Redazione di uno studio tecnico scientifico relativo ai fenomeni di erosione del mare ed inondazioni della riviera sud di Manfredonia e per l'individuazione dei possibili rimedi
Descrizione
La redazione di uno studio tecnico scientifico relativo ai fenomeni di erosione del mare ed inondazioni della riviera sud di Manfredonia e per l'individuazione dei possibili rimedi è stata l'oggetto di una convenzione tra l'Autorità di Bacino della Puglia e il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica (DICATECh) del Politecnico di Bari con l'ausilio del Laboratorio di Ricerca e Sperimentazione per la Difesa delle Coste.
Il sito è ubicato lungo la riviera sud di Manfredonia, in particolare a sud della località Ippocampo. Tale tratto di costa è stato classificato dal Piano Regionale delle Coste della Puglia come litorale ad elevata criticità all'erosione (C1) e media sensibilità ambientale (S2).
Al momento della redazione dello studio, il sistema di difesa costiero a sud del villaggio di Ippocampo risultava in moderato stato di conservazione lungo il litorale protetto con i pennelli, mentre nel restante tratto le gabbionate erano state completamente disarcionate e smantellate dall'azione delle mareggiate.
A seguito della distruzione delle gabbionate, anche in occasione di mareggiate non particolarmente intense, si verificava l'ingressione di acqua dal mare, attraverso i numerosi varchi generatisi nel sistema di difesa radente esistente.
Durante le mareggiate più violente, il livello idrico aumentava a tal punto da provocare la tracimazione di notevoli volumi di acqua marina che raggiungevano le aree depresse interne determinando infine l'allagamento delle adiacenti aree abitate.
novembre 2005
maggio 2009
aprile 2010
aprile 2011
novembre 2011
novembre 2011
novembre 2011
Lo Studio
Per ricostruire l'evoluzione storica del litorale in prossimità del villaggio Ippocampo sono state analizzate le linee di riva relative al tratto di costa compreso tra la foce del torrente Carapelle e quella del canale Cervaro Nuovo, ricavate utilizzando una serie di riprese aeree della zona riferite ad epoche diverse.
Il confronto tra le linee di riva è stato effettuato tramite il DSAS (Digital Shoreline Analysis System),applicativo del software ArcMap della ESRI, elaborato dal USGS (United State Geological Service).
confronto tra ortofoto di epoche differenti
clima meteomarino al largo
Per ricavare il clima meteomarino al largo di Ippocampo è stata effettuata la trasposizione geografica dei dati ondametrici raccolti dalla boa della RON di Monopoli.
Frequenze di apparizione annuali
Frequenze di apparizione stagionali
Per la definizione del clima meteomarino al largo era importante calcolare l'onda equivalente, ovvero l'onda di modellazione o morfologica, la quale definisce l'onda in grado di indurre effetti sul litorale equivalenti a quelli indotti da tutte le onde sulla base delle quali è stata calcolata. L'onda equivalente è caratterizzata da un'altezza d'onda H ed un periodo d'onda T, rappresentativi del contenuto energetico per settore definiti di provenienza del moto ondoso.
Onde equivalenti nel paraggio
Valori estremi di altezza d'onda nell'intero paraggio
Propagazione delle onde di modellazione
Il trasporto solido longitudinale corrispondente all'onda equivalente dell'intero paraggio evidenzia un verso prevalente diretto da SE verso NO per il tratto più meridionale del litorale esaminato fino al villaggio di Ippocampo, mentre il verso si inverte per la spiaggia posta a Nord.
Onda da 64ºN - Hs = 1.01 m - tp = 5.62 s
La variazione del livello marino è un fenomeno legato a diversi fattori ambientali e fisici, a livello globale e locale, ed ha una forte periodicità temporale. Il livello del mare cambia continuamente sotto l'azione di maree, onde, venti, correnti, pressione barometrica, variazioni stagionali di densità, apporti di acqua dalla terra e dal cielo, evaporazione, movimenti astrali, subsidenza, etc.
La questione è di grande importanza poiché l'innalzamento del livello medio mare determina un naturale arretramento dei litorali sabbiosi e un aumento del rischio di inondazione delle aree costiere basse.
L'analisi dei dati del mareografo di Manfredonia evidenzia a partire dal 2009 un innalzamento del livello medio mare locale ed un aumento dei picchi di marea, con un massimo registrato il 01/01/2010 pari a +0.63 m s.l.m.
Al fine di verificare l'effettivo innalzamento del livello marino, l'analisi è stata estesa a tutte le stazioni presenti nel basso e medio Adriatico della RON e della rete della Regione Puglia.
L'analisi dei livelli medi annuali in tutte le stazioni esaminate mostra un generalizzato aumento del livello a partire dal 2009 con differenze tra il 2008 e il 2010 dell'ordine della decina di centimetri.
Per quel che riguarda l'escursione di marea e, in particolare, la frequenza annuale delle alte maree maggiori di 30cm, si osserva un andamento piuttosto stazionario fino al 2008, con un netto aumento degli eventi negli anni 2009 e 2010.
Per il wave set-up in prossimità del paraggio di Ippocampo considerando un'onda al largo con Tr = 50 anni: Hs = 6.03 m, Tp = 10.8 s è stato ottenuto un valore di 1.05m
Sommando tutti i precedenti massimi contributi si ottiene il valore massimo di sovralzo, rispetto al livello medio mare locale, riportato nella tabella seguente.
Individuazione delle opere di protezione del litorale
Per risolvere i gravi problemi di inondazioni di acqua marina, nello studio sono stati proposti alcuni interventi da effettuare lungo la fascia costiera compresa tra la foce del Peluso e la foce del canale a Sud di Ippocampo.
Gli interventi previsti saranno attuati in due fasi temporali separate, intervallate da un opportuno periodo di monitoraggio.
Gli interventi sono ambientalmente compatibili e non interferiranno con il trasporto solido in modo da non danneggiare i litorali a Nord.
Durante la prima fase di lavori saranno realizzate le opere di somma urgenza dal punto di vista dell'emergenza allagamenti, con cui si prevede di impedire il fenomeno delle inondazioni delle aree abitate per effetto del sormonto delle acque marine sul sistema di difesa costiera esistente.
Durante la seconda fase saranno attuati invece alcuni interventi utili a migliorare l'assetto del litorale sabbioso.
Tutti gli interventi proposti sono conformi allo Studio di fattibilità per l'integrazione degli studi propedeutici per la predisposizione del piano stralcio della dinamica delle coste adottato dalla Regione Puglia come Linee guida per la individuazione di interventi tesi a mitigare le situazioni di maggiore criticitè delle coste basse pugliesi.
Fase interventi 2