Form di ricerca

Comunicati Stampa 2017

Su scala territoriale regionale di fondamentale importanza le iniziative che potranno essere intraprese con il polo strategico di Taranto

Bari, 23 giugno 2022 - Ieri, 22 giugno, a Roma, il Salone dei Marmi di Palazzo Marina ha ospitato la firma dell’accordo di collaborazione tra la Marina Militare e il Politecnico di Bari. L’intesa è stata sottoscritta dal Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra, Enrico Credendino e dal Rettore del Politecnico di Bari, prof. Francesco Cupertino. 
L’accordo formalizza il reciproco consolidamento di una importante cooperazione che consentirà alla Marina Militare di attingere alle competenze scientifiche delPoliba, attivando una serie di sperimentazioni sulla gestione e l'applicazione operativa di nuove tecnologie. 
Da parte sua il Politecnico potrà partecipare alle attività tecniche della Forza Armata permettendo ai suoi studenti di acquisire, nel percorso immediatamente precedente o successivo alla laurea, quelle conoscenze peculiari del comparto tecnologico ICT/OT (Information Communication Technology/Operational Technology) della Marina Militare attraverso attività ed esperienze concrete, maturando in tal modo un bagaglio curriculare inestimabile.

I campi di collaborazione contemplati dall'accordo riguardano: ricerca, sviluppo tecnologico, innovazione e, nell’ambito delle attività di didattica e formazione, erogazione di servizi a supporto delle attività di ricerca con particolare riferimento all’ICT (Information and Communication Technology), come ponti radio, sicurezza informatica, interazione uomo/macchina, intelligenza artificiale, sistemi esperti per la navigazione. La collaborazione per studi e ricerche – è stato detto - potranno concretizzarsi anche nell’attribuzione di tesi di laurea, borse di studio, a supporto di iniziative di sperimentazioni, per laureandi, dottorandi e ricercatori; consulenze tecnico-scientifiche; partecipazione congiunta a programmi di ricerca nazionali e/o internazionali; svolgimento di tirocini a favore di studenti e/o neolaureati del PoliBa; organizzazione di visite e stage didattici indirizzati agli studenti; conferenze; l'aggiornamento e la formazione del personale militare, la collaborazione con gli istituti di formazione delle Marina. 

Nella presentazione dell'accordo, l'Ammiraglio, Credendino ha voluto sottolineare che “questo accordo pone fianco a fianco la Marina e il Politecnico, guardando al futuro, oltre l’orizzonte, individuando i settori di reciproco interesse in grado di perfezionare le rispettive competenze e conoscenze in un’area che abbraccia il temadell’innovazione ad ampio spettro, con focus al settore dell’Information and Communication Technology, un settore vitale per la Difesa e in particolar modo per la Marina Militare, forza armata spiccatamente multidimensionale e ad altissimo contenuto tecnologico.“

Il Rettore, Cupertino ha voluto sottolineare che “il tema della modernizzazione e dell’efficienza della Pubblica amministrazione, in generale, è fortemente legato allo sviluppo di nuove tecnologie e all’utilizzo ottimale di queste, per un migliore servizio al Paese. Siamo concentrati sul settore Information and Communications Technology – dice - in particolare su temi di grande attualità come la sicurezza informatica, l’intelligenza artificiale, i sistemi di interazione uomo-macchina. La formazione continua e l’aggiornamento delle competenze, infatti, saranno fondamentali nei prossimi anni di grandi cambiamenti, nel comparto pubblico come in quello privato. Come Politecnico del Sud Italia vogliamo dare un forte contributo all’innovazione del Paese con un occhio sempre attento alle situazioni locali, come Taranto, dove c’è più necessità di sinergie virtuose che coinvolgano istituzioni, università e imprese, per accelerare lo sviluppo».

L'accordo, di durata triennale, rinnovabile, prevede infine, l’istituzione di un Comitato tecnico–scientifico misto che avrà il compito di promuovere e controllare l’attuazione del documento sottoscritto.

 

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EY Italia consolida la sua leadership a Bari che si conferma terzo hub nazionale dopo Milano e Roma. Nei prossimi 2 anni sono previste altre 1000 assunzioni. EY con il Poliba per il progetto Accademy per la formazione e la ricollocazione lavorativa sui temi tecnologici. Il Poliba si conferma leader nazionale nel trasferimento della ricerca

 

Bari, 21 giugno 2022 – All'inizio, una scommessa. A metà 2019 Ernst & Young, multinazionale di servizi e consulenza per le imprese (divenuta più semplicemente EY Italia) e il Politecnico di Bari cercano forme di collaborazione scientifica e di formazione nel settore delle tecnologie digitali e delle relative applicazioni. Obiettivo aziendale dichiarato: investire massicciamente nelle tecnologie digitali e assumere per la nuova sede di Bari di EY 200 professionisti del settore. Nel 2020, con la pandemia in corso, tutto cambia velocemente ma non il progetto di sviluppo sottoscritto da Poliba-EY Italia, anche con l'avvicendarsi dei rettorati Di Sciascio-Cupertino. Nel 2020 EY può contare su una propria sede nel campus universitario e, successivamente, misura una espansione di assunzioni che va oltre il previsto, ben 500 alle 200 previste. Età media 27 anni.

A tre anni da quella scommessa i vertici aziendali di EY Italia e del Politecnico si sono nuovamente incontrati per presentare, in una conferenza stampa, i risultati e le nuove mete di questo fruttifero interscambio pubblico-pribvato. L'hub di EY di Bari intanto, è diventato, per importanza, il terzo d'Italia, dopo Milano e Roma e conta di portare nei prossimi due anni a 1500 le unità di personale nel capoluogo grazie all'ampliamento degli spazi e alla nuova sede in città di via Oberdan. Ciò in linea con un crescita nazionale aziendale complessiva pari ad oggi di 7500 dipendenti. Nuovi piani di investimento, come già avvenuto, privi di sostegni pubblici – si è detto - sono previsti da EY nel prossimo futuro per radicarsi ulteriormente sul territorio pugliese e stimolare uno sviluppo concreto e strutturato dei talenti e del business locale. Ciò testimonia l’enorme potenziale della Puglia e di Bari, e soprattutto il valore delle competenze locali anche a livello nazionale e internazionale, reso partecipe dalla collaborazione con il Poliba. Sinergia più volte sottolineata e che rappresenta un sicuro virtuosismo di collaborazione pubblico-privato. “Il Poliba – ha detto il rettore, Francesco Cupertino – cresce perché dialoga con le aziende. Abbiamo raggiunto traguardi straordinari nell’impatto della ricerca, primeggiamo in Italia nell’occupazione dei laureati e incidiamo nella capacità del territorio di trattenere e attrarre talenti. Il Politecnico cresce nei numeri: aumento nelle immatricolazioni e per quest'anno registra un +13% di iscrizione ai test di ammissione. Un dialogo che porta ad aumentare l'offerta didattica: per il prossimo anno accademico 2022-2023 è pronto all'esordio il corso di laurea magistrale in Trasformazione Digitale che affiancherà un nuovo ed importante progetto: L'Accademy pubblico-privata (primo tra questi proprio EY) per fare insieme formazione post laurea per giovani talenti e formazione continua per professionisti; favorire integrazione di competenze tra accademia e imprese; orientare, attraverso un osservatorio sul mercato del lavoro, ricerca e formazione. Attività, questa, che sarà supportata da un Osservatorio capace di leggere un orizzonte temporale quinquennale sulle prospettive di sviluppo e di lavoro del territorio”.

