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Comunicati stampa 2019

Comunicati Stampa

Il libro, la mostra. L’iniziativa, curata dal Museo della Fotografia, sarà presentata giovedì, 19 maggio

Bari, 17 maggio 2016 - “Puglia Fuori Strada” di Vittorio Stagnani, giornalista e scrittore barese, è il titolo di un testo pubblicato nel 1976, dalle Arti Grafiche Lecchesi.

Il libro veniva dedicato dall’autore alla Puglia e alle sue straordinarie peculiarità geografiche, dal Gargano al Salento.
Nel 2008 la casa editrice, Progedit, riproponeva il testo aggiornato e arricchito, sulla scia della prima edizione del 1976. Il libro raccoglieva le avventure e le scoperte di Vittorio Stagnani in una Puglia che non era quella delle cartoline e degli itinerari ufficiali, ma la terra dei sentieri e dei tratturi, dei boschi e delle pietraie, delle dune e delle gravine; la Puglia selvaggia insomma, da percorrere a piedi o a cavallo.
A distanza di otto anni, Vittorio Stagnani presenterà giovedì, 19 maggio, ore 18.00, nell’Aula Magna “Edoardo Orabona” (campus universitario), “Puglia fuori strada” nella nuova rivisitazione grafica. Il libro riassume anche la collaborazione con Corrado Palumbo, segretario del Club Amici del Trekking (Cat), autore di un video contenente suggestivi scatti e delicati acquarelli dello stesso Stagnani.
Contestualmente all’iniziativa editoriale, sarà presentata una mostra fotografica, ispirata al libro e ai suoi contenuti, realizzata da otto autori.  La mostra, che adotta il titolo del libro, in quaranta scatti (cinque per autore) di: Alfredo Ingino, Ida Santoro, Mario Capriotti, Nicola Loviento, Nicola Scagliola, Pasquale Susca, Valentina Morello, Valentina Spataro, tutti pugliesi, ripercorre, con l’ausilio delle immagini, il percorso fatto da Stagnani da nord a sud della Puglia.
L’evento è stato realizzato con la collaborazione di FProject-Fiorito Foto Film, dell’Associazione Foto Cine Club di Foggia, dell’Associazione INPHOTO di Brindisi e dell’Associazione Obiettivi di Campi Salentina (LE).
Alla presentazione di giovedì prossimo, insieme a Vittorio Stagnani, interverranno: Eugenio Di Sciascio, Rettore del Politecnico di Bari, Gino Dato, Editore Progedit, Irma Melini, Presidente dell’Associazione Scelgo Bari, Corrado Palumbo, segretario del Club Amici del Trekking e Pio Meledandri, curatore artistico.
La mostra fotografica resterà fruibile presso la Sala del Museo della Fotografia dal lunedì al venerdì (ore 16.00 - 19.00) fino al 31maggio.

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Ambiente. Workshop di Ingegneria Senza Frontiere–Bari al Politecnico il 17,19,20 maggio

Bari, 13 maggio 2016 – L’Associazione Ingegneria Senza Frontiere - Bari, con la partecipazione del Politecnico ed il supporto del Centro di Servizio al Volontariato San Nicola, realizzerà nei giorni 17, 19 e 20 maggio un workshop gratuito dal titolo “Rifiutiamoci, Pensiamo Differenziato”.
L’iniziativa mira alla formazione, aggiornamento e confronto dei partecipanti sul tema della corretta gestione dei rifiuti attraverso l’analisi di casi studio e modelli gestionali appropriati che contemplano la raccolta differenziata e il riciclo come strategie vincenti.
In particolare, nel corso del workshop verrà affrontato il tema della progettazione di sistemi di gestione dei rifiuti realmente sostenibili e saranno gli studenti stessi che, dopo un’analisi dell’attuale sistema di gestione del Politecnico, progetteranno una nuova proposta per il corretto trattamento dei rifiuti negli spazi del Poliba.
Nella fase di progettazione gli studenti potranno confrontarsi anche con l’applicazione dei principali metodi partecipativi. Il tema, verrà inoltre arricchito da un focus sui rifiuti derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche e sulle soluzioni progettuali per ridurne lo smaltimento.
Gli incontri del workshop “Rifiutiamoci, Pensiamo Differenziato”, si svolgeranno nelle aule del Politecnico di Bari secondo il seguente percorso formativo:
Martedì, 17/05 h 9:30-13:30, aula 14 -  Normativa e strategia rifiuti zero, dott. Enzo Favoino; h 14:30-18:30, aula 14 -  RAEE e Trashware, ing. Davide Lamanna.
Giovedì, 19/05 h 9:30-13:30, aula 4 - Processi partecipati, ing. Germana Pignatelli; h 14:30-18:30, aula 4 – Lavori di gruppo.
Venerdì, 20/05 h 9:30-13:30, aula 3 -  Metodi innovativi per la gestione dei rifiuti, dott. Raphael Rossi; h 14:30-18:30, aula 3– Lavori di gruppo.
Per maggiori informazioni e iscrizioni: www.isfbari.org, oppure, isfbari@gmail.com.

Comunicato stampa.

Il libro, la mostra. L’iniziativa, curata dal Museo della Fotografia, sarà presentata giovedì, 19 maggio

