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Comunicati stampa 2020

Comunicati Stampa

Il libro. A trent'anni dall'istituzione del Politecnico di Bari e della Facoltà di Architettura

0ttanta voci raccontano, in un corposo volume edito da Gangemi, le amicizie, gli incontri, le storie, le tribolazioni, i principi ispiratori del progetto del nuovo architetto pugliese. L’opera, curata da Giuseppe Fallacara e Amerigo Restucci, è un importante tributo al docente che con caparbietà, coerenza, dedizione, originalità fondò a Bari la Facoltà di Architettura 

Bari, 22 dicembre 2020 - Il seme gettato non a caso nel solco di Puglia, dopo lunga e non facile gestazione è germogliato e si è proposto al mondo. Dopo tre decenni, i suoi acerbi frutti si distinguono tra le fronde del giovane albero. Hanno forma, colore, posizione, contenuto. Raccolgono dalle radici l’essenza e la cura della terra e portano con loro una identità, che è testimonianza.
Alfa e omega. L’inizio e la fine. In ciò, sono riconducibili tutte le storie della vita. Alcune si accendono per poche attimi, poi scompaiono. Altre, poche, lasciano un segno, un indirizzo, una traccia come quella del contadino e il suo albero capace negli altri di modificare il pensiero, la realtà.
La storia umana e professionale di Claudio D’Amato Guerrieri (Bari, 22.12.1944 – Roma, 6 agosto 2019), docente universitario, ha avuto queste caratteristiche, come il contadino pugliese e il suo albero. E’ una storia di caparbietà, coerenza, dedizione, lungimiranza e originalità in un irripetibile momento storico che porta con se la genesi di un progetto: la fondazione della Scuola di Architettura di Bari nel Politecnico pugliese. 
Tutto nasce nel 1989-90 con l’istituzione della Facoltà di Architettura prima, e del Politecnico dopo, nel quale confluirà la facoltà. D’Amato è protagonista e alfiere di una idea, nuova, progressista, adatta al territorio pugliese, che coniuga tradizione e culto della storia con l’innovazione. Con se porta l’esperienza della Scuola d’architettura di Roma e gli insegnamenti del suo Maestro, Paolo Portoghesi. Dichiarato il suo obiettivo: creare un architetto colto, attraverso l’acquisizione di competenze artistiche, umanistiche e tecnico-scientifiche. E mentre negli anni ‘90 tutti guardano alle performance della tecnologia lui guarda alla territorio pugliese, al “terreno” dove da sempre è esistita la sua distintiva risorsa: la pietra, simbolo e testimone cangiante di cultura. Ne diventa paladino per dimostrare che i nuovi strumenti possono, attraverso un innovativo progetto didattico, dare luce, vita, all’antico dna dei pugliesi, protesi nella cultura del mediterraneo. Ne diventa Preside dalla fondazione 1990, e successivamente Direttore del dipartimento di Ingegneria Civile e dell’Architettura (Dicar) sino alla fine della carriera, 2015, ma resta attivo anche dopo per “proteggere, programmare” il futuro della sua unica “figlia”, la scuola barese d’architettura.  
Il testo, Claudio D'Amato Guerrieri e la “scuola barese” di architettura a trent'anni dall'istituzione del Politecnico di Bari e della Facoltà di Architettura”, curato da Giuseppe Fallacara e Amerigo Restucci, edito da Gangemi (528 pagine, 48 euro https://www.gangemieditore.com/dettaglio/claudio-d-amato-guerrieri/9020/2 ), n.76 della Collana Archinauti, è un tributo ed anche un riconoscimento all’opera instancabile di Claudio D’Amato. Il libro, di fine rilegatura, è corredato da foto, disegni, schizzi, cimeli personali ed è articolato in tre parti. Alle presentazioni, ai due saggi dei due autori, a cui seguono le testimonianze dei rettori del Poliba, in ordine temporale: Umberto Ruggiero, Eugenio Di Sciascio, Francesco Cupertino, si unisce il variegato coro di voci con i racconti, le tappe, le personali considerazioni ed esperienze legate a D’Amato e alla Facoltà di Architettura. Attraverso la lettura degli eterogeni contributi, tasselli di un unico puzzle,  emerge la poliedrica figura di Claudio D’Amato. Figura non priva di marcati chiaroscuri, forse a volte scomoda, sicuramente appassionata e soprattutto coerente con il suo progetto di scuola modello in Italia e con una sua precisa identità. 
Il testo è sicuramente un utile documento, soprattutto per le giovani matricole e i futuri architetti, per conoscere e apprezzare meglio la storia del proprio percorso di studio, per ricordare e tramandare.
Il libro viene presentato pubblicamente, per volontà degli autori e dell’editore Gangemi, oggi, 22 dicembre 2020 in occasione della ricorrenza della nascita del prof. Claudio D’Amato Guerrieri. 
Gli autori. Giuseppe Fallacara è Professore Ordinario in Composizione Architettonica presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura del Politecnico di Bari, dove dirige il New Fundamentals Research Group. È coordinatore del CESAR, Corso di Alta Formazione Applicata in Architettura e Restauro della Scuola di Specializzazione del Politecnico di Bari. Esperto di Stereotomia e architettura in pietra, ha pubblicato numerose monografie e articoli scientifici sul tema e ha realizzato prototipi sperimentali litici. Ha esposto alla Biennale di Architettura di Venezia nel 2006 e annualmente, dal 2005, al Marmomac di Verona, nel settore Università e Ricerca. 

Amerigo Restucci ha insegnato Storia dell'Architettura in qualità di Professore Ordinario all'Università IUAV di Venezia, della quale è stato Rettore dal 2010 al 2016. Dal 1987 al 1995 ha insegnato presso la Scuola di Specializzazione in Archeologia e Storia dell'Arte dell'Università degli Studi di Siena. Nel 1989 è stato eletto nel Consiglio Superiore del Ministero dei Beni Culturali e ha esaminato, tra gli altri, i restauri della cupola di Santa Maria del Fiore a Firenze, del Ponte Sisto a Roma, delle Torri medioevali di Pavia e della Reggia di Caserta. E’ stato Presidente dell'Accademia delle Belle Arti di Venezia e ha fatto parte del Consiglio Direttivo della Biennale di Venezia. 

 

Comunicato stampa. 

L’iniziativa Poliba. Giornata di lavoro sulla trasparenza e la prevenzione della corruzione

Bari, 18 dicembre 2020 - Per la Pubblica amministrazione la trasparenza è solo un adempimento o può rappresentare anche un’opportunità? A questa domanda il Poliba ha dedicato lo scorso 16 dicembre, in occasione della Giornata della Trasparenza, fortemente sostenuta dall’Autorità Nazionale Anticorruzione, una giornata di lavoro. L’iniziativa, che ha coinvolto, on line, non solo la comunità del Politecnico, ha rappresentato un importante momento di confronto sul livello di trasparenza, di legalità e di sviluppo della cultura dell’integrità nelle pubbliche amministrazioni. 
L’evento ha significato inoltre, un’occasione per presentare a tutta la comunità del Poliba le iniziative e le attività intraprese per la valorizzazione della trasparenza e la prevenzione della corruzione nell’ottica del superamento del mero adempimento. Esse infatti, si inseriscono in un contesto che favorisce la condivisione di idee e la cultura della trasparenza. Tra queste, sono state ricordate le azioni proposte nel corso dell’anno, quali: un questionario anonimo di gradimento della sezione Amministrazione Trasparente al fine di migliorarne l’accessibilità e la fruibilità; la predisposizione di un atto organizzativo volto a semplificare il flusso delle informazioni tra i soggetti coinvolti nelle varie fasi di elaborazione, trasmissione e pubblicazione dei dati al fine di consentire le attività di controllo e monitoraggio e pubblicazione dei dati in “Amministrazione Trasparente”; l’aggiornamento della matrice delle responsabilità che individua i soggetti responsabili della trasmissione dei dati inerenti agli obblighi di pubblicazione; l’attivazione della piattaforma informatica per le segnalazioni di illeciti “Whistleblowing” che coniuga il requisito della riservatezza e garanzia dell’anonimato con quello di accessibilità e integrità.
La giornata e i relatori. Dopo la presentazione dei temi e dei lavori, a cura della dott.ssa Francesca Santoro, dirigente, responsabile della Prevenzione, Corruzione e Trasparenza Poliba, sono intervenuti, per i saluti, il Rettore, prof. Francesco Cupertino e il Direttore Generale, dott. Sandro Spataro. Successivamente, sono seguite le relazioni del dott. Pierpaolo Grasso, magistrato della Corte dei Conticon funzioni di Consigliere presso la Sezione Giurisdizionale per le Marche e, in funzione aggiuntiva, presso la Sezione regionale di controllo per la Puglia; del prof. Giovanni Guzzardo, docente del Politecnico di Diritto Amministrativo presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e Chimica e del Presidente del Consiglio degli Studenti, sig. Alessandro Ancona. 

