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Comunicati stampa 2019

Comunicati Stampa

Ambiente.Studi e ricerche nella tre giorni internazionale di Bari
L’iniziativa scientifica è curata dal Politecnico di Bari e dall’Università del Salento

Bari, 5 settembre 2019 - Il cambiamento climatico e le strategie per la gestione delle aree costiere, sono temi di rilievo per la Puglia che, con i suoi 900 km di litorale, ha nel mare la sua più grande risorsa economica. Risorsa, oggi, minacciata da molti fattori: dall’erosione costiera all’inquinamento, dai cambiamenti climatici alla cattiva gestione del territorio costiero.
Tali condizioni richiedono consapevolezza da parte dei cittadini unitamente a competenze scientifiche diversificate, quali l’ingegneria costiera, la geologia, l’ecologia, ecc..
Il convegno sulle ricerche per la tutela delle coste (SCACR), organizzato dal Politecnico di Bari e dall’Università del Salento oltre che da altri prestigiosi Enti di Ricerca in programma a Bari, presso la Camera di commerciodall’all’11 settembre prossimi, costituisce l’occasione per il confronto sulle ricerche più aggiornate di settore con esperti provenienti da tutto il mondo. Per l’occasione saranno presentati 70 lavori di ricerca, pubblicati su riviste di prestigio.
Sul cambiamento climatico e strategie per la gestione delle aree costiere si terrà il convegno internazionale SCACR (Short Course Conferenze on Applied Coastal Research), settima edizione, che, con cadenza biennale, si tiene in diversi paesi europei e che prevede anche un corso di formazione destinato a giovani ricercatori su tematiche di frontiera o sull’utilizzo dei più moderni modelli numerici nel campo dell’ingegneria marittima. 
L’edizione 2019, vede la partecipazione di numerose associazioni scientifiche (AIOM, GNRAC, ecc.) ed Enti interessati alle tematiche svolte (ASSET della Regione Puglia, AdSP MAM, ecc.), Nel corso dell’edizione di Bari saranno presentati i primi risultati di progetti di ricerca finanziati dalla Regione Puglia (INNODUNECOST) e dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, fra cui STIMARE (previsto uno specifico meeting) in cui verranno illustrati i recenti sviluppi delle esperienze condotte sui litorali pugliesi ed emiliani. Come si ricorderà, il progetto Stimare, curato dal Politecnico di Bari e dall’Università di Bologna mira allo studio del fenomeno erosivo costiero e alle possibili soluzione di tutela, con specifici riferimenti alla Puglia ed all’Emilia-Romagna.
Fra le tematiche del convegno inoltre: l’oceanografia, la mitigazione del fenomeno di arretramento della linea di riva, l’ecologia, il monitoraggio e gestione del rischio nelle aree marine costiere, la gestione dei sedimenti contaminati e non.  Altre informazioni e il programma della tre giorni su www.scacr.eu.

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Lutto Poliba. La comunità accademica lo ricorderà il 6 settembre in una cerimonia

Bari, 4 settembre 2019 – La comunità del Politecnico di Bari ricorderà la recente scomparsa del Prof. Claudio D’Amato Guerrierifondatore e primo Preside della facoltà di Architettura del Politecnico di Bari venerdì prossimo, 6 settembre, ore 9.00, in una apposita cerimonia religiosa presso la cappella del Poliba, “Sedes Sapientes” (campus universitario).
Illustre docente, professore emerito del Politecnico di Bari, già Preside della Facoltà di Architettura, Direttore di dipartimento e fondatore della Scuola di Architettura poliba, Accademico Nazionale di San Luca, D’Amato Guerrieri è stato un importante e decisivo docente del Poliba.
La sua storia di vita comincia a Bari, il 22 dicembre1944. E’ ha Roma però, dove si trasferisce, che consegue nel 1963 la maturità classica presso illiceoGiulioCesare.
Nel 1971silaurea inarchitettura nell'Università diRomaLaSapienza e nel 1974 consegue nello stesso ateneo il diploma della scuola di perfezionamento per lo studio e il restauro dei monumenti. A questo ateneoresta legato sino al 1986 per svolgere attività di didattica e di ricerca.
Nel 1987 si trasferisce a Reggio Calabria dove presta servizio nell'Università degli Studi di Reggio Calabria. Qui viene nominato direttore dell'Istituto di Progettazione della Facoltà di Architettura.
Con l’istituzione del Politecnico di Bari (1990) si trasferisce nel neo ateneo pugliese in qualità di professore ordinario di Composizione architettonica e urbana e nominato primo Preside della Facoltà di Architettura. Successivamente anche Presidente dei Corsi di laurea in Architettura e Disegno industriale. Fondatore della Scuola di Architettura del Poliba concluse la sua carriera nel Poliba in qualità di Direttore del Dipartimento di Scienze dell'Ingegneria civile  e  dell'Architettura (DICAR) nel 2015 dovetenne corsi di composizione architettonica, composizione architettonica e urbana, progettazione architettonica, progettazione urbana, teoria dell'architettura e storia dell'architettura contemporanea.
Direttore della rete interuniversitaria italiana Retevitruvio, il 16 marzo 2016 ricevette dal Presidente della RepubblicaSergio Mattarella, presso il Palazzo del Quirinale, il premio "Presidente della Repubblica", nella fattispecie il Premio dell'Accademia Nazionale di San Luca, per l'anno 2014.
Autore di più di 300 pubblicazioni, innumerevoli progetti, studi sull’architetturamorì a Roma lo scorso 6 agosto 2019.

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Monopoli, dopo la rigenerazione della spiaggia di Porta Vecchia, una web-cam per monitorare l’evoluzione della linea di costa

Bari, 30 agosto 2019 – Dopo la rigenerazione della spiaggia di Porta Vecchia, all’esterno della cinta muraria della città, curata dal Comune di Monopoli, è stata avviata una collaborazione tra il Politecnico di Bari e l’amministrazione comunale per il monitoraggio dell’intervento.
Ieri pomeriggio, 29 agosto, è stata installata nella sua posizione definitiva la Web Cam per il monitoraggio della linea di riva. La Web-Cam ogni tre ore acquisirà uno scatto della spiaggia. La sommatoria delle immagini acquisite consentirà lo studio del fenomeno e darà indicazioni sulle soluzioni sinora adottate con relativi tempi di vita. Inoltre, e soprattutto, permetterà l’individuazione di nuove strategie che possano rendere più stabile la spiaggia e consentano interventi di ricarica sempre più rarefatti (con riduzione dei costi) e di basso impatto ambientale.
La consapevolezza che l’intervento non possa costituire una soluzione permanente, ma di durata limitata nel tempo, nulla toglie al successo ottenuto nella corrente stagione estiva ed è testimoniato dalle centinaia di cittadini che sono tornati ad affollare una delle spiagge libere simbolo della città. La rigenerazione della spiaggia, ormai del tutto scomparsa anche a seguito delle recenti mareggiate estive, è stata effettuata utilizzando sedimenti prelevati dai fondali a basse profondità.
Il monitoraggio e lo studio da ieri avviato a Monopoli, in collaborazione con l’amministrazione civica locale, è incluso fra le azioni del progetto STIMARE.Il Progetto, di durata biennale,finanziato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, elaborato e promosso dal Politecnico di Bari e dall’Università di Bologna con il coinvolgimento diretto dei comuni di Margherita di Savoia (Puglia) e Riccione e Cervia (Emilia-Romagna) mira all’individuazione di strategie innovative per contrastare il rischio dell’erosione costiera. Il progetto è coordinato, per la Puglia, dal prof. Leonardo Damiani del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e Chimica del Poliba.

