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Comunicati stampa 2019

Comunicati Stampa

Agricoltura & tecnologia IoT.Premiato a Milano all’11° IOT/WT Innovation World Cup

Il firmware della soluzione è stato sviluppatonell’ambito del protocollo d’intesa stipulatodal Laboratorio di Telematica del Politecnico di Bari e l’azienda, “SF System” srl di Montemesola (Taranto), proprietaria del brevetto.Giovanni Valecce ha potuto sviluppare la tecnologia IoT sotto la supervisione del tutor universitario prof. Alfredo Grieco ed aziendale, ing. Sergio Strazzella nell’ambito del suo percorso di dottorato in apprendistato per alta formazione e ricerca in Ingegneria elettrica e dell’informazione

Bari, 9 maggio 2019 – Figura nella top3 della competizione italiana. Gli ha consentito di qualificarsi alle semifinali, su scala mondiale. E’ l’innovativo sistema, denominato “Solarfertigation”, soluzione dedicata all’agricoltura e premiata a Milano presso la sede del Distretto dell’Innovazione lo scorso aprile, in occasione della 11° IOT/WT Innovation World Cup, manifestazione scientifica dedicata alle innovazioni e alla tecnologia.
Il progetto contiene e sostiene l’applicazione della tecnologia IoT al settore agricolo della produzione. L’idea, passata già alla fase sperimentale sul campo, è stata presentata al concorso da Giovanni Valecce, giovane dipendente della società e dottorando del corso di Dottorato di ricerca in Ingegneria elettrica e dell’informazione del Poliba. 
Esso presenta un innovativo sistema di fertirrigazione (Solarfertigation) basato su sistemi IoT (Internet of Things, tecnologia che abilita il dialogo su base collaborativa tra gli oggetti presenti in un qualsiasi scenario di interesse) che ne garantisce autonomia di funzionamento totale o parziale sull’area prescelta e per qualsiasi tipo di coltivazione.
Solarfertigation è un innovativo sistema di fertilizzazione e irrigazione automatica che si pone come obiettivo quello di traghettare i sistemi fertirrigazione nell’era dell’automazione e dell’intelligenza artificiale dai sistemi tradizionali a quelli autonomi intelligenti. Ciò consentirà, in generale, una ottimizzazione gestionale, attraverso un minor consumo di risorse idriche e di fertilizzanti, minor ore lavoro e qualità dei prodotti. 
Il sistema rappresenta l’integrazione di un software per il supporto alle decisioni dell’agricoltore ed un hardware capace di trasformare le decisoni in azioni di fertilizzazione e irrigazione, attraverso una interfaccia web e mobile di facile utilizzo, dalla quale è possibile effettuare tutte le operazioni di fertilizzazione e irrigazione sia in tempo reale che con eventi programmati. 
Il sistema è energeticamente autosufficiente grazie all’integrazione di un impianto fotovoltaico ed è munito di un modulo automatico per il dosaggio di fertilizzanti liquidi ed in polvere che consente di gestire differenti colture in diverse parti del medesimo campo. 
Il Sistema mediante una rete di sensori consente di raccogliere i dati ambientali dal campo, integrando gli stessi con quelli metereologici ed elaborare la corretta soluzione di fertirrigazione per la tipologia di coltura selezionata e la specifica fase di crescita al fine di incrementare la produttività dei terreni, semplificare la gestione del campo e recuperare aree fertili. Grazie all’integrazione di un impianto fotovoltaico stand alone consente inoltre di recuperare aree agricole fertili attualmente non coltivate, per la mancanza di rete elettrica.
Il progetto “Solarfertigation” è già nella fase sperimentale e ha trovato applicazione in agro di Pezze di Greco (BR) nell’ambito delle colture orticole.
L'agricoltura intelligente è un promettente campo di applicazione dei principi fondamentali della cosiddetta Industria 4.0. L'integrazione di Cyber Physical Systems, tecnologie Internet of Things, Cloud/Edge/Fog computing con i macchinari agricoli tradizionali favorisce la diffusione di strumenti di pianificazione automatica dell'irrigazione, ottimizzazione del processo di crescita delle piante, monitoraggio dei terreni agricoli e gestione della produzione, miglioramento dell'efficienza energetica, osservazione delle fasi fenologiche, rilevamento di insetti o malattie delle colture e tracciabilità della catena produttiva.
Tale risultato è stato possibile grazie ad un protocollo d’intesa tra il Politecnico di Bari e la “SF System” srl, con sede a Montemesola (Taranto) sottoscritto nel 2017 a sostegno di un percorso in Apprendistato di alta Formazione nell’ambito del Dottorato di Ricerca in Ingegneria Elettrica e dell’Informazione. Tale accordo ha consentito la richiesta di collaborazione avanzata dall’azienda tarantina al Politecnico per lo studioelo sviluppo delle tecnologie Internet of Things in ambito smart agriculture. Inoltre, ha consentito l’assunzione del giovane dott.Valecce in azienda con l’innovativa formula di apprendistato in alta di formazione e ricerca finalizzata allo sviluppo della ricerca che porterà lo studente a conseguire il titolo di dottorato.
Questo risultato testimonia l’efficacia di percorsi di contaminazione tra laboratori del Poliba e le Imprese che hanno reale volontà di innovare mediante il nuovo tipo di percorso dottorale in Alto Apprendistato e ricerca.
 A testimonianza della possibilità di coniugare innovazione sul campo e ricerca scientifica, il lavoro di ricerca ha portato alla pubblicazione di un articolo scientifico “Solarfertigation: Internet of Things architecture for Smart Agriculture” che il tutor Poliba, prof. Alfredo Grieco, presenterà al convegno “4th Workshop on Convergent Internet of Things (C-IoT)” IEEE International Conference on Communications il prossimo 20 maggio a Shanghai, in Cina.

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Secondo Workshop.  Giovedì, 9 maggio, ore 10.00, presso il Municipio della città

Strategico il coinvolgimento delle amministrazioni e degli stakeholder locali per affiancare e sostenere lo studio scientifico condotto dal Politecnico di Bari e dall’Università di Bologna. Il progetto è finanziato dal Ministero dell’Ambiente