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Il progetto. Il laboratorio di fabbricazione digitale, FabLab Poliba al Make Faire Rome

Il progetto del FabLab Poliba mira allo sviluppo di un percorso di innovazione e trasformazione. La prospettiva è quella di creare la figura di un "artigiano digitale" capace di coniugare la sapienza del lavoro artigiano tradizionale con la componente innovativa dell'applicazione di tecnologie di digital manufacturing

 

Bari, 10 dicembre 2020 – La vetrina dell’innovazione, su scala internazionale, sarà protagonista del “Maker Faire Rome”, la fiera dell’innovazione europea, 8° edizione, versione digitale, in programma dall’11 al 13 dicembre, dalle ore 10.00 alle 22.00. Favorire il progresso attraverso la condivisione di idee tra makers, imprese, istituzioni, scuole, università e centri di ricerca è infatti la mission dell’iniziativa, con accesso gratuito,  promossa e organizzata dalla Camera di Commercio di Roma.
Tra gli oltre 300 stand virtuali ricchi di idee, prototipi, progetti innovativi figura per la prima volta, quello del Politecnico con il FabLab Poliba. Il Laboratorio di fabbricazione digitale, con sede a Bitonto, metterà in vetrina, tra i temi presenti: agritech, foodtech, digital manufacturing robotica, intelligenza artificiale, mobilità, economia circolare, salute, IoT, recycling, data science, sportech, moda, art, music il progetto, “Innovazione digitale nel mondo della ceramica”.
L’iniziativa mira allo sviluppo di un percorso di innovazione e trasformazione nel mondo artigiano, in particolar modo quello della ceramica. L’intento è quello di coniugare la sapienza del lavoro artigiano tradizionale con la componente innovativa portata dai Fablab attraverso i processi e le tecnologie proprie della digital manufacturing, nella prospettiva di un "artigianato digitale" in grado di affrontare le sfide connesse con l’innovazione tecnologica e formare nuovi artigiani.
La proposta FabLab Poliba consente di operare nel mondo manifatturiero in un tempo molto ristretto e con competenze digitali che amplificano le classiche capacità di un artigiano. Il progetto infatti, mira a formare professionisti con le competenze tecniche più richieste dalle aziende, pronti a entrare nel mondo del lavoro innovativo e digitale e consente a utenti/studenti di fare un’esperienza in Fablab con l’opportunità di sperimentare direttamente sul campo le competenze acquisite.
Il pubblico che si collegherà allo stand del FabLab Poliba del Maker Faire Rome acquisirà nozioni tecniche di base sulla ceramica e sul suo ciclo produttivo, dalla selezione e preparazione dell’argilla alle tecniche di lavorazione e modellazione tradizionali, ai processi di essicazione e cottura con la fase finale di smaltatura e decorazione. A questo si affiancherà l’apprendimento dei metodi di creazione e progettazione di manufatti ceramici complessi e dei principi di lavorazione additiva con stampa 3D LDM (Liquid Deposition Model), una tecnologia che consiste nella deposizione strato su strato di un filamento fluido, in questo caso argilla, e che rappresenta oggi un tema di ricerca e di interesse internazionale nel mondo dell’additive manufacturing. Con una stampante 3D in argilla è possibile produrre infatti semilavorati che, una volta terminata la stampa, possono essere analogamente rifiniti e personalizzati, essiccati, cotti e smaltati.
Partecipare o visitare il Make Faire Rome. Alla manifestazione si potrà accedere grazie ad una piattaforma dedicata https://makerfairerome.eu/it/ . Durante la navigazione, si potranno assegnare like, condividere contenuti, chattare con i maker e gli espositori, porre domande o partecipare agli incontri live “Meet the Exhibitor”, per conoscere meglio i progetti esposti. Lo stand virtuale del FabLab Poliba sarà invece interattivo da domani, venerdì, 11 dicembre e sabato, 12 dicembre nella fascia oraria 17.00-20.00. Domenica, 13 dicembre, nella fascia oraria 10.00-13.00, sulla piattaforma della fiera attraverso un link disponibile sulla seguente pagina: https://makerfairerome.eu/it/espositori/?edition=2020... Sono previsti inoltre: un workshop, sabato, 12 dicembre, dalle 18.00 alle 19.00, su: "Innovazione digitale nel mondo artigiano", durante il quale verranno messe a confronto la tradizionale tecnica del tornio con i nuovi processi CAD/CAM che utilizzano software di slicing e stampanti 3d. (per seguirlo: https://makerfairerome.eu/it/eventi/?edition=2020...) e un talk, domenica,13 dicembredalle 11:00 alle 11:30, dal titolo: “Fablab e artigianato digitale: training e formazione continua dedicata alle nuove generazioni“
con il prof. Nicola Parisi, direttore del Fablab POLIBA. (per seguirlo:  https://makerfairerome.eu/it/eventi/?).

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VersoPoliba 2023. Nove tappe d’ascolto per redigere il Piano Strategico 2021-2023 
Domani, 3 dicembre, ore 17.00, online, l’ultimo appuntamento d’ascolto e confronto 

Bari, 2 dicembre 2020 – Con il titolo, “Benessere. Il Politecnico per lo sviluppo del territorio” si concluderà domani, mercoledì, 3 dicembre, online, “VersoPoliba 2023”, ultima tappa d’ascolto che il Poliba ha organizzato per raccogliere le voci, i suggerimenti, le proposte, le idee, interne e del territorio, utili per la prossima elaborazione del proprio Piano Strategico 2021-2023, documento essenziale di programmazione per il prossimo triennio. 
Tra i temi di discussione previsti: l'evoluzione della Terza Missione, la Scuola di business e l'incubatore di Startup innovative; la didattica innovativa e le relazioni con le aziende; il trasferimento tecnologico verso le Piccole e Medie Imprese; le prospettive internazionali della ricerca nel rapporto con il territorio; l'Architettura ed il Design nel rapporto con il territorio. Moderatore, dott. Giuseppe De Tomaso, Direttore de “La Gazzetta del Mezzogiorno”. 
L’evento è in programma sulla piattaforma Teams e sarà trasmesso in diretta dalle 17.00 alle 19.00, sulla pagina ufficiale Facebook del Poliba (@PolibaOfficial). 
Per poter intervenire in diretta, sarà necessario prenotarsi inviando una mail all’indirizzo versopoliba2023@poliba.it, entro la giornata odierna, 2 dicembre. Per chi non potesse partecipare o preferisse fornire un contributo in forma scritta, è possibile utilizzare lo stesso indirizzo di posta elettronica. 

L’appuntamento, il terzo aperto al territorio, chiude l’intero ciclo d’ascolto, in nove tappe tematiche, cominciato lo scorso 12 novembre: sei votate all’ascolto della comunità interna del Poliba, tre dedicate alle voci, alle proposte del e per il territorio. Alla base degli incontri i macrotemi a cui si ispirerà il futuro Piano Strategico d’Ateneo: Benessere, Qualità e Sviluppo. 

Comunicato stampa.

