grazie alla partecipazione di grandi relatori e studiosi. Tutti gli eventi avranno un filo conduttore, un riferimento che è anche titolo della stagione 2020: “L’eternità non è così durevole”.
Sul tema prescelto, complesso e affascinante, il Rettore del Poliba, Cupertino non ha dubbi: “la cultura politecnica – dice – deve varcare i confini tradizionali, deve saper cogliere queste opportunità di riflessioni, temi quali, l’eternità e la gestione del tempo. Quest’ultimo, risorsa sempre più preziosa in un’epoca di veloci trasformazioni, deve essere governato piuttosto che subito. Per noi, che abbiamo a cuore il futuro dei nostri ragazzi, è importante garantire loro una formazione eccellente sotto tutti i punti di vista, in grado cioè di stimolare il loro potenziale professionale e umano. A loro, al personale, al territorio, a cui apriamo come sempre le porte, vogliamo offrire con questa iniziativa un piccolo, ma significativo contributo alla ricerca di quella dimensione di bellezza il cui desiderio ci accomuna tutti.
Il tema scelto, che caratterizzerà la stagione, -
aggiunge Pierfranco Semeraro, Presidente ARCoPu - è una frase del poeta Mario Luzi. L’autore ci invita a riflettere sulla nostra condizione temporale: L’ eternità non è così più durevole. Il tema infatti offre l’occasione per evidenziare quanto la musica, la letteratura e l’arte, da sempre, si siano fatte carico di sfidare il tempo, e allungare lo sguardo degli uomini verso un altrove infinito e indefinito; una ricerca che sonda il metafisico oltre la materia, che prova a carpire l’essenza delle cose, qualcosa che oggi appare privo di ragionevolezza e che ci chiama tuttavia a diventare difensori della speranza, guerrieri di questa perdita di tempo che è il pensiero, energia che rende sempre più durevole l’eternità. Il richiamo del Poeta sollecita ad un accurato approfondimento del rapporto con il tempo, la sua caducità e il suo valore. In questo contesto, è di grande sensibilità la scelta del Poliba: ovvero offrire, all’interno della propria offerta culturale scientifica, anche quella umanistica rappresentata anche da questa iniziativa”.

Il programma. Si comincia il 5 marzo con “L’infinito della musica e....la trascrizione”.
Si esibirà il Quintetto di Fiati “Il Canto delle Muse” composto da Francesco Scoditti – Flauto; Anna Maria Minerva – oboe; Daniela Zurlo – clarinetto; Antonella Barile – corno; Saverio Casamassima – fagotto. Ore 18.30, museo della fotografia (campus universitario)
Si prosegue il 25 marzo con il seminario “Agli occhi di chi? Chi ne ha la forza? Il compito dell’artista secondo Fëdor Michajlovič Dostoevskij. Con Tatiana Aleksandrovna Kasatkina, poetessa e scrittrice ed Elena Mazzola, Linguista e traduttrice. Kasatkina, nata a Mosca è filosofa, critica letteraria, scrittrice. È specializzata in scienze religiose ed è una delle maggiori esperte mondiali dell’opera di Fëdor Michajlovič Dostoevskij. Elena Mazzola è una linguista e traduttrice oltre che docente Universitaria attiva tra Mosca e Kharkiv. Ore 18.30 sala video-conferenze del rettorato.
Si continua giovedì 30 aprile 2020 con “La durata dell’istante” con il filosofo Giuseppe Barzaghi, sacerdote domenicano, dottore in Filosofia e Teologia, docente di filosofia teoretica e di teologia fondamentale e dogmatica, Direttore della Scuola di Anagogia di Bologna. Ore 18.30, museo della fotografia (campus universitario).
Martedì 12 maggio 2020, il concerto, “Nostalgie d’eternità” con il “Quartetto d’archi Felix”, Marzia Mazzoccoli – violino; Domenico Strada – violino; Amanda Palombella – violoncello; Massimo Mannacio – Violoncello. Ore 18.30, museo della fotografia (campus universitario).
Ed infine, giovedì 28 maggio 2020. “Jazz no limit”, un viaggio nello spazio e nel tempo attraverso un linguaggio senza confini qual è quello del jazz con “Mino Lacirignola Jazz Quintet”: Mino Lacirignola - tromba/flicorno | Andrea Gargiulo – pianoforte; Camillo Pace – contrabbasso; Enzo Lanzo – batteria; Cristina Lacirignola – vocalist. Ore 18.30, Piazzetta Cherubini, (campus universitario).
Gli incontri e i concerti sono aperti al pubblico, non solo universitario, e sono gratuiti.
Comunicato stampa.

