Form di ricerca

Comunicati stampa 2019

Comunicati Stampa

INTBAU Excellence Award 2016. Vincitore nella categoria Talenti Emergenti
Pugliese di Taranto, 32 anni, ex studente di architettura e docente a contratto del Politecnico di Bari, è stato ricevuto dal Principe Carlo d’Inghilterra presso la residenza privata di Clarence House

Bari, 25 novembre 2016 – Ubaldo Occhinegro, 32 anni, pugliese di Taranto, studente di architettura, architetto, dottore di ricerca, docente a contratto del Politecnico di Bari, è vincitore dell’INTBAU (International Network for Traditional Architecture and Urbanism), Excellence Award 2016, per la categoria Talenti Emergenti.
Il riconoscimento gli è stato attribuito, la scorsa settimana a Londra, presso la prestigiosa Royal Society of Arts, in occasione del Congresso Mondiale INTBAU, per il suo lavoro di ricerca dottorale dedicato ai castelli Federiciani nel Sud Italia.
La ricerca è stata condotta nel Politecnico di Bari, Dipartimento DICAR, nell’ambito del Dottorato di Ricerca in Progettazione Architettonica per i Paesi del Mediterraneo (XXIV ciclo – relatore, prof. Claudio D'Amato Guerrieri).
Gli studi di Occhinegro, si incentrano sull'esame architettonico dell'architettura Sveva in Italia Meridionale, e, principalmente, sugli aspetti progettuali e costruttivi dei castelli e palazzi di Federico II realizzati in Puglia e Sicilia tra il 1230 ed il 1250. 
In particolare, dalla ricerca sui castelli Federiciani, scaturisce una nuova ipotesi sulla funzione di Castel Del Monte, elaborata assieme al prof. Giuseppe Fallacara del Politecnico di Bari, presentata ufficialmente nel 2014 presso il Parlamento Europeo di Bruxelles ed oggetto di due monografie. Tale ricerca, che ha riacceso i riflettori sul tema del fine e uso del Castello pugliese, così diverso e unico al Mondo, ha portato al primo Congresso Interdisciplinare su Castel del Monte, tenutosi presso il Dipartimento DICAR del Poliba nel 2015 con la partecipazione ed i contributi di 30 accademici di varie nazionalità.
Nelle motivazioni del premio si legge, "La ricerca ed i virtuosistici disegni progettuali di Ubaldo (Occhinegro) catalogano le tipologie e le tecniche costruttive dei castelli militari e residenziali costruiti nel Sud Italia dall’Imperatore Federico II Hoenstaufen tra il 1220 ed il 1250. Questi castelli rappresentano una fusione unica di stili architettonici differenti. Il progetto presentato si configura come un indispensabile report sulla condizione attuale di queste fabbriche ed un utile ricostruzione grafica di ciò che è scomparso e rappresenta inoltre un lavoro dai grandi meriti artistici. La giuria ha premiato l’eccezionale abilità grafica di Ubaldo comparando il suo lavoro a quello di Piranesi; un lavoro che contribuisce ad arricchire la conoscenza degli aspetti tecnologici, innovativi ed ingegneristici."
L’INTBAU Excellence Awards quest’anno ha premiato quattro categorie: nuova costruzione; design urbano; l'impegno della comunità; talenti emergenti.
I vincitori del premio hanno avuto l’onore infine, di essere ricevuti dal Principe Carlo d'Inghilterra, fondatore della Prince Foundation e di INTBAU, presso la Dimora Reale di Clarence House. In questa occasione Sua Maestà ha elogiato i vincitori dell’Excellence Award discutendo con interesse su ognuno dei progetti esposti. La prossima edizione 2017 del congresso internazionale INTBAU si terrà in Italia, a Milano.

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La nuova sede del Distretto Produttivo delle Energie Rinnovabili e dell’Efficienza Energetica “La Nuova Energia” presso il Politecnico di Bari

Bari, 11 novembre 2016 – Il Distretto Produttivo Pugliese delle Energie Rinnovabili e dell’Efficienza Energetica “La Nuova Energia” avrà la sua nuova sede presso le strutture del Politecnico di Bari.
La richiesta avanzata dal Presidente del Distretto Produttivo, Giuseppe Bratta al Rettore del Politecnico di Bari, Eugenio Di Sciascio è stata accolta all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione del Poliba.
L’iniziativa è sinergica e strategica ai fini di dare maggior impulso al settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica ed è in linea di continuità agli intenti contenuti nel protocollo d’intesa triennale sottoscritto da entrambe le parti il 4 luglio scorso.
“Il Politecnico di Bari – commenta il Rettore, Eugenio Di Sciascio -  ha da tempo avviato un virtuoso processo di potenziamento della collaborazione con i soggetti pubblici e privati operanti sul territorio, nell’ottica di favorire la cooperazione nell’ambito di progetti di sviluppo di interesse comune per creare nuclei di alta competenza e specializzazione. L’operazione di accoglienza del Distretto Produttivo Pugliese delle Energie Rinnovabili e dell'Efficienza Energetica nel nostro Ateneo prosegue il solco tracciato e rafforza ulteriormente le capacità tecnico scientifiche nel campo dell’energetica, già in essere all’interno della nostra Università”.
Il Distretto e il Politecnico intendono in questo modo promuovere con più forza l’innovazione e gli investimenti in Ricerca e Sviluppo in materia di sostenibilità e di energie rinnovabili al fine di sostenere e generare processi di sviluppo sul territorio pugliese e di rilancio dell’economia regionale e nazionale. Molti degli obiettivi del Distretto infatti, coincidono con quelli del Politecnico, in primis la capacità di fare sistema.
«Dopo la firma del protocollo, la vicinanza fisica rappresenta una ulteriore opportunità per cogliere congiuntamente e con tempestività le opportunità legate al trasferimento tecnologico e all’industria 4.0, di cui i temi energetici rappresentano uno dei pilastri, - aggiunge Giuseppe Bratta, Presidente del Distretto La Nuova Energia. L’insediamento del Distretto presso il Politecnico – continua - è la conseguenza naturale del processo virtuoso di potenziamento del rapporto tra soggetti pubblici e privati presenti sul territorio da tempo avviato dal Politecnico di Bari e sposato dal Distretto che rappresento. L’obiettivo comune è quello di favorire la cooperazione nell’ambito di progetti di sviluppo interessanti per entrambi e creare nuclei di alta competenza e specializzazione, dando atto al protocollo sottoscritto a luglio».
In Puglia, il sole e le altre risorse peculiari, non restano solo una attrazione turistica, ma possono diventare una immensa opportunità energetica. Ed è proprio la vocazione energetica che ha permesso e favorito la nascita del nuovo Distretto regionale delle Energie Rinnovabili, riconosciuto dalla Regione Puglia con la legge regionale n.23/2007. Come noto, la Puglia presenta un surplus di produzione di energia elettrica, ossia produce più elettricità di quella richiesta dal suo territorio. Nel contempo, è tra le regioni italiane che hanno maggiori risorse energetiche rinnovabili, che derivano soprattutto dall’irraggiamento solare e dal vento. Il potenziale complessivo di queste risorse è pari alla gran parte della energia elettrica necessaria alla regione, per cui appare ovvia la necessità di indirizzare la politica energetica regionale in tale direzione. Forte di questo vantaggio competitivo, la Puglia può svolgere un ruolo trainante nella produzione, nello sviluppo e nelle applicazioni delle fonti rinnovabili agganciando la propria economia al sole e al vento, purché nel pieno rispetto del proprio paesaggio, e di cui gode in abbondanza da sempre e che nella sua storia ne hanno sorretto la quantità e la qualità dell’agricoltura e la qualità della vita.
La sede operativa del Distretto presso il Politecnico rappresenta un concreto tassello sinergico di sviluppo e cooperazione scientifica di settore.