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Il libro.“Ada, Alan e i misteri dell’IoT” edito da Guerini e Associati - Milano

Cinque autori pugliesi (su sei) per spiegare le nuove tecnologie digitali 4.0 agli studenti della scuola primaria e media inferiore. Tra gli ideatori, Pierpaolo Pontrandolfo, docente del Politecnico di Bari con Sabrina De Santis, Nicola Intini, Corrado La Forgia, Raffaella Miscioscia e le illustrazioni di Carlo Molinari. L’importante supporto di Federmeccanica

Bari, 8 agosto 2019 – E’ un esperimento innovativo che combina divulgazione e divertimento con l’obiettivo di orientare i bambini, dalla scuola primaria in su, alla conoscenza delle tecnologie digitali della comunicazione. 
“Ada, Alan e i misteri dell’IoT” con sottotitolo,“fra cobot, reti digitali hacker e algoritmi”,edito da Guerini e Associati, Milano (16,00 euro), 178 pagine, è un libro che unisce in sé tre parti distinte ma collegate tra loro: il racconto (si sviluppa nelle prime 127 pagine) è un giallo che vede coinvolta la famiglia della protagonista, Ada. Con un linguaggio facile, fotografico, incalzante, coniugato a splendide illustrazioni a colori e con una grafica adatta al pubblico infantile induce alla lettura tutta d’un fiato. I fatti e i protagonisti sono calati nella realtà di un futuro prossimo al nostro, nel quale le interazioni uomo-tecnologia sono sempre più fitte e l’intelligenza artificiale, i cobot, la IoT (internet delle cose) sono diventate parte integrante della quotidianità. In questo scenario, dove è ben descritto il vivere quotidiano, si sviluppa la vicenda del giallo.
Sinossi.Nella città di Elea, due ragazzi appassionati di matematica, Ada e Alan, si trovano coinvolti in un mistero a sfondo tecnologico: l’ingegnere Edith Byron, madre di Ada, è pronta a presentare un rivoluzionario algoritmo capace di migliorare le attività dell’azienda in cui lavora a beneficio di tutti. Nel corso della cerimonia un black-out anticipa la sua pubblica presentazione e scompare. Dov’è finita Edith Byron? Come mai tutti i sistemi operativi e le intelligenze artificiali della città hanno smesso improvvisamente di funzionare? Riusciranno Ada e il suo fidato Alan a risolvere il mistero?I personaggi incrociano le loro storie tra tecnologie, rapimenti, poliziotti umani e robotici. La collaborazione tra uomo e macchina risulterà determinante per la soluzione del mistero.
I nomi dei personaggi, i luoghi, i riferimenti non sono frutto di pura fantasia, bensì, ed è qui che emerge la seconda parte del libro (pagg. 128-139), la scelta intelligente e strategica di abbinare ai protagonisti del giallo persone, luoghi, cose realmente esistite nella storia dell’evoluzione tecnologica dell’informazione, o comunque, ad essa legati.
Ada, la protagonista del libro, per esempio? In onore di Ada Lovelance (1815-1852), prima programmatrice di computer della storia, quando quelli moderni non erano stati ancora inventati. Elea, invece è la città immaginaria in cui si svolge la vicenda raccontata nel libro, a ricordo della antica città della Magna Grecia (attualmente ricadente nel comune di Ascea, in provincia di Salerno) dove si sviluppò la scuola di filosofia degli eleatici che prefigurava il concetto di verità ricavato dalla logica e dalla deduzione e non dai sensi.
L’ultima parte del libro (pagg.140-176) è riservata alle curiosità, alle domande, al gioco: “lo sapevi che; come funziona; ora tocca a te; cos’è?; a cosa serve?” Qui sono raccolti diversi esempi di approfondimento nel quale, algoritmi, intelligenza artificiale, cobot, cybersecurity, IoT, manifattura additiva, simulazione, sistemi cyber fisici, sono raccontati attraverso esempi, curiosità, grafica e un invito a cimentarsi in autonomia nello spazio “tocca a te”. E’ un invito al lettore a dare uno sguardo “dentro la scatola”, per capirne di più e diventare utenti più consapevoli o prossimi protagonisti della nuova società che stiamo costruendo.
Quanto riassunto e descritto è la proposta del sensibile e specializzato editore, Angelo Guerini e Associati. Il libro, pubblicato alla vigilia del nuovo anno scolastico, in clima vacanziero, raccoglie e sintetizza l’entusiasmo (il “priscio”, tipico termine della Terra di Bari, citato nella premessa del libro) dei contributi eterogenei di sei autori, di cui cinque pugliesi, che, provenienti da esperienze diverse, si sono posti la domanda: come diffondere una conoscenza seria e cosciente dell’uso delle tecnologie digitaliutilizzando un linguaggio accessibile ai più piccoli e magari divertendoli?Perché non provare a diffondere la parola chiave, consapevolezza, anche tra i veri attori del futuro, i “nativi digitali”?I ragazzi infatti, sono degli straordinari utenti delle nuove tecnologie ma, molto spesso, non ne conoscono il funzionamento, sia per un affanno della scuola nell’inseguire il forsennato ritmo dell'innovazione, sia per l’estrema facilità di utilizzo dei nuovi strumenti che porta a dimenticare una domanda fondamentale: come funziona?
L’obiettivo, quindi, era chiaro: rivolgersi ai giovani delle scuole primarie e medie inferiori e, più in generale, a chiunque abbia voglia di farsi incuriosire da quel che c'è oltre l'involucro esteriore. 
In tal senso precisa uno degli autori, il prof. Pierpaolo Pontrandolfo che al Politecnico di Bari insegna ingegneria economico-gestionale:“È necessario che l’Università comunichi anche con i “non addetti ai lavori”. Così ricerca e innovazione determinano benessere sociale in un’ottica di sviluppo sostenibile. In tal senso ho trovato molto stimolante il progetto e non ho esitato nell’aderire al gruppo di – credo di poter affermare – visionari che l’ha realizzato. Abbiamo deciso di rivolgerci ai ragazzi, in particolare ai nativi digitali e, per intercettare il loro interesse, combinare un linguaggio divulgativo, benché non banale, con una modalità narrativa, quella del romanzo giallo, intrigante e insolita per il tema trattato”.
“Ada, Alan e i misteri dell’IoT”
ha, una chiara finalità di orientamento allo studio delle materie STEM(Science, Technology, Engineering and Mathematics), così come il progetto Eureka! Funziona! al quale è stato collegato: entrambi promossi e supportati da Federmeccanica. 
In questo senso, il libro, può essere considerato un testo di intrattenimento con il suo avvincente racconto giallo, ma anche un libro di approfondimento dal quale trarre spunto per fare ricerche sulle nuove tecnologie.
Infine, utilizzando le splendide illustrazioni di Molinari, il libro è accompagnato da un avvincente trailerper una strategia di comunicazione coerente con il target cui il volume è prioritariamente rivolto.