Bari, 7 maggio 2019 – Il territorio del comune di Margherita di Savoia, posto come in una tenaglia tra la foce del fiume Ofanto, a Sud, e l’intera architettura delle saline, immediatamente a nord della città, è morfologicamente uno dei siti più vulnerabili della Puglia. 
In più, la sostenuta antropizzazione della fascia costiera, amplificata sistematicamente nel periodo estivo, unita a rimedi di ingegneria idraulica discutibili e di scarsa efficacia adottati nell’ultimo decennio, hanno accelerato i fenomeni di erosione costiera, e, di riflesso, minato parte dell’economia turistica-balneare comunale. 
La necessità di porre rimedi a tale condizione di fragilità ambientale che riguarda molte aree costiere non solo della Puglia ma dell’intera penisola ha favorito la realizzazione di un progetto sperimentale dedicato al fenomeno erosivo costiero. Il progetto, denominato, “Stimare”, acronimo di Strategie Innovative per il Monitoraggio ed Analisi del Rischio Erosione, elaborato dal Politecnico di Bari e dall’Università degli Studi di Bologna è finalizzato alla ricerca ed alla sperimentazione di nuovi sistemi per contrastare il fenomeno erosivo costiero. Di durata biennale, è stato finanziato dal Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio con un finanziamento di 340 mila euro. La somma è interamente destinata agli studi e alla ricerca scientifica su due siti di particolare interesse: Margherita di Savoia per la Puglia; Riccione e Cervia per l’Emilia-Romagna.
Il progetto, presentato lo scorso dicembre, ha già mosso i primi passi. La consapevolezza della gravità del fenomeno e l’urgenza di promuovere interventi strutturali e di gestione idonei a contrastare i processi erosivi impone la massima sinergia fra tutti gli attori coinvolti: enti pubblici, imprenditori ed utenti del mare.
A tal riguardo, giovedì, 9 maggio, ore 10.00, al Palazzo Comunale di Margherita di Savoia si terrà il secondo workshop del progetto STIMARE (Strategie Innovative per il Monitoraggio ed Analisi del Rischio di Erosione). L’incontro consentirà di conoscere il lavoro effettuato in questi mesi al fine di definire gli impianti pilota di opere innovative di protezione, tali da consentire una vista d’insieme della costa che sarà sino al 2040, nonchéalla definizione di strategie di attuazione condivise. Inoltre, sarà presentata la campagna che vedrà coinvolti gli studenti del Poliba. Questi, sottoporranno appositi questionari in tutti i lidi pugliesi, al fine di valutare la percezione del rischio erosione da parte dell'utenza.
All’incontrosono stati invitati a partecipare rappresentanti delle amministrazioni e stakeholder selezionati con il criterio della più vasta rappresentanza degli interessi coinvolti. In particolare, parteciperanno il Comune di Margherita di Savoia, l’Acquedotto Pugliese, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Provincia BAT, Regione Puglia, Associazione degli Stabilimenti Balneari, cooperative di produttori locali e associazioni ambientaliste.
La giornata inizierà con i saluti del Sindaco di Margherita di Savoia,avv. Bernardo Lodispoto e con una breve presentazione del progetto STIMARE del prof. Leonardo Damiani, del Politecnico di Bari, responsabile scientifico per la Puglia del progetto e proseguirà con l’illustrazione della metodologia “Future Workshop” e delle modalità di svolgimento dei lavori da parte della prof. Angela Barbanente e della dott.ssa Giulia Motta Zanin, entrambe del Poliba. Successivamente i partecipanti verranno suddivisi in due gruppi e inizierà il Workshop che si concluderà alle ore 18.00.
Hanno assicurato al presenza: Acquedotto Pugliese, ing. Girolamo Vitucci; Autorità Portuale, segretario generale, dott. Tito Vespasiani;Provincia BAT, arch. Mauro Iacoviello; Regione Puglia, Servizio Osservatorio e Pianificazione Paesaggistica, Arch. Stefania Cascella;Associazione Balneari (ASBA), Antonio Capacchione (Presidente); Cooperativa di Comunità, ing. Enzo Russo (vice presidente).

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Sessennio 2019 -2025. Si vota venerdì, 28 giugno nelle sedi di Bari e Taranto

In caso di mancata elezione previste altre tre date: 2 e 8 luglio con la maggioranza assoluta dei voti. 16 luglio, attraverso il ballottaggio tra i due candidati più suffragati nella terza votazione

Bari, 6 maggio 2019 – La comunità del Politecnico di Bari, presente nelle sedi di Bari e Taranto, eleggerà il nuovo Rettore per il sessennio 2019-2025 il prossimo 28 giugno. Lo ha reso noto, in un apposito provvedimento datato, oggi, 6 maggio, il Decano dell’ateneo, prof. Carmine Pappalettere.

Alle urne saranno chiamati tutti i docenti (ordinari, associati, ricercatori); gli studenti componenti degli organi centrali e periferici (Consiglio degli Studenti, dei Consigli di Dipartimento, delle Scuole e delle Commissioni Paritetiche nonché in ogni altra loro rappresentanza negli organi di Ateneo); il personale dirigente, tecnico, amministrativo, bibliotecario.
In particolare, i ricercatori a tempo determinato (tipo a), gli studenti e il personale dirigente, tecnico, amministrativo e bibliotecario sosterranno l’elezione dei candidati rettori con voto pesato determinato da un coefficiente pari ad un sesto del rapportotra elettorato attivo dei docenti (ordinari associati, ricercatori a tempo indeterminato) e la categoria di riferimento; per i ricercatori a tempo determinato (tipo a) questo coefficiente non può comunque essere superiore ad un sesto.
Le operazioni di voto si svolgeranno presso la sede di Bari nell’Aula Magna “Attilio Alto” e presso la sede di Taranto (Centro interdipartimentale “Magna Grecia”) nei seggi appositamente allestiti, venerdì, 28 giugno, dalleore 9:00 alleore 16:00
Ciascun elettore avrà diritto ad esprimere una sola preferenza. Sarà considerata nulla la scheda che conterrà un numero di preferenze superiore. 
Le operazioni di scrutinio avranno inizio successivamente alle operazioni di voto e fino alla loro conclusione. Ogni votazione sarà considerata valida se vi avrà partecipato almeno un terzo degli aventi diritto al voto.
Qualora nessun candidato otterrà la maggioranza assoluta dei voti (50% +1), si tornerà alle urne, per la seconda votazione, martedì, 2 luglio con pari orario. Una terza votazione è prevista per lunedì, 8 luglio 2019 sempre dalle ore 9:00 alle ore 16:00. 
Qualora anche nella terza votazione nessun candidato otterrà la maggioranza assoluta dei voti, si procederà con il ballottaggio tra i due candidati che nell’ultima terza votazione avranno riportato il maggior numero di voti, martedì, 16 luglio 2019, dalle ore 9:00 alle ore 16:00.
Il Rettore sarà eletto fra i professori ordinari candidati. La candidatura dovrà essere presentata al Decano del Politecnico di Bari entro il 13 giugno 2019
Entro il 18 giugno 2019, dopo aver verificato la regolarità e le eventuali incompatibilità, saranno rese pubbliche le candidature.
Un’assemblea per consentire ai candidati di esporre i propri programmi, è prevista per giovedì, 20 giugno 2019 nell’Aula Magna “Attilio Alto”.
Il futuro Rettore del Politecnico di Bari si avvicenderà con l’attuale, prof. Eugenio Di Sciascio, a far data 1° ottobre 2019e resterà in carica sino al 30 settembre 2025. 

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Ambiente. Domani, 3 maggio, ore 19.30, Collegio Universitario di Merito Poggiolevante Bari 

Bari, 2 maggio 2019 - Una nuova ricerca scientifica pubblicata da “National Geographic Italia” sostiene che i leader mondiali devono aumentare rapidamente gli impegni per la conservazione degli ecosistemi terrestri e marini per assicurare un clima stabile e un'alta qualità della vita nel prossimo futuro. I paesi dovrebbero raddoppiare la proporzione di terre emerse protette fino ad arrivare al 30% della superficie della Terra e aggiungere un 20% in più come aree di stabilizzazione del clima, per un totale del 50% delle le terre emerse mantenute in uno stato naturale.