VersoPoliba 2023. Nove tappe d’ascolto per redigere il Piano Strategico 2021-2023

Domani, 1 dicembre, ore 17.00, online, il secondo dei tre incontri rivolti al territorio  

Bari, 30 novembre 2020 – L’ottava e penultima tappa d’ascolto, la seconda aperta al territorio, dell’inedita iniziativa “VersoPoliba 2023”, ovvero idee interne ed esterne per il nuovo Piano Strategico 2021-2023 del Politecnico di Bari è in programma domani, martedì, 1 dicembre, ore 17.00, sulla piattaforma Teams e in contemporanea, in diretta, sulla pagina ufficiale Facebook del Poliba (@PolibaOfficial). 
Il percorso d’ascolto in nove tappe, cominciato lo scorso 12 novembre (si concluderà il 3 dicembre), contribuirà infatti, alla redazione della nuova carta d’identità del Poliba che dal 2021 sarà valida sino al 2023. Alla base ispiratrice del nuovo piano le idee, le proposte, il confronto su temi attuali quali “Qualità”, “Benessere” e “Sviluppo”.
All’ascolto pubblico sulla “Qualità – un Politecnico di qualità”,  (26 novembre) e ai temi presentati quali: la transizione digitale ed energetica; le aree di sviluppo della didattica, la formazione continua le attività di placement nel rapporto con il territorio; il potenziamento del trasferimento tecnologico seguirà domani, 1 dicembre, quello dedicato al “Benessere – sviluppo del territorio”. L’incontro, rivolto ai portatori d’interesse, pubblici e privati, verso la comunità scientifica del Poliba,  sarà focalizzato sul confronto con le istituzioni  e raccoglierà contributi e suggerimenti utili alla definizione delle strategie del Politecnico, per i prossimi anni. Temi specifici di discussione  saranno: sedi del Politecnico nel territorio, i laboratori pubblici-privati; l'evoluzione degli spazi della didattica e della ricerca; welfare e inclusione; le politiche di internazionalizzazione in relazione con il territorio; la sostenibilità; il ruolo della Scuola di Architettura nei rapporti con il territorio; il sistema bibliotecario di Ateneo. Hanno confermato la partecipazione il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il Sindaco di Bari, Antonio Decaro, il Sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci. Moderatore, Giancarlo Fiume, caporedattore, TGR Puglia Rai. E’ possibile dare il proprio contributo inviandolo via mail, a versopoliba2023@poliba.it o utilizzando la chat disponibile nel corso dell’evento. 
Benessere, Qualità, Sviluppo sono le tre bandiere che caratterizzeranno il Piano Strategico del Poliba 2021-2023. Ecco le tappe e gli argomenti che sinora che lo hanno caratterizzato: “rapporti con il territorio” (12 novembre); “ricerca e Terza missione” (17 novembre); “didattica e servizi agli studenti” (19 novembre); “formazione di qualità” (20 novembre); “ricerca e internazionalizzazione” (24 novembre e 27 novembre). Prossima ed ultima tappa, aperta al territorio, giovedì, 3 dicembre. Tema: “Sviluppo - il Politecnico per lo sviluppo del territorio”.
Comunicato stampa.

 

 

 

 

 

Praga 2021. Campionato Europeo di Cyberdefender
Il progetto CyberChallenge.IT intanto, muove i primi passi per il prossimo campionato italiano 2021. Iscrizioni gratuite e aperte agli studenti sino al 17 gennaio

 

Bari, 27 novembre 2020 – C’è la Nazionale Italiana di Calcio che si misura sul rettangolo verde e, al pari, c’è la Nazionale Italiana di Cyberdefender che si misura su un terreno di gioco invisibile, fatto di dati, file, sistemi informatici, sicurezza.
Due tornei, nazionale ed europeo, come l’European Cyber Security Challenge (ECSC) coinvolgono team di nazionali dal 2015 con lo scopo di favorire lo scambio di conoscenza e talenti in tutta Europa. La competizione consente ad ogni nazione di partecipare con una squadra composta da 10 giocatori di un'età compresa tra i 14 e i 25 anni. L’Italia, con “TeamItaly”, partecipa dal 2017 con lusinghieri risultati: terzo posto al suo esordio, secondo nel 2019. L’edizione 2020 non si è svolta a causa del Covid19 ma lo scorso 16-17 novembre il TeamItaly Cyberdefender ha partecipato all’ “Hackfest 2020”, organizzato da ENISA (Agenzia dell’Unione Europea per la Sicurezza Cibernetica). Altre sfide comunque, aspettano il TeamItaly nei prossimi mesi, sotto forma di incontri triangolari o quadrangolari con le nazionali degli altri paesi europei.
In questo “speciale” campionato, italiano ed europeo, le partite in calendario si giocano all’insegna di attacchi e di difesa cibernetici. Vince la partita, chi riesce a violare la rete di sicurezza (la porta) dell’avversario. I “gol”, li segnano i giocatori che scendono in campo e che si definiscono, hacker etici. Questi speciali giocatori, al di fuori delle competizioni sportive, sono fortemente ricercati dal mondo del lavoro, da aziende pubbliche e private per tutelare e difendere i propri patrimoni informatici dagli attacchi di hacker malintenzionati che tentano di forzare i sistemi di sicurezza di banche dati per rubarne i contenuti o di violare la privacy.  
Intanto, lo scorso 18 novembre, online, è stata presentata, “TeamItaly 2020”, la nuova Nazionale Italiana di Cyberdefender. Tra i venti convocati di TeamItaly e relativo allenatore, figura Domingo Dirutigliano, giovane studente dell’ I.I.S.S. “Luigi dell'Erba” di Castellana Grotte, componente della squadra del Poliba di Cyberchallenge 2020. Dirutigliano, classe 2003, residente a Rutigliano con i genitori, per arrivare alla convocazione in nazionale ha superato tutte le selezioni previste: da quella locale, preliminare, a cui hanno partecipato 317 studenti, ai selezionati 20 successivi, ammessi alla specifica formazione presso il Poliba che ha determinato, per valore, i 6 componenti della squadra del Poliba che si è misurata nel campionato italiano (vinto dall'Università di Pisa) per arrivare infine, alla recente convocazione in nazionale. 
Durante la gara nazionale, Domingo Rutigliano, assieme agli altri colleghi della squadra Poliba: Giovanni Grieco – “Poliba”; Raul Agolli - “Nervi Galilei” Altamura; Miki Palazzo – “Luigi Dell'erba” - Castellana Grotte; Marco Caiulo - “Guglielmo Marconi” - Bari; Vito Cafagno  - “Guglielmo Marconi” Bari, hanno dovuto risolvere sfide ispirate ai vari aspetti della sicurezza informatica: dall’ambito software a quello hardware, passando per la crittografia, la sicurezza delle reti e del web e il controllo degli accessi. In particolare i team si sono scontrati mettendo in gioco le loro competenze tecniche offensive e difensive nell’ambito della cifratura, della gestione dei server, e dell’analisi del codice sorgente.
"Vedere la gara nel vivo, la passione e il lavoro di squadra, con conseguente convocazione nel Team Italy di un nostro studente, il più giovane, è stata la più grande soddisfazione dopo mesi di lavoro nel quale abbiamo fatto i conti, come tutti, con una pandemia globale”, ha commentato l’Ing. Francesco Nocera, che si occupa dell’organizzazione di CyberChallenge.IT al Politecnico di Bari. 

Le iscrizioni 2021. In queste settimane, si inizia a parlare della prossima edizione 2021 del Cyberchallenge.IT e del prossimo campionato italiano che ispirerà la selezione di altri componenti per il Campionato Europeo 2021, in programma a Praga dal 28 settembre al 1° ottobre. A tal riguardo, sono state aperte le iscrizioni gratuite agli studenti tra i 16 e i 23 anni che vogliono misurarsi sulle capacità personali e che aspirano a diventare un cyberdefender. Le iscrizioni si concluderanno il prossimo 17 gennaio, mentre il test di ammissione è programmato il 2 febbraio e il successivo percorso formativo è previsto al Poliba dal 08-02-2021 al 28-05-2021. Quest'anno, inoltre, saranno coinvolte anche le aziende attraverso forme di sponsorizzazione.

Tutte le informazioni sono reperibili sul sito: https://cyberchallenge.it/.

CyberChallenge.IT. Come si ricorderà, CyberChallenge.IT è il programma italiano di formazione per i giovani talenti della sicurezza informatica, organizzato dal Laboratorio Nazionale Cybersecurity del CINI (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica), che ha un nodo presso il Politecnico di Bari, diretto dal prof. Carmelo Ardito. Il programma si propone di accompagnare ragazze e ragazzi tra i 16 e i 23 anni lungo un percorso di formazione e sviluppo di competenze specialistiche legate al mondo della cybersecurity. 
Il progetto, CyberChallenge.IT si inserisce all’interno dell’Indirizzo Operativo n. 3 del “Piano Nazionale per la Protezione Cibernetica e la Sicurezza Informatica”, guidato dal Sistema di Informazione per la Sicurezza della Repubblica – Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis) della Presidenza del Consiglio dei Ministri con il patrocinio dello stesso Dis e del Ministero della Difesa.

