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Comunicati stampa 2019

Comunicati Stampa

Giornate CRIAT. 21 e 22 maggio, al Poliba, i temi che riguardano la gestione del territorio

Bari, 20 maggio 2015 – “Verso un nuovo governo del paesaggio italiano? I piani paesistico-territoriali della Puglia e della Toscana” (domani, 21 maggio) e “I dilemmi del nuovo governo delle città metropolitane in Italia” (22 maggio), costituiscono i temi che occuperanno le attenzioni e discussioni degli esperti di settore che parteciperanno, presso il Politecnico, alle giornate del CRIAT (Centro di Ricerca Interuniversitario per l'Analisi del Territorio).

Nel corso delle due distinte giornate saranno sviluppati e verranno affrontati in maniera critica temi riguardanti il governo del territorio.

A discuterne saranno i protagonisti della più recente governance territoriale come ad esempio, i due Assessori Regionali al Territorio della Regione Puglia e Toscana Angela Barbanente e Anna Marson e altri studiosi di diversi centri di ricerca e università. Come si ricorderà, Puglia e Toscana sono le prime regioni in Italia ad essersi dotate di Piani paesistico-territoriali.

 

La giornata del 21 maggio, si svolgerà nell'Aula Magna " Attilio Alto" del Politecnico di Bari, e avrà come titolo "Verso un nuovo governo del paesaggio italiano? I piani paesistico-territoriali della Puglia e della Toscana".

I due Piani Paesistici Territoriali Regionali (PPTR) della Puglia e della Toscana, sono stati di recente approvati a pochi giorni l’uno dall’altro e costituiscono i primi piani di ‘seconda generazione’ nel governo del paesaggio e del territorio in Italia. Essi incorporano le nuove concezioni della gestione e preservazione del paesaggio e del territorio affermatesi negli ultimi decenni e si inquadrano nelle direttive della importante riforma della legislazione italiana dei beni culturali approvata nel 2004.

 

La giornata del 22 maggio, avrà luogo invece nell'Aula Magna "E. Orabona", sempre del Politecnico di Bari, e verterà su "I dilemmi del nuovo governo delle città metropolitane in Italia".

L’istituzione in Italia – sulle ceneri delle ormai abolite province – di dieci città metropolitane si realizza a venticinque anni dalla LN 142/90 sulla riforma degli enti locali che per prima, in linea di principio, le aveva introdotte nell’ordinamento multilivello di governo del paese.

Essa si associa alla recente riforma delle dimensioni demografiche appropriate alle circoscrizioni amministrative comunali, che sta portando ad una ridefinizione, dopo oltre un secolo di sostanziale stabilità (con l’eccezione degli accorpamenti e delle creazioni del periodo fascista), dell’insieme dei quasi 9.000 comuni italiani: una rete di amministrazioni locali rimasta indenne negli anni 1970 e 1980.

 

Entrambe le giornate rappresentano un'opportunità di confronto e di riflessione. I lavori si svolgeranno dalle ore 9.00 alle ore 17.30.

 

 

Il CRIAT (Centro di Ricerca Interuniversitario per l'Analisi del Territorio) si è costituito nel marzo 2009 sulla base di una convenzione sottoscritta dai rettori delle quattro università pubbliche pugliesi: Politecnico di Bari, Università di Bari “Aldo Moro”, Università del Salento e l’Università di Foggia. Il CRIAT ha sede amministrativa presso il Dipartimento di Filosofia, Letteratura, Storia e Scienze Sociali dell’Università di Bari. Nel 2011 è stata sottoscritta una nuova convenzione che ha incluso anche l'Università di Sassari.

Il suo obbiettivo di fondo è quello di mobilitare conoscenze e competenze di saperi specialistici che hanno per oggetto il territorio. In particolare: saperi storici, geografici, archeologici, urbanistici, architettonici, paesaggistici, ecologici – al fine di migliorare la conoscenza e, al tempo stesso, di conservazione, programmazione, gestione dei territori.

Comunicato stampa.

Conferenza stampa. Agis, Anec, Politecnico di Bari, Università “Aldo Moro”,  Adisu Puglia

Bari, 18 maggio 2015 – La storica “Showcard”, la tessera che ha consentito dal lontano 1999 agli studenti universitari l’accesso ai cinema di Puglia a costi ridotti, si evolve e diventa E-Showcard.
Il nuovo formato elettronico, smart e interattivo, migliora le competenze e al cinema a costo ridotto si uniscono le agevolazioni per l’accesso anche agli spettacoli dal vivo, soprattutto teatri e concerti,
L’iniziativa vede la partecipazione di Agis e Anec di Puglia e Basilicata, Politecnico di Bari,  Università degli Studi “Aldo Moro” e Adisu Puglia.
Per la prima volta infatti, istituzioni universitarie e imprese firmeranno un’unica convenzione regionale destinata a sostenere una campagna biennale per la promozione del cinema e dello spettacolo dal vivo fra gli studenti universitari pugliesi.
I dettagli della convenzione e la sottoscrizione del documento comune, saranno presentati alla stampa, mercoledì 20 maggio, ore 10,00 presso la Casa dello Studente “Angelo Fraccacreta” di Bari.
Ad aprire i lavori della conferenza stampa sarà Alba Sasso, Assessore regionale al Diritto allo studio e formazione.

Interverranno per la sottoscrizione della convenzione:
Carlo De Santis, Presidente Adisu Puglia;
Eugenio Di Sciascio, Rettore Politecnico di Bari;
Antonio Uricchio, Rettore Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”;
Carmelo Grassi - Presidente Agis Puglia e Basilicata;
Giulio Dilonardo - Presidente Anec Puglia e Basilicata.
Parteciperanno inoltre, Francesca Rossini, Direttore Agis Puglia e Basilicata  e  coordinatrice di progetto, Crescenzo Marino, direttore Adisu; Giuseppe Acciani, referente di progetto per il Politecnico; Benedetta Saponaro, referente di progetto per l’Università di Bari e Vincenzo Papa,  presidente Consis.

Comunicato stampa.

