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Comunicati stampa 2021

Comunicati Stampa

Bari, 19 ottobre 2022 – Si terrà domani, giovedì, 20 ottobre, ore 18.00, nel campus universitario, l’inaugurazione di “OPLA’” il nuovo spazio di co-learning aperto alla città. Il nuovo contenitore è stato realizzato grazie alla collaborazione di “Talent Garden” – società italiana e grande player europeo nella Digital Education e il Politecnico di Bari con il supporto del suo incubatore “Boosting Innovation Poliba”. 

Alla presentazione di Oplà, pensato per favorire l’incontro tra innovazione e talenti del territorio, grazie alle numerose iniziative che prenderanno vita al suo interno, parteciperanno, il Rettore del Politecnico, Francesco Cupertino, l’Assessore allo Sviluppo Economico Regione Puglia, Alessandro Delli Noci, il Vicesindaco di Bari, Eugenio Di Sciascio, i co-fondatori di “Talent Garden”, Davide Dattoli e Lorenzo Maternini, 

“Talent Garden Group”, sede centrale a Rende (CS), è il più importante operatore europeo nella Digital Education per dimensioni e presenza geografica, leader per la formazione e il networking nell’ambito dell’innovazione digitale. Nata nel 2011, ha l'obiettivo di supportare talenti e imprese nella propria crescita digitale. La società è presente in 12 Paesi europei e si avvale della collaborazione di TIP – Tamburi Investment Partners, Cassa Depositi e Prestiti, Indaco e Social Capital.

 

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Bari, 18 ottobre 2022 - Gli astrofisici di tutto il mondo in questi giorni stanno puntando i loro strumenti in un punto del cielo da cui proviene quello che appare essere il più intenso impulso di radiazione elettromagnetica mai osservato, che ha colpito la Terra domenica, 9 ottobre alle 15:15 ora italiana, ed è stato catalogato come un lampo di raggi gamma (GRB), la classe più potente di esplosioni nell’Universo.

Quel pomeriggio, un'ondata di raggi X e raggi gamma ha attraversato tutto il Sistema Solare, attivando diversi osservatori su satellite, tra cui i due strumenti a bordo del NASA Fermi Gamma-ray Space Telescope, il Gamma-Ray Burst Monitor (GBM) e il Large Area Telescope (LAT). Moltissimi telescopi di tutto il mondo sensibili a tutte le lunghezze d’onda, dal radio, all’infrarosso, fino alle estreme energie dello spettro elettromagnetico, si sono immediatamente rivolti verso la direzione di origine del segnale per studiarne le caratteristiche. Moltissime campagne di osservazione sono tuttora in corso, ad una settimana dall'esplosione.

“Il segnale, denominato GRB 221009A e proveniente dalla direzione della costellazione della Freccia, ha impiegato circa 1,9 miliardi di anni per raggiungere la Terra” - ha affermato la prof.ssa Elisabetta Bissaldi - ricercatrice del Dipartimento Interateneo di Fisica ed associata all’INFN di Bari, responsabile barese del gruppo di ricerca dei GRB in Fermi, che per prima ha coordinato le analisi nella collaborazione Fermi. “Si pensa - ha continuato - che sia il bagliore con cui si è formato un nuovo buco nero nel cuore di un'enorme stella collassata sotto il suo stesso peso. In queste circostanze, un buco nero nascente produce potenti getti di particelle che viaggiano quasi alla velocità della luce. I getti attraversano ciò che resta della stella, emettendo raggi X e raggi gamma”.

“La luce di questa antica esplosione porta con sé nuove informazioni sul collasso stellare, la nascita di un buco nero, il comportamento e l'interazione della materia a velocità prossime a quella della luce, le condizioni in una galassia lontana e molto altro. Un altro GRB così luminoso potrebbe non apparire per decenni”, commenta la dott.ssa Roberta Pillera, dottoranda del corso in Ingegneria e Scienze Aerospaziali del Dottorato Interateneo UniBa e PoliBa ed associata all’INFN di Bari, autrice di una delle prime comunicazioni di Fermi-LAT . “Secondo un'analisi preliminare, Fermi-LAT ha rilevato l'esplosione per più di 10 ore. Uno dei motivi della luminosità e della longevità dell'esplosione è che, per essere un GRB, si trova relativamente vicino a noi”.

"A distanza di 14 anni dall’inizio della missione, Fermi continua a stupirci con le sue scoperte", conclude il dott. Mario Nicola Mazziotta, primo ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare della Sezione di Bari e responsabile nazionale del progetto Fermi-LAT. “Questo conferma – conclude - il ruolo fondamentale di strumenti come GBM e LAT che monitorino costantemente l’Universo in banda gamma, ed è anche per questo motivo che la NASA ha recentemente esteso la durata della missione Fermi per il prossimo triennio”.

 

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Messina: “E' un grande riconoscimento di cui sono veramente orgoglioso”. Sul Poliba: “Indubbiamente è una istituzione eccellente. Rappresenta un punto di forza per  tutto il  sud e anche il posizionamento in questi nuovi progetti finalizzati all'energia come leader da una chiara capacità di avere una visione strategica per il futuro. Questo è il polo dell'energia e ed il settore più importante su cui fare leadership fra tutti gli altri atenei. Qui c'e un potenziale enorme e anche un ottimo corpo docente e un ottimo rettore”.

 

Bari, 14 ottobre 2022 – Come sarà l'economia del prossimo futuro che ci attende dietro l'angolo all'ombra di cambiamenti epocali, globali in corso? Carlo Messina, consigliere delegato e CEO di Intesa Sanpaolo, uno dei gruppi bancari più importanti d'europa e  da oggi neo Ingegnere Gestionale del Politecnico di Bari, è fiducioso. Ad un 2022 positivo per il nostro Paese – dice - seguirà un 2023 con un PIL in ritirata che dovrà servire però da rilancio dell'economia nel 2024. E così, come in una sequenza immaginata, l'arco dell'economia italiana dovrà tendersi e indietreggiare con la sua freccia dello sviluppo per il 2023 per scoccare in avanti nel 2024. Il sud – secondo Messina - ha grosse potenzialità, ognuno però, deve fare la propria parte aggiunge. Intesa Sanpaolo vuole contribuire con propri investimenti sui territori del sud per valorizzare le sue energie che sono anche dell'intero paese.

Ma cosa pensa della laurea ricevuta dal Politecnico di Bari? “E' un grande riconoscimento di cui sono veramente orgoglioso” - dice il leader di Intesa Sanpaolo”. Il Politecnico di Bari indubbiamente è una istituzione eccellente. Rappresenta un punto di forza per tutto il sud e anche il posizionamento in questi nuovi progetti finalizzati all'energia come leader, da una chiara capacità di avere una visione strategica per il futuro. Questo è il polo dell'energia e rappresenta il settore più importante su cui fare leadership fra tutti gli altri atenei. Qui c'è un potenziale enorme e anche un ottimo corpo docente e un ottimo rettore”. 

Queste considerazioni hanno trovato spazio nella cerimonia di questa mattina nell'aula magna del Dipartimento di Architettura, Costruzioni, Design (ex Dicar) del Poliba dove ha avuto luogo la cerimonia di consegna del diploma di laurea magistrale in Ingegneria Gestionale, al CEO di Intesa Sanpaolo. Il Rettore, Francesco Cupertino ha dato inizio alla cerimonia con la presentazione dell'ateneo, sottolineando il ruolo di spicco del Poliba tra le università italiane sul palcoscenico internazionale sulla base delle diverse classifiche internazionali e nazionale, come indicato dall'ANVUR - Agenzia Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca. La storia del Politecnico – è stato detto – è una storia recente se misurata con ben più antichi atenei ma che con caparbietà e lavoro si è imposto all'attenzione del territorio regionale e nazionale nei suoi trent'anni di vita, divenendone punto di riferimento scientifico accreditato e riconosciuto. Per molti versi ha anticipato le necessità del presente. “Nel 1997 – ha ricordato il rettore - lanciamo Ingegneria Gestionale, punto di contatto tra il mondo dell’ingegneria e quello economico-finanziario: Grazie all’intuizione del prof. Gianfranco Dioguardi, accettammo la sfida di formare professionisti esperti nella gestione d’impresa, mettendo insieme competenze differenti ma integrabili tra loro. Quello che era già chiaro altrove, in primis Usa e Regno Unito, in quegli anni iniziava a farsi strada anche in Italia e noi eravamo pronti a cogliere la sfida”. Quel cammino di innovazione e sguardo al futuro non si è interrotto - ha continuato - e nel corrente 2022 è pronto a partire il corso di laurea magistrale in Trasformazione digitale, per andare incontro alle necessità delle imprese. Esso è dedicato a studenti, anche di area umanistica, interessato ad aggiungere alla formazione di base una nuova capacità di comprendere e utilizzare gli strumenti digitali. Siamo certi che questa contaminazione sarà la chiave per accedere più facilmente al nuovo mercato del lavoro”. 

