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Comunicati stampa 2020

Comunicati Stampa

Il Libro“Space Economy, storia e prospettiva di business”

L’evento è stato organizzato da ESA_Lab@PoliBa, il laboratorio nato dalla collaborazione tra l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e il Politecnico di Bari

Bari, 11 luglio 2020 – Ieri l’oro, oggi i dati, rappresentano il bene più prezioso su scala globale. Se nell’800 i cercatori del metallo prezioso si spingevano nelle parti meno esplorate della terra, oggi i nuovi pionieri osservano ed elaborano dati dall’alto, dallo spazio con esplorazioni satellitari e astronautiche. Alla fase pionieristica spaziale del dopoguerra e delle missioni spaziali sulla Luna dal sapore romantico ma con i colori della guerra fredda, si è passati, nel XXI secolo, ad una nuova fase più utilitaristica. 
Negli ultimi anni infatti, abbiamo assistito ad un crescente interesse verso le attività spaziali. Attività che stanno occupando un ruolo sempre più centrale nel dibattito politico internazionale. Esse rappresentano una delle più promettenti traiettorie di sviluppo dell’economia mondiale per i prossimi decenni. Tale centralità e rilevanza del fenomeno “spazio” per il prossimo futuro è sintetizzato nel termine, Space Economy che rappresenta l’intera gamma di attività e l’impiego di risorse che creano e forniscono valore. Ciò racchiude in sé un settore industriale in continuo fermento, caratterizzato da molteplici opportunità di business. 
Questi temi trovano sintesi nel libro “Space Economy, storia e prospettiva di business” (edizioni Franco Angeli, 22,00 euro) di Antonio Messeni Petruzzelli e Umberto Panniello, entrambi docenti al Politecnico di Bari.
Il libro, presentato al Politecnico di Bari, sulla piattaforma Teams, lo scorso 7 luglio, ha raccolto le opinioni e i commenti anche di altri illustri ospiti.
Il testo, nelle sue 134 pagine, traccia la storia di questo fenomeno, attraverso le tappe principali che ne stanno caratterizzando l’evoluzione. Si concentra, in particolare, sull’impatto che la Space Economy sta avendo sulle principali economie mondiali, europee e nazionale. Delinea le opportunità di business connesse alla Space Economy, descrive le realtà imprenditoriali già attive e a quelle in via di sviluppo. 
L’evento, organizzato da ESA_Lab@PoliBa, è stato moderato dal Rettore, Francesco Cupertino che non ha mancato di sottolineare tutto l’interesse dell’ateneo tecnico-scientifico pugliese sul tema spazio, testimoniato dalle attività scientifiche in corso, dal corso di laurea, in “Ingegneria dei sistemi aerospaziali” e dal prossimo anno accademico dalla nuova materia d’insegnamento, “Space Economy”.
“Il libro è attuale e serve ad inquadrare la Space Economy” – ha detto nel suo intervento il prof. Roberto Battiston, già presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e professore di Fisica Sperimentale presso l’Università degli Studi di Trento. “La nuova economia, come quella attuata da Google, Amazon, Facebook, che si basa sui dati e la loro gestione, a cui si aggiunge la pubblicità e la tecnologia di settore, premierà chi si è mosso per primo”L’Italia si colloca bene nel settore spaziale e la Puglia è per l’aerospazio un luogo sperimentale di importante valore – ha aggiunto l’ing. Luca del Monte, Head of Industrial Policy and SME Division - European Space Agency. 
Diversi gli interventi succedutesi dall’Italia e da oltre confine di commento al testo e al tema hanno concluso infine, la presentazione.
Gli autori. Antonio Messeni Petruzzelli è professore di Gestione dell’Innovazione presso il Politecnico di Bari, distinguished visiting scholar presso la Beijing Normal University (Beijing, Cina), nonché professore affiliato presso la Paris School of Business (Parigi, Francia) e il Digital Leadership Research Centre della Cass Business School (Londra, UK). 
È autore diverse pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali sui temi della gestione strategica dei processi di innovazione. Le sue ricerche sono state inoltre premiate con il Nokia Siemens Network Award in Technology Management for Innovation into the Future.
Umberto Panniello è professore di Modelli di e-Business, Marketing e Business Intelligence presso il Politecnico di Bari. È stato visiting scholar presso la Wharton Business School (Philadelphia, USA) e distinguished visiting scholar presso la Beijing Normal University (Beijing, Cina). 
Svolge ricerca sui temi del marketing, del Customer Relationship Management e della business intelligence, ed è autore di diverse pubblicazioni scientifiche. 

Comunicato stampa.

“ESA_Lab@PoliBa”. L’Agenzia Spaziale Europea, ESA, e il Politecnico di Bari hanno formalizzato un accordo di collaborazione per dare vita al secondo ESA Lab italiano (il primo è stato realizzato nel 2018 con l’Università Bocconi di Milano), denominato, “ESA_Lab@PoliBa”. L’accordo è stato firmato dal Direttore Generale dell’ESA, Johann-Dietrich Woerner e dal Magnifico Rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino il 10 dicembre 2019.  “ESA_Lab@PoliBa”, favorisce e sostiene la collaborazione tra ESA e Politecnico di Bari sui temi dell’aerospazio e della “new space economy”, in termini di ricerca, formazione, trasferimento tecnologico attraverso lo scambio di docenti, ricercatori, operatori del settore. Sostiene una più ampia partecipazione strategica di sostegno alla crescita del settore dell’aerospazio, a livello nazionale ed europeo, in linea con le direttrici e il potenziamento del budget complessivo messo a disposizione da ESA (14,4 miliardi di euro per i prossimi cinque anni).

Europa. Giovedì, 9 luglio, ore 16.00, “Le politiche locali del cibo in Puglia”

Bari, 7 luglio 2020 – L’aumento della popolazione, il contestuale consumo di risorse, anche alimentari pone non pochi interrogativi etici ed economici. La riduzione degli sprechi alimentari ed una economia circolare del cibo compatibile tra realtà territoriali similari sono obiettivi di grande rilevanza che l’Unione Europea ha inteso perseguire, anche attraverso progetti mirati.
In questa direzione  si pone  il secondo incontro del Living Lab sulle “Politiche locali del cibo in Puglia” in programma giovedì, 9 luglio, ore 16.00, nell’ambito delle attività del Progetto europeo Int4rreg Inno-Nets che ha per scopo la produzione di idee, proposte e progetti volti a ridurre lo spreco dei prodotti agroalimentari, a elevare la loro qualità, rendendoli accessibili a tutti, in ossequio al principio della “democrazia alimentare”.
 L’obiettivo di questo appuntamento è quello di contribuire a un uso più efficiente delle risorse nelle filiere agroalimentari e, in particolare, favorire la riduzione degli sprechi alimentari, puntando a stimolare una strategia di innovazione sociale e tecnologica orientata a modelli di produzione e consumo innovativi.
L’iniziativa si svolge nell’ambito del progetto InnoNets "Innovative Networks for the Agrifood sector" (finanziato dal programma Interreg V-A Grecia-Italia 2014-2020, asse prioritario 1 - Innovazione e competitività) che mira a promuovere la cooperazione territoriale tra la Regione Puglia e la Regione delle Isole Ionie (Grecia) attraverso la definizione di una strategia di crescita transfrontaliera finalizzata allo sviluppo di un’economia dinamica basata su sistemi smart, sostenibili e inclusivi per migliorare la qualità della vita dei cittadini di queste regioni.
Va ricordato inoltre che l’UNESCO ha attribuito alla “Dieta Mediterranea” il riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità. Pertanto il modello alimentare di riferimento è quello tipico dei nostri contesti. Un modello da preservare, che deve però essere caratterizzato da una attenzione crescente al riuso degli scarti, in una filiera più ampia, attenta alla sostenibilità, di grande valenza cooperativa e sociale.
In Puglia vi sono aziende agroalimentari che attuano approcci attenti all’ambiente e alla sostenibilità, e mettono in pratiche i concetti di Economia Circolare, riusando gli scarti della produzione alimentare, per una fertilizzazione più naturale dei terreni. 
L’evento si svolgerà tramite la piattaforma Zoom e vedrà la partecipazione dei responsabili di progetto per la Regione Puglia e per il Politecnico di Bari – rispettivamente, Crescenzo Marino, Dirigente della Sezione Ricerca, innovazione e capacità istituzionale del Dipartimento sviluppo economico, innovazione, istruzione, formazione e lavoro della Regione Puglia e Carmelo M. Torre, professore associato di Estimo; Andrea Minisci rappresentante di Vallefiorita, azienda pugliese che promuove un'alimentazione veloce ma al tempo stesso sana e rispettosa della qualità, del gusto e della tradizione;
Marco Costantino di Avanzi Popolo, progetto ideato e sostenuto dall'Associazione di Promozione Sociale Onlus ‘Farina 080’, nata con l’obiettivo di attivare azioni contro lo spreco di cibo;
Roberto Paladini di InnovAction, cooperativa specializzata nella gestione sostenibile dei rifiuti organici e nel compostaggio di comunità;
Vito Carofiglio di Eggplant, startup pugliese focalizzata sulla produzione di bio-plastica ottenuta secondo i criteri dell'economia circolare e del principio "zero rifiuti a fine processo";
Giuseppe Cicco di Itest srl, impresa che sperimenta tecnologie sostenibili per la trasformazione, l’affinamento e lo stoccaggio dei prodotti agroalimentari.
L’incontro è organizzato dal Politecnico di Bari, con il supporto di Naps Lab srls e dalla Regione Puglia, con il supporto di InnovaPuglia spa.
Per partecipare, è necessario iscriversi al presente indirizzo: (https://www.eventbrite.it/e/biglietti-ll-politiche-locali-del-cibo-in-puglia-farm-to-fork-and-back-to-soil-111961377494) o inviare una mail a innonets@napslab.it.