Bari, 17 maggio 2016 - “Puglia Fuori Strada” di Vittorio Stagnani, giornalista e scrittore barese, è il titolo di un testo pubblicato nel 1976, dalle Arti Grafiche Lecchesi.
Il libro veniva dedicato dall’autore alla Puglia e alle sue straordinarie peculiarità geografiche, dal Gargano al Salento.
Nel 2008 la casa editrice, Progedit, riproponeva il testo aggiornato e arricchito, sulla scia della prima edizione del 1976. Il libro raccoglieva le avventure e le scoperte di Vittorio Stagnani in una Puglia che non era quella delle cartoline e degli itinerari ufficiali, ma la terra dei sentieri e dei tratturi, dei boschi e delle pietraie, delle dune e delle gravine; la Puglia selvaggia insomma, da percorrere a piedi o a cavallo.
A distanza di otto anni, Vittorio Stagnani presenterà giovedì, 19 maggio, ore 18.00, nell’Aula Magna “Edoardo Orabona” (campus universitario), “Puglia fuori strada” nella nuova rivisitazione grafica. Il libro riassume anche la collaborazione con Corrado Palumbo, segretario del Club Amici del Trekking (Cat), autore di un video contenente suggestivi scatti e delicati acquarelli dello stesso Stagnani.
Contestualmente all’iniziativa editoriale, sarà presentata una mostra fotografica, ispirata al libro e ai suoi contenuti, realizzata da otto autori.  La mostra, che adotta il titolo del libro, in quaranta scatti (cinque per autore) di: Alfredo Ingino, Ida Santoro, Mario Capriotti, Nicola Loviento, Nicola Scagliola, Pasquale Susca, Valentina Morello, Valentina Spataro, tutti pugliesi, ripercorre, con l’ausilio delle immagini, il percorso fatto da Stagnani da nord a sud della Puglia.
L’evento è stato realizzato con la collaborazione di FProject-Fiorito Foto Film, dell’Associazione Foto Cine Club di Foggia, dell’Associazione INPHOTO di Brindisi e dell’Associazione Obiettivi di Campi Salentina (LE).
Alla presentazione di giovedì prossimo, insieme a Vittorio Stagnani, interverranno: Eugenio Di Sciascio, Rettore del Politecnico di Bari, Gino Dato, Editore Progedit, Irma Melini, Presidente dell’Associazione Scelgo Bari, Corrado Palumbo, segretario del Club Amici del Trekking e Pio Meledandri, curatore artistico.
La mostra fotografica resterà fruibile presso la Sala del Museo della Fotografia dal lunedì al venerdì (ore 16.00 - 19.00) fino al 31maggio.

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Lavoro. Il Comune di Bari, con Regione Puglia, per potenziare i servizi del Politecnico di Bari

L’iniziativa sarà attuata già da domani, sabato, 14 maggio. A breve inoltre, saranno potenziati altri servizi per gli studenti e migliorati alcuni servizi interni dell’amministrazione centrale del Politecnico

Bari, 13 maggio 2015 - Grazie all'innovativo progetto del Comune di Bari, denominato "Porta Futuro", il Politecnico di Bari ha acquisito 4 tirocinanti, con specifiche competenze professionali, per supportare e rafforzare le strutture che offrono servizi agli Studenti.
Tale efficace azione di reclutamento infatti, consentirà di ampliare gli orari di apertura degli ambienti di studio, dello "Student Center" e della Biblioteca "Michele Brucoli", entrambi presenti nel campus universitario, consentendone l'accesso anche al sabato. E proprio da domani, sabato, 14 maggio, partirà il nuovo programma di apertura secondo i seguenti orari: 8.30/13:30 per lo Student Center, mentre la Biblioteca Centrale “Brucoli” osserverà l’orario: 9.00/13.00 (con accesso pedonale da via Re David).
Altri servizi riguarderanno le prossime sedute di laurea. Nelle date stabilite infatti, sarà istituito un servizio di accoglienza alle famiglie dei laureandi nell'intento di offrire la migliore fruibilità e partecipazione alla cerimonia di laurea.  Inoltre, a partire dal prossimo giugno, un ulteriore novità sarà gradualmente introdotta per la trasmissione in streaming delle sedute di laurea, consentendone la visione anche a parenti ed amici impossibilitati alla partecipazione diretta.
A tali unità, a breve si uniranno altri 12 tirocinanti, sempre provenienti dall’hub Porta Futuro Bari, che andranno a potenziare altri servizi interni dell’amministrazione ed orientati agli studenti, tra cui il trasporto da e verso il Campus Universitario, anche grazie ai due pulmini recentemente messi a disposizione dall’amministrazione comunale a beneficio del Politecnico.
I tirocinanti dovranno garantire il loro servizio per 25 ore settimanali cadauno. L’impegno economico sarà sostenuto dal progetto stesso.
Il progetto, “Porta Futuro Bari” realizzato dal Comune di Bari, in collaborazione con la Regione Puglia ed il supporto tecnico di Capitale Lavoro S.p.a. (Società pubblica in house della Città Metropolitana di Roma Capitale), è stato messo in atto al fine di facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro grazie all’impegno del sindaco della Città, Antonio Decaro, dell’Assessore alle Politiche giovanili, Università, lavoro del Comune di Bari, Paola Romano e del direttore di Porta Futuro Bari, Francesco Lacarra. Il moderno Job Centre, ubicato presso la ex manifattura del tabacco, è stato già sperimentato con successo presso la Città di Roma dal 2011 e promosso come modello pilota sul capoluogo regionale.
Sull’iniziativa commenta il Rettore, prof. Eugenio Di Sciascio: “L’idea è promuovere costantemente azioni per una struttura Universitaria centrata sulle diverse esigenze dello Studente, prioritariamente orientate a favorirne lo studio e la preparazione tecnica, ma anche attente alla crescita culturale in genere, allo svago ed alla sua mobilità urbana.” Il prof. Riccardo Amirante, delegato alla comunicazione e immagine del Poliba aggiunge: “L’immagine di un moderno Ateneo non può prescindere dalla corretta coniugazione tra alta innovazione, servizi offerti alla popolazione studentesca ed elevata connessione sinergica con il suo territorio.”

Comunicato stampa.