Scheda "L'idea e gli autori del libro"

Comunicato stampa. 

La costa pugliese.Il rischio del fenomeno percepito dai cittadini e dai gestori balneari in un sondaggio in corso sulle spiagge pugliesi con il coinvolgimento degli studenti del Poliba

La ricerca, di durata biennale, è stata avviata dal Politecnico di Bari e dall’Università di Bologna. Finanziata dal Ministero dell’Ambiente, vede il coinvolgimento diretto dei Comuni di Margherita di Savoia, Riccione, Cervia e indiretto di altri centri costieri pugliesi. I primi interventi di protezione e studio su due spiagge di Monopoli

Bari, 23 luglio 2019 – Sono 56 sinora, distribuiti da nord a sud, lungo la dorsale jonica-adriatica, i lidi balneari pugliesi che collaborano con il Progetto di ricerca Stimare, dedicato allo studio del fenomeno dell’erosione costiera. 
Concepito dal Politecnico di Bari e dall’Università di Bologna e finanziato con 340 mila euro dal Ministero dell’Ambiente, il progetto vede il diretto coinvolgimento del Comune di Margherita di Savoia in Puglia (comune in cui il fenomeno è fortemente avvertito); Cervia e Riccione in Romagna. Di durata biennale, avviato sul finire del 2018, il progetto assicura essenzialmente tre aree di ricerca: opere innovative di protezione dei litorali, sistemi di monitoraggio costiero e metodi di valutazione del rischio.
Il progetto (che copre solo le spese di studio e ricerca) ha indotto le due università a sviluppare necessarie sinergie con il territorio e con gli stakeholders per la realizzazione di impianti pilota e l’acquisto di attrezzature al fine di valutarne l’efficacia. E al progetto-studio infatti, hanno fornito, successivamente, la collaborazione altri centri costieri pugliesi.
Sull’impianto pilota di Margherita di Savoia, sono stati discussi con la Regione Puglia i dettagli operativi e a breve saranno avviate le attività sul campo mentre i test di laboratorio delle opere previste (simulazione con canale di moto ondoso) sono già a buon punto di avanzamento. Oltre all’impegno del Comune di Margherita e della Regione Puglia, sono in atto altre iniziative a cui il Poliba partecipa con finalità di studio del fenomeno erosivo costiero, tra questi quella avviata nel Comune di Monopoli, in due distinti luoghi: presso lido “Pantano”, a nord della città e la spiaggia pubblica di “Cala Porta Vecchia”, a sud, all’esterno della cinta muraria. 
Gli interventi consistono nella ricostruzione della spiaggia mediante una tecnica fin qui poco usata che consiste nel prelievo di sabbie da bassi-medi fondali mediante aspirazione e nel successivo rilascio dei sedimenti sulla spiaggia emersa. A differenza dei ripascimenti artificiali, eseguiti con prelievi in acque profonde e con notevoli quantità di sabbie, l’intervento proposto punta a movimentare modiche quantità di sedimenti, senza alterare in modo significativo i fondali.
In definitiva, è una sorta di azione di “manutenzione” delle spiagge, con costi contenuti e ripetibile periodicamente. Operativamente si tratta di “pettinare” i fondali asportando gli strati superficiali del fondale e, successivamente di pompare la sabbia aspirata sul bagnasciuga, aumentando così la superficie di spiaggia fruibile. I tempi di lavorazione sono piuttosto contenuti e, con alcuni accorgimenti operativi, è possibile intervenire anche durante la stagione balneare senza arrecare particolari disturbi alla operatività turistica dei lidi.
Nel caso di Monopoli, lido “Pantano”, dove il lavoro è stato già completato ha visto con un incremento della spiaggia di circa 20 m mentre i lavori della spiaggia libera di “Cala Porta Vecchia”, sono in fase di conclusione.
Fra le azioni di monitoraggio post-opera previste, è stata già installata una webcam per analizzare gli spostamenti della linea di riva.
La tecnica utilizzata, già sviluppata dai ricercatori del Politecnico e sperimentata con l’Autorità di Bacino in altri siti pugliesi, verrà presumibilmente utilizzata su altri lidi, con il contributo economico dei concessionari demaniali che, già interpellati, hanno dato il loro assenso a sostenere l’iniziativa di monitoraggio della linea di riva. I dati raccolti saranno messi in rete (costituzione di un Osservatorio) con il supporto del Politecnico di Bari.
Il sondaggio.Alle attività di ricerca e sperimentazione si aggiunge quella legata alla percezione del rischio erosione da parte dei cittadini e degli operatori di settore. Tale percezione infatti, risulta utile al fine di comprendere ambiti e peculiarità territoriali e fornire, conseguentemente, una corretta informazione sul rischio erosione e suggerire gli utili comportamenti che mirano ad una maggior tutela dell’ambiente marino costiero. Per queste ragioni è in corso sulle spiagge pubbliche e lidi pugliesi aderenti un sondaggio sul rischio percepito dai cittadini e balneari. Curato dal Poliba, con il supporto dalla società Troisi ricerche, specializzata in ricerche di mercato, sociali e di opinione, ha l’obiettivo, mediante interviste ai turisti, ai residenti delle aree costiere e ai titolari degli stabilimenti balneari della Puglia, di comprendere se i privati cittadini conoscono il fenomeno dell’erosione costiera e, se sì, che percezione ne hanno, a partire dal grado di rischio. 
Il sondaggio (si concluderà a settembre) vede all’opera 16 studenti del PoliBa, afferenti agli ultimi anni del corso di laurea in ingegneria civile ed ambientale di Bari e Taranto. Gli studenti, coordinati dalla Troise ricerche, muniti di tablet e relativo riconoscimento, propongono due distinti questionari di venti domande ai fruitori delle spiagge pugliesi e ai gestori. In totale saranno raccolte un migliaio di interviste ai cittadini-fruitori delle spiagge e circa 50 ai gestori balneari. Ciò permetterà al Politecnico di Bari e al Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica di comprendere se la percezione del rischio da parte di non addetti ai lavori è amplificata o ridotta rispetto al rischio reale e di avviare, sulla base dei risultati raccolti tramite le interviste, delle campagne informative. L’intento è quello di spiegare alla cittadinanza cosa sia il fenomeno dell’erosione costiera, quali siano gli strumenti adottati dai tecnici per mitigarlo e come tale fenomeno impatti sullo sviluppo non solo ambientale, ma anche urbanistico, economico e sociale dei territori. Ciò mira a promuovere l’adozione di comportamenti virtuosi che, se messi in atto da ciascun individuo nel proprio quotidiano, sono in grado di mitigare tale rischio.
Medesime finalità hanno le interviste ai titolari degli stabilimenti balneari, che in virtù della loro attività hanno un punto di vista privilegiato sul fenomeno.

Comunicato stampa. 

