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Comunicati stampa 2023

Comunicati Stampa

Bari, 25 settembre 2023 – Far crescere startup, portare l’innovazione alle piccole medie e imprese del territorio e migliorare i servizi urbani per rendere Bari una città in grado di attrarre imprese e talenti da tutta Italia e dall’estero. Sono alcune delle priorità per lo sviluppo futuro del Politecnico di Bari espresse dal Magnifico Rettore Francesco Cupertino in occasione del primo tavolo di lavoro del percorso verso il nuovo Piano Strategico di Ateneo 2024-2026. L’appuntamento, che ha visto la partecipazione degli stakeholder del territorio, istituzioni e categorie economiche in primis, si è svolto questa mattina al Teatro Margherita di Bari e si è sviluppato attorno al tema: “Il Politecnico di Bari come motore di sviluppo del Territorio. Quale futuro per l’industria regionale? Come coniugare sviluppo, tutela dei patrimoni e rigenerazione urbana?”.

L’Ateneo ha portato in dote i risultati raggiunti negli ultimi anni sul fronte dell’innovazione e del trasferimento tecnologico verso le imprese: dall’apertura dell’incubatore per startup innovative BINP – Boosting Innovation in Poliba, promosso insieme ad ANCE e Confindustria Bari-BAT, ai 16 laboratori di ricercaavviati in collaborazione pubblico-privato con importanti realtà industriali. Un modello che ora, secondo la visione del Politecnico di Bari, va allargato coinvolgendo il tessuto imprenditoriale diffuso e puntando sui settori strategici che guardano al futuro.

«Abbiamo accumulato un’esperienza preziosa nelle collaborazioni con le grandi aziende, dal successo dell’incubatore BINP ai numerosi laboratori di ricerca pubblico-privato avviati – dichiara il Rettore del Politecnico di Bari Francesco Cupertino –. La sfida del prossimo triennio è mettere questi strumenti al servizio delle piccole e medie imprese che formano il tessuto produttivo di questo territorio, aiutandole ad accedere alle soluzioni più innovative e a elaborare strategie per accedere a settori di mercato in espansione, anche costruendo nuove sinergie tra di loro. Dobbiamo dare un futuro tecnologico alla Puglia, puntando sui settori di domani come le tecnologie legate alle energie rinnovabili, ambito in cui il Politecnico è capofila nazionale del partenariato esteso Nest - Network 4 Energy Sustainable Transition finanziato dal Pnrr, l’aerospazio, un distretto che in Puglia vale 1,5 miliardi di euro, la mobilità sostenibile, la tutela dei patrimoni, l’agritech, comparto strategico per lo sviluppo di tutto il Mezzogiorno, e il Made in Italy».

Ma per il Rettore Cupertino è necessario anche uno sforzo congiunto, in sinergia con le istituzioni e le realtà imprenditoriali, per rendere Bari una città davvero universitaria, attrattiva verso imprese e talenti: «Dobbiamo incrementare la capacità di accoglienza di ricercatori e studenti, costruendo una rete di trasporto pubblico competitiva e allargando l’offerta di alloggi a prezzi sostenibili. Il progetto di trasformazione dell’ex caserma Magrone in un grande campus con laboratori e residenze, in grado di attrarre imprese e talenti internazionali, è un tassello di un percorso più ampio da costruire, che concorra a migliorare la qualità della vita in città e contribuisca alla crescita del Politecnico e di Bari, offrendo spazi adeguati alla ricerca, la didattica e la residenzialità dei talenti, ricercatori e studenti fuori sede».

Qui il link di “Verso Poliba 2026”, https://versopoliba2026.poliba.it attraverso il quale è anche possibile inviare contributi utili alla redazione del nuovo Piano Strategico di Ateneo.

 

Comunicato stampa.

Bari, 22 settembre 2023 – La pietra, così antica, così moderna. La pietra, materia prima, interprete del pensiero creativo che gli da forma, diventa design. L'osmosi di trasformazione, favorita dall'inarestabile tecnologia, si riflette e propone soluzioni sempre più ardite in minor tempo. 

Questo cammino interpretativo che dalla cava, porta la materia lapidea nell'architettura, diventa design, opera d'arte troverà spazio al “Marmomac Meets Academies 2023 - Ricerche innovative e sperimentazioni sui materiali litici”, in programma alla 57 edizione del Marmomac 2023, a Verona dal 26 al 29 settembre. 

Curatore e Direttore artistico, è il prof. Giuseppe Fallacara del Politecnico di Bari, che da tempo, con il suo team, studia la stereotomia, le applicazioni, le interpretazioni, le sperimentazioni nel Dipartimento di Architettura, Ingegneria e Design. L'evento, internazionale in programma, che si avvale dei contributi di Alessandro Angione, Ilaria Cavaliere e Dario Costantino, Katia Gasparini, vede il convolgimento di numerose università: Politecnico di BariIstituto Italiano di DesignDortmund University, Accademia Belle Arti di VeronaUniversità La Sapienza di Roma,Università di Porto, Florida Atlantic University, School of ArchitectureUniversità di Auckland. L'appuntamento culturale proporrà  l'esposizione di diversi prototipi frutto di ricerche in corso. Studenti universitari e Centri di ricerca esporranno progetti nascenti e soluzioni riguardanti l'utilizzo della pietra e il uso innovativo in architettura e design.

“Lo spazio espositivo creato – dice il prof. Fallacara - è composto da una grande 'volta sospesa', composta da elementi litici, al di sotto della quale 'orbitano' le diverse soluzioni prototipali delle università coinvolte. Inoltre, saranno presenti specifiche ricerche innovative rivolte alla pietra ricomposta a partire dagli scarti, ma anche l’uso della pietra sottile e quella stampata in 3D sino a quella ottimizzata strutturalmente. Tutte le  ricerche sono finalizzate all’uso eco-consapevole della preziosa materia litica”.

La mostra inoltre, intende favorire un più stretto dialogo tra il mondo universitario della ricerca e sperimentazione con le aziende del comparto litico e di trasformazione. E' previsto un ciclo di conferenze durante l'evento di apertura, 26 settembre. 

I numeri della mostra:

21 prototipi (13 POLIBA). 

8 tematiche specifiche di ricerca: lavorazione tridimensionale complessa al CNC; dalle polveri e dalla melma alla stampa 3D; dagli scarti alla pietra ricomposta; abbinamento stampa 3D e pietra naturale; pietra sottile e rinforzi strutturali; pietra e luce; pietra e sensorialità; pietra e stereotomia.

Coinvolti:10 università; 30 aziende; 30 tra docenti, ricercatori, dottorandi e studenti coinvolti.

 

Comunicato stampa.

Bari, 22 settembre 2023 - Il Politecnico di Bari ha avviato il percorso di ascolto e confronto utile alla redazione del nuovo Piano Strategico di Ateneo 2024-2026. Tra gli eventi in programma ci sono tre tavoli di lavoro con gli stakeholder territoriali di Bari (il 25 settembre), Taranto (il 2 ottobre) e Brindisi (il 16 ottobre). 

Il primo appuntamento, a numero chiuso, si svolge al Teatro Margherita di Bari lunedì 25 settembre, dalle ore 11 alle 13, e ha per tema “Il Politecnico di Bari come motore di sviluppo del Territorio. Quale futuro per l’industria regionale? Come coniugare sviluppo, tutela dei patrimoni e rigenerazione urbana?”.

