Da Roma a Bari. La mostra del Politecnico nel Palazzo della Città Metropolitana
La ricerca archeologica, la conservazione, le scelte progettuali
Bari, 25 maggio 2016 - L’attività di archeologi e architetti italiani in Albania tra gli anni Venti e Quaranta, attraverso carte tematiche, progetti, immagini e documenti d’epoca, è il tema della mostra “La presenza italiana in Albania. La ricerca archeologica, la conservazione, le scelte progettuali”.
La mostra sarà inaugurata domani, giovedì, 26 maggio, ore 18:30, a Bari, presso il Palazzo della Città Metropolitana.
L’iniziativa, organizzata dal Politecnico di Bari, dal Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura, dalla Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio e dal Centro di Studi per la Storia dell’Architettura di Roma, ha riscontrato grande interesse di pubblico a Roma, presso il Museo Nazionale Romano (Terme di Diocleziano), dove è stata esposta dal 19 marzo al 15 maggio scorso.
Dalla capitale, la mostra si trasferisce a Bari, nella prestigiosa sede della Città Metropolitana, in collaborazione con la Città Metropolitana stessa e l’Istituto di Archeologia di Tirana, dove sarà esposta dal 26 maggio al 20 giugno 2016.
Essa rappresenta un’occasione per conoscere il complesso legame che unisce l’Italia e l’Albania, fondato su numerosi progetti di ricerca nel campo dell’architettura e dell’archeologia, ancora oggi presenti sul territorio albanese. I precedenti: nel 1912 viene dichiarata l’indipendenza dell’Albania e del suo territorio. Nel 1914, la capitale provvisoria è Durazzo. Tirana diventerà capitale nel 1920.
Archeologia. L’impegno italiano sul patrimonio archeologico albanese inizia in modo sistematico con Luigi Maria Ugolini, attraverso importanti cantieri di scavo, che dal 1926 videro gli archeologi affiancati da ingegneri, architetti e artisti, per l’attività di documentazione e in progetti di restauro.
Alla missione archeologica italiana si deve la scoperta di importanti siti archeologici albanesi, come Phoinike e Butrinto, la produzione di un’accurata documentazione di scavo, rilievi planimetrici, sezioni, ricostruzioni grafiche, il restauro di edifici storici, e la realizzazione di infrastrutture e strutture per la fruizione.
Architettura e pianificazione urbana. I rapporti tra Albania e Italia si intensificano anche su impulso di trattati economici tra i due paesi. Enti italiani avviano la costruzione per opere pubbliche e infrastrutturali e, successivamente, durante l’occupazione dal 1939 al 1943, si assiste alla nascita di piani regolatori e opere in diverse città albanesi e in particolare a Tirana, grazie all’architetto Gherardo Bosio, direttore dell’Ufficio Centrale per l’Edilizia e l’Urbanistica.
Il progetto della mostra nasce nell’ambito delle ricerche condotte dal Politecnico di Bari in Albania, ancora oggi impegnato nello studio e nella valorizzazione del patrimonio archeologico, monumentale e architettonico del paese.
Il programma inaugurale.
Ore 18.30, Colonnato, Palazzo della Città Metropolitana, Lungomare Nazario Sauro, 29. Saluti istituzionali:
Magnifico Rettore del Politecnico di Bari, Prof. Eugenio Di Sciascio.
Sindaco della Città Metropolitana, Antonio Decaro.
Arch. Annamaria Curcuruto, Assessore regionale alle Politiche Abitative.
Prof. Luan Përzhita, Direttore dell’Istituto di Archeologia di Tirana.
Saluto dei curatori con breve spiegazione del percorso della mostra.
Taglio del nastro e apertura della mostra.
L’inaugurazione, sarà anticipata (ore 17:30, Sala Consiliare del Palazzo della Città Metropolitana) dalla Conferenza del prof. Ettore Janulardo, docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università di Bologna – Scuola di Lettere e Beni Culturali di Ravenna, e referente per le Missioni archeologiche all’estero, Roma, dal titolo: Confronti mediterranei. La Libia degli anni Trenta: presenza e arti italiane. Introduce prof. Giorgio Rocco (Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura).
Comunicato stampa.
Cosa propone la Mostra
La mostra, curata da Roberta Belli Pasqua, Luigi Maria Caliò e Anna Bruna Menghini è nata nell’ambito del “Gruppo di Ricerca sull’Antico”, costituito da alcuni docenti del Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura del Politecnico di Bari, e si è avvalsa, per la ricerca, la documentazione e l’allestimento, di dottorandi, specializzandi e laureati della medesima istituzione.
La mostra ha ottenuto il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica di Albania in Italia, del Comune di Bari, dell’Accademia Pugliese delle Scienze, del Fondo Ambiente Italiano-Delegazione di Bari, dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bari, della Fiera del Levante, ed è stata realizzata grazie alla sponsorizzazione di Tancredi Restauri s.r.l. e di Frezza Legnami.
La mostra è suddivisa per Sezioni:
INTRODUZIONE
7 pannelli 100x100 cm
Contenuti:
Le ragioni di una mostra; Italia e Albania. Storia di un rapporto; Romanità tra archeologia e cultura; La protostoria della missione archeologica italiana in Albania.
LA RICERCA ARCHEOLOGICA
13 pannelli 100x100 cm + 2 tavoli 300x100 cm
Contenuti:
Luigi Maria Ugolini e gli inizi; La missione archeologica in Albania e il suo contributo alla ricerca preistorica; Gli scavi a Phoinike; Butrinto; Il teatro di Butrinto; Le antichità bizantine; I successori di Ugolini; La documentazione grafica; Igino Epicoco; Gli architetti; Archeologia e fotografia. La collezione fotografica Ugolini presso l’Archivio dell’Istituto Archeologico di Tirana; Rilievi di C. Ceschi del teatro di Butrinto.
LA CONSERVAZIONE E LA VALORIZZAZIONE
5 pannelli 100x100 cm + 2 tavoli 300x100 cm
Contenuti:
La conservazione; Dalla tutela alla valorizzazione; I restauri del castello; Il Museo di Butrinto; Allestimenti delle sculture.
LA DIVULGAZIONE
12 pannelli 100x100 cm + 2 tavoli 300x100 cm
Contenuti:
La divulgazione del modello; La divulgazione in Albania; La crociera virgiliana; La Fiera del Levante di Bari; La Mostra triennale d’Oltremare di Napoli; Il Distatpur di Francesco Tagliarini; La divulgazione turistica; L’Albania nelle carte dimostrative di F. Pollastri; L’Albania nelle stampe di L. Piffero e F. Pullumi.
LE SCELTE PROGETTUALI
12 pannelli 100x100 cm + 1 tavolo 300x100 cm
Contenuti:
Le scelte progettuali; I paesaggi dell’Albania; Bonifiche e infrastrutture; I progetti dell’UCEUA; Il Piano di Tirana; L’asse monumentale e le piazze; L’architettura civile, il linguaggio, gli interni; Armando Brasini; Florestano Di Fausto; Gherardo Bosio.
LE RICERCHE DEL POLITECNICO DI BARI
9 pannelli 100x100 cm
Contenuti:
La missione archeologica e la valorizzazione museale; Lo studio della città di Byllis; Il teatro di Byllis; Fier. Il Museo del Territorio, laboratorio di laurea 2014-15; Progetto di allestimento del Museo archeologico di Tirana, laboratorio di laurea 2012-13; Il patrimonio architettonico albanese: conoscenza e valorizzazione, documentazione e restauro; L’asse monumentale di Tirana e l’architettura italiana.