Comunicato stampa.

Politecnico di Bari
Ufficio stampa
Leonardo Legrottaglie
via Amendola, 126/b – Bari
ufficiostampa@poliba.it

Regione Puglia - Responsabile della comunicazione del Segretariato Congiunto Programma Grecia-Italia
Carmela Sfregola press@greece-italy.eu

ARTI – Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione (Supporto tecnico alla Regione Puglia)
Servizio Relazioni Esterne e Comunicazione +39 080 96.74.217- 219 comunicazione@arti.puglia.it

Per contattare la Regione delle Isole Ionie (Capofila del progetto Innonets), scrivere a Epsilon Development Consultants  (Assistenza tecnica): info@epsilondev.gr
www.greece-italy.eu

Il Programma Interreg V-A Grecia–Italia 2014-2020, con una dotazione finanziaria di euro 123.176.896, è un programma bilaterale di cooperazione transfrontaliera, co-finanziato per 85% dall’Unione Europea attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e dai due stati membri (Italia e Grecia) con una quota nazionale del 15%. Il Programma ha come obiettivo principale la definizione di una strategia di crescita transfrontaliera tra la Puglia e la Grecia, finalizzata allo sviluppo di un’economia dinamica basata su sistemi smart, sostenibili  e inclusivi per migliorare la qualità della vita dei cittadini di queste regioni.

Politecnico di Bari
Ufficio stampa
Leonardo Legrottaglie
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ufficiostampa@poliba.it

Regione Puglia - Responsabile della comunicazione del Segretariato Congiunto Programma Grecia-Italia
Carmela Sfregola press@greece-italy.eu

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Servizio Relazioni Esterne e Comunicazione +39 080 96.74.217- 219 comunicazione@arti.puglia.it

Per contattare la Regione delle Isole Ionie (Capofila del progetto Innonets), scrivere a Epsilon Development Consultants  (Assistenza tecnica): info@epsilondev.gr
www.greece-italy.eu

Il Programma Interreg V-A Grecia–Italia 2014-2020, con una dotazione finanziaria di euro 123.176.896, è un programma bilaterale di cooperazione transfrontaliera, co-finanziato per 85% dall’Unione Europea attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e dai due stati membri (Italia e Grecia) con una quota nazionale del 15%. Il Programma ha come obiettivo principale la definizione di una strategia di crescita transfrontaliera tra la Puglia e la Grecia, finalizzata allo sviluppo di un’economia dinamica basata su sistemi smart, sostenibili  e inclusivi per migliorare la qualità della vita dei cittadini di queste regioni.

1 luglio 2020, è la data che presenta il futuro di Isotta Fraschini Motori SpA

L’azienda di Fincantieri SpA, finanzierà ben tre dottorati del Politecnico dedicati alla ricerca e all’innovazione della motoristica del blasonato marchio. L’accordo rappresenta una grande occasione per Isotta Fraschini, ma anche per la didattica, la ricerca e il trasferimento tecnologico made in Poliba.

Bari, 6 luglio 2020 -  C’è una storia (il passato) lunga 120 anni. Comincia a Milano nel 1900 e da subito, nella prima metà del secolo, si fregia di successi, record, imprese civili e militari irripetibili: dall’automobilismo all’aviazione, alla motoristica navale. Terra, cielo, mare, tutto. E’ la storia di Isotta Fraschini Milano. 
C’è il presente della nuova Isotta Fraschini Motori SpA, gruppo Fincantieri, che le vicende del dopo guerra, hanno nel frattempo traslato a Bari, sede unica in Italia. Con esso una data: 1 luglio 2020, che, come una sottile linea di confine, separa il passato e preannuncia il futuro. “I Future” è il nome dell’ambizioso programma, noto alla Regione Puglia, che punta a rinverdire il glorioso passato aziendale di Isotta nel mondo, sinonimo di qualità e affidabilità della motoristica di alto profilo.
“I Future”, dunque, per  migliorare, per competere, per coinvolgere il territorio, per attingere dal territorio. La presenza del Politecnico di Bari è certamente una risorsa del territorio e Isotta ha riconosciuto proprio nel Poliba l’interlocutore privilegiato per sviluppare il programma di ricerca, “I Future”. 
Per queste ragioni e per formalizzare la collaborazione, lo scorso 1 luglio, IFM e POLIBA hanno presentato contenuti e sottoscritto un accordo quadro di durata triennale, rinnovabile con relative convenzioni operative nella sede di produzione di Bari.
“Il progetto, “I Future” – ha detto il Presidente di Isotta Fraschini Motori SpA, ing. Sergio Razeto - “è un percorso impegnativo di rinnovamento della nostra azienda che guarda all’eccellenza, all’innovazioneSono soddisfatto di avere come partner scientifico il Politecnico di Bari per questa operazione di rilancio della nostra azienda. Non bisogna avere paura del futuro. Chi ha paura, rischia di non averlo”.
E difatti, “I Future” trova riscontro nel nuovo Centro di Innovazione e Sviluppo che IFM sta creando presso la propria sede, a Bari. Nel centro si studieranno soluzioni innovative per il miglioramento dei prodotti in produzione per applicazioni navali militari sia di motore che di gruppi elettrogeni altamente tecnologici e la creazione di una nuova famiglia di prodotti legati alla motoristica e ai generatori. Tra i clienti attuali figurano: Marina Italiana,Guardia Costiera Italiana, US Coast Guard, USA Navy,  oltre a diverse altre marine di Australia, Algeria, Francia, India, Singapore, Spagna, Sud Korea, Svezia).
I Future è un programma nuovo” – ha spiegato l’ing. Giovanni Bruni, Direttore operativo IFM. “Esso ha in se due capisaldi di riferimento: Industria, Accademia e la relativa collaborazione. I dottorati di ricerca sono uno degli strumenti di questa collaborazione”, ma sono anche la punta di diamante per esplorare necessità, soluzioni, possibili innovazioni e applicazioni. 
Ecco perché Francesco Cupertino, Rettore del Politecnico mostra soddisfazione: “il nostro ateneo solidifica con questi accordi una collaborazione già esistente con IFM. E’ indubbiamente un ulteriore riconoscimento alla qualità della ricerca e dei ricercatori del nostro ateneo. Questo nuovo percorso che ci accingiamo a fare con IFM consentirà di avere importanti riflessi sul piano della didattica dei nostri studenti, della ricerca e del trasferimento tecnologico verso una azienda prestigiosa del nostro territorio. Un risultato ottenuto nell’anno in cui il Politecnico ha raddoppiato i corsi di dottorato, passati da quattro ad otto, specializzandoli per aumentarne l’attrattività per i giovani talenti e per le aziende con le quali collaboriamo”.
Ma quali sono i dottorati di ricerca finanziati da IFM? Di durata triennale, sono tre e appartengono al XXXVI ciclo.
Il primo s’intitola, “Strategie e metodi per la manutenzione predittiva e il monitoraggio da remoto di sistemi di generazione di energia”. Come è noto per qualunque impiego di macchinari si rendono indispensabili piani manutentivi regolari al fine di mantenere il loro perfetto stato di funzionamento. Guasti e rotture dovute a trascuratezza infatti, generano fermo impianti con riparazioni costose fino alla sostituzione di interi macchinari incidendo seriamente sui costi generali e sui tempi di fermo. Gli studi saranno volti a sviluppare metodologieinnovative manutentive predittive, attraverso innovazioni tecnologiche come IoT e sistemi computerizzati della manutenzione. Il dottorato sarà sotto l’egida del Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Matematica, Management e IFM. Referenti scientifici: prof. Giuseppe Carbone, Poliba e ing. Gianluca Piscopo, responsabile Centro di Innovazione e Sviluppo IFM. 
Il secondo dottorato è, “Sistemi di propulsione ibrido-elettrica per applicazioni navali”.  In un prossimo futuro i sistemi di propulsione navale evolveranno verso architetture ibride in cui si integreranno le potenzialità dei motori a combustione interna e dei motori elettrici. Si farà ricorso a fonti energetiche innovative come le fuel cell e sistemi di accumulo a batteria per una gestione efficiente dell’energia. Il progetto, che si svolgerà presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione e IFM, verterà sullo studio e lo sviluppo di un sistema di propulsione ibrida basato su tecnologie innovative in grado di minimizzare i costi operativi, dei consumi e dell’emissione in atmosfera di gas serra. I referenti scientifici sono: prof. Vito Giuseppe Monopoli, Poliba e ing. Gianluca Piscopo, Centro di Innovazione e Sviluppo IFM.
Infine il dottorato, “Sistemi intelligenti di power management”. Nei prossimi anni, l’energia necessaria ad unità complesse sarà prodotta da diverse fonti: motore a combustione interna, turbine e fuel-cell, alimentate da diversi tipologie di combustibili, oltre che da batterie ed altre soluzioni, che dovranno essere integrate tra loro. Per queste ragioni, lo sviluppo di un Power Management System (PMS) sarà molto importante perché permetterà di gestire in maniera efficace sistemi sempre più complessi.  
Lo studio riguarderà nuove metodologie e strumenti di progettazione di sistemi di gestione in un’ottica di ottimizzazione dell’efficienza complessiva mediante tecnologie di monitoraggio remoto e modelli di previsione sia della produzione sia della domanda di energia, anche basati su tecniche di intelligenza artificiale e delle tecnologie di industria 4.0, quali la realtà virtuale e IoT;
Il progetto si svilupperà presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione e IFM. Referenti scientifici: prof Sergio Camporeale, Poliba e ing. Gianluca Piscopo, Centro di Innovazione e Sviluppo IMF.
Questo sforzo complessivo tra azienda, università e altri soggetti pubblici-privati dovrebbe condurre ai primi risultati già alla fine del prossimo 2021: tra questi figura un nuovo motore per soddisfare le richieste del mercato dei prossimi anni in termini di potenza ed emissioni, che possa utilizzare diverse tipologie di combustibili, anche rinnovabili. La fascia di potenza sarà superiore a quella attualmente raggiunto con la serie 1700 (con pistoni alesaggio da 170mm di diametro) variabile da 8 a 16 cilindri che si ferma a 2 MegaWatt. 