Prima dell’inizio dei lavori i giornalisti sono invitati a un punto stampa che si terrà

Lunedì, 25 settembre 2023, ore 10
Teatro Margherita

Piazza IV Novembre, Bari


Saranno presenti:

Francesco Cupertino, Magnifico Rettore del Politecnico di Bari

Sergio Fontana, Presidente Confindustria Bari BAT

Giuseppe Galasso, Assessore Infrastrutture, Lavori Pubblici, Viabilità, Urbanizzazione, Comune di Bari

Maggiori informazioni su “Verso Poliba 2026” al link: https://versopoliba2026.poliba.it


Contatti per i colleghi della stampa: 

Politecnico di Bari
Leonardo Legrottaglie - ufficiostampa@poliba.it - tel (+39) 080 5962571 – 320 1710528
Blum
Giulio Todescan – giulio.todescan@blum.vision – tel (+39) 344 2930701

Il Magnifico Rettore Francesco Cupertino: «Vogliamo rendere la crescita del Politecnico un volano di sviluppo per tutto il territorio». L’Ateneo svolgerà assemblee interne per coinvolgere docenti, ricercatori e ricercatrici, studentesse e studenti, personale tecnico, amministrativo e bibliotecario e ascolterà i portatori di interesse dei territori a Bari, Taranto e Brindisi. Previsto anche un ciclo di incontri online con esperti e ospiti da tutta Italia.

 

Bari, 19 settembre 2023 – Il Politecnico di Bari guarda al futuro e inaugura un percorso di ascolto e confronto per preparare il nuovo Piano Strategico di Ateneo 2024-2026. Un documento che imposterà la direzione dello sviluppo dell’Ateneo barese nei prossimi anni e che sarà il frutto del coinvolgimento e dell’ascolto a più livelli: della comunità interna del Politecnico, degli stakeholder territoriali e di esperti e personalità protagonisti del dibattito nazionale.

Innovazione, Interazione e Internazionalizzazione: queste le “3I” scelte per guidare il cammino, tre parole chiave attorno a cui la nuova visione sarà costruita. L’innovazione, parte della vocazione naturale del Politecnico, si applicherà alle competenze, per continuare ad affiancare territorio e imprese nella loro crescita, alla didattica, per garantire una formazione sempre al passo coi tempi e favorire l’apprendimento continuo e il reskilling, e ai processi, per tenere alta la performance di Ateneo. L’interazione, da rendere più intensa, è con tutti gli stakeholder del territorio, a partire dalle imprese, per trasmettere loro le evoluzioni tecnologiche più promettenti e sostenibili frutto del lavoro di ricerca, e dalle istituzioni locali per co-promuovere politiche di sviluppo condivise che rendano l’ecosistema pugliese attrattivo per talenti e investitori. Infine, la sfida dell’internazionalizzazione è cruciale per tutte le università del Mezzogiorno: bisognerà aumentare gli sforzi per mettersi in dialogo con una comunità internazionale multiculturale fatta di studenti, docenti e ricercatori, migliorando le competenze e l’offerta di accoglienza.

Le tappe del percorso Verso Poliba 2026

Il percorso, fortemente voluto dal Magnifico Rettore Francesco Cupertino, sarà così strutturato. Un processo di ascolto coinvolgerà l’intera comunità del Politecnico, formata da 11.000 studentesse e studenti, 400 docenti – un dato cresciuto del 38% nell’ultimo triennio –, oltre 140 dottorandi, 250 tecnici, amministrativi e bibliotecari. Proprio perché il Piano non può prescindere dall'ascolto delle loro voci, chi vive l'Ateneo ogni giorno sarà invitato a inviare contributi e proposte, che saranno poi discussi in tre tavoli tematici ospitati dallo spazio Oplà – Open Innovation Labs nel campus barese: il 9 ottobre il focus sarà su “Innovazione”, il 30 ottobre su “Interazione” e il 6 novembre su “Internazionalizzazione”. 

Il dialogo proseguirà poi coinvolgendo la comunità esterna in tre tavoli di lavoro con gli stakeholder territoriali, dai rappresentanti delle imprese e delle professioni agli amministratori pubblici al mondo dell’innovazione: a Bari l’appuntamento sarà il 25 settembre, a Taranto il 2 ottobre e a Brindisi il 16 ottobre. Il Politecnico intende così rafforzare il suo profilo di istituzione al servizio per un sistema territoriale che rappresenta un bacino di 2,5 milioni di abitanti e 167mila imprese. 

Per allargare l’orizzonte ben oltre i confini regionali, sono previste poi cinque conversazioni con altrettanti rappresentanti del sistema-Italia. Il Politecnico è sempre di più un interlocutore autorevole sul piano nazionale su alcuni temi cardine come l’aerospazio, l’energia e l’automazione industriale. Questi e altri temi saranno al centro di cinque confronti che si potranno seguire in diretta streaming, nei mesi di ottobre e novembre.

Il percorso di ascolto culminerà il 20 novembre con un’assemblea «Verso Poliba 2026: il Politecnico progetta il futuro», nell’Aula Magna Attilio Alto, dove il Piano Strategico 2024-2026 sarà presentato alla comunità interna.

«Il Piano strategico di Ateneo è lo strumento di programmazione che ci consente di concentrare il nostro impegno verso obiettivi condivisi – dichiara il Magnifico Rettore del Politecnico di Bari Francesco Cupertino –. Gli ultimi tre anni sono stati complessi ma importanti e ci hanno consegnato segnali di crescita per il Politecnico che ora vanno resi sostenibili e strutturali. Vogliamo costruire una visione condivisa con i mondi dell’impresa, gli attori istituzionali e la società nel suo complesso, per rendere questa crescita un volano di sviluppo per tutto il territorio».

I dati del Politecnico di Bari.

Fondato nel 1990, il Politecnico di Bari è il più giovane dei Politecnici italiani e l’unico con sede in una regione del Sud. La sua organizzazione è strutturata in 5 dipartimenti, dei quali 2 riconosciuti “di eccellenza” dall’Anvur: Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell'Informazione, Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management, Dipartimento Interateneo di Fisica Michelangelo Merlin, Dipartimento di Architettura, Costruzione e Design, Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica. L’offerta formativa comprende 29 corsi di laurea nei campi dell’Ingegneria, dell’Architettura e del Design industriale, a cui si affiancano 10 programmi di dottorato.

Il Politecnico di Bari è la migliore università in Italia per numero di citazioni per ricercatore (QS World University Rankings, 2024) e primeggia anche per il tasso di occupazione a 5 anni dalla laurea, con un tasso del 97,7% (Almalaurea, 2023). L’Ateneo ha uno stretto rapporto con il mondo dell’impresa: nell’ambito della Terza Missione, ha dato vita a 16 laboratori in collaborazione pubblico-privato e sviluppato progetti in ambito PNRR per oltre 39 milioni di euro. Ha inoltre creato BINP – Boosting Innovation in Poliba, incubatore per startup innovative promosso insieme ad ANCE e Confindustria Bari-BAT.

Qui il link di “Verso Poliba 2026”, https://versopoliba2026.poliba.it attraverso il quale è anche possibile inviare contributi utili alla redazione del Piano.

 

 

Comunicato stampa.

Il Presidente della Puglia, Emiliano: “la Regione Puglia ha voluto e insistito perché l’aeroporto di Grottaglie diventasse il primo spazioporto europeo italiano”. Sul Poliba: “Come al solito, il Politecnico di Bari raccoglie gli stimoli che vengono dal territorio con una puntualità ed una intelligenza rare; li ringrazio per questo perché questa preziosa iniziativa dà una grande credibilità a tutti noi”

Bari, 14 settembre 2023 – Si concluderanno domani, 15 settembre, a Grottaglie, presso l'aeroporto “Marcello Arlotta” gli incontri della Scuola Internazionale di Volo Suborbitale del Politecnico di Bari, II° edizione. 

L'iniziativa, che non ha pari in Italia, in Europa; tenutasi per tutta la settimana a Taranto (Castello Aragonese) e presso gli aeroporti di Galatina (in corso, oggi, 14 settembre) e Grottaglie (domani), ha registrato una folta e qualificata partecipazione di rappresentanti accademici, politici, rappresentanti aziendali e di organizzazioni del settore nazionale ed internazionale uniti a molti dei circa 50 iscritti alla seconda edizione della Scuola Volo, tra dottorandi, studenti magistrali, addetti del settore aerospaziale, addetti di aziende e organizzazioni pubbliche-private. 