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 Architettura. La Mostra sui progetti di restauro del borgo medievale

Bari, 28 ottobre 2016 – Grande interesse scientifico e mediatico ha suscitato la mostra, “Craco, il restauro del borgo medievale”.

Organizzata dal Comune di Craco (MT) e dal Politecnico di Bari, Dipartimento Dicar, l’iniziativa, inaugurata lo scorso 22 ottobre presso il Monastero di San Pietro del comune lucano, riassume gli studi e le proposte progettuali di restauro di tre laboratori (laurea e d’anno) di 15 studenti del corso di laurea di Architettura del Politecnico di Bari.
Craco. A causa di ripetute frane, e infine, del terremoto del 1980, che coinvolse la Basilicata, l’abitato fu completamente evacuato e abbandonato.
Un accordo quadro del 2014, recentemente rinnovato, tra il Politecnico di Bari, Dipartimento Dicar, e il Comune di Craco, ha consentito di avviare appositi studi e progetti di recupero di parte del borgo medievale e dei suoi monumenti più importanti. A tal fine sono stati dedicati anche due laboratori di laurea e il coinvolgimento 12 studenti, i cui lavori progettuali hanno ottenuto riconoscimenti nazionali di rilievo nel 2015. Rispettivamente: 1° premio “ARCo giovani” e menzione d’onore al XXV Seminario Internazionale di Architettura di Camerino. A questi, si è aggiunto anche un Laboratorio d’anno di Restauro, dedicato al progetto di recupero e restauro dell’intero impianto del convento di San Pietro di Craco e il coinvolgimento di altri tre studenti. La mostra sintetizza lo studio e le proposte progettuali dedicate ad un borgo abbandonato che, con la sua ruderizzazione, involontariamente, si è integrato con il paesaggio circostante dei calanchi. Tale condizione di abbandono parziale, e poi totale, ha favorito, tra l’altro, l’ambientazione di racconti cinematografici di importanti registi come Pier Paolo Pasolini.
Gli studi intrapresi – suggerisce Rossella de Cadilhac, docente di restauro del Poliba e coordinatrice dei tre laboratori - si muovono nel solco di una consolidata tradizione scientifica, aprendo un varco nel percorso di un patrimonio architettonico unico e irripetibile per lo stretto legame con la cultura del luogo e con l’ambiente naturale dall’elevato valore paesaggistico.
La fondatezza scientifica delle ricerche eseguite dall’equipe di studiosi del Politecnico di Bari nello studio dei tessuti storici e dei monumenti - sostiene, Loredana Ficarelli, proRettore del Politecnico - suggerisce di istituire un tavolo di confronto, tra Dipartimento Dicar e l’Amministrazione Comunale di Craco, che possa dare concretezza all’attività svolta”.  
Intanto, l’Amministrazione comunale di Craco, trasferitosi in località Peschiera, ha annunciato di aver presentato per il borgo antico abbandonato, definito centro storico italiano di interesse culturale, un Accordo di programma al Ministero dei Beni Culturali. E ora sono in attesa di risposta.

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Studenti. Al secondo posto nella graduatoria finale per lauree specialistiche e magistrali
Unico vincitore del sud Italia, studia ingegneria meccanica

Bari, 26 ottobre 2016 – Delle sei borse di studio messe in palio dalla piattaforma multinazionale, DocPlanner.it per le università italiane (tre riservate agli studenti delle laurea triennali, altrettante a quelle specialistiche e magistrali), Claudio Lisco, studente di Ingegneria meccanica del Politecnico di Bari, laurea specialistica, si è classificato al secondo posto nella graduatoria finale.
Lisco, unico vincitore proveniente da una università del sud, nella graduatoria segue un suo collega dell’Università di Padova, studente di Fisica, e anticipa il terzo classificato, del Politecnico di Milano, studente di Ingegneria gestionale.
Nella stessa graduatoria definitiva figurano altri sette studenti del Poliba non vincitori di borsa, ma comunque meritevoli. Tra questi, si evidenzia il quinto posto di uno studente di Ingegneria dell’automazione.
Nella graduatoria finale riservata alle lauree triennali invece, i tre studenti vincitori della borsa di studio, provengono nell’ordine, dall’Università di Roma Tre (Scienze Biologiche); Università Ca’ Foscari – Venezia (Filosofia) e IULM - Milano ( Scienze della Comunicazione).
La piattaforma multinazionale DocPlanner.it, in Italia dal novembre 2015, si propone nella fornitura on-line di servizi di prenotazione e consulenza medica privata. Il portale funziona come un vero e proprio marketplace. Gli utenti possono cercare on-line un medico basandosi su parametri legati alla specializzazione, alla disponibilità, alla geo localizzazione e alle recensioni lasciate da altri pazienti, il tutto nel totale rispetto della privacy. Una volta identificato il medico, l’utente può prenotare una visita con un servizio attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 avendo la certezza che il calendario sia sempre aggiornato e tenga conto delle reali disponibilità del dottore. Nata in Polonia nel 2010 e attiva in 25 paesi nel mondo.