Comunicato stampa.

AQP-POLIBA. Questa mattina la firma della convenzione tra il Presidente di Aqp, Simeone di Cagno Abbrescia, e il Rettore del Politecnico, Francesco Cupertino

Bari 3 luglio 2020 - Un protocollo d’intesa, finalizzato alla redazione di un progetto che partendo dalla definizione dei caratteri identitari di AQP ridefinisca gli spazi destinati all’accoglienza dei clienti e al front office è stato siglato oggi tra il Presidente della società idrica, Simeone di Cagno Abbrescia, e il Rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino.
L’accordo, siglato nella suggestiva cornice della sala del consiglio, presso il Palazzo dell’Acqua a Bari, s’inserisce nell’intensa e proficua sinergia tra la società idrica e il Politecnico di Bari e prevede il reciproco scambio di informazioni ed esperienze, al fine di realizzare un programma di aggiornamento dell’identità aziendale ma anche studi e ricerche, che possono concretizzarsi nell’attribuzione di borse di studio e/o dottorato, consulenze tecnico-scientifiche incentrate su temi specifici o relativi a problemi contingenti, partecipazione congiunta a programmi di ricerca nazionali e/o internazionali.
“La firma del protocollo d’intesa con il Politecnico di Bari dimostra quanto l’Acquedotto Pugliese sia attento a potenziare e intensificare contatti e scambi culturali con una delle maggiori istituzioni culturali della regione. Nel ripensare la vision aziendale, individuando nuove e più adeguate modalità di approccio con la clientela e, insieme, di lavoro sempre più gratificante per il personale, non potevamo non affidarci all’esperienza e al contributo scientifico del Politecnico di Bari”, ha detto il presidente di AQP, Simeone di Cagno Abbrescia.
“Ci fa molto piacere collaborare con Acquedotto Pugliese, storicamente legato alla nascita della scuola pugliese di ingegneria e uno dei brand più rappresentativi della Puglia e del Mezzogiorno, per migliorare l’interazione con i suoi utenti, che sono i cittadini”, ha commentato il rettore del Politecnico, Francesco Cupertino. “Come Politecnico del Sud -ha aggiunto- abbiamo il dovere di facilitare il cambiamento nel settore pubblico, che sente la necessità di avvicinarsi sempre più ai bisogni della gente, così come facciamo con il settore privato, accompagnando le imprese nella trasformazione digitale. Questa collaborazione conferma quanto sia importante, per uno sviluppo del territorio a 360 gradi, la presenza di un Politecnico autorevole, dinamico, efficace. Muovendoci negli ambiti dell’ingegneria, dell’architettura e del design, possiamo e dobbiamo essere il motore di un sistema votato all’innovazione come bene collettivo, come mezzo per migliorare la vita delle persone, delle aziende e delle istituzioni”.
“L’intesa siglata con il Politecnico di Bari costituisce un’ulteriore testimonianza di quanto sia prezioso e proficuo il rapporto della nostra azienda con il mondo accademico e, in generale, con tutte le maggiori istituzioni culturali e formative del territorio. Una sinergia che Acquedotto Pugliese persegue con impegno e convinzione ormai da tempo e che rafforza continuamente, grazie a nuovi e interessanti progetti, di cui si fa promotrice AQP Water Academy, il centro di eccellenza di cultura e formazione sulla gestione del Servizio idrico integrato
”, ha dichiarato Pietro Scrimieri, direttore Risorse umane e responsabile di AQP Water Academy.
Le attività oggetto della convenzione si svolgeranno secondo un dettagliato programma di lavoro. Nel corso dei prossimi giorni, sarà attuata una serie di sopralluoghi e analisi conoscitive da parte di docenti e formatori del Politecnico degli attuali spazi di accoglienza e nei front-office, attivi in tredici sedi territoriali di Acquedotto Pugliese. Seguirà la presentazione delle ipotesi di riorganizzazione dei luoghi e delle linee guida per la ridefinizione dei caratteri identitari.
I responsabili designati dalle parti per l’esecuzione e la gestione di tutti gli aspetti tecnico-scientifici delle attività oggetto della convenzione sono per il Politecnico, la prof.ssa Loredana Ficarelli, prorettore vicario, e per l’Acquedotto Pugliese, il dott. Marco Francesco Carabellese, responsabile Area Customer Management. La durata della convenzione è fissata in quattro mesi.
L’iniziativa di Acquedotto Pugliese s’inserisce in un vasto e articolato piano di attività, finalizzate a rendere sempre più efficiente il rapporto con la propria clientela, cercando di assecondarne i crescenti e differenti bisogni nell’ottica di un servizio sempre più efficiente al territorio e della tutela e valorizzazione della risorsa idrica.

Comunicato stampa.

 

 

 

 

30° & 120° anniversario. Mercoledì, 1 luglio, ore 10.00, la presentazione presso la sede di Bari dell’azienda di Fincantieri

Innovazione, propulsione ibrida, manutenzione predittiva, nuovi generatori, applicazioni informatiche sui motori, sono alcuni dei temi che saranno sviluppati nel piano di ricerca triennale dai giovani ricercatori del Poliba

Bari, 29 giugno 2020 – Isotta Fraschini Motori, controllata di Fincantieri, e il Politecnico di Bari sottoscriveranno, mercoledì, 1 luglio, un accordo quadro e apposite convenzioni per avviare tre progetti di Dottorato di ricerca, della durata di tre anni ciascuno. I temi dei progetti, che verranno presentati in occasione della firma, sono stati concordati fra le parti e riflettono le tendenze del panorama industriale nonché gli interessi specifici della Direzione di IFM. 
Innovazione, propulsione ibrida, manutenzione predittiva, nuovi generatori, applicazioni informatiche sui motori, sono alcuni dei temi che saranno sviluppati nel piano di ricerca triennale dai giovani ricercatori. L’iniziativa, rinnovabile, prevede che Isotta Fraschini Motori supporti e finanzi i programmi di ricerca avanzata con giovani ricercatori del Politecnico di Bari.
Investire in ricerca per innovare e ottimizzare le proprie produzioni infatti è una strategia illuminata e sempre vincente. Di tale strategia è fortemente convinta Isotta Fraschini Motori S.p.A., azienda del gruppo Fincantieri, che rappresenta un marchio storico, sinonimo di qualità ed eccellenza nel settore della meccanica e in particolare della motoristica.
Sulla scia di questa visione Isotta Fraschini Motori, ha potenziato la sede di Bari attraverso la creazione di un nuovo Centro di Innovazione e Sviluppo per lo studio e lo sviluppo di soluzioni innovative dei propri prodotti e la creazione di nuove linee di produzione di motori industriali navali e sistemi di gestione della generazione di potenza.
In questo quadro il gruppo si è avvalso del prestigioso supporto del Politecnico di Bari, interlocutore privilegiato della comunità scientifica, al suo 30 anniversario dalla istituzione, per sviluppare un programma di alta formazione e di ricerca applicata pluriennale. 
Isotta Fraschini Motori, fondata nel 1900 a Milano (quest’anno ricorre il 120° anniversario della fondazione), è presente dagli anni ’60 a Bari con un proprio stabilimento specializzato nella produzione di motori diesel per applicazioni marine e industriali, è stata protagonista indiscussa nel settore della meccanica dei trasporti, contribuendo a scrivere pagine memorabili della storia industriale del nostro Paese attraverso proposte e soluzioni tecnologiche d’avanguardia: dalla produzione di automobili, tra le più lussuose e prestigiose della storia, alla motorizzazione dell’aviazione italiana a quella navale in Italia e all’estero, sino ai nuovi sistemi di generazione di energia.
Qui di seguito alcuni dettagli di ciascun progetto di ricerca: 
·       “Strategie e metodi per la manutenzione predittiva e il monitoraggio da remoto di sistemi di generazione di energia”. Il progetto, che sarà sotto l’egida del dipartimento di Ingegneria Meccanica, Matematica, Management e IFM, è volto a sviluppate lo studio di metodologie innovative manutentive predittive, sviluppate con innovazioni tecnologiche come IoT e CMMS.
·       “Sistemi di propulsione ibrido-elettrica per applicazioni navali”. Il progetto, che si svolgerà invece presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione e IFM, verterà sullo studio e lo sviluppo di un sistema di propulsione ibrida basato su tecnologie innovative in grado di minimizzare i costi operativi, dei consumi e dell’emissione in atmosfera di gas serra. 
·       “Sistemi intelligenti di power management”. Il progetto avrà luogo presso i laboratori del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione e IFM e affronterà lo studio e lo sviluppo di nuove metodologie e strumenti di progettazione di sistemi di gestione in un’ottica di ottimizzazione dell’efficienza complessiva mediante tecnologie di monitoraggio remoto e modelli di previsione sia della produzione sia della domanda di energia, basati su tecniche di intelligenza artificiale e su tecnologie di industria 4.0, quali la realtà virtuale e IoT. 
Intanto, Isotta Fraschini Motori nel corso delle scorse settimane ha presentato alla Regione #Puglia IFUTURE, un ambizioso progetto di rilancio della propria linea motori. Modularità, Remote Maintenance, e propulsione ibrida saranno le tecnologie chiave su cui punterà il programma. Il Politecnico di Bari contribuirà alle attività, grazie all’accordo quadro di collaborazione, che sarà sottoscritto attraverso i tre dottorati integralmente finanziati dalla società di Fincantieri.
La presentazione e la firma dell’accordo, i progetti di dottorato, le modalità attuative e i tempi saranno presentati mercoledì 1 luglio, ore 10.00, presso la sede di Bari di Isotta Fraschini Motori. 