Ampia – è stata sottolineata - la gamma delle attività di Ricerca & Sviluppo passata in rassegna: dalle infrastrutture per la produzione di satelliti alle attività di lancio, dalle stazioni terrestri alla l’esplorazione, dall'introduzione di servizi, che includono le comunicazioni via satellite, all'osservazione della Terra, alla navigazione, al turismo spaziale sino allo sviluppo di sistemi di trasporto suborbitale per oltre cento km di quota.

La giornata di domani, 15 settembre, presso l'aeroporto di Grottaglie, si svilupperà in tre momenti contigui: le relazioni da programma con gli interventi di Aeronautica Militare e Marina Militare e la tavola rotonda conclusiva, (ore 11,30) su “Prospettive future dello Spazioporto di Grottaglie: gli stakeholder, i loro possibili ruoli e responsabilità”. Moderata dal Rettore del Politecnico, Francesco Cupertino, alla tavola rotonda parteciperanno: Vincenzo Giorgio (ALTEC, ASI), Giovanni Di Antonio (ENAC), Maurizio Paggetti (ENAV), Antonio Blandini (CIRA), Giuseppe Acierno (DTA), Patrizio Summa (AdP), Gianna Elisa Beringerio (Regione Puglia). Seguirà la visita all'aeroporto.

Michele Emiliano. Intanto, sulla iniziativa della Scuola di Volo del Politecnico e dello spazioporto di Grottaglie il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano non ha voluto far mancare le sue considerazioni: “la Regione Puglia – ha detto - ha voluto e insistito perché l’aeroporto di Grottaglie diventasse il primo spazioporto europeo italiano. Grande è la collaborazione tra Enac, Aeronautica militare e tutti i soggetti che si stanno spendendo perché questo grande sogno dei voli suborbitali possa realizzarsi. Come al 'solito', il Politecnico di Bari raccoglie gli stimoli che vengono dal territorio con una puntualità ed una intelligenza rare; li ringrazio per questo perché questa preziosa iniziativa dà una grande credibilità a tutti noi, impegna le nostre straordinarie professionalità che derivano soprattutto dagli astronauti dell’aeronautica militare e più in generale da tutto il movimento dell’aerospazio pugliese e nazionale. Un saluto va gli allievi della Scuola di Volo suborbitale e li incoraggio ad andare in questa direzione, perché per quelle che sono le nostre previsioni questa iniziativa avrà un grande successo e una notevole capacità di creare professionalità, esperienze, economia, turismo e soprattutto una visione di noi stessi basata sul coraggio, sulla tecnologia e sulla capacità di prevedere il futuro”.

La seconda edizione della Scuola Internazionale di Volo Suborbitale (responsabile scientifico, prof. Caterina Ciminelli) è stata, organizzata da: Politecnico di Bari, Marina Militare, ENAC, Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, Aeroporti di Puglia, Distretto Tecnologico Aerospaziale, sostenuta da Regione Puglia con i contributi di Aeronautica Militare, ASI, Agenzia Spaziale Italiana ed ESA, Agenzia Spaziale Europea.

 

 

Comunicato stampa.

Fondamentale la partecipazione e i contributi di Marina Militare, ENAC, Aeroporti di Puglia, Distretto Tecnologico Aerospaziale, Regione Puglia, Aeronautica Militare, ASI ed ESA

Bari, 8 settembre 2023 - Il settore spaziale sta attraversando un nuovo periodo di sviluppo. Investitori pubblici e privati di tutto il mondo guardano alle promettenti opportunità che lo Spazio offre per favorire crescita economica e innovazione. Tale visione, identificata nella "New Space Economy", contempla tutte le attività dedicate all'esplorazione, alla ricerca, alla gestione e allo sfruttamento delle risorse spaziali per creare valore economico e migliorare la qualità della vita umana. In essa dunque, si identifica un'ampia gamma di attività di Ricerca & Sviluppo legate all'innovazione tecnologica delle infrastrutture, come quelle per la produzione di satelliti e attività di lancio, le stazioni terrestri e l’esplorazione, l'introduzione di servizi, che includono le comunicazioni via satellite, l'osservazione della Terra, la navigazione, il turismo spaziale.

Uno dei principali argomenti di interesse per molte aziende private è lo sviluppo di moderni velivoli spaziali e sistemi di lancio, per i quali devono essere affrontate diverse sfide tecnologiche.

Una di queste sfide è legata allo sviluppo di sistemi di trasporto spaziale e suborbitale efficienti, sicuri, flessibili, che richiedono un'approfondita indagine degli aspetti tecnici unitamente ad aspetti normativi e di sicurezza del volo suborbitale (volo che raggiunge un'altitudine superiore ai 100 km sul livello del mare).

Il Politecnico di Bari è da tempo impegnato in studi tecnologici nel settore aerospaziale in collaborazione con centri di ricerche, università, imprese, organizzazioni italiane e estere (ESA, ASI).

La Scuola sul Volo Suborbitale del Politecnico di Bari, voluta a Taranto anche per il 2023, dopo la prima edizione tenutasi nel 2019, si inserisce in tale solco e mira a promuovere lo sviluppo in questo campo fornendo una panoramica degli aspetti scientifici, commerciali, operativi e normativi del volo suborbitale attraverso seminari e tavole rotonde tenuti da esperti, rappresentanti istituzionali e aziende del settore. La Scuola è rivolta a dottorandi, ricercatori e giovani professionisti che lavorano nelle aree del Volo Suborbitale e, in generale, della Space Economy.

L'iniziativa, organizzata dal Politecnico di Bari, Marina Militare, ENAC, Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, Aeroporti di Puglia, Distretto Tecnologico Aerospaziale, sostenuta da Regione Puglia con i contributi di Aeronautica Militare, ASI, Agenzia Spaziale Italiana ed ESA, Agenzia Spaziale Europea, avrà luogo dall'11 al 15 settembre, a Taranto presso il Castello Aragonese. 

Il programma, ricco e qualificato, coinvolgerà le visite agli aeroporti di Galatina (14 settembre) e Grottaglie (15 settembre). 

Sull'iniziativa dice il Rettore, Francesco Cupertino: “«La Scuola di volo suborbitale è un progetto che guarda lontano. Come Politecnico di Bari, vogliamo dare un contributo scientifico ad un tema di grande interesse. In questa fase, stiamo lavorando per contribuire a rendere operativo il volo suborbitale anche in Italia e l'aeroporto di Grottaglie rappresenta un caso di studio accademico, un laboratorio di ricerca per lo sviluppo delle tecnologie e per la formazione di nuove figure professionali”. 

E proprio su Grottaglie il Presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Vasile  aggiunge: “...primo e unico spazioporto italiano, costituisce una risorsa d’eccellenza al servizio del sistema Paese. La Puglia è chiamata a svolgere un ruolo di primo piano nel campo della space economy. Con grande piacere, per la seconda volta, ospitiamo una sessione di lavoro della Scuola del Volo suborbitale del Politecnico di Bari che vede protagonisti i giovani talenti pugliesi destinati a diventare la nuova classe dirigente di un comparto destinato a divenire un volano di sviluppo del nostro territorio, della Nazione”. 

Secondo Giuseppe Acierno, Presidente del Distretto Tecnologico Aerospaziale, “la Puglia vive da anni una continua stagione di crescita del 'sistema spaziale distrettuale', con crescita di ricavi, imprese, laboratori, occupati, ricercatori e laureati, che ne fanno una delle realtà territoriali più consolidate nel panorama nazionale. Ai diversi risultati conseguiti dal Distretto, tra cui per ultimi in ordine temporale si annoverano l’ESA BIC di Brindisi ed il Test Bed di Grottaglie, la Scuola avviata dal Politecnico di Bari aggiunge un consolidato ed eccellente apporto di conoscenza a servizio delle future sfide del trasporto spaziale”.