La prof.ssa Ilaria Giannoccaro, ordinario di ingegneria economico-gestionale, nella partecipata laudatio ha ricordato lunghi tratti e caratteristiche del percorso professionale di Carlo Messina. Nato a Roma, 60 anni, è banchiere e dirigente d'azienda, dal 2013 consigliere delegato e CEO di Intesa Sanpaolo, il maggiore istituto bancario italiano e tra i primissimi gruppi bancari dell’eurozona. Laurea in Economia e Commercio presso l'Università LUISS “Guido Carli” di Roma nel 1987, Messina ha iniziato la sua carriera in Banca Nazionale del Lavoro. Nel 1996 passa al Banco Ambrosiano Veneto dove diventa Dirigente Responsabile del Servizio Pianificazione. In Banca Intesa, dal 1998 percorre la carriera interna sino a Direttore Centrale Responsabile della Direzione Pianificazione e Controllo. In Intesa Sanpaolo dal 2007, nel 2013, assume le cariche di direttore generale, responsabile della Divisione Banca dei Territori, consigliere delegato e CEO nel Consiglio di Gestione. Successivamente ricopre le cariche di consigliere delegato e CEO nel consiglio di amministrazione e di direttore generale. Nell’ambito del settore bancario europeo è Nominato Best CEO in the European banking sector negli anni 2017 e 2020 secondo la Classifica stilata da “Institutional Investor”. Docente di Economia degli Intermediari Finanziari presso la Luiss Business School e Finanza Aziendale presso l’Università Politecnica delle Marche è membro del Comitato Esecutivo dell'ABI, Consigliere dell’Università Bocconi, Visiting Fellow presso la Oxford University, Said Business School, Centre for Corporate Reputation. Numerosi i riconoscimenti. Tra questi: Premio “Guido Carli”, banchiere dell’anno (2015) - Milano Finanza Global Awards; Executive Master in Finance Honoris Causa (2016) - CUOA Business School Corporate Social Responsibility Award (2017); Foreign Policy Association Premio Guido Carli (2018) - Fondazione Guido Carli.  Cavaliere del lavoro (2017).

E' stato invece, il prof. Giuseppe Carbone, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Matematica, Management a riassumere il percorso e le motivazioni che hanno indotto dapprima il Dipartimento, poi il Senato Accademico a riconoscere a Carlo Messina la laurea magistrale in Ingegneria Gestionale. Senato, che così si espresso: “Per l'elevato profilo culturale dell'economia e del management e del contributo da lui dato allo sviluppo di strumenti operativi per il sistema bancario e finanziario italiano”.

E seguita la Lectio magistralis di Carlo Messina su “Un nuovo Mezzogiorno per l’Italia di domani e il ruolo di Intesa Sanpaolo per la crescita e la coesione” che ha incluso diversi temi: Economia e Mezzogiorno; il Mezzogiorno al centro del Mediterraneo: cambiamenti globali e impatti; fare del Sud un vero hub logistico europeo; Intesa Sanpaolo crede che la ripresa del Mezzogiorno sia la leva indispensabile per crescita e coesione.

Gli applausi, le foto di rito, la consegna della pergamena di laurea del Rettore, Francesco Cupertino all'insigne neo Ingegnere del Politecnico, hanno concluso l'importante evento accademico. 

 

Qualche dato su Intesa Sanpaolo.

Il Gruppo ha un forte radicamento nel Sud Italia per origini storiche grazie all’eredità del Banco di Napoli. Quest’ultimo venne assorbito in Sanpaolo IMI alla fine del 2002 e, cinque anni dopo, con l’ulteriore fusione tra Sanpaolo IMI e Banca Intesa, entrò a far parte del maggior gruppo bancario italiano: Intesa Sanpaolo. 

La Banca impiega nel Mezzogiorno circa 12.000 persone ed è presente con circa 800 sportelli. 

Nel primo semestre del 2022, Intesa Sanpaolo ha erogato oltre 5,5 miliardi di euro a famiglie e imprese meridionali. Nel Mezzogiorno, inoltre, il Gruppo detiene il 22,6% della quota di mercato degli impieghi, il 30,8% dei mutui e il 46,9% del credito alle imprese. La raccolta indiretta è pari al 22,7%. Una delle leve di crescita del territorio è rappresentata dal supporto alle filiere produttive: nelle regioni del Mezzogiorno sono oltre 150 (pari al 18% di quelle nazionali), a cui corrispondono oltre 3.000 fornitori collegati, per un giro d’affari complessivo di oltre 14 miliardi di euro e oltre 13.000 dipendenti.

 

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La proposta scientifica, candidata dagli studenti e dottorandi di Poliba e Uniba, afferenti ai Dipartimenti di Fisica (interateneo) e Dicatech, si prefigge di sviluppare un sistema innovativo di monitoraggio e controllo automatizzato del microclima in reparto ospedaliero, con l'obiettivo di garantire la salubrità dell'aria e l'ottimizzazione del consumo energeticoInterverranno: l’Assessora all’Istruzione del Comune di Bari, Paola Romano, il Rettore dell’Università di Bari, Stefano Bronzini, la prof.ssa Giulia Annalinda Neglia, in rappresentanza del Rettore del Politecnico Bari, Francesco Cupertino, il Rettore della LUM, Antonello Garzoni, il Direttore dell’INFN, sezione di Bari, Vito Manzari, la Direttrice dell’Istituto di cristallografia (Cnr-Ic), Cinzia Giannini e il Presidente di Pirelli Digital Solutions, Pier Paolo Tamma.

Bari, 10 ottobre 2022 – Tra i premiati della 74 edizione internazionale del Prix Italia, organizzato dalla Rai a Bari, dedicato quest'anno alla sostenibilità, “Sustainable Me”, si è distinto nella sezione, Progetto sostenibile, YLAB 2022, la proposta vincitrice degli studenti e dottorandi di Poliba e Uniba, “Microclima Ospedaliero Sostenibile”. Riservato agli studenti delle università della Puglia, la proposta scientifica è stata prescelta dalla Commissione di valutazione tra le 13 pervenute sulle 15 ammissibili al concorso (tre max per ateneo) da: Politecnico di Bari, Università degli Studi di Bari "Aldo Moro"; Università degli Studi di Foggia; Università del Salento; Libera Università Mediterranea "Giuseppe Degennaro" per un totale di circa 100 studenti partecipanti. Mentre, nell'altra sezione di YLAB 2022, dedicata all'ideazione di un progetto di comunicazione/media, il premio è stato riconosciuto alla proposta “Il Granchio Blu” di Unisalento.

L'idea candidata dai dottorandi di Poliba e Uniba, afferenti al “Laboratorio PolySense” del Dipartimento Interateneo di Fisica e da uno studente magistrale del Dicatech, si prefigge di sviluppare un sistema innovativo di monitoraggio e controllo automatizzato del microclima in reparto ospedaliero con l’obiettivo di garantire la salubrità dell’aria e l’ottimizzazione del consumo energetico. 