Architettura. Politecnico di Bari, AQP, Regione Puglia, Enel, Comune di Castrignano
Studi e ricerche, il Politecnico per la valorizzazione dell’architettura del paesaggio pugliese
Inaugurazione
dell’impianto di illuminazione monumentale della cascata di Santa Maria di Leuca

Bari, 13 maggio 2015 – All’inizio della storia conosciuta il punto più a sud della Puglia era noto per la presenza di un tempio pagano, forse dedicato alla dea Atena. Quel luogo fu denominato dai greci, a cui apparteneva, Leukos (bianco come la pietra al sole). Il tempio diventerà l’Ara di Minerva e il luogo verrà chiamato dai latini de Finibus Terrae, cioè ai confini della terra, per indicare l’estremo limite dei “cives” (cittadini) romani, al di là del quale cominciavano i “provinciales” (i coloni). Il tempio, diventerà santuario cristiano dedicato a Maria e conserverà il nome delle origini elleniche, Leukos-Leuca. Poi essenzialmente il silenzio dei secoli, frammentati da almeno cinque distruzioni e ricostruzioni  di quell’antica chiesa ad opera di turchi e invasori. La storia moderna dell’estrema punta del tacco d’Italia, comincia a metà ‘800 con la costruzione di ville estive-residenziali da parte di facoltosi possidenti per godere della salubrità del clima e del paesaggio. L’architettura e l’urbanistica rivestono un ruolo fondamentale, come dimostrano le costruzioni a partire dalla realizzazione della prima villa progettata da Giacomo Arditi (1857) e al Piano a scacchiera di Rossi e Ruggieri (1878) per il Borgo cittadino.  La costruzione del faro monumentale di I classe (ing. A. Rossi, 1861-’66), contestuale ai lavori di scavo per l’apertura del Canale di Suez (1859-1869), elevano Leuca al grado strategico di sentinella delle rotte del sud-est. Sarà l’Acquedotto Pugliese negli anni ’30 del novecento a completare l’opera di modernizzazione con il terminale della condotta idrica e la costruzione della funzionale e scenica cascata monumentale.

E’ il fascismo che realizza la Cascata celebrativa dell’Acquedotto Pugliese (ing. Cesare Brunetti, 1930-1939). Essa rappresenta una soluzione architettonica unica per tipologia e una nuova monumentalità nel mito della romanità e dell’impero. Riassegna al borgo di Leuca la sua originaria dimensione storica di sentinella e avamposto culturale nel Mediterraneo con la simbologia della colonna romana, donata da Mussolini e posta ai piedi della Cascata. L’opera viene inaugurata il 10 settembre 1939. La storia del suo progetto, il significato, le tavole inedite sono state raccolte in un libro, “Architettura per un Finibus terrae. La Cascata Monumentale dell’Acquedotto Pugliese di Santa Maria di Leuca” (Adda editore). Le ricerche curate dal Politecnico di Bari e dall’Acquedotto Pugliese saranno presentate in occasione di una giornata studio dedicata a Santa Maria di Leuca.

L’iniziativa si pone a conclusione dei festeggiamenti dei 100 anni celebrativi del più grande acquedotto d’Europa: 1915-2015 e si accompagna all’imponente inaugurazione dell’impianto di illuminazione artistica del complesso monumentale della cascata del tratto finale dell’Acquedotto Pugliese.

L’opera di illuminazione, progettata dall’Acquedotto Pugliese e dal Politecnico di Bari e realizzata dall’ENEL si è avvalsa del contributo significativo del Comune di Castrignano del Capo.

La struttura monumentale della cascata si inserisce nel disegno morfologico e urbano di Santa Maria di Leuca in un contesto storico di grande pregio e valore, sia ambientale, sia paesaggistico, e investito di un forte valore emozionale. Il sito ha infatti la doppia valenza di rappresentare la memoria storica delle origini di Leuca e di essere la cornice paesaggistica del Santuario. Sono proprio questi elementi, non solo architettonici e storici, ma anche paesaggistici e culturali, che la Cascata Monumentale intende esaltare.

Il programma di venerdì, 15 maggio. I lavori si svolgeranno presso la Sala Congressi dell’ Hotel Terminal a S. Maria di Leuca. Ore 10.30. Partecipano.
Anna Maria Rosafio - Sindaco del Comune di Castrignano del Capo
Nichi Vendola - Presidente Regione Puglia
Gregorio Angelini - Direttore Generale per l’Organizzazione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Nicola Di Donna - Direttore Generale Acquedotto Pugliese S.p.A.
Eugenio Di Sciascio - Rettore del Politecnico di Bari
Eugenia Vantaggiato - Segretario Regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per la Puglia
Giovanni Maria Pisani - Amministratore Delegato Enel Sole s.r.l
Mino Vallo - Assessore all’Urbanistica di Castrignano del Capo
Nicola Panico - Presidente Parco Regionale Otranto - Leuca
Tiziana Lettere - Presidente AIAPP  - Sezione Puglia
Massimo Crusi - Presidente Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Lecce
Ester Annunziata - Inarch Puglia

Ore 12.30 -  Relazioni (I parte)

Imma Jansana “El agua en el delta del Llobregat”- Jansana, de la Villa, de Paauw arq.cts - Barcelona
Enzo Siviero “Ponte e Acqua. Viaggio attraverso le suggestioni” - Iuav Venezia
Mariavaleria Mininni “Infrastrutture topografiche“ - DICEM Università della Basilicata
Luisella Guerrieri “Il Capo di Leuca nel Parco Regionale Otranto - Leuca” - Parco Regionale Otranto - Leuca
Moderatore, Vito Palumbo - Acquedotto Pugliese S.p.A.

Ore 15.00 Relazioni (II parte)

Giuseppe Carlone “Il borgo di villeggiatura di S. Maria di Leuca” - Consulente storico del PUG di Castrignano del Capo
Nicola Martinelli “Le relazioni tra i paesaggi dei finisterrae e le architetture terminali “ - Responsabile scientifico del PUG di Castrignano del Capo - Politecnico di Bari
Giuseppe Gagliuzza - Responsabile Gestione Lavori Illuminazione Pubblica   Territoriale   Sud 
Annamaria Bevivino - Unità ingegneria Enel Sole Srl - “Il progetto di illuminazione artistica”
Gabriele Rossi “La cascata monumentale di S. Maria di Leuca e le fontane dell’acquedotto pugliese” - DICAR Politecnico di Bari
Michele Bux “La vegetazione di Punta Meliso: nel sistema ambientale e paesaggistico del Capo di Leuca” -  Regione Puglia

Conclusioni

Nicola Costantino
Amministratore Unico Acquedotto Pugliese S.p.A.

Ore 18.00

Presentazione del libro “Architettura per un Finibus Terrae. La cascata monumentale di Santa Maria di Leuca”. 