Bari, dunque, punta sempre più all'innovazione come metodo di crescita. Bari vuole diventare, grazie ad aziende di questo calibro, porta d'Europa alle nuove tecnologie digitali. Lo ha sottolineato, Massimo Antonelli, CEO di EY in Italia e COO di EY Europe West, “Siamo orgogliosi di essere stati tra i primi ad investire su Bari. In soli tre anni abbiamo mantenuto le superarto le promesse in termini di assunzioni. Lo scorso anno il sud è cresciuto dal 4 al 10% per quanto riguarda gli investimenti dall’estero, dato che conferma quanto il territorio sia pronto a correre, ma anche quanto sia importante il contributo delle aziende al sistema Paese. Per questo continueremo a investire, creando nuove opportunità lavorative e mettendo in campo progetti di formazione per le nuove generazioni.”

La formazione dei talenti, dunque, è un punto chiave anche per mantenere uno sviluppo sostenibile del business nel tempo. La forte crescita della domanda di personale esperto rende necessario guardare nel lungo periodo e investire oggi sui giovani e sulla loro formazione in modo da creare le future generazioni di talenti. 

Nicola Panarelli, responsabile di EY Business&Technology Solutions di Bari aggiunge: Vogliamo dare un ulteriore contributo incoraggiando percorsi di istruzione in ambito STEM e favorendo una maggiore integrazione tra scuola, università e mondo del lavoro. Il nostro obiettivo è creare nuovi talenti nei principali ambiti tecnologici, ma soprattutto vogliamo creare un processo di inserimento regolare di giovani apprendisti nel lavoro”.

 

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25 università e 24 grandi imprese alleate in una Fondazione per la mobilità sostenibile. Sede centrale, Milano. Al Poliba sarà affidato il coordinamento delle attività di due dei 14 nodi nazionali del centro dedicati ai servizi innovativi per la mobilità, all’idrogeno e ai nuovi combustibili.

 

Bari, 16 giugno 2022 – Cinquanta attori pubblici-privati, distribuiti su tutto il territorio nazionale; un investimento di 394 milioni di euro per i primi 3 anni (2023-2025); 696 ricercatori dedicati e 574 quelli neoassunti. Sono questi i grandi numeri di un progetto che nasce con l’ambizione di essere uno strumento reale per la crescita e lo sviluppo del settore della mobilità in Italia. È il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile. La prima pietra miliare è stata posta il 9 giugno scorso a Milano con la firma dell'atto costitutivo della Fondazione che gestirà le attività. Il 30 giugno è prevista la firma della neonata Fondazione con il Ministero dell'Università e Ricerca (MUR) che ne sancirà l'ufficialità e l'operatività dal 1 luglio.    

Chiara la sua missione: accompagnare la transizione green e digitale in un’ottica sostenibile, garantendo la transizione industriale del comparto e accompagnando le istituzioni locali a implementare soluzioni moderne, sostenibili e inclusive nelle città e nelle regioni del Paese. Il Centro è, infatti, una risposta concreta ai bisogni di crescita di un settore chiave per l’economia che da solo, si stima, raggiungerà un valore complessivo di 220 miliardi di euro nel 2030, assorbendo il 12% della forza lavoro. In questo contesto, si inseriscono le istituzioni comunitarie che spingono per il raggiungimento di una nuova mobilità sostenibile secondo le indicazioni del Green New Deal. Sempre più rilevanti sono i temi legati alla decarbonizzazione, alla decongestione delle reti di trasporto, alla mobilità autonoma connessa e smart, alla sicurezza dei veicoli e delle infrastrutture, all’accessibilità, all’inserimento nel mercato di nuove professionalità e competenze. Il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile intende rispondere a queste esigenze supportando e stimolando la domanda e l’offerta di ricerca, innovazione tecnologica, formazione e competenze. Saranno cinque i vettori del progetto, ovvero le aree e gli ambiti tecnologici di maggiore interesse: mobilità aerea; veicoli stradali sostenibili; trasporto per vie d’acqua; trasporto ferroviario; veicoli leggeri e mobilità attiva. Il Centro Nazionale si occuperà di rendere il sistema della mobilità più “green” nel suo complesso e più “digitale” nella sua gestione, attraverso soluzioni leggere e sistemi di propulsione elettrica e a idrogeno; sistemi digitali per la riduzione degli incidenti; soluzioni più efficaci per il trasporto pubblico e la logistica; un nuovo modello di mobilità, come servizio, accessibile e inclusiva.

Il Centro sarà strutturato secondo l’impostazione Hub&Spoke, ovvero con un punto centrale a Milano e 14 nodi distribuiti in modo capillare da Nord a Sud, a garanzia di quel riequilibro territoriale alla base delle iniziative indicate dal PNRR e grande obiettivo di modernizzazione del Paese. 

“Il Centro Nazionale per la Mobilità risponde a una delle missioni chiave del PNRR: passare dalla ricerca all’impresa in un’ottica di filiera e di collaborazione estesa. Punti di forza saranno progetti ad alta maturità tecnologica con il preciso intento di dare una risposta concreta ai bisogni del Paese in una prospettiva di lungo termine che superi la scadenza del 2026. “È questo il nostro impegno. È questa l’occasione per attuare riforme strutturali per una partita che siamo disposti a giocare fino in fondo” ha commentato Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano, ente proponente del Centro per la Mobilità Sostenibile.

Il Poliba. Tra gli enti di ricerca promotori figura anche il Poliba. “Come Politecnico di Bari – sostiene il Rettore, Francesco Cupertino - abbiamo la responsabilità delle attività di due dei 14 spoke del centro riguardanti i servizi innovativi per la mobilità e l’idrogeno e i nuovi combustibili, oltre a partecipare agli spoke per la ricerca su materiali innovativi per la mobilità e sul tema delle smart roads e CCAM (mobilità cooperativa, connessa e automatica). Per noi, questa importante iniziativa rappresenta un’ottima occasione per sostenere gli obiettivi di sviluppo della Puglia, in settori strategici e in rapido cambiamento come l’automotive, la transizione ecologica e digitale nella mobilità e, contemporaneamente, consente di contribuire, con le nostre competenze, alla realizzazione del PNRR a livello nazionale». 

La scheda del neo Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile

Enti di ricerca promotori

Politecnico di Milano, Cnr, Politecnico di Torino, Politecnico di Bari, Università di Bergamo, Università di Parma, Università di Torino, Università di Palermo, Università di Bologna, Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Cagliari, Università di Roma La Sapienza, Università degli Studi di Napoli Federico II, Università di Salerno, Università Napoli Parthenope, Università del Salento, Università di Padova, Università di Pisa

Enti di ricerca aderenti

Università Bicocca, Università di Brescia, Università di Cassino e del Lazio Meridionale, Università di Firenze, Università di Genova, Università di Reggio Calabria, Università Politecnica delle Marche

Fondatori

A2A, Almaviva, Angel Holding, Autostrade, Eni, Ferrari, Fincantieri, Fnm, Fs, Intesa Sanpaolo, Iveco Group, Leonardo, Pirelli, Poste Italiane, UnipolSai, Snam 

Partecipanti

Accenture, Atos, Avio Aero, Brembo, Hitachi, Teoresi Group, Thales Alenia Spazio Italia Spa, Stellantis – crf. 

Qualche cenno su i Centri Nazionali in Italia.

Sono reti diffuse di università, enti pubblici di ricerca, altri soggetti pubblici e privati impegnati in attività di ricerca, riconosciuti come altamente qualificati che sviluppano infrastrutture, progettualità e soluzioni immediatamente fruibili per tutto il contesto sociale. Saranno in totale 5, coerenti con le priorità dell’agenda della ricerca europea e con i contenuti del PNRR 2021-27. Per ogni programma è previsto un finanziamento tra 200-400 milioni di euro. Svilupperanno la ricerca di frontiera relativa ad ambiti tecnologici intorno a queste tematiche: Simulazioni, calcolo e analisi dei dati ad alte prestazioni. Tecnologie dell’Agricoltura (Agritech). Sviluppo di farmaci con tecnologia a RNA e terapia genica. Mobilità Sostenibile. Bio-diversità.