 

 

 

 

Il voto. Vince con il 59% delle preferenze. In carica dal prossimo, 1 ottobre

Settimo della storia del Poliba, capitalizza l’ottimo risultato ottenuto già nel primo turno: 46%. L’onore delle armi all’antagonista, Umberto Fratino che dal 17% del primo turno raggiunge il 41%

Bari 2 luglio 2019 – Francesco Cupertino, 46 anni, docente di “Convertitori, macchine e azionamenti elettrici”, afferente al Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell'Informazione è il nuovo Rettore del Politecnico di Bari per il sessennio 2019-2025. Settimo nella cronologia storica del Poliba, succede ad Eugenio Di Sciascio.
Cupertino capitalizza l’ottimo successo registrato già nel primo turno (46%) e porta nel secondo round al suo attivo il 59% delle preferenze. L’antagonista, Umberto Fratino, nonostante i tempi ristretti a disposizione (si era votato venerdì scorso, 28 giugno) compie un grande balzo in avanti: dal 17% al 41%, ma non basta. Elevata, come nel primo turno la partecipazione al voto nei seggi di Bari e Taranto nell’unico giorno a disposizione per una percentuale totale pari all’89%. Hanno votato 544 elettori su 610 aventi diritto secondo le diverse categorie: docenti (91%); ricercatori tempo determinato tipo A (85%) dirigenti, tecnici, amministrativi e bibliotecari (91%); rappresentanti degli studenti (79%).
Francesco Cupertino ha ottenuto dalla componente docente 130 voti a cui si sono aggiunti i voti pesati dei ricercatori a tempo determinato di Tipo A pari a 1,83; del personale tecnico-amministrativo-bibliotecario, 19,33 e dei rappresentanti degli studenti, 23,75 per un totale di 174,91 voti (59%).
Ad Umberto Fratino sono andati 94 voti dei docenti; 1 voto dei ricercatori di Tipo A; 17,33 dei tecnici-amministrativi-bibliotecari e 9,81 dei rappresentanti degli studenti per un totale di 122,14 (41%). Le schede bianche sono state,10. Nulle, 8.
Il neo Rettore del Poliba.Francesco Cupertino, è nato a Fasano (BR). Sposato, tre figli, dopo le scuole dell’obbligo e il liceo scientifico, “Leonardo da Vinci” della sua città, ha percorso l’intera carriera da studente prima, e da ricercatore e docente dopo, nel Politecnico di Bari. 
Si è laureato in Ingegneria Elettrotecnica a 25 anni, con 110/110 e lode. Dottore di Ricerca nel 2001 in Ingegneria Elettrotecnica. Ricercatore dal 2002 è diventato professore associato nel 2014 e Professore ordinario dal 2016.
Da luglio 2010 è il responsabile scientifico del laboratorio “Energy Factory Bari”, il laboratorio dedicato all’aerospazio e all’energia, fondato da General Electric Avio e dal Politecnico di Bari nel quale operano circa 40 ricercatori con un budget annuo medio superiore ad un milione di euro.
Insegna nel corso di laurea magistrale in Ingegneria Elettrica e nel corso di laurea magistrale in Ingegneria dell’Automazione del Politecnico di Bari; svolge la sua attività di ricerca scientifica nel campo dei convertitori, delle macchine e degli azionamenti elettrici. Collabora con prestigiose università come il Politecnico di Torinoe la University of Nottingham nel Regno Unito.
Francesco Cupertino è stato responsabile scientifico di diversi progetti di ricerca e fa parte di diverse organizzazioni scientifiche internazionali di settore. E’ autore, in collaborazione con colleghi del gruppo di ricerca, di oltre 130 pubblicazioni scientifiche tra cui: 37pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali; 1capitolo di libro; 97 pubblicazioni scientifiche su atti di congressi internazionali.
Francesco Cupertino si insedierà nella carica di Rettore del Politecnico di Bari dal prossimo 1 ottobre.

Comunicato stampa.

Elezione Rettore 2019-2025. Sarà decisiva la seconda votazione, in programma domani

Dopo il ritiro della candidatura del prof. Orazio Giustolisti, si escludono dalla competizione elettorale anche i proff. Mario Daniele Piccioni e Riccardo Amirante. 
Restano in gara i proff. Francesco Cupertino e Umberto Fratino 

Bari, 1 luglio 2019 – Domani, martedì, 2 luglio, nel tardo pomeriggio, si conoscerà il nome del nuovo Rettore del Politecnico di Bari che reggerà le sue sorti per tutto il sessennio 2019-2025. 
Restano in gara, dopo i ritiri dalla competizione elettorale dei proff.: Orazio Giustolisti, (ritiratosi il 28 giugno con il 12% di consensi) e ieri, di Mario Daniele Piccioni (aveva ottenuto il 15%) e Riccardo Amirante (10%), i candidati, Francesco Cupertino (46%) e Umberto Fratino (17%). Ad ognuno di loro serve varcare la soglia del 50% dei voti per diventare il settimo Rettore eletto della storia del Poliba.
Francesco Cupertino, 46 anni, è docente di “Convertitori, macchine e azionamenti elettrici” e afferisce al Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell'Informazione;
Umberto Fratino, 54 anni, invece, è docente di “Gestione dei Bacini idrografici” e Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica.
Il secondo turno di votazione si svolgerà secondo i criteri e modalità già adottati in occasione del primo turno dello scorso 28 giugno. 
I 610 elettori potranno recarsi alle urne, allestite a Bari (aula magna “Attilio Alto” - campus universitario) dalle ore 9.00 alle ore 16.00 e Taranto (Centro interdipartimentale “Magna Grecia”, quartiere Paolo VI) dalle ore 9.00 alle ore 15.00.
Seguirà lo spoglio delle schede subito dopo la chiusura del seggio di Bari, in aula magna, “Attilio Alto”, previa acquisizione delle schede elettorali del seggio di Taranto.

Comunicato stampa.

Il voto. Alla prima votazione nessun candidato ottiene la maggioranza assoluta dei voti, 50% +1 Nulla di fatto per il nuovo Rettore del Politecnico di Bari

Bari, 28 giugno 2019 – Nulla di fatto alla prima votazione per la elezione del nuovo Rettore del Politecnico di Bari per il sessennio 2019-2025. 
Nonostante la forte affluenza alle urne di Bari e Taranto, 92%; hanno votato 559 elettori su 610 aventi diritto, nessuno dei cinque candidati-Rettore ha ottenuto la maggioranza assoluta richiesta dei voti, 50% +1.
Francesco Cupertino, 46 anni, del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell'Informazioneè stato il più suffragato con il 46% di preferenze, molto vicino alla meta del 50%, e ha riportato a suo favore in totale 143,45 voti (tra voti interi e pesati). Dietro il vuoto con il gruppo degli altri quattro candidati, singolarmente lontani. Al secondo posto, Umberto Fratino, 54 anni, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica con il 17% e 53,78 voti; Mario Daniele Piccioni, 54 anni, del Dipartimento di Scienze dell'Ingegneria Civile e dell'Architettura con il 15% e 45,54 voti; Orazio Giustolisi, 55 anni, Dipartimento di Scienze dell'Ingegneria Civile e dell'Architettura con il 12%, pari a 38,67 voti e infine, Riccardo Amirante, 50 anni, Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management con il 10% , determinato da 32,40 voti complessivi.
Le schede bianche sono state, 6, le nulle altrettante, 6.
Come si ricorderà, si è votato nei due seggi elettorali allestiti a Bari (aula magna “Attilio Alto”) e Taranto (Centro interdipartimentale “Magna Grecia”, quartiere Paolo VI). Hanno votato, la fascia docenti (professori ordinari; professori associati; ricercatori a tempo indeterminato; ricercatori a tempo determinato tipo B; ricercatori a tempo determinato tipo A); il personale dirigente, tecnico, amministrativo e bibliotecario; i rappresentanti degli studenti.
Il voto che ognuno ha espresso ha avuto valore pesato pari a uno (1) per le categorie dei docenti sino ai ricercatori a tempo determinato di tipo B, mentre per le restanti categorie ha avuto valore pesato: per i ricercatori a tempo determinato di tipo A il singolo voto è stato pari a 0.167; quello del personale tecnico amministrativo bibliotecario 0.165 e infine, quello dei rappresentanti studenti 0,510. 
Si tornerà alle urne, per la seconda votazione, martedì, 2 luglio,con pari orario e modalità. 