Ore 9.30. Il Magnifico Rettore del Politecnico di Bari, Prof. Francesco Cupertino visiterà Isotta Fraschini Motori S.p.A. e sarà accolto da Ing. Giovanni Bruni - Direttore Operativo IFM e da Ing. Gianluca Piscopo – Responsabile Tecnico del Centro di Innovazione e Sviluppo nonché Referente per i Dottorandi.

Ore 10.00. Presentazione della convenzione e firma della Convenzione tra IFM a Fincantieri Company e il Politecnico di Bari.

In collegamento da Trieste, via Skype, interverrà Ing. Sergio Razeto – Presidente e Amministratore delegato Isotta Fraschini Motori S.p.A.; a seguire l’intervento del prof. Francesco Cupertino, Rettore Politecnico di Bari.
E’ prevista la diretta Facebook dal canale di ISOTTA Fraschini Motori.
Comunicato stampa.

Nota per la stampa.

Per esigenze organizzative per giornalisti, fotografi e operatori che intendano partecipare all’evento è richiesto l'accredito entro le ore 19.00 di martedì 30 giugno 2020 al  seguente indirizzo di posta elettronica: gelonese@isottafraschini.it  - Cell. 3356005369.

 

 

COVID 19. Dopo RIAPRO, il Politecnico per le aziende del territorio, per ripartire

La collaborazione potrà attivarsi, da subito, in occasione della Fiera del Levante, in previsione ad ottobre 

Bari, 25 giugno 2020 -  Sin dalle prime disposizioni governative, dovute all’emergenza COVID 19, il Politecnico di Bari ha dovuto riorganizzare e rimodulare le sue attività: dal lavoro interno dei suoi dipendenti (smart-working) alla didattica per gli studenti, ponendosi, da subito, anche a servizio al territorio. L’iniziativa del Poliba, RIAPRO, ha consentito alle aziende private la consulenza necessaria per la riconversione e la produzione di accessori di protezione anticovid, ma ha anche permesso studi e sperimentazioni su dispositivi e nuovi materiali.
E’ nel solco di supporto e consulenza scientifica al territorio, alle aziende, anche di altro settore, tenute a rispettare le norme sulla sicurezza nell’ambito delle proprie attività, che si pone l’accordo (unico nel suo genere) del Politecnico con la società barese, “Spazio Eventi”, leader nazionale nel settore dell’organizzazione di eventi pubblici; unica azienda del Sud ad aver organizzato nel 2017 alcuni degli eventi dell’ultimo G7, tenutisi a Roma, per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’accordo prevede la realizzazione di un nuovo modello di gestione degli eventi ai tempi del coronavirus che stabilisca scientificamente le linee guida e le prassi concrete per organizzare un evento sicuro: dalla gestione efficace all’allestimento funzionale.
Nello specifico, l’accordo, prevede la progettazione e la consulenza architettonica di luoghi, percorsi, procedure, nonché le indicazioni che la società di servizi dovrà tenere in considerazione al fine di organizzare eventi, anche di grandi dimensioni.
L’intesa, sottoscritta dal Rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino e dall’amministratore di “Spazio Eventi”, Vittorio Rinaldi, potrà contare sulle competenze tecnico-scientifiche di un pool di esperti e ricercatori coordinati dal pro Rettore, Loredana Ficarelli e sul know how organizzativo e gestionale della stessa società.
L’accordo segna un impegno importante su entrambi i fronti: quello accademico, che mette a disposizione le proprie conoscenze scientifiche ed i propri esperti, e quello imprenditoriale che, nonostante il momento di crisi e di instabilità, vuole investire risorse economiche e professionali per un nuovo modello di gestione degli eventi, fiere e congressi replicabile su larga scala.
Entrambe le parti, dovranno, di volta in volta, prendere in considerazione, ai fini del progetto dell’evento: forme e dimensioni, materiali, distanziamento tra le persone, vie di accesso dedicate, limitazione del numero degli ingressi, utilizzo di sistemi di prenotazione e assegnazione posti on line, percorsi interni differenziati, sanificazione costante, riciclo e filtro dell’aria negli ambienti chiusi, disposizione in sicurezza delle sedute in platea.
Particolare rilevanza potrà assumere, da subito, la spendibilità della collaborazione di “Spazio Eventi” con il Politecnico nell’ambito della progettazione e allestimento degli spazi della prossima edizione della Fiera del Levante, in programma a Bari ad ottobre, di cui la società “Spazio Eventi” e allestitore ufficiale o della location, Cava del Sole, dedicata a Matera Capitale della Cultura 2019.

Comunicato stampa. 

Questa mattina. La proposta del Rettore e il parere favorevole all’unanimità del Senato Accademico

Bari, 22 giugno 2020 – Sandro Spataro, barese, 50 anni, è il nuovo Direttore Generale del Politecnico di Bari per il triennio 2020-2023.
Questa mattina anche il Senato Accademico, su proposta del Rettore, ha espresso, all’unanimità, parere favorevole alla sua nomina.
L’individuazione del nuovo Direttore generale è stato determinato dalle dimissioni volontarie del precedente DG, Anna Sirica.
A seguito di bando di concorso, il Rettore, dopo aver esaminato i curricula ed i titoli di otto partecipanti-candidati a cui è seguito un successivo colloquio, volto ad accertare le attitudini e le motivazioni, ha ritenuto di proporre agli Organi di Governo del Poliba la nomina a Direttore Generale per il triennio 2020/2023 il dott. Spataro.
Sandro Spataro, Dirigente, laurea in Economia e Commercio all’Università di Bari, specializzazione in “Scienze delle Autonomie Costituzionali” nell’ateneo di Bari; due master in “Management dell’Università e della Ricerca” al Politecnico di Milano e in “E-Government e Management nelle Pubbliche amministrazioni” all’Università di Bari; dottore commercialista; revisore contabile, vanta una lunga e variegata e qualificata esperienza maturata nell’Università di Bari “Aldo Moro”, da cui proviene.
In quest’ultima lascia l’incarico di Direttore responsabile della Direzione Risorse Umane; di Direttore responsabile ad interim del polo universitario Jonico di Taranto e della sede decentrata di Brindisi della stessa università. Ancor prima, è stato Direttore responsabile delle Risorse finanziarie dell’ateneo “Aldo Moro”, contribuendo al risanamento finanziario dell’ateneo barese.
Il Direttore Generale. “Ringrazio il Rettore e gli Organi di Governo per la fiducia riposta sulla mia persona– dice il neo Direttore Generale del Politecnico, Sandro Spataro. Sono onorato ed entusiasta – continua – per la straordinaria opportunità che oggi mi viene offerta di svolgere il delicato e quanto impegnativo compito di Direttore Generale di una prestigiosa università meridionale quale è il Politecnico di Bari. Profonderò – conclude - ogni sforzo per contribuire al miglioramento continuo della macchina organizzativa-gestionale dell’ateneo al servizio degli studenti e della comunità tutta”.
Il Rettore. “Sono sicuro – dice il Rettore, Francesco Cupertino - che le qualità professionali ed umane del dott. Spataro contribuiranno a rafforzare e valorizzare le potenzialità del Politecnico di Bari, con la giusta attenzione a creare le condizioni per uno sviluppo armonioso di tutte le componenti della nostra Comunità. Nell’augurare a lui un buon lavoro ringrazio la prof.ssa Loredana Ficarelli per la disponibilità, la dedizione e la fiducia con cui ha ricoperto il ruolo di direttore generale in questo periodo di transizione” (il dott. Spataro entrerà in carica il prossimo 6 luglio; sostituirà la prof. Loredana Ficarelli, Direttore generale facente funzioni, Prorettore vicario del Poliba).

Comunicato stampa.

 

RicercaPrevisto un laboratorio presso il Dipartimento di Meccanica, Management e Matematica