Ecco il Programma della prima giornata della Scuola Suborbitale: 

Taranto, 11 settembre 2023, Ore 10,30: Saluti di presentazione. Francesco Cupertino, Rettore Politecnico di Bari; Anna Maria Bernini, Ministro dell'Università e Ricerca; Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy; Andrea Mascaretti, Componente del Gruppo Interparlamentare per lo Spazio; Flavio Biaggi, Ammiraglio Marina Militare; Rinaldo Melucci, Sindaco di Taranto; Luciano Violante, “Fondazione Leonardo”; Teodoro Valente, ASI, Agenzia Spaziale Italiana; Giorgio Saccoccia, ESA, Agenzia Spaziale Europea; Pierluigi Umberto Di Palma, ENAC, Autorità Nazionale Aviazione Civile; Antonio Maria Vasile, Aeroporti di Puglia; Giuseppe Acierno, Presidente Distretto Tecnologico Aerospaziale Pugliese; Michele Emiliano, Presidente Regione Puglia.

Seguirà il programma dedicato ai temi con i relativi relatori, come di seguito:

Ore 14.00: “Introduzione al volo spaziale”, Roberto Vittori, ASI, Agenzia Spaziale Italiana, Aeronautica Militare, Politecnico di Bari; 14.30. “Come gli spazioporti e i voli suborbitali possono favorire l’economia spaziale”, George Nield, Global Spaceport Alliance; 15.00: “Space Economy: la nuova frontiera per uno sviluppo sostenibile”, Simonetta Di Pippo, SDA Bocconi School of Management; 16.00: “Introduzione alla logistica del volo suborbitale”, Giorgio Saccoccia, ESA, Agenzia Spaziale Europea; 16.30: “ExplorInAzione”, Mario Cosmo, ASI, Agenzia Spaziale Italiana; 17.00: “Le prospettive di LEONARDO SpA sulle attività spaziali”, Franco Ongaro, Leonardo SpA.

La Scuola dei Voli Suborbitali proseguirà nei giorni successivi, presso il castello di Taranto e le visite degli aeroporti di Galatina e Grottaglie, secondo il programma indicato dal link: http://suborbitalflightschool2023.poliba.it

 

Comunicato stampa.

Musica e intelligenza artificiale in un progetto sostenuto da Regione Puglia e realizzato con Acquedotto Pugliese e Politecnico di Bari. Concerto finale gratuito domenica, 10 settembre, presso il  Teatro Kursaal Santalucia di Bari

 

Bari, 7 settembre 2023 – L’acqua, linfa della Terra, si anima nella musica dal vivo dell’AYSO Orchestra e nelle forme generate dall’intelligenza artificiale. È Sinfonie d’acqua, progetto ideato e coordinato dal direttore artistico di AYSO, Teresa Satalino. Dal 5 settembre al 10, a Bari 60 giovani musicisti, provenienti da tutta Italia, stanno dando vita a una grande festa della musica classica con ospiti d’eccellenza, grazie alla collaborazione con la European Foundation for Support of Culture. L’evento culminerà domenica 10, alle 20.00, con un suggestivo spettacolo gratuito al Kursaal Santalucia. La stessa mattina inoltre, alle 12.00, ci sarà un’anteprima del concerto con l’ensemble di archi di AYSO nell’atrio del Palazzo di Acquedotto Pugliese (AQP) in via Cognetti, sempre a ingresso libero. Il progetto, sostenuto dal Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, è realizzato in collaborazione con AQP e Politecnico di Bari. 

Dopo i successi della tournée estiva tra le ambasciate di Praga e Vienna e il trionfo al Festival internazionale Summa cum Laude di Vienna, riprendono dunque le attività di AYSO Orchestra. Dal 5 al 10 settembre i 60 giovani musicisti giunti a Bari da tutta Italia saranno guidati da coach provenienti da orchestre nazionali e internazionali: Carlo Parazzoli (concertmaster dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia), Anna Serova (violista concertista internazionale), Luca Vignali (già primo oboe dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma), Stefan Faludi (violoncellista della Mahler Chamber Orchestra e dei Berliner Philarmoniker), Frøydis Ree Wekre(docente di musica da camera per corno e fiati presso l'Accademia norvegese di musica), Filippo Lattanzi (concertista internazionale e docente al Conservatorio di Bari)

La settimana si chiuderà il 10 settembre con l’anteprima alle 12.00 nel Palazzo dell’Acquedotto Pugliese e con il concerto gratuito alle 20.00 nel Teatro Kursaal Santalucia. Ospiti d’eccezione saranno il direttore Vahan Mardirossian e il violinista solista Boris Brovtsyn, grazie alla collaborazione con la European Foundation for Support of Culture, che promuove progetti culturali in Europa, continente eurasiatico, Nord e Sud America e Asia. Lunedì 11 settembre alle 11.00, inoltre, ci sarà un’appendice con l’ensemble di archi di AYSO che, su iniziativa del dirigente scolastico Gerardo Marchitelli, si esibirà nella scuola Don Bosco di Bari per le prime classi di materna ed elementare.

Per Sinfonie d’acqua il direttore artistico di AYSO Orchestra, Teresa Satalino, ha ideato un progetto inedito che prevede il dialogo tra la musica eseguita dal vivo e fondali realizzati con l’intelligenza artificiale. A questo scopo è stata attivata una partnership con Acquedotto Pugliese e con il Politecnico di Bari. Il team di ricerca guidato dall’architetto Giuseppe Fallacara assistito dall’architetto Dario Costantino, ha lavorato a una serie di suggestioni artistico-architettoniche che serviranno da scenografia virtuale per l’Orchestra durante l’esecuzione. Il tema, ovvero l’acqua nel suo esistere in varie declinazioni e luoghi possibili, sarà sviluppato in tre modi differenti seguendo un percorso ispirato proprio al suo ciclo naturale e che, quindi, parte dalle profondità per spingersi fino alle nubi della volta celeste.

“Nel mio ruolo di Direttore Artistico – spiega Teresa Satalino - mi piace esplorare strade alternative e poco battute. Quando, diversi mesi fa, l’architetto Fallacara mi ha raccontato del lavoro del suo team con l’intelligenza artificiale ho subito accarezzato l’idea di poter integrare la loro ricerca con una performance dal vivo di AYSO e abbiamo creato le premesse per una convenzione con il Politecnico di Bari. La partnership con Acquedotto Pugliese ha suggerito il tema dell’acqua, risorsa fondamentale da preservare. Sarà una settimana densa. Avremo ospiti coach d’eccezione per la formazione dei nostri giovani. Si concretizzerà, poi, la collaborazione prestigiosa con la European Foundation for support of Culture che ci riempie d’orgoglio perché è un riconoscimento del lavoro svolto fin qui con la preziosa collaborazione del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, con i main sponsor e con i sostenitori”.

“Teresa Satalino e i giovani musicisti dell'AYSO – commenta Grazia Di Bari, consigliera delegata alle Politiche Culturali della Regione Puglia - continuano a regalarci grandi emozioni. Dopo aver ottenuto per la seconda volta mal vittoria al Festival internazionale Summa cum Laude di Vienna, ci stupiranno con il progetto ‘Sinfonie d’acqua’, che coniugherà la musica dal vivo ai fondali realizzati con l’intelligenza artificiale. Conosciamo il rapporto che lega questi artisti al teatro Kursaal di Bari, dove si esibiranno domenica, e sarà un piacere e un onore per la città poter godere di uno spettacolo unico. Come Regione abbiamo seguito sin dall'inizio questo progetto vogliamo continuare a supportarlo perché sappiamo quanto sia importante. Questi musicisti sono un vanto della Puglia in Italia e all’Estero”.

“Vedere musica e intelligenza artificiale intrecciarsi in nome dell’acqua – sottolinea Domenico Laforgia, presidente di AQP – rende onore al più prezioso dei beni comuni. Una risorsa da tutelare, per cui le donne e gli uomini di Acquedotto Pugliese lavorano quotidianamente con passione e professionalità. L’acqua ha tante peculiarità, mille forme, suoni che incantano, e in questo spettacolo l’arte e l’architettura dialogano con sapienza e armonia esaltando ognuna di queste proprietà. Questa collaborazione dà a cittadini e turisti anche la possibilità di scoprire il monumento all’acqua di Acquedotto Pugliese, il Palazzo di via Cognetti, che la mattina di domenica 10 settembre ospiterà l’ensemble di archi di AYSO in una suggestiva anteprima del concerto”. 