 

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Bari, 14 giugno 2022 – Il quotidiano, “Il Sole 24 Ore” ha pubblicato ieri, 13 giugno, un articolo dal titolo, “Per le triennali la scelta è locale per le magistrali pesa il 'brand'” la classifica degli atenei italiani fotografati secondo la scelta degli studenti iscritti ai corsi di laurea triennali e magistrali.

Come si ricorderà, da più di vent'anni, i percorsi di formazione universitaria sono stati trasformati dalla riforma del 3+2 che ha introdotto la laurea triennale a cui segue, in molti casi, quella magistrale.

La classifica riporta, riflettendo la comparazione temporale: 2012-13 con 2020-21, appositi indicatori  determinati dal rapporto, iscritti magistrali/iscritti lauree triennali. Con essi disegna la vocazione dell'ateneo verso maggiori quote di studenti alle lauree magistrali, triennali, oppure “ibride”.

 

Il Politecnico di Bari, classificato nella categoria intermedia, “ibride”, con coefficiente, 0,96 (dato 2020-21), risulta il miglior ateneo del sud per propensione verso le lauree magistrali. Le altre università pugliesi sono inglobate nella categoria a vocazione lauree triennali.

Le valutazioni de “Il Sole 24 Ore” non sono di poco conto.  Si registra infatti una migrazione di studenti da ateneo ad ateneo secondo il doppio percorso di studio. Non sono pochi gli studenti che scelgono un ateneo su scala locale per un corso di laurea triennale e successivamente dopo la laurea si iscrivono ad altro ateneo per ottenere la laurea magistrale a beneficio del proprio curriculum. Lo studente infatti, che ha conseguito la laurea triennale e magistrale in due università diverse, si presenta sul mercato del lavoro a suo vantaggio, con l'ultimo titolo ricevuto da quella università più riconosciuta e con un brand superiore.  

 

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Bari, 14 giugno 2022 – Con una mostra dedicata a ricerche e soluzioni sui temi dell'abitare in Puglia un gruppo di ricerca del Dipartimento dell'Ingegneria Civile e dell'Architettura del Politecnico parteciperà all’”International Social Housing Festival”, in programma a Helsinky (Finlandia) da oggi, 14 al 17 giugno. 

La proposta Poliba, dal titolo “Pubblic Housing in Puglia Region, Italy”, afferisce al tema “Housing First” e prevede un’esposizione di pannelli (16 giugno, 9:00-18:00), presso la Lobby of Helsinki City Hall. (https://socialhousingfestival.eu/events/festival-program/?event_id=1190).  

“L’obiettivo dell’esposizione – dice il prof. Nicola Martinelli, ordinario di “Urbanistica” presso il DICAR del Poliba - sarà quello di presentare e valorizzare ricerche, tesi di laurea, tesi di dottorato, assegni di ricerca, progetti e collaborazioni, svolte e in corso, dal nostro gruppo di lavoro sui temi dell’housing, evidenziando le relazioni con le istituzioni pubbliche che a vario titolo sono state coinvolte nelle nostre attività scientifiche”.

Il Festival co-organizzato dalla città di Helsinki e da Housing Europe (Federazione europea Alloggi Pubblici, Cooperativi e Sociali), ente leader sui temi dell’abitare, è tra le manifestazioni più importanti a livello internazionale sui temi dell’housing. L'iniziativa coinvolge enti di ricerca e università, policy maker, architetti, comunità di residenti, associazioni e cooperative. (https://socialhousingfestival.eu/)

 

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I risultati delle ricerche, l'esibizione saranno presentati il 14 giugno, nell'aula magna del Dipartimento di Scienze dell'Ingegneria Civile e dell'Architettura, campus universitario.

Bari, 11 giugno 2022 – Cosa c'entra un violino di Stradivari, Amati o del settecento, di scuola napoletana con il Poliba? Prima della risposta, una traccia di storia appare indispensabile. 
Storia. Seppur l'antenato del violino risale ad una paio di millenni fa, in India, quello che noi conosciamo più comunemente ha una storia molto più recente. Le sue apparizioni risalgono alla seconda metà del 500, in Italia, in europa. La sua forma nel tempo, viene empiricamente modellata da costruttori (liutai) e musicisti. Nascono vere scuole di maestri liutai, soprattutto al nord, Venezia, Cremona, Brescia che modellano legni di varia provenienza e stagionatura e li impregnano di vernici naturali capaci di fare la differenza. Le sue caratteristiche cambiano e appare la mentoniera dal 1800. Il timbro dello strumento, che nasce dalla relazione in uno tra cassa di risonanza, archetto, musicista, diventa nel tempo sempre più personalizzato. E così, in breve tempo il violino assume la sua identità, diventa la “voce” riconosciuta della musica classica.

Oggi. Da circa una decina d'anni, nel mondo, alcuni centri di ricerca e università sono impegnati nello studio delle caratteristiche di detto strumento: struttura, materiali, proprietà meccaniche, architettura, suono, vernici. Ciò è stato favorito dalla presenza della rivoluzionaria tecnologia 3D che ha aperto nuovi spazi e opportunità per la scienza in più e diversificati settori. Alcuni centri si sono misurati sulla replicabilità dei violini più celebri al mondo. Altri, si sono spinti oltre: replicare anche la sua anima, la sua voce, quella dei violini dei grandi maestri. Ma con quali materiali? E, soprattutto con quali risultati? E' possibile replicare un violino Stradivari con le nuove tecnologie 3D? 

Poliba. Mossi da curiosità e coinvolgimento disciplinare un gruppo di lavoro del Politecnico di Bari dei settori dell'ingegneria e dell'architettura ha avviato una apposita ricerca alla fine del 2021. La curiosità di comprendere un “fenomeno” acustico dal punto di vista scientifico, ovvero attraverso il principio di dimostrabilità di un assunto teorico attraverso la sua replicabilità pratica, ha rappresentato la vera leva di studio. In tale percorso di ricerca sperimentale è stato coinvolto il FabLab del Poliba (sede a Bitonto), centro di particolare rilevanza scientifica nello studio e nelle applicazioni della tecnologia 3D.
L’assunto teorico è stato quello di poter dimostrare che un “maker” (artigiano digitale) possa essere in grado di poter “replicare” un violino e il suono, senza nessuna conoscenza dell’arte del liutaio ma solamente “studiando” e misurando un violino della tradizione grazie all’avvento delle tecnologie e macchinari a controllo numerico appartenenti alla strumentazione dell’industria 4.0. Compito questo, di grandissima difficoltà tecnico/realizzativa. Oltre all’uso degli strumenti di manifattura digitale la ricerca ha incorporato anche la fase di analisi acustica e materica dello strumento 4.0, comparato con quello della tradizione, grazie al coinvolgimento di altre discipline e docenti e i relativi strumenti di analisi. Infine, qualche settimana fa, l’esame finale della sperimentazione in laboratorio è stato condotto al cospetto di una commissione composta da due liutai e un maestro violinista. 

