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Da Hiroshima a Fukushima: dalla prima bomba atomica all’ultima centrale nucleare

2° appuntamento con POLIBARTE”. Conferenza del prof. Francesco Adduci

Bari, 15 aprile 2015 – Il secondo appuntamento con Polibarte, la rassegna di eventi culturali è in programma al Politecnico, domani, giovedì, 16 aprile.

Il prof. Francesco Adduci, già Docente presso il Dipartimento Interateneo di Fisica, terrà nell’aula magna “Attilio Alto” (campus universitario), ore 18:00, una conferenza dal titolo “Da Hiroshima a Fukushima. Dalla prima bomba atomica all’ultima centrale nucleare”.

Francesco Adduci, nato a Taranto, si è laureato in Fisica con Lode presso l'Università di Bari. Ha percorso una rapidissima carriera universitaria, diventando docente di Fisica generale a 28 anni e professore di ruolo a 36 con la cattedra di Fisica Atomica e Molecolare presso il dipartimento di Fisica dell’Università di Bari Ha insegnato anche Struttura della Materia, Fisica applicata ai beni culturali, Tecnologie Laser per il restauro, Fisica generale per diversi corsi di laurea. Dal 2005 è docente della scuola specialistica di Archeometria. E’ stato il Presidente del Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie applicate ai Beni Culturali dal 2009 al 2012. Ha svolto ricerche nel campo della fisica dei semiconduttori e dei Laser ed è stato tra i primi dieci italiani ad interessarsi di Laser, pochissimi anni dopo la loro invenzione. Dal 2000 si interessa di applicazioni della Fisica nel campo dei Beni Culturali. Dal 1991 al 1995 è stato Consigliere di Amministrazione del Centro Laser di Valenzano (Bari), Consigliere Regionale e Assessore della Regione Puglia. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche nel campo delle applicazioni laser allo studio dei semiconduttori e successivamente nel campo delle applicazioni ai beni culturali.

I prossimi appuntamenti con al rassegna, Polibarte sono previsti nel mese di maggio: il 4 maggio, il dott. Nico Veneziani, cardiologo ed esperto di tradizioni popolari, terrà una relazione dal titolo “Bari e la città di San Nicola”. Mentre il 29 maggio sarà esposto un interessante “case story” che coniuga la ricerca di nuove fibre tessili con una gestione ecosostenibile dell’agricoltura. Sarà presentato il caso di NANA’E’EL by Nanaaleo "Coltivare gli abiti", dalla terra al fashion, l’esperienza di una eco-stilist.

Comunicato stampa.