Premio nazionale per sei neo architetti del Politecnico di Bari
Rai 3, sede della Basilicata, dedicherà ampio spazio ai protagonisti del premio nelle rubriche “Buongiorno Regione” (domani) e in quella d’approfondimento “il Settimanale” (sabato)

Bari, 12 maggio 2016 - Craco borgo abbandonato di origine medievale, antico cuore pulsante dell’omonimo comune, sorge su un costone roccioso dell’entroterra lucano, in provincia di Matera.
Così come in molti altri paesi della Basilicata, un elevato rischio idrogeologico affligge l’antico abitato fin da tempi remoti.
Tali criticità hanno favorito importanti fenomeni franosi. Da quasi 40 anni, il paese è stato evacuato attraverso un’ordinanza di sgombero.
Oggi Craco è parte integrante di un paesaggio altamente suggestivo. Al tempo stesso lo stato di abbandono in cui versa il borgo e il suo aspetto “ruderizzato” hanno catturato l’attenzione di un turismo colto e l’interesse del cinema d’autore.
Il progetto di restauro del borgo abbandonato di Craco, nato partendo dall’assunto che anche le criticità potessero diventare punti di forza, è stato oggetto di una apposita tesi di laurea in architettura presso il Politecnico di Bari. Tale tesi, che ha coinvolto sei neolaureati in architettura e diversi docenti del Poliba ha vinto a Roma il primo premio nazionale, ARCo.
Di ciò se ne occupata la Rai, sede per la Basilicata, che ha voluto dedicare all’argomento e ai vincitori del premio una ampia vetrina. Se ne parlerà domani, 13 maggio, a Buongiorno Regione, ore 7:30 e nel rotocalco d’approfondimento “Il Settimanale”, sabato, 14 maggio, ore 12:25. I servizi sono stati curati da Beatrice Volpe, della TGR Basilicata.
Entrambi gli appuntamenti potranno essere seguiti, al di fuori della regione Basilicata, attraverso il link diretta Rai.   
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-e5f30781-500f-457e-9f6f-bbb89c446298-tgr.html

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25° dalla Fondazione.  Venerdì, 29 aprile, nell’aula magna “Attilio Alto”

Bari, 26 aprile 2016 – Il 25° anno accademico del Politecnico di Bari sarà inaugurato venerdì prossimo, 29 aprile, alle ore 10:00 presso l’aula magna "Attilio Alto" (campus universitario).
La cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2015/2016 prevede due momenti distinti della giornata. Dopo la santa messa (ore 8:30), presso la cappella “SedesSapientiae”, celebrata da s.e. mons. Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto, l’inno nazionale anticiperà la cerimonia inaugurale nell’aula magna “Attilio Alto” (ore 10:00).
Seguiranno nell’ordine gli interventi del sig. Hibraima Baldè, senegalese, studente di ingegneria meccanica del Politecnico; dell’avv. Paolina Tricarico, in rappresentanza del Personale Tecnico Amministrativo e Bibliotecario. Farà seguito la relazione del Magnifico Rettore del Politecnico di Bari, prof. ing. Eugenio Di Sciascio e dell’ospite d’onore, Jan M. Rabaey, Donald O. Pederson Distinguished Professor, UC Berkeley, USA. Concluderanno la mattinata gli interventi delle autorità e quelli programmati.
Nel pomeriggio, ore 17:00, presso il Museo della Fotografia, avrà luogo la consegna dei sigilli ai neo pensionati del Politecnico di Bari e alle 17:30 (aula magna “Attilio Alto”) il concerto del coro Sounds Cool, che pur di recente costituzione (2014), conta già diverse esibizioni cittadine e un’intensa attività concertistica.
Il coro Sounds Cool proporrà un repertorio di brani con arrangiamenti prevalentemente originali: dal gospel al musical, dalla musica leggera italiana al pop internazionale. Il coro si compone di tre sezioni vocali, due femminili ed una maschile per un totale di 24 voci.  

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Territorio. Far conoscere la città di Bari a cittadini e turisti. Coinvolti docenti e studenti poliba

Bari, 27 aprile 2016 – Il Politecnico di Bari ha contribuito alla realizzazione del progetto “Bar.easy” (Best affordable round.easy) dedicato a far conoscere ai cittadini e ai turisti i beni architettonici che la città dispone sul suo territorio.
Il progetto, realizzato dai Rotary dell’area metropolitana di Bari a favore del Comune di Bari con il contributo di: Banca Popolare di Bari, Tecnoacciai srl, Adda Editore e, appunto, il Politecnico, mira alla valorizzazione del territorio e ai riflessi che potrebbe avere nella promozione dell’economia locale.
Il progetto, diventato da qualche giorno fruibile, è stato presentato presso il Palazzo di Citta dal presidente del Club Rotary Bari, dott. Paolo Ditonno, alla presenza del sindaco De Caro, dell’assessore, Maselli, dei rappresentanti di tutti i partner. Per il Politecnico è intervenuto il prof. Amirante, delegato alla Comunicazione dell’Ateneo.
Il progetto “Bareasy” si compone essenzialmente in due parti: una parte fisicamente tangibile, visibile è quella che presidia, sotto forma di palina in ghisa, 32 siti selezionati, tra chiese, monumenti, palazzi, vie e piazze della città antica di Bari. Ogni palina contiene le informazioni essenziali di ognuno di essi e soprattutto un QR, un codice che consente, attraverso la lettura da parte di uno smartphone o tablet, di collegarsi al sito appositamente dedicato denominato Around Bari (www.around.bari.it). Puntando il codice QR con lo smartphone verrà quindi visualizzata una pagina (selezionabile in 5 diverse lingue) con la descrizione, fruibile anche in formato audio, suddivisa per argomenti e completata da immagini e altri strumenti utili allo scopo.
Il sito, progettato e realizzato con l’ausilio di studenti e docenti del Politecnico di Bari, consente di interfacciarsi con il monumento o il luogo osservato attraverso la sua scheda e permette di conoscere storia, architettura, immagini, informazioni di servizio, la sua localizzazione in rapporto ad altri monumenti e siti presenti nell’area e come più facilmente raggiungerli.
Bari è capoluogo di una regione in forte crescita per presenze di turisti (complessivamente + 7,3%) in particolare stranieri (incremento del 9% nel 2015 rispetto all’ anno precedente). Incentivare e invogliare alla conoscenza della città e delle sue ricchezze è uno dei modi per migliorare le presenze turistiche sul territorio. In tale direzione, il comune di Bari punta a superare, nel corrente anno 2016, la soglia del milione di visitatori. Secondo stime fornite dall’amministrazione comunale lo scorso anno infatti, hanno transitato per Bari 500 mila turisti croceristi e 300 mila singoli visitatori.