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Basilicata. Domani, ore 11.00, inaugurazione della Mostra sulle attività di ricerca in corso

Bari, 21 ottobre 2016 – A circa 50 chilometri da Matera, su una collina, attorniata dai calanchi, in un paesaggio suggestivo, si erge una torre normanna che da 1000 anni domina la valle. Ai suoi piedi, da quasi quarant’anni, giace nel silenzio imposto un paese fantasma, Craco. Qui, l’orologio del tempo sembra essersi fermato. Solo il gracchiare sporadico delle taccole, che svolazzano in alto, nell’intorno della sommità della torre, echeggia fino a fondo valle.
Storia. Dalla dominazione Normanna in poi, Craco assume una importanza sempre più evidente. La sua maggiore espansione si registra attorno alla metà del 1500. Lo testimoniano l’evoluzione urbana e il numero crescente di abitanti.
La conformità geologica del suo suolo unito al poco attento uso del territorio da parte dell’uomo ha favorito negativi eventi naturali.
Nel 1963 il paese viene evacuato parzialmente a causa di un’enorme frana. La popolazione è costretta ad insediarsi a valle nella attuale borgo detto, Peschiera. L’evacuazione divenne totale a seguito del terremoto in Irpinia del 1980.
In quasi quarant’anni di abbandono, il tempo ha “ruderizzato” l’abitato, che però, contestualizzato nello scenario naturale, involontariamente, gli ha consentito nuovo fascino. Il risultato finale: ambiente circostante e borgo abbandonato in un tutt’uno, è stato cercato più volte da registi e case di produzione cinematografiche.
Da alcuni anni, l’amministrazione comunale di Craco è impegnata a voler rivalutare il borgo abbandonato e il paesaggio dei calanchi attraverso forme di collaborazioni strutturate con enti di ricerca e università come il Politecnico di Bari al fine di recuperare un bene apparentemente perduto.
Gli studi condotti nel Politecnico di Bari, presso il Dipartimento di Scienze dell'Ingegneria Civile e dell'Architettura, anche attraverso tesi di laurea e laboratori, hanno rivalutato l’attuale ruolo e significato del borgo medievale di Craco. Tra questi, un progetto di recupero e restauro dell’abitato del Comune lucano, tema di laurea di sei studenti di architettura, ha anche vinto il 1° premio nazionale “ARCo” giovani 2015. Di recente, un altro lavoro di ricerca, svolto nell’ambito del laboratorio di restauro architettonico, ha preso in considerazione il progetto di restauro completo dell’ex monastero dei Francescani Minori Osservanti con l’annessa chiesa di San Pietro di Craco.
Il complesso monumentale risale al 1620, quattro secoli dopo lo stanziamento dei primi francescani in Basilicata. L’ultimazione dei lavori è del 1632. Nel corso dei secoli il convento viene ampliato. E infine, nel 1777, avviene l’ultima trasformazione e la costruzione della cappella di grandi dimensioni dedicata alla SS Annunziata. Dopo l’Unità d’Italia, il convento perviene al Comune di Craco che lo destina ad ospitare dapprima l’ufficio telegrafico, poi la caserma dei carabinieri, l’asilo infantile e gli uffici comunali mentre la chiesa rimane aperta al culto fino al 1980, anno della chiusura a causa dei danni provocati dal terremoto. Nei primi anni del 1960 un violento smottamento colpisce la parte anteriore del complesso, provocando, oltre al crollo dei locali dell’ex convento, il crollo della cappella della S.S. Annunziata, di due cappelle laterali e di due campate della navata principale, che non vengono mai più ricostruite.
Tra il 1997 e il 2000 viene redatto, su commissione del Comune di Craco, un progetto esecutivo di parziale recupero, in occasione del quale vengono realizzate opere di consolidamento.
La proposta di progetto formulata dai tre studenti di architettura del Politecnico: Claudia Angarano, Nicola Cavallera, Francesco Protomastro, tutti baresi, coordinati dai docenti; Rossella de Cadilhac, Dora Foti, Michele Vitti, riguarda il restauro dell’intero edifico, che consenta di conciliare, da un lato la restituzione di quell’unità originaria, storica e formale, quasi del tutto andata perduta nel corso del tempo, e dall’altro, la conservazione di alcune parti come testimonianza della successione delle sue fasi storiche. Il progetto non trascura l’attribuzione di una nuova destinazione d’uso in sintonia con le vocazioni d’uso dell’antico edificio. Nasce così l’idea di un centro culturale che si integra con una scuola di alta cucina allo scopo di promuovere la tradizione eno-gastronomica locale.  L'analisi storica delle fasi costruttive ha permesso di prendere spunto dalle antiche funzioni, cui far riferimento in fase progettale. L'intervento è stato guidato dall’intento di mantenere una coerenza storica e funzionale, soprattutto negli ambienti ‘notevoli’ come nel caso dell'antico refettorio.
Tale progetto, farà parte integrante della mostra, “Craco, il restauro del borgo medievale” che sarà inaugurata domani, sabato, 22 ottobre, ore 11.00, nel Monastero di San Pietro a Craco.
Il Comune di Craco e il Politecnico di Bari, infatti, al fine di far conoscere le attività scientifiche svolte e in corso su Craco, nonché le prospettive di realizzazione, hanno inteso organizzare una mostra permanente dei lavori di tesi di laurea e del laboratorio d’anno di architettura dedicati al borgo medievale. 
Il percorso si compone di 14 contributi di ricerca. Le tavole che saranno esposte, ripercorreranno le indagini di studio principalmente attraverso il rilievo e il progetto.
Per l’occasione, sono previsti gli interventi del Rettore del Politecnico, Eugenio Di Sciascio, del Direttore del Dipartimento DICAR, Giorgio Rocco; del Prefetto di Matera, Antonia Bellomo; del Sindaco di Craco, Giuseppe Lacicerchia e dei docenti del Poliba: Rossella de Cadilhac, Gabriele Rossi, Dora Foti, Michele Vitti, Matteo Ieva, Luciana Bozzo. Alla cerimonia parteciperanno anche i neo laureati e studenti, autori delle ricerche.

Comunicato stampa.