“Abbiamo il dovere di dare ai giovani nuove opportunità di fare emergere i loro talenti – evidenzia il rettore del Politecnico, Francesco Cupertino – e il progetto Sinfonie d’acqua ci è sembrato perfettamente in sintonia con questa mission. La collaborazione tra istituzioni culturali è fondamentale e questo è un punto in comune che abbiamo con AYSO, in particolare la necessità di far dialogare il mondo della tecnologia con quello dell’arte nelle sue varie forme. In entrambi i campi, infatti, c’è bisogno di creatività per produrre risultati importanti e il confronto può arricchirci reciprocamente. Come Politecnico di Bari, stiamo non a caso progettando un corso di laurea orientato alla creatività digitale, destinato ad un pubblico molto ampio di ragazze e ragazzi interessati alle nuove opportunità professionali”.

“Dopo la ‘non-pausa’ estiva per l’ennesima tournée trionfale a Vienna e Praga – aggiunge Aldo Patruno, Direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia - AYSO torna a casa, al Teatro Kursaal Santalucia, per riprendere il duro lavoro fatto di studio, prove, confronto dei giovani e talentuosi musicisti di questa sorprendente orchestra giovanile pugliese con i migliori talenti della musica nazionale e internazionale. Ma non basta: AYSO è abituata a rilanciare e innovare e questa volta, nel consueto concerto che chiude la settimana di studio e prove, ci sorprenderà nuovamente, associando la musica a fondali e scenografie creati dall’intelligenza artificiale, grazie alla virtuosa collaborazione con Acquedotto Pugliese e Politecnico di Bari. Un appuntamento assolutamente da non perdere: il 10 settembre al Kursaal Santalucia”.

Main sponsor della manifestazione sono EY Foundation, Pirelli e OVS. InoltreAyso Orchestra è sostenuta da CLE industria informatica, ARIETE Società Cooperativa e Fortunato Strumenti.

Registrazioni gratuite per il concerto del 10 settembre al Kursaal Santalucia da qui: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-sinfonie-dacqua-710184620317

AYSO Orchestra, diretta da Teresa Satalino, riunisce a Bari giovani musicisti, eccellenze provenienti da tutta l’Italia. Al suo quinto anno di attività, AYSO è un prezioso trait d’union tra il sistema dell’Alta Formazione Artistica e Musicale ed il mondo del lavoro nelle orchestre professionali, offrendo ai musicisti la preziosa opportunità di lavorare con direttori e musicisti prime parti di grandi orchestre. AYSO ha partecipato ad importanti Festival internazionali ed è diventata un punto di riferimento in ambito orchestrale a livello nazionale. In particolare, durante l’ultima tournée estiva AYSO ha rappresentato l’Italia all’estero collaborando con gli Istituti Italiani di Cultura e le Ambasciate italiane di Praga e Vienna ed esibendosi nella sala da concerti del Conservatorio di Praga, uno dei più antichi d’Europa, e a Palazzo Metternich, sede dell'Ambasciata italiana a Vienna.

 

Comunicato stampa.

Il vincitore, “Con questo ERC ho in programma di creare un gruppo di ricerca composto da giovani ingegneri di talento e appassionati provenienti sia dal Politecnico di Bari che dall’esterno, per produrre qui a Bari innovazione di frontiera in ricerca scientifica e tecnologie industriali legate alla robotica."

 

Bari, 5 settembre 2023 - Il Consiglio Europeo della Ricerca (ERC) quest'oggi, 5 settembre, alle ore 12,00, ha annunciato l'assegnazione di 400 Starting Borse di studio a giovani scienziati e studiosi di tutta Europa per un valore totale di 628 milioni di euro per sostenere la ricerca d'avanguardia in ampi settori: dalla medicina alla fisica e ingegneria, alle scienze sociali e umanistiche. 

Nell'elenco dei premiati, sezione Scienze fisiche e dell'ingegneria, figura l'ex studente e oggi giovane docente e ricercatore del Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management del Politecnico di Bari, Vito Cacucciolo, vincitore del prestigioso ERC starting grant 2023 per il progetto dal titolo: “RoboFluid”. Il progetto, unico finanziato in tutta la Puglia nel 2023, beneficerà di 1,5 milioni di euro da parte dello European Research Council.

Il progetto “RoboFluid” ideato e gestito da Cacucciolo ha come obiettivo la creazione di una nuova categoria di robot indossabili che utilizzano la circolazione di speciali fluidi per supportare e aumentare le capacità psico-fisiche dell’individuo. Tra le applicazioni del progetto ci sono la creazione di abiti che regolino la temperatura corporea permettendo di affrontare i caldi estremi, guanti aptici per collaborare su attività manuali a distanza di migliaia di chilometri e mani robotiche a basso costo.

Tale risultato è estremamente prestigioso per il Politecnico di Bari e per il Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management.

“Il mio obiettivo con questo ERC  - ha dichiarato il vincitore, Vito Cacucciolo - è di creare al Politecnico un laboratorio che ambisca ad essere tra i leader mondiali nella ricerca su materiali intelligenti, robotica soft e indossabile. Il progresso in questi ambiti porterà enormi benefici alla società. Ho in programma di creare un gruppo di ricerca composto da giovani ingegneri di talento e appassionati provenienti sia dal Politecnico che dall’esterno, per produrre qui a Bari innovazione di frontiera in ricerca scientifica e tecnologie industriali legate alla robotica."

In totale, si stima, questi finanziamenti creeranno oltre 2600 nuovi posti di lavoro nella ricerca in tutta Europa.

 

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Canada, 32 studenti di architettura al Politecnico

 

Bari, 2 agosto 2023 - 32 studenti di architettura del terzo e quarto anno del Department of Architectural Science della Toronto Metropolitan University (Canada) sono stati ospiti nei mesi di giugno e luglio del Politecnico di Bari e del Dipartimento di Architettura, Costruzione e Design (ArCoD). Coordinatore di progetto Poliba, prof. Umberto Berardi, Dipartimento ARCOD.

La loro presenza in Puglia, al Poliba, trova spazio nell’ambito di un progetto  internazionale che coinvolge i due atenei, per mezzo dei rispettivi dipartimenti, per favorire lo studio e l'interscambio di esperienze diverse legate alle rispettive scuole d'architettura in rapporto al territorio, alle necessità e possibili soluzioni. E così, gli studenti canadesi hanno potuto conoscere le attività scientifiche condotte nel Dipartimento di Architettura del Politecnico attraverso seminari, visite di studio, workshop progettuali, in una intensa attivita’ quotidiana che ha permesso alla delegazione ospite nord americana di interagire quotidianamente con tutte le discipline del Dipartimento del Poliba. Visite guidate sono state realizzate nelle citta’ di Trani, Bisceglie, Alberobello, Matera, Monopoli, Lecce.

Le caratteristiche dell’architettura Mediterranea e le sue valenze bioclimatiche, hanno permesso di offrire ad una delegazione cosi corposa di studenti un'esperienza pratica, un arricchimento internazionale, anche mediante le interazione con gli studenti del quarto e quinto anno del corso di laurea di architettura del Politecnico.

Partendo da esperienze diverse, particolare impegno, è stato dedicato nel corso della loro presenza, alle possibili soluzioni progettuali per il superamento degli insediamenti informali intorno alla citta’ di Foggia, in primis quello di Borgo Mezzanone avvicinandosi ai modelli insediativi di Segezia, Incoronata e Cervaro. 

Le analisi critico-interpretative di questi luoghi tanto distanti da Toronto, hanno permesso agli studenti di interpretare in maniera originale il senso e la forma di questi insediamenti informali e delle borgate presenti sul territorio ipotizzando loro una nuova vita.