La nuova squadra della Nazionale Italiana di Cyberdefender 2020 è così composta:
Andrea Biondo; Stefano Alberto; Qian Matteo Chen; Samuele Turci; Marco Bonelli; Dario Petrillo; Armando Bellante; Alessandro Righi; Michele Lizzit; Riccardo Zanotto; Riccardo Negri; Antonio Napolitano; Filippo Casarin; Domingo Dirutigliano; Antonio Groza; Lorenzo Rossi; Luca Sorace; Davide De Bona; Nicolò Durisotto; Marco Ilardi

Allenatore: Mario Polino: Responsabile: Gaspare Ferraro.

Comunicato stampa.

Politecnico di Bari. Nove tappe d’ascolto per redigere il Piano Strategico 2021-2023 

Domani, 26 novembre, ore 17.00, online, il primo dei tre degli incontri rivolti al territorio sul tema la “Qualità” 

Bari, 25 novembre 2020 – Un percorso di nove tappe, cominciato lo scorso 12 novembre, sta contribuendo a disegnare il progetto che il Politecnico di Bari intende attuare nel prossimo triennio. E’ il Progetto del Piano strategico d’ateneo 2021-2023, documento chiave, strategico appunto, su cui si incentrano, programmi, entusiasmi, coinvolgimenti, novità e, naturalmente, molto lavoro. Un progetto, inedito nelle modalità, che vuol essere nuovo, corale dall’inizio, attraverso l’ascolto, le proposte, il coinvolgimento interno (delegati, docenti, tecnici, amministrativi, bibliotecari) su temi quali: “rapporti con il territorio” (12 novembre); “ricerca e Terza missione” (17 novembre); “didattica e servizi agli studenti” (19 novembre); “formazione di qualità” (20 novembre); “ricerca e internazionalizzazione” (24 novembre e 27 novembre); ed esterno, in tre tappe, a cui è invitato il territorio, i suoi rappresentanti, e più in generale i portatori d’interesse, pubblici e privati, verso la comunità scientifica del Poliba. Su tutto il percorso in atto, per essere all’altezza del domani prossimo, post pandemia, capeggiano le tre bandiere che vogliono caratterizzare il Piano Strategico del Poliba 2021-2023: Benessere, Qualità, Sviluppo. 
Intanto, domani, giovedì, 26 novembre, alle ore17.00, sulla piattaforma Teams e in live streaming, sulla pagina Facebook del Politecnico di Bari (@PolibaOfficial), è in programma il primo dei tre appuntamenti pubblici. 
Focalizzato sul tema della “Qualita”, un Politecnico di qualità, porrà attenzione alle specifiche sfide dei prossimi anni: dalla transizione digitale ed energetica alle aree di sviluppo della didattica; dalla formazione continua alle attività di placement nel rapporto con il territorio; dal potenziamento del trasferimento tecnologico all’orientamento verso percorsi educativi nelle materie del futuro (STEM). L’incontro, prioritariamente dedicato all’ascolto delle parti interessate esterne e moderato dal direttore del TG Norba, Vincenzo Magistà, prevede interventi programmati dei Delegati del Rettore a cui seguiranno i contributi esterni e si concluderà con un dibattito entro le ore 19.00. È comunque possibile dare il proprio contributo inviandolo via mail, a versopoliba2023@poliba.it o utilizzando la chat disponibile nell’evento. Intanto, alla vigilia del primo incontro pubblico, si registrano numerose richieste di partecipazione: dai rappresentanti dei distretti produttivi alle aziende agli ordini professionali alla Confindustria. 
Sull'iniziativa, così il Rettore del Poliba, Francesco Cupertino: “Attraverso le nostre attività sosteniamo lo sviluppo sociale ed economico del nostro territorio e ci consideriamo protagonisti dei grandi processi di trasformazione e innovazione. Il Politecnico di Bari è, e rimarrà, al fianco delle Imprese e delle Istituzioni nell’incessante lavoro teso a creare “Futuro” per le prossime generazioni. Mai come in questo periodo storico le sinergie fra Accademia, tessuto imprenditoriale e Istituzioni potrebbero fare la differenza. Dobbiamo farci trovare pronti a sfide inimmaginabili fino ad un anno fa. È il momento di moltiplicare gli sforzi, ognuno nel proprio ruolo, per definire una visione comune che possa accelerare la ripartenza”. 
I prossimi due tavoli tematici d'ascolto aperti al territorio sono in programma con pari modalità, martedì, 1 dicembre, ore 17.00, sul tema “Benessere” - rapporti con il territorio (al quale parteciperà il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il Sindaco di Bari, Antonio Decaro, il Sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci), moderatore, Giancarlo Fiume, caporedattore, TGR Puglia Rai e giovedì, 3 dicembre, alla stessa ora, sul tema “Sviluppo” - il Politecnico per lo sviluppo del territorio e il dialogo con le imprese”, moderatore, Giuseppe De Tomaso, direttore de La Gazzetta del Mezzogiorno. 

Comunicato stampa.

Rai Scuola. Da lunedì, 16 novembre, ore 21.05, sei puntate per spiegare la fisica

Si comincia con “Energia e movimento: Newton contro Einstein”

Bari, 14 novembre 2020 – Il Politecnico di Bari sarà ospite fisso per sei puntate con la prof. Elisabetta Bissaldi, ricercatrice del Dipartimento Interateneo di Fisica del  programma di informazione e approfondimento scientifico di Rai Cultura “Newton”.
Sei puntate di 35 minuti, in onda in prima serata, alle 21.05 su Rai Scuola (can. 146), percorreranno la storia della fisica, i fenomeni, le scoperte e spiegheranno, anche con breve esperimenti, i contenuti di quello che accade attorno a noi.
Il ciclo, dedicato alla conoscenza dell’universo della Fisica, con Davide Coero Borga ed Elisabetta Bissaldi, comincerà nella prima puntata con la scoperta della forza di gravità e delle forze centrali in fisica, a partire dal ritratto di due titani della Scienza: Isaac Newton e Albert Einstein.
Alla trasmissione parteciperà anche Leonardo Di Venere, ricercatore dell’Infn di Bari, che presenterà  l’esperimento “scopriamo come funziona un paracadute”, mentre Angela Di Virgilio, ricercatrice dell’Infn di Pisa illustrerà lo strumento GP2, un giroscopio che serve a misurare le rotazioni terrestri.  
Ecco le date di tutte le puntate e i relativi temi

- 16.11.2020 - Newton contro Einstein
- 18.11.2020 - Fulmini e saette
- 20.11.2020 - Attrazione magnetica
- 23.11.2020 - Onde su onde
- 25.11.2020 - Radioattività, tra natura e artificio
- 27.11.2020 - Nulla si crea, nulla si distrugge

Tutte le puntate inoltre, saranno disponibili su Rai Play.
Comunicato stampa.
La nota di presentazione. Elisabetta Bissaldi è ricercatrice del Dipartimento Interateneo di Fisica dell'Università e del Politecnico di Bari e dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare della Sezione di Bari. Insegna Fisica Generale al primo anno dei Corsi di Ingegneria del Politecnico di Bari. Si occupa di astrofisica gamma delle alte energie, ed in particolare dello studio dei lampi di raggi gamma.  Ha lavorato al Max Planck Institut for Extraterrestrial Physics di Monaco di Baviera, all'Institute for Astro and Particle Physics di Innsbruck e trascorso periodi di ricerca in vari istituti come lo Stanford Linear Accelerator Center in California, il Marshall Space Flight Center in Alabama e l'Università di Tokyo. Inoltre fa parte di varie collaborazioni scientifiche internazionali, tra cui quella del satellite NASA Fermi e quella dei telescopi alle alte energie Cherenkov Telescope Array.