Bari, 19 giugno 2020 – Un accordo di cooperazione scientifica è stato sottoscritto dal Rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino e da Gianfranco Cuscito,  Managing Director della società Platinion S.r.l - “BCG Platinion”, divisione di The Boston Consulting Group, multinazionale statunitense e primario player mondiale nella  consulenza strategica.
BCG Platinion, con oltre 1000 dipendenti, 35 sedi in tutto il mondo, tra cui l’hub di Milano, si inserisce nel panorama della consulenza aziendale con lo scopo di supportare i clienti nella realizzazione delle trasformazioni digitali attraverso l’evoluzione delle architetture applicative e infrastrutturali, l’adozione di modelli di delivery agile, lo sviluppo di architetture dati a supporto di sistemi di intelligenza artificiale.
Sulla base delle rispettive competenze tecniche e scientifiche, il Politecnico di Bari e BCG Platinion, con la sottoscrizione dell’accordo, hanno inteso attivare una collaborazione strategica a lungo termine che preveda lo sviluppo di strategie e modelli di creazione di valore per le filiere produttive nei settori manifatturieri e dei servizi, abilitati dalle tecnologie digitali avanzante. In particolare, le attività di ricerca si concentreranno sulla definizione di paradigmi digitali per la gestione resiliente ed efficiente delle catena di fornitura attraverso l’impiego di big data analyticssmart contracts e tecniche di intelligenza artificiale. Ulteriore obiettivo dell’accordo è quello di collaborare per formare esperti di trasformazione digitale della catena di fornitura, che coniughino competenze manageriali e digitali, sempre più richieste dal mercato, attraverso la progettazione di percorsi didattici innovativi in cui formazione accademica ed esperienze professionali si avvicendano già sui banchi universitari.
È prevista, inoltre, la realizzazione di un laboratorio integrato multidisciplinare presso il Dipartimento di Meccanica, Management e Matematica del Poliba dedicato alla progettazione ed evoluzione di modelli innovativi di supply chain digitali che sfruttino le tecnologie digitali avanzate. 
Le attività di ricerca saranno svolte anche presso l’azienda BCG Platinion a Milano, che potrà contribuire all'attività didattica del Politecnico, con la diretta partecipazione dei propri dipendenti, per l’erogazione di attività didattiche integrative quali seminari, tesi di laurea, tirocini formativi e stage.
L’internazionalizzazione delle attività di ricerca e formazione, anche attraverso la partecipazione a progetti europei ed internazionali, rappresenta inoltre un asset strategico condiviso da entrambe le parti.
Referente delle attività per il Politecnico di Bari è la prof.ssa Ilaria Giannoccaro, docente di Gestione della Supply Chain, che sottolinea che “obiettivo della collaborazione di durata pluriennale è coniugare le competenze scientifiche più avanzate dell’accademia con gli approcci manageriali tipici della consulenza aziendale per sviluppare nuovi paradigmi per la trasformazione delle supply chain in chiave digital, adottando una visione strategica e di sistema. In quest’ottica le opportunità sono molteplici ed investono aree di applicazioni sempre crescenti, dalla produzione agli approvvigionamenti, alla logistica, alla pianificazione. La nostra sfida sarà quella di esplorare il landscape tecnologico per progettare, attraverso l’adozione delle tecnologie digitali, filiere produttive efficienti ma al contempo resilienti agli eventi imprevisti e potenzialmente distruttivi”.
Il referente per BCG Platinion è il dott. Gianfranco Cuscito, il quale evidenzia che “l’accordo rappresenta un passo importante nel percorso di avvicinamento della consulenza al mondo della ricerca e della formazione e riconosce un valore unico nel combinare la prospettiva e visione del top management aziendale con la spinta innovativa della ricerca accademica – un mix capace di generare stimoli e idee non convenzionali”
Le valutazioni del Rettore, Francesco Cupertino. «Questo accordo conferma ancora una volta quanto sia importante, per il Politecnico di Bari, l’interazione con le aziende più innovative a livello locale, nazionale e internazionale. È una strada sulla quale il nostro ateneo si è avviato negli ultimi anni e sulla quale deve proseguire, perché da questa collaborazione nasce l’innovazione tecnologica di cui le aziende hanno bisogno, ora più che mai, per crescere e competere. Questa è una grande opportunità per le imprese e lo è anche per i nostri studenti, che beneficiano di una formazione al passo con i tempi, essendo fondata su una ricerca di stretta attualità nei settori trainanti dell’economia. L’esperienza della pandemia ci ha fatto sperimentare la necessità di governare la transizione digitale, con competenza, progettualità e buon senso, perché sia uno strumento per migliorare la qualità della vita di tutti noi. Le tecnologie digitali saranno sempre più determinanti per il futuro, per cui dobbiamo farci trovare pronti e con le idee chiare. Il Politecnico di Bari – infine – continuerà quindi a favorire le iniziative, come questa, che pongono le basi perché questa trasformazione possa avvenire a tutto vantaggio della società». 

Comunicato stampa.

Interreg Grecia-Italia. L’iniziativa del Politecnico di Bari, partner del progetto europeo
E’ il primo dei quattro Living Lab, “Politiche Locali del Cibo in Puglia” per promuovere i sistemi alimentari sostenibili

Bari, 16 giugno 2020 - Promuovere i sistemi alimentari sostenibili che garantiscano a tutti l’accesso a una dieta sana, equa e culturalmente diversificata è uno degli obiettivi qualificanti del Programma bilaterale di cooperazione transfrontaliera europeo, Interreg Grecia–Italia, denominato “Innonets" (Innovative Networks for the Agrifood sector). Il progetto include geograficamente la Puglia e le regioni delle isole jonie e di Salonicco della Grecia.
Il Politecnico di Bari, partner dell’iniziativa europea italo-greca, ha messo a disposizione le sue competenze scientifiche e tecnologiche  capaci di sviluppare un sistema informativo online che permetta di rendere accessibile le informazioni alle buone pratiche del sistema agro-alimentare, nonché la diffusione di queste attività sul territorio, integrando la dimensione sociale, economica ed ambientale. Tali buone pratiche tendenti a migliorare la qualità dell’alimentazione includono, anche la gestione e la produzione biologica dei terreni confiscati alle mafie.
Per favorire un processo di conoscenza e di confronto con gli altri partner di progetto: Regione delle Isole Ionie (Grecia), capofila; Camera di Commercio di Corfù; Regione Puglia–Dipartimento Sviluppo Economico, Innovazione, Istruzione, Formazione e Lavoro, con il supporto tecnico di ARTI e InnovaPuglia S.p.A.; Lega Regionale delle Cooperative e Mutue di Puglia, Camera di Commercio Italo-Ellenica di Salonicco, Università degli Studi della Basilicata e favorire processi di facilitazione dell’innovazione per le piccole e medie imprese, ha promosso quattro appuntamenti, Living Lab on line su temi specifici. Il primo è in programma domani, mercoledì, 17 giugno, in diretta streaming sulla pagina facebook InterregInnoNets (link,http://data.labmito.com) e sulla piattaforma digitale Zoom (per partecipare, è necessario iscriversi a [questo link]) dalle ore 16,00 alle 18,00, su “Il benessere comincia a tavola: alimentazione, salute, qualità della vita in città”
Il tema. Il dibattito pubblico ha da tempo fatto emergere il ruolo della nutrizione come snodo fra la promozione della salute umana e la mitigazione dell'impronta ecologica delle nostre società sul pianeta. Oggi, si vanno consolidando orientamenti innovativi sulla riorganizzazione dei sistemi di produzione e sul cambiamento dei consumi alimentari, efficacemente riassunti nel rapporto della EAT-Lancet Commission sulle diete sane e sostenibili. Tuttavia, perché le grandi trasformazioni attese nel ciclo del cibo contribuiscano a promuovere un pieno benessere fisico, psicologico e sociale, è necessario che le diete di riferimento siano adattate ai diversi contesti territoriali. Questa reinterpretazione evoca una dimensione culturale, che valorizzi la conoscenza locale, ad esempio, nel senso dell’aderenza alla dieta mediterranea.
L’evento coinvolgerà alcuni esperti che faciliteranno l’interazione dei partecipanti al Living lab. Tra questi: Antonio Moschetta, medico e ricercatore, docente dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, scrittore; Aida Turrini, ricercatrice, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA), Centro Alimenti e nutrizione (Roma); Caterina Renna, medico psichiatra, responsabile del Centro per la cura e la ricerca sui disturbi del comportamento alimentare (ASL Lecce); Edoardo Altomare, medico, responsabile dell’Unità Operativa Speciale “Formazione” (ASL Bari), giornalista, scrittore; il Responsabile Scientifico del progetto Innonets per il Politecnico di Bari, prof. Carmelo Maria Torre, Alessandro Bonifazi, coordinatore Living Lab Poliba.
Gli altri tre Living Lab organizzati dal Poliba sui temi: “Economia circolare nelle filiere agroalimentari”, “Paesaggi del cibo e nuovi territori della produzione e del consumo” e “Food justice: per il diritto a una dieta sana, culturalmente diversificata ed equa” si terranno nelle prossime settimane di giugno e luglio.
Comunicato stampa.

Politecnico di Bari
Ufficio stampa
Leonardo Legrottaglie
via Amendola, 126/b – Bari
ufficiostampa@poliba.it

Regione delle Isole Ionie
Epsilon Development Consultants - 
Assistenza tecnica della Regione delle Isole Ionie (capofila)
info@epsilondev.gr
ARTI – Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione
Servizio Relazioni Esterne e Comunicazione +39 080 96.74.217- 219 comunicazione@arti.puglia.it
Regione Puglia - Responsabile della comunicazione del Segretariato Congiunto Programma Grecia-Italia
Carmela Sfregola press@greece-italy.eu

www.greece-italy.eu

Il Programma Interreg V-A Grecia–Italia 2014-2020, con una dotazione finanziaria di euro 123.176.896, è un programma bilaterale di cooperazione transfrontaliera, co-finanziato per 85% dall’Unione Europea attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e dai due stati membri (Italia e Grecia) con una quota nazionale del 15%. Il Programma ha come obiettivo principale la definizione di una strategia di crescita transfrontaliera tra la Puglia e la Grecia, finalizzata allo sviluppo di un’economia dinamica basata su sistemi smart, sostenibili e inclusivi per migliorare la qualità della vita dei cittadini di queste regioni. 

CyberChallenge.IT 2020. Lunedì, 8 giugno la sfida: venti studenti per quattro posti

Delle 317 candidature solo 20 studenti sono stati ammessi alla fase di addestramento e formazione. I vincitori costituiranno la squadra Poliba per la gara nazionale. La competizione CyberChallenge.IT è nata per favorire l’individuazione di nuovi talenti dedicati alla Cybersecurity pubblica e privata, fortemente ricercati dal mercato del lavoro

Bari, 6 giugno 2020 – E’ tutto pronto alla vigilia della sfida di lunedì, 8 giugno per designare i quattro vincitori che rappresenteranno la squadra federata del Poliba di Cyberdefender alla fase nazionale.