Presentazione. I risultati delle ricerche, le prospettive, l'esibizione, saranno presentate dal gruppo scientifico del Poliba, coordinato dal prof. Giuseppe Fallacara del Dipartimento ICAR martedì, 14 giugno ore, 15,00, nell'aula magna “Domus Sapientiae” del Dipartimento di Scienze dell'Ingegneria Civile e dell'Architettura(campus universitario). 
E' prevista la diretta facebook dell'evento sul canale ufficiale FabLab Poliba, https://www.facebook.com/fablabpoliba/

Partecipano: 
Francesco Cupertino, Rettore Poliba, saluti istituzionali
Giuseppe Fallacara, Coordinatore ricerca Liutaio 4.0, concetti e prospettive
Nicola Parisi, Prototipare per progettare
Angelo Vito Graziano, Tecniche di fabbricazione digitale 
Francesco Martellotta, Spettro sonoro e forma d'onda
Alessandro Angione, Risultati dell'interpretazione sonora
Anna Castellano, Proprietà elastiche dei materiali
Leonardo Soria, Comportamento dinamico e risposta in frequenza
Arturo Ceci, Ornella Ceci, Emanuele Fabio Fortunato, Il punto di vista dei liutai
Walter Folliero, Il punto di vista del maestro?

Esibizione. Walter Folliero e Olga Pohudina.

 

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La graduatoria mondiale lo pone al 16° posto in Italia, 2° nel Sud, nella fascia mondiale 591-600

 

Bari, 9 giugno 2022 – La classifica, elaborata e pubblicata da QS World University 2023 (19° edizione) sulle università internazionali più consultate al mondo, qualifica il Politecnico di Bari la migliore università in Italia per il numero di citazioni per ricercatore. Questa posizione è sostenuta da una produzione di ricerca altamente collaborativa – circa il 48% dei suoi lavori pubblicati sono prodotti insieme a partner internazionali. 

Tale condizione di pregio proviene da una crescita costante, soprattutto nell'ultimo triennio. Il Poliba, collocato nella fascia mondiale 591-600 (fascia 701-750 nel 2022), è sedicesimo tra gli atenei italiani (21° nel 2022), secondo nel sud dopo l'Università di Napoli “Federico II” (416 posto). In Puglia, l'Università di Bari “Aldo Moro” mantiene la fascia del 2022, 801-1000 posto, mentre non figurano in classifica gli altri atenei della regione. 

La classifica QS World University ha censito quasi 1.500 istituzioni di tutto il mondo. 

https://www.topuniversities.com/universities/politecnico-di-bari

 

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Esordio della neonata formazione corale, Poliba Chorus

Bari, 9 giugno 2022 – L'ultimo appuntamento di cartello della terza stagione de “I Concerti del Politecnico” propone un viaggio nella musica corale nordica in una dimensione onirica e mistica colorata di aurore boreali. Un viaggio che permette di spingersi verso una dimensione lontana. Sul tema,“Northen Lights, verso l'infinito e oltre” consentirà di conoscere autori come Arvo Pӓrt, Urmas Sisask, Ola Gjeilo, Ēriks Ešenvalds. Di ciò si renderà interprete L.A. (Lucania & Apulia) Chorus, direttore, Alessandro Fortunato, che dirigerà anche l'ospite speciale della serata per il suo concerto inaugurale: il Poliba Chorus, neonata formazione corale del Politecnico di Bari. 

Il coro del Poliba aprirà la serata con Ultimo Sogno (L. Donati); In Stiller Nacht (J. Brahms) e Esta Tierra (J. Busto). Proseguirà L.A. Chorus con Ubi Caritas (O. Gjeilo); Quando son più lontan (M. Lauridsen); Agnus dei (U. Sisask); Northern lights (O. Gjeilo); Cantate domino (V. Miskinis). Entrambe le formazioni corali concluderanno la terza stagione con Shure in this shining night (M. Lauridsen) e Stars (E. Esenvalds). Il concerto è in programma, martedì, 14 giugno, ore 18,30, presso il Museo della Fotografia (campus universitario). 

Per partecipare all'evento è necessario prenotare il biglietto gratuito qui: Prenota qui a partire da oggi, 9 giugno al 14 giugno, ore 12,00, sino ad esaurimento dei posti disponibili. 

I cori protagonisti, qualche nota.

L.A. Chorus. La formazione corale, Lucania & Apulia Chorus nata nel 2014 su iniziativa dell'Associazione Matera in Musica con il sostegno della Città di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 (direzione artistica, maestro, Pierfranco Semeraro), conta oltre 150 concerti. Caratterizzato da molti giovani provenienti dalla Basilicata, dalla Puglia e da tutto il meridione, è una tra le realtà più attive e vivaci del sud Italia.   L.A. Chorus vuole favorire l’incontro tra il compositore e l’interprete valorizzando i compositori italiani, arricchendo e rinnovando il repertorio. Nell'ambito della musica popolare, LA Chorus vanta recenti collaborazioni con Amii Stewart, Mamhood e Achille Lauro con il quale è stato protagonista, per una rivisitazione polifonica dei suoi brani, per gli Heros 2021 all'Arena di Verona.

Poliba Chorus. Sulla base dell'esperienza consolidata L.A. Chorus, nel dicembre 2021 è nato il Poliba Chorus, progetto musicale-formativo aperto a coristi, studenti e appassionati di musica. Il Poliba Chorus è composto da 22 cantori, 13 donne e 9 uomini così suddivisi: 15 studenti, 2 professori, 2 ricercatori, 3 studenti del conservatorio. Soprani sono: Elisabetta Bissaldi, Cristina De Luca, Aurora Pantaleo, Emanuela Piscitelli, Raffaella Piscitelli, Sofia Rossi. Alti: Elena Trufanova, Naomi Sabato, Antonella Maria Loconsole, Rosalba Gaudioso, Alessia Di Cagno, Ilenia Angarano. Tenori: Gianluca Ranieri, Antonio Fino, Antonello Florio, Massimo Leogrande. Bassi: Giulio Vasciminno, Davide Poggiolini, Francesco Martellotta, Andrea Riccardo Cuomo. L'esperienza corale è affidata alla guida del maestro, Alessandro Fortunato. 

La 3° edizione de “I Concerti del Politecnico” è una iniziativa del Poliba con la collaborazione dell'Associazione Regionale dei Cori Pugliesi, ARCoPu.

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Bari, 6 giugno 2022 - Un viaggio attraverso le diverse culture musicali dei popoli è il filo conduttore che propone il concerto di Mino Lacirignola e il suo Jazz Quintet dal titolo “Jazz around the world, un concerto, un viaggio, attraverso i suoni del mondo”.

L'iniziativa, in programma domani, 7 giugno, ore 18,30, nel campus universitario, atrio “Cherubini”, penultimo appuntamento della terza rassegna de “I Concerti del Politecnico”, intende proporre un viaggio nella diversità attraverso un linguaggio senza confini qual’è quello del jazz. Con Mino e Cristina Lacirignola (tromba e voce) e gli arrangiamenti di Andrea Gargiulo (pianoforte) ci saranno anche gli altri componenti: Camillo Pace (contrabbasso) e Enzo Lanzo (batteria). Per accedere al concerto è necessario prenotare il biglietto gratuito Prenota qui

L'accesso alla prenotazione sarà disponibile fino alle ore 12,00 di martedì, 7 giugno 2022, sino ad esaurimento posti disponibili.

Qualche nota. Mino Lacirignola (Tromba/Flicorno), inizia gli studi musicali presso l'Accadémie Royale d'Ixelles a Bruxelles. Trasferitosi in Italia nel 1972 si diploma in Tromba al Conservatorio di Bari, si laurea in Filosofia, studia Composizione e inizia le due attività che caratterizzeranno la sua vita professionale: suonare la tromba e insegnarla. Nel 1979 entra a far parte dell'organico della Jazz Studio Orchestra di Paolo Lepore. Con la prestigiosa big band pugliese suona con Dizzy Gillespie, Chet Baker, Dusko Goykovic, Art Farmer, Lee Konitz, Tullio De Piscopo, Enrico Rava, Paolo Fresu, Maurizio Giammarco, Roberto Ottaviano, Pino Minafra, etc... Il sodalizio con Andrea Gargiulo (pianista, compositore, arrangiatore) si realizza con numerosi progetti. Da alcuni anni collabora attivamente con la figlia Cristina Lacirginola, giovane vocalist e docente di canto. Ha suonato con varie formazioni oltre che in numerosi festival italiani anche in India, Etiopia, Emirati Uniti, Marocco, Tunisia, Grecia, Albania, Montenegro, Svizzera, Turchia, Spagna ed è stato direttore artistico di numerosi Festival Jazz. Ha al suo attivo numerose registrazioni discografiche.  