L’opinione pubblica chiede sempre più risposte documentate e prese di posizioni concrete alla domanda incalzante: il riscaldamento globale del pianeta è fattore di accelerazione dei cambiamenti climatici ed ambientali irreversibili? Fake news o verità preoccupante? Al tema e agli interrogativi proposti è dedicato l’incontro “Riscaldamento globale: fake news o verità preoccupante?”in programma domani pomeriggio, venerdì, 3 maggio, ore 19.30 presso la sede del Collegio Universitario di Merito IPE Poggiolevante di Bari (via Orfeo Mazzitelli, 41). 

Partecipano: Franco Prodi, Fisico, meteorologo e climatologo dell’Università di Ferrarae Leonardo Damiani, Ordinario di Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia del Politecnico di Bari.Modera, Giovanni Matera, giornalista e inviato RAI.

L’evento, aperto al pubblico, fa parte della serie di conferenze, “I Dialoghi del Levante”.

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I Concerti del Politecnico.Da Telemann a Piazzolla e le inclusioni di Shostakovich e Frolov 
La sintesi dell’incontro tra l’universo musicale e quello scientificoscardina una comune diffidenza. Il collante è una forma mentis comune ai due mondi e l’incontro di realtà così diverse non può che produrre risultati piacevolmente inaspettati

Bari, 30 aprile 2019 – Due percorsi di formazione paralleli e contemporanei: uno nella musica, tra i conservatori di Bari e Foggia, l’altro in accademia, nel Politecnico di Bari tra ingegneria e architettura. Mondi apparentemente distanti nella espressione finale, musicale e scientifica, ma con un denominatore comune: l’approccio alla costruzione di un metodo scientifico per entrambi gli ambiti. Elemento questo, raro, poco visibile ai più, proiettati al giudizio finale, ricco di stimoli creativi, in un processo che include sperimentazione e contaminazione. 
Su queste basi di curiosa inclusione, “Contaminazioni di punti di vista non scontati” sei protagonisti del Politecnico di Bari: Eliana de Candia, violinista e architetto; Pierfrancesco Diella, pianista e studente di ingegneria gestionale; Elia Distaso, violinista e ricercatore poliba (coordinatore); Francesca Greco, violinista e studentessa magistrale di ingegneria ambientale e del territorio; Filippo Scarangella, contrabbassista e ingegnere meccanico; Antonia Volpone, violinista e architetto si esibiranno in occasione della rassegna “I Concerti del Politecnico” 2018-2019, giovedì, 2 maggio, ore 18.30.
Saranno loro che esprimeranno con la musical’Estro Armonico, coniato da Antonio Vivaldi, ovvero la convivenza dei vincoli matematici dettati dalle regole dell'armonia nella perenne ricerca del perfetto punto di equilibrio fra esigenze opposte. 
La sintesi di questo incontro mira a scardinare la diffidenza con cui si guarda chi è solito accostare l’universo musicale e quello scientifico. Il collante è una forma mentis comune ai due mondi. Chi divide la propria esistenza tra di essi giova dei benefici che vicendevolmente lo studio di una delle due realtà produce sulla pratica dell’altra. I musicisti eseguiranno, l’antico e il moderno, di alcuni autori: da Georg Philipp Telemann ad Astor Piazzolla, includendo DmitriShostakovich,Igor Frolov,Johan Halvorsen.
L’appuntamento, curato e organizzato dal Politecnico di Bari e dall’Associazione Regionale dei Cori Pugliesi (ARCoPu), primo del mese di maggio, è previsto presso il museo della Fotografia (campus universitario). Il concerto, gratuito, è aperto al pubblico. Ingresso dalle ore 18.00.

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Seminario.Per la rassegna, “I concerti del Politecnico”, giovedì, 11 aprile, ore 18.30

Bari, 9 aprile 2019 – Fu per primo il filosofo e matematico greco Pitagora nel VI A.C. ad individuare la legge della fisica che lega la lunghezza del monocordo all'altezza del suono che esso produce. Questa fu una delle prime descrizioni scientifiche del rapporto, scienza-musica. 
In un'epoca in cui il sapere è generato, condiviso e fruito con le tecniche digitali, la tradizionale interazione, Arte-Scienza-Tecnologia ha subito una forte accelerazione: dall'arte all'entertainment, passando per il gaming,la realtà virtuale, richiedendo competenze molto lontane dalla settorialità. 
Il legame che lega: razionalità scientifica-creazione musicale sarà oggetto del seminario“L’evoluzione tecnologica nel campo della musica applicata”, in programma giovedì, 11 aprile, ore 18.30, nell’aula magna “Edoardo Orabona” (campus universitario).
Guideranno i partecipanti al Seminario (aperto a tutti) Tommaso Di Noia, Dino Guaragnella, docenti del Politecnico di Bari, Francesco Scagliola, docente del Conservatorio “Niccolò Piccini” di Bari. 
L’iniziativa, costituisce parte integrante degli appuntamenti della rassegna “I concerti del Politecnico” per l’anno accademico 2018-19, curata dal Politecnico di Bari e da ARCoPu (Associazione Regionale dei Cori Pugliesi. 

Chi sono i relatori. Tommaso Di Noia, laureato in Ingegneria Elettronica è Professore Ordinario nel Settore "Sistemi di Elaborazione dell'Informazione" presso il Politecnico di Bari. Professore di "Logic and Artificial Intelligence" è Coordinatore del Laboratorio di Esperienza Digitale (LED) stabilito al Politecnico di Bari in collaborazione con Microsoft Italia. L'attività di ricerca di Tommaso Di Noia si concentra principalmente su ciò che ruota attorno all'Intelligenza Artificiale e alla Gestione dei Dati. I filoni di ricerca seguiti si concentrano su come sfruttare l'informazione codificata all'interno di dataset di tipo Big Data. Guidato dai risultati raggiunti nel campo del commercio elettronico, la sua attenzione si è spostata nello studiare nuovi modi per coniugare le tecniche di rappresentazione della conoscenza e del ragionamento automatico.
Dino Guaragnella, laureato con lode in Ingegneria Elettronica è attualmente ricercatore confermato in Telecomunicazioni. È associato all’Istituto di Studio sui Sistemi Intelligenti per l’Automazione (ISSIA – CNR) da più di dieci anni e del gruppo di ricerca del INFN di Bari. Gli interessi scientifici riguardano l’elaborazione numerica di segnali, immagini e video, la Computer Vision, il Pattern Recognition e in generale l’elaborazione statistica di segnali multidimensionali. E’ docente del corso di Elaborazione numerica dei segnali per i corsi di laurea in Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni e in Ingegneria Elettronica. 
Francesco Scagliolaè compositore e didatta. Specializzato in Composizione presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e in Informatica Musicale presso il centro Tempo Reale. La sua produzione musicale, spazia dalla musica strumentale, a quella elettronica, fino alle arti intermediali. È fondatore del gruppo di produzione multimediale SinThésis. E’ professore della cattedra di Composizione Musicale Elettroacustica presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari, dove coordina le Lauree in Musica Elettronica. 