Ore 20.00

Inaugurazione dell’impianto di illuminazione monumentale della cascata di Santa Maria di Leuca.

Comunicato stampa.

L’Appello. La Scuola di Specializzazione del Politecnico di Bari con altre Università

500 studiosi per la salvaguardia del patrimonio archeologico della Libia e dell'Africa Settentrionale

Bari, 7 maggio 2015 - La Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio del Politecnico di Bari, insieme al Centro di Documentazione e Ricerca sull’Archeologia dell’Africa Settentrionale “Antonino Di Vita” dell'Università di Macerata, al Comitato scientifico de “L’Africa Romana” (Università di Sassari) e al Centro di Studi per la Storia dell’Architettura (Roma), si è fatta promotrice di un appello per la salvaguardia del patrimonio culturale della Libia e dell’Africa Settentrionale. L’appello, che ha raccolto l’adesione di più di 500 studiosi appartenenti ad oltre 100 diverse Università ed Enti di Ricerca di tutto il mondo, è stato inoltrato agli organismi interessati, nazionali e internazionali. 

Ecco la lettera sottoscritta e inviata.

“Abbiamo letto con grande preoccupazione e partecipazione la dichiarazione inviata dal Dipartimento delle Antichità della Libia per quanto riguarda la difficile situazione del patrimonio culturale del paese. Siamo ben consapevoli del grande valore del patrimonio storico e monumentale della Libia, che deve essere assolutamente preservato. Pertanto, le Istituzioni e gli studiosi di seguito elencati (vedi indirizzo di riferimento) chiedono alle autorità internazionali di adottare tutte le eventuali azioni preventive che possano aiutare i colleghi libici nel loro difficile, prezioso, meritorio lavoro quotidiano volto a salvaguardare gli straordinari monumenti della Libia.

Essi appartengono prima di tutto al popolo libico, depositario di tali beni, e si tratta di persone che, siamo sicuri, li difenderanno. Tuttavia quei beni sono soprattutto patrimonio culturale di tutte le nazioni, le quali, da parte loro, hanno il dovere di tramandare alle future generazioni questo inestimabile  tesoro di cultura.

Inoltre, chiediamo ai rappresentanti dei Governi e alle Istituzioni responsabili della tutela del patrimonio culturale di prendere tutte le misure appropriate per contrastare i traffici illeciti di oggetti d’arte e materiali archeologici provenienti da zone coinvolte nei conflitti armati.

Allo stesso tempo, manifestiamo con forza la nostra solidarietà ai colleghi tunisini e al popolo della Tunisia in riferimento ai recenti tragici avvenimenti avvenuti presso il Museo del Bardo”.

Firmato. Prof. Giorgio Rocco, Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio del Politecnico di Bari, Presidente del Centro di Studi per la Storia dell’Architettura, “Casa dei Crescenzi”, Roma

Prof. Attilio Mastino, Presidente del Comitato scientifico de "L'Africa Romana", Università degli Studi di Sassari

Prof. Maria Antonietta Rizzo Di Vita, Centro di Documentazione e Ricerca sull’Archeologia dell’Africa Settentrionale “Antonino Di Vita”, Università degli Studi di Macerata, Direttore della missione in Libia dell’Università di Macerata.

Sul sito http://www.appealforlibya.com è possibile visionare la lettera e l’elenco di tutti i firmatari.

Comunicato stampa.

Ricerca & didattica. Le importanti decisioni prese del Senato Accademico ieri pomeriggio

Quadruplicati i fondi per la mobilità internazionale. Confermati Ingegneria dei sistemi aerospaziali e Ingegneria dell’ambiente a Taranto.

Bari, 6 maggio 2015 – Un azione strategica, coraggiosa, mirata a potenziare ricerca e didattica è stata messa in atto ieri pomeriggio, 5 maggio, dal Senato Accademico del Politecnico di Bari.
Ecco le decisioni deliberate. Saranno 44 i posti messi a concorso per il dottorato di ricerca, il livello più alto della formazione universitaria. Di questi posti, 35 saranno con Borsa di studio. Borse queste, finanziate per un quarto dall’esterno. Inoltre, almeno una borsa di studio per ciascun dottorato, dovrà essere assegnata ad un giovane ricercatore straniero.
I 44 posti di dottorato rappresentano quasi un raddoppio rispetto ai 26 posti dello scorso anno.
Nella seduta il Senato ha confermato inoltre la nuova offerta formativa con i corsi di laurea in Ingegneria dei sistemi aerospaziali e Ingegneria dell’ambiente erogati nella sede di Taranto. Rilevante ed autentica novità invece, è la scelta di erogare interamente in lingua inglese i corsi di laurea magistrale in Ingegneria informatica e in Ingegneria delle telecomunicazioni. Quadruplicati risultano infine, i fondi per la mobilità internazionale ricevuti dal MIUR.
Lo Stesso organo di vertice ha previsto per il prossimo anno, nuove assunzioni di professori ordinari, di associati e ricercatori di “tipo B”, che così andrànno a rafforzare il corpo docente con nuova linfa ed eccellenza scientifica.
“Il Politecnico, attraverso queste decisioni, - ha dichiarato il Rettore, Eugenio Di Sciascio - prosegue nella direzione del rafforzamento della eccellenza scientifica, potenziandosi a tutti i livelli, in particolare con l’ausilio determinate di giovani talenti e con una forte attenzione alla internazionalizzazione, come dimostra la scelta di erogare corsi di laurea interamente in lingua inglese. Ciò per consentire ai nostri studenti di battersi ad armi pari in un mercato del lavoro sempre più selettivo. Si tenga presente – prosegue -  che secondo i dati AlmaLaurea, a distanza di un anno dal conseguimento del titolo di dottore magistrale, sono occupati (definizione Istat - Forze di lavoro) il 75.1% dei nostri laureati, con punte fino al 86.2% per i corsi di laurea afferenti al Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management (DMMM) e del 90.8% nel caso dei corsi afferenti al Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione (DEI). A tre anni dalla laurea magistrale – conclude - sono stabilmente occupati oltre il 90% dei nostri laureati magistrali. Dati questi, in linea, o in molti casi superiori, a quelli delle principali realtà universitarie italiane di eccellenza”.

Comunicato stampa.