Il Progetto. Il controllo della qualità dell’aria in ambiente ospedaliero, infatti, è fondamentale per la salute e per il benessere dei pazienti e dello staff medico. I sistemi attualmente utilizzati presentano problematiche che limitano il loro utilizzo in tutti i reparti. Il progetto, proposto e illustrato, si prefigge di sviluppare un sistema innovativo di monitoraggio e controllo automatizzato del microclima degli spazi ospedalieri, con l'obiettivo di garantire la salubrità dell'aria e ottimizzare il consumo energetico. In particolare, i principali parametri di controllo di maggior interesse sono temperatura, umidità relativa, concentrazione di anidride carbonica ed ossigeno. Il sistema di monitoraggio sarà basato sull'integrazione di sensori elettronici e fotoacustici. Fondamentale il sensore QEPAS, Quartz Enhanced Photoacoustic Sensor, sviluppato nel Laboratorio PolySense. Tali sensori saranno in grado di rilevare in tempo reale eventuali fluttuazioni dei parametri di controllo e di azionare automaticamente sistema di regolazione del microclima. 

I vincitori. Gabriele Biagi, laureato al Poliba in ingegneria elettronica è studente MSCA – “Marie Skłodowska-Curie actions" del dottorato di ricerca in Fisica ad Uniba; Michele Di Gioia, laureato in ingegneria elettrica al Poliba è studente del dottorato di ricerca  Interateneo in Industria 4.0; Mariagrazia Olivieri, laureata in Fisica ad Uniba è studentessa del dottorato di ricerca in Fisica ad Uniba; Raffaele De Palo laureato in Fisica ad Uniba è studente del dottorato di ricerca in Fisica ad Uniba; Francesco Paciolla, laureato in ingegneria elettrica al Poliba è studente del dottorato di ricerca Interateneo in Industria 4.0, Giulio Vasciminno è studente magistrale di ingegneria per l'ambientale e il territorio del Poliba. 

Gli altri due progetti presentati al concorso dagli studenti-laureati del Poliba hanno per titolo: “UMAR”, dedicato alla sperimentazione di tecnologie di monitoraggio dei litorali pugliesi mediante lo sviluppo di una app per smartphone e il coinvolgimento del pubblico per la raccolta di immagini fotografiche. Autori: Stefano Marino, Maria Grazia Giordano, Domenico Maraglino e “Progetto integrato di rigenerazione del campus E. Quagliarello”, consistente nella rimodulazione degli spazi aperti del campus universitario per renderlo parte attiva delle dinamiche urbane della comunità accademica e cittadina. Autori: Vito Samuel Sblendorio, Michele Dell'Olio, Francesca Fariello, Anna Salomone.

 

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150 ingegneri sui circa 200 attualmente impiegati nell’acciaieria tarantina si sono laureati presso il Poliba. E il dato è destinato a crescere

Taranto, 5 ottobre 2022 – Acciaierie d’Italia e il Politecnico di Bari hanno sottoscritto questa mattina, 5 ottobre, un accordo di partnership per il counseling tecnologico e l’innovazione sostenibile dei processi produttivi. L’accordo è stato siglato presso lo stabilimento di Taranto dal Rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino e dall’Amministratore Delegato di Acciaierie d’Italia, Lucia Morselli. 

Per la circostanza è intervenuta, in collegamento video, ad inizio della cerimonia di sottoscrizione degli accordi la Ministra dell'Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa. In presenza invece l’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci. 

L’intesa configura una relazione di lungo periodo nella quale l’Ateneo pugliese, tramite professori e ricercatori, supporterà le attività di ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione del settore siderurgico condotte dall’Azienda. L’obiettivo congiunto è di contribuire ulteriormente alla crescita del contesto economico e produttivo regionale e stimolare una sempre maggiore attenzione ai temi della sostenibilità nella manifattura. Acciaierie d’Italia ha creato all’interno dello stabilimento di Taranto un proprio Centro di Ricerca e Sviluppo per supportare l’innovazione e il miglioramento dei processi produttivi e dei prodotti. L’accordo con il Politecnico di Bari si inquadra nell’ampliamento della rete di collaborazioni del Centro, che opera in piena autonomia scientifica. Le due realtà sono peraltro già fortemente sinergiche sotto il profilo della formazione professionale: 150 ingegneri sui circa 200 attualmente impiegati nell’acciaieria tarantina si sono laureati presso il Poliba. E il dato è destinato a crescere grazie alle selezioni in corso per l’assunzione di ulteriori figure specializzate. “Vogliamo sviluppare una crescente sostenibilità della produzione siderurgica, portando avanti la transizione ecologica ed energetica anche attraverso l’accordo firmato oggi. Il Politecnico di Bari è un centro di eccellenza e guida tecnico-scientifica regionale e questa partnership avrà un impatto importante sia su di noi, sia sul sistema universitario, sia quindi sul territorio”, ha dichiarato Lucia Morselli, Amministratore Delegato di Acciaierie d’Italia. “Il futuro di Taranto, che noi abbiamo molto a cuore, è legato a quello della sua acciaieria – ha commentato il Rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino – per cui ci fa molto piacere una collaborazione sui temi-chiave della sostenibilità. Il Politecnico – ha aggiunto il Rettore – è presente a Taranto fin dalla sua istituzione e oggi vuole sostenere, attraverso la ricerca e il trasferimento tecnologico, nuovi modelli di produzione che rimettano insieme le esigenze dell’industria con quelle del lavoro, della salute e dell’ambiente. Siamo convinti di poter costruire un ecosistema dell’innovazione – ha concluso Cupertino – che coinvolga università, grandi e piccole imprese, startupinnovative, istituzioni e associazioni di categoria, per fare di questo territorio un laboratorio di sperimentazione di livello europeo”. 

Per Alessandro Delli Noci, Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, “Emanciparsi energeticamente dai combustibili fossili e puntare sulle energie rinnovabili è la sfida su cui la Regione Puglia ha scommesso qualche anno fa e che oggi diventa centrale. Questo vale in maniera particolare per la città di Taranto che abbiamo candidato nel progetto bandiera nel PNRR a città dell’idrogeno. In questo contesto, i progetti di ricerca, la produzione di idee innovative diventano centrali e questa partnership tra Acciaierie d’Italia e Politecnico di Bari non potrà che soddisfare questa esigenza e velocizzare il processo di transizione energetica della nostra Regione”.

 

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Il Poliba con le sue ricerche, i suoi ricercatori alla edizione 2022 de “La Notte europea dei Ricercatori in Italia”

Bari, 29 settembre 2022 - Torna a Bari, venerdì, 30 settembre 2022, dalle ore 11,00 a mezzanotte, presso il Parco Rossani (ex Caserma Rossani), l'appuntamento con la Notte Europea dei ricercatori e delle ricercatrici. L'iniziativa, indetta dalla Commissione Europea dal 2005, promuovere ogni anno in Europa i temi della ricerca e dell’innovazione favorendo in tal modo, su scala locale, un contatto ravvicinato con i ricercatori e le ricercatrici degli enti di ricerca baresi.

Il Politecnico di Bari (POLIBA), L’Università degli Studi Aldo Moro di Bari (UNIBA), la Libera Università del Mediterraneo (LUM), il Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) con il patrocinio del Comune di Bari e con il supporto di Pirelli e ISTAT, parteciperanno all’appuntamento europeo con stand e numerosi eventi dislocati nel Parco per creare un contatto tra mondo accademico e cittadinanza in un contesto informale, per la diffusione della cultura scientifica e l’importanza delle professioni della ricerca. I contenuti dell'iniziativa europea, condivisa da università e centri ricerche, programmati a Bari, sono stati presentati questa mattina, 29 settembre, in una apposita conferenza stampa, tenutasi presso il Palazzo di Città. In rappresentanza del Poliba, su delega del Rettore, ha partecipato la prof.ssa Giulia Annalinda Neglia. 