Comunicato stampa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1° Votazione. Si vota venerdì, 28 giugno, nei seggi di Bari e Taranto

Serve la maggioranza assoluta dei voti (50% + 1). Così anche nelle eventuali tornate successive del 2 e 8 luglio. In caso di mancata elezione è previsto il ballottaggio tra i due candidati più suffragati il 16 luglio. L’eletto sarà il settimo Rettore della storia del Poliba e resterà in carica per tutto il sessennio 2019-2025  

Bari, 26 giugno 2019 – Sono 612 gli elettori che venerdì, 28 giugno, avranno facoltà di recarsi ai due seggi elettorali, allestiti a Bari (aula magna “Attilio Alto”) e Taranto (Centro interdipartimentale “Magna Grecia”, quartiere Paolo VI) per eleggere il nuovo Rettore del Politecnico di Bari per il sessennio 2019-2025.
Alle urne sono chiamate tutte le componenti della comunità del Politecnico afferenti alle rispettive sedi di Bari e Taranto: professori ordinari (73); professori associati (105); ricercatori a tempo indeterminato (52); ricercatori a tempo determinato tipo B (24); ricercatori a tempo determinato tipo A (20); personale dirigente, tecnico, amministrativo e bibliotecario (256); rappresentanti degli studenti (82). Nell’insieme, la popolazione femminile rappresenta il 34% degli aventi diritto di scelta.
Il voto che ognuno esprimerà avrà valore pesato pari a uno (1) per le categorie dei docenti sino ai ricercatori a tempo determinato di tipo B, mentre per le restanti categorie avrà valore pesato: in particolare, per i ricercatori a tempo determinato di tipo A il singolo voto sarà pari a 0.167; quello del personale tecnico amministrativo bibliotecario 0.165 e infine, quello dei rappresentanti studenti 0,510. 
La preferenza potrà essere espressa solo ad uno dei cinque candidati-Rettore. Nell’ordine alfabetico:Riccardo Amirante, nato a Bari, 50 anni, coniugato, due figli, docente di “Macchine e Sistemi per l’Energia e l’ambiente”, Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management; Francesco Cupertino, nato a Fasano (Br), 46 anni, coniugato, tre figli, docente di “Convertitori, macchine e azionamenti elettrici”, Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell'Informazione; Umberto Fratino, nato a Rovigo, 54 anni, coniugato, tre figli, docente di “Gestione dei Bacini idrografici”, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica; Orazio Giustolisi, nato a Matera, 55 anni, docente di “Gestione dei Sistemi Idraulici”, Dipartimento di Scienze dell'Ingegneria Civile e dell'Architettura; Mario Daniele Piccioni, nato a Firenze, 54 anni, coniugato, sette figli, docente di “Scienza delle Costruzioni”, Dipartimento di Scienze dell'Ingegneria Civile e dell'Architettura.
Le operazioni di voto si svolgeranno dalleore 9:00 alleore 16:00 aBari edalleore 9.00 alle ore15.00 aTaranto. Lo scrutinio avrà inizio nella sede di Bari immediatamente dopo la chiusura del seggio, contestualmente all’urna elettorale di Taranto, fino alla conclusione. La votazione sarà considerata valida se vi avrà partecipato almeno un terzo degli aventi diritto al voto.
Qualora nessun candidato otterrà la maggioranza assoluta dei voti (50% +1), si tornerà alle urne, per la seconda votazione, martedì, 2 luglio con pari orario. Una terza votazione è prevista per lunedì, 8 luglio 2019. 
Qualora anche nella terza votazione nessun candidato otterrà la maggioranza assoluta dei voti, si procederà con il ballottaggio tra i due candidati che nell’ultima terza votazione avranno riportato il maggior numero di voti, martedì, 16 luglio 2019.
Il futuro Rettore sarà il settimo della storia del Politecnico di Bari e si avvicenderà con l’attuale, prof. Eugenio Di Sciascio, a far data 1° ottobre 2019. 

Comunicato stampa.

 

 

 

 

XXVI° edizione. Riconoscimento al prof. Vincenzo Spagnolo del Politecnico di Bari

Bari, 25 giugno 2019 – Tra le dodici personalità distintesi in Italia e nel mondo per le loro attività, ricerche, studi, applicazioni, spettacolo, arte, imprenditoria, vincitrici della XXVI° edizione del Premio “Argos Hippium” figura anche il prof. Vincenzo Spagnolo, docente di Fisica sperimentale della materia al Politecnico di Bari.
I selezionati dall’apposita giuria sono personalità eterogenee per settore di provenienza ed esperienza ma tutte, condizione indispensabile, accumunate da un’unica radice: l’appartenenza, per nascita o origine, alla Daunia, al suo territorio, a nord della Puglia. 
L’Argos Hippium, premio istituito dalla apposita fondazione, celebra da 26 anni un riconoscimento al talento e all'impegno di chi in Italia e nel mondo si è fatto strada senza mai dimenticare le proprie radici. 
Non si sottrae a ciò il prof. Vincenzo Spagnolo, nato a Manfredonia 52 anni fa, sposato, 3 figli. I risultati scientifici infatti, ottenuti dal docente nello studio e sviluppo di sensori ottici ad altissima sensibilità per la rivelazione di gas tossici ed inquinanti; i progetti di ricerca congiunti con industrie leader al mondo e prestigiose università europee ed extra-europee, hanno portato la commissione giudicatrice all’attribuzione del Premio “Argos Hippium” per il 2019 al docente del Politecnico di Bari che afferisce al Dipartimento Interateneo di Fisica. 
In particolare, le attività di ricerca del docente del Politecnico di Bari, riguardano lo studio e realizzazione di sensori compatti, portatili e ultrasensibili di gas tossici quali idrocarburi per applicazioni di monitoraggio ambientale e petrolchimica. Un suo sensore compatto realizzato in grado di rivelare la concentrazione di metano, etano e propano in gas naturale è attualmente in test in Arabia Saudita, a Dhahran, presso i laboratori di ricerca della Aramco Saudi Arabia, la più importante ditta petrolchimica al mondo. Un altro sensore per la rivelazione del metano è stato usato invece, per monitorare le emissioni nei pressi di una discarica a Shanxi in Cina, mostrandone l’elevato livello di emissioni, dannosi per la salute.
Un'altra attività di studio del prof. Spagnolo, in collaborazione con la Rice University di Houston in Texas, è la sensoristica su drone per quantificare e monitorare le specie inquinanti presenti in atmosfera, anche in luoghi pericolosi o inaccessibili come in prossimità di ciminiere. 
Il riconoscimento sarà attribuito al prof. Spagnolo venerdì, 28 giugnoore 20.00, in occasione della XXVI° cerimonia del premio, in programma presso il Parco Archeologico di Siponto (Manfredonia), accanto alla avveniristica ricostruzione della Basilica paleocristiana dell’architetto Edoardo Tresoldi. 
Oltre al prof. Spagnolo sarà attribuita l’onorificenza anche ad Agostino Iacurci, pittore, illustratore, incisore, muralista e scenografo;Aaron Rutigliano, proprietario e amministratore delegato del Ristorante londinese “Gola Restaurant”, considerato tra i migliori ristoranti italiani all’estero; Angela Rita Armiento, ricercatrice presso l'AO Foundation di Davos; Dario Caldara, economista presso la Federal Reserve Board a Washington DC; Umberto Berardi, professore associato all'Università di Toronto (dove dirige il Laboratorio di Zero Energy Building); Massimiliano Fraldi, professore ordinario di Scienza delle Costruzioni presso il Collegio di Ingegneria dell'Università di Napoli Federico II; Michele Bisceglia, già direttore della struttura complessa di anatomia e istologia patologica dell’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo; Aldo Augelli, autore dei comici Pio & Amedeo; Roberto Pucillo, amministratore unico di Alidaunia, società di navigazione aerea di Foggia, da lui fondata nel 1976; Manuela Vitulli, tra i travel blogger più influenti in Italia, scrittrice freelance;Mario Pace, autore della locandina italiana di "Spiderman far from home", nuovo film Marvel.