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Inaugurazione dell’anno accademico con il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte

Bari, 8 aprile 2019 – Sarà il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, l’ospite d’onore all’inaugurazione dell’Anno Accademico 2018-2019 del Politecnico di Bari, il ventottesimo dalla sua fondazione. La cerimonia si svolgeràsabato, 13 aprile, con inizioalle ore 10.00 nell’aula magna “Attilio Alto” del campus universitario di via Orabona. 
Il programma prevede, nell’ordine, gli interventi del rappresentante degli studenti e quello del personale tecnico-amministrativo-bibliotecario del Politecnico. Seguiranno la relazione del Rettore del Politecnico, Eugenio Di Sciascioe gli interventi del Presidente della Crui - Conferenza dei rettori delle università italiane, Gaetano Manfredie del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte.
Prima della cerimonia inaugurale, S.E. Monsignor Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto, celebrerà la Santa Messa alle 8.30 nella cappella “Sedes Sapientiae” del Politecnico (atrio scoperto nel campus). 
Si prega di comunicare al più presto, per ogni testata, i nominativi dei colleghi giornalisti e degli operatori che interverranno, al fine di predisporre i pass stampa, che saranno consegnati entro 15 minuti prima dell’inizio della cerimonia. In alternativa, potranno essere ritirati presso l’Ufficio eventi del Politecnico dalle 9 alle 13 fino a venerdì 12 aprile.

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Riconoscimenti. Premio ARCo giovani ePremio Internazionale di Restauro Architettonico

Bari, 5 aprile 2019 – I progetti di restauro contenuti nelle tesi di laurea in Architettura su Locorotondo e sul Castello di Gallipoli, che ha visto il coinvolgimento di dodici neo architetti del Poliba, hanno ottenuto ulteriori prestigiosi riconoscimenti a Napoli e Ferrara.
“Menzione Speciale” è stata attribuita infatti, alla tesi, “Locorotondo. Il centro antico”, in occasione del VIII° Convegno Nazionale, “I buoni interventi di restauro: conservazione, adeguamento, riuso”,tenutosi a Napoli (8-9 marzo), presso Palazzo Reale, nel corso del quale sono stati attribuiti i riconoscimenti del concorso, Premio ARCo giovani.
“Locorotondo. Il centro antico”.Questo lavoro di tesi focalizza l’attenzione sul centro antico di Locorotondo (BA) per elaborare linee-guida finalizzate alla redazione di un Piano di Recupero. Queste hanno lo scopo di orientare gli interventi sul costruito, caratterizzato da edifici con singolari coperture dette cummerse, cioè coperture a due falde con manto in chiancarelleche, concentrate qui in una composizione più unica che rara, costituiscono un patrimonio unico e irripetibile. Lo studio effettua una schedatura dei tipi edilizi ricorrenti e degli elementi architettonici caratterizzanti di cui vengono rilevate le principali forme di degrado e indicati gli interventi ritenuti più adeguati nel rispetto dei caratteri identitari del luogo. In applicazione delle linee-guida viene selezionato un isolato di cui vengono riconosciute innumerevoli criticità, per il quale viene messo a punto un progetto di restauro “pilota”. La proposta si estende ai punti di ‘contatto’ con la città moderna particolarmente problematici, i quali presentano scenari degradati e respingenti. In particolare, viene studiata l’area lungo il tratto nord dell’anello immediatamente a ridosso del centro antico, fra via Vittorio Veneto e via Cavour, che si conclude con uno spazio pubblico, denominato Piazza Mitrano, adiacente all’isolatocampione. Il progetto attribuisce la funzione di parcheggio pubblico al piano interrato e di spazio di aggregazione articolato su terrazzamenti delimitati da muretti a secco, alla quota superiore, dove i dislivelli vengono superati da un sistema di risalita costituito da rampe, scale e cordonate. 
Autori della tesi sono: Caterina Anelli,
Giorgio Maria Bevilacqua, Annalisa Cascione,
Serena Cellie,
Antonio De Liddo, Roberta Quaranta.
Il premio ARCo, promosso dall'Associazione per il Recupero del Costruito (ARCo) è dedicato alle migliori tesi di laurea che abbiano approfondito con contributi nuovi ed originali i temi del restauro, del recupero e della valorizzazione del costruito storico, sia in forma di progetto che di ricerca analitica e/o teorica.
Finalista e riconoscimento in “Short List” è stata la tesi di laurea su“Il restauro del Castello di Gallipoli” premiatain occasione della 7° edizione del Premio Internazionale di Restauro Architettonico “Domus Restauro e Conservazione Fassa Bortolo”. Iniziativa riservata a tesi di laurea, dottorato, master post-laurea o specializzazione, tenutosi a Palazzo Tassoni Estense di Ferrara lo scorso 28 marzo.
“Il restauro del Castello di Gallipoli”MAST (Musica-Arte-Storia) è un acronimo che richiama la proposta di riconversione d'uso del castello attraverso un progetto di restauro che, se da un lato conserva la materia antica rispettando i segni delle stratificazioni storiche, dall’altro sottolinea gli aspetti peculiari del monumento attraverso un allestimento museale capace di valorizzare gli interni delle torri e degli ambienti distribuiti attorno alla corte. Gli spazi sono messi in relazione reciproca grazie ad un itinerario di visita, affidato a un percorso fisicamente riconoscibile al quale è attribuito il compito di guidare l'utente alla scoperta di spazi pluristratificati. Il progetto intende rivitalizzare il complesso fortificato, facendo leva sulla cultura barocca che, con le sue molteplici espressioni artistiche, ha lasciato un'impronta significativa nella cultura di Gallipoli. Dunque, in continuità con la riconversione dell'uso del Rivellino che si intende ricongiungere fisicamente al castello, da cui era stato separato, e adattare a spazio ‘evenenziale’ all’aperto (destinato a proiezioni, spettacoli teatrali, musicali), si propone l’inserimento di un'Accademia di Musica Barocca che potrà essere accolta negli ambienti del secondo piano del castello di più recente realizzazione e dotati di una propria anatomia distributiva rispetto agli spazi museali. Ancora in continuità con la tradizione locale si propongono laboratori artigianali con finalità educativo-ricreative da collocare negli ambienti situati nel seminterrato del Mercato, edificio aggiunto in aderenza al castello e divenuto parte integrante del complesso fortificato, al fine di recuperare e far rivivere la tradizione legata alla lavorazione artistica della cartapesta. 
Autrici della tesi: Valentina Bello, Mariangela Calabrese, Simona Cavallo, Daniela Cotugno, Simona Ferrante, Camilla Romanazzi.Relatrice di entrambe le tesi di laurea: prof. Rossella de Cadilhac, Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura del Poliba.
La settima edizione del Premio Internazionale di Restauro Architettonico di Ferrara ha visto la partecipazione di oltre settanta candidati.
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Città di Trani.Inaugurazione della Bibliotheca Orientalis “Attilio Petruccioli”
Il patrimonio: circa 12.000 volumi, più di 20.000 diapositive, oltre 1000 negativi di immagini di architettura, citta e paesaggi dei paesi islamici, documenti di valore storico, carte geografiche, catasti urbani, rilievi architettonici originali.
I servizi: spazi di lettura e di studio; laboratori di progettazione e ricerca; strategie per la ricerca online; corsi di formazione professionale; aule per convegni nazionali ed internazionali; aree di co-working.