“Il Politecnico – ha sostenuto nel suo intervento la docente del Poliba - crede fortemente nel valore della ricerca quale strumento privilegiato per far emergere nuove competenze, specie nel mondo femminile, in vista delle grandi sfide dei prossimi anni. Tra dialoghi, esperimenti, viaggi virtuali e immagini di scienza ricercatrici e ricercatori del Poliba apriranno i loro laboratori al territorio per invitare, in particolare i più giovani, ad avvicinarsi alle discipline STEM”. Presenti alla conferenza stampa inoltre: l’Assessora all’Istruzione del Comune di Bari, Paola Romano, il Rettore dell’Università di Bari, Stefano Bronzini, il Rettore della LUM, Antonello Garzoni, il Direttore dell’INFN, sezione di Bari, Vito Manzari, il Presidente di Pirelli Digital Solutions, Pier Paolo Tamma.

Ed ecco i contenuti presentati. Verranno allestiti 32 stand nei quali ricercatori e ricercatrici dei 5 Enti organizzatori: PoliBa, UniBa, CNR, INFN, ISTAT e Pirelli saranno a disposizione dei visitatori per raccontare i risultati delle loro ricerche con i loro ricercatori e ricercatrici. Si susseguiranno nella giornata diversi eventi rivolti a grandi e piccoli: giochi di scienza, conferenze, dibattiti, talk, tra i quali il format “Parole di Scienza”, spettacoli teatrali, lezione-concerto, proiezione di documentari, interviste e visite guidate presso i laboratori. La giornata terminerà con un breve momento musicale affidato a gruppi composti da ricercatori baresi. 

L’evento ha come obiettivo quello di rappresentare e valorizzare la ricerca sviluppata a Bari, raccontare il forte legame esistente tra territorio e scienza, sperimentare un percorso di conoscenza articolato fra ambiente, sviluppo sostenibile, chimica, fisica, matematica, biotecnologie, aerospazio, nanoparticelle, farmaci, cibo e salute, statistica, intelligenza artificiale, neuroscienze, agri food. Un cartellone denso di appuntamenti, il cui elenco è consultabile al sito http://ern-bari.it

Tanti i talk in programma che si svolgeranno sul palco allestito al centro del Parco, nell’Urban Center e sul palco olografico. Di grande attualità i temi che verranno affrontati tra i quali: sostenibilità ambientale, pace, comunicazione scientifica, fake news, fisica delle particelle, e scienza e genere, valorizzazione della ricerca scientifica, criptovalute, big data etc. Tanti anche gli esperimenti durante i quali i protagonisti della ricerca dimostreranno dal vivo i progressi ottenuti nel campo del monitoraggio e risanamento ambientale, delle energie rinnovabili, della nanomedicina, della (bio)sensoristica, dell’optoelettronica, del bioidrogeno, dei raggi cosmici, della fotonica e della conservazione dei beni culturali, anche attraverso visite guidate virtuali presso i laboratori di ricerca fra cui il CERN. Un modo informale per conoscere le scoperte dei ricercatori e delle ricercatrici pugliesi e comprenderne meglio speranze, difficoltà e successi.

Sul palco, oltre ai talk e ai dibattiti si alterneranno le “Parole di Scienza”, il format ideato da un gruppo di ricercatori e ricercatrici UNIBA, POLIBA, CNR, INFN per divulgare temi scientifici in una forma divulgativa e avvincente – con Post-Quantum, Biodiversità, Diversità, Equilibrio, Gastronomia, Intelligenza Artificiale, Interazione, Occhio, Vuoto, Radiazione, Silenzio, Bioconversione, Riserva, Scrigno, Resilienza, Spazio, Valori. 

Grazie al contributo di Pirelli, un ARBOX, nuova frontiera della comunicazione digitale,  permetterà la proiezione di contenuti olografici. Interverranno in olopresenza: Pier Paolo Tamma – Senior Vice President & Chief Digital Officer PIRELLI che presenterà il nuovo Digital Solutions Center di Bari” e Adriano Astarita - R&D PIRELLI. Verranno proiettati, inoltre, contributi relativi alle attività di ricerca dei cinque enti organizzatori. 

Alle 18.45 di domani, sono previsti i saluti istituzionali dei rappresentanti degli Enti organizzatori, di Pirelli e del Comune di Bari. 

I Contributi del Politecnico alla Notte Europea dei Ricercatori 2022: 

VISITE LABORATORIALI: 

TITOLO: “Processo criogenico a delaminazione termo-meccanica controllata per il recupero completo di materiali rigidi mono o poli cristallini od
amorfi”. 

Referenti: Michele Dassisti, Francesco Pompilio, Giovanni Demartino

VISITE LABORATORIALI: 

TITOLO: “Visita guidata all’esperimento CMS in collegamento con il CERN” Referenti: Donato Creanza

TALK PAROLE DI SCIENZA: 

TITOLO: “Spazio” 

Referenti: Alessandro Angione Giuseppe Fallacara, Ivana Fuscello, Aurora Scattaglia, Maria Concetta Scelzi 

ELENCO STAND: 

Stand: “Misuriamo la radioattività” 

Referenti: Francesca Romana Pantaleo
Stand: “ALICE alla scoperta dell’origine dell’Universo” 

Referenti: Domenico Colella
Stand: “L'impronta dei laser” 

Referenti: Annalisa Volpe 

Stand: “Biorobotics Research and Innovation Engineering Facilities” 

Referenti: Vitoantonio Bevilacqua, Marilena Giglio 

Stand: “New frontiers for Structural Health Monitoring” 

Referenti: Anna Castellano, Aguinaldo Fraddosio, Mario Daniele Piccioni, Domenico Camassa, Francesco Paparella, Gianfranco Martellotta, Natalia Pinchuk, Olha Pohudina Stand: “Nuova vita allo scarto” 

Referenti: Stefania Liuzzi, Chiara Rubino, Francesco Martellotta 

Stand: “Viaggi cyber-fisici” 

Referenti: Vito Walter Anelli Tommaso Di Noia, Tommaso Colafiglio, Gioacchino Dinardo, Paolo Sorino.

 

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Bari, 28 settembre 2022 – Domani, giovedì, 29 settembre, alle ore 11.00, nella Sala Giunta del Palazzo di Città sarà presentata la Notte Europea dei Ricercatori 2022 a Bari, in programma il 30 settembre in Italia, in Europa.

Interverranno: l’Assessora all’Istruzione del Comune di Bari, Paola Romano, il Rettore dell’Università di Bari, Stefano Bronzini, la prof.ssa Giulia Annalinda Neglia, in rappresentanza del Rettore del Politecnico Bari, Francesco Cupertino, il Rettore della LUM, Antonello Garzoni, il Direttore dell’INFN, sezione di Bari, Vito Manzari, la Direttrice dell’Istituto di cristallografia (Cnr-Ic), Cinzia Giannini e il Presidente di Pirelli Digital Solutions, Pier Paolo Tamma.

La Notte dei Ricercatori è un'iniziativa promossa dalla Commissione Europea fin dal 2005 e coinvolge ogni anno migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei.

 

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Dedicata alle università la rassegna, “Marmomac meets Academies”

Bari, 26 settembre 2022 – Ci sarà anche il Politecnico di Bari alla 56a edizione del “Marmomac”, la principale fiera internazionale dedicata al marmo e alla pietra naturale in programma a Veronafiere da domani, 27 settembre sino al 30. Verona infatti, è uno dei più importanti distretti industriali in Italia per la lavorazione di marmo, granito e pietra.

Dieci padiglioni, circa 1200 aziende espositrici (43% internazionali) su un area di 60.000 mq, 40 appuntamenti tra talk e workshop, undici università patrtecipanti. Sono questi alcuni numeri che caratterizzeranno l'edizione 2022. 

Cuore pulsante di cultura e formazione del Marmomac sarà “The Plus Theatre”, un’area all’interno del padiglione 10 dedicata all'architettura, design e sperimentazione. Qui troveranno spazio cinque mostre culturali per raccontare la pietra naturale e i suoi utilizzi: dal blocco all’elaborato finale. Dedicata alle università è la rassegna “Marmomac meets Academies”, curata da Giuseppe Fallacara del Politecnico di Bari e Domenico Potenza dell'Università G. d'Annunzio di Chieti-Pescara. In tale contesto figura la mostra “Italia da scoprire” con “La ricerca universitaria e il paesaggio dello spazio pubblico urbano”, il cui obiettivo sarà quello di presentare le varietà e le ricchezze del paesaggio litico italiano includendo sia i luoghi di estrazione della pietra che i paesaggi urbani in cui è utilizzato. 