Per i quattro posti utili scenderanno in campo venti studenti che, nel corso del trimestre marzo-maggio, sono stati appositamente formati e
addestrati dal Poliba da remoto (era prevista in aula). I venti studenti sono il risultato di una lunga selezione che ha visto inizialmente 317 candidature, tra studenti del Poliba e di numerose scuole superiori, della fascia d’età, 16-23 anni. Dei venti selezionati che gareggeranno lunedì, 8 sono studenti del Poliba, dodici provengono dai seguenti istituti superiori: I.I.S.S. "Sen. Iannuzzi", Andria; I.I.S.S. "Guglielmo Marconi-Margherita Hack", Bari; I.I.S.S. "Volta - De Gemmis”, Bitonto; I.I.S.S. "Blaise Pascal”, Foggia; I.I.S.S. “Nervi-Galilei”, Altamura; I.I.S.S. “Ferraris”, Molfetta; I.I.S.S. 'Leonardo da Vinci', Cassano delle Murge; I.I.S.S. “G.B. Pentasuglia”, Matera; I.I.S.S. “Enrico Fermi”, Bari; I.I.S.S. “Luigi dell'Erba”, Castellana Grotte.
In totale, in Italia, le squadre, sono 28 (26 università, il Centro di Competenza Cybersecurity Toscano e il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito di Torino). La Puglia sarà rappresentata dagli atenei: Politecnico di Bari, Università di Bari “Aldo Moro”; Università del Salento e le scuole superiori ad essi federati.
Come si ricorderà, CyberChallenge.IT è il programma italiano di formazione per i giovani talenti della sicurezza informatica, organizzato dal Laboratorio Nazionale Cybersecurity del Cini (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica). Giunto alla quarta edizione, si propone di accompagnare ragazze e ragazzi tra i 16 e i 23 anni lungo un percorso di formazione e sviluppo di competenze specialistiche legate al mondo della cybersecurity.
Nelle gare individuali di lunedì, in programma in tutta Italia, da remoto nelle rispettive 28 sedi partecipanti, i concorrenti dovranno affrontare numerose sfide ispirate ai vari aspetti della sicurezza informatica. Queste andranno dall’ambito software a quello hardware, passando per la crittografia, la sicurezza delle reti e del web e il controllo degli accessi. I nomi dei vincitori saranno resi noti il 9 giugno.
I migliori quattro tra gli hacker etici che emergeranno durante le competizioni rappresenteranno la propria sede e saranno invitati a confrontarsi nella gara nazionale a squadre in programma l’1 e 2 ottobre prossimo. Successivamente  potranno essere invitati a far parte di TeamItaly, la Squadra Nazionale di Cyberdefender, che partecipa annualmente alla European Cybersecurity Challenge (Ecsc).  
OpenCyberChallenge.IT L’organizzazione, infine, ha deciso di favorire, gratuitamente, oltre ai 560 studenti (20 per ognuna delle 28 sedi) l’apposita formazione ricevuta, anche coloro che, pur avendo sostenuto il test iniziale d’ammissione al CyberChallenge.IT, non erano risultati tra i primi venti delle loro sedi per un totale di altre 1.300 unità. Ciò consentirà loro di accedere alle lezioni e ai materiali didattici preparatori e di confrontarsi con alcuni dei test del percorso ufficiale.
Il progetto, CyberChallenge.IT si inserisce all’interno dell’Indirizzo Operativo n. 3 del “Piano Nazionale per la Protezione Cibernetica e la Sicurezza Informatica”, guidato dal Sistema di Informazione per la Sicurezza della Repubblica – Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis) della Presidenza del Consiglio dei Ministri con il patrocinio dello stesso Dis e del Ministero della Difesa.

Comunicato stampa.

 

Questa mattina nel Palazzo di Città, il Sindaco e il Rettore hanno sottoscritto l’accordo guida

Tra gli impegni assunti: sostegno e sviluppo della didattica e della ricerca scientifica nel capoluogo jonico; una nuova sede per in Politecnico; promozione e valorizzazione del patrimonio architettonico della città   

Taranto, 4 giugno 2020 – Si intensificano e formalizzano i rapporti di collaborazione tra il Comune di Taranto e il Politecnico. 
Questa mattina, nella sede di Palazzo di Città, il  Sindaco Rinaldo Melucci e il Rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino hanno sottoscritto un accordo quadro di durata biennale, rinnovabile, che mira a promuovere e potenziare l’attività scientifica, didattica del Politecnico a Taranto ma anche del recupero e della valorizzazione del patrimonio architettonico della città.
In particolare, l’Amministrazione comunale si impegna a sostenere, anche economicamente, l’attività didattica formativa e scientifica, e, contestualmente, di individuare una nuova sede idonea e prestigiosa al Politecnico nel centro della città in sostituzione della attuale, ma decentrata, ubicazione al quartiere Paolo VI. Il Politecnico, per contro, metterà a disposizione dell’amministrazione comunale le proprie competenze tecnico-scientifiche con particolare riferimento all’attivazione di alcune linee di intervento progettuale particolarmente meritevoli di attenzione in relazione alla valorizzazione e rigenerazione urbana delle aree dismesse e periferiche di Taranto.
La collaborazione avverrà mediante l’attivazione di due Commissioni Tecnico-Operative il cui compito sarà la formulazione di proposte riguardanti specifiche forme di attuazione dell’Accordo. L’atto sottoscritto – si è detto - rappresenta un investimento strategico per lo sviluppo socio-economico del territorio.
Le dichiarazioni. “Quella del Politecnico di Bari nel capoluogo ionico - ha detto il Sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci - non è solo una presenza consolidata, ma anche una relazione identitaria, ormai fondamentale, nella condivisione di una grande visione per la Taranto di domani, che parte dalla pianificazione strategica, passa per le bonifiche ed i settori innovativi, giungendo alla grande stagione della riqualicazione urbana e dei XX Giochi del Mediterraneo. Il tutto nella cornice dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile e del nostro piano di transizione Ecosistema Taranto. L'amministrazione comunale – ha proseguito il sindaco - ha bisogno di arricchirsi di queste alte competenze e di questa passione. La città tutta intende rafforzare questo legame e addirittura far crescere l'offerta didattica per i propri giovani e ricercare nuovi spazi di pregio per l'attività di ricerca ed istituzionale del Politecnico, il mio amico Rettore Francesco Cupertino e la sua organizzazione, ritengo, hanno facilmente compreso che a Taranto possono giocarsi un ruolo assai rilevante per le sorti del green deal nazionale e di questa nuova epoca culturale ed economica nella quale stiamo insieme entrando”.
“Il Politecnico di Bari – 
ha risposto il Rettore, Francesco Cupertino - ha molto a cuore il futuro di Taranto e vuole essere protagonista del suo sviluppo, insieme con l’amministrazione comunale e tutte le istituzioni che hanno questo stesso obiettivo. Taranto è una sede irrinunciabile per il Politecnico, prevista fin dal nostro atto costitutivo, nel 1990, quando era da poco nata la “Nuova Ilva” nel pieno di una politica industriale della quale, oggi, conosciamo i risultati.
Oggi, però, abbiamo una straordinaria opportunità per sviluppare le nostre attività didattiche e di ricerca. Pensiamo all’industria sostenibile, con le fonti alternative di energia, l’economia circolare, le nuove frontiere dell’ingegneria meccanica e informatica. Pensiamo anche alla logistica, ai trasporti, alle infrastrutture, alla medicina del lavoro. Taranto può e deve diventare un grande laboratorio in cui sperimentare, insieme, nuovi modelli di sviluppo che siano compatibili con l’ambiente e la salute. Ecco perché questo sviluppo, che deve essere anche lo sviluppo del Politecnico, verrà dal confronto con il territorio e le sue istituzioni. Questo percorso richiede un rapporto più stretto anche dei nostri docenti e ricercatori con la città. Uno degli obiettivi strategici, infatti, è una nuova sede del Politecnico a Taranto, che sia meglio integrata nella città e aiuti a “fidelizzare” i docenti. Faremo tutto il possibile per avere presto un dipartimento jonico, con l’aiuto dell’amministrazione comunale. Intanto, abbiamo fatto alcune proposte e siamo disponibili a mediare le nostre attività. Il Politecnico vuole crescere – ha concluso il Rettore - per far crescere Taranto”.

Comunicato stampa.