Bari, 28 marzo 2019 – Sarà la Città di Trani, in Puglia, ad ospitare la più grande biblioteca europea dedicata all’architettura dei paesi islamici e orientali. 
Si chiamerà, Bibliotheca Orientalis “Attilio Petruccioli”. Avrà sede presso il Polo Museale della città e sarà inaugurata, in una apposita cerimonia, sabato, 30 marzo, ore 11.00, nella sua prossima sede di Piazza Duomo.
Forte di quasi 12.000 volumi, numerosi dei quali rari, più di 20.000 diapositive, oltre 1000 negativi di immagini di città e paesaggi dei paesi islamici e orientali, arricchita da documenti di valore storico, carte geografiche, catasti urbani, rilievi architettonici originali non ha eguali in Italia e in Europa.
La sua eccezionalità consiste infatti, nella specializzazione e concentrazione di testi sulla architettura dei paesi islamici e orientali. Con essa potrà competere nel mondo solo la Rotch Library del MIT - Massachussetts Institute of Technology, di Cambridge, Stati Uniti. 
Essa sosterrà l’attività di supporto alla ricerca e rappresenterà un’attrazione internazionale per gli studiosi, avvalendosi di una rete di relazioni costruite nel corso del tempo con numerose istituzioni scientifiche dei paesi islamici.
La biblioteca sarà composta da tre sezioni: Sezione bibliografica: Storia dell’architettura e dell’urbanistica islamica, Restauro e progettazione nei paesi in via di sviluppo, Maghreb, Egitto, Italia Meridionale e colonie, Medio Oriente, Iran, Asia Centrale, Impero ottomano, India, Sud-Est Asiatico, Cina e Giappone, Paesaggio, Caratteri tipologici dell’architettura, Teoria e storia dell’architettura, trattati di architettura.
Archivio cartografico: carte geografiche, catasti urbani, rilievi architettonici originali (maggior parte su supporto DVD) e la collezione completa del Tuebinger Atlas des Vorderen Orient.
Archivio fotografico: piu di 20.000 diapositive e 1000 negativi di immagini di architettura, città e paesaggi dei paesi islamici, documenti di valore storico di siti a volte scomparsi.
La Bibliotheca Orientalis “Attilio Petruccioli” ha una storia di 45 anni. Essa è il risultato del percorso di ricerca scientifica, culturale e di vita di Attilio Petruccioli (da cui il nome), già docente presso il MIT e Harvard in USA, e successivamente, pioniere e Preside della Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari. 
La biblioteca si avvale del suo braccio scientifico denominato Centro studi per l’ambiente nei paesi islamici.Dal 2000 la biblioteca ha fornito il supporto scientifico e di ricerca a più di 200 tesi di laurea della Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari dedicate all'architettura, alla città ed al paesaggio dei paesi islamici.     
Dal 1983 al 2001 la biblioteca e il Centro Studi per l’ambiente nei paesi islamici hanno pubblicato la rivista internazionale a carattere monografico, “Journal of the Islamic Environmental Design Research Centre” che riprenderà le pubblicazioni nella nuova sede di Trani.
La biblioteca, aperta al pubblico, è parte della Fondazione SECA. Nell’ambito della Fondazione SECA la biblioteca e il Centro studi per l’ambiente nei paesi islamici favoriranno la cooperazione di cittadini e studiosi, fisicamente presenti o connessi, mobilitando il numero più alto possibile di persone nella produzione culturale.
La Biblioteca provvederà alla conservazione, acquisizione e diffusione del patrimonio bibliografico e documentale, al fine di rispondere alle esigenze didattiche e di ricerca di studenti, ricercatori e docenti. Le attività saranno espletate, anche in rapporto con realtà esterne, mediante l'utilizzo di tecniche biblioteconomiche e informatiche adeguate.
Saranno disponibili al pubblico: spazi di lettura e di studio; laboratori di progettazione e ricerca; strategie per la ricerca online; corsi di formazione professionale; aule per convegni nazionali ed internazionali; aree di co-working.
“In una fase di profondi cambiamenti degli scenari politici, culturali ed economici del mediterraneo – sostiene il prof. Attilio Petruccioli, riprendere l'attività di supporto alla ricerca in Puglia e di attrazione per gli studiosi, in rete con istituzioni politiche e scientifiche dei paesi islamici, favorisce la rimozione delle barriere di accesso alla cultura, e favorisce un modello in cui la produzione culturale sia diffusa, orizzontale e partecipata”.
Con il presidio culturale all'interno del centro storico, la biblioteca contribuirà al ruolo di anello di congiunzione tra cultura occidentale e cultura orientale.  
Con la presenza della Bibliotheca Orientalis “Attilio Petruccioli” la città di Trani conferma ancora una volta la sua vocazione di cerniera tra Oriente e Occidente, tra mondo greco e latino, arabo-musulmano e cristiano, favorendo una contaminazione di culture opposte che devono costituire risorsa, arricchimento.

Comunicato stampa.

I Concerti del PolitecnicoMartedì, 26 marzo, Museo della Fotografia, ore 18.30
La musica del primo periodo del Romanticismo è concepita non più come rappresentazione della realtà, ma come liberazione della fantasia ed espressione del sentimento