La mostra vuol testimoniare la forza (nel tempo) della pietra, alla quale fare riferimento per costruire un rapporto privilegiato tra ricerca e sperimentazione, tra lo spirito umanistico dell’Accademia e le tecnologie avanzate della rivoluzione digitale prodotte dalle aziende di trasformazione dei materiali presenti in Italia. Il Poliba, presenterà 8 dei 15 prototipi totali, realizzati principalmente in collaborazione con aziende pugliesi leader di settore. In scala reale, si riferiscono a manufatti quali: panche, portabici, totem, pareti diaframmate per schermature di edifici, sistemi di pavimentazioni ad incastro, ecc. Ognuno di essi racconterà un tema di ricerca sviluppato presso il Dipartimento di Architettura, Costruzione e Design (nuova denominazione dell'ex DICAR): dall'ottimizzazione della pietra all'utilizzo degli scarti di lavorazione, alla stampa 3D, all'intelligenza artificiale. 

Le proposte, nell'insieme, si inseriscono tra le maggiori sperimentazioni universitarie italiane e straniere curate dagli atenei:  Politecnico di Bari, Università di Catania, della Basilicata, "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara, La Sapienza di Roma, Camerino, Accademia delle Belle Arti di Verona, l'University Technische Kaiserslautern, New York Institute of Technology, Polis University.

La squadra del Poliba al Marmomac: Giuseppe Fallacara, Maurizio Barberio, Micaela Colella, Dario Costantino, Ilaria Cavaliere, Angelo Vito Graziano, Marco Stigliano, Ubaldo Occhinegro, Micaela Pignatelli. Aziende: Stilmarmo Apricena, Pi.Mar Lecce, Mastropasqua Marmi e Graniti Venosa, Tarricone Prefabbricati Corato, Cnc Design Mola di Bari, Poliba Stone Lab 4.0 Bari, SNBR Troyes.

 

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Bari, 20 settembre 2022 - “Convivere” e le sue possibili declinazioni, è la parola che attraverserà e accomunerà gli incontri e i confronti che animeranno le piazze, i palazzi e il lungomare della città di Trani. Convivere è il tema scelto per la XXI edizione de “I Dialoghi di Trani”, in programma dal 21 al 25 settembre (inaugurazione oggi, 20 settembre a Parigi) nella città della cattedrale sul mare. Personalità di rilievo del mondo della cultura, della scienza, dell’informazione, dell’economia e dell’impresa, sono state invitate per riflettere sul senso del “Convivere”.

Anche il Politecnico di Bari, patrocinatore della XXI edizione, sarà presente alla manifestazione con alcuni seminari legati dal filo conduttore (con) Vivere: con Ordine, con Regola e oltre la Terra I seminari, sono stati organizzati con l'Ordine degli Architetti della BAT (Commissione Cultura e pari opportunità).

Gli appuntamenti e i temi. Si comincia, mercoledì, 21, ore 20,15, nella centralissima piazza Quercia, sul mare, con vista sulla Cattedrale. Loredana Ficarelli, architetto, prorettrice vicaria del Politecnico di Bari dialogherà con Franca Manenti Valli, architetto, storica dell'architettura, saggista, esperta nel restauro e riuso di edifici storici e Jorge Cruz Pinto, architetto, pittore, docente di composizione architettonica presso la Facoltà di Architettura di Lisbona sul tema, “Vivere con al Regola. Il comporre armonico”. Un dialogo che da Fidia, scultore, simbolo dell'arte greca classica conduce a Leonardo da Vinci e alla Sezione Aurea per una Divina Proporzione a Leon Battista Alberti fino ai giorni nostri per capire quanto è importante la Regola per il Convivere nell'architettura.

Si prosegue venerdì, 23 settembre 2022, ore 16,00, Palazzo Covelli, con “Visioni Luoghi non Luoghi, Città e Paesaggi utopici”, mostra di grafica d’arte di Daniela Cataldi artista poliedrica e insegnante di arte con la presentazione di una selezione di opere del lavoro calcografico dell’artista materana dal 2010 al 2022. Contestualmente avrà luogo la conferenza sul tema, città e paesaggi utopici.

Altre due tappe seguono sabato, 24 settembre. La prima, ore 16,00, Palazzo Covelli, “Vivere con Ordine, Progetti per la città” sul tema: come stanno cambiando le nostre città Pugliesi? Convivenza intesa come integrazione, sostenibilità, rapporto città/campagna, antico/nuovo. I presidenti degli ordini degli architetti di Puglia illustreranno i progetti in atto nei loro territori.

Particolare rilevanza e curiosità riveste l'incontro parallelo, suddiviso in più fasce orarie. Ore 15,20, Palazzo Covelli. Presentazione della mostra e illustrazione dei progetti sviluppati dai laboratori di tesi di laurea in “Progettazione architettonica”, Dicar-Poliba- SISCA Houston (USA) su: habitat lunare - “Gran Lunar” e habitat marziano - “Hive Mars”; Progettazione con l'intelligenza artificiale. Si prosegue  nello stesso Palazzo Covelli, in prima serata, ore 18,00, con il dialogo, “Vivere oltre la Terra: Spazio e Space Architecture”. Partecipano: Francesco Cupertino, Rettore del Politecnico di Bari, Giuseppe Fallacara, ordinario presso il Poliba, Vittorio Netti, ricercatore al SISCA di Houston (USA), Cenzio Di Zanni, giornalista “La Repubblica”, gli architetti, Alessandro Angione e Aurora Scattaglia. Seguirà, ore 20,00, in Piazza Quercia, la presentazione de “La Navicella” (Progetto Fallacara/Stigliano, concorso Agorà design 2022). “Navicella” (diametro 7 m x 4 m di altezza) è un padiglione di forma “aerea” in grado di far volare la fantasia e al contempo essere il luogo di protezione e presidio dei libri presentati durante la manifestazione, una sorta di disco volante per I Dialoghi di Trani. La sua morfologia è una semplificazione costruttiva della celebre superficie di minima di Enneper la cui base teorica si sviluppa a partire dal problema dell’area minima: date una o più curve chiuse nello spazio (bordo del padiglione), trovare, tra tutte le superfici aventi le curve date come bordo, quella che ha area minima. Questa condizione, oltre a rappresentare una raffinatezza matematica, è in grado di ottimizzare lo stato tensionale  della superficie spaziale del padiglione. 

La manifestazione “I Dialoghi di Trani" è organizzata dall’Associazione Culturale di Promozione Sociale “La Maria del porto” E.T.S. con l’Assessorato alle Culture del Comune di Trani, con il patrocino della Regione Puglia e del CEPELL – Centro per il libro e la lettura. Inoltre I Dialoghi di Trani godono del patrocinio del Politecnico di Bari, dell’Università di Bari, dell’Ordine degli Architetti della BAT, con il contributo di partner privati.

 

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Teatro Kursaal Santa Lucia (12 settembre), Politecnico di Bari (13-14 settembre)

 

Bari, 8 settembre 2022 - La guerra in Ucraina e le tensioni mondiali hanno reso più che mai impellente il ripensamento delle tematiche energetiche: lo spettro del ritorno al carbone che stride con gli obiettivi che il mondo si è prefisso nell’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile, le scelte sui temi della transizione energetica e dei cambiamenti climatici, le conseguenze sul nostro sistema industriale e economico impongono un dovere morale: uscire dalle fonti fossili il più presto possibile per favorire la riduzione dell’emissione di CO2. Spingere sempre più verso le energie rinnovabili. Su questo scenario si concentrerà il focus del 77° congresso nazionale dell'Associazione Italiana Termotecnica (ATI) in programma a Bari dal12 al 14 settembre.

L'evento, dal titolo, “La sfida per il nuovo modello energetico Nazionale, tra decarbonizzazione, comunità energetiche e diversificazione delle fonti di energia”,organizzato dall'ATI, dal Politecnico di Bari e dall'Università del Salento, in collaborazione con la Regione Puglia, vedrà la partecipazione di Enti italiani e europei, governativi e territoriali, del mondo produttivo e industriale, i Distretti dell'Energia e dell'Ambiente, le università, la ricerca, ENEA e CNR.