Fisica. Risultato fondamentale per gli scienziati del consorzio Cherenkov Telescope Array (CTA)

Bari, 3 giugno 2020 - Il telescopio pSct, il più grande telescopio Schwarzschild-Couder, un prototipo dell’osservatorio di prossima generazione Cta, ha osservato la sua prima sorgente gamma, proveniente dalla Nebulosa del Granchio. Questo risultato, fondamentale per i futuri sviluppi di Cta, è stato possibile grazie a soluzioni tecnologiche innovative sviluppate in Italia dall’Inaf e dall’Infn.
Gli scienziati del consorzio internazionale Cherenkov Telescope Array (CTA) hanno annunciato alla comunità scientifica la rivelazione del segnale della Nebulosa del Granchio con il prototipo del più grande telescopio Schwarzschild-Couder (pSCT) mai costruito. La Nebulosa del Granchio, nota anche come Crab Nebula, e’ ciò che resta dell’esplosione avvenuta nel 1054 d.c. di una grande stella situata a 6500 anni luce di distanza da noi; attualmente è uno degli oggetti del cielo più brillanti alle alte energie dello spettro elettromagnetico ed è diffusamente impiegata come sorgente di riferimento in astronomia gamma.
“La rivelazione della Crab da parte del telescopio pSCT rappresenta un risultato importantissimo per l’intera comunità dell’astrofisica gamma delle alte energie.” commenta il prof. Francesco Giordano dell’Università di Bari, responsabile nazionale delle attività SCT per l’INFN. “I raggi gamma di altissima energia possono rivelare preziose informazioni sulla reale natura di oggetti estremamente complessi come buchi neri o addentrarsi in argomenti ostili come la materia oscura. La rivelazione del segnale della Crab è la dimostrazione che le nuove tecnologie sviluppate alla base del funzionamento di questo telescopio permetteranno di studiare il cielo gamma con una precisione senza precedenti, aprendo porte a nuove scoperte nella astrofisica gamma e multi-messenger”.
La collaborazione SCT è composta da un consorzio internazionale di università italiane ed americane, istituti tedeschi, messicani e giapponesi, dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Il progetto è finanziato dalla National Science Foundation americana e dagli enti italiani INAF e INFN. 
“Il Dipartimento Interateneo di Fisica dell'Università e Politecnico di Bari, in collaborazione con la sezione di Bari dell’Istituto nazionale di Fisica Nucleare (INFN), è ampiamente coinvolto in questo progetto sin dal 2013 e lo coordina a livello nazionale.” - aggiunge il prof. Nicola Giglietto del Politecnico di Bari.Il disegno del telescopio SCT si basa su un’innovativa ed estremamente tecnologica ottica “dual-mirror”, con grandi specchi di 9,7 metri e 5,4 metri di diametro. “Questa particolare tecnologia consente la focalizzazione delle immagini su una superficie ridotta rispetto a un telescopio delle stesse dimensioni a singolo specchio”, - sottolinea Elisabetta Bissaldi, ricercatrice del Politecnico di Bari. “Ed adoperando una camera ad elevata densità di pixel, costituiti da fotomoltiplicatori al silicio o SiPM,  - continua - consente di avere la più elevata risoluzione angolare mai raggiunta per telescopi di tali dimensioni.” 

Comunicato stampa Poliba-Uniba.

XXXVI° ciclo dottorati. “Industria 4:0” e “Ingegneria e scienze aerospaziali” presso il Poliba

Bari, 28 maggio 2020 – Il Politecnico di Bari raddoppia i dottorati di ricerca. Ai quattro e consolidati corsi attivi presso i suoi Dipartimenti: “Rischio e Sviluppo Ambientale, Territoriale ed Edilizio”; Ingegneria Meccanica e Gestionale; Ingegneria Elettrica e dell’Informazione; Conoscenza e Innovazione nel Progetto per il Patrimonio se ne aggiungeranno, a novembre, altri quattro. 

I nuovi corsi sono interateneo e realizzati in collaborazione con l’Università di Bari “Aldo Moro”. Queste le denominazioni: “Industria 4:0”; “Ingegneria e scienze aerospaziali”; “Archeologia globale dei paesaggi”, “Gestione sostenibile del territorio”. I primi due avranno sede amministrativa-gestionale presso il Poliba, i restanti in Uniba. Nell’insieme, ciò costituisce un’imponente investimento nella ricerca attraverso la più alta formazione universitaria.
Il dottorato di ricerca, come si ricorderà, è il livello di istruzione più alto previsto dalla formazione post laurea dell’ordinamento universitario italiano. Al dottorato di ricerca si accede mediante concorso e il possesso della laurea magistrale o specialistica quinquennale.
I nuovi dottorati, in particolare, “Industria 4.0” e “Ingegneria e scienze aerospaziali” puntano a istituire un percorso triennale interdisciplinare e innovativo di studio e ricerca che metterà gli allievi in contatto con le aziende, grazie anche alla collaborazione e al sostegno economico che la Regione Puglia destinerà ai dottorati di ricerca mediante borse di studio. La Giunta regionale infatti, su proposta dell’assessore regionale all’Istruzione, Sebastiano Leo, ha approvato la misura “Dottorato XXXVI Ciclo” finalizzata ad erogare borse di dottorato di ricerca regionali per la durata dell’intero ciclo triennale per un importo complessivo di oltre 5,7 milioni di euro.
I dottori di ricerca formati saranno figure professionali che guideranno l’innovazione tecnologica nei processi industriali di due settori strategici per la Regione Puglia: Industria 4.0 e Aerospazio.
Il nuovo Dottorato interateneo in “Industria 4.0” attivato dal Politecnico di Bari sarà incardinato presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione  in collaborazione con il Dipartimento di Meccanica, Matematica e management del Politecnico, con il Dipartimento Interateneo di Fisica e con tre dipartimenti dell’Università degli Studi Aldo Moro di Bari (Chimica, Informatica, Farmacia).
«Con il nuovo Dottorato in “Industria 4.0” intendiamo trasmettere ai neo-ingegneri le conoscenze necessarie per risolvere problemi complessi usando tecnologie innovative e un approccio multidisciplinare – dice la coordinatrice del dottorato, Mariagrazia Dotoli, ordinario di Automatica del Politecnico di Bari. I dottorandi – prosegue - si formeranno in diversi campi: dall’informatica, alla fisica, alla chimica, all’ingegneria industriale e dell’informazione fino al management d’impresa. Per questo motivo il dottorato sarà condotto congiuntamente tra i due Atenei pubblici della città di Bari, che metteranno in comune le proprie competenze in questi settori di ricerca». Si tratta di un percorso orientato al trasferimento tecnologico, basato su un confronto continuo e proattivo con il mondo industriale, in particolare regionale, che coglie la richiesta delle nostre aziende di sintonizzare la nostra offerta formativa e di ricerca sempre più con le esigenze di innovazione digitale del sistema produttivo territoriale. Il Dottorato in Industria 4.0 si colloca dunque tra le numerose iniziative messe in campo dal Politecnico per avvicinare la ricerca alle esigenze reali dell’industria. 
Il secondo nuovo Dottorato interateneo attivato presso il Poliba, “Ingegneria e Scienze Aerospaziali”, sarà incardinato presso il Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management, accreditato dal MIUR come "Dipartimento di Eccellenza" per il quinquennio 2018-2022, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione del Politecnico, con il Dipartimento Interateneo di Fisica e con tre dipartimenti dell’Università degli Studi Aldo Moro di Bari (Chimica, Informatica, Matematica).
«L’obiettivo – spiega il coordinatore, Marco de Tullio, ordinario di Fluidodinamica del Politecnico di Bari – è formare esperti di elevato profilo scientifico in grado di operare nel settore strategico dell’aerospazio, caratterizzato da sistemi ad elevata complessità e da forti interazioni tra diversi aspetti scientifici, tecnologici, economici e sociali. Il Corso si articolerà in tre ambiti culturali, Ingegneria Aerospaziale, Sistemi per l’Aerospazio, Scienze per l’Aerospazio e avrà un carattere fortemente interdisciplinare, puntando alla formazione di esperti di alta qualificazione, con sbocchi professionali ad ampio spettro nel settore dell’Aerospazio, strategico per l’economia nazionale e internazionale. I dipartimenti e i docenti coinvolti nel dottorato in Aerospazio - spiega de Tullio - sono stati selezionati proprio per lo stretto legame con il mondo accademico e industriale, attraverso la loro fitta rete di collaborazioni di ricerca, i laboratori pubblico-privato e le reti di laboratori regionali, rendendo il Corso particolarmente attrattivo per i giovani talenti e per le imprese interessate a investire nel settore, portando la regione Puglia a diventare centro di eccellenza e punto di riferimento per la ricerca in questo campo. »
Così, conclude, il Rettore del Politecnico, Francesco Cupertino sul potenziamento della ricerca e dei nuovi dottorati. «Siamo convinti che questo importante investimento nella ricerca da parte del nostro Ateneo su settori strategici per le aziende del territorio sia un valido contributo alla carriera dei nostri Ingegneri. Rispetto ai laureati, tutte le più recenti indagini occupazionali mostrano che i dottori di ricerca hanno migliori prime retribuzioni, tassi di occupazione più alti e più contratti a tempo indeterminato. E ciò è tanto più importante in un momento difficile come quello attuale, in cui crediamo necessario investire nelle competenze del Paese.»
La pubblicazione del bando di concorso, contenente le relative modalità di partecipazione, è atteso presumibilmente per il prossimo settembre.

I commenti. 
Sebastiano Leo, Assessore all’Istruzione, alla Formazione, al Lavoro – Regione Puglia. “
Crediamo nel valore e nell’importanza della ricerca, tant’è che in questi cinque anni abbiamo investito moltissimo supportando l’alta formazione pugliese con la convinzione che lo sviluppo economico della regione è strettamente connesso con le scoperte scientifiche. Le borse di studio destinate ai dottorati sono, infatti, rivolte a progetti coerenti con le politiche di sviluppo economico della Regione Puglia e con il potenziale impatto degli esiti della ricerca scientifica, sull’intero sistema socio-economico-industriale regionale.
Abbiamo deliberato un robusto investimento, pari a 5.724.067,50 euro, per finanziare 90 borse di studio del XXXVI ciclo dei dottorati di ricerca sostenendo, quindi, aree disciplinari di alta valenza professionale, scientifica, applicativa.
I nostri brillanti studenti e studentesse hanno, perciò, una possibilità concreta di affinare i loro talenti e le loro competenze potendo – con i tre anni di dottorato – coltivare un bagaglio di conoscenze che dia il frutto di una ricerca scientifica utile alla collettività.
L’impegno nobile, al servizio della scienza, deve essere sostenuto se vogliamo vivere in un pianeta in cui le attività umane e lo sviluppo economico siano ecosostenibili. Per questo non siamo mai arretrati nel sostenere la ricerca e l’alta formazione”. 