Comunicato stampa.

 

Chi è Vincenzo Spagnolo
ha conseguito la laurea in Fisica con lode nel 1991 ed il dottorato in Fisica nel 1994 entrambi presso l’Università degli studi di Bari. Dal 1997 al 1999 è stato ricercatore dell’Istituto nazionale per la Fisica della Materia e dal 2018 è professore ordinario presso il Politecnico di Bari. Nel 2017 e 2018 ha svolto attività di visiting professor presso la Rice University di Houston (TX). Nel 2019 sarà visiting professor alla “Nanyiang Technical University” di Singapore. È attualmente visiting professor presso la “Shanxi University” di Taiyuan in Cina. Le sue attività di ricerca sono focalizzate sullo sviluppo di sensori ottici per la rivelazione in tracce di sostanze tossiche gassose. La sua attività di ricerca è documentata da oltre 190 pubblicazioni su riviste e conferenze internazionali con oltre 3000 citazioni, e 2 brevetti depositati. Ha tenuto più di 50 presentazioni su invito a conferenze e workshop internazionali. E’ editor delle riviste: Sensor, Applied Science e Journal of Sensors. È coinvolto nella realizzazione di numerosi congressi internazionali organizzati dalla SPIE e dall’OSA (società di ottica americana). Nel 2018 ha ricevuto i premi “Terra del Sole” e “Re Manfredi”. Nel 2019 è stato insignito della Fellowship SPIE. È senior member OSA.

Votazioni, 28 giugno 2019Sono cinque le candidature pervenute al Decano del Poliba

Bari, 14 giugno 2019 – Sono cinque i docenti che hanno proposto, entro ieri, 13 giugno (termine ultimo), la loro candidatura alla carica di Rettore del Politecnico di Bari per il prossimo sessennio 2019-2025. 

 

I candidati, in ordine alfabetico, sono: 

prof. ing. Riccardo Amirante, docente di “Macchine e Sistemi per l’Energia e l’ambiente”, afferente al Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management;
prof. ing. Francesco Cupertino, docente di “Convertitori, macchine e azionamenti elettrici”, Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell'Informazione;
prof. ing. Umberto Fratino, docente di “Gestione dei Bacini idrografici”, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica;
prof. ing. Orazio Giustolisi, docente di “Gestione dei Sistemi Idraulici”, Dipartimento di Scienze dell'Ingegneria Civile e dell'Architettura; 
prof. ing. Mario Daniele Piccioni, docente di “Scienza delle Costruzioni”, Dipartimento di Scienze dell'Ingegneria Civile e dell'Architettura.

Il prof. Luigi Maria Galantucci, che aveva manifestato l’interesse a proporre la sua candidatura, in una nota inviata ieri pomeriggio alla comunità del Poliba, ha preferito non partecipare alla competizione elettorale e di sostenere il programma del candidato, Francesco Cupertino.  

Le candidature sono state ratificate dal Decano del Politecnico, prof. Carmine Pappalettere in data odierna, questa mattina.
Il corpo elettorale del Politecnico è composto da: Professori ordinari e straordinari, associati, ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato (Tipo A, Tipo B), rappresentanti degli studenti, personale dirigente, tecnico, amministrativo e bibliotecario per un totale di 605 aventi diritto di voto. Per le ultime tre categorie: ricercatori a tempo determinato di Tipo A, rappresentanti studenti e personale tecnico-amministrativo-bibliotecario il valore del voto sarà di tipo ponderato o pesato.  
L’elettorato attivo potrà esprimere una sola preferenza nella giornata di venerdì, 28 giugnop.v. nei due seggi appositamente allestiti a Bari (Aula magna “Attilio Alto”) e Taranto, sede decentrata, quartiere Paolo VI, secondo i seguenti orari: dalle 9.00 alle 16.00 (Bari), dalle 9.00 alle 15.00 (Taranto). 
Lo scrutinio avrà inizio, presso il seggio elettorale di Bari, subito dopo la chiusura, unitariamente all’urna elettorale del seggio di Taranto. 

Sarà eletto Rettore il candidato che avrà ottenuto la maggioranza assoluta dei voti. Nel caso di mancata elezione, sono previste altre due date con le medesime modalità: 2 luglio e 8 luglio. E’ prevista infine, un’ultima data: 16 luglio, in caso di ballottaggio tra i primi due candidati più suffragati.

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Fisica nucleare.LaConferenza “Strangeness in Quark Matter” da oggi al 15 giugno a Bari

Da oggi a Bari, e per una settimana, oltre 300 studiosi della materia provenienti da tutto il mondo per presentare i nuovissimi risultati ottenuti al Large Hadron Collider (LHC) del CERN di Ginevra ed in altri laboratori europei, americani e russi. Gli scienziati mirano a creare in laboratorio le più piccole gocce liquide del plasma primordiale. Da questi studi si potrà capire come l’Universo sia evoluto per formare Galassie dominate dalla materia e come l’antimateria si sia estinta.  Le tecnologie sviluppate per queste ricerche trovano ricadute nei campi del vuoto, dei magneti, dell’informatica e della medicina nucleare

Bari, 10 giugno 2019 – Indietro tutta. Indietro nel tempo fino all’inizio del tempo, fino a quando tutto è cominciato, circa 14 miliardi di anni fa. Questo è il contesto su cui la ricerca scientifica, la fisica nucleare mondiale si interroga, indaga. Un esercizio di ricerca, non solo filosofico (da dove veniamo), ma che comporta ampie ricadute nella vita dell’uomo, nello sviluppo tecnologico moderno, nelle applicazioni: medicina nucleare, informatica, magnetismo, vuoto, solo per citarne alcuni.
Per concentrare e sviluppare conoscenza nella fisica nucleare alle altissime densità di energiada oggi, 10 giugno, e sino a sabato prossimo, 15 a Bari, presso Villa Romanazzi-Carducci, é in corso la XVIII° edizione della Conferenza Internazionale “Strangeness in Quark Matter”. 
Le ricerche degli scienziati partono dalla ricostruzione in laboratorio dei primi attimi di vita dell’universo dopo il Big Bang, quando cioè tutta la materia, di cui siamo fatti, era sciolta in una zuppa primordiale, il "plasma di quark e gluoni".Gli scienziati mirano dunque, a creare in laboratorio le più piccole gocce liquide del plasma primordiale (500 milioni di gradi), la materia presente pochi istanti dopo il Big Bang,quando l’Universo consisteva di un miscuglio denso e caldo 100.000 volte più caldo dell’interno del Sole di quark e gluoni (la temperatura del Sole varia da 5000-15 milioni di gradi centigradi).
L’espansione e il raffreddamento del sistema condussero quark e gluoni stessi a formare nucleoni (neutroni e protoni), che a loro volta diedero origine ai primi nuclei. 
Nella ricerca più recente, facendo collidere ioni di elementi pesanti come il nuclei di Piombo alle energie elevatissime (ultra-relativistiche) consentite dalle moderne macchine acceleratrici (come LHC del CERN), si può ricreare quell’ambiente primordiale e accedere alla comprensione dei meccanismi fondamentali dell’interazione nucleare forte. Uno degli indicatori della formazione del plasma negli scontri tra ioni è legato alla produzione di particelle molto particolari, contenenti almeno un quark “di tipo s” (detto anche “strano”): per questo la misura di particelle strane o “stranezza” viene evocata nel titolo della conferenza.
Da questi studi si potrà capire come l’Universo sia evoluto per formare Galassie dominate dalla materia e come l’antimateria si sia estinta.  
Nella giornata odierna, oltre alla presentazione dei risultati più recenti sugli esperimenti in atto al CERN di Ginevra e negli States, ha tenuto un seminario sulla prima fotografia di un buco nero il prof. Luciano Rezzolla dell’Università di Francoforte, co-autore della recente scoperta e che ha studiato fisica all’Università di Bari.
La XVIII edizione della Conferenza Internazionale “Strangeness in Quark Matter” è stata organizzata congiuntamente dal Dipartimento Interateneo di Fisica “M. Merlin" dell’Università e del Politecnico di Bari e dalla locale sezione dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), con il supporto del CERN di Ginevra, del GSI di Darmstadt, dei laboratori BNL di New York, della Società Italiana di Fisica e del Centro Fermi. 
Questa mattina hanno presenziato all’inizio dei lavori, Eugenio Di Sciascio, Rettore del Politecnico; Mauro de Palma dell’INFN, Carla Tedesco l’Assessora al Comune di Bari, all’Urbanistica e politiche del territorio.

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Musica & Poliba.Giovedì, 6 giugno, ore 18.30, nel Campus universitario

Con “Viaggio sonoro per mare e altri approdi” cala il sipario sulla kermesse musicale universitaria pugliese 2018-2019

Bari, 4 giugno 2019 – Sarà la band pugliese dei “Radicanto” che, in un apposito concerto al Poliba, chiuderà, giovedì, 6 giugno, la seconda edizione, 2018-2019 della rassegna musicale universitaria, “I Concerti del Politecnico”.

“Viaggio sonoro per mare e altri approdi”,questo è il titolo dell’incontro con il pubblico universitario e non, sintetizzerà, nei positivi umori, il percorso, che è anche bilancio, della kermesse musicale universitaria organizzata dal Politecnico di Bari e dall’Associazione Regionale dei Cori Pugliesi (ARCoPu). Forte di ben undici appuntamenti, tra concerti e seminari sulla musica, da dicembre a giugno corrente, la rassegna musicale e culturale ha rappresentato nel panorama universitario regionale una unicità per qualità dei temi, partecipanti e organizzazione.
I Radicanto, band, nata a Bari nel 1996, 12 album all’attivo, composta da: Giuseppe De Trizio, chitarre, mandola e mandolino; Maria Giaquinto, canto e recitazione; Adolfo La Volpe, chitarre, oud; Francesco De Palma, batteria, percussioni, per l’occasione offriranno un ampio repertorio della loro ultra ventennale storia musicale con un obiettivo da sempre dichiarato e perseguito: recuperare e riproporre in chiave originale le musiche tradizionali del sud Italia e oltre, nel tentativo di unire musicalmente passato e presente. Non solo. L’idea, di unire le radici popolari e il canto, in una miscela di folk e canzone d’autore ha consentito loro di misurarsi e di collaborare con numerosi musicisti e artisti, tra cui Raiz, Teresa De Sio, Roberto Saviano, Pietra Montecorvino, Dario Fo, Lucilla Galeazzi, Pino De Vittorio, Roberto Ottaviano.Tra i tanti progetti, la colonna sonora della Fiction in onda su Rai Uno L’oro di Scampia con Beppe Fiorello e Anna Foglietta, per la regia di Marco Pontecorvo, realizzata insieme a Raiz. Tra le produzioni, l’album, “Oltremare” del 2014, è risultato l’unico disco italiano nella prestigiosa top 10 della World Music Charts of Europe. Fitto il calendario e gli appuntamenti per il corrente anno del gruppo musicale: dopo il concerto al Politecnico di Bari si esibiranno il 16 giugno a Vienna, poi ancora Italia con un nutrito calendario di concerti fino a fine anno. Tutto ciò, mentre, è in preparazione il lancio del nuovo cd, “Le Indie di Quaggiù” (14 brani). CD che sarà presentato a Roma il 13 settembre prossimo.
I Radicanto si esibiranno giovedì, 6 giugno, ore 18.30, nel campus universitario (atrio coperto “Cherubini”). Ingresso libero.

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La Scienza esatta.In occasione della Giornata Mondiale della Metrologia

Senza la metrologia non si può avere sviluppo tecnologico. Il nuovo sistema delle misurazioni entrerà in uso in tutto il mondo lunedì, 20 maggio

Bari, 17 maggio 2019 – Ogni giorno, nelle attività quotidiane, misuriamo, pesiamo, compariamo oggetti. Lo facciamo anche nei confronti del tempo, seguendo l’alternanza giorno-notte, luce-buio. Sembra semplice, quasi scontato, eppure non è così. Fino alla fine del 1700 ogni stato, comunità, piccola o grande, aveva le sue regole e le sue unità di misurazione per le distanze, le aree, i pesi, il tempo. Ciò non facilitava i rapporti tra le stesse comunità e con esse gli scambi commerciali e produttivi. La corrente del movimento di pensiero, chiamato Illuminismo a cui seguì la Rivoluzione francese dava impulso alla creazione del sistema metrico decimale. Nel 1799 la deposizione negli Archivi della République di due standard di platino che rappresentavano il metro e il chilogrammo potevano essere considerati come il primo passo in lo sviluppo dell'attuale sistema internazionale di unità.
La rivoluzione industriale in Europa della prima metà dell’ottocento dava ulteriore impulso allo sviluppo di unità di misure comuni e, con l’avanzare del progresso scientifico-tecnologico, ad ampliare le scale di misurazione in altri ambienti della fisica (elettricità, magnetismo, luce, ecc.)
Nel 1874 veniva introdotto un sistema di unità basato sulle tre unità meccaniche: centimetro, grammo e secondo, usando prefissi che andavano da micro e mega per esprimere sottomultipli e multipli decimali. Lo sviluppo successivo della fisica come scienza sperimentale si basava in gran parte su questo sistema.
La data del 20 maggio 1875, con la firma della Meter Convention che creava il Bureau International des Poids et Mesures (Ufficio internazionale dei pesi e delle misure) BIPM, rappresentava una linea spartiacque. Da quella data deriva infatti, tutto il sistema di misurazione attuale, arricchito e sviluppato nel corso dei decenni seguendo gli sviluppi  della fisica e delle innovazioni. Ciò ha determinato il Sistema internazionale di unità misura (sigla internazionale SI). Il Sistema custodisce sette unità dimensionalmente indipendenti: il metro per la lunghezza; il chilogrammo per la massa; il secondo per il tempo; l'ampere per la corrente; il kelvin per la temperatura; la mole per la quantità di materia e la candela per la intensità luminosa.
Il progresso scientifico e con esso l’evoluzione tecnologica e le nuove esigenze di precisione nel frattempo subentrate hanno richiesto un ulteriore riforma del sistema metrologico in atto. In una decisione storica, gli Stati membri del BIPM hanno votato il 16 novembre 2018 a Versailles, in Francia, nel corso della 26a riunione della Conferenza generale sui pesi e le misure di rivedere il Sistema internazionale di unità (SI), cambiando la definizione del mondo del chilogrammo, dell'ampere, del kelvin e della mole.
Ciò significherà che tutte le unità del Sistema di Misura, SI, saranno ora definite in termini di costanti che descrivono il mondo naturale. Ciò assicurerà la futura stabilità del SI e aprirà l'opportunità per l'uso delle nuove tecnologie, incluse le tecnologie quantistiche. Le nuove definizioni entreranno in vigore in tutto il Mondo il prossimo 20 maggio 2019.
Per queste ragioni, per divulgare e celebrare la più significativa revisione del Sistema Internazionale delle unità di misura, dalla sua nascita avvenuta il 20 maggio 1875 al Politecnico di Bari si terrà l’evento, “7 storie su misura”.
Sette docenti del Politecnico di Bari si alterneranno per raccontare le storie evolutive delle 7 unità di misura fondamentali del Sistemainternazionale. All’intervento e saluto del Rettore del Poliba, Eugenio Di Sciascio seguirà quello della prof. Angela Agostiano, Presidente della Società di Chimica Italiana e gli interventi di: Gaetano Vacca, “Il sistema internazionale SI”, docente di Misure Meccaniche e Termiche; Vincenzo Berardi, “Unità di tempo”,docente di Fisica Generale; Mario Gesmundo, “Unità di lunghezza”,responsabile scientifico Sitec, centro LAT; Laura Fabbiano, “Unità di massa”,docente di Misure Meccaniche e Termiche; Nicola Giaquinto, “Unità di corrente elettrica”,docente di Misure Elettriche ed Elettroniche; Marco Torresi, “Unità di temperatura”, docente di Macchine a Fluido; Piero Mastrorilli, “Unità di quantità di materia”,docente di Chimica; Mario Carpentieri, “Unità di intensità luminosa”,docente di Elettrotecnica. 
La manifestazione, in programma lunedì, 20 maggio, ore 9.30, aulamagna “Attilio Alto” (campus universitario) avverrà in contemporanea con prestigiose istituzioni scientifiche internazionali, tra cui il Bureau International des Poids et Mesures, BIPM, (Francia) e il National Institute of Standards and Technology, NIST, (USA) in occasione della Giornata Mondiale della Metrologia e dell’entrata in vigore del nuovo sistema di misurazione internazionale.

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I Concerti del Politecnico 2018-2019. Ultimo appuntamento con i seminari il 16 maggio

Bari, 14 maggio 2019 – “Management e musica, un'interazione possibile” sarà il tema dell’ultimo seminario previsto dal programma 2018-2019 della seconda edizione de “I Concerti del Politecnico”, manifestazione curata e realizzata dal Politecnico di Bari e dall’Associazione Regionale dei Cori Pugliesi (ARCoPu). 
Il seminario introdurrà i principali temi del management con particolare riferimento ai settori culturali e creativi. Sarà posta particolare attenzione alle tecnologie digitali e a ciò che consentono alle imprese che operano nel settore della musica per comprendere meglio le preferenze del pubblico al fine di offrire servizi sempre più efficaci e orientati alla soddisfazione dei bisogni degli utenti. Inoltre, saranno sviluppate riflessioni sulle collaborazioni creative che il settore della musica può attivare con settori economici tradizionali per uno sviluppo innovativo.
Il seminario è in programma giovedì, 16 maggio, ore 18.30, nella sala video conferenza del Politecnico (via Amendola, 126/b) e vedrà la partecipazione, in qualità di relatori, di: Michele Gorgoglione, Politecnico di Bari; Giovanni Schiuma, Università degli Studi della Basilicata; Aldo Patruno, Direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e dello Spettacolo della Regione Puglia; Pierfranco Semeraro, Presidente ARCoPu.
Chi sono i relatori.Michele Gorgoglioneè professore ordinario al Politecnico di Bari. Laureato in ingegneria elettronica, svolge attività di ricerca nelle aree del marketing one-to-one e dei sistemi di raccomandazione, della customer experience e del marketing digitale nella Social TV. Ha collaborato con diverse istituzioni universitarie straniere fra le quali New York University, Wharton - University of Pennsylvania, City University of New York. È autore di circa novanta pubblicazioni scientifiche È attualmente responsabile scientifico del Centro linguistico del Politecnico di Bari. 
Giovanni Schiumaè professore associato presso l’Università degli Studi della Basilicata, settore Ingegneria Economico-Gestionale. E’ anche docente in Business Information Management presso Tampere University of Technology (Finland) e coordinatore e presidente del corso master di II livello in Business Administration (MBA) presso l’Università degli Studi della Basilicata. E’ membro di diverse associazioni scientifiche. 
Aldo Patruno invece,ha maturato una esperienza ultra decennale nel settore delle trasformazioni urbane, dello sviluppo, della valorizzazione e dismissione dei patrimoni immobiliari pubblici, ricoprendo ruoli manageriali e di coordinamento in ambito sia privato che pubblico. Dal 2016 è Direttore Generale del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia.  
Pierfranco Semeraro, è manager della cultura, esperto in Musica, specializzato nella progettazione e produzione di spettacoli, festival e nell’organizzazione di attività ed eventi culturali. Maturità classica, diploma in Musica Corale e Direzione di Coro e in Strumentazione per Banda, laurea in Beni Culturali presso l'Università di Lecce. Per la Feniarco Federazione Nazionale Italiana Associazioni Regionali Corali ha assunto la vicepresidenza nazionale dal 2005 al 2014 E’ project & business manager oltre che presidente di ARCoPu Associazione Regionale Cori Pugliesi con la quale si occupa di produzione di eventi di spettacolo dal vivo oltre che di formazione e di produzione editoriale.

Comunicato stampa.