La reintepretazione dei caratteri insediativi, morfologici e spaziali di questi borghi, nonche’ l’esigenza di moduli abitativi innovativi e sostenibili, costituiranno per gli studenti tornati a Toronto proposte progettuali che saranno in mostra in Canada in due centri: dal 14 settembre 2023 presso l'Istituto Italiano di Toronto e a seguire, a novembre, presso il Consolato Italiano canadese.

 

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La proposta degli studenti di architettura del Poliba per la Civitas Fidelis di Federico II in un innovativo progetto didattico. Nuove tecnologie e tradizione:  l'intelligenza artificiale applicata alla progettazione architettonica; Agenda: domani, mercoledì, 26 luglio, ore 18,30, Andria.

 

Bari, 25 luglio 2023 – Può l'intelligenza artificiale sostituire l'estro creativo, immaginario, interpretativo del progettista-architetto? Per il momento, la risposta è no. La riflessione è un tempo ancora appartenente all'essere umano che si misura con esso in continuità. La macchina non ha cognizione del tempo, della riflessione critica ma molto può fare, nella sua condizione strumentale, per facilitare o addirittura colmare alcune lacune individuali come ad esempio, la capacità di non essere in grado di vedere lo spazio, di immaginarsi un opera prima ancora di disegnarla.

Il 2022 è stato l'anno della comparsa per il largo pubblico di una serie di software di Intelligenza Artificiale applicati alla grafica, all'architettura, al design. La necessità di sopperire a tempi più ristretti (il progetto d'anno 2022-23 del Laboratorio di Progettazione IV impostato in un solo semestre invece che in due), unito all'interesse didattico di misurarsi con le nuove tecnologie applicate alla progettazione architettonica, ha indotto gli studenti di architettura del Poliba di sperimentare un nuovo percorso con un sorprendente  risultato. 

I venti studenti del 4° anno di architettura, coordinati dal docente del corso di “Composizione Architettonica e Urbana”, prof. Giuseppe Fallacara, favoriti dall'invito del comune di Andria, nelle persone della sindaca, Giovanna Bruno e dell'assessore ai Lavori Pubblici, Mario Loconte, hanno elaborato un progetto per un moderno polo teatrale cittadino. Partendo dalle tracce storiche (teatro Eden, divenuto Astra, oggi abbandonato), gli studenti hanno considerato la possibilità di realizzare il sito teatrale per la città nell'area dell'attuale mercato ortofrutticolo di via Barletta. La fase progettuale è partita dall'analisi propedeutica della città, dallo studio della viabilità che circonda l'area alla presenza di vincoli progettuali. Il progetto, nella composizione, si è ispirato all'architettura medievale pugliese, in particolare a Castel del Monte, in quanto simbolo della memoria collettiva del luogo. Dopo aver selezionato una serie di parole-chiave, queste sono state inserite nel software di intelligenza artificiale, “Midjourney”. Con l'intento di produrre suggestioni e riferimenti architettonici credibili, gli studenti hanno iniziato a selezionare e scartare le proposte del software sino a eleggere le forme e le risposte ritenute più opportune al contesto. La selezione e i ragionamenti sulle proposte hanno prodotto l'idea di progetto del futuribile polo teatrale andriese. Il sorprendente progetto finale, frutto della partecipazione, “macchina-uomo” risulta composto da più parti funzionali legate tra loro: i giardini d'ingresso; il teatro (700-800 posti) completo  di hall e ristorante; un annesso teatro all'aperto; un museo della musica. Al progetto sono stati unite inoltre, alcune proposte progettuali di arredo urbano, i padiglioni, immaginati per le piazze cittadine, Catuma, Duomo, Toniolo e largo Grotte.  

Il lavoro compiuto dagli studenti di architettura del Poliba, che ha aperto per la prima volta la metodologia didattica verso nuove strade pionieristiche, ha suscitato molto interesse e spunti presso il Palazzo di Città di Andria. 

Per tali ragioni l'intero lavoro progettuale, raccolto anche in un apposito volume, “Intelligenza artificiale & Progettazione Architettonica” sarà presentato al pubblico domani, mercoledì, 26 luglio, ore 18,30, presso l'ex Mattatoio comunale di Andria (via Don Riccardo Lotti, 153). Per l'occasione saranno esposte 30 tavole progettuali e vedrà la partecipazione di: Francesco Cupertino, Rettore del Politecnico di Bari; Giovanna Bruno, Sindaca della Città di Andria; Grazia di Bari, Consigliera Cultura Regione Puglia; Mario Loconte, Assessore al Quotidiano e Lavori Pubblici, Comune di Andria; Andrea Roselli, Presidente Oappc Bat; Giuseppe Fallacara, coordinatore e docente del Laboratorio di Progettazione IV del Poliba; gli architetti tutor: Alessandro Angione; Dario Costantino; Ilaria Cavaliere; gli studenti del corso, autori del Progetto di Laboratorio: Adriana Paiano; Adriano Marra; Alessia Nanocchio; Alessia Saulle; Antonio Marasciulo; Blerta Qosja; Emanuele Masnata; Franco Francesco Savino; Giada Lacalamita; Giuseppe Martino; Jhully Maria Viana Costa; Marco Pastore; Margherita Palumbo; Maria Lanciano; Maria Rita Maggi; Marika Ozolniece; Miriana De Gregorio; Natale Monopoli; Roberta; Antonella Introna; Stefania Laterza.

 

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Bari, 21 luglio 2023 - Si è concluso oggi (21 luglio), al Politecnico di Bari la Plenary Open Workshop del programma di ricerca e sviluppo RESTART (Ricerca e innovazione sui futuri sistemi e reti di telecomunicazioni, per rendere l’Italia più smart), finanziato dall’Unione Europea, nextgenerationEU. All'iniziativa, coordinata dal Poliba, hanno partecipato 179 esperti di settore, 201 sono stati gli iscritti.

Il programma Restart, composto da 8 Spoke, vede il Politecnico di Bari a capo dello Spoke 2, dedicato a “Integrazione di Reti e Servizi”, (referente scientifico, prof. Alfredo Grieco).  Nel corso della due giorni lo spoke del Poliba ha presentato il simulatore di reti di droni (IoD Sim): tool open source, ideato e sviluppato da un dottorando del Politecnico di Bari (Giovanni Grieco, omonimo del docente referente) con capacità di controllo sui sistemi di dialogo tra droni. Nel corso di RESTART a Bari, si sono definite le fasi per una pianificazione a lungo termine delle attività, a livello accademico e di ricerca , quanto in termini di innovazione e trasferimento tecnologico. 

Le Telecomunicazioni infatti, avranno un ruolo strategico per gli interessi nazionali nel prossimo futuro e per tali ragioni sono state delineate le possibili azioni da intraprendere al fine di un coinvolgimento col tessuto industriale italiano operante nel settore e il supporto a Start-up e Spin-off. 

La sinergia tra università e industria è, e resta, un elemento chiave per rispondere in modo adeguato alle trasformazioni tecnologiche che daranno forma alla società dell’informazione nel prossimo ventennio, e alla capacità che avrà l’Italia di avere impatto, anche in relazione ai processi di standardizzazione che riguarderanno le nuove tecnologie. 

Considerata la trasversalità e la portata del programma RESTART (un budget di 116 milioni di euro, con il coinvolgimento di 25 partner pubblici e privati) è stata discussa infine, la necessità di un coordinamento nazionale per la ripianificazione dell’offerta formativa universitaria in ambito telecomunicazioni e dei connessi programmi di dottorato di ricerca.

 

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I risultati raggiunti dal programma (che vale 118 milioni di euro), e da definire, saranno presentati al Politecnico il 20-21 luglio nella Plenary Open Workshop

 

Bari, 17 luglio 2023 - Il programma di ricerca e sviluppo RESTART, “RESearch and innovation on future Telecommunications systems and networks, to make Italy more smart” (Ricerca e innovazione sui futuri sistemi e reti di telecomunicazioni, per rendere l'Italia più smart), finanziato dall'Unione Europea, NextGenerationEU, con 116 milioni di euro, è il più importante programma di Ricerca e Sviluppo pubblico mai realizzato in Italia nel settore delle Telecomunicazioni. 