Giuseppe Acierno, Presidente del Distretto Aerospazio Puglia. “Il costante contributo del Politecnico di Bari, e del sistema pubblico della ricerca formazione  pugliese, allo sviluppo del sistema aerospaziale  trova in questa nuova iniziativa un ulteriore elemento di crescita dell’ ”ecosistema distrettuale”  nel quale sono emerse negli anni nuove iniziative industriali e nuove opportunità di lavoro per tanti pugliesi. Le imprese orientano sempre più i loro investimenti nei luoghi fertili di conoscenza ed i settori ad alto contenuto tecnologico ed innovazione, quale l’aerospazio, continueranno, in misura ancor maggiore in futuro,  a guidare la “competizione” tra territori, la crescita economica e l’occupazione. Da questo punto di vista continuare ad accrescere il livello di collaborazione tra tutti gli atenei pugliesi , modello al quale il distretto si rifà fin dalla sua fondazione, non può che rendere la Puglia aerospaziale più forte e protagonista nello scenario nazionale ed internazionale”.

Giovanni Sylos Labini, CEO di Planetek Italia. “Planetek Italia ha già sperimentato con successo l’attivazione di percorsi di dottorato industriale in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari ed il Politecnico di Bari. Abbiamo constatato che si tratta di uno strumento formidabile in grado di coniugare le competenze scientifiche accademiche con le esigenze operative delle imprese, favorendo l’inserimento lavorativo dei giovani talenti nelle nostre aziende. In settori di punta della nostra economia regionale, come quello dell’aerospazio, questi dottorati possono rappresentare una importante leva competitiva dell’intera filiera regionale”.

Mario Ricco, fisico. “I nuovi dottorati che opereranno nell'ambito del  Politecnico hanno una valenza importante per lo sviluppo della nostra regione in termini di divulgazione dell'ambiente I4.O, che oggi è ancora poco "frequentato" e quindi poco fruito dalle aziende PMI del nostro territorio. Il secondo nuovo dottorato di Ingegneria e Scienze Aerospaziali andrebbe a colmare una lacuna non trascurabile per la rilevante attività Manifatturiera Aerospaziale già esistente in Puglia ma che oggi ha poco controllo del prodotto oggetto di Manifattura”.

Daniela Vinci,  Amministratore Delegato Masmec. “Lo scambio continuo di esperienze con gli attori della ricerca e dell’innovazione permette a chi fa impresa di ampliare la visione strategica e di agire con maggiore consapevolezza in un contesto in continua evoluzione. Più volte, come azienda, abbiamo attinto alla più alta formazione universitaria per supportare innovazioni e diversificazioni, sia in termini di prodotto che di business. In particolare abbiamo trovato nel Politecnico di Bari un partner sensibile e lungimirante, eccellente incubatore di talenti. L’incremento del numero dei dottorati può solo potenziare questa sinergia vincente, oggi più che mai via maestra per un rinnovato umanesimo industriale”.

Comunicato stampa.

 

 

Studenti.  E’ tempo delle scelte per gli studenti che intendono iscriversi all’università

Bari, 23 maggio 2020 - Per lo studente della scuola secondaria superiore in procinto di concludere gli studi, la scelta del percorso universitario è fondamentale per il proprio futuro. Tale scelta richiede particolare attenzione e può essere determinate per il proprio futuro. Ma come orientarsi? Quale percorso fa davvero al proprio caso? E secondo quale presupposto va decisa la sede o il corso universitario più adatto? In generale, riflettere sulle proprie potenzialità, farsi guidare un po’ dalla passione e un po’ dalla ragione può rappresentare un giusto compromesso da cui partire per raccogliere tutto quanto può servire alla personale scelta universitaria.
In questa direzione, e per favorire chiarezza, il Politecnico di Bari, mediante il servizio di Orientamento, è da tempo impegnato nel fornire assistenza, suggerimenti, informazioni a tutti coloro che vogliono conoscere l’ateneo tecnico-scientifico pugliese, le sue sedi, i corsi di studi d’ingegneria, architettura e design industriale, i servizi, gli sbocchi professionali, le opportunità occupazionali.
Un corposo staff, composto dall’Ufficio orientamento, dai delegati del Rettore e dai docenti delegati dei singoli Dipartimenti, coordinano i progetti di orientamento in ingresso e di tutorato, da tempo curano i rapporti con le scuole secondarie superiori, con gli insegnanti referenti dell’orientamento in ingresso e in uscita, con le famiglie; propongono azioni di sostegno nella delicata fase di transizione dalla scuola all’università, offrono supporto agli studenti in corso, forniscono informazioni sull’offerta didattica e sulle procedure amministrative di accesso ai corsi. 
Attività queste, traslate in gran parte online che non rinunciano a favorire incontri personalizzati con gli studenti (via Skype) e a sostenere le attività di preparazione ai test di ingresso ed ai concorsi nazionali e locali di ammissione di Ingegneria, Architettura, Disegno Industriale (tutti i corsi del Poliba sono a numero chiuso e/o programmato). 
Attraverso il sito istituzionale, http://www.poliba.it/it/orientamento è possibile acquisire tutte le informazioni necessarie sulla realtà accademica e i servizi offerti, e, nel caso, di approfondire quanto di proprio interesse mediante un apposito ed efficace sportello informazioni dell’Ufficio Orientamento (Mirta Antonietta Camporeale) aperto al pubblico, dal lunedì al venerdì, dalle 9:30 alle 12:30 e i suoi riferimenti: 0805962130 – 3298576885; orientamento@poliba.it; Skype: poliba-orientamento.
Parallelamente ai servizi attivati, altre azioni di Orientamento concorrono. Sono infatti in programma, a partire dalla prossima settimana, da lunedì, 25 maggio a venerdì, 29 una Open Week Live sarà dedicata agli studenti del III, IV e V anno degli Istituti di istruzione secondaria superiore. Durante gli Open Days Live i docenti del Poliba presenteranno il Politecnico di Bari, le sue sedi, l’offerta formativa, i laboratori ed i servizi offerti e sarà dato ampio spazio agli studenti per rispondere a curiosità e chiarimenti. Questi potranno assistere alla presentazione dei Corsi di Laurea cui sono interessati, prenotandosi attraverso la compilazione del modulo online per studenti all’indirizzo: https://www.poliba.it/it/orientamento/eventi-di-orientamento.
All’iniziativa sono state invitate numerose scuole di Puglia e Basilicata. Come nelle giornate di orientamento in presenza, un numero massimo di posti disponibili regolerà la partecipazione ad ogni giornata rispettando l’ordine d’arrivo delle prenotazioni.
Dopo l’invio del modulo di prenotazione, gli studenti riceveranno una mail di conferma in cui verranno indicate anche le modalità di collegamento agli Open Days scelti. 

Così il calendario dell’Open Days della prossima settimana, 25-29 maggio:
25 maggio 2020, ore 16,30 – Dipartimento DMMM - Corsi di Laurea: Ingegneria Gestionale,  Ingegneria Gestionale, Ingegneria dei Sistemi Aerospaziali
26 maggio 2020, ore 16,30 – Dipartimento DICAR - Corsi di Laurea: Architettura e Disegno Industriale
27 maggio 2020, ore 16,30 – Dipartimento DEI - Corsi di Laurea: Ingegneria dei Sistemi Medicali, Ingegneria Elettrica, Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni, Ingegneria Informatica e dell'Automazione
28 maggio 2020, ore 16,30 –  Dipartimento DICATECh  -  Corsi di Laurea: Ingegneria Civile e  Ambientale, Ingegneria Edile e Costruzioni e Gestione Ambientale e Territoriale
29  maggio 2020, ore 16,30 – Centro Magna Grecia di Taranto  -  Corsi di Laurea: Ingegneria Civile e Ambientale, Ingegneria dei Sistemi Aerospaziali.

Comunicato stampa.
 

 

Didattica & StudentiDal proprio PC anche le attività didattiche sperimentali

Bari, 18 maggio 2020 - I ricercatori del Gruppo Misure Elettriche ed Elettroniche del Politecnico di Bari hanno messo a punto un laboratorio remotizzato, “Remote Measurements Lab”, che consente agli studenti di utilizzare dal proprio PC la stessa strumentazione usata nella normale didattica laboratoriale degli insegnamenti di Misure Elettriche ed Elettroniche. L’iniziativa coinvolge anche i nuovi laboratori “OpenMultiLAB” e “Tech4Biomed”, finanziati dalla Regione Puglia mediante il Fondo Sociale Europeo. 
Questo servizio innovativo, infatti, offre agli studenti del Politecnico di Bari la possibilità di svolgere in remoto le attività sperimentali di laboratorio e tirocinio interrotte per l’emergenza pandemica, e consente a ricercatori e dottorandi di eseguire buona parte degli esperimenti di ricerca a distanza, riducendo il loro tempo di permanenza fisica nelle strutture laboratoriali. 
Il “Remote Measurements Lab” consente l’utilizzo di interfacce grafiche simili ai pannelli utente presenti fisicamente sugli strumenti, e di condurre esperimenti in tempo reale a distanza. Gli studenti dei corsi magistrali o avanzati, e i dottorandi, possono realizzare applicazioni automatiche di misura, programmando da remoto gli strumenti senza recarsi fisicamente in laboratorio. 
La possibilità di condurre esperimenti di laboratorio a distanza, piuttosto che simulati, intende non solo rendere più efficace la didattica in questa fase, in cui le attività in presenza non sono possibili, ma potrà anche successivamente potenziare l'offerta formativa del Politecnico, con riferimento alle esigenze di studenti lavoratori e/o pendolari, nonché di studenti che per disabilità o motivi di salute sono impossibilitati a frequentare i laboratori. In tal senso, Remote Measurements Lab si presenta anche come una soluzione per migliorare decisamente l’inclusività e la fruibilità della didattica del Politecnico.
Comunicato stampa.