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Fotografia e sociologia urbana. Incontro al Politecnico con Pio Tarantini, fotografo e docente

Bari, 8 aprile 2016 – Il corso di sociologia urbana del Politecnico di Bari, in collaborazione con il Museo della Fotografia del poliba, l’Associazione “Murattiano” di  Bari e l’Associazione “Inphoto” di Brindisi organizzano per martedì, 12 aprile, ore 16:00, sala Museo della Fotografia (campus universitario), l’incontro con Pio Tarantini, fotografo e docente di linguaggio fotografico, sul tema “Quello che le parole non riescono a dire della città. Periferie e periurbano attraverso le ricerche visuali”.
Tarantini, nel corso dell’incontro aperto a tutti, presenterà “Milanopoli”, un corposo lavoro che comprende centinaia di fotografie sull’area metropolitana milanese, riprese dagli anni ottanta ai nostri giorni e in videoproiezione un’accurata selezione del suo lavoro.
Partendo da una analisi sociologica sulla trasformazione della vecchia città-fabbrica in città post-moderna di servizi, Pio Tarantini ha realizzato, nel corso di molti anni, un consistente corpus di immagini che costituiscono un'approfondita testimonianza fotografica che travalica la mera documentazione a favore di una lettura più densa, partecipata e critica del territorio urbano.
Tarantini rappresenta paesaggi metropolitani, a volte fortemente caratterizzati e riconoscibili, a volte più quotidiani e anonimi, tutti comunque accomunati dalla ricerca di una connotazione definita: dai più conosciuti paesaggi urbani segnati da precari dettagli significativi alla forte presenza della cartellonistica pubblicitaria a quella dei centri commerciali, alla testimonianza di importanti aree interessate alle trasformazioni in corso.
Nato nel 1950 nel Salento, Pio Tarantini vive a Milano dal 1973. Esponente della fotografia italiana contemporanea, ha realizzato in più di quarant’anni un corpus molto ricco di lavori fotografici esposti in molte sedi italiane pubbliche e private. Ha realizzato una decina di volumi fotografici dalla fine degli anni ottanta e collabora con molte riviste; insegna linguaggio fotografico. In qualità di saggista ha pubblicato di recente “Fotografia araba fenice. Note sparse tra fotografia, cultura e il mestiere di vivere (2014)”. Alcune sue opere sono conservate presso collezioni private e istituzioni pubbliche tra cui il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo.
All’incontro di martedì prossimo, 12 aprile, interverranno, oltre all’ospite-relatore, Giorgio Rocco, Direttore Dipartimento dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura Politecnico di Bari; Sergio Bisciglia, Docente di Sociologia Urbana Politecnico di Bari; Carla Tedesco, Assessore all’Urbanistica del Comune di Bari; Pio Meledandri, Curatore artistico.

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Ricerca. Da domani, 7 aprile, al Politecnico tre giornate studio sull’Architettura fortificata

Bari, 6 aprile 2016 – Un gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura del Politecnico di Bari da diversi anni svolge attività di ricerca sul tema dell’Architettura Fortificata.
Numerosi sono gli studi che si sono occupati di castelli, torri, casali e masserie fortificate, mura e difese urbane, diffusi in tutto il ricco territorio pugliese: dal castello di Gioia del Colle a quello di Ginosa e Massafra; agli esempi di Tutino-Tricase e del Casale di Belsignano o alla Torre di Castiglione (Modugno) ai castelli più noti di Conversano e Trani.
Una particolare attenzione è stata riservata alle modifiche strutturali di queste costruzioni dovute all’avvento delle armi da fuoco, alle trasformazioni in palazzi nobiliari e ai cambiamenti di funzione avvenute in epoche più recenti.
Con le tre Giornate di Studio (7-8-9 aprile) organizzate dal Politecnico di Bari e dalla Scuola di Architettura (aula magna DICAR – Campus universitario), si intende aprire un confronto tra esperienze nazionali e internazionali e fare una riflessione sull’argomento nel campo del Rilievo e della Rappresentazione, della Storia, del Restauro, dell’Archeologia. Elementi questi, determinanti al fine di qualsiasi ipotesi di intervento sul manufatto.
Parallelamente alle giornate a cui parteciperanno numerosi specialisti della materia, sarà allestita una sessione di poster che avrà l’obiettivo di inquadrare in un ambito culturale più ampio il tema dell’iniziativa. Con l’occasione saranno presentati anche i primi volumi della collana Monografie di Rilievo.
I temi di approfondimento sulle Architetture fortificate riguarderanno i processi di trasformazione secondo la seguente distinzione:
trasformazioni tipologiche, legate al mutamento del concetto di difesa con l’avvento della polvere da sparo, che ha comportato il passaggio dalla difesa piombante a quella radente;
trasformazioni in residenze nobiliari, avvenute tra XVI e XVIII sec.;
trasfigurazioni determinate da lavori di ripristino stilistico tra fine Ottocento e inizi Novecento di quegli edifici in stato di abbandono e avanzato degrado, dichiarati monumenti nazionali.
A questa sezione si uniranno le proiezioni operative: ovvero, restauro e valorizzazione; rifunzionalizzazione e trasformazione in musei.
Il programma di domani, giovedì, 7 aprile – Aula Magna - Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura – Campus universitario

SALUTI DI BENVENUTO | ore 9.30-10.40

Eugenio DI SCIASCIO. Rettore del Politecnico di Bari
Giorgio ROCCO. Direttore del Dipartimento dICAR
Salvatore CAPUTI JAMBRENGHI. Presidente Sezione Puglia dell’Istituto italiano dei Castelli
Eugenia VANTAGGIATO. Direttrice Segretariato regionale Ministero Beni e Attività culturali e Turismo per la Puglia
Antonio CONTE. Comitato Tecnico Scientifico UID - Unione Italiana Disegno
Giacomo MARTINES. Segretario SIRA - Società Italiana Restauro Architettonico
Giuseppe SERACCA GUERRIERI. Presidente Sezione Puglia dell’ADSI - Associazione Italiana Dimore storiche
Gaetano CENTRA. Presidente Federazione Regionale degli Ordini degli Architetti PPC della Puglia.
Inizio lavori prima sessione.