Elenco tavole che saranno esposte
Pannello introduttivo

  1. Inquadramento storico-territoriale del borgo
  2. Le aree di studio (largo Machiavelli e via Alfieri)
  3. Rilievo architettonico: planimetria d’insieme
  4. Rilievo architettonico: prospetti-sezioni (Palazzo Grossi e chiesa di San Nicola vescovo)
  5. Rilievo architettonico: prospetti-sezioni (chiesa madre di San Nicola vescovo, Palazzo Grossi, torre normanna)
  6. Rilievo architettonico: prospetti di via Alfieri
  7. Progetto di restauro: masterplan
  8. Progetto di restauro: chiesa madre di San Nicola vescovo
  9. Progetto di restauro: torre normanna
  10. Progetto di restauro di Palazzo Carbone-Rigirone
  11. Rilievo architettonico (pianta e prospetto principale): monastero di San Pietro
  12. Progetto di restauro (pianta e prospetto principale): monastero di San Pietro
  13. Rilievo architettonico (alzati): monastero di San Pietro
  14. Progetto di restauro (alzati): monastero di San Pietro

Studenti. L’iniziativa coinvolgerà, lunedì, 17, studenti e docenti anche per l’orientamento
Bari, 14 ottobre 2016 - Lunedì, 17 ottobre, sarà un giorno di festa nel campus universitario di Bari. Il Rettore, Eugenio Di Sciascio incontrerà, per il saluto di benvenuto, le matricole del Politecnico di Bari che da quest’anno accademico 2016-2017 fanno parte a pieno titolo della comunità accademica dell’ateneo pugliese. Oltre 2000 (le cifre non sono ancora definitive per le procedure amministrative d’immatricolazione tuttora corso), sono gli studenti che dopo aver superato una apposita selezione di ammissione, affronteranno gli studi di ingegneria e architettura: Studi ritenuti impegnativi, ma che, dicono le statistiche, se portati a compimento, offrono elevate opportunità occupazionali.
“Sei dei Nostri” è lo slogan dell’iniziativa che accoglierà, parallelamente, in un più opportuno, “Sarai dei nostri” anche gli studenti di quarto e quinto anno di diverse scuole superiori di Bari e provincia per una giornata di orientamento alla scelta universitaria e alle opportunità che il Politecnico di Bari ha messo in campo.

Il programma della giornata prevede:    
Ore 9:00, Campus universitario, Aula Magna Architettura, Saluto del Rettore agli studenti delle scuole superiori. Seguirà in questa aula la giornata di orientamento dedicata alle scuole superiori a cura dei docenti del Politecnico.

Ore 10:00, Campus Universitario, Aula Magna “Attilio Alto”
Il Rettore incontrerà e saluterà le matricole del Politecnico. Nell’occasione consegnerà il sigillo del Poliba al primo laureato di Architettura, arch. Vito Cascione e alla prima laureata di Ingegneria, ing. Cinzia De Monte. Contestualmente, il sigillo, sarà consegnato al figlio del primo laureato in Ingegneria a Bari (1949), prof. Giuseppe Abbrescia.
Seguirà, ore 10:45, presso il Museo della Fotografia, l’inaugurazione della mostra “Gli strumenti topografici dall’Unità d’Italia ad Oggi”. Alle ore 11:00, nell’atrio coperto “Claudio Cherubini”, sarà messo a disposizione del pubblico un percorso informativo sulle opportunità e servizi del Politecnico. La chiusura della manifestazione è prevista alle ore 13:00.

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Il Programma sull’Orientamento – 17 ottobre 2016

Aula Magna Architettura

9.00-9.15     Saluto del Rettore

9.20-9.45     Presentazione CdL Architettura

         Presentazione CdL Disegno Industriale

         Presentazione CdL Ingegneria dell’Ambiente

         Presentazione CdL Ingegneria Civile e Ambientale

         Presentazione CdL Ingegneria Edile

9.45-10.00   Presentazione CdL Ingegneria Gestionale

         Presentazione CdL Ingegneria Meccanica

         Presentazione CdL Ingegneria dei Sistemi Aerospaziali

        

10.00-10.20 Presentazione CdL Ingegneria Elettrica

         Presentazione CdL Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni

         Presentazione CdL Ingegneria Informatica e dell’Automazione

         Presentazione CdL Ingegneria dei Sistemi Medicali

Architettura. A Camerino, alla XXVI° edizione del Seminario internazionale di Architettura e Cultura Urbana

Altri riconoscimenti a studenti e neo architetti del Poliba

Bari, 11 ottobre 2016 – Il progetto di ricerca sulla riqualificazione e risanamento urbano della Coronmeuse, quartiere di Liegi (Belgio), è valso il primo premio alla tesi di laurea in architettura di sei neo laureati del Politecnico di Bari.
Il premio 2016, per la sezione “Progetti e Ricerche”, nell’ambito del tema d’anno, “Architettura Sociale”, è stato attribuito ai neo architetti dalla giuria del prestigioso Seminario di Architettura e Cultura Urbana di Camerino (MC), con sede presso la locale Università, nell’ambito della XXVI° edizione del concorso.
I vincitori e componenti del laboratorio di laurea sono tutti pugliesi: Pamela Alberotanza (Toritto), Nadia Simone (Bisceglie), Giuseppe Tricase (Conversano), Maria Teresa Torelli (Toritto), Valentina Zecchillo (Bisceglie), Andrea Toscano (Valenzano).
La tesi di ricerca sulla città di Liegi (coordinata dai docenti: Matteo Ieva, Ignazio Carabellese, Francesco Ruggiero), ha approfondito lo studio del tessuto urbano e dei tipi edilizi dei quartieri nati tra il XIX e il XX secolo. Il progetto di sintesi finale si è concentrato sulla riqualificazione del quartiere fieristico di Coronmeuse, a ridosso del fiume Mosa, sede in passato di esposizioni universali e attualmente in parziale stato di degrado. Confermata la sua vocazione originaria, l'elaborazione progettuale propone un'ipotesi di "riammagliamento" del nuovo sistema fieristico con il circostante tessuto e con il waterfront opposto, a cui si connette tramite un ponte pedonale, su cui si organizzano residenze.
Nell’ambito dell’edizione 2016, altro riconoscimento, in qualità di “progetto segnalato” è andato alla tesi di laurea in architettura dedicata al castello normanno di Ginosa (TA) e al suo progetto di salvaguardia e valorizzazione.
Gli autori: Martino Marasciulo (Fasano); Angela Colamonico (Santeramo); Carla Castellana (Putignano); Antonio Albanese (Locorotondo); Federica Fiorio (Bitonto); Federica Allegretti Monopoli) partendo dallo studio della documentazione storica e dalle indagini in sito, propongono la restituzione dello stato di fatto del Castello attraverso la rifunzionalizzazione dello stesso prevedendo una nuova destinazione d’uso che abbia come obiettivo quello di favorire ed incentivare l’attrattività del territorio attraverso un’attività di promozione e sviluppo economico e sociale.
Per tale lavoro di ricerca finale i neo laureati sono stati guidati dai docenti: Rossella de Cadilhac, Nicola Parisi, Gabriele Rossi, Gian Paolo Consoli, Dora Foti.
E infine, altro “progetto segnalato” è quello sviluppato, nell'ambito del Laboratorio di Progettazione Architettonica, dagli studenti di architettura, Simona Ricchitelli (Bisceglie), Francesca Pinto (Acquaviva delle Fonti), e Daniela Mastrogiacomo (Bisceglie), con la guida dei docenti, Matteo Ieva e Antonio Riondino.
Il progetto proposto a Camerino riguarda il risanamento di un ambito periferico della città di Cerignola, costituito da un costruito frammentario e fortemente “smagliato”, attraverso l’inserimento di una piazza cinta da edifici speciali e da residenze unifamiliari.
Dal 2012 laureandi e studenti di Architettura del Politecnico di Bari hanno partecipato al prestigioso concorso annuale del Seminario di Architettura e Cultura Urbana di Camerino e, sistematicamente, hanno ottenuto ogni anno lusinghieri risultati, così come dimostra anche il 2016. Ciò evidenzia un riconoscimento di qualità anche alla fonte formativa della Scuola di Architettura del Politecnico di Bari.
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Per la prima volta in Puglia. Da oggi a Monopoli il XIV Convegno nazionale CODAU