 

I temi che verranno affrontati nella tre giorni pugliese sono: cambiamenti climatici, infrastrutture e sistemi energetici. Controllo, Sicurezza e Resilienza delle infrastrutture elettriche. Efficienza energetica negli edifici. Energia e impianti per la IAQ. Idrogeno e nuovi combustibili. Impianti frigoriferi e pompe di calore. Innovazione nei temi della trasmissione del calore. L'efficienza nei processi di utilizzo e impiego dell'energia, best practices. Misure e monitoraggio di sistemi e impianti e certificazioni. Politiche di sostegno all'innovazione nei sistemi energetici. Resilienza delle infrastrutture energetiche. Simulazioni dinamiche degli edifici. Sistemi di propulsione e mobilità sostenibile. Sistemi di Storage per l'Energia. Sistemi oleodinamici, pneumatici e di azionamento. Sistemi per la generazione sostenibile dell'energia Smart Energy Systems e Smart grid. Trasformazione dell'energia nell'economia circolare. Turbomacchine. Il programma prevede due momenti in luoghi distinti: la giornata inaugurale, lunedì, 12 settembre, presso il Teatro Kursaal Santa Lucia di Bari, ore 16,00 e 13 e 14settembre al Politecnico di Bari, per gli interventi scientifici previsti dal programma.

Inaugurazione. Interventi previsti nell'ordine: Presidente ATI, Livio De Santoli; Sen. Assuntela Messina, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio per l'Innovazione tecnologica e la transizione digitale; Presidente Regione Puglia, Michele Emiliano; il Presidente Regione Basilicata, Vito Bardi; Presidente del Consiglio Regionale Loredana Capone; Assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci, Assessora all’Ambiente della Regione Puglia, Anna Grazia Maraschio; Assessora ai Trasporti e Mobilità sostenibile della Regione Puglia, Anna Maurodinoia; Sindaco di Bari e della Città Metropolitana Antonio Decaro; Direttore Generale del CTI, Comitato Termotecnico Italiano, Antonio Panvini. 

Seguirà la tavola rotonda, “Il Sistema Paese per l’Energia: tra decarbonizzazione dei grandi impianti industriali, Smart Energy Communities, Sostenibilità e sicurezza delle fonti di energia”, a cui prenderanno parte: Presidente, ARTI - Agenzia Regionale per la Tecnologia e l'Innovazione, Vito Albino; Direttora Dipartimento Sviluppo Economico, Gianna Elisa Berlingerio; Direttore Qualità di Acciaierie d’Italia, Adolfo Buffo; Delegato SET (Strategic Energy Technology) del Ministero della Transizione Ecologica, Marcello Capra; Direttore Confindustria Puglia, Vittoriano Colangiuli; Programme Officer and Policy Officer European Commission, Pietro De Bonis; Direttore Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili ENEA, Giorgio Graditi, Presidente Acquedotto Pugliese, Domenico Laforgia; Lorenzo Perego, Operations and Engineering manager di KSB. 

I lavori proseguiranno nei giorni successivi, 13-14 settembre, presso il Politecnico di Bari dalle ore 8,30.

 

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Il Rettore, Cupertino,“la nuova offerta formativa è la sintesi di un continuo dialogo con il territorio e le sue esigenze.” Il Presidente della Puglia, Emiliano,“Il Politecnico fa parte di quella 'Rivoluzione Pugliese', avviata 20 anni fa”. Il Presidente di Confindustria, Fontana al rettore: “dateci più laureati”. Il vice sindaco Di Sciascio,“Oggi si sta costruendo un futuro vero, una ricchezza, una opportunità per i nostri giovani”

 

Bari, 5 settembre 2022 – Formazione e innovazione, sono facce della stessa medaglia che però fanno salire il Politecnico di Bari sul podio nazionale dell'occupazione: il 96,5% trova lavoro a cinque anni dalla laurea magistrale (fonte Almalaurea) oppure, sul piano della ricerca e innovazione, consente al Poliba di essere Hub nazionale per gli scenari energetici del futuro con il progetto “NEST – Network 4 Energy Sustainable Transition”.

Formazione dunque, indispensabile per alimentare la ricerca, l'innovazione. La formazione, con un occhio alla tradizione, all'insegna della qualità, sono gli elementi che caratterizzano l'arricchita offerta formativa del Politecnico per il prossimo anno accademico 2022-23. Le novità, e più in generale l'intera offerta formativa, è stata presentata questa mattina dal Rettore, Francesco Cupertino e dai Direttori di Dipartimento: Giuseppe Carbone, Leonardo Damiani, Carlo Moccia, Tommaso Di Noia (in vece di Gennaro Boggia), Pietro Di Palma per il Dottorato, in una apposita conferenza stampa tenutasi presso il rettorato. 

Il rettore ha tenuto a sottolineare, in apertura, che “la nuova offerta formativa è la sintesi di un continuo rapporto e dialogo con il territorio e le sue esigenze. Il Poliba ha seguito negli ultimi anni l'evoluzione regionale: da una vocazione tipicamente agricola, alla meccanica di precisione, all'automotive, all'aerospazio, ai nuovi servizi digitali per le aziende. E il filo conduttore della nuova offerta didattica guarda, in questo parallelismo, al potenziamento dei laboratori, alla didattica laboratoriale, al digitale, alla contaminazione dei saperi per un nuovo effetto di crescita del nostro ateneo sul territorio. Obiettivo del Politecnico è quello di diventare centro di riferimento nel Mediterraneo per attrarre giovani talenti in Puglia”. Sono seguite le presentazioni dei direttori. Ai 10 corsi di laurea triennali, 12 magistrali, 1 magistrale a ciclo unico e 6 dottorati si aggiungeranno da quest’anno nuovi corsi di studio. Le novità, è sono di rilievo, riguardano principalmente il settore dell'ingegneria, ma non solo. Nella nuova offerta didattica troverà spazio il corso di laurea triennale in “Ingegneria Elettronica e delle Tecnologie Internet” (dipartimento DEI) con l'obiettivo di fornire agli studenti una solida competenza, di base e metodologica, in tutti i settori fondanti dell'ingegneria elettronica e delle tecnologie internet, consentendo di comprendere i principi di funzionamento dei sistemi elettronici e di telecomunicazioni. La novità in assoluto è rappresentata dal corso di laurea magistrale in “Trasformazione Digitale” (dipartimento DEI) che si propone di formare professionisti capaci di guidare la trasformazione digitale in ogni settore, con particolare riferimento ad ambiti non IT. Il corso, aperto anche a chi possiede una formazione umanistica, vuol diventare una cerniera tra formazione no STEM e esigenze aziendali. L'altra novità è costituita dal corso di laurea magistrale di grande attualità in “Ingegneria Energetica” (dipartimento DMMM) in coo-partecipazione con l'Università del Salento. Il corso ha come obiettivo la formazione di ingegneri capaci di impiegare le tecnologie di produzione e utilizzo dell'energia, nelle sue diverse forme, con particolare riferimento alle fonti rinnovabili e all'idrogeno, alla gestione sostenibile delle infrastrutture energetiche. Infine per il settore dell'ingegneria civile-ambientale, il corso magistrale in “Ingegneria della gestione delle Infrastrutture Civili”.  Erogato dal dipartimento DICATECh, il corso si pone l'obiettivo di formare figure professionali innovative capaci di gestire la complessità di progetti di infrastrutture civili in tutte le fasi: ideazione,progettazione, costruzione, manutenzione e gestione.

Alla tradizionale offerta formativa di primo e secondo livello si aggiungono due dottorati di Ricerca. Di grande rilievo è quello nazionale in “Sistemi autonomi”(dipartimento DEI) che vede nelle applicazioni autonome robotizzate importanti prospettive di sviluppo in più campi e il dottorato in “Ingegneria per la sostenibilità e la sicurezza delle costruzioni civili e industriali” realizzato con l'Università del Salento e l'Istituto per le tecnologie della costruzione del CNR. I dottorati di ricerca del Politecnico, rappresentano un ponte con l'industria e termometro sulla qualità della formazione. Qui il Poliba ha visto un significativo incremento: si è passati dai quattro iniziali della fondazione a sei di tre anni fa, a otto di oggi per un totale di circa 120 borse di studio in atto.