Innovazione e Open Course. Otto atenei italiani realizzeranno la piattaforma MOOCs

Ieri, a Modena, la presentazione ufficiale dell’iniziativa e la sottoscrizione del protocollo d’intesa della neo federazione degli atenei italiani coinvolti

Bari, 1 maggio 2015 – Si chiama “Eduopen” ed è un progetto che ha la paternità di otto importanti università italiane: Politecnico di Bari, “Aldo Moro”, Bari, Ferrara, Foggia, Genova, Modena e Reggio Emilia, Parma, Salento. Detti atenei, coinvolti in forma federata, realizzeranno una piattaforma MOOCs (Massive Open Online Courses). Ciò permetterà la realizzazione di brevi corsi universitari di alta qualità gratuiti, offerti in modalità telematica, consentendo agli allievi la possibilità di seguire percorsi formativi a distanza ed eventualmente di acquisire attestati di frequenza o crediti formativi universitari.

Il progetto “Eduopen” è una novità assoluta nel panorama nazionale formativo universitario nonostante diversi atenei si siano già cimentati con la realizzazione di corsi aperti. Ieri, 30 ap

rile, a Modena, alla presenza dei rettori degli atenei coinvolti o dei loro delegati si è proceduto alla sigla del protocollo d’intesa triennale, che formalizza il decollo di questa iniziativa. Per il Politecnico di Bari, era presente il Prorettore, prof. Loredana Ficarelli. L’iniziativa ha incontrato l’immediato interesse del MIUR (Ministero Istruzione, Università, Ricerca), il quale ha concesso un finanziamento di 100.000 euro. Il finanziamento – si e detto - rappresenta un importante riconoscimento istituzionale della piattaforma federata nazionale che, se correlato con la ulteriore disponibilità economica degli atenei aderenti permetterà di avviare le attività e di mettere on-line, entro l’anno, il portale italiano dei MOOCs.

Il progetto federato vuole offrire al sistema universitario italiano, l’occasione per sperimentare una didattica innovativa che risponda alle attuali richieste di apprendimento lungo tutto l’arco della vita.
Obiettivi del Progetto Eduopen sono: promuovere innovazione didattica mediante la partecipazione degli atenei già attivi nell’ambito della formazione a distanza; avviare una strategia di internazionalizzazione basata sull’offerta di corsi in lingua inglese e interscambio di crediti formativi ECTS, tramite convenzioni con altre università europee che erogano MOOCs; realizzare una vasta ricerca-intervento di matrice pedagogica e didattica, utile per lo sviluppo di una strategia italiana per la diffusione delle risorse educative aperte; infine, elaborare un’azione di formazione dei docenti e del personale tecnico-amministrativo degli atenei interessati volta a favorire l’utilizzo delle tecnologie nella didattica.
Capofila progettuale sarà l’Università di Foggia, mentre al Centro universitario Inter-ateneo Edunova è affidata la responsabilità degli aspetti organizzativi, gestionali e tecnologici.

“Il progetto cui diamo inizio è un impegno ad affrontare la sfida della educazione a distanza con metodologie e tecniche aggiornate ai nostri tempi” – sostiene il prof. Eugenio Di Sciascio, Rettore del Politecnico di Bari. “Un impegno – continua -  è da sottolinearsi, che si propone come sistema tra le università. I MOOCs non sono, nè rappresenteranno, una alternativa ai corsi universitari tradizionali -soprattutto in ambito tecnico dove “l’hands on" resta irrinunciabile, ma possono essere, per alcune tematiche, un validissimo aiuto e sostegno all'apprendimento”. 

Il sito del progetto è www.eduopen.org.

Comunicato stampa.

Protocollo d’intesa. Collaborazione, Politecnico di Bari, Regione Puglia, InnovaPuglia

Bari, 30 aprile 2015 –  Il paesaggio appartiene ad ogni cittadino, che ha il dovere di averne cura e la sua buona condizione è strettamente connessa al livello di sensibilizzazione delle popolazioni. Il territorio pugliese presenta una molteplicità di paesaggi contraddistinti da una forte densità di presenze culturali e naturalistiche. Tali elementi identitari costituiscono un patrimonio da preservare e assumono un ruolo determinante per produrre sviluppo culturale ed economico.

Per queste ragioni, il Politecnico di Bari, la Regione Puglia, attraverso l’Assessorato alla Qualità del Territorio e InnovaPuglia S.p.A., società controllata dall’ente Regione per la programmazione strategica a sostegno dell'innovazione ICT (Information and Communication Technology), hanno formalizzato, mediante la sottoscrizione di un protocollo, un rapporto di collaborazione finalizzato alla creazione della “Digital Library” della Regione Puglia. La firma sull’atto, apposta dal Rettore del Politecnico, Eugenio Di Sciascio e dall’Assessore alla Qualità del Territorio della Regione Puglia, Angela Barbanente, è avvenuto presso la sede del rettorato.

La “Digital Library” o Libreria Digitale non ha precedenti in Puglia. La sua realizzazione, in linea con la Raccomandazione della Commissione europea sulla digitalizzazione, sull’accessibilità in rete e sulla conservazione digitale, ha l’obiettivo di raccogliere e preservare in forma digitale i “materiali culturali”, riferiti alla cultura della Puglia e costituiti da testi, immagini, suoni, filmati etc., al fine di renderli accessibili a chiunque. L’indice della Digital Library è così composto: Ambiente e Paesaggio; Storia e Tradizioni; Spettacoli ed Eventi; Arte; Cinema; Letteratura; Musica; Architettura; Luoghi della cultura; Artigianato; Danza; Teatro; Archeologia; TV; Enogastronomia; Economia e Società.

Per la sua costruzione il Politecnico metterà a disposizione della Regione e di Innovapuglia, senza oneri di alcun tipo, il suo enorme patrimonio documentario e le sue competenze tecnico-scientifiche. La Regione Puglia promuoverà, attraverso specifici progetti, la digitalizzazione, catalogazione e archiviazione di contenuti di interesse della digital library regionale. Mentre InnovaPuglia curerà la parte logistica e di funzionamento del progetto. Tali attività – è scritto nel protocollo -  saranno svolte preferibilmente attraverso il ricorso a borse di studio per neolaureati e/o tirocini formativi regolamentati dalla Legge Regionale 5 agosto 2013, n. 23 , sulle “Norme in materia di percorsi formativi diretti all’orientamento e all’inserimento nel mercato del lavoro”.

La Digital Library sarà pubblica e messa a disposizione del territorio attraverso sistemi informatici. Nella fase realizzativa si uniranno progetti ed iniziative congiunte finalizzate alla diffusione della conoscenza e alla sensibilizzazione dei cittadini ai temi del territorio e del suo paesaggio.

“Il Politecnico di Bari – commenta il Rettore, Eugenio Di Sciascio -  ha accolto e condiviso attraverso la firma di questo protocollo la realizzazione della Digital Library ritenendolo, questo, uno strumento necessario per la divulgazione dei contenuti di molti ‘materiali culturali’ ora non accessibili e spesso confinati in archivi polverosi, attraverso la digitalizzazione, la conservazione digitale e soprattutto l’accessibilità in rete”.

Il protocollo d’intesa  per la “Digital Library”, di durata quinquennale, è diventato operativo a far data, 24 aprile 2015.

Comunicato Stampa.

Cooperazione Italia-Angola. Nella sede del Poliba i Rettori dei due atenei e delegazioni

Bari, 29 aprile 2015 -  Un accordo quadro finalizzato all'istituzione di vincoli di cooperazione scientifica, didattica e culturale tra il Politecnico di Bari e l’Università angolana “Katyavala Bwila”, con sede nella città di Benguela, è stato sottoscritto ieri presso la sede del rettorato del Poliba dai rettori, delle rispettive università, Eugenio di Sciascio e Albano Vicente Lopes Ferreira. Il fine – è stato detto – è quello di migliorare la qualità della ricerca, della didattica e delle relazioni istituzionali tra Italia e Angola.

Nello specifico, l’accordo, favorirà lo scambio di esperienze e conoscenze accademiche e scientifiche nel campo degli studi e delle ricerche nei settori dell’ingegneria e dell’architettura. Inoltre, le parti, provvederanno congiuntamente allo sviluppo di progetti di ricerca; allo scambio di ricercatori e docenti per la realizzazione di conferenze, seminari, visite tecniche, eventi scientifici, stage, tirocini, corsi di formazione post-laurea. L’accordo, di durata triennale, rinnovabile, favorirà inoltre la mobilità studentesca. Ciascuna delle parti designerà, a breve, un proprio rappresentante che avrà il compito di essere l’interlocutore responsabile delle relazioni reciproche.

Benguela, nome ufficiale São Felipe de Benguela, è il capoluogo dell'omonima provincia. Si trova circa 430 km a sud di Luanda, la capitale, in corrispondenza della foce del fiume Caimbambo presso il golfo di Benguela ed ha una popolazione di 130.000 abitanti. La città fu fondata nel 1617 dai portoghesi e per molto tempo è stata uno dei centri più importanti per il commercio della regione. Fu usata per la tratta degli schiavi diretti in Brasile e a Cuba.

Comunicato stampa.

Polibarte 3. Conferenza al Politecnico di Nicola Veneziani

Bari, 29 aprile 2015 – Terzo appuntamento con Polibarte, la rassegna culturale del Politecnico di Bari.  Nella settimana dedicata ai festeggiamenti del Santo Patrono di Bari, Polibarte propone l’incontro con Nico Veneziani, medico ed esperto di tradizioni culturali baresi su “Bari e la città di San Nicola”. 

Il relatore esporrà l’antico rapporto che lega da mille anni il vescovo di Myra con la città della Puglia, lunedì, 4 maggio, ore 18:00, nell'aula Magna Domus Sapientie, sede ex Facoltà di Architettura (campus universitario).

Nicola Veneziani, laureato in medicina, specialista in cardiologia, è stato responsabile del Centro di Cardiostimolazione dell’Istituto di Cardiochirurgia della Università di Bari.  E' cultore di tradizioni popolari della Puglia con particolare attenzione al culto di San Nicola di Myra. Si interessa di etnomedicina e di culture del bacino del Mediterraneo, di Medioevo e storia di Bisanzio, di arti figurative con predilezione per la fotografia.

Introdurrà l’incontro il prof. Claudio D'Amato Guerrieri, direttore del dipartimento di Ingegneria Civile e dell'Architettura (DICAR) del Poliba.

Comunicato stampa.

Architettura, salvaguardia dei beni culturali, infrastrutture, nuove tecnologie, queste le aree di intervento del Politecnico nel grande Paese asiatico

Bari, 22 aprile 2015 –  Il governo della Repubblica di Mongolia è fortemente interessato, e non solo a parole, ma anche con un sostegno economico diretto, a studi, ricerche, che riguardano il grande paese asiatico. Lo ha detto questa mattina il suo ambasciatore in Italia, Shijeekhuu Odonbaatar, in visita ufficiale al Politecnico di Bari. Ad accogliere l’ambasciatore il Rettore, Eugenio Di Sciascio, i prorettori Loredana Ficarelli e Vito Albino e il Presidente dell’Istituto di Cooperazione con i Paesi Esteri, Giuseppe Pace.
La visita ufficiale fa seguito a quella che il Rettore compì lo scorso anno nella capitale mongola, Ulan Bataar, dove venne sottoscritto l' accordo quadro di collaborazione con la “Mongolian University of Science and Technology”, il Politecnico della Mongolia. La presenza dell’ambasciatore a Bari assume quindi  significati concreti di collaborazione. Soprattutto – è stato sottolineato dall’ambasciatore -  nei settori dell’architettura, della salvaguardia dei beni culturali e del paesaggio, delle infrastrutture e delle nuove tecnologie. Settori che richiedono alta specializzazione e che il Politecnico pugliese può vantare grazie alle competenze degli studi nei campi dell’architettura e dell’ingegneria. Il percorso di collaborazione – avvallato dalla presenza dell’alto diplomatico -  non è solo una promessa di circostanza, ma fa seguito ad atti concreti e proposte mirate dell’ateneo tecnico di Bari. Il Politecnico infatti, dopo la visita del rettore in Mongolia, ha tra le altre cose attivato un percorso di scambio di giovani ricercatori, il primo dei quali sarà Nicola Scardigno, giovane architetto di Andria, che sta studiando per la propria tesi di dottorato in architettura il paesaggio mongolo. La Mongolia, infatti, ha mantenuto pressocchè intatto il suo habitat naturale e ciò può consentire non solo lo studio del suo territorio, ma delineare anche proposte concrete di intervento.
L’ambasciatore si è poi soffermato su alcune peculiarità e necessità del suo Paese. Di fondamentale importanza – ha detto - è trovare il giusto compromesso tra sviluppo tecnologico e difesa delle tradizioni. Ed è per questo che è indispensabile legare lo straordinario paesaggio allo sviluppo economico. La Mongolia ha un estensione cinque volte l’Italia ma la sua popolazione, 3 milioni circa di abitanti, è inferiore a quello della Puglia. La capitale, Ulan Bataar (la più fredda del mondo), progettata per 500 mila abitanti, ospita  attualmente metà dell’intera popolazione! Ciò richiede nuovi interventi sul piano urbanistico, dell’architettura e delle infrastrutture. La Mongolia è però anche un paese ricco grazie alle risorse naturali: qui, ad esempio, vi sono tra i più grandi giacimenti del mondo di rame, il cosiddetto “oro rosso” e di terre rare, fondamentali per la produzione dei componenti elettronici.
L’ambasciatore tiene intanto a sottolineare gli antichi legami con la nostra penisola, nati duemila anni fa attraverso l’Impero di Roma e il confinante Impero degli Unni. Non dimentica la figura di Giovanni da Pian del Carpine frate francescano, precursore di Marco Polo, inviato da papa Innocenzo IV nel 1246 a portare due bolle papali al Gran Khan dell'Impero mongolo, Güyük Khan, nipote di Gengis Khan. In epoca recente, il primo accordo Italia-Mongolia risale invece al 1970. Stato socialista, sotto l’egemonia sovietica fino al 1989 è diventata una  giovane democrazia parlamentare da meno di 30 anni. 
“Il Politecnico – ha detto il Rettore Di Sciascio - è una delle prime università italiane ad aver avviato un programma di collaborazione scientifica in Mongolia, una nazione giovane e in forte crescita. Attualmente la Mongolia vive un processo di modernizzazione e di apertura ai mercati. Guarda con molto interesse alle politiche di espansione e di ammodernamento infrastrutturale e di contestuale sostenibilità ambientale. E questo ben si coniuga con le specificità e competenze del nostro Politecnico”. 

Comunicato stampa

Esteri. Per la prima volta in Puglia. Conferenza stampa presso il rettorato

Bari, 21 aprile 2015 - L’Ambasciatore della Repubblica di Mongolia in Italia, S.E. Shijeekhuu Odonbaatar sarà in visita ufficiale domani, mercoledì, 22 aprile, al Politecnico di Bari. 
Alle ore 10:45 il Rettore del Politecnico, Eugenio Di Sciascio riceverà l’Ambasciatore e subito dopo seguirà la conferenza stampa presso la sede del rettorato (via Amendola, 126/b). 
Saranno presenti inoltre il prorettore del Poliba, Loredana Ficarelli, il prorettore delegato all’innovazione tecnologica, Vito Albino e il Presidente dell’Istituto di Cooperazione con i Paesi Esteri, Giuseppe Pace. 
E’ la prima volta che il massimo rappresentante di Stato nel nostro Paese della Mongolia giunge in Puglia. La sua visita, fa seguito, a quella del Rettore del Politecnico, Eugenio Di Sciascio, nella capitale mongola di Ulan Bator dello scorso anno. Come si ricorderà, presso la sede della “Mongolian University of Science and Technology”, il 28 maggio 2014, furono sottoscritti accordi di collaborazione tra le due Atenei. Il Politecnico di Bari si impegnò ad offrire capacità e competenze nei settori dell’architettura, dell’edilizia e delle infrastrutture. E tra le azioni realizzate, il Poliba ha attivato uno studio dedicato al paesaggio mongolo, condotto all’interno di un dottorato di ricerca. 
Il Politecnico infatti, è una delle prime università italiane ad aver avviato un programma di collaborazione scientifica in Mongolia. Il Paese dell’eroe nazionale Gengis Kaan, è una giovane democrazia parlamentare. La sua popolazione (meno di tre milioni) ha un’età media molto giovane e per il 40% vive nella capitale Ulan Bator. La Mongolia, in un processo di modernizzazione e di apertura ai mercati, guarda con molto interesse alle politiche di espansione e di ammodernamento infrastrutturale e di contestuale sostenibilità ambientale. 

Comunicato stampa.

Poliba-IBM. Seminario tecnico-sperimentale sulle nuove frontiere e applicazioni dell’informatica

Premiata da IBM una dottoranda del Politecnico per un progetto di ricerca ICT sull'apprendimento automatico

Bari, 16 aprile 2015 - Le piante comunicano all'innaffiatoio quando è il momento di essere innaffiate; i vasetti delle medicine avvisano i familiari se si dimentica di prendere il farmaco. Tutti gli oggetti possono acquisire un ruolo attivo grazie al collegamento alla Rete. E’ la nuova frontiera dell’informatica. E’ Internet of Things, (Internet degli cose), sigla IoT.

L'Internet delle cose è vista come una possibile evoluzione dell'uso della Rete. Gli oggetti si rendono riconoscibili e acquisiscono intelligenza grazie al fatto di poter comunicare dati su se stessi, o sull’ambiente in cui sono immersi.

L'obiettivo dell'internet delle cose è far sì che il mondo elettronico tracci una mappa di quello reale, dando un'identità elettronica alle cose e ai luoghi dell'ambiente fisico. Gli oggetti muniti di sensori, etichette d’identificazione a radio frequenza (Rfid) o Codici QR ed equipaggiati con tecnologie wireless comunicano informazioni in rete o a dispositivi mobili come i telefoni cellulari. I campi di applicabilità sono molteplici: dalle applicazioni industriali (processi produttivi), alla logistica e all’infomobilità, fino all'efficienza energetica, all'assistenza remota e alla tutela ambientale.

Essa rappresenta la rivoluzione della Tecnologia dell'Informazione e della Comunicazione, ICT. Il suo primo utilizzo ebbe luogo con l’inizio del nuovo millennio. Secondo alcune stime nel 2020 ci saranno circa cinquanta miliardi di oggetti connessi a livello globale. Le attese degli esperti sono che l'Internet delle cose cambierà il nostro modo di vivere in maniera radicale e il Cloud (o nuvola informatica) costituirà supporto imprescindibile a Internet delle cose. Infatti, il Cloud, grazie alla sua immediata capacità di virtualizzare le risorse di ogni sistema ICT e renderle disponibili attraverso Internet semplificherà l’accesso ai servizi basati su IoT, abilitando la creazione di nuovo valore e crescita del Prodotto Interno Lordo, PIL.

Il Politecnico di Bari, conscio delle opportunità che saranno dischiuse da Internet delle cose, ha inserito nella sua offerta didattica l’insegnamento “Internet of Things”. Nell’ambito di tale corso, tenuto dal prof. Alfredo Grieco, il Poliba ha organizzato con IBM un seminario tecnico-sperimentale per gli studenti dell’Ateneo tecnico barese, finalizzato alla creazione di nuove competenze professionali che consentiranno agli allievi di utilizzare la piattaforma IBM “Bluemix” per sviluppare applicazioni dedicate della IoT basate su piattaforma Cloud.

Il seminario si terrà al Poliba nei giorni 27-28-29 aprile 2015. Ciò costituirà un’opportunità per gli studenti del Politecnico, iscritti ai corsi di laurea magistrale in ingegneria Informatica, delle Telecomunicazioni e dell’Automazione, di apprendere, in modo molto pratico e diretto, quella che è la nuova frontiera per gli sviluppatori di applicazioni di Internet of Things (e non).

 Il seminario s’inquadra nel processo d’integrazione sinergica tra Politecnico di Bari e mondo delle imprese, volto allo sviluppo di nuovo “saper fare” e professionalità preziose per le nostre imprese ICT.

Ed è proprio in questo settore, l’ICT, che si registra un importante riconoscimento. La studentessa del dottorato di ricerca in “Ingegneria Elettrica e dell’Informazione” del Poliba, Jessica Rosati, 26 anni, è stata premiata con l'IBM PhD fellowship Award. Il premio annuale di IBM è consegnato alla proposta di ricerca ritenuta più promettente da un panel di esperti scientifici internazionali, dopo aver valutato il curriculum dello studente e le potenzialità della struttura ospitante. La dott.ssa Jessica Rosati insieme al suo tutor Poliba, prof. Tommaso Di Noia del Laboratorio di Sistemi Informativi (SisInf Lab) e il tutor IBM dott. Costas Bekas, manager del gruppo di “Foundations of Cognitive Computing”, ha presentato un progetto di ricerca sull'apprendimento automatico e rappresentazione compatta di profili di utenti elettronici, da dati strutturati in forma di grafo. Il grafo, cui si fa riferimento, può essere la rete sociale dell’utente di un social network (Facebook, Twitter) o l’insieme dei dati di una base di conoscenza enciclopedica, come Wikipedia. La costruzione di un modello che sappia rappresentare le preferenze e gli interessi di un utente che naviga il Web, può facilitare la promozione e il conseguente acquisto di beni e servizi, come accade ad esempio nei siti di commercio elettronico, quali Amazon o eBay.  Il tema, è di particolare rilevanza e interesse per la comunità scientifica e industriale internazionale per due aspetti fondamentali: i dati di partenza sono reperibili dal comportamento passato dell’utente (interessi passati, acquisti fatti) e la capacità di suggerire ad un utente ciò che più lo interessa evita tutte le problematiche legate all’eccesso di dati, molti dei quali poco significativi, con le quali quotidianamente gli utenti umani devono confrontarsi durante l'accesso all'informazione. Grazie al premio ricevuto, la dott.ssa Rosati riceverà una borsa di studio di 20 mila dollari e la possibilità di frequentare per sei mesi i laboratori IBM di Zurigo.

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Bari, 15 aprile 2015 – Il secondo appuntamento con Polibarte, la rassegna di eventi culturali è in programma al Politecnico, domani, giovedì, 16 aprile.

Il prof. Francesco Adduci, già Docente presso il Dipartimento Interateneo di Fisica, terrà nell’aula magna “Attilio Alto” (campus universitario), ore 18:00, una conferenza dal titolo “Da Hiroshima a Fukushima. Dalla prima bomba atomica all’ultima centrale nucleare”.

Francesco Adduci, nato a Taranto, si è laureato in Fisica con Lode presso l'Università di Bari. Ha percorso una rapidissima carriera universitaria, diventando docente di Fisica generale a 28 anni e professore di ruolo a 36 con la cattedra di Fisica Atomica e Molecolare presso il dipartimento di Fisica dell’Università di Bari Ha insegnato anche Struttura della Materia, Fisica applicata ai beni culturali, Tecnologie Laser per il restauro, Fisica generale per diversi corsi di laurea. Dal 2005 è docente della scuola specialistica di Archeometria. E’ stato il Presidente del Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie applicate ai Beni Culturali dal 2009 al 2012. Ha svolto ricerche nel campo della fisica dei semiconduttori e dei Laser ed è stato tra i primi dieci italiani ad interessarsi di Laser, pochissimi anni dopo la loro invenzione. Dal 2000 si interessa di applicazioni della Fisica nel campo dei Beni Culturali. Dal 1991 al 1995 è stato Consigliere di Amministrazione del Centro Laser di Valenzano (Bari), Consigliere Regionale e Assessore della Regione Puglia. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche nel campo delle applicazioni laser allo studio dei semiconduttori e successivamente nel campo delle applicazioni ai beni culturali.

I prossimi appuntamenti con al rassegna, Polibarte sono previsti nel mese di maggio: il 4 maggio, il dott. Nico Veneziani, cardiologo ed esperto di tradizioni popolari, terrà una relazione dal titolo “Bari e la città di San Nicola”. Mentre il 29 maggio sarà esposto un interessante “case story” che coniuga la ricerca di nuove fibre tessili con una gestione ecosostenibile dell’agricoltura. Sarà presentato il caso di NANA’E’EL by Nanaaleo "Coltivare gli abiti", dalla terra al fashion, l’esperienza di una eco-stilist.

Comunicato stampa.

Conferenza. Il Laboratorio del Museo della Fotografia del Politecnico di Bari
Ernesto Bazan, il fotografo poeta, e la sua ricerca della poesia della vita 

Bari, 14 aprile 2015 - Ha ricevuto la sua prima macchina fotografica a 14 anni, quando iniziò a fotografare la vita quotidiana della sua città natale, Palermo, e le zone rurali della Sicilia. La fotografia è stata molto di più di una semplice professione: una vera e propria passione, la missione della sua vita. Parte a 17 anni, appena terminati gli studi classici, a New York per studiare fotografia alla School of Visual Art. Dopo 4 anni entra a far parte della Magnum, la importantissima Agenzia internazionale di fotografia.