Organizzato dal Politecnico di Bari e dal CoDAU, vedrà la partecipazione dei Direttori Generali di 85 Atenei, Rettori, autorità. Oltre 230 gli iscritti. Tra gli interventi (oggi pomeriggio) l’amministratore delegato dell’ENI Claudio Descalzi. Domani (ore 9:30) l’apertura dei lavori

Bari, 6 ottobre 2016 – “Università 4.0: al servizio di un Paese che guarda al futuro" è il titolo del XIV° convegno nazionale del CoDAU (l’Associazione dei Direttori Generali delle Università italiane) in programma a Monopoli (Ba) da oggi, 6 ottobre.
L’iniziativa non ha precedenti in Puglia. Per tre giorni i Direttori Generali di 85 atenei italiani, si confronteranno sulle sfide, ma anche sui limiti e le risorse, che la gestione amministrativa che un ateneo comporta in un delicato momento di trasformazione del sistema universitario e della pubblica amministrazione. Una nuova università del merito e della valutazione nell’Italia che cambia infatti, costituirà un tema centrale di confronto. Il CoDAU non vuole infatti, limitarsi a promuovere un’analisi dello stato della governance e delle prospettive future ma vuole altresì, mettersi al servizio del Paese attraverso le proprie esperienze e le proprie competenze per partecipare concretamente al miglioramento del sistema universitario e della società. L’Associazione vuole infatti, elaborare delle proposte concrete per il bene del Paese, consapevole che il sistema universitario ha già fatto molto in termini di rinnovamento.
L’evento nazionale, organizzato dal Politecnico di Bari e dal CoDAU ha, ad oggi, registrato l’iscrizione di 230 partecipanti, tra Direttori Generali, Rettori, rappresentanti istituzionali.
I lavori prenderanno il via questa sera, ore 19.00, con un tema di grande attualità: "Università e sviluppo sostenibile, alcune sollecitazioni per un Paese che guarda al futuro". L’argomento sarà approfondito attraverso i contributi di Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni, Gaetano Manfredi, Rettore Università degli Studi di Napoli Federico II e Presidente CRUI, Giuseppe Novelli, Rettore Università degli Studi di Roma Tor Vergata e vice Presidente CRUI, Cristiano Nicoletti, Direttore Generale dell’Università per Stranieri di Perugia e Presidente CoDAU.
Seguirà la presentazione del libro (ore 21.30) “Gli acquisti nelle Università. Tra normativa e competizione” e la consegna del premio “CoDAU Management Award 2016” per chi ha saputo dare, con il proprio operato, un contributo per il miglioramento del sistema universitario in Italia.
Domani, venerdì, 7 ottobre, ore 9:30 invece, è prevista l’apertura del convegno con gli interventi di Eugenio Di Sciascio, Rettore del Politecnico di Bari e Maurizio Ricci, Presidente della Conferenza dei Rettori della Puglia. Seguirà la relazione del Presidente del CoDAU, Cristiano Nicoletti.
La prima sessione dei lavori inizierà con la tavola rotonda “Riforma del sistema Universitario” dove sono previsti gli interventi di Andrea Lenzi, Presidente CUN, di Alberto Felice De Toni, Rettore Università degli Studi di Udine e di Giuseppe Colpani, Direttore generale Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Coordina Loredana Segreto, Direttore generale Università degli Studi di Torino.
Approfondiranno invece la tematica “Università e Valutazione”, Andrea Graziosi, Presidente Anvur Pietro Navarra, Rettore Università degli Studi di Messina ed Enrico Periti, Direttore generale Università degli Studi di Brescia. Coordinerà, Antonio Romeo, Direttore generale Università degli Studi di Palermo.
La seconda sessione dei lavori prevede la partecipazione a gruppi di lavoro che affronteranno diverse tematiche: “Programmazione strategica e performance organizzativa” – interverranno: Maria Schiavone, Dirigente Università degli Studi di Torino e Michela Arnaboldi, Ordinario Politecnico di Milano; “Didattica e accreditamento” – interverranno Massimo Castagnaro, già membro del Direttivo Anvur e Pietro Di Benedetto, Direttore generale Università degli Studi dell'Aquila; “Internazionalizzazione: dalla prassi alla visione strategica” – interverranno Tiziana Lippiello, Prorettore Università Ca' Foscari Venezia e Guido Castelli, Dirigente Università Cattolica del Sacro Cuore; “Ricerca” – interverranno Vito Albino, Prorettore delegato alla ricerca Politecnico di Bari e Giuseppe Conti, Vice Presidente Netval.
“Università e Impresa” è il titolo dell’ultima sessione del Convegno, prevista per sabato 8 ottobre (ore 9.30), che vedrà la partecipazione di Alessandro Laterza, Editore, di Eugenio Di Sciascio, Rettore del Politecnico di Bari e di Candeloro Bellantoni, Direttore generale Università degli studi Milano – Bicocca. Cristiano Nicoletti infine, Presidente CoDAU, chiuderà i lavori insieme a Daniele Livon, Direttore Generale MIUR.
Il XIV convegno CoDAU si svolgerà a Monopoli, presso la struttura turistica-alberghiera “il Melograno” (contrada Torricella) e si concluderà sabato, 8 ottobre.

Comunicato stampa.