Parole di elogio sul Poliba e sul suo costante lavoro sono state espresse dal Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, appositamente intervenuto. “Il Politecnico fa parte di quella 'Rivoluzione Pugliese', avviata 20 anni fa con la politica che venne proprio al Politecnico a lezione per fare formazione ai propri dirigenti e che, con una assonanza forte e con capacità straordinaria, ha dato continuità a quell'atto rivoluzionario”.

Alla presentazione della nuova offerta didattica non ha fatto mancare la sua presenza il Presidente di Confindustria Puglia, Sergio Fontana che ha tenuto a sottolineare “la collaborazione forte, fortissima con il Politecnico sostenuto anche economicamente con le proprie aziende”. Fontana ha apprezzato il lavoro del Placement del Poliba “nell'opera di collegamento di tra ateneo e industrie” e ha chiesto al rettore ancora più laureati.

Oggi si sta costruendo un futuro vero, una opportunità per i nostri giovani - ha sottolineato il vice sindaco di Bari, Eugenio Di Sciascio. Il Politecnico è una ricchezza per il nostro territorio che va fatto capire ancor più alle famiglie.

 

 

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Alla presentazione alla stampa del Rettore, Francesco Cupertino anche il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il Presidente di Confindustria Puglia, Sergio Fontana, il vice-Sindaco di Bari, Eugenio Di Sciascio

 

Bari, 2 settembre 2022 – In prossimità dell'inizio del nuovo anno accademico 2022-2023 (1° ottobre), il Politecnico di Bari, unico nel centro-sud, presenterà lunedì, 5 settembre, ore 10,00, in una apposita conferenza stampa, la nuova offerta formativa che lo caratterizzerà nel prossimo futuro accademico e che si rifletterà nelle scelte degli studenti neo-diplomati alla scelta degli studi universitari.

La variegata offerta, includerà numerosi corsi di studio legati ai settori dell'ingegneria industriale, civile, dell'informazione, ma anche dell'architettura e del design secondo i percorsi formativi previsti dalle lauree triennali o di primo livello, magistrali e specialistiche, dei dottorati di ricerca.

La conferenza stampa, in programma presso la sede del rettorato (sala delle videoconferenze), via Amendola, 126/b, sarà tenuta dal Rettore, Francesco Cupertino con la partecipazione dei Direttori di Dipartimento: Giuseppe Carbone(Dipartimento di Meccanica, Matematica, Management); Leonardo Damiani(Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio Edile e di Chimica); Carlo Moccia (Dipartimento di Ingegneria Civile e dell'Architettura); Vito Puliafito, in vece di Gennaro Boggia, (Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell'Informazione); Pietro De Palma, Direttore della Scuola di Dottorato di Ricerca del Poliba. 

Alla conferenza stampa hanno confermato la partecipazione: il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il Presidente di Confindustria Puglia, Sergio Fontana, il vice-Sindaco di Bari, Eugenio Di Sciascio.

 

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Bari, 20 luglio 2022 – La cultura della pietra, della forma che diventa simbolo, è parte integrante e soprattutto autentica della Puglia. Il Politecnico di Bari, con il Dipartimento dell'Ingegneria Civile e dell'Architettura (DICAR) da tempo è impegnato nel fornire ai suoi studenti gli strumenti per comprenderla, apprezzarla e rinnovarla attraverso la disciplina architettonica. 

Su tema della pietra, il corso di Progettazione Architettonica IV di architettura, anno accademico 2021/2022, ha focalizzato le sue attenzioni, con particolare riferimento alle cave di Apricena, individuate come luogo simbolo. La Puglia, come noto, è il secondo bacino estrattivo italiano e Apricena, con le sue tipologie:bronzetto, serpeggiante, filetto rosso, è il più importante centro dopo Carrara.

Dalle caratteristiche del bacino estrattivo dauno sono partite visioni, ragionamenti, esperimenti, progetti appunto, che evidenziano il valore di luoghi aridi e desolati come le cave abbandonate, immaginando di rigenerarle attraverso la disciplina architettonica. Lo scopo è stato soprattutto quello di far riflettere sul tema dell’utilizzo del materiale lapideo, di scarto e non, per dare nuova vita a luoghi che si presentano quasi come “ferite” nel territorio pugliese. Le cave diventano così alberghi, centri sportivi, teatri, spazi di coworking e musei che animano il territorio e gli conferiscono un rinnovato valore nel rispetto della pietra di Apricena, che resta assoluta protagonista, seppur declinata in molteplici modi.

Le “visioni” studentesche che hanno coinvolto 25 studenti, 2 dottorandi e 1 assegnista di ricerca, coordinati dal prof. Giuseppe Fallacara, titolare della cattedra, hanno trovato forma e spazio in dieci progetti nella mostra, appunto, “Quarry Visions”. 

La mostra sarà presentata e aperta al pubblico sabato, 23 luglio, ore 10,00, ad Apricena presso la Casa del Cultura della città, Palazzo Paolicelli.  

L’evento, realizzato in collaborazione con l'Assessorato alla Bellezza del Comune di Apricena e Stilmarmo, prevede l’installazione, all'interno dell'edificio, di dieci totem triangolari, con gli elaborati grafici e testuali, la proiezione del video riassuntivo degli esiti del Laboratorio di Progettazione, la presentazione del relativo libro, “Quarry Visions” 

Il programma della giornata prevede gli interventi di: Antonio Potenza (Sindaco di Apricena), Raffaella Piemontese (Vice Presidente della Regione Puglia), Anna Maria Torelli (Assessore alla cultura), Francesco Cupertino (Rettore del Politecnico di Bari), Alfonso Masselli (Relazioni Esterne di Stilmarmo), Giuseppe Fallacara (Politecnico di Bari), Annalinda Neglia (Politecnico di Bari), Anthony Caradonna (NYIT), Maurizio Barberio (Politecnico di Bari), Micaela Colella (Politecnico di Bari), Ilaria Cavaliere (Politecnico di Bari), Dario Costantino (Politecnico di Bari), Alessandro Angione (Politecnico di Bari).

 

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Bari, 18 luglio 2022 - Innovare la formazione di base degli allievi Normali Marescialli con l'obiettivo di coniugare i percorsi formativi universitari alle esigenze della Marina Militare. 

Con questo spirito (12 luglio) il Rettore del Politecnico, Francesco Cupertino ha visitato la Scuola Sottufficiali della Marina Militare di Taranto. Accolto e accompagnato dal Comandante dell'Istituto di Formazione, Contrammiraglio, Andrea Petroni il Politecnico di Bari e la Marina Militare hanno voluto sottolineare, attraverso i loro rappresentanti, l'unità di intenti tra la Forza Armata e l'ateneo tecnico-scientifico pugliese, teso a innovare l'offerta formativa rivolta ai futuri Marescialli Tecnici Specialisti del Sistema di Piattaforma. 

Sulle orme dell'Accordo Quadro stipulato tra la Marina Militare e il Politecnico di Bari lo scorso 22 giugno a Roma – è stato ricordato - continua il dialogo tra le due Istituzioni volto a formulare un nuovo iter di studi a carattere ingegneristico per venire incontro all'esigenza di formare personale tecnico della Marina. Formazione e personale qualificato sono indispensabili a gestire, condurre e manutenere adeguatamente gli impianti di propulsione, scafo ed energia a bordo dei mezzi della flotta della Marina Militare, sempre più innovativi e caratterizzati da un altissimo contenuto tecnologico. 

In occasione del cordiale incontro sono state valutate alcune linee d'azione per ampliare, non solo l'offerta formativa accademica per i futuri tecnici Marescialli ma anche per i giovani studenti civili che vi volessero accedere.