 

Professioni emergenti. Nuove opportunità per gli studenti nella Cybersecurity

Bari, 13 novembre 2020 - La digitalizzazione sempre più spinta e necessaria alla competitività del nostro Paese  richiede un’attenzione particolare per i temi legati alla sicurezza informatica, alla cybersecurity. 
Per rispondere alle sfide in questo campo è fondamentale formare figure professionali con competenze adeguate, ingrado di  progettare innovative infrastrutture tecnologiche. Non a caso tra le figure professionali più ricercate ci sono gli esperti in cybersecurity.
Il Politecnico di Bari da qualche anno ha avviato un percorso di studio, nell’ambito della laurea magistrale in“Ingegneria delle Telecomunicazioni”, orientato a formare professionisti con competenze avanzate nell’ambito della cybersecurity.
Tale formazione è stata ulteriormente rafforzata. Un apposito accordo con la multinazionale americana, Palo Alto Networks, leader mondiale ed innovatrice di prodotti per la cybersecurity, consentirà nuove opportunità a tutti gli studenti del Politecnico di Bari che vorranno specializzarsi nel settore della sicurezza informatica. L’accordo, presentato lo scorso 10 novembre online, ha permesso infatti, di aderire al programma internazionale della “Cybersecurity Academy” di Palo Alto Networks. 
Il progetto ha l’obiettivo di sviluppare professionalità verticali estremamente richieste dal mercato del lavoro. La formazione prevista permetterà agli studenti di acquisire certificazioni riconosciute a livello internazionale e altamente spendibili in ambito lavorativo insieme al titolo accademico conseguito con i percorsi di laurea magistrale.
Alla presentazione della "Cybersecurity Academy Palo Alto Networks @Poliba" hanno partecipato: il Rettore Politecnico di Bari, Francesco Cupertino; Mauro Palmigiani, Country Manager Palo Alto Networks; Pietro Caruso, Academy Ambassador in Italy; Gennaro Boggia, ordinario di telecomunicazioni, Politecnico di Bari; Umberto Pirovano e Marco Casazza, System Engineer Manager, Palo Alto Networks Italy.

Comunicato stampa.

RicercaIl Poliba, referente regionale del consorzio università e imprese di Puglia e Campania

Domani, 12 novembre, online, ore 16.00, presentazione del bando “MedITech 2020”. Favoriti,  per il finanziamento, i progetti presentati da micro, piccole e medie imprese

Bari, 11 novembre 2020 – Domani, 12 novembre, alle ore 16,00, on line, a cura del consorzio pubblico-privato, Meditech (Mediterranean Competence Centre 4 Innovation) si terrà un Webinar di presentazione del Bando “MedITech 2020” a sostegno di progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale orientati alle tecnologie di punta di Industria 4.0. Fa parte del Meditech il Politecnico di Bari in qualità di referente per la Puglia.
Con una dote di due milioni di euro, il bando “Meditech n.1 – 2020” intende, più precisamente, supportare progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale orientati alla sperimentazione, prototipazione e adozione di soluzioni tecnologiche e organizzative basate sulle Tecnologie Abilitanti Portanti ed Emergenti di Industria 4.0. con specifico riguardo alle linee tecnologiche prioritarie che caratterizzano i settori di interesse di MedITech. Queste sono: Aerospazio, Agrifood, Automotive, Edilizia civile, Energia, ICT & farmaceutica/assistenza sanitaria,  reti ferroviarie,  nautica ma anche soluzioni e tecnologie anti Covid- 19.
Possono partecipare al bando imprese, singolarmente o in partenariato attraverso Associazioni Temporanee di Imprese – ATI. È posta specifica attenzione alle micro, piccole e medie imprese, poiché, nel caso di partenariati, è necessario che il ruolo di capofila sia assunto da un’impresa che abbia tali caratteristiche. Mentre le Università e gli organismi di ricerca non possono essere beneficiari ma possono partecipare attraverso accordi di ricerca contrattuale con uno o più beneficiari.
I progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale che saranno presentati dalle imprese anche in collaborazione con le università, per essere ammessi al contributo erogato dal centro di competenza MedITech, devono contenere: un piano di intervento concreto, dettagliato in investimenti, costi operativi e tempi; una stima dei benefici economici per l'impresa in termini di riduzione di inefficienze, sprechi e costi, anche in termini di miglioramento della qualità dei processi e dei prodotti; un piano finanziario per la copertura dei costi del progetto.La scadenza del bando è il 7 dicembre 2020.
Nel corso della presentazione prevista sulla piattaforma “ZOOM”, saranno illustrate le strategie che si intendono adottare nei confronti del tessuto imprenditoriale delle Regioni Puglia e Campania. All’evento, parteciperà, in qualità di relatore del bando il prof. Pierpaolo Pontrandolfo del Politecnico di Bari. La presentazione potrà essere seguita attraverso il sito del Meditech: https://meditech4.com/webinar-di-presentazione-del-bando-meditech-2020-per-progetti-di-innovazione-in-tema-di-tecnologie-abilitanti-4-0/.
Che cos’è il MediTech. Il Centro di Competenza ad alta specializzazione MedITech (Consorzio MedITech – Mediterranean Competence Centre 4 Innovation) è istituito nelle Regioni Campania e Puglia nella forma di partenariato pubblico-privato in risposta agli indirizzi strategici del Bando del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) del 2018. MediTech è un consorzio costituito da 30 consorziati (8 università pubbliche e 22 imprese selezionate). Esso risponde all’obiettivo di promuovere la diffusione di strumenti di innovazione tecnologica con riferimento all’intero spettro delle Tecnologie Abilitanti I4.0, distinte in Tecnologie Portanti (Big Data, Cloud, IoT, Information security, Mobile, Big Data) e Tecnologie Emergenti (Advanced Machine Learning, Collaborative Robotics, Additive Manufacturing, Wearable Devices e interfacce avanzate, Virtual & Augmented Reality, Nanotecnologie e tecnologie dei materiali avanzati, Social e Blockchain). 

I partners. 
Le Università
. Politecnico di Bari, Università di Bari “Aldo Moro”; Università del Salento (Puglia). Università di Napoli Federico II; Università di Salerno; Università della Campania “Luigi Vanvitelli”; Università del Sannio; Università di Napoli Parthenope (Campania).
Le aziende. Centro Studi Componenti per Veicoli SpA (Bosch); Exprivia SpA; GE AVIO Srl; Masmec SpA; Mer Mec SpA; Tecnologie Diesel SpA (Bosch); Acca Software SpA; Adler Plastic SpA; Ansaldo Sts SpA; Atitech SpA; Cetena SpA; Engineering  Ingegneria Informatica SpA; ENI SpA; Filippetti SpA; Heinz Italia SpA; Hitachi Rail Italy SpA; Integra Consorzio; Magnaghi Aeronautica SpA; Nestlè Italiana SpA; Rigoni di Asiago Srl; TIM SpA; Unilever Italia Manufacturing  Srl.

Comunicato stampa.

IV° edizione. L’Ufficio Placement del Poliba e CESOP promuovono l’iniziativa online

Da domani, 10 novembre laureati, laureandi, studenti in cerca di lavoro e aziende alla ricerca di personale e professionalità si incontrano sulla piattaforma, https://careerfair.poliba.it/