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Bari, 31 maggio 2022 - Un recente studio condotto dal Centro per la salute e per l’ambiente dell’Università di Harvard (USA), dimostra che la produttività in azienda aumenta quasi del 30% se l’ufficio è green. Inoltre, secondo i ricercatori, c’è un aumento del 26% delle funzioni cognitive del lavoratore e una riduzione del 30% delle malattie. Lo studio non è rimasto un semplice esercizio accademico. Molte aziende hanno inteso attuare nuovi percorsi più green. 

In Puglia, a Modugno (Bari), “Magna Power Train S.p.A.” (900 dipendenti, erede di Getrag), oggi società del Gruppo “Magna International Inc.”, multinazionale americana leader mondiale nella produzione di trasmissioni per autoveicoli, con un apposito bando e in partnership con il Politecnico di Bari, ha puntato sulla riqualificazione di parte del proprio verde aziendale secondo i criteri di sostenibilità ambientale ma anche sociali ed economici. 

L'iniziativa, favorita dall'accordo quadro di collaborazione sottoscritto con il Politecnico di Bari il 24 novembre 2020, ha coinvolto studenti, laureandi, neo laureati, dottorandi del Poliba, anche in forma associata, nel concorso di idee per la riqualificazione della sede aziendale di Modugno (Bari).  Le proposte progettuali hanno riguardato una superficie di circa mq 3.000 (su un totale di 8.000 mq) che fronteggia l’ingresso principale dell’azienda, delimitata dal corpo officine, mensa, area parcheggio e uffici. I partecipanti (circa 90, tra studenti, laureandi, neolaureati e dottorandi), tutti del Politecnico, hanno dovuto seguire, in fase di elaborazione, le linee indicate dal bando: dalla scelta dei materiali naturali ad una piantumazione a basso consumo idrico, adeguati al contesto, alla condizione di fruibilità in ogni periodo dell’anno, così da diventare luogo polifunzionale sino alla stima dei relativi costi di costruzione. Alla data di scadenza del Bando (15 aprile) sono pervenuti, da più gruppi, 24 elaborati. Successivamente una apposita Commissione, composta da rappresentanti di Magna PT e del Politecnico, ha esaminato le 24 proposte. In fase di valutazione la commissione ha tenuto in conto la coerenza rispetto al tema del concorso, l'originalità, la capacità di integrazione del giardino con quello esistente e col contesto architettonico e ambientale circostante, la qualità architettonica e funzionale della proposta, con particolare attenzione alla sostenibilità, all’abbattimento delle barriere architettoniche, la multifunzionalità, economicità di gestione e di manutenzione degli impianti e del verde, la coerenza delle voci di costo. 

Il 27 aprile la Commissione ha pubblicato la graduatoria dei primi tre progetti vincitori e le menzioni di merito di alcuni candidati. I vincitori sono. 1° progetto selezionato: Ilaria Cavaliere, Alessandro Angione, Angelo Vito Graziano, Dario Costantino. 2° progetto selezionato: Roberto Cosma, Damiano Simone, Adriano Amoroso, Claudio Gallo. 3° progetto selezionato: Anna Salomone, Vito Samuele Sblendorio, Laura Tatulli, Elena Tesauro, Dorotea Tattoli. Ad essi andranno tre premi del valore di Euro 2.500,00 per il primo progetto selezionato; Euro 1.500,00 per il secondo progetto selezionato; Euro 1.000,00 per il terzo progetto selezionato. Menzione di merito anche per i progetti presentati dai candidati: Aurora Perta, Giovanni Carlo Volpe, Marioritsa Porro, Domenico Saracino Arianna Capurso, Vittoria Carretta,Irene Napoli, Jacopo Sperti, Daniele Tisi, Francesca Zizzari.

La presentazione dei progetti e la premiazione, curata dai vertici aziendali e dai rappresentanti del Poliba, avrà luogo nell'apposita cerimonia, domani, 1 giugno, ore 15,30, presso la sede di Magna Power Train  SpA, via dei Ciclamini, 4 – Modugno (Bari).

 

Comunicato stampa.

Bari, 27 maggio 2022 – La ricerca sviluppata nelle università assume grande rilevanza nel governo del cambiamento. E' pertanto necessario pesarla, orientarla verso priorità non rinunciabili. L’Università Italiana ha iniziato a avere una valutazione a partire dalla Riforma Gelmini (legge 240) nel 2010 e l’istituzione della Agenzia ANVUR. Molta strada deve essere ancora percorsa. I ricercatori italiani nel ranking di Stanford 2021 sono circa il 2% del totale, contro il 40% degli USA. Cina e India intanto, sono sempre più prolifiche nella ricerca grazie ad enormi investimenti. 

L'Associazione pugliese TIS-Apulia, nata  nel 2019, su modello anglossasone, si pone di costruire una rete e una strategia comune utile con lo scopo di creare un network di scienziati affermati o emergenti con caratteristiche di “eccellenza”. Su ciò, è stato organizzato il convegno, “L'Università italiana nel 21° secolo”. L'iniziativa è in programma Lunedì, 30 maggio 2022, ore 8.30, presso il Dipartimento di Informatica dell'Università di Bari (campus universitario). L'evento vede la partecipazione di Tis Apulia, Uniba, Poliba, LUM, Regione Puglia.

Il convegno intende partecipare temi di comune interesse dell'Università e della ricerca, con particolare riferimento a PNRR; valutazione della didattica; valutazione ricerca VQR; Riforme concorsi, ASN, statuti università e CDA, quote rosa; dipartimenti di eccellenza; dottorati industriali e collaborazioni con aziende pugliesi; collaborazioni scientifiche interdisciplinari.  

La giornata si svilupperà secondo il seguente programma:

Ore 8:30. Saluti autorità: Presidente Regione Puglia, Michele Emiliano. Magnifici Rettori Appulo-Lucani: proff. Stefano Bronzini, Francesco Cupertino Pierpaolo Limone, Fabio Pollice, Antonello Garzoni, Ignazio Marcello Mancini. 
Ore 9:15. Introduzione ai lavori: prof. Michele Ciavarella, PoliBA
Ore 9:45. Relazione invitata: prof. Antonio Uricchio, presidente ANVUR, “L’esperienza della valutazione a dieci anni dall’istituzione di ANVUR”
Ore 10:45. Relazione prof. Renzo Rosso, Politecnico di Milano. Presentazione libro “Morte e resurrezione dell’Università italiana”
Ore 11.30. Relazione invitata: prof. Giorgio Metta, direttore Istituto Italiano di Tecnologia: “il modello organizzativo IIT”
Ore 12.30. Relazione prof. Luca Biferale, delegato ai rapporti istituzionali ERC-Italy, Prof. Theoretical Physics, University of Rome ‘Tor Vergata’ “dati relativi alla performance degli ERC italiani”
Ore 13.30. Relazione prof. Eugenio Di Sciascio, già Rettore PoliBA, vice-sindaco di Bari “Città come ecosistema e laboratorio dell’innovazione”.
Ore 14.00. Relazione prof. Alessandro Bertolino, UniBA “Multidisciplinarietà nella ricerca in Schizofrenia”
Ore 14.30. Presentazione recenti progetti giovani ricercatori pugliesi vincitori di bandi ERC: prof. Antonio Papangelo, PoliBA “Adesione controllata da vibrazioni”.
Ore 15.00. Relazione prof. Maurizio Bifulco, Università Federico II Napoli su “Commenti sulla didattica e la valutazione della didattica”
Ore 15.30. Relazione Attilio Guarini e Sabino Ciavarella, IRCCS Ist Tum.Giov.Paolo II, Bari, “Il modello della medicina di oggi: dal medico al biologo passando per l’ingegnere e il matematico”.
Ore 16.15. Relazione prof. Mauro D’Amato, LUM, “Riflessione sull’utilita’ di criteri bibliometrici”
Ore 16.45. Relazione Silvia Pellegrini, Regione Puglia, “La politica della Regione puglia di sostegno alle Università: l’esempio di RIPARTI e di Pass laureati”
Ore 17.00. Tim Parks presenta il libro “Italian life. Una fiaba moderna di amori, tradimenti, speranze e baroni universitari”.
Ore 17.30. Relazione prof.ssa Cinzia Zuffada, NASA (USA) “We are ISSNAF”.
Ore 17.45. Relazione Gabriele Ciavarella, PoliBA, “La valorizzazione del merito degli studenti nell’Università Pubblica italiana”
Ore 18.00. Tavola Rotonda: “La ricerca italiana in una prospettiva globale”. Modera: Libero Manna.