Che cos’è il CoDAU
Il CoDAU - Convegno dei Direttori generali delle Amministrazioni Universitarie - è un'associazione costituita dai Direttori generali delle amministrazioni universitarie italiane avente le seguenti finalità:
svolge attività di coordinamento e di indirizzo nella gestione delle Istituzioni universitarie, nel rispetto dell'autonomia delle stesse;
instaura rapporti sistematici con: Ministeri, CRUI, ANVUR, CNSU, OO.SS., ARAN, Comitati di settore e altri Organismi istituzionali per la promozione di studi congiunti, ricerche e proposte di soluzioni su problematiche attinenti la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa delle Istituzioni universitarie per il miglior funzionamento e l'organizzazione delle medesime, anche al fine di favorire una omogenea applicazione delle norme di specifico riferimento e la diffusione di buone pratiche;
attiva relazioni con organismi e rappresentanze parlamentari, di governo, sindacali, in ordine alle problematiche di interesse delle Istituzioni Universitarie, della dirigenza e del personale universitario in genere;
instaura rapporti di collaborazione con analoghe Organizzazioni nazionali e sovranazionali, per scambi di esperienze e conoscenza di esigenze e orientamenti, al fine di formulare valutazioni e proposte anche di provvedimenti normativi, per il miglioramento ed il consolidamento dell'integrazione a livello europeo ed extraeuropeo;
promuove e valorizzare i dirigenti delle Istituzioni universitarie, anche attraverso iniziative volte a favorirne la formazione, la crescita e lo sviluppo professionale.

Giovedì, 6 ottobre, a “Buongiorno Regione”, nella rubrica d’approfondimento “Lente d’Ingrandimento” il servizio, “Proteggere la nostra storia”

Bari, 4 ottobre 2016 - A poco più di un mese dal terremoto che ha sconvolto l’Italia centrale, la nuova campagna sociale della Testata Giornalistica Regionale della Rai sarà dedicata al tema della prevenzione.
Per la corrente settimana (3-8 ottobre) in tutte le edizioni dei telegiornali e dei giornali radio, nelle rubriche del mattino (“Buongiorno Italia” e “Buongiorno Regione”) sul sito web e sui profili social della testata, i giornalisti rai stanno raccontando, regione per regione, i tanti aspetti di un paese nel quale il rischio sismico, idrogeologico, vulcanico, ambientale, ecc. è presente.
A tal riguardo, anche il Politecnico di Bari offrirà un suo contributo scientifico nella rubrica d’approfondimento di Buongiorno Regione, “Lente d’Ingrandimento”. Il servizio, intitolato “Proteggere la nostra storia”, andrà in onda giovedì, 6 ottobre, ore 7.30, su Rai 3 Puglia.
Comunicato stampa.

XIV Convegno CODAU – “Università 4.0: al servizio di un Paese che guarda al futuro"

Direttori Generali degli atenei italiani, Rettori, rappresentanti istituzionali a Monopoli dal 6 all’8 ottobre. Tra gli interventi previsti: Claudio Descalzi, Amministratore Delegato Eni, Gaetano Manfredi, Presidente Conferenza dei Rettori (CRUI), Eugenio Di Sciascio, Rettore Politecnico di Bari.
80 università rappresentate per oltre 230 partecipanti. L’evento nazionale è stato organizzato dal Politecnico di Bari e dal CoDAU

Bari, 3 ottobre 2016 – Una nuova università del merito e della valutazione nell’Italia che cambia, costituirà l’essenzialità del 14° convegno annuale del CoDAU, l’Associazione Nazionale dei Direttori Generali delle Università italiane, pubbliche e private, in rappresentanza degli oltre 80 atenei della penisola.
“Università 4.0: al servizio di un Paese che guarda al futuro" è infatti il titolo del convegno in programma a Monopoli (Ba) da giovedì, 6 ottobre (conclusioni, 8 ottobre), presso la struttura turistica-alberghiera “il Melograno” (contrada Torricella). L’evento nazionale è stato organizzato dal Politecnico di Bari e dal CoDAU.
Consapevole del suo ruolo e del contributo che può dare al sistema universitario, il CoDAU non vuole limitarsi a promuovere un’analisi dello stato della governance e delle prospettive future ma vuole altresì, mettersi al servizio del Paese attraverso le proprie esperienze e le proprie competenze per partecipare concretamente al miglioramento del sistema universitario e della società. L’Associazione vuole infatti, elaborare delle proposte concrete per il bene del Paese, consapevole che il sistema universitario ha già fatto molto in termini di rinnovamento.
I lavori prenderanno il via nella serata di giovedì, 6 ottobre, ore 19.00, con un tema di grande attualità: "Università e sviluppo sostenibile, alcune sollecitazioni per un Paese che guarda al futuro". L’argomento sarà approfondito attraverso i contributi di Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni, Gaetano Manfredi, Rettore Università degli Studi di Napoli Federico II e Presidente CRUI, Giuseppe Novelli, Rettore Università degli Studi di Roma Tor Vergata e vice Presidente CRUI, Cristiano Nicoletti, Direttore Generale dell’Università per Stranieri di Perugia e Presidente CoDAU.
Seguirà la presentazione del libro (ore 21.30) “Gli acquisti nelle Università. Tra normativa e competizione” e la consegna del premio “CoDAU Management Award 2016” per chi ha saputo dare, con il proprio operato, un contributo per il miglioramento del sistema universitario in Italia.
Gli interventi di apertura del convegno, in programma, venerdì 7 ottobre (ore 9.30), vedranno la partecipazione di Eugenio Di Sciascio, Rettore del Politecnico di Bari e Maurizio Ricci, Presidente della Conferenza dei Rettori della Puglia. Seguirà la relazione del Presidente del CoDAU, Cristiano Nicoletti.
La prima sessione dei lavori inizierà con la tavola rotonda “Riforma del sistema Universitario” dove sono previsti gli interventi di Andrea Lenzi, Presidente CUN, di Alberto Felice De Toni, Rettore Università degli Studi di Udine e di Giuseppe Colpani, Direttore generale Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Coordina Loredana Segreto, Direttore generale Università degli Studi di Torino.
Approfondiranno invece la tematica “Università e Valutazione”, Andrea Graziosi, Presidente Anvur Pietro Navarra, Rettore Università degli Studi di Messina ed Enrico Periti, Direttore generale Università degli Studi di Brescia. Coordinerà, Antonio Romeo, Direttore generale Università degli Studi di Palermo.
La seconda sessione dei lavori prevede la partecipazione a gruppi di lavoro che affronteranno diverse tematiche: “Programmazione strategica e performance organizzativa” – interverranno: Maria Schiavone, Dirigente Università degli Studi di Torino e Michela Arnaboldi, Ordinario Politecnico di Milano; “Didattica e accreditamento” – interverranno Massimo Castagnaro, già membro del Direttivo Anvur e Pietro Di Benedetto, Direttore generale Università degli Studi dell'Aquila; “Internazionalizzazione: dalla prassi alla visione strategica” – interverranno Tiziana Lippiello, Prorettore Università Ca' Foscari Venezia e Guido Castelli, Dirigente Università Cattolica del Sacro Cuore; “Ricerca” – interverranno Vito Albino, Prorettore delegato alla ricerca Politecnico di Bari e Giuseppe Conti, Vice Presidente Netval.
“Università e Impresa” è il titolo dell’ultima sessione del Convegno, prevista per sabato 8 ottobre (ore 9.30), che vedrà la partecipazione di Alessandro Laterza, Editore, di Eugenio Di Sciascio, Rettore del Politecnico di Bari e di Candeloro Bellantoni, Direttore generale Università degli studi Milano – Bicocca. Cristiano Nicoletti infine, Presidente CoDAU, chiuderà i lavori insieme a Daniele Livon, Direttore Generale MIUR.
All’evento è prevista l’iscrizione di oltre 230 rappresentanti e autorità provenienti da tutta Italia.