Bari, 9 novembre 2020 – Nonostante il Coronavirus, il mondo del lavoro non si ferma. Gran parte dell’intero processo di reclutamento  si sposta online. Per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro a favore di laureandi, neolaureati, giovani in cerca di occupazione e aziende alla ricerca di personale e professionalità l’Ufficio Placement del Politecnico di Bari ha organizzato, in collaborazione con Cesop Communication S.r.L., la IV° edizione del “Career Fair”, in versione online per superare i limiti normativi anti Covid-19
Gli interessati, infatti, attraverso la piattaforma (https://careerfair.poliba.it/), potranno visitare gli stand di aziende leader nei settori strategici dell’Ingegneria, dell’Architettura e del Design. In tal modo, scopriranno opportunità di lavoro e di crescita professionale; interagiranno con i recruiter di prestigiose aziende, chattando online, condividendo il proprio curriculum, presentando la propria candidatura per posizioni aperte. Inoltre, potranno partecipare a webinar, video-colloqui in diretta live e visionare contenuti multimediali per un’esperienza immersiva, motivante resa possibile da strumenti studiati per l’engagement e il coinvolgimento diretto dei ragazzi, che ben si adatta alle esigenze imposte dalla rivoluzione epocale in atto.
L’evento, che si svolgerà, domani, martedì 10 novembre, coinvolge aziende, studi professionali, enti e istituzioni territoriali, nazionali ed internazionali, interessate a ricercare e assumere nuove risorse, grazie alla collaborazione con il Politecnico di Bari.
La Career Fair, nata nel 2017 nell’ambito di un progetto finanziato dalla Regione Puglia (POLI- BA4PLACE), insieme alla Training Academy Soft Skills, si annovera tra le ormai consuete e strategiche iniziative del Politecnico di Bari, finalizzate a favorire l’incontro tra giovani e occupazione, attraverso l’organizzazione di un servizio di supporto e orientamento.
«La Career Fair - sostiene la prof.ssa Mariangela Turchiarulo, delegata del Rettore al Placement, insieme al prof. Giuseppe Acciani - rappresenta, oggi più che mai, un’opportunità che si arricchisce di nuovi significati: costituisce un’importante vetrina per le realtà produttive del territorio, in un momento così delicato per queste ultime, ma anche per i giovani che si muovono in un futuro critico e pieno di incertezze, con l’arduo compito di riscrivere una nuova normalità.»
«La manifestazione
 - aggiunge Acciani - oltre a favorire lo sviluppo del networking professionale dei ragazzi, risulta di particolare interesse anche per i docenti, che potranno confrontarsi con un notevole numero di aziende e tessere una rete di relazioni utili ai fini della ricerca e della didattica.»

Comunicato stampa.

Il 21 ottobre scorso l’Enac approva il Regolamento per la costruzione e l'esercizio degli spazioporti

L’astronauta, Roberto Vittori, “…tutto questo è iniziato proprio attorno all’estro creativo del Politecnico di Bari nel 2014”.

I 100 anni di storia: da stazione di dirigibili ai voli suborbitali

 

Bari, 7 novembre 2020 – Ci sono due date che rappresentano le pietre angolari, quelle più preziose, visibili, nella costruzione di un edificio pugliese votato al futuro: 9 maggio 2018 e 21 ottobre 2020. 
La prima si riferisce ad un atto di indirizzo (n.250) del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che, esaminato il documento elaborato dall’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) sui “Criteri per l’individuazione degli spazioporti” idonei a svolgere tale funzione per voli a decollo e atterraggio orizzontale, indica nell’aeroporto “Marcello Arlotta” di Taranto-Grottaglie lo “spazioporto per lo sviluppo sostenibile del settore dei voli commerciali suborbitali” e, contestualmente, la dichiara “infrastruttura strategica nazionale”.
Primo in Italia, primo in Europa, è, secondo le valutazioni ENAC, l’opzione migliore tra le diverse candidature italiane (tra queste, Sardegna, Sicilia, Friuli Venezia Giulia) ma anche europee.
La seconda, e più recente, si riferisce alla fase operativa messa in atto da ENAC, secondo quanto disposto dall’atto di indirizzo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel 2018. Lo scorso 21 ottobre, il Consiglio di amministrazione dell’ENAC ha approvato il "Regolamento per la costruzione e l'esercizio degli spazioporti". Con l'adozione del Regolamento si apre una nuova e concreta fase operativa che andrà ad arricchire l’offerta infrastrutturale di settore e consentirà uno sviluppo dell’intero sistema aeronautico nazionale. Ciò apre una nuova pagina, tutta da scrivere, per Taranto-Grottaglie, la Puglia, l’Italia. 
Quelle due pietre angolari che prefigurano lo spazioporto di Grottaglie, poggiano su una fondazione costruita antecedentemente, e che ha origini nel 2014. L’idea, nata quasi per caso, ma non troppo, trovò esercizio accademico nel febbraio di quell’anno a seguito dell’inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico di Bari a cui partecipò, in qualità di ospite d’onore, l’astronauta ESA, generale, Roberto Vittori, addetto allo spazio presso l’ambasciata italiana negli USA. Ma fu nel mese successivo, il 12 marzo 2014, che quell’idea, presentata a Washington, presso la sede dell’Ambasciata d’Italia in occasione degli accordi sul “Memorandum of Cooperation (MoC) on the Commercial Space Transportation” tra l’Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAC) e l’equivalente americana, Federal Aviation Administration (FAA) prese forma e sostanza. A quell’incontro ufficiale prese parte anche il Poliba con il rettore Di Sciascio e il generale Vittori, fautore e sostenitore della qualità dello scalo pugliese.
Seguirono incontri e relazioni a cui il Poliba partecipò attivamente, anche con scelte formative mirate al settore spaziale come l’istituzione per Taranto del corso di laurea in “Ingegneria dei sistemi aerospaziali” potenziato, successivamente, con il corso di laurea magistrale in “Aerospace Engineering” con Unisalento e in ultimo con il dottorato di ricerca di “Ingegneria e scienze aerospaziali” con Uniba. Nel 2015 fu coinvolta l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Il progetto assunse nuova linfa vitale dal 2017 quando presso la “Casa dell’Avviatore dell’Aeronautica” fu siglato un accordo di cooperazione tra la statunitense FAA (Federal Aviation Administration), l’ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) e l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) che tracciò le linee guida sul “Commercial Space Transportation”. Nello stesso anno, seguì un altro accordo, questa volta tra l’Altec di Torino (società partecipata da ASI e Thales Alenia Space) e la Virgin Galactic di Richard Branson con il quale si ufficializzò il percorso di collaborazione con i privati per la commercializzazione dei voli suborbitali.
Ulteriori contributi e azioni, seguiti dal Poliba, contribuirono alla realizzazione del progetto. Tra questi, quello più rilevante, nel 2018 a Mola di Bari, alle porte del capoluogo, sede della SITAEL, dove Sir Richard Branson, fondatore del Gruppo Virgin, incontrò il fondatore del Gruppo Angel, Vito Pertosa, per la firma di specifici accordi. Tra questi, l’uso del LauncherOne di Virgin Orbit, per il lancio di uHETsat, primo satellite con propulsione elettrica, in collaborazione con ESA e ASI. Il cerchio si chiude: il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture ed Enac compiono passi decisivi, ultimo dei quali, il 21 ottobre 2020 con l’approvazione del regolamento per la costruzione e l'esercizio dello spazioporto di Grottaglie.  
Il futuro. Il sistema di volo spaziale di Virgin Galactic, attraverso lo spazioporto, è solo una delle diverse opportunità che si offrono all’aeroporto di Taranto-Grottaglie. L’infrastruttura infatti, consentirà voli sperimentali suborbitali, quelli cioè collocati nella fascia di quota tra i 10 e i 100 km (al disotto di tale fascia volano gran parte dei voli di linea), l’addestramento di astronauti e piloti, la cura dei sistemi di lancio per piccoli satelliti, turismo spaziale e indotto. 
Per “Poliba Chronicle” e sul futuro dell’aeroporto “Marcello Arlotta” di Taranto-Grottaglie, abbiamo raccolto l’importante opinione dell’astronauta ESA, generale Roberto Vittori, addetto allo spazio presso l’Ambasciata d’Italia negli USA, convinto sostenitore della base pugliese e del contributo scientifico del Politecnico di Bari. 

Generale, Vittori, che significato assume per la Puglia, l’Italia ma anche per l’Europa l’ultimo passo ufficiale di Enac a favore dello spazioporto di Grottaglie?
“L’approvazione del 21 ottobre scorso da parte del Consiglio di Amministrazione di ENAC del "Regolamento per la costruzione e l'esercizio degli spazioporti” è un ulteriore importantissimo passo per dare all’Italia uno dei primissimi spazioporti nel mondo.
Nell’era della “space economy” la necessità di facilitare l'accesso allo spazio sta spingendo la tecnologia verso sistemi di lancio completamente riutilizzabili e per l’effetto devono essere definiti i nuovi concetti di spazioporti come quello, per l’appunto, di Grottaglie.
L’Italia ha certamente un posizionamento ottimale sia come geografia che come clima, ma soprattutto dispone delle necessarie competenze tecniche ed ingegneristiche necessarie, grazie ad un mondo universitario capace, competente e determinato a promuovere l’innovazione. Del resto tutto questo è iniziato proprio attorno all’estro creativo del Politecnico di Bari nel 2014, a cui poi ha fatto seguito a stretto giro l’accordo tra Enac ed l'omologa statunitense FAA, poi esteso nel Giugno del 2015 all’Agenzia Spaziale Italiana e poi attraverso i successivi ben noti eventi che, tra le altre cose, hanno dimostrato il forte interesse per l’iniziativa della Puglia anche da parte dei principali attori privati del mondo americano, come ad esempio la Virgin Galactic”.
 