All'iniziativa sarà possibile partecipare in presenza, prenotandosi al seguente indirizzo: donato.malerba@uniba.it o da remoto, tramite il link: https://teams.microsoft.com/l/meetup-join/19%3ammggXa2tZdToH96AbiZHBhxHlAybd6Uoh-VIKHBfKPE1%40thread.tacv2/1652687804492?context=%7b%22Tid%22%3a%22c6328dc3-afdf-40ce-846d-326eead86d49%22%2c%22Oid%22%3a%22acf3f634-7064-4bc2-a91b-2511ea807801%22%7d

Comunicato stampa.

Un primo passo questo che inaugura tre anni di lavoro e un programma ricco di iniziative per contribuire a trasformare Bari in un polo innovativo d’eccellenza sul panorama internazionale. NTT Data, presto una grande sede nel capoluogo. Nascono nuove opportunità per laureandi e laureati del Poliba. Possibili 150 assunzioni entro il primo anno. Al via il nuovo corso di laurea magistrale in “Ingegneria della Trasformazione Digitale” e un aumento dei posti per Ingegneria Informatica

 

Bari, 20 maggio 2022 – La rivoluzione digitale è qui, in Puglia, in corso, complice il Politecnico di Bari. Con un accordo triennale, rinnovabile, il Poliba e il colosso giapponese, NTT Data (gruppo NTT, Nippon Telegraph and Telephone), hanno avviato ufficialmente un percorso di collaborazione scientifica nel quale le attività di studio, analisi e ricerca condotte dal Politecnico potranno integrare le corrispondenti attività e servizi erogati dalla Società nipponica. L'accordo risponde alla volontà della multinazionale del Sol Levante di valorizzare la ricerca accademica sul territorio e ridurre il gap esistente tra mondo della scuola e mercato del lavoro. L'alleanza scientifica, Poliba-NTT Data Italia SpA, è stata presentata questa mattina, in una apposita conferenza stampa, presso la sede del rettorato, da Francesco Cupertino, Rettore del Politecnico e da Luca Isetta, Chief Operating Officer di NTT DATA Italia. Presente anche il vice Sindaco di Bari, Eugenio Di Sciascio. Le forme di collaborazione – e scritto nell'accordo - avranno ad oggetto, in particolare, la trasformazione digitale delle aziende, attraverso un uso sempre più estensivo delle nuove tecnologie. Ciò permetterà il ridisegno dei processi aziendali e un percorso di aggiornamento e cambiamento delle capacità professionali del personale che opera nell'impresa mediante lo sviluppo di nuove competenze digitali.

L’iniziativa si sviluppa parallelamente all’apertura dei nuovi uffici di Bari di NTT Data Italia e si inserisce nel vasto programma di investimenti previsti dall'azienda, con  l’obiettivo di far diventare il capoluogo pugliese un polo innovativo all’interno del gruppo giapponese, favorendo al contempo la creazione di nuovi posti di lavoro (fino a 150 assunzioni nel primo anno). Gli ambiti principali della collaborazione saranno: Cloud Native Technology, Cybersecurity, Data Intelligence e Intelligence Automation, IoT, Blockchain, HyperAutomation, Opensource, Integration Platform, Customer Relationship management, Digital Supply Chain e Enterprise Resource Planning. Tale collaborazione sarà sostenuta anche attraverso l’attribuzione di tesi di laurea, borse di studio. Sono previste iniziative di sperimentazione e casi pilota, incluse commesse di ricerca, la partecipazione congiunta a programmi di ricerca nazionali e/o internazionali. 

NTT Data si renderà disponibile per attività quali: svolgimento di tirocini a favore di studenti e/o neolaureati dell’Ateneo; l'organizzazione di visite e stage didattici indirizzati agli studenti; l'organizzazione di conferenze e seminari; lo svolgimento di corsi post-lauream d’interesse della Società erogati dall’Ateneo presso la sede decentrata di NTT Data Italia S.p.A. Il finanziamento di assegni di ricerca per corsi di dottorato di ricerca erogati dall’Ateneo su temi concordati.

“Il Politecnico di Bari – ha detto il Rettore, Francesco Cupertino - investe già da anni nella digitalizzazione e nel settore IT. L’accordo con NTT DATA rappresenta dunque per noi la naturale prosecuzione operativa di questo percorso che abbiamo intenzione di rafforzare e valorizzare nei prossimi anni ulteriormente con una molteplicità di iniziative dedicate al territorio e agli studenti. Dal nuovo corso di Laurea Magistrale in Ingegneria della Trasformazione Digitale all'aumento dei posti disponibili per i corsi di Ingegneria Informatica. Il rapporto con NTT Data sicuramente favorirà studenti, laureandi e dottorandi del nostro ateneo attraverso le opportunità che un settore, in continua evoluzione, metterà a disposizione. Fabbricare relazioni e competenze scientifiche di qualità e riconosciute è fondamentale per realizzare un Politecnico sempre più attrattore per le aziende internazionali e locali e per i potenziali futuri nostri studenti”. 

Sull'altro fronte Luca Isetta, Chief Operating Officer di NTT DATA. “In NTT DATA crediamo fortemente nella forza delle sinergie tra pubblico e privato, ma soprattutto crediamo nel Sud che già in altre occasioni ci ha dimostrato quanto abbia ecosistemi sani e potenzialità che il digitale può mettere a terra. Per noi –ha continuato -  investire nel Sud significa tante cose: vuol dire assumere, creare opportunità di lavoro sul territorio e soprattutto supportare i protagonisti del tessuto socioeconomico e formativo, in primis le Università, nella loro attività di formazione. Solo investendo sul capitale umano locale è possibile valorizzare i talenti e le molteplici realtà virtuose che esistono al Sud attivando quelle spirali sinergiche tra opportunità, lavoro e crescita che consentono di rafforzare lo sviluppo del territorio e supportare la trasformazione del nostro Paese”.  

L'accordo prevede che le varie attività saranno di volta in volta definite mediante la sottoscrizione di appositi accordi attuativi. Responsabili scientifici della convenzione sono il prof. Michele Ruta per il Politecnico di Bari;  il dott. ing. Stefano Veltri per NTT Data Italia. 

Nella mattinata, in parallelo si è tenuto nel campus universitario (museo della fotografia) il “Matching skills”, primo hackathon di Will con il contributo di NTT Data, in collaborazione con Tortuga, Visionary Days, Officine Italia e Poliba sulle competenze che non si trovano nel tech. L'iniziativa ha messo a confronto circa 40 studenti, molti dei quali del Politecnico, per meglio comprendere le necessità, i gap, le possibilità tra la propria formazione e le richieste aziendali. 

