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Concerto Arcopu / Poliba

L'infinito della musica e la trascrizione Mozart, Rossini e i suoni infiniti potranno farci rivedere la luce?

Martedì 22 Febbraio 2022
Museo della Fotografia | ore 18:30

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Prenotazione a partire dalle ore 12,00 di Venerdì 18 Febbraio e sino alle ore 12,00 di Martedì 22 Febbraio 2022 sino a esaurimento posti disponibili.

Nell’accezione di musica da camera rientrano due particolari e fondamentali significazioni. La prima è chiaramente di ordine quantitativo: questa forma di espressione musicale si oppone implicitamente alla musica sinfonica, operistica e corale per il minor numero di strumenti ed esecutori ch’essa richiede. La seconda, che è direttamente dipendente dall’aspetto citato, è di ordine qualitativo: la musica da camera richiede un rapporto assolutamente particolare con l’ascoltatore, più immediato e diretto; ciò la rende adatta anche ai piccoli spazi, non strettamente ai teatri ed alle grandi sale. Fra l’altro, la cameristica, per definizione, comporta che ogni strumentista abbia la sua specifica importanza, con un ruolo ben definito necessariamente diverso dagli altri esecutori. In tal senso, questa espressione artistica costituisce la specializzazione più alta, più difficile e professionale della musica strumentale. Il nostro concerto intende offrire al pubblico un progetto musicale che dimostri le grandi possibilità espressive e tecniche degli strumenti a fiato, presentando diversi momenti musicali che insistono sulla eterogeneità timbrica del quintetto di fiati. Si propone quindi un itinerario musicale piuttosto vasto, con composizioni che vanno dal Settecento, con Mozart (Il flauto magico), e poi, attraverso Rossini (Il Barbiere di Siviglia e L’Italiana in Algeri), fino al pieno Ottocento di Verdi (Nabucco) e Bizet (Carmen). Assai interessante è il programma, con l’esecuzione di alcune riuscite trascrizioni per quintetto di fiati tratte da famosi brani sinfonici, nei quali è possibile apprezzare non solo la bellezza delle versioni cameristiche di composizioni dedicate all’orchestra ma anche le notevoli potenzialità dinamiche di un gruppo strumentale di fiati.

Quintetto di Fiati "Il Canto delle Muse"
Francesco Scoditti - Flauto
Anna Maria Minerva - Oboe
Daniela Zurlo - Clarinetto
Antonella Barile - Corno
Saverio Casamassima - Fagotto

La formazione nasce nell’ambito delle attività culturali dell’omonima Associazione. Si tratta di un gruppo strumentale ideato e guidato dal direttore artistico dell’Associazione “Il canto delle Muse”, M° Francesco Scoditti, un gruppo con caratteristiche “modulari”, capace, a seconda delle necessità, di passare dal trio sino all’orchestra da camera. L’ensemble è essenzialmente interessato alla ricerca ed esecuzione della musica popolare e del vasto repertorio di trascrizioni di brani classici e contemporanei, realizzando programmi musicali che pongano in rapporto e confronto diversi formazioni strumentali con la musica europea e con la grande musica italiana. I suoi componenti sono musicisti baresi con una notevole esperienza cameristica alle spalle e attualmente sono prime parti di alcune importanti orchestre regionali. Nel Luglio del 2003 l’Ensemble è stato ospite nell’isola di Corfù per una serie di concerti insieme alla nota soprano greca Roza Poulimenou.

 

 

Concerto Arcopu