Bari, 22 marzo 2019 - L'esperienza artistica del primo periodo del Romanticismo di primo ‘800 diviene simbolo del l'invisibile e dell'indicibile. L'Artista è considerato l'uomo che più si avvicina a Dio, perché il suo sguardo coglie tracce di una realtà superiore, di un principio Divino, nascosto nel profondo di ogni cosa. La musica è concepita non più come rappresentazione della realtà, ma come liberazione della fantasia ed espressione del sentimento. 
“Il Lied Romantico e dintorni”è un viaggio della rassegna 2018-2019 de “I Concerti del Politecnico” nella musica in cui, compositori ed artisti, per mezzo di virtuosismi, esprimeranno momenti lirici espressivi, giochi timbrici, coloristici e coinvolgenti. Spohr, Shubert, Mendelssohn con i loro Lieder e Concertpieces, saranno interpretati da Annamaria Stella Pansini, soprano, Anna Bavaro e Leonardo Cattedra, clarinetto, Domenico Bruno, pianoforte. L’iniziativa, è curata dal Politecnico di Bari e dall’Associazione dei Cori Pugliesi (ARCoPu) ed è in programma per martedì, 26 marzo, ore 18.30,presso "Museo della Fotografia" (campus universitario). Ingresso libero.
Chi sono gli artisti. Anna Maria Stella Pansini, soprano,si èdiplomata in canto e in pianoforte presso il Conservatorio di Musica ”N. Piccinni” di Bari. E’ vincitrice in numerosi concorsi lirici internazionali. Ha debuttato a numerose opere. Tra queste: “Turandot”; “Nabucco”; “Rigoletto”; “La Traviata”; “La Bohème”; “Tosca”; “Madama Butterfly”; ”Suor Angelica”; “Tabarro”; “Le Nozze di Figaro”; ”Così fan tutte”; “Don Giovanni”. Svolge intensa attività concertistica, dedicandosi anche al repertorio sacro. E' docente di esecuzione ed Interpretazione-Canto presso il Liceo Musicale Statale “A.Casardi” di Barletta.
Anna Bavaro, clarinetto, ha frequentato il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari dove si è diplomata in clarinetto. Ha proseguito i suoi studi e si è perfezionata presso l’Accademia Musicale Pescarese.  E’ vincitrice di Concorsi Nazionali e Internazionali in formazioni cameristiche. Ha collaborato con numerose Orchestre Sinfoniche. Ha partecipato a Festival Musicali Internazionali. E’ attualmente Docente di Clarinetto presso il Liceo Musicale “Don Lorenzo Milani” di Acquaviva delle Fonti.
Leonardo Cattedra, clarinetto,ha frequentato il Conservatorio di Bari, “N. Piccinni”  dove si è brillantemente diplomato.  Successivamente si è perfezionato con vari clarinettisti. Ha conseguito il Diploma di Alto Perfezionamento in Clarinetto e in Musica da Camera presso l’Accademia Musicale Pescarese. Vincitore di Concorsi Nazionali ed Internazionali, ha collaborato con diverse Orchestre Sinfoniche (Orchestra del Teatro Petruzzelli, Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari).  Si è esibito come concertista, sia da solista che in formazioni cameristiche per importanti associazioni musicali. E’ docente di Clarinetto presso il Conservatorio di Musica “S. Giacomantonio” di Cosenza. 
Domenico Bruno, pianoforte,si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio "N. Piccinni" di Bari. Ha continuato la sua formazione solistica e cameristica conseguendo nel 1994 presso l'Accademia Musicale Pescarese il diploma di Musica da Camera. Ha partecipato a numerosi concorsi, nazionali ed internazionali, sia da solista sia in formazioni cameristiche. Collabora con le principali orchestre della provincia di Bari. Si è esibito, per importanti associazioni musicali in Francia, Inghilterra, Romania, Ungheria, Grecia, Repubblica di Panama, Emirati Arabi Uniti, Libano, Etiopia, Arabia Saudita e in diverse città italiane ottenendo unanimi consensi di pubblico e critica. E' titolare della cattedra di Pianoforte presso la Scuola Secondaria di I grado “R. Monterisi” di Bisceglie (Bt).

Comunicato stampa.

Attività sportive e ricreative.Venerdì, 22 marzo, ore 18.30, aula magna “Attilio Alto”
Seminario sull’arte marziale cinese del Taijiquan

Bari, 19 marzo 2019 – Il Taijiquan è una antichissima arte marziale, patrimonio della millenaria cultura cinese.  La sua pratica si sviluppa dall’antica tradizione energetica, filosofica e spirituale taoista e si ispira al ciclo dell’alternanza tra Yin Yang, che porta alla generazione della vita e del movimento.
Il Taijiquan si è diffuso oggi in tutto il mondo per l’eleganza dei suoi movimenti fluidi ed armoniosi che favoriscono l’accumulo e la corretta circolazione dell’energia vitale, aiutando così il praticante a mantenere e rafforzare la propria salute psico-fisica ed il proprio benessere. Se praticato con serio impegno, risulta essere un efficace e sofisticato mezzo di autodifesa in tutte le situazioni di conflitto, non solo fisiche: seguendo i principi della filosofia taoista, insegna ad usare la morbidezza per sconfiggere la forza rigida. 
Il Taijiquan è meditazione in movimento che consente al praticante di ricercare il difficile equilibrio fra mente, corpo e spirito. È considerato l’esercizio di “lunga vita” per eccellenza ed è indicato specie per i giovani, ma è per tutti, senza alcuna controindicazione di base. Il più antico stile di Taijiquan è lo stile Chen. 
Questa antica arte, la sua pratica ed i benefici, saranno spiegate con un seminario teorico-pratico aperto a tutti gli studenti e non solo, dal maestro Gianfranco Pace, esperto di fama mondiale e cultore di lunga data del Taijiquan, ospite al Poliba, venerdi, 22 marzo, ore 18.30, aula magna “Attilio Alto” (campus universitario).
Il m° G. Pace ha fondato una sua scuola residenziale, unica in Italia, di Taijiquan per giovani ed appassionati. Ha aperto, oltre che in Italia, scuole in Spagna, Argentina, Brasile, Germania. 
Chi è.Gianfranco Pace, nasce a Catania nel 1969. Inizia a studiare il Taijiquan stile Chen poco più che adolescente sotto la guida del M. Shi Rong Hua. Nel 1998 viaggia per la Cina per investigare sulle metodologie di pratica e conoscere maestri ritenuti di alto livello. Nel 2001 va a studiare a Chenjagou, culla del Taijiquan. Nel 2003 formalizza la nascita dell'ITKA, International Taijiquan Kung fu Association. Viene invitato ad insegnare in diversi paesi in Europa oltre che in molte città italiane. Per cinque anni consecutivi insegna a New York. Ha tenuto seminari in Florida, Cile, Messico, Repubblica Dominicana, Argentina, in quest'ultimo paese ha istituito una sede ITKA per il sud America. Dal 2015 al 2017 è stato incaricato dalla Federazione Italiana Wu Shu Kung Fu quale Maestro responsabile per il settore Taijiquan.
Il m° G. Pace ha insegnato anche in Cina, dove è stato ampiamente apprezzato da diversi maestri cinesi per l'alto livello del suo Taijiquan.

Comunicato stampa. 

1819-2019A duecento anni dalla composizione, un seminario per i “I concerti del Politecnico” 
Con la partecipazione del regista, Gennaro Nunziante