La scheda

NTT DATA Italia SpA, parte della multinazionale giapponese NTT DATA, (gruppo NTT,   Nippon Telegraph and Telephone) è uno dei principali player a livello mondiale nell’ambito della consulenza e dei servizi IT. Digitale, Consulenza, Cyber Security e System Integration sono solo alcune delle principali linee di business. NTT DATA conta una presenza globale in oltre 50 paesi, 140.000 professionisti. In Europa e America Latina NTT DATA è presente con oltre 100 centri di eccellenza dedicati ai settori: Mobile, Big Data e Intelligenza Artificiale, Blockchain, Internet of Things, Cloud, Natural Process Language e Cybersecurity. L'Italia occupa una posizione importante con oltre cinquemila professionisti dediti alla consulenza, innovazione e tecnologie d'avanguardia. NTT DATA è presente in Italia a Milano, Roma, Torino, Genova, Treviso, Pisa, Napoli, Cosenza, Bari.

Comunicato stampa.

E' il tema della ricerca che ha vinto la 17 edizione del premio Europeo “Friedrich List” 2022, dedicato a giovani ricercatori Europei in Scienze dei Trasporti per la migliore tesi di dottorato.  Il sistema eHighway fornisce energia elettrica ai FiloTIR, veicoli ibridi collegati a linee elettriche aeree attraverso pantografo. In Italia il sistema sarà sperimentato sull'autostrada A35. Altri esempi consolidati in Svezia e Germania

Bari, 13 maggio 2022 – Passi avanti verso l'indipendenza dai combustibili fossili saranno consentiti dalla eHighway system. La nuova tecnologia dei trasporti, che trova similitudini in un mix, filobus-treno, è in corso di  sperimentazione consolidata in Svezia, Germania, California. In Italia è prevista la sperimentazione su un tratto dell'autostrada A35, Milano-Brescia. L'eHighway system, dedicato al sistema dei trasporti merci su gomma, alimenta i FiloTIR, veicoli pesanti ibridi, dotati di due motori: diesel ed elettrico. Lo fa attraverso una linea elettrica fissa collegata al mezzo mediante un pantografo posizionato sulla parte superiore del mezzo. Sicché, il mezzo può trovare energia per la propria autonomia dalla linea fissa, dalle batterie in dotazione, dal motore endotermico. Ciò, secondo gli esperti, consente l'abbattimento dei consumi energetici del 50% e quello delle emissioni fossili, su scala locale, fino all'80-90%. Nella sperimentazione sono impegnati colossi come Siemens Mobility, Scania, Volvo. In Italia la eHighway system sarà sperimentata su un tratto dell'autostrada A35, Milano-Brescia. 

Il Poliba. Questo tema di ricerca è sviluppato anche nel Politecnico di Bari. Una giovane ricercatrice del Poliba, Aleksandra Colovic ha dedicato al settore dei trasporti e della tecnologia eHighway la propria tesi di dottorato dal titolo,“Una tecnologia innovativa per il miglioramento dell’impatto ambientale per il trasporto merci”. Tale studio è risultato vincitore della 17 edizione del premio Europeo “Friedrich List” 2022 destinato a giovani ricercatori Europei in Scienze dei Trasporti per la migliore tesi di dottorato. 

La ricerca. Nella tesi di dottorato la ricercatrice, Aleksandra Colovic ha sviluppato un nuovo modello multi-obiettivo di progettazione della elettrificazione nell’ambito della nuova tecnologia di eHighway system proposto dalla Siemens per la ricarica/alimentazione di veicoli pesanti elettrici tramite catenaria. Lo studio indaga sulle opportunità di adottare le eHighways individuando i tronchi della rete stradale dove realizzare l’infrastruttura in funzione della domanda e tenendo conto dei benefici ambientali e considerando limitate risorse di budget. Inoltre, i modelli potrebbero essere considerati uno strumento utile per i decisori nella progettazione delle reti eHighway ma anche per l’elettrificazione di linee ferroviarie. 

Chi è la ricercatrice premiata. Aleksandra Colovic, 29 anni, nata ad Aranđelovac, proviene dalla Serbia. Ha conseguito la laurea triennale nel 2015, e la laurea magistrale nel 2016, presso di facoltà di Ingegneria del Traffico e dei Trasporti dell’Università di Belgrado. Nel 2017, ha partecipato al programma Erasmus+KA1 mobilità presso Politecnico di Bari. A seguito della positiva esperienza ha partecipato al bando per il corso di dottorato di ricerca in SSD ICAR/05, ciclo 33, presso il Politecnico di Bari, dove è risultata prima nella graduatoria dei vincitori con borsa. Ha conseguito il Dottorato di ricerca in Rischio e Sviluppo Ambientale, Territoriale ed Edilizio del DICATECh nel 2021. E' attualmente assegnista di ricerca nel settore dei Trasporti presso il Politecnico di Bari (Dipartimento DICATECh), nell’ambito del progetto di ricerca Europeo H2020 Syn+Air “Synergies between transport modes and Air transportation”. Le sue attività di ricerca sono rivolte ai metodi all'ottimizzazione nell’ambito della logistica e della mobilità sostenibile. 

La nota. “Questo premio – sostiene il vice coordinatore del dottorato di ricerca in “Rischio e Sviluppo Ambientale, Territoriale ed Edilizio” del Poliba, prof, Michele Ottomanelli - è un significativo riconoscimento sia alla qualità delle attività di ricerca dei giovani ricercatori, sia del corso di dottorato. Ciò lascia ben sperare per il futuro della ricerca del Politecnico di Bari in questo sempre più strategico settore dedicato ai trasporti, all'ambiente, al territorio”.

Comunicato stampa.

Sostenibilità e resilienza dei centri urbani mediterranei per contrastare il riscaldamento globale. Da nuovi necessari standard costruttivi all’utilizzo dei big data per progettare la resilienza delle nuove case e palazzi. La conferenza prosegue il 12 maggio in occasione della seconda edizione di Smart Building Levante

 

Bari, 9 maggio 2022 -  Tra le città ubicate nelle regioni a clima caldo del Mediterraneo, Bari vuole diventare un esempio nel garantire una transizione ecologica non traumatica ai cambiamenti climatici. L'ambiente è un tema particolarmente caro al Politecnico di Bari: ricerche su nuovi materiali e tecniche edilizie, utilizzo di tecnologie dedicate al settore delle costruzioni, supporto alle aziende di settore hanno contraddistinto l'ateneo in un recente percorso. E sul tema, “Sostenibilità e resilienza dei centri urbani del Mediterraneo” si svilupperà la conferenza, “Bari Smart City Conference”, in programma al Politecnico di Bari, mercoledì, 11 maggio, ore 10,00, atrio “Cherubini” (campus universitario). L'evento proseguirà il giorno successivo, 12 maggio, in occasione dell'inaugurazione della seconda edizione della fiera internazionale “Smart Building Levante” (12-14 maggio, Fiera del Levante) con un workshop interamente dedicato al grande tema dell’uso delle tecniche costruttive e delle tecnologie per contrastare il global warming nelle regioni Mediterranee.

“L'iniziativa – dice il prorettore del Poliba, prof.  Fabio Fatiguso – è stata sostenuta dal Politecnico perché attiene a temi di assoluta significatività ed impatto nel campo sociale, economico-produttivo, della ricerca e trasferimento tecnologico. In tal senso il nostro Ateneo offre il suo contributo in termini di expertise e risultati della ricerca per la crescita del territorio mediterraneo di riferimento”.