Vito Pertosa, lungimirante imprenditore di Monopoli, fondatore del gruppo Angel Company a cui appartiene l’affiliata SITAEL, ha avuto in questo percorso di costruzione del progetto per lo spazioporto di Grottaglie una valenza fondamentale. “Sono molto soddisfatto di questo ulteriore passo verso la realizzazione di un obiettivo al quale il Gruppo Angel lavora da tempo – dice Pertosa. Crediamo – continua - che le applicazioni di alta tecnologia nello spazio, e dallo spazio, possono dare un grande impulso allo sviluppo economico. Per queste ragioni abbiamo creato la Sitael, prima impresa privata interamente italiana, e interamente basata sulle logiche della New Space Economy. Crediamo inoltre, che questa iniziativa possa portare il proprio contributo alla necessaria trasformazione dell’economia dell’area di Taranto che versa in gravi difficoltà. I voli suborbitali a decollo orizzontale uniscono le competenze aeronautiche a quelle spaziali, terreno di forte collaborazione del Gruppo con il Politecnico di Bari, attraverso la Blackshape e la Sitael”.
Ma più concretamente, cosa potrà accadere nei prossimi mesi per la realizzazione dello spazioporto “Marcello Arlotta”? Quale sarà il contributo del Politecnico di Bari? Ecco le valutazioni, ma anche la soddisfazione, per il lavoro profuso dal Poliba del Rettore, Francesco Cupertino
«Il punto al quale siamo arrivati oggi, per la realizzazione dello spazioporto a Grottaglie, è una tappa fondamentale del percorso iniziato sei anni fa, con uno studio di fattibilità avviato come esercizio accademico dal Politecnico e oggi divenuto una opportunità concreta di sviluppo del territorio. È un punto significativo per la Puglia e per il Paese, in questa fase così difficile in cui dobbiamo progettare e contribuire alla ripresa. Abbiamo l’occasione, straordinaria, di utilizzare l’industria dell’aerospazio per rafforzare il sistema della ricerca scientifica e le relazioni internazionali delle imprese. Il Politecnico di Bari continuerà a seguire con attenzione tutte le prossime fasi di questo grande progetto, mettendo le competenze dei suoi ricercatori e docenti a disposizione delle istituzioni e delle aziende che vorranno investire. Da parte nostra, siamo sicuri che tutti gli investimenti fatti nel settore aerospazio negli ultimi anni, si tradurranno in sviluppo per il nostro territorio».

Tracce di Storia. Nasce nel 1915 per la difesa di Taranto e della base navale 

I 100 anni del “Marcello Arlotta”: dai dirigibili al volo spaziale 

L'aeroporto di Grottaglie nacque principalmente dall'esigenza di difendere il porto di Taranto. Nel 1915, all’inizio della prima guerra mondiale, furono costruiti i primi hangar per dirigibili e piccoli aerei. Nel 1916 la base passò sotto il comando dell'Armata Navale. Negli anni venti, divenne Scuola Centrale di Pilotaggio per allievi di varie nazionalità e intitolato al tenente di vascello, Marcello Arlotta, scomparso durante la prima guerra mondiale. Nel 1939 dette prova di una perfetta organizzazione militare. Nel 1943 l'aeroporto subì bombardamenti. Dopo l'8 settembre fu occupato dall’aviazione inglese e nel 1945 fu restituito all'Aeronautica Militare Italiana. A dicembre del 1950 iniziò la ricostruzione dell'aeroporto e si insediò una nuova scuola di pilotaggio. 
Nel 1964 divenne aeroporto civile. Nel 1969, lo scalo venne chiuso per essere riaperto nel 1985. Nel frattempo venne anche adibito ad uso militare per conto della Marina Militare. Rimase attivo fino al 2003 per via della presenza di alcune compagnie aeree che si interessarono allo scalo ionico. Nel 2005 il gruppo Alenia Aeronautica divenne partner della Boeing per la realizzazione delle fusoliere e del piano di coda del nuovo Boeing 787.  Il 15 dicembre 2006, venne inaugurata la nuova pista, la sesta più lunga d'Italia, dagli originari 1.860 m agli attuali 3.800 m. Dal 2013 è inserito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nella lista degli aeroporti di rilevanza nazionale. Nel maggio 2018 l'aeroporto di Taranto-Grottaglie è stato individuato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e dall'ENAC  per realizzare il primo spazioporto italiano operativo per i voli suborbitali. Attualmente, l'aeroporto è in parte ad utilizzo militare, avendovi sede la stazione aerea MARISTAER Grottaglie della Marina Militare e la Sezione Aerea Manovra della Guardia di Finanza.

Comunicato stampa.

Presentazione Lala Mask: martedì, 27 ottobre, ore 11.30, piattaforma “Zoom”

COVID -19. L’iniziativa RIAPRO prosegue l’attività di sostegno scientifico alle imprese

Bari, 24 ottobre 2020 – Quando lo scorso marzo il Covid-19 irruppe e mise nel panico l’intero Paese, in Puglia, al Politecnico, nel Laboratorio sulla Sostenibilità, si fece spazio l’idea, sostenuta dal Rettore, di mettere in campo, da subito, il sapere scientifico del Poliba a servizio delle imprese, della comunità.
Il progetto, RI.A.PRO (RIconversione Aziendale per la PROduzione di DPI), questo il nome, sostenuto dalla Regione Puglia, in coordinamento con le altre università pugliesi, si dimostrò un utile strumento e riferimento per piccole e medie imprese pugliesi e di altre regioni italiane, che vollero intraprendere un percorso di riconversione aziendale per la produzione di prodotti medicali e non anti Covid-19.
Sicché, al 31 maggio scorso, dopo appena due mesi, ben trecento aziende figuravano nell’elenco di Riapro per ottenere assistenza, indicazioni scientifiche sulle procedure di produzione.
Tra queste, con iscrizione al portale di Riapro del 27 marzo, figurava l’azienda pugliese “New Euroart” s.r.l. di Grumo Appula (BA). L’azienda, fondata nel 2001, oltre 9 milioni di euro di fatturato per 80 dipendenti, pur operando in diversi campi del settore energetico, principalmente nell’Oil & Gas, decideva di scendere in campo con il supporto scientifico del Poliba per implementare e avviare un nuovo progetto produttivo di mascherine innovative, quale maniera per supportare la crescente richiesta di mascherine di qualità e sicurezza.
E così “New Euroart” s.r.l., previ accordi formalizzati il 22 aprile, definiva con il Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Matematica, Management del Poliba un apposito progetto di ricerca dal titolo: “Scouting tecnologico, mappatura dei processi ed ottimizzazione dei flussi produttivi nella realizzazione di mascherine bi-materiale”, di durata annuale. In questo filone di ricerca nasceva il progetto, “Lala Mask”, acronimo di Leggerezza, Aria, Longevità e Ambiente. Lala Mask è una maschera semi-facciale per uso prevalentemente professionale. Questo dispositivo, dotato di un corpo rigido bi-materiale, conferisce confort e completa aderenza facciale. Completamente sanificabile e lavabile con saponi e alcoli di ogni genere, oltre che completamente ipo-allergenica e riciclabile vanta estrema leggerezza (50 grammi contro i 300 grammi dei competitors) e si caratterizza per la elevata respirabilità.
Il progetto Lala Mask, la sua storia legata a Riapro, le sue caratteristiche sarà presentato pubblicamente martedì prossimo, 27 ottobre, ore 11.30, sulla piattaforma “Zoom            ” (https://us02web.zoom.us/j/87890057727?pwd=OTJaQ3piQjc1Vms0L2djMGtLSDJYUT09
ID riunione: 878 9005 7727 - Passcode: 752859)
secondo il seguente programma:  
Interventi. Prof. Ing. Francesco Cupertino, Rettore Politecnico di Bari: “L’attività del Politecnico di Bari per il supporto alle aziende nell’emergenza COVID-19. Il progetto RIAPRO, il caso della New Euroart srl con la mascherina LALA-Mask”.
Prof. Ing. Giuseppe Carbone, Direttore Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Matematica, Management: “La valutazione caratteristiche ltranti di tessuti e mascherine, i test e le analisi dei risultati delle prove identicazione delle soluzioni più promettenti e suggerimenti di possibili soluzioni migliorative”
Prof. Roberto Spina, Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Matematica, Management, Responsabile Laboratorio di Caratterizzazione termo-fisica di polimeri post-formati: “Mappatura di processo ed ottimizzazione del usso dellimpianto di produzione, accompagnamento nella progettazione, installazione ed avviamento impianto”.
Prof. Ing. Luigi Maria Galantucci, Prorettore per la Pianificazione Strategica, Responsabile del Laboratorio di Prototipazione Rapida e Reverse Engineering:  “Scouting tecnologico delle mascherine bi-materiale, analisi del progetto CAD delle mascherine bi-materiali, esecuzione di prove di tting virtuale su gamme di soggetti di diverso genere ed età”.
Ing. Carlo Martino, Presidente regionale CONFAPI Industria Puglia: “Il caso New Euroart srl”.
Ing. Mattia Lala, Responsabile Ricerca e Sviluppo New Euroart
srl

Comunicato stampa.