Bari, 15 marzo 2019 – Quando nel 1819 Giacomo Leopardi da Recanati, componeva l’idillio, “L’Infinito” non poteva immaginare la nascita di una delle più note poesie di tutti i tempi. 
“L’Infinito”, forse la più alta espressione del suo genio poetico, era destinato a sfidare il suo stesso titolo, generazione dopo generazione con una luce che brilla e si rinnova, intatta, da 200 anni. Ma qual è il suo significato, oggi, nell’epoca dei social e di internet? La nostra vita desidera l’infinito. L’uomo è finito ma cerca l’infinito. Si, ma come di descrive l’infinito? La nostra identità è legata all’infinito. “Per poterlo incontrare - sostiene Davide Rondoni, scrittore e poeta, che a Leopardi e all’Infinito ha dedicato il recente libro “E come il vento”, Fazi editore – bisogna essere capaci di cogliere i segni: coltivare lo spazio dell’attenzione, dell’ascolto, della contemplazione. Fare l’esperienza di sentire che siamo fatti di infinito per l’infinito”. 
L’opera di Leopardi, che ha affascinato schiere di generazioni scolastiche e non solo, sarà celebrata in occasione del bicentenario, dalla stagione artistica, “I concerti del Politecnico” con un apposito seminario, “E come il vento” (dal titolo del libro) a cui parteciperà, Davide Rondoni e il regista e direttore artistico dell’iniziativa accademica, Gennaro Nunziante.
L’evento è in programma per martedì, 19 marzo, ore 18.30,nell’aula magna di Architettura (Dipartimento DICAR, campus universitario). Ingresso libero. 
Il relatore,Davide Rondoniè nato nel 1964, a Forlì. Laurea in Letteratura italiana Università di Bologna. Ha fondato e dirige il Centro di poesia contemporanea dell'Università di Bologna. Ha tenuto e tiene corsi di poesia e letteratura nelle Università di Bologna, Milano Cattolica, Genova, Iulm e in diversi Istituti specializzati nonché all’estero a YaleUniversity e Columbia Universitynegli Stati Uniti. E’ direttore artistico del festival DANTE09 a Ravenna. Ha partecipato ai più importanti festival di poesia in Italia e all’estero. Ha pubblicato alcuni volumi di poesia, tra cui “Il bar del tempo”. Ha vinto, tra gli altri, i premi più importanti in Italia (tra cui Montale, Carducci, Gatto, Ovidio, Camaiore, Metauro). Sue poesie sono edite in Francia, Usa, Venezuela, Russia, Inghilterra, Croazia, Cina e altri paesi. Ha edito, nel 2001 per Garzanti, un'antologia della poesia italiana dagli anni '70 a oggi, “Il pensiero dominante. Poesia italiana 1970-2000”. Ha curato per Rizzoli una nuova edizione commentata a più voci della Commedia di Dante. E' autore di testi teatrali rappresentati in diversi teatri italiani. Ha collaborato con i migliori attori del teatro italiano (Iaia Forte, Franco Branciaroli, Sandro Lombardi) e con musicisti (Lucio Dalla, Eugenio Finardi, Morgan, altri). Ha pubblicato articoli accademici su diversi autori tra cui Pascoli, Leopardi, Luzi, e Pasolini. 
Gennaro Nunzianteè attore, sceneggiatore e regista. Nasce a Bari nel 1963 e già dal 1985 si mette in evidenza come ideatore, autore di testi e talvolta regista dei programmi televisivi del duo comico Toti & Tata (Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo). Successivamente inizia a lavorare come sceneggiatore cinematografico approdando alla regia per il grande schermo. Inoltre ha scritto, insieme ad Alessandro D'Alatri, la sceneggiatura di Commediasexi, La febbre e Casomai. Ha recitato in Casomai e ne Il Grande Botto di Leone Pompucci, di cui ha curato anche la sceneggiatura. Nel 2000 ha firmato insieme a Cristina Comencini ed Enzo Monteleone la sceneggiatura di Liberate i pesci, diretto dalla stessa Cristina Comencini. Esordisce alla regia nel 2009 con Cado dalle Nubi interpretato da Checco Zalone. Conferma il suo sodalizio con Zalone con il film Che bella giornata nel 2011, film quest'ultimo record d'incassi del cinema italiano. Nel 2013 dirige nuovamente Checco Zalone in Sole a catinelle mentre nel 2016 firma la quarta pellicola del travolgente Checco Zalone intitolata Quo vado?. Nel 2018 firma la regia de Il vegetale con Fabio Rovazzi.
Il seminario, “E come il vento”,figura nel cartellone della stagione 2018-19 de “I Concerti del Politecnico”, organizzata e curata dal Politecnico di Bari e dall’Associazione Regionale dei Cori Pugliesi (ARCoPu).

Comunicato stampa.

Concerto.Unpercorso repertoriale sulla scuola compositiva pugliese dal Seicento al Novecento

Giovedì, 14 marzo, ore 18.30, Museo della Fotografia, Poliba

Bari, 12 marzo 2019 – A “I Concerti del Politecnico” è riservata una tappa pugliese di “ContemporaneaMENTE”, un articolato percorso repertoriale costruito sulla scuola compositiva pugliese dal Seicento al Novecento secondo l’interpretazione del Coro Giovanile Pugliese con la Direzione del m. Luigi Leo.
Ai concerti, previsti o già tenuti, ad Altamura (24 febbraio), Gioia del Colle (10 marzo), Gravina di Puglia (12 maggio), Santeramo (18 maggio), Ginosa (29 settembre) Laterza(27 ottobre), una tappa speciale sarà riservata al Politecnico di Bari, giovedì, 14 marzo, ore 18.30, Museo della Fotografia (campus universitario). 
L’iniziativa si inserisce nella rassegna 2018-2019 de “I Concerti del Politecnico”, curata dal Politecnico di Bari e dall’Associazione Regionale dei Cori Pugliesi (ARCoPu).
Un filo conduttore capace di attraversare i secoli, dal barocco ad oggi, racconterà al pubblico un territorio unico mostrando con sorpresa, i tratti comuni di compositori dello stesso territorio appartenenti però ad epoche diverse a dimostrazione della contemporaneità delle loro menti.
Particolare rilievo assumeranno le composizioni di autori pugliesi come Massimo De Lillo di Bari (classe1974), il giovanissimo compositore Simone Falcone (Putignano, 1989) o Palmo Liuzzi di Crispiano (1972), così come il compositore coratino Luigi Capuano oltre al compositore contemporaneo lucano Damiano D'Ambrosio. Oltre ai contemporanei saranno presenti nel programma, Pomponio Nenna (Bari, 1556-1618), Giovanni Maria Trabaci (Irsinia MT, 1575 - Napoli 1647), Stefano Felis (Bari, 1538-1603) o ancora Muzio Efrem nato a Bari nel 1549.
Protagonista della serata sarà il Coro Giovanile Pugliese,compagine corale formata da giovani coristi selezionati su tutto il territorio regionale con meno di 35 anni d’età. La preparazione del coro e la sua direzione è affidata al maestro Luigi Leo, pugliese e commissario artistico ARCoPu coadiuvato da Carla Capolongo in qualità di altro maestro del coro e da Erica Pizzileo come pianista accompagnatrice. Il Coro Giovanile Pugliese vanta un importante e articolato e riconosciuto percorso artistico in Italia e all’estero.
Il maestro, Luigi Leo invece, ha conseguito il diploma di pianoforte e la laurea di secondo livello in Direzione di Coro. È direttore e fondatore dell’Ensemble Vocale “Modus Novus”, del Coro di Voci Bianche e Giovanile “Juvenes Cantores” di Corato (BA). Ha diretto il Coro di Voci Bianche del Conservatorio di Musica “N. Rota” di Monopoli (Ba), quale vincitore di concorso. È docente nella Scuola Superiore Biennale per Direttori di coro di voci bianche.
Ingresso libero.

Comunicato stampa.