 

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Il progetto supera tutte le fasi di selezione e viene promosso a pieni voti all’intero finanziamento richiesto: 18 milioni di euro. Il Centro consentirà elevata innovazione: dalla produzione alla trasformazione, dalla distribuzione al consumo di cereali e legumi. Sede: sarà restaurato il complesso immobiliare ex “Molini e Pastifici Basile” di proprietà Casillo SpA. Tre anni per la realizzazione. Coinvolti nel progetto, coordinato dal Poliba, sette partner pubblici-privati. Inizio lavori, entro il corrente anno

Bari, 13 luglio 2022 – Il cammino è stato lungo, la selezione ferrea. 264 proposte progettuali per l’Italia del sud, isole comprese, venivano contabilizzate il 13 novembre 2021 dall'Agenzia per la Coesione Territoriale, agenzia vigilata direttamente dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dal Ministero per il Sud con l'obiettivo di sostenere progetti per lo sviluppo e la coesione territoriale. Ai nastri di partenza figuravano i progetti pubblico-privati che avevano risposto al bando nazionale per la candidatura al finanziamento PNRR su “interventi di riqualificazione e rifunzionalizzazione di siti per la creazione di ecosistemi dell’innovazione nel Mezzogiorno”. Budget complessivo assegnato: 350 milioni di euro. 

Le idee progettuali venivano sottoposte ad una prima valutazione e il 30 dicembre  dello stesso anno l’Agenzia comunicava quelle idonee alla seconda fase: il progetto. Il numero si assottigliava a 171. 93, poco più del 35% venivano escluse al primo step. Successivamente, altre 25 candidature (circa il 9%) rinunciavano alla consegna dei progetti e sul tavolo della valutazione finale dell’Agenzia ne restavano 146 (55%). 
Il 25 giugno l’Agenzia per la Coesione Territoriale rendeva nota la graduatoria dei progetti con relativi punteggi attribuiti ad ognuno. Seguiva la graduatoria dei progetti ammessi al finanziamento secondo i punteggi acquisiti. 27 proposte (10%) venivano dichiarate vincitrici per tutto il Sud, ma di queste, solo 7 (meno del 3%) trovavano riconoscimento pieno con l’attribuzione completa della somma di finanziamento richiesta, così come proposta nel progetto. 

Il progetto, i partner. “Agrifood Hub” è uno dei 7. Valore richiesto e finanziato: 18 milioni di euro. L’iniziativa, vede capofila il Politecnico di Bari e il coinvolgimento di sette partner: Molino Casillo S.p.A., Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Università del Salento, Federazione Regionale Coldiretti Puglia, Istituto di Istruzione Superiore “A.Oriani-L.Tandoi”, Comune di Corato, Bonifiche Ferraresi S.p.A.

Il progetto, realizzerà nei tre anni indicati, a Corato (BA) un Innovation Hub, denominato “Agrifood Hub” che permetterà l’alta formazione specialistica nel settore agroalimentare. Il centro consentirà una elevata innovazione in tutte le attività inerenti la produzione, trasformazione, distribuzione e commercializzazione, conservazione e consumo di cereali e legumi.

L’Hub diventerà un punto di riferimento, nazionale e internazionale, di collaborazione tra il mondo dell’impresa e quello accademico, orientato a conferire ai settori produttivi interessati (settore primario e industria alimentare cerealicoli) strumenti di innovazione e incremento della competitività, superando le barriere all’investimento in ricerca e sviluppo che si verificano a livello di singola impresa. 

Il Centro di ricerca, sviluppo e alta formazione Agrifood Hub con annesso centro congressi, sarà ubicato presso il complesso immobiliare ex “Molini e Pastifici Basile” di proprietà del partner Molino Casillo SpA. Il progetto prevede il risanamento e il recupero dell’antico sito composto da tre edifici: il mulino, il pastificio, l'edificio ottocentesco.

La forte valenza innovativa del progetto, sul piano delle attività di ricerca, sperimentazione, formazione e orientamento al lavoro, si coniuga con l’obiettivo di operare in continuità con la tradizione territoriale della industria molitoria, anche attraverso il recupero e valorizzazione delle strutture produttive che la caratterizzano. L’iniziativa si candida come progetto-faro, capace di essere replicato in altri settori cruciali della tradizione agroalimentare e manifatturiera italiana.

Le Accademie. Le attività di ricerca e formazione si articoleranno su Quattro Accademie. 

L’Accademia per l’agricoltura sostenibile e di precisione avrà la funzione di innovare la fase produttiva di grano e legumi con l’introduzione della robotica, dell’impiego di veicoli a guida autonoma, l’adozione di tecnologie per l’agricoltura di precisione, la diagnostica continua in grado di individuare precocemente o di prevedere l’insorgenza di fitopatie che affliggono le colture. 
L’Accademia della tecnica molitoria avrà la funzione di valorizzare la storia e la cultura legate ai territori in cui i prodotti cerealicoli vengono coltivati e trasformati, con una particolare attenzione alle proprietà salutistiche e agli usi dei prodotti cerealicoli in una alimentazione sana ed equilibrata. 
L’Accademia della panificazione e della pastificazione avrà la funzione di promuovere l’adozione delle tecnologie abilitanti nella produzione di pane, pasta, dolci e prodotti da forno avendo cura di valorizzare le caratteristiche nutrizionali dei prodotti, la loro tipicità e di incrementare il loro appeal sul mercato internazionale grazie all’utilizzo delle migliori innovazioni tecnologiche del settore. 
L’Accademia per la tracciabilità e la valorizzazione dell’origine dei cereali infine, avrà la funzione di creare opportuni metodi di analisi, detti di “fingerprinting”, che porteranno allo sviluppo di algoritmi di intelligenza artificiale per l’identificazione e la classificazione dei prodotti agroalimentari e, grazie alla tecnologia “blockchain”, i risultati della ricerca avranno la possibilità di aprirsi al mercato internazionale.
Formazione. Per tali specificità Agrifood Hub prevede la realizzazione di corsi di formazione e ricerca ai quali potranno partecipare studenti diplomati e laureati ma anche operatori della produzione e trasformazione. La classe docente del centro sarà rappresentata da docenti e ricercatori dei tre atenei del progetto (Poliba, Uniba, Unisalento) e dai rappresentanti delle imprese di settore. 
Tempi. Prossimi passaggi imposti dal bando sono: costituzione di una apposita associazione temporanea di scopo (ATS) mentre l’appalto dei lavori di ristrutturazione e costruzione deve essere aggiudicato entro il prossimo 30 settembre.
Le considerazioni al risultato. «L’agricoltura 4.0 è uno dei settori in cui la Puglia potrà meglio esprimere la sua capacità di innovazione applicata alle più antiche e radicate vocazioni territoriali”. Così il Rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino. “Come Politecnico del Sud Italia – prosegue - vogliamo dare un contributo decisivo, attraverso la ricerca scientifica e il trasferimento di nuove tecnologie alle imprese. Il Gruppo Casillo, con il quale già gestiamo un laboratorio pubblico-privato per le nuove tecnologie per la trasformazione del grano, è per noi un partner importante. Insieme a loro, alle università e agli altri partner di Agrifood Hub, potremo fare sempre di più e meglio. Il nostro obiettivo – conclude - è affiancare alle attività di ricerca, l’opportunità di formare nuove figure professionali in grado di sostenere la trasformazione di un settore così importante per la nostra regione».

In rappresentanza dei partner di progetto, Francesco Casillo, Presidente di “Molino Casillo SpA” aggiunge: “la nostra azienda crede pienamente nell’impulso alla crescita economica, occupazionale e sociale che la realizzazione di Agrifood Hub. potrà portare nella nostra regione e in generale in tutta la filiera cerealicola. Lo sviluppo di tecnologie abilitanti 4.0 nell’industria molitoria, l’applicazione dell’agricoltura di precisione, l'alta formazione specialistica nelle Accademie dell’arte bianca e della panificazione renderanno il centro di Corato il principale hub di formazione e trasferimento tecnologico per l’intera filiera cerealicola”.

Referente scientifico del progetto, Agrifood Hub è il Prof. Vito Gallo del Poliba.

 

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