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Iniziative editoriali. Lunedì, 14 marzo, presso la sede della Città Metropolitana
Presentazione del Primo Rapporto sulle Città 2015

Bari, 11 marzo 2016 - Sarà presentato, lunedì, 14 marzo, ore 10:00, nella sede della Città Metropolitana di Bari, il Primo Rapporto sulle Città 2015 dal titolo, “Metropoli attraverso la crisi”.

Il rapporto è stato redatto dai ricercatori del Centro Studi Nazionale per le Politiche Urbane “Urban@it” ed è edito da edizioni Il Mulino con il contributo di Intesa Sanpaolo.
Le città italiane, come buona parte di quelle europee, sono di medie dimensioni e sono complementari al territorio che le circonda. In questo l’Italia si differenzia rispetto alla tendenza di una pianeta sempre più urbanizzato, cosparso di megalopoli, che costringono i paesi in crescita a sforzi spettacolari. Ma le città non sono nell’Agenda Politica del paese. Il Rapporto “Metropoli attraverso la crisi”, frutto del primo anno di lavoro del Centro Studi Nazionale per le Politiche Urbane “Urban@it (socio il Politecnico di Bari assieme agli altri politecnici e università italiane), sostiene che esse avrebbero la capacità di dare risposte ai problemi urbani e, più in generale, del Sistema Italia. L’attenzione potrebbe dunque essere posta al modo in cui le città italiane stanno ridefinendo il quadro delle proprie politiche urbane locali in relazione al contesto politico e di policy nazionale e internazionale. La ricerca potrebbe tornare utile anche ai processi in atto nella Città Metropolitana di Bari e nel territorio regionale.
Il rapporto e i contributi che verranno esposti potrebbero infatti, contribuire significativamente a meglio definire il tema del prossimo Rapporto sulle Città di Urban@it, che si concentrerà per il 2016 sull’analisi del ciclo delle politiche urbane nelle città italiane, con riferimento al quadro internazionale (Conferenza Habitat III che si terrà a Quito nell’ottobre 2016) europeo (discussione dell’Agenda Urbana della U.E.) e nazionale. Per gli architetti la partecipazione all’evento darà diritto al riconoscimento di n°4 crediti formativi.
La ricerca infine, sarà presentata anche nel pomeriggio, ore 18:00, presso la Libreria Laterza di Bari, nell’ambito della rassegna “Libri &Città”.

Comunicato stampa.

Il Programma della giornata, 14 marzo 2016

Sala Consiliare della Città Metropolitana di Bari

Ore 09.30 | Saluti Istituzionali. Anna Maria Curcuruto Assessore alla Pianificazione territoriale della Regione Puglia; Antonio Decaro Sindaco della Città Metropolitana di Bari; Eugenio Di Sciascio Rettore del Politecnico di Bari; Antonio Uricchio Rettore dell’Università di Bari; Giuseppe Fragasso Presidente ANCE Bari e Bat

10.00 | Il Rapporto sulle Città di Urban@it
Nicola Martinelli Politecnico di Bari e Consiglio Direttivo Urban@it; Gabriele Pasqui Politecnico di Milano e Consiglio Direttivo Urban@it

10.30 | La Città Metropolitana di Bari problematiche e prospettive
Michele Abbaticchio Vicesindaco della Città Metropolitana di Bari; Giovanni Vetritto Dipartimento degli Affari Regionali della Presidenza del Consiglio; Giovanna Iacovone Università della Basilicata

11.00 | Il contributo della professione per la costruzione della Città Metropolitana
Vincenzo Sinisi Presidente dell’Ordine degli Architetti, P.P.C. di Bari

11.30 | L’Università nella città metropolitana, il caso del Novus Campus a Valenzano
A. Lomoro Sindaco; P. Pietrantonio Assessore all’Urbanistica; A. Uricchio Rettore Università di Bari

12.00 | Paesaggio, Cultura e Turismo nella Città Metropolitana
Domenico Vitto Sindaco di Polignano a Mare; Mariella Annese Assessore all’Urbanistica di Polignano a Mare

12.30 | Relazioni territoriali tra Città Metropolitana e Matera 2019
Alessio Valente Sindaco di Gravina; Mariavaleria Mininni Università della Basilicata

13.00 | Città Metropolitane uno sguardo dalla Campania
Giuseppe Guida Seconda Università degli studi di Napoli

13.30 | L'Antenna Pon: Ricerca e Innovazione nella Città Metropolitana: politiche per lo sviluppo locale e territoriale
Michele Lastilla Responsabile Regionale Antenna PON

14.00 | dibattito e conclusioni.

Il PoliOrienta a Taranto per presentare i corsi di studio e le opportunità del Politecnico

Dopo il successo delle prime due giornate di orientamento, il Rettore e i docenti del Politecnico incontreranno gli studenti e i docenti delle scuole medie superiori per illustrare le opportunità di studio e gli sbocchi lavorativi che offre l’ateneo di Bari-Taranto. Indispensabile la sinergia e la collaborazione del Politecnico con le scuole del territorio.  