 

 

 

 

Il Seminario.Nell’ambito della 2° edizione, 2018-19 de “I Concerti del Politecnico”
L'ascolto e lo sguardo

Bari, 28 gennaio 2019 - Che cosa vogliamo dire quando esclamiamo "che bello!"? Cosa accade quando percepiamo la bellezza? E’ solo un'emozione, un sentimento, o anche una conoscenza peculiare di noi stessi e del mondo? Che esperienza facciamo nello scoprire attraverso lo sguardo e l'ascolto una realtà che ci attrae? A queste domande, e, soprattutto alle possibili risposte, è dedicato il Seminario, “Che significa fare l’esperienza della bellezza? L'ascolto e lo sguardo”, primo dei cinque seminari e dei sei concerti (il primo tenutosi lo scorso 3 dicembre) previsti dal cartellone della 2° edizione de “I Concerti del Politecnico”.
Il Seminario, aperto a tutti, si terrà mercoledì, 30 gennaio, ore 18.30, presso il Museo della Fotografia del Politecnico di Bari (campus universitario) e vedrà la partecipazione dei relatori: Roberto Andreoni, professore di “Composizione” al Conservatorio di Musica "Gioacchino Rossini" di Pesaro e di Costantino Esposito professore di "Storia della Filosofia" all'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro".
Chi sono.Andreoni, dopo il diploma al conservatorio di Milano e il dottorato all’University of California, si è dedicato parallelamente all’insegnamento e alla composizione, in Italia e negli U.S.A., ricevendo riconoscimenti in entrambi i campi: Fulbright Scholar di Musica e Cultura Italiana a Los Angeles nel 2010; Best Public Event Award in Italy nel 2009. Docente e direttore di numerose scuole, quali la Civica Scuola di Musica e l’Istituto IES (Università Cattolica di Milano), insegna composizione al Conservatorio di Musica "Gioacchino Rossini" di Pesaro. I suoi lavori operistici, orchestrali, cameristici, elettronici, per il teatro e per film sono pubblicati fra gli altri da RAI Trade, Suvini Zerboni, Eco.
Esposito, ordinario presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, ha orientato i suoi principali interessi di ricerca sul pensiero di Martin Heidegger; la filosofia di Immanuel Kant; l’opera metafisica di Francisco Suárez. Tra le sue pubblicazioni: Il fenomeno dell’essere. Fenomenologia e ontologia in Heidegger; Heidegger. Storia e fenomenologia del possibile. E’ co-autore, per Laterza, Bari-Roma di un nuovo manuale di storia della filosofia per i Licei e l’Università. Assieme ad altri giovani filosofi italiani cura la pubblicazione di una serie di Letture di filosofia per un pubblico più vasto di quello accademico. Ha tenuto conferenze, relazioni e seminari in Europa, negli USA, in America Latina e in Giappone. 
La seconda edizione de “I Concerti del Politecnico” è stata presentata lo scorso dicembre nel corso di una cerimonia d'apertura con la presenza del Rettore del Politecnico di Bari, Eugenio Di Sciascio, del regista pugliese, Gennaro Nunziante e del Presidente ARCoPu, Pierfranco Semeraro, quest’ultimi in qualità di Direttori artistici della manifestazione.L’iniziativa è del Politecnico di Bari e di ARCoPu (Associazione Regionale dei Cori Pugliesi), con il patrocinio della Regione Puglia, del Comune di Bari, dell'A.di.s.u. e dell'Università degli Studi "Aldo Moro". 

Comunicato stampa.

In Arizona (USA). Il contributo del Dipartimento Interateneo di Fisica Poliba-Uniba
Fornirà i dati necessari per la costituenda nuova potente rete mondiale di telescopi CTA e ne farà parte integrante

Bari, 18 gennaio 2019 – C’è anche il contributo scientifico dei docenti del Dipartimento Interateneo di Fisica Poliba-Uniba alla inaugurazione del primo prototipo di Telescopio “Schwarzschild-Couder” per l’astronomia a raggi gamma avvenuta ieri, in Arizona (USA), presso l’Osservatorio Whipple, di Amado, a sud di Tucson.
Gli obiettivi principali del prototipo saranno quelli di dimostrare la qualità delle prestazioni del sistema ottico di nuova generazione e contribuirà alla costituenda realizzazione della nuova potente rete di telescopi interconnessa “Cherenkov Telescope Array” (CTA).
L’obiettivo del progetto CTA sarà lo studio dell’universo alle alte energie, per mezzo della rivelazione dei fotoni gamma. Queste indagini consentiranno di indagare i fenomeni astrofisici più violenti che avvengono nel nostro universo, ma potrebbero anche portare a informazioni preziose su aspetti ancora poco noti o addirittura sconosciuti, come la natura della materia oscura, che costituisce la maggior parte della materia esistente nel cosmo
L’Italia ha partecipato al progetto con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e con l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF).
“L’INFN ha giocato un ruolo fondamentale nella realizzazione di questo prototipo del telescopio medio di CTA – ha detto Nicola Giglietto, responsabile nazionale di CTA per l’INFN e professore del Politecnico di Bari presso il Dipartimento Interateneo di Fisica di Bari. “La progettazione della camera di questi telecopi – ha sottolineato - è stata coordinata da Francesco Giordano e Riccardo Paoletti, ricercatori INFN e professori rispettivamente presso le Università di Bari e Siena. Anche i sensori ottici e l’elettronica di lettura sono stati realizzati in Italia. L’inaugurazione del nuovo telescopio – ha concluso Giglietto - è il risultato di una intensa collaborazione italo-americana che vede coinvolte diverse università americane, italiane e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare”.
Il prototipo costituirà uno dei mattoncini della rete CTA, che sarà il principale osservatorio globale per l’astronomia nel prossimo decennio ed oltre.
Le caratteristiche innovative di questi telescopi permetteranno a CTA di migliorare drasticamente la qualità di immagini di grandi regioni di cielo e di migliorare la rivelazione di sorgenti astronomiche deboli.
CTA è un'iniziativa globale, che vede impegnati oltre 1.400 scienziati e ingegneri di 31 paesi nello sviluppo scientifico e tecnico dell'osservatorio di raggi gamma ad alta energia più grande e sensibile al mondo, con circa 120 telescopi, di tre dimensioni diverse, divisi tra due siti: uno nell’emisfero nord all’Osservatorio di Roque de los Muchachos, e l'altro nell'emisfero australe vicino al sito esistente dell'Osservatorio meridionale di Paranal, in Cile.
I telescopi, “Schwarzschild-Couder Telescope”, pSCT, sono telescopi di media grandezza e, a differenza dei classici telescopi per raggi gamma tradizionalmente costituiti da una singola superficie di specchi, sono costituiti da due superfici di specchi. La prima superficie è costituita da 48 specchietti asferici, mentre la seconda da 24.
“Il primo del suo genere nella storia dei telescopi a raggi gamma, il design pSCT dovrebbe migliorare le prestazioni di CTA verso il limite teorico della tecnologia adoperata, grazie anche all’impiego di fotosensori innovativi made in italy”, aggiunge il prof. Francesco Giordano del Dipartimento Interateneo di Fisica, coordinatore nazionale della iniziativa pSCT.
L’osservatorio CTA studierà sorgenti di raggi gamma astrofisiche nell'intervallo di energia da 20 Giga-elettronVolt a 300 Tera-elettronVolt, con una sensibilità circa dieci volte maggiore rispetto a qualsiasi osservatorio mai costruito prima”.
Il risultato della costruzione di questo prototipo è solo l’ultimo in ordine di tempo dei successi che il gruppo di fisica astroparticellare della sezione dell’INFN di Bari e del Dipartimento Interateneo di Fisica può annoverare. Dipartimento che vanta una pluridecennale esperienza, con partecipazioni in collaborazioni internazionali coinvolte in esperimenti su missioni spaziali, voli su palloni sonda e in laboratori sotterranei.
Comunicato stampa.