La manifestazione si articolerà su tre sessioni di lavoro improntate ad una riflessione sulle metodologie e le tecnologie che possono caratterizzare le città ubicate in regioni a clima caldo, al fine di garantire una transizione ecologica non traumatica e una adeguata capacità di resilienza ai cambiamenti climatici in atto. Temi previsti: Smart sustainable city; Dalla smart city alla smart citizenship; La pianificazione strategica locale con riferimento al Sud d’Italia; Le imprese e la sfida delle città smart; Mobilità vs city; Verso l’autonomia energetica; Edifici, città, cambiamenti climatici; Progettare e realizzare la sostenibilità. Per tale occasione il Politecnico di Bari ha lanciato una “call to action” ai propri studenti per selezionare le migliori idee innovative in questo campo, che verranno presentate durante “Smart Building Levante” in un’apposita area.

Il programma della conferenza prevede i saluti di Francesco Cupertino, Rettore del Politecnico di Bari, Domenico Di Canosa, presidente di Smart Buildings Alliance, Vitantonio Amoruso, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Bari, Cosimo Damiano Mastronardi, presidente dell’Ordine degli Architetti di Bari, e Maria Franca Spagnoletti, presidente dell’Ordine dei Periti Industriali di Bari a cui seguirà la presentazione di Eugenio Di Sciascio, vice sindaco di Bari e il “keynote speech” del prof. Mattheos Santamouris, docente presso l’University of New South Wales in Australia. Le sessioni vedranno la partecipazione di una trentina di esperti italiani ed esteri.

L'iniziativa è organizzata da Smart Building Italia in collaborazione con il Politecnico di Bari, Smart Building Alliance e Associazione Energy Managers.

Sono previsti crediti formativi degli Ordini degli Architetti, Ingegneri e Periti della provincia di Bari.

Comunicato stampa.

L'accordo sottoscritto questa mattina presso il Palazzo di Città coinvolge nel gruppo di lavoro del progetto di Renzo Piano quattro giovani architetti laureati al Poliba. L'atto, avvia la ricerca dal titolo “GreenVille. Visioni e progetti per la riforma dei quartieri di edilizia residenziale pubblica della città di Bari”

Bari, 6 maggio 2022 – Ci sono città e città. E, all'interno della città, frequentemente, due città: quella delle vetrine, delle luci, dei centri storici in ordine, protette, e quella della periferia, spesso informe, degradata, ai margini della vita sociale, bisognosa di  una identità, una via di comunicazione con la città madre. C'è un progetto, nazionale, nato nel 2013, denominato, “G124” voluto e dedicato alle periferie dal senatore a vita e architetto, Renzo Piano. Il progetto investe sulle periferie perché rappresentano – secondo l'Architetto-senatore - le città del futuro o, se si preferisce, il futuro delle città. E' un progetto, fatto da giovani under 35, che intende proporre una nuova visione della città nuova, più integrata, più votata a costruire relazioni, identità, relazioni, attraverso un'opera di rammendo urbanistico, quasi artigianale, tra la città “migliore” e quella che viene troppo spesso nascosta sotto il tappeto. G124 identifica il codice della stanza di Palazzo Giustiniani, assegnata al senatore-architetto e Piano ha voluto titolare e finanziare tale progetto, con proprie risorse, mediante borse di studio destinate a giovani architetti. Per il 2022, G124 ha previsto tre interventi su aree periferiche di città italiane. Mediante il coordinamento di rispettive tre università e la partecipazione diretta di giovani architetti, queste sono: Politecnico di Bari-Comune di Bari per il Quartiere San Paolo; Università di Napoli “Federico II” per il quartiere Sanità; Università di Padova per rione Commenda Est di Rovigo. 

In questo dialogo di collaborazione con l'architetto-senatore si sono inseriti il Politecnico di Bari con il Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura (DICAR) e il Comune di Bari. L'intesa consentirà il coinvolgimento di quattro giovani architetti laureati e selezionati dal Poliba.
A tal riguardo, questa mattina, 6 maggio, nel Palazzo di Città, il Sindaco della Città, Antonio De Caro e il Rettore del Politecnico, Francesco Cupertino, hanno sottoscritto l'atto formale di collaborazione che consentirà di avviare per l'iniziativa di Renzo Piano la ricerca, “GreenVille. Visioni e progetti per la riforma dei quartieri di edilizia residenziale pubblica della città di Bari”. 

 

Presenti inoltre, il presidente del Municipio III Nicola Schingaro, l’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Galasso, il prof. Carlo Moccia, Direttore DICAR e uno dei due responsabili del progetto per parte Politecnico. Il percorso è dedicato allo studio di fattibilità di un progetto per il recupero di un'area del quartiere San Paolo di Bari. Si tratta di uno spazio di forma triangolare di circa 5 mila metri quadri ubicato tra via Saverio Altamura e via Cozzoni.  L'iniziativa scientifica, sarà coordinata dai docenti del Dipartimento DICAR del Poliba, Carlo Moccia e Franco Defilippis con la fattiva partecipazione dei quattro giovani architetti, titolari della borsa di studio: Tiziano Devenuto; Ezio Melchiorre; Rosa Piepoli; Giuseppe Tupputi, tutti residenti a Bari. A questi si aggiungeranno i rappresentanti designati dal Comune di Bari.

L'iniziativa progettuale mira, attraverso il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei cittadini residenti, (è previsto un incontro sul luogo il 14 maggio) a creare una identità ad un luogo sinora anonimo. Il progetto finale, elaborato dai giovani architetti, sarà finanziato dal Comune di Bari e consentirà di trasformare quello spazio in una piazza. 

“La collaborazione scientifica in questo progetto con il Politecnico e l'architetto, Renzo Piano fortifica l'opera di costruzione di identità di aree periferiche della città - ha sottolineato il Sindaco, Antonio Decaro. “Esso si integra con il più ampio piano dedicato alle periferie in atto. Il nostro compito sarà quello di accompagnare i giovani architetti in questo percorso di studio e progettazione fino alla sua conclusione”.

Francesco Cupertino, Rettore Poliba, nel ribadire l'antica collaborazione con il Comune di Bari, primo interlocutore del Politecnico, ha sottolineato le capacità scientifiche del Poliba riconosciute dallo stesso Renzo Piano. “Grazie ai nostri giovani laureati – ha detto – vogliamo lasciare un segno in questa opera urbanistica che si andrà a realizzare. “L'occasione – ha proseguito - è anche momento per mostrare, non solo la qualità di preparazione fornita ai giovani architetti formatesi nel nostro ateneo ma, più in generale, le capacità tutta della Scuola di Architettura del Politecnico a servizio del territorio. Il Dipartimento di Scienza dell'Ingegneria Civile e dell'Architettura del Politecnico ha molto approfondito, negli ultimi anni, le questioni della rigenerazione urbana e dello sviluppo complessivo del territorio. La nostra ricerca scientifica viene oggi messa al servizio della città, in un ambito che coinvolge aspetti urbanistici e sociali, con lo stesso impegno che mettiamo per il trasferimento di nuove tecnologie a sostegno delle imprese.

“Credo che si tratti di un’occasione importante, che ci permetterà di approfondire il rapporto tra la ricerca accademica che si svolge nel Politecnico e il territorio che l’accoglie - ha sottolineato Carlo Moccia, Direttore del DICAR. Abbiamo già avuto una collaborazione molto significativa con il Comune di Bari in occasione del BiArch, il primo festival dell’architettura della città, che ha ci ha visti eccellere nella proposta presentata al Ministero.  Sono convinto che questa esperienza, che siamo lieti di condividere con l’amministrazione comunale, sarà utile tanto al Politecnico quanto al Comune”. 

 

L’accordo di collaborazione sottoscritto dal Poliba e dal Comune di Bari, avrà la durata di 18 mesi.

Comunicato stampa.