Musica & Cultura. “L’eternità non è così più durevole” sarà il tema dell’edizione 2020

In programma da marzo a maggio, cinque appuntamenti con la musica e la cultura gratuiti e aperti al pubblico. Alla presentazione di lunedì, 24 febbraio, ore 11.00, oltre al Rettore, Francesco Cupertino anche i Direttori artistici della manifestazione, il regista, Gennaro Nunziante, e Pierfranco Semeraro, Presidente di ARCo Puglia
Bari, 20 febbraio 2020 – Anche per il 2020 si conferma e si rafforza l’alleanza tra il Politecnico di Bari e L’Associazione Regionale dei Cori Pugliesi (ARCoPu) fautori e sostenitori della rassegna musicale e culturale annuale de “I Concerti del Politecnico”. quest’anno alla sua terza edizione.
L’edizione 2020 sarà all’insegna del tema L’eternità non è così più durevole” frase del poeta Mario Luzi, invito a riflettere sulla nostra condizione temporale fluida. La musica, la letteratura e l’arte, da sempre, si sono fatte carico di sfidare il tempo, per consentire di allungare lo sguardo degli uomini verso un infinito e indefinito nel tentativo di provare a carpirne l’essenza delle cose.
I Concerti del Politecnico, edizione numero tre, si svilupperà in sei appuntamenti, tra concerti e incontri culturali, tra marzo e maggio prossimi. Incontri e spettacoli che coinvolgerà musicisti ed esperti di musica e non solo italiani e stranieri all’interno del campus universitario. Essi saranno aperti a tutti (non solo a quello universitario) e gratuiti.
La cerimonia di presentazione della 3° stagione de “I Concerti del Politecnico”, avrà luogo, lunedì, 24 febbraio 2020, ore 11.00, nella Sala del Consiglio del Rettorato del Politecnico di Bari.
Il programma, i contenuti, i tempi saranno illustrati dal Magnifico Rettore dei Politecnico di Bari, Francesco Cupertino, e dai Direttori Artistici, Gennaro Nunziante e Pierfranco Semeraro.
All’iniziativa e al suo sostegno partecipano: Randstad; Open Work; Master Explorer, con il patrocinio di: Regione Puglia e Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Comunicato stampa.

Master in Pianificazione Territoriale e Ambientale. Scadenza bando: 20 febbraio 2020

Bari, 18 febbraio 2020 – C’è tempo sino a giovedì prossimo, 20 febbraio, per poter accedere alla XVI° edizione del Master in “Pianificazione Territoriale e Ambientale” del Politecnico di Bari.
Il master, unico in Puglia, nelle sue precedenti edizioni ha specializzato più di cento professionisti, prevalentemente ingegneri e architetti, ma anche laureati in altre discipline e ha consentito ai frequentanti l’inserimento in un settore in grande sviluppo.
Esso vuole rappresentare la risposta formativa specialistica del Politecnico di Bari alla crescente domanda di qualità ambientale, sicurezza del territorio, gestione sostenibile delle risorse.
Di durata annuale, di secondo livello, trenta posti disponibili, il Master offre un percorso formativo con approccio interdisciplinare e chiaro orientamento ambientale, comprendendo discipline quali Biologia ambientale, Selvicoltura, Idraulica Ambientale e Territoriale, Economia Ambientale, Sistemi Organizzativi, Geomatica e Sistemi Informativi Territoriali.  
Il percorso formativo è suddiviso in due semestri, per un totale di 12 unità didattiche, 60 Crediti Formativi Universitari complessivi (1500 ore).
La sede di svolgimento sarà il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica del Politecnico di Bari (Campus Universitario).
Gli interessati possono proporre la propria domanda di ammissione mediante il sito di riferimento del bando: http://www.dicatech.poliba.it/index.php?id=369 entro e non oltre il 20 febbraio.

Comunicato stampa.