Comunicato stampa.

Programma

Il Politecnico a Marmomacc con cinque opere di architettura e alto design
Ieri, giornata inaugurale

Bari, 29 settembre 2016 – E’ stata inaugurata ieri a Verona, la 51° edizione di Marmomacc, il salone internazionale specializzato dedicato ai materiali lapidei e alle nuove tecnologie di settore.
Marmomacc è la manifestazione leader mondiale per l’industria del settore litico e ne rappresenta l’intera filiera: dai prodotti grezzi ai semilavorati e finiti, dai macchinari e le tecnologie per la lavorazione alle possibili applicazioni della pietra nell’architettura e nel design.
L’iniziativa è supportata dal Ministero per lo Sviluppo Economico, dall’ICE - Italian Trade Agency e da Confindustria Marmomacchine, nell’ambito del Piano di Promozione Straordinaria del Made in Italy per la valorizzazione dell’eccellenza del comparto litico e tecnologico nazionale.
Il Politecnico di Bari, presente con il Dipartimento DICAR, ha presentato cinque opere di alto design e architettura. Le opere hanno incontrato il parere favorevole degli addetti ai lavori e della stampa. La prestigiosa rivista specializzata “Domus” ha pubblicato un inserto dedicato alla manifestazione. All’incontro inaugurale di ieri mattina è seguita, nel pomeriggio, la presentazione della mostra “New Marble Generation” alla presenza degli autori Giorgio Canale, Giuseppe Fallacara (Politecnico di Bari), Setsu & Shinobu Ito, Marcello Morandini, Philippe Nigro, Marco Piva, Denis Santachiara, Paolo Ulian.
Nelle immagini due opere presentate dal Politecnico, scelte e messe in rilievo dal fondale di presentazione dell’incontro di ieri pomeriggio. Inoltre: la rivista “Domus” con il suo inserto; la prima pagina del quotidiano “L’Arena” di oggi, 29 settembre, la pagina dedicata del Corriere della Sera con le foto a colori di uno dei contributi del Poliba, l“HyparWall”, una parete diaframmata modulare, realizzata con gli scarti di lavorazione.
Alla vetrina dell’Italia nel mondo in corso presso la Fiera di Verona e che si concluderà sabato, 1 ottobre, partecipano, oltre al Politecnico pugliese, 1650 aziende di 53 nazioni. L’Italia, nel settore, è ai primi posti: nel 2015 ha registrato esportazioni per 3,2 miliardi di euro per un mercato mondiale che ne vale 23.

Comunicato stampa.

macc. La vetrina internazionale dedicata ai materiali lapidei e all’innovazione
In anteprima saranno presentati a Verona (dal 28 settembre) cinque prototipi di architettura e alto design. L’iniziativa è supportata dal Ministero per lo Sviluppo Economico, nell’ambito del Piano straordinario per la valorizzazione dell’eccellenza del comparto litico e tecnologico nazionale

Bari, 23 settembre 2016 – La pietra, materia prima antica, capace di prendere forma e di sfidare, unica, l’insulto del tempo. La fibra di carbonio, il presente e il futuro, simbolo d’innovazione e di applicazioni ancora da esplorare. I due materiali, apparentemente distanti tra loro, sono confluiti in un progetto di un gruppo di ricerca “New Fundamentals Research Group”, del DICAR del Politecnico di Bari che li ha fatti fondere in un tutt’uno, grazie al supporto delle nuove tecnologie di settore. Il risultato si chiama " Möbius Seats" (Fallacara): due sedute, una sedia e un divano, costituite da un nastro lapideo dallo spessore di 2 centimetri in “Perlato di Sicilia” rinforzato con fibra di Carbonio, realizzati assieme alle aziende MGI Sicilmarmi (Massa MS) e Generelli SA (Rivera Svizzera). La struttura è stata ricavata per sottrazione di materiale lapideo da un intero blocco e il prodotto finito, nonostante l’apparente fragilità, consente, grazie alla fibra di carbonio, leggerezza e resistenza che si esprime con un inusuale eleganza di forma, di stile e di colore.
La ricerca sulla pietra fibrorinforzata è oggetto infatti, di una specifica tesi di dottorato all'interno del Consorzio tra Politecnico di Bari e Università degli Studi Roma Tre. Tale ricerca ha accolto l'interesse perfino del Zaha Hadid Architects, uno dei più importanti studi di architettura del mondo, a cui è stata presentata lo scorso anno. Nel team ricerca sono inoltre presenti ricercatori dell'Università di Pavia e della Melbourne School of Design.
L’altra parte del progetto, “HyparWall” (Fallacara-Stigliano) è costituita da una parete diaframmata modulare, costituita da conci di paraboloide iperbolico. I conci sono realizzati sfruttando gli scarti delle lavorazioni lapidee della Pietra Leccese, utilizzando specifici leganti in grado di realizzare una sorta di Pietra Leccese ricomposta, del tutto simile all'originale. La ricerca si avvale della collaborazione di una azienda leader del settore, la Pimar (Melpignano-Lecce), e del prezioso contributo della Tarricone Prefabbricati di Corato.
Alla vetrina internazionale di Verona saranno presenti altri due progetti: "StonePolySphere" e "Wave Bottle-Rack", frutto di collaborazioni con importanti aziende attive nel settore della produzione di macchine per le lavorazioni lapidee. "StonePolySphere" (Barberio-Fallacara) è essenzialmente una sfera litica, di 1,4 metri di diametro, costituita da una parte inferiore massiva (ricavata dalla fresatura di un blocco di pietra di 1,4 metri di lato e 0,8 metri di altezza) e una parte superiore stereotomica costituita da 120 blocchi traforati. L’aspetto innovativo riguardante la produzione dei conci di questo prototipo, è quello di aver utilizzato due strati di pietra incollati tra di loro, restituendo un effetto bicromatico variabile a seconda della morfologia del concio stesso (una sorta di pietra lamellare). La realizzazione si è avvalsa dei macchinari dell'azienda francese Thibaut SA.
"Wave Bottle-Rack" (Colella-Barberio) è invece un porta vino di forma sinusoidale realizzato utilizzando la pietra sinterizzata prodotta dalla Dekton, tagliata da Generelli SA con le macchine water jet prodotte dall'azienda Intermac.
Infine, "Lamina" (Fallacara-Brunetti) una scala elicoidale costituita da Pietra di Trani lamellare rinforzata attraverso lamine di acciaio inossidabile primo risultato di un lavoro di ricerca applicata del corso di perfezionamento CESAR.
Il gruppo di ricerca che ha realizzato tali opere, coordinato dal prof. Giuseppe Fallacara, è costituito da giovani architetti e ricercatori del Politecnico di Bari. Esso è particolarmente attivo nell'aggiornamento dell'architettura e del design in pietra, attraverso le tecnologie di progettazione e fabbricazione digitali, ponendosi idealmente in continuità con l'indirizzo dato più di 20 anni fa alla Scuola di Architettura barese dal prof. Claudio D'Amato Guerrieri. Il gruppo coordina anche il CESAR Corso di Alta Formazione applicata in architettura e restauro all'interno della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio del Politecnico.
Marmomacc è la manifestazione leader mondiale per l’industria del settore litico e ne rappresenta l’intera filiera: dai prodotti grezzi ai semilavorati e finiti, dai macchinari e le tecnologie per la lavorazione alle possibili applicazioni della pietra nell’architettura e nel design.
L’iniziativa 2016 è supportata dal Ministero per lo Sviluppo Economico, dall’ICE - Italian Trade Agency e da Confindustria Marmomacchine, nell’ambito del Piano di Promozione Straordinaria del Made in Italy per la valorizzazione dell’eccellenza del comparto litico e tecnologico nazionale.
Alla vetrina dell’Italia nel mondo parteciperanno, oltre al Politecnico pugliese, 1650 aziende di 53 nazioni. L’Italia, nel settore, è ai primi posti: nel 2015 ha registrato esportazioni per 3,2 miliardi di euro per un mercato mondiale che ne vale 23.
Comunicato stampa.