Il programma, di durata triennale (gennaio 2023 – gennaio 2026), ha l’ambizioso obiettivo di delineare l’evoluzione delle Telecomunicazioni in Italia, dedicandosi alle principali tematiche di scienza e tecnologia per utenti umani e non umani: dalle reti fisse ad alta capacità, alle reti cellulari 5G/6G dalle reti in area locale, alle reti satellitari a Internet. 

Gli effetti previsti di tali studi, infatti, ricadranno in applicazioni e servizi su settori quali: agricoltura, commercio, energia, finanza, industria, media, salute, sicurezza, trasporti. Non solo, RESTART sfrutterà e contribuirà a tecnologie quali cloud distribuiti; intelligenza artificiale; architetture hardware programmabili; ottica integrata e computazione ottica; opto-elettronica; sensoristica. 

Per l'attuazione di tale impegnativo programma sono previste sette “missioni” sui seguenti temi: Ricerca (sostenuta da 32 progetti); Laboratori e Dimostratori; Innovazione e Trasferimento Tecnologico; Supporto a Start-up e Spin-off; Didattica e Formazione; Dottorati di Ricerca; Comunicazione, Standardizzazione e Soluzioni Open Source e il coinvolgimento di 25 partner pubblici e privati. 

Il programma RESTART viene gestito da una apposita fondazione che porta lo stesso nome (Hub) che coordina, per il raggiungimento degli obiettivi, 8 Spoke, relativi a otto grandi temi scientifici. 

Tra gli otto Spoke, le attività di ricerca dello Spoke 2, “Integrazione di Reti e Servizi”, sono coordinate dal Politecnico di Bari (referente scientifico, prof. Alfredo Grieco).  

Tra i principali obiettivi dello Spoke 2 figurano: progettazione di un’architettura di comunicazione multilivello 3D per reti integrate Terrestri e Non Terrestri (T/NT), che supporti nuovi casi d’uso orientati al 6G con requisiti specifici di QoS ed efficienza energetica; nuove tecniche di trasmissione e strutture avanzate di orchestrazione di reti e servizi per reti T/NT integrate; soluzioni tecnologiche per le future reti di telecomunicazione dedicati ad obiettivi sociali emergenti quali: inclusività, sostenibilità, affidabilità; nuove piattaforme di test avanzate oltre il 5G. Questi obiettivi saranno perseguiti grazie due progetti strutturali (ITA-NTN e Net4Future) eun progetto focalizzato (ARCADIA). 

Il Programma Restart, a sei mesi dall'avvio, presenterà alla comunità che si occupa di Telecomunicazioni: mondo accademico, enti di ricerca, industrie di settore, i risultati raggiunti dal programma e da definire in un apposito evento pubblico, Plenary Open Workshop. 

La presentazione avrà luogo al Politecnico di Bari il 20 luglio, ore 10,00, e 21 luglio, nell'aula A (campus universitario – grandi aule Poliba, primo piano). 

Il programma introduttivo, 20 luglio, prevede:

Ore 10:00. Saluti e presentazione: prof. Giuseppe Pascazio, Prorettore con delega alla Ricerca Poliba; prof. Gennaro Boggia, Direttore Dipartimento Ingegneria Elettrica e dell'Informazione; 10:15. Rappresentante MUR PNRR projects; 

10:25. prof. Nicola Blefari Melazzi, Presidente Fondazione RESTART. Seguiranno gli interventi scientifici programmati sino alla conclusione, ore 18,30. 

Le attività riprenderanno il giorno successivo, 21 luglio, ore 8,30, presso la stessa aula A del Poliba.

“Restart – dice il Presidente della Fondazione omonima a capo dell'hub coordinatore, Prof. Nicola Blefari Melazzi - intende evidenziare e testimoniare il ruolo delle Telecomunicazioni nella nostra società: le Telecomunicazioni devono essere percepite dal grande pubblico per quello che sono: una risorsa essenziale, strategica per gli interessi nazionali, che deve essere gestita con politiche adeguate e una visione a lungo termine. Altrimenti, non solo non avremo sovranità e indipendenza per il nostro Paese in questo settore, ma non avremo la capacità di contribuire allo sviluppo delle Telecomunicazioni di altri Paesi e metteremo addirittura a rischio la nostra comprensione della tecnologia, relegandoci al ruolo di acquirenti inconsapevoli di prodotti altrui. Restart è perciò un'iniziativa di valore strategico per l'Italia. Mi auguro quindi che questo incontro a Bari sia fruttifero e utile per proseguire lungo la strada che abbiamo scelto di percorrere”.

 

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Ecco quanto vale l'accordo sottoscritto dal Politecnico di Bari e dall'Università di Valona “Ismail Qemali” 

Bari, 28 giugno 2023 – La cultura, l'università, si è già dimostrata per l'Albania un'efficace apripista per favorire, relazioni, scambi, integrazioni, sviluppo. Così fu nel 1991, in un'Albania, in bilico tra la fame e gli echi crepuscolari del socialismo di Enver Hoxha, quando a Tirana il prof. Attilio Alto, primo Rettore del Politecnico di Bari, sottoscrisse accordi di collaborazione con l'Università della capitale albanese in vari settori scientifici dell'ingegneria. Fu uno dei primi passi di un lungo percorso di collaborazione con il Paese delle Aquile che tuttora si riverbera. 

Nel 2009 la Repubblica d'Albania ha chiesto di entrare in Europa. Il 19 luglio 2022 sono iniziati i negoziati di adesione all'Unione Europea. Per favorire il processo di internazionalizzazione, di avvicinamento di Tirana a Bruxelles e rafforzare gli antichi legami della Puglia con l'Albania uno strategico, concreto tassello è stato posto dal Politecnico di Bari e dall'Università di Valona “Ismail Qemali”, uno dei più importanti atenei pubblici del Paese delle Aquile. 

La firma degli accordi, sottoscritti dai due atenei, presso la sede del rettorato del Poliba, lo scorso 26 giugno, rinsaldano antichi legami e aprono nuove prospettive all'internazionalizzazione. Le intese riguardano il “double degree”, il doppio riconoscimento, della laurea triennale in Ingegneria Meccanica rilasciata dalle due università. Il “double degree” è un percorso di laurea che offre la possibilità di studiare all’estero, in questo caso a Bari per gli studenti albanesi e a Valona per gli studenti italiani, conseguendo due titoli: uno in Italia e uno Albania. Entrambi i titoli sono riconosciuti al termine del percorso dalle due università. L'iniziativa riveste particolare importanza soprattutto per gli studenti albanesi. Al corso di studi in Ingegneria Meccanica, con il “double degree”, potranno partecipare gli studenti iscritti regolarmente nel proprio ateneo. Due bandi distinti, italiano e albanese, selezionerà gli studenti che vorranno percorrere il “double degree” nell'ateneo ospitante. Qui gli studenti, parificati agli altri colleghi di quell'università, seguiranno le lezioni e sosterranno i relativi esami, esclusivamente in lingua inglese

Il conseguimento della laurea triennale consentirà agli studenti di proseguire gli studi per la laurea magistrale. I neolaureati albanesi, in particolare, potranno scegliere di continuare al Poliba oppure in altra università italiana o dell'Unione Europea. Ciò è una opportunità non da poco. Il riconoscimento del titolo di studio da parte del Politecnico infatti, consente la validità del titolo in alcuni stati dell'Unione e se iscritti al Poliba, l'accesso anche a quelle università extra europee con le quali il Politecnico ha accordi in corso. Questi potranno costituire una opportunità anche per i neolaureati italiani: la presenza stanziale in Albania, la conoscenza di quella realtà, ricca di potenzialità di sviluppo può offrire una chiave di sviluppo professionale e/o imprenditoriale. 