Bari, 22 febbraio 2016 – Il PoliOrienta, edizione 2016, giungerà domani, 23 febbraio, a Taranto per la sua terza tappa. Dopo il successo di pubblico studentesco e la folta partecipazione riscontrata a Bari lo scorso 17 e 18, il capoluogo Jonico, sede del Politecnico, si appresterà a vivere un’importante giornata dedicata all’orientamento e alla scelta universitaria. E’ prevista la partecipazione di numerose scuole superiori e di singoli studenti, non solo di Taranto e provincia. Numerose prenotazioni inoltre, sono giunte al Poliba anche da Barletta, Cosenza, Corato, Molfetta, Bari per un tutto esaurito. In totale, il numero dei richiedenti infatti, ha superato quello massimo ammissibile per la ampia aula magna del Centro interdipartimentale “Magna Grecia” (quartiere Paolo VI), sede del Politecnico.
La spendibilità della laurea in ingegneria suscita evidentemente interessi concreti. Lo dice l’ISTAT, lo ribadisce AlmaLaurea, lo sottolinea recentemente il portale statunitense “Best degree programs”. Il 95% dei laureati in ingegneria è occupato a cinque anni dal titolo. E se tale percentuale segue solo medicina (97%), ingegneria troneggia sul piano delle retribuzioni con stipendi di circa 1700 euro e picchi fino a 2000 per settori più caldi della domanda come meccanica, automazione, elettronica ed informatica.
Il Politecnico di Bari-Taranto, circa 11.000 studenti, unico nel sud, perfettamente allineato, con tali statistiche, è un ateneo leader riconosciuto in Italia e all’estero per la qualità degli studi non solo di ingegneria ma anche di architettura. In particolare, per la sede di Taranto, vivo interesse e curiosità è suscitato l’esordio del nuovo corso di laurea in “Ingegneria dei Sistemi Aerospaziali” e dei nuovi laboratori di ricerca.  
Il programma di domani, martedì, 23 febbraio, presso il Centro Interdipartimentale del Politecnico “Magna Grecia”. Ore 9.15: Accoglienza a cura delle Associazioni Studentesche. Ore 9.30: Visita ai Laboratori. Ore 10.15: Il Magnifico Rettore, Eugenio Di Sciascio saluterà i docenti e gli studenti. Ore 10.45: Intervento sul Centro “Magna Grecia”. Ore11.00: Interventi dei testimonial dei Dipartimenti. Ore 11.40: Intervento del personale dell’Ufficio Immatricolazioni POLIBA e ADISU Taranto. Ore 11.50: Interventi delle Associazioni studentesche. Ore 12.00: Chiusura giornata.

Comunicato stampa.

Orientamento. Parte domani, 17, il tour del Politecnico per gli studenti delle scuole superiori

Le prenotazioni, oltre le aspettative, sono giunte da tutta la Puglia e dalle regioni limitrofe. E le giornate di presentazione, dalle 4 previste, sono diventate 5. Il 23 tappa a Taranto. Soddisfazione e attesa alla vigilia del primo start

Bari, 16 febbraio 2016 – La spendibilità della laurea in ingegneria non è sola una promessa. Lo dice l’ISTAT, lo ribadisce AlmaLaurea, lo sottolinea recentemente il portale statunitense “Best degree programs”, citato dal quotidiano “Il Sole 24 Ore” di ieri, 15 febbraio. Il 95% dei laureati in ingegneria è occupato a cinque anni dal titolo. E se tale percentuale segue solo medicina (97%), ingegneria troneggia sul piano delle retribuzioni con stipendi di circa 1700 euro e picchi fino a 2000 per settori più caldi della domanda come meccanica, automazione, elettronica ed informatica.
Il Politecnico di Bari, circa 11.000 studenti, unico nel sud, perfettamente allineato, con tali statistiche, è un ateneo leader riconosciuto in Italia e all’estero per la qualità degli studi non solo di ingegneria ma anche di architettura. Tale constatazione è confermata anche dalle tante richieste pervenute dalle scuole medie superiori di tutta la Puglia e dalle regioni limitrofe per partecipare ad una delle quattro giornate, diventate in breve cinque per soddisfare le ulteriori richieste, di PoliOrienta, appuntamento annuale con l’orientamento e la scelta universitaria.
La manifestazione vedrà il coinvolgimento e la partecipazione degli studenti, principalmente del IV e V anno, delle scuole medie superiori, i loro insegnanti, i docenti e orientatori del Politecnico con l’intento di presentare gli studi e le opportunità che il Politecnico di Bari offre al territorio. Sono previste, nell’occasione, le visite ai laboratori del Poliba.
PoliOrienta si snoderà, come detto, attraverso cinque tappe: si parte domani, 17 febbraio, presso il campus universitario, si replica il giorno successivo, 18. Il 23 febbraio l’appuntamento è invece a Taranto, sede del Politecnico, presso il Centro interdipartimentale “Magna Grecia” (quartiere Paolo VI). Si torna a Bari sempre nel campus universitario il 25 e 29 febbraio.
Il programma di domani, mercoledì, 17 febbraio, nel campus universitario. Ore 9:30: i docenti del Politecnico incontrano i docenti orientatori delle scuole medie superiori presso il Museo della Fotografia. Ore 10:00, aula magna “Attilio Alto”: il magnifico Rettore, Eugenio Di Sciascio, saluterà i docenti e gli studenti. Ore 10:30: dopo l’intervento del Rettore, ogni Dipartimento avrà a disposizione 15 minuti per illustrare le attività di ricerca e i corsi di laurea di propria pertinenza. Ore 11:30: presentazione dell’Ufficio Immatricolazioni Poliba. Ore 11.45: interventi delle Associazioni studentesche del Politecnico. Ore 12.00: chiusura dei lavori e visita ai laboratori.
Per una migliore gestione delle attività e delle richieste del pubblico, saranno allestiti quattro Infopoint, opportunatamente presidiati da apposito personale.
Comunicato stampa.

Domani il rettore Di Sciascio presenta i risultati di una serie di interventi

Più efficiente, sostenibile, sicuro: Il campus universitario si rinnova

Bari, 10 febbraio 2016 - Risparmio energetico, riduzione delle emissioni, maggiore sicurezza per chi vive quotidianamente il campus universitario. A conclusione di una serie di cantieri, del valore complessivo di circa 4 milioni di euro, il Politecnico di Bari si rinnova. Una nuova rete di illuminazione a led, a bassissimo consumo ed ecosostenibile, è ora in grado di ridurre al minimo la produzione di Co2 in atmosfera.
Terminati anche i lavori per i nuovi impianti termici ad alta efficienza, completamente centralizzati e dotati di un sistema di monitoraggio dei fabbisogni. Inoltre, sono stati installati nuovi infissi ad elevato isolamento termico. Sono tutti interventi che si aggiungono alla recente installazione della videosorveglianza, oltre 200 telecamere per la sicurezza degli ambienti frequentati da studenti, docenti e personale tecnico e amministrativo.
Maggiori dettagli sui cantieri appena terminati e anticipazioni su ulteriori, nuovi progetti in corso, saranno illustrati dal rettore del Politecnico, Eugenio Di Sciascio, domani 11 febbraio alle 16.30 nei locali del Museo della fotografia, primo piano di Ingegneria presso il campus di via Orabona. Seguirà un sopralluogo al nuovo impianto di illuminazione messo in funzione.
#Poliba on

Comunicato stampa.