L’intervento della prof.ssa Menghini. Sabato scorso sul tema “La mobilità in Europa”
Bari, 29 agosto 2016 - Chiara Gagliardi, studentessa di Ingegneria Ambientale racconta il suo Erasmus a Fukuoka, nel sud del Giappone. Enrico Porfido, dottorando in Architettura a Tirana, parla invece del suo percorso di studi internazionale che lo ha visto fare un Erasmus a Oslo, un tirocinio a Lisbona e una tesi in Brasile. Dario Rizzo, studente magistrale in Banca e finanza all'università di Siena, ha vinto la III edizione di Optima Erasmus, il primo "#Sociality" dedicato agli studenti immatricolati nelle università italiane e spagnole. Non solo mobilità degli studenti ma anche dei docenti. Il Politecnico di Bari è il primo in Italia per docenti che vanno all'estero a insegnare o a seguire corsi di formazione, grazie al programma biennale "International Credit Mobility - Erasmus Plus". Di ciò, se ne è parlato con la prof.ssa Annabruna Menghini, delegato del Rettore per l'Internazionalizzazione della Ricerca del Politecnico di Bari, docente associato in progettazione architettonica, intervenuta sabato scorso a Radio 24, l’emittente nazionale del “Sole 24 Ore”, nella puntata de “L’Altra Europa”, sul tema della mobilità nel continente europeo.

Qui di seguito, il link dell’intera puntata di “L’Altra Europa”.

http://audio.radio24.ilsole24ore.com/radio24_audio/2016/160827-altra-europa.mp3

L’intervento della docente del Politecnico è collocata al minuto 28’ e 45”.

Bari, 30 agosto 2016 - In prima serata, il telegiornale delle 20:00 di “France 2”, il più importante canale televisivo pubblico francese, ha mandato in onda un apposito servizio dall’Italia sul mistero di Castel del Monte. Il reportage dell’inviato, François Beaudonnet, contempla la storia del maniero di Federico II e introduce le innovative ricerche condotte nel Politecnico di Bari.  

Gli studi, avviati nel 2009 nel Dipartimento di Scienze dell'Ingegneria Civile e dell'Architettura del Politecnico di Bari da due ricercatori: Giuseppe Fallacara e Ubaldo Occhinegro, consentono ora, attraverso lo studio dell’architettura del monumento, una nuova lettura ed interpretazione di Castel del Monte.

“L’edificio medioevale – sostengono gli autori della ricerca -  fu edificato, secondo tecniche orientali legate agli Hammam arabi, per la cura del corpo e dello spirito  dell’imperatore. Gli ambienti del castello sono stati realizzati per questo scopo”.

Il servizio, presenta inoltre, alcune sequenze sulla ricostruzione virtuale degli interni del castello realizzata dai ricercatori pugliesi e, nell’intervista, l’arch. Ubaldo Occhinegro, illustra alcuni dettagli sulle canalette convogliatrici delle acque di condensa delle pareti interne di uno degli ambienti.

Il servizio, con le suggestive riprese e interviste, è andato in onda lo sorso 17 agosto. Qui di seguito il link del TG francese. La presentazione e il reportage dalla Puglia è al minuto 35’ e 58”.

http://www.francetvinfo.fr/replay-jt/france-2/20-heures/jt-de-20h-du-mercredi-17-aout-2016_1584991.html

 

Sabato scorso, 23 luglio, nella puntata del settimanale TV “Linea Verde Orizzonti Estate”

Bari, 26 luglio 2016 – Il settimanale televisivo di Rai Uno, “Linea Verde Orizzonti Estate” ha dedicato sabato, 23 luglio, ore 11.30-12.30, un ampio servizio al Politecnico di Bari e al suo laboratorio innovativo “Energy Factory Bari”, dedicato all’aerospazio e all’energia, nell’ambito della puntata intitolata, “Viaggio nella bella Italia, dalla Sicilia al Veneto”.
Qui, di seguito, il link Rai dell’intera puntata.
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-b1656cc7-8478-42e8-b82e-c62765e54919.html

Comunicato stampa.