Parole di elogio e di ringraziamento al lavoro svolto sono state pronunciate dal Rettore dell'Università di Valona “Ismail Qemali”, prof. Roland Zisi e dal  prof. Arjan Vasjari, Console Generale della Repubblica d'Albania a Bari al Rettore del Politecnico, prof. Francesco Cupertino. “Questa è una giornata storica per l'Albania e per l'Università di Valona”, ha tenuto a precisare il Rettore, Risi. Presenti anche il prof. Enkeleint Mechili, vice Rettore dell'Università di Valona e per la Regione Puglia, è intervenuto l'Assessore alla Formazione, Lavoro, Università, Sebastiano Leo.

Folta la delegazione presente del Politecnico: dalla prorettrice, Loredana Ficarelli, al Direttore del Dipartimento di “Eccellenza” di Ingegneria Meccanica, Matematica, Management, Giuseppe Carbone (che coordinerà l'intero progetto didattico del “double degree”), alla delegata al Placement e comunicazione, Mariangela Turchiarulo, ai docenti,  Franco Defilippis,  Umberto Panniello.

“L'iniziativa – ha sottolineato il Rettore, Cupertino – primo “double degree” con l'Albania, insiste su un processo strategico di internazionalizzazione messo in atto dal Politecnico. Aspiriamo, con le nostre caratteristiche riconosciute in Italia e all'estero, di diventare riferimento scientifico e di formazione per i paesi del Mediterraneo. L'accordo – continua – apre nuove piste e declinazioni di collaborazione che potranno essere messe in atto di comune accordo attraverso l'Università di Valona: dall'ingegneria industriale a quella navale, all'architettura, all'urbanistica, solo per citarne alcune”.

A conclusione dell'incontro il Rettore dell'Università di Valona, Roland Zisi, ha invitato il Rettore, Francesco Cupertino in Albania per una riunione operativa sugli accordi sottoscritti, ma anche per individuare ulteriori iniziative.

Scheda. L'Università statale di Valona è intitolata a Ismail Qemali. Nato a Valona, proclamò nel 1912 l'indipendenza dell'Albania dall'Impero Ottomano. E' stato il primo Presidente del Consiglio e poi ministro dell'Albania repubblicana. E' il personaggio politico più famoso dell'Albania, dopo Giorgio Scanderberg. L'università, istituita nel 1994, conta 4 Facoltà e circa 10 mila studenti. Di particolare rilevanza è la Facoltà di Scienze Tecniche e Naturali, dove opera il Dipartimento di Ingegneria e Tecnologia Navale. Composto da tre sezioni, Ingegneria Navale; Ingegneria Meccanica; Ingegneria Elettrica è legato storicamente alla marina militare albanese che a Valona ha la sua base.

 

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Accordo tra il Politecnico di Bari e l'Università di Valona “Ismail Qemali”

 

Bari, 23 giugno 2023 – Lunedì, 26 giugno, ore 12,00, presso la sede del rettorato del Politecnico di Bari, il Rettore del Poliba, prof. Francesco Cupertino e il Rettore dell'Università di Valona “Ismail Qemali”, prof. Roland Zisi, sottoscriveranno un accordo di cooperazione sulla mobilità e formazione studentesca del corso di laurea in Ingegneria Meccanica dei rispettivi atenei.  

L’accordo, più nel dettaglio, verte su di un “double degree”, doppio riconoscimento, tra la laurea triennale in ingegneria meccanica del Poliba e la laurea triennale in ingegneria meccanica dell'Università di Valona. Il double degree è un percorso di laurea che offre la possibilità di studiare all’estero (in questo caso a Bari per gli studenti albanesi e a Valona per gli studenti italiani) conseguendo due titoli (uno in Italia e uno all’estero) riconosciuti al termine del percorso di laurea. In particolare, gli studenti interessati svolgeranno parte degli esami del proprio percorso di studi nella propria sede e la rimanente parte presso la sede ospitante (in inglese). 

La delegazione albanese sarà composta, oltre al rettore, dal prof. Enkeleint Mechili vice Rettore dell'Università di Valona “Ismail Qemali” e dal prof. Arjan Vasjari, Console Generale della Repubblica d'Albania a Bari. Per parte Poliba, saranno presenti inoltre, la prorettrice, prof.ssa Loredana Ficarelli, il Direttore del Dipartimento di Meccanica, Matematica, Management, prof. Giuseppe Carbone, il prof. Umberto Panniello.

 

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Domani, giovedì, 22 giugno, ore 17,00, Aula Magna "Domus Sapientiae"

Bari, 21 giugno 2023 - I bandi di finanziamento e le opportunità per le imprese del progetto, Ecosistema NODES – Nord Ovest Digitale E Sostenibile, Spoke 1, dedicato all'Aerospazio e alla Mobilità Sostenibile, saranno presentati giovedì, 22 giugno, ore 17,00, al Politecnico di Bari, nell'Aula Magna "Domus Sapientiae", Dipartimento di Architettura, Costruzione e Design (ArCoD), campus universitario. 

L'iniziativa è dello Spoke 1, coordinato dal Politecnico di Torino in collaborazione, per il Mezzogiorno, con il Politecnico di Bari, l'Università di Catania, l'Istituto per la Tecnologia delle Membrane (ITM) del CNR.

Dopo una breve descrizione dell’Ecosistema e delle aree tematiche dello Spoke1, dedicato a “Aerospazio e Mobilità Sostenibile”, saranno presentate le opportunità di finanziamento dedicate alle imprese del territorio per azioni di ricerca industriale collaborativa.

Il bando è relativo, per le tematiche dell’Aerospazio, ai segmenti up-stream e down-stream, con focus su piccoli satelliti e loro applicazioni. Per la Mobilità Sostenibile, il focus è su nuovi vettori energetici, ovvero su sistemi di ricarica e gestione di veicoli elettrici e loro integrazione con la rete e sull’idrogeno verde, in riferimento a sistemi e tecnologie per la produzione, stoccaggio e distribuzione nell’ambito di applicazioni per la mobilità. 

Il prof. Giuseppe Pascazio, referente scientifico dello Spoke 1 del Politecnico di Bari spiega: Sono tre le linee progettuali principali del progetto “Aerospazio, Mobilità Sostenibile”: i segmenti up-stream e down-stream dell’aerospazio, con focus su piccoli satelliti e loro applicazioni (SPACE4YOU); i processi di generazione stoccaggio e utilizzo di idrogeno verde per la mobilità (H2Mobility); i sistemi innovativi per la gestione e ricarica di veicoli per la mobilità elettrica (ELECTRO). Presso il Politecnico di Bari vengono condotte le attività dell’ambito Aerospazio con focus sullo sviluppo di tecnologie abilitanti per il supporto alla progettazione di veicoli spaziali e all’esplorazione autonoma delle superfici in condizioni estreme, sull’analisi di dispositivi e sistemi fotonici e delle strutture intelligenti per applicazioni satellitari, nonché sull’analisi dei modelli di business emergenti nella new space economy.

All'evento in programma al Poliba, parteciperanno in qualità di relatori: la Direttrice Generale, Chiara Ferroni, il coordinatore scientifico del progetto Giuseppe Scellato, i riferenti scientifici dei Partner del Sud, Giuseppe Pascazio, Politecnico di Bari, Giacomo Scelba, Università di Catania, e Enrica Fontananova CNR-ITM, la responsabile di engagement e sviluppo dell'Ecosistema, Miriam Pirra, FPI, Roberto Strocco, responsabile area progetti e sviluppo del territorio, Unioncamere Piemonte.

Qui il link per seguire l'evento: https://www.youtube.com/watch?v=GqUtbGkxwwU

Partner nel nord Italia del progetto NODES sono: Università degli Studi di Torino, Competence Industry Manufacturing 4.0, Environment Park, Fondazione Piemonte Innova, I3P Incubatore Imprese Innovative Politecnico Torino, Fondazione Links.

 

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