Per una nuova primavera delle Università

Bari, 8 febbraio 2016 - Il 21 marzo in ogni sede delle università italiane, statali e non statali, si terranno incontri e dibattiti pubblici per riaffermare il ruolo strategico della ricerca e dell’alta formazione per il futuro del Paese. Verranno discusse e raccolte idee e proposte da consegnare al Governo in un documento di sintesi unitario redatto dalla conferenza dei rettori delle università italiane (CRUI). Lo ha annunciato questa mattina in un comunicato la CRUI.
Dal 2008 – continua il comunicato -  il sistema universitario italiano è soggetto a tagli lineari e progressivi delle risorse.
Una scelta politica trasversale che, in coincidenza con la drammatica crisi globale e l’adozione di una radicale riforma organizzativa, si è tradotta nella perdita di oltre 10.000 posizioni di ruolo solo tra quelle per docenti e ricercatori, ovvero tagli superiori al 13% del totale quando la media nel settore pubblico è stata ad oggi del 5%. Ma non solo. I tagli continui al fondo di finanziamento ordinario, l’assenza di un convinto investimento pubblico e privato nella ricerca e nell’alta formazione universitaria hanno determinato l’impossibilità di avviare nuovi percorsi di ricerca e di alta formazione, di investire in servizi e attività per gli studenti e nell’internazionalizzazione, di valorizzare il contributo della struttura tecnica e amministrativa.
Ma soprattutto hanno significato l’impossibilità di reclutare studiosi giovani e meritevoli, il congelamento delle carriere e delle opportunità di crescita professionale, una condizione retributiva che disincentiva i migliori a restare e allontana i giovani talenti e gli studiosi stranieri, l’indebolimento del già precario e fragile diritto allo studio che sta riducendo iscritti e laureati.
Ciò nonostante, il valore e la competitività scientifica delle nostre università è rimasta forte. E uniche tra le amministrazioni pubbliche le università sono finanziate sulla base dei costi standard e degli esiti delle valutazioni scientifiche.
La società e l’opinione pubblica di tutto questo sanno poco. Non esiste sufficiente consapevolezza del valore, per il Paese, delle sue Università, anche rispetto al confronto internazionale, nonché del rischio di mettere, seriamente e definitivamente, in crisi un sistema che, nonostante tutto, continua a funzionare.
Per questo – conclude la CRUI - occorre invertire la rotta e insieme, a partire dagli appuntamenti del 21 marzo 2016, costruire la nuova primavera della ricerca e dell’università italiana.

Comunicato stampa.

Il Progetto-Ricerca. La tesi di laurea di sei neo architetti del Politecnico di Bari premiata a Genova, Bologna e Ferrara
 