Ernesto Bazan è uno spirito libero e preferisce dirigere la sua attenzione verso temi che lo coinvolgono in maniera forte ed intensa, nella continua ricerca di ritrovare nei volti e nei luoghi, la sua infanzia siciliana. Approda a Cuba per la prima volta nel 1992. E’ amore a prima vista!  Dal 1992, fino al 2006, ha documentato il “Periodo Speciale” a Cuba. Questo lavoro gli ha dato il privilegio di vincere alcuni fra i più importanti premi internazionali fra cui: il W. Eugene Smith, il Mother Jones Foundation for Photojournalism, il Dorothea Lange-Paul Taylor prize, il World Press Photos, due borse di studio delle Fondazioni Alicia Patterson e una dalla fondazione Guggenheim.

Sempre a Cuba incontra Sissi, che diventerà moglie e madre di due gemelli.

Bazan ha esposto in Europa, in America Latina e negli Stati Uniti. Le sue fotografie fanno parte di collezioni private e musei fra cui il MOMA e l’ICP di New York, il SFMOMA a San Francisco, il Museo di Fine Arts di Houston, il Center for Documentare Studies all’università di Duke a Durham, il South East Museum of Photography a Daytona, la Fondazione Italiana della Fotografia a Torino, la Biblioteque Nazionale a Parigi e il Museo Rattau ad Arles.

Dal 2002 si dedica all’insegnamento e ai Workshop: ne organizza 10-11 l’anno, in particolare in America Latina.

Bazan ama definirsi "Fotografo Poeta" è la fotografia rappresenta il personale strumento di ricerca della poesia della vita.

Ernesto Bazan sarà ospite del Museo della Fotografia del Poliba domani, mercoledì, 15 aprile, ore 18.00, per una conferenza, “Trilogia cubana”, che terra nell’aula magna “Attilio Alto” (Campus universitario). Parteciperanno: Eugenio Di Sciascio, Rettore del Politecnico di Bari; Silvia Godelli, Assessore alla Cultura e Mediterraneo della Regione Puglia; Anna Maria Renna, Dirigente Fotografi di Strada; Pio Meledandri, Direttore Artistico del Museo della Fotografia del Politecnico.

Al termine, vernissage con Yvonne Cernò (ore 19.30) e la mostra fotografica "Adorabili scatti", presso la Sala espositiva del Museo della Fotografia. La mostra resterà aperta  fino al 23 aprile (escluso sabato e domenica) orari: 9.30/13.30  16.00/18.30.

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Milano, Salone del Mobile. Idee e prototipi in esposizione nello spazio della Regione Puglia 

Architetti e designer del Politecnico ad “hABITAPULIA 2020” 

 

Bari, 13 aprile 2015 – I progetti e i prototipi di Architetti e designer del Politecnico, selezionati da apposito concorso della Regione Puglia, parteciperanno e rappresenteranno la Puglia da domani, 14 aprile e fino al 19 ad “hABITAPULIA 2020”. Nello spazio progettato e voluto dalla Regione, in occasione del Salone internazionale del Mobile di Milano, i ricercatori del Poliba esporranno tre manufatti-prototipi: 

Il prototipo abitativo SOOD, disegnato da giovani da: Giuseppe Fallacara, Marco Stigliano e Ubaldo Occhinegro, con la collaborazione di Micaela Colella e Maurizio Barberio, rappresenta la volontà di realizzare abitazioni ecosostenibili utilizzando materiali naturali di tipo leggero come il legno, associati a materiali pesanti come la pietra, semplificando al massimo le fasi di montaggio in cantiere e quindi riducendo tempi e costi, senza rinunciare ad un design innovativo della casa. 

L’espressione formale della volumetria esterna è fortemente compatta e completamente monomaterica, utilizzando la pietra leccese su tutte le superfici sia verticali che della copertura. Il risultato estetico è di tipo plastico scultoreo, quasi fosse un enorme blocco lapideo plasmato da lavorazioni di taglio. 

Modular Stone Walls, disegnato da Marco Stigliano e Giuseppe Fallacara con la collaborazione di Micaela Colella e Maurizio Barberio, rappresenta una parete decorativa in pietra leccese dal design innovativo che costituisce un sistema costruttivo studiato per la costruzione di diaframmi verticali auto-portanti, assemblati grazie all’utilizzo di pochi conci tipo realizzati secondo tecniche di taglio assistito CAD-CAM e macchine CNC. Il mutuo assemblaggio dei singoli blocchi restituisce visivamente l’idea della saldezza delle parti grazie alla particolare morfologia ad intreccio tessile dell’intero sistema costruttivo. Il sistema potrà essere utilizzato come pareti divisorie semitrasparenti schermanti dal design moderno e dalla matericità tipicamente mediterranea grazie all’utilizzo della pietra. 

E infine, E.L.I.C.A. Scala elicoidale modulare armata e precompressa. Si tratta di una scala prefabbricata elicoidale per interni ed esterni. La scala è formata da gradini in materiale ricomposto (cemento, resine e aggiunta di inerti nobili ) e armature in ferro zincato. I singoli gradini della scala sono strutturati con appositi fori centrali per il passaggio di specifiche armature annegate nel getto di calcestruzzo armato di consolidamento dell’intera struttura. Una intera scala, di altezza pari ad un normale interpiano (3.30 mt) può essere montata in soli 3 giorni ed utilizzata ad avvenuta maturazione del calcestruzzo armato. A meno del montaggio della ringhiera di protezione la scala può considerarsi finita, senza ulteriori stuccature o finiture della stessa. Essa è di grande qualità estetica; veloce nel montaggio; di grande resistenza e durabilità per interni ed esterni; economica e utilizza il recupero di scarti di lavorazione lapidea. Il progetto è di Giuseppe Fallacara, Vito Cascione, Maurizio Barberio, Micaela Colella. 

L’iniziativa della Regione Puglia mira a valorizzare l’alleanza fra capacità imprenditoriale e creatività, con particolare attenzione al contributo dei giovani designer pugliesi. La mostra ospiterà il meglio delle idee progettuali e prototipi innovativi, realizzati grazie alla collaborazione sinergica con qualificate aziende di settore pugliesi, nel comune intento di valorizzare e far emergere le potenzialità di sviluppo del sistema casa della nostra regione presso le migliaia di visitatori nazionali ed internazionali che affolleranno la manifestazione fieristica. 

La caratteristica innovativa dell’edizione 2015 di hAbitapulia consiste nell’aver invitato a partecipare, attraverso due distinti bandi regionali, le aziende, come avvenuto negli anni passati, ma anche i designers pugliesi che sono stati invitati a presentare progetti legati al tema dell’abitare. In totale sono stati selezionati 15 progetti tra i quali quelli dei giovani ricercatori del Politecnico. 

Comunicato stampa.