Ambiente.  8,5 milioni dell’Unione Europea contro l’inquinamento atmosferico

Il finanziamento consentirà gli studi su sensori ottici di gas su stazioni fisse, mobili e su drone per il controllo della qualità dell’aria e dei processi industriali. 
Coinvolti nel progetto, Politecnico, Università e Comune di Bari

Bari, 12 ottobre 2020 – “L'inquinamento atmosferico, costituito da gas tossici e particolato, è una delle principali cause di mortalità prematura. Si stimano oltre 4 milioni di morti all'anno a causa di ictus, malattie cardiache, cancro ai polmoni e problemi respiratori cronici”. Lo afferma il prof. Vincenzo Spagnolo docente di Fisica del Politecnico di Bari. “Il 97% delle città dei paesi a basso e medio reddito con più di 100.000 abitanti non soddisfa le linee guida sulla qualità dell'aria dell'Organizzazione mondiale della sanità”, aggiunge il prof. Pietro Patimisco, collega di Fisica dell’Università di Bari, entrambi afferenti al Dipartimento Interateneo “Michelangelo Merlin” delle due Università baresi. Dati e affermazioni allarmanti, in linea con l’emergenza ambientale globale in corso, confermati dal crescente interesse dell’Unione Europea che corre ai ripari. 
Nell’ambito del programma di ricerca Information and Communication Technologies - Horizon 2020 infatti, l’UE ha finanziato, “Passepartout”, un progetto “Innovation action”, fiore all’occhiello tra i programmi di H2020. Con oltre 8,5 milioni di euro per 42 mesi, vede coinvolti 18 partner di 10 nazioni europee. Tra le università e centri di ricerca pubblici figurano, il Cork Institute of Technology (Irlanda), coordinatore, il Politecnico di Bari (Italia), l'Università degli Studi di Bari (Italia), la Technical University di Vienna (Austria), la Technical University di Monaco (Germania), il Comune di Bari (Italia). Tra le aziende internazionali private partecipano la Nanoplus (Germania), leader nella realizzazione di laser a semiconduttori e la Ecospray Technologies, azienda italiana leader nei sistemi di depurazione, idraulica navale e biocombustibili. 
Il finanziamento. Ai partner pugliesi andranno circa 1.3 milioni così ripartiti: Politecnico 605 mila euro, Università 620 mila, Comune di Bari 50 mila. I dipartimenti coinvolti saranno: Dipartimento Interateneo Uniba-Poliba di Fisica, Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione e Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management, questi ultimi entrambi del Politecnico di Bari.
I contenuti. Il progetto “Passepartout” realizzerà il primo sistema 3D per monitoraggio di inquinanti, in grado di operare in un'area urbana e sarà costituito da un network IOT di sensori di gas ottici, innovativi e ad alte prestazioni, montati su stazioni fisse, su veicoli circolanti e su drone per il monitoraggio della qualità dell'aria ambientale. Il network fornirà informazioni in tempo reale sulla concentrazione di gas inquinanti quali, ossidi di azoto (NOx), anidride solforosa (SO2), ammoniaca (NH3), metano (CH4), monossido di carbonio (CO), anidride carbonica (CO2) e particolato atmosferico all'interno delle aree urbane. Ciò consentirà, tra l’altro, anche ai cittadini, tramite una app dedicata, di conoscere le aree urbane a maggior livello di inquinamento e quali percorsi alternativi per evitare queste aree. 
Bari. Parte delle attività di sperimentazione e validazione avranno luogo nella città di Bari con il supporto della amministrazione cittadina, partner del progetto. “Essere la prima città in cui verrà testato questo framework di sensori innovativi per il controllo della qualità dell’aria è motivo di orgoglio per la città di Bari; il progetto si inserisce perfettamente nel programma che punta a rendere Bari sempre più una città smart e senziente per migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini”, afferma il prof. Eugenio Di Sciascio, vicesindaco di Bari con delega alla trasformazione digitale. 
Per queste ragioni sono già previsti test di sensori del network nel Campus universitario barese e nelle vicinanze del porto di Bari, così come in Irlanda, presso l’osservatorio del Black Castle.

Comunicato stampa.

 

Edilizia. Domani, 8 ottobre, nell’aula magna “Attilio Alto” del Poliba e in streaming

Previsti due distinti seminari: “Edilizia ed Innovazione” (ore 10.00), “Sinergie per la sostenibilità in edilizia” (ore 15.00)

 

Bari, 7 ottobre 2020 – Un nuovo modo di interpretare, progettare, costruire: moderno, innovativo, ecologico e soprattutto sostenibile coinvolgerà nella giornata di domani, giovedì, 8 ottobre, progettisti, docenti, costruttori, esperti del settore edilizio.
“La sostenibilità del costruire: dalla teoria alla pratica” è tema il di confronto che si svilupperà nell’arco della giornata secondo due distinti seminari.  Al mattino (ore 10.00), “Edilizia ed Innovazione”, nel pomeriggio (ore 15.00) “Sinergie per la sostenibilità in edilizia”.
Il convegno è una iniziativa del “Laboratorio della sostenibilità “ del Politecnico di Bari ed è organizzato nell’ambito del festival dello sviluppo sostenibile per comunicare uno dei temi sociali importanti: la sostenibilità in edilizia. 
Per l’occasione interverranno attori di rilievo del mondo della ricerca ed imprenditoriale. Particolare spazio sarà dedicato alla innovazione svolta dalle università statali pugliesi che hanno partecipato al laboratorio Riapro. Previsti inoltre, interventi relativi alla incentivazione governativa del 110%
L’evento è in programma nell’aula magna “Attilio Alto” (accesso in aula solo su invito) e fruibile anche in streaming su piattaforma Microsoft Teams previa registrazione al link: https://tinyurl.com/y3ss4jrr

Il programma prevede. Ore 9.30, Saluti istituzionali.
Francesco Cupertino – Magnifico Rettore, Politecnico di Bari;
Gianluca Rospi – Onorevole, membro della IX Commissione permanente della Camera dei Deputati;
Michele Dassisti – Delegato Politecnico di Bari;
Gianluca Farinola – Delegato Università di Bari;
Milena Sinigallia – Delegato Università di Foggia;
Antonio Licciulli – Delegato Università del Salento.

Seguirà il primo seminario (ore 10.00) “Edilizia e Innovazione”. Moderatore, Umberto Berardi – Ryerson University, Toronto. Gli argomenti previsti sono: Ricerca ed innovazione per la sostenibilità del costruire; Le incentivazioni per la sostenibilità in edilizia; L’ innovazione in edilizia: dal progetto alla realizzazione.
Il secondo seminario (ore 15.00), moderatore: Francesco Martellotta, Politecnico di Bari, si occuperà dei seguenti ambiti: Il ruolo delle università per la città sostenibile; Strumenti e metodi per i processi edilizi circolari; Integrazione di impianti e componenti edilizi per la Sostenibilità; Sostenibilità e valutazione immobiliare; Management dei rifiuti da costruzione e demolizione; Keep zero: nuovi scenari per le costruzioni del futuro; Innovazione di filiera; Storie di cambiamento.

 

Comunicato stampa.