Bari, 29 gennaio 2016 – C’era una volta un Castello. C’è ancora, possente, austero, che, arroccato su uno sperone roccioso, al limite della gravina, s’illude di voler difendere la città dagli invasori. Ha sfidato il tempo, ha conosciuto fasti e miserie, tragedie e speranze, padroni e conquistatori: dai normanni agli svevi, dagli angioini agli aragonesi, dalle famiglie nobili del sei-settecento fino alla pubblica proprietà dei giorni nostri. Rappresenta da sempre l’emblema, il simbolo non solo della città ma dell’intero comprensorio di una località unica e paesaggisticamente straordinaria. E’ il castello, dalla storia millenaria, di Massafra.
Un’appassionante quanto coinvolgente esperienza accademica, vissuta nell’ambito della Scuola di Architettura del Politecnico di Bari, dedicata al restauro del castello di Massafra e al progetto di una sua nuova vita ha condotto sei giovani laureandi in architettura: Francesco Cardone (Triggiano - BA), Tiziana de Gennaro, Davide De Leo e Maria Anna de Palma (Molfetta – BA), Giuseppe De Marinis Gallo (Modugno – BA), Silvia Manginelli (Bisceglie – BAT), guidati da un gruppo di docenti dell’ateneo: Franco Defilippis, Pierluigi Morano, Giorgio Rocco, Gabriele Rossi, Francesco Ruggiero, Luciana Bozzo e Samuele Biondi (quest’ultimo dell’Università “G. D’Annunzio”); con il coordinamento della prof. Rossella de Cadilhac alla realizzazione di una tesi di laurea, “Il castello di Massafra. Il ruolo del restauro nel destino di una preesistenza”, che ha trovato riscontri e riconoscimenti in diversi concorsi d’architettura in Italia.
La tesi, un vero e proprio studio completo, non si è fermato alla sola possibilità degli interventi necessari di restauro del monumento, il che avrebbe già potuto già appagare il gruppo dei giovani laureandi, bensì, ha puntato alla valorizzazione dell’edificio medioevale e dei luoghi attigui. La salvaguardia della sua identità e il reinserimento in un circuito di vita con il resto della città sono stati infatti elementi imprescindibili del lavoro. Alla base della ricerca lo studio del denso rapporto tra il castello, la comunità massafrese e l’ambiente naturalistico circostante.
Fondato su un terreno di natura carsica che ha favorito a Massafra la forma insediativa della casa-grotta, il castello quadri-turrito è indissolubilmente legato al contesto ambientale di cui è parte integrante. La sua storia comincia probabilmente con l’ascesa dei longobardi nel sud Italia, ma il primo documento che certifica la sua presenza, sicuramente in forma più essenziale, con funzioni difensive e di protezione, risale al 970.
In posizione decisamente strategica, con il fronte orientale a picco sulla suggestiva gravina di San Marco si sviluppa oggi su tre livelli. Fenomeni franosi verificatesi in tempi relativamente recenti hanno compromesso sul versante sud l’antico rapporto fra il castello e le sottostanti case-grotta, di cui rimangono solo alcune tracce. Anticamente adibite ad alloggi delle guarnigioni, le case-grotta segnavano il limite sud della soprastante piazza d’armi, ridimensionata a causa dei crolli e successivamente ridisegnata. Negli anni ottanta, un intervento di rilievo aveva provveduto, su indicazioni del prof. Mauro Civita del Politecnico di Bari, alla ricostruzione del torrione crollato alcuni anni prima.
La lettura ed interpretazione storica del monumento attraverso lo studio delle fonti è stato fondamentale nell’opera del progetto di restauro e il rilievo architettonico si è dimostrato determinante ai fini della conoscenza dello stato di consistenza e di conservazione.
Nella sua attuale configurazione il castello è il risultato di trasformazioni successive, non solo legate al trascorrere del tempo, o conseguenti ad eventi traumatici che hanno imposto ricostruzioni parziali, o semplicemente all’assenza di manutenzione, ma spesso dettate da esigenze di carattere funzionale o cambi di destinazione d’uso. Tutte trasformazioni che nel tempo hanno variato il nucleo originario, reinterpretandolo continuamente, fino al raggiungimento dell’attuale forma.
Lo stato di degrado in cui versa gran parte di esso hanno suggerito lo spunto per un progetto complessivo che, nel riammettere il complesso architettonico nel circuito della fruizione, in linea con le strategie comunali orientate alla conservazione del proprio patrimonio architettonico, ne rispetti il carattere identitario.
L’interrogativo sulla nuova destinazione d’uso, condizione essenziale per la sopravvivenza di un’architettura, è stato risolto, secondo il lavoro di tesi, con la ricerca di una funzione che fosse compatibile con le vocazioni del monumento, ma al tempo stesso realmente utile alla collettività massafrese. Una parte importante dell'elaborato infatti, riguarda la rifunzionalizzazione degli spazi attraverso il progetto M.O.V.I.E. (Massafra Omni Vision tra Innovazione ed Eredità culturale) che prevede la realizzazione di un polo cinematografico comprensivo di centro di post-produzione, salette cinematografiche, una cineteca/mediateca. Attività che potrebbero ben integrarsi con la biblioteca già presente in un'ala del Castello.
Da una indagine socio-economica sono emersi dati fondamentali che hanno permesso di orientare il progetto di riuso all’interno di un più ampio programma. In particolare è emersa, per numero di associazioni e singoli appassionati, una singolare quanto importante “vocazione” verso le arti cinematografiche della città. Non è un caso che Massafra sia stata più volte selezionata come set cinematografico di film d’autore, da Pier Paolo Pasolini, a Pippo Mezzapesa, a Giorgia Farina.
La consolidata tradizione culturale legata alla cinematografia è comprovata dall’ampio consenso raccolto in seguito a manifestazioni periodiche, quali festival e rassegne dedicati al cinema, promosse dalle numerose quanto vitali associazioni culturali del luogo; ed è confermata dalla presenza di collezionisti privati di lungometraggi e cortometraggi ben disposti a donare i propri archivi costituiti da circa 2000 pellicole all’amministrazione comunale di Massafra con lo scopo di renderle fruibili ad un ampio pubblico. Tale predilezione per il cinema ben si coniuga con l’esigenza di creare centri specializzati nella post produzione cinematografica allo scopo di soddisfare la crescente domanda che deriva dall’afflusso di troupe cinematografiche nella regione, incentivato dalla disponibilità di fondi stanziati dall’ente Apulia Film Commission per la produzione di film in Puglia.
Da queste considerazioni nasce l’idea progettuale, d’indubbia originalità, volta a rifunzionalizzare il Castello attribuendogli il ruolo di polo cinematografico, l’unico in tutto il sud Italia, capace di valorizzare la città ed il suo territorio, entrambi inseriti, secondo le proiezioni progettuali, all’interno dell’avviato circuito cinematografico regionale. La tesi-progetto infine si completa con una attenta analisi, dei costi, degli investimenti necessari e dei ricavi secondo un cronoprogramma e individua alcune fonti di finanziamenti pubblici e privati.
L’attento lavoro svolto, l’originalità della fattiva proposta, ha raccolto consensi e riconoscimenti in Italia, ultimo dei quali lo scorso mese a Genova in occasione di “Archeprix Italia”. Altri premi nazionali sono stati ottenuti a Bologna e Ferrara.
La qualità espressa nel lavoro dai neo architetti e dal gruppo dei docenti ha suscitato vivo interesse anche nella città di Massafra. Il vice sindaco della città, Antonio Viesti ha invitato gli autori ad una presentazione pubblica della tesi premiata nel teatro comunale “Nicola Resta” in una apposita giornata dedicata. 
“È stata una vera e propria avventura scientifica che ha coinvolto, settori disciplinari per loro natura reciprocamente complementari, quali appunto il Restauro, la Progettazione, la Storia, il Rilievo dell’architettura, la Valutazione economica dei progetti” – dice la coordinatrice del lavoro di tesi, Rossella de Cadilhac, docente di restauro al Politecnico di Bari. “Ciascun docente del collegio – continua - ha offerto il proprio contributo con innegabile generosità per il raggiungimento di un obiettivo condiviso: la conservazione e la valorizzazione di un bene di riconosciuto valore storico, artistico, oltre che sociale, inscindibilmente legato al proprio contesto ambientale di straordinario valore paesaggistico”.

Comunicato stampa.

I riconoscimenti
Ferrara 2014. IV edizione del Premio Internazionale di Restauro Architettonico “Domus Restauro e Conservazione Fassa Bortolo”
Medaglia d’argento: Il restauro del castello di Massafra – Politecnico di Bari
Manifestazione promossa dall’Università degli Studi di Ferrara e dall’Azienda Fassa Bortolo.

Bologna 2014. XVII edizione del Premio di Laurea sull’Architettura Fortificata
1° classificato: Il restauro del castello di Massafra – Politecnico di Bari
Manifestazione promossa dall’Istituto Italiano dei Castelli.

Genova, 4 dicembre 2015. Premio Archiprix Italia 2015
Menzione d’onore: Il restauro del castello di Massafra – Politecnico di Bari
Manifestazione promossa dal Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori