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Comunicati stampa 2020

Comunicati Stampa

A. A. 2021/22. Prorogati i termini per la partecipazione: nuova scadenza, 11 febbraio 

Bari, 31 gennaio 2021 – Con apposito decreto rettorale, n. 54, sono stati prorogati i termini per la presentazione delle domande di selezione alla XVIII edizione del Master di II livello in “Pianificazione Territoriale e Ambientale” del Politecnico di Bari.  Il termine, inizialmente fissato al 18 gennaio, è stato prorogato al prossimo, 11 febbraio (ore 23,59). 
Tale specializzazione conferma la risposta formativa del Poliba dedicata alla crescente domanda di qualità ambientale, sicurezza del territorio, gestione sostenibile delle risorse. Il suo progetto didattico-scientifico mira a trasferire conoscenze per formare capacità volte alla tutela e valorizzazione del territorio e dell’ambiente. Le figure formate dal master sviluppano competenze nel campo della mobilità sostenibile, della riqualificazione e rigenerazione delle aree abbandonate e degradate, del risanamento ambientale.
Il percorso formativo prevede un approccio interdisciplinare. Sono previsti 12 moduli, per un totale di 60 crediti formativi universitari (CFU) su: Pianificazione della Mobilità e dei Trasporti; Selvicoltura; Idraulica Ambientale e Territoriale; Biologia Ambientale; Economia Ambientale; Ingegneria e Pianificazione Territoriale; Sistemi Organizzativi; Fisica Tecnica Ambientale; Geologia Ambientale; Sistemi Informativi Territoriali; Geomatica; Modelli matematici per l’Ingegneria Ambientale. 
Il corso è a numero chiuso per massimo 30 candidati provvisti di qualsiasi laurea specialistica, magistrale o laurea vecchio ordinamento. Mentre, i candidati laureandi possono essere ammessi “con riserva” a frequentare il Master, a condizione che comunichino tempestivamente l’avvenuto conseguimento della laurea richiesta. Non sono previsti limiti di età e cittadinanza. Prevista una selezione basata su una valutazione curriculare ed un colloquio attitudinale. 
Le attività didattiche del Master si svolgeranno presso il Politecnico di Bari, Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica – Campus Universitario. Il percorso formativo è compatibile con l’erogazione delle Borse di Studio erogate dalla Regione Puglia. 
Per ulteriori informazioni gli interessati possono rivolgersi al Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica del Politecnico: biagio.palombella@poliba.it. Il bando completo è disponibile al presente indirizzo: http://www.dicatechpoliba.it/en/dicatech-dottorati-di-ricerca-e-master

Comunicato stampa.

Architettura e arredo. I manufatti potrebbero replicarsi in tutte le stazioni della rete FSE
I nuovi arredi made in Puglia presenti nella stazione di Bari–Ceglie Carbonara 

Bari, 27 gennaio 2022 - Ferrovie del Sud Est e Dipartimento di Ingegneria Civile e dell'Architettura del Politecnico di Bari  insieme per cambiare il volto delle stazioni.
La prima è quella di Bari–Ceglie Carbonara, dove da qualche settimana si sono conclusi i lavori di ristrutturazione e restyling. Un modello di sperimentazione e di collaborazione quello tra Ferrovie del Sud Est e Poliba che guarda al futuro, facendo ricorso a materie prime locali e avvalendosi del supporto di aziende pugliesi.
I prototipi Poliba. Per questa stazione sono stati realizzati due prototipi: la pensilina “cornice” e la panca “nastro”, secondo i disegni ideati (Disegno o Modello Comunitario registrato EUIPO, Alicante il 12/06/2021 N° 008574818-0001) dal prof. arch. Giuseppe Fallacara del Politecnico di Bari, resi esecutivi dall’arch. Marco Stigliano e l’ing. Michele Masciavè, e realizzati dalla Pi-Mar srl di Cursi (Lecce) in collaborazione con altre aziende artigianali locali.  
Le caratteristiche della pensilina “a cornice”. La pensilina “cornice” deve il suo nome alla sua forma che richiama una grande cornice rettangolare “sospesa” da terra. La geometria della “modanatura” è definita dalla forma di due sedute specchiate e opposte. La “cornice” si interrompe in mezzeria della base per consentire il passaggio centrato degli utenti da entrambi i lati. La “cornice” è sospesa su una struttura a telaio di acciaio zincato a caldo e si conclude superiormente con una copertura in vetro strutturale, per una larghezza totale di circa 3 metri, a protezione dalle acque meteoriche. Dalle dimensioni di massimo ingombro pari a circa 627x302 cm per un’altezza max di circa 377 cm, la pensilina consente di avere dodici posti a sedere coperti. I materiali costituenti sono tre: acciaio zincato per la struttura portante, pietra ricomposta per la “cornice” portata e vetro strutturale per la copertura. 
L’intera pensilina, nella parte fuori terra, è concepita per essere montata e smontata in quanto globalmente imbullonata in ogni sua componente. Per consentire il miglior deflusso delle acque piovane sulla superficie di seduta delle panche i blocchi componenti, situati alla base della “cornice”, sono inclinati di pochi millimetri verso il centro della pensilina. L’intero sistema di arredo urbano è stato pensato, nella sua saldezza strutturale e nella qualità dei materiali usati, per una durata di vita d’esercizio molto lunga. La pensilina è calcolata per essere usata sia come elemento ferroviario, sulle banchine dei treni, sia in qualsiasi contesto urbano. Il suo miglior utilizzo potrebbe essere associato all’atto di “incorniciare” le migliori vedute paesaggistiche dei luoghi per coniugare il tempo dell’attesa con quello del piacere di volgere lo sguardo verso il panorama specifico del sito o verso porzioni di un contesto a volte poco facile da comprendere e interpretare. 
Le caratteristiche della panchina “a nastro”. Concepita per essere al contempo panchina e stallo per le biciclette le cui ruote possono inserirsi tra le pieghe curvilinee del ricciolo del nastro, la panchina, in virtù della sua geometria modulare può espandersi senza soluzione di continuità, essendo costruita da moduli a “C” componibili all’infinito. L’opera è frutto dell’esito di una ricerca decennale portata avanti dal Politecnico di Bari, nel Dipartimento DICAR, sul tema dell’architettura litica ove i blocchi sono costituiti da pietra ricomposta ovvero da malta e residui di polveri di pietra leccese conformati in appositi stampi cementizi per un approccio green e rispettoso dell’ambiente.
L’impegno di FSE per rendere le stazioni più accessibili e vivibili. Bari Ceglie- Carbonara e Adelfia sono le prime due fermate della linea ferroviaria 1bis “Mungivacca-Putignano” dove Ferrovie del Sud Est ha realizzato interventi per abbattere le barriere architettoniche e facilitare l’accesso al treno. In entrambe sono stati innalzati i marciapiedi in modo da facilitare la salita e la discesa dei passeggeri dal treno, è stata adeguata la segnaletica, sono stati installati percorsi tattili per ipovedenti e curate le aree verdi. 

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La manifestazione si svolgerà interamente al Poliba. Ingresso gratuito e pubblico.

Bari, 21 gennaio 2022 – In sei incontri, tra musica e seminari, da febbraio a giugno prossimi, si svilupperà la terza edizione de “I Concerti del Politecnico”. L'iniziativa, nata dalla collaborazione del Politecnico di Bari con l'Associazione Regionale dei Cori Pugliesi, torna in presenza e con rinnovati propositi dopo due anni. In realtà la terza edizione fu presentata il 24 febbraio 2020 ma non ebbe mai seguito a seguito della pandemia e del conseguente annullamento degli eventi. A distanza di due anni e con un rinnovato programma, l'edizione numero 3 è stata ripresentata questa mattina (21 gennaio) al Politecnico, sala video-conferenze, dal Rettore, Francesco Cupertino e dai direttori artistici, il regista, Gennaro Nunziante e il presidente di ArcoPu, Pierfranco Semeraro. Il programma si caratterizzerà da sei appuntamenti gratuiti e aperti al pubblico, dedicati  alla musica e a seminari su temi culturali.

“La relazione arte-cultura e attività del Politecnico” diventano sempre più imprescindibili secondo il Rettore, Cupertino. Lo testimoniano la rinnovata edizione de “I Concerti”, ma anche la recente istituzione del coro del Poliba sullo sfondo di possibili filoni di indagine e ricerca del Poliba per sviluppi scientifici settoriali, come la creatività digitale, la comunicazione digitale, il post-produzione cinematografico.

“L'eternità non è così durevole” è la frase presa in prestito dal poeta, Mario Luzi, che caratterizzerà i  contenuti della stagione 2022. Frase quanto mai attuale e di invito a riflettere sulla nostra condizione temporale in questo particolare momento. “L'eternità – secondo Nunziante – che ognuno di noi costruisce avendo certezza di non poterla vivere”. Il cartellone prevede i seguenti appuntamenti presso il Politecnico, nel campus: Si comincia, giovedì, 3 febbraio 2022, ore 18,30, Aula Magna “Domus Sapientiae” - Dipartimento ICAR.

Seminario. Vedere il mondo “Sub specie aeternitatis”. Perchè leggere e studiare Tolkien nei momenti di cambiamento d’era? Si prosegue con gli altri eventi.

Musica. Martedì, 22 febbraio 2022,  ore 18,30, Museo della Fotografia

L’infinito della musica e la trascrizione. Mozart, Rossini e i suoni infiniti potranno farci rivedere la luce? Quintetto di Fiati Il Canto delle Muse.

Seminario. Mercoledì, 30 marzo 2022, ore 18,30. Aula Magna “Domus Sapientiae” - Dipartimento ICAR “La vita è un paradiso, le chiavi le abbiamo noi” (Taccuini per i Fratelli Karamazov).

Musica. Martedì 5 aprile 2022, ore 18,30. Museo della Fotografia. La senti questa forza? Ci sono momenti nella storia in cui le cose e le persone sembrano eterne. Altri in cui sembrano “poco durevoli”. Quartetto d’archi Felix.

Seminario. Giovedì, 26 maggio 2022, ore 18,30. Aula Magna “Domus Sapientiae” - Dipartimento ICAR. La durata dell’istante. L’istante è il dileguarsi dell’effimero o la stabilità dell’eterno?

Musica. Martedì, 7 giugno 2022, ore 18,30. Piazzetta Cherubini - Campus Universitario. Jazz around the world. Un concerto, un viaggio attraverso i suoni del mondo. La terza edizione de “I concerti del Politecnico” è organizzata dal Politecnico di Bari e da ARCoPu, con i patrocini della Regione Puglia e del Ministero della Cultura e il supporto di Randstad, Openwork, Circcos in qualità di partner di progetto.

 

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Alla presentazione interverranno, il Rettore, Francesco Cupertino e i direttori artistici, il regista, Gennaro Nunziante e il Presidente dell'Associazione dei Cori Pugliesi, ARCoPu, Pierfranco Semeraro

Bari, 19 gennaio 2022 – Dopo la forzata assenza nel 2021, per i limiti imposti dalla pandemia, tornano in presenza, “I Concerti del Politecnico”, la rassegna musico-culturale organizzata dal Poliba, in collaborazione con l'Associazione Regionale dei Cori Pugliesi, ARCoPu.

L'iniziativa, giunta alla terza edizione per l'anno accademico 2021-22, si propone all'attenzione pubblico pugliese, prioritariamente universitario-studentesco. La manifestazione proporrà da febbraio a giugno 6 appuntamenti, tra concerti e seminari, gratuiti e aperti al pubblico. L'evento, sarà presentato, venerdì, 21 gennaio 2022, ore 10,00, nella Sala videoconferenze del Rettorato del Politecnico di Bari (via Amendola, 126/b).

Alla Cerimonia di presentazione interverranno il Magnifico Rettore del Politecnico, Francesco Cupertino e i Direttori artistici de “I Concerti del Politecnico”, il regista, Gennaro Nunziante e il Presidente dell'Associazione Regionale dei Cori Pugliesi, ARCoPu, Pierfranco Semeraro.

L'accesso alla presentazione è riservato alla stampa munita di green-pass.

 

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Ricerca. Presso il Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti

L'accordo, sottoscritto a Roma, avrà durata quinquennale. Un Comitato scientifico misto coordinerà proposte e lavori. Coinvolto il Dipartimento del Poliba, DICAR

Bari, 18 gennaio 2022 – Razionalizzare, ottimizzare, tutelare e soprattutto valorizzare l'ingente patrimonio infrastrutturale militare del Ministero della Difesa. E' ciò che si propone il piano di collaborazione scientifico nazionale che vede coinvolto il Dicastero con diverse realtà universitarie italiane. Dallo scorso 13 gennaio si sono aggiunte al network, il Politecnico di Bari e l'Università di Napoli, “Federico II”. Gli altri atenei coinvolti sono: Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, Università di Cagliari, Università di Palermo, Libera Università di Bolzano. 
Come è noto, il Ministero della Difesa ha in uso governativo e per i fini istituzionali numerose infrastrutture militari: caserme, depositi, aree, presidi, ecc.. Tale patrimonio rappresenta per lo Stato un ingente valore economico e sociale. In considerazione della riorganizzazione delle Forze Armate, il Ministero della Difesa considera di primaria importanza la migliore utilizzazione delle infrastrutture militari da realizzarsi tramite provvedimenti finalizzati all’accorpamento ed alla conseguente razionalizzazione delle funzioni, nonché attraverso attività di dismissione finalizzate alla valorizzazione degli immobili non più necessari agli usi militari. 
Per tali ragioni, studi in ambito ingegneristico e architettonico, possono individuare soluzioni di valorizzazione del patrimonio attraverso iniziative e progetti di rigenerazione, riqualificazione di siti militari, dismessi o ancora in uso con riflessi di sviluppo territoriale. In tale prospettiva si inquadra l'intesa tra il Politecnico di Bari e il Ministero della Difesa, rappresentato dal Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti. 
Accordo quinquennale. I due enti pubblici infatti, hanno inteso sottoscrivere un accordo quinquennale di collaborazione scientifica che mira alla promozione ed allo sviluppo di studi e metodologie, soluzioni e sistemi innovativi per la razionalizzazione e la riqualificazione del patrimonio immobiliare della Difesa presente non solo in Puglia. Esso contempla in particolare, la definizione di programmi di restauro/qualificazione/riqualificazione del patrimonio immobiliare in relazione alla valenza storico-culturale e alla conservazione dei caratteri identitari e delle testimonianze della storia militare; la riqualificazione degli ambiti militari e demaniali in aree urbane, rurali e costiere ai fini del miglioramento della qualità del l’ambiente naturale e costruito e della tutela del paesaggio; la promozione della formazione degli studenti del Poliba attraverso lo svolgimento di ricerche, progetti e tesi di laurea; visite e stage didattici; corsi di perfezionamento e aggiornamento professionale per architetti e ingegneri, civili e militari; corsi di dottorato di ricerca e Master universitari; mostre, convegni, conferenze. 
Comitato Scientifico. La gestione di tutte le attività dell'accordo sarà coordinata da un Comitato Scientifico misto, formato dai rappresentanti delle due parti. 
La firma. La presentazione e la firma degli accordi distinti con gli atenei di Bari Politecnico e Napoli “Federico II” ha avuto luogo a Roma, nella sede del Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti. Firmatari degli accordi sono stati: il Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti, gen. C.A. Luciano Portolano, il Rettore del Politecnico di Bari, prof. Francesco Cupertino e il Rettore dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, prof. Matteo Lorito. Alla cerimonia di firma erano presenti tra gli altri: la dott.ssa Luisa Riccardi, Direttore del V Reparto Innovazione Tecnologica del Segretariato Generale della Difesa ed il gen. Isp. Giancarlo Gambardella, Direttore della Direzione dei Lavori e del Demanio il prof. Carlo Moccia, Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria e dell’Architettura del Politecnico di Bari, il col. Pasqualino Iannotti, Capo Ufficio Accordi di Programma, Convenzioni e Ricerca della Direzione dei Lavori e del Demanio.
Il Rettore. Così valuta l'intesa il Rettore del Politecnico, Francesco Cupertino: “La sottoscrizione di questo accordo segna l'ingresso del Politecnico di Bari in un network nel quale il Ministero della Difesa è riuscito a coinvolgere alcuni tra i principali atenei a livello nazionale. Ciò consentirà, a ricercatrici e i ricercatori del Politecnico di Bari, di potersi confrontare con questioni di grande rilevanza sia nell'ambito delle tecnologie sia in quello della riqualificazione delle aree militari. Inoltre, l'opportunità di collaborare su problemi concreti potrà estendersi dal territorio nazionale al contesto internazionale dove la collaborazione tra le forze armate e il sistema delle Università può costituire un utile strumento per sostenere il ruolo dell'Italia come punto di riferimento nell'area del Mediterraneo. La stabilità ed il benessere si raggiungono anche condividendo soluzioni e le migliori pratiche, ripartendo dalla valorizzazione dei migliori talenti”.

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Ricerca. Dai robot “soffici” allo spazio, premiato il progetto, SURFACE 
Il vincitore: “Grazie al premio ricevuto, pari a 1,5 milioni di euro, vorrei fondare al Politecnico di Bari un laboratorio di Tribo-dinamica”

Bari, 14 gennaio 2022 – Antonio Papangelo, pugliese di Altamura, ha 32 anni. Il suo percorso formativo è invidiabile: dapprima, nella sua città, la maturità (2008) presso il Liceo Scientifico “Federico II di Svevia”, con votazione 100/100 e lode. Poi, tutto d'un fiato e sempre con il massimo dei voti, il percorso universitario nel Politecnico di Bari: laurea triennale (2011) in Ingegneria meccanica (110/110 e lode); laurea magistrale (2013) in Ingegneria meccanica (110/110 e lode); dottorato di ricerca in Ingegneria Meccanica e Gestionale (2017). La propensione per la ricerca sembra appartenergli. Sin dagli studi di dottorato, intervallati da periodi di ricerca negli Stati Uniti, presso i “Sandia National Laboratories”, nel Regno Unito all’ “Imperial College London” e soprattutto presso all' “Hamburg University of Technology”, in Germania, con approccio interdisciplinare, si interessa di “meccanica del contatto” (con prof. M. Ciavarella del Poliba) e di “dinamica non lineare”. 
Diventa Ricercatore a tempo determinato (junior, RTD – A) al Politecnico di Bari (2019), presso il Dipartimento di Meccanica Matematica e Management dove sviluppa temi di ricerca legati anche alla viscoelasticità, attrito, adesione, localizzazione spaziale delle vibrazioni.
ERC. Il Consiglio Europeo della Ricerca (ERC - European Research Council) finanzia ricerche di frontiera, innovative, di grandi prospettive ma esclude quelle il cui impatto è “incrementale”, un piccolo step.  ERC supporta solo quei ricercatori che hanno seguito un percorso di ricerca eccellente, dimostrando intraprendenza, leadership, idee innovative, collaborazioni attive con un network internazionale, indipendenza scientifica attraverso il finanziamento di tre tipi di grant: “Starting Grant”, “Consolidator Grant”, “Advanced Grant”. I Grant ERC sono i riconoscimenti più prestigiosi a cui un ricercatore può aspirare. Si può partecipare da tutto il mondo, purché la sede della ricerca sia in UE. Giorgio Parisi, premio Nobel per la fisica 2021, ad esempio, ha ottenuto ben 2 finanziamenti da ERC (Advanced Grants) per un totale di 3.7 M€, di cui uno ancora in corso. 
I gechi. Antonio Papangelo vanta le caratteristiche richieste dall'Europa e propone un suo progetto. L'idea parte dall'osservazione in natura: i gechi corrono sui soffitti a testa in giù e sulle pareti verticali. Dal punto di vista tecnologico ciò è ancora una sfida, un limite. “Sappiamo progettare adesivi molto resistenti – dice - ma abbiamo ancora difficoltà a controllare, modulare, regolare queste forze di adesione”. Come risolvere il problema? E per quali fini? 
Il progetto. “Towards Future Interfaces With Tuneable Adhesion By Dynamic Excitation“ (Acronimo: SURFACE) è il titolo del progetto che si propone di risolvere tali questioni. Per la sua realizzazione Antonio Papangelo impegna nove mesi di lavoro. 
Il progetto, inviato a ERC per l'edizione 2021, si aggiunge agli altri 4055 provenuti da tutto il mondo per la sezione “Starting Grant”. A giugno dello scorso anno Papangelo riceve la comunicazione di aver superato la prima fase di selezione (in cui viene scartato circa il 70 % dei progetti). La seconda prova consiste in una intervista innanzi ad una commissione di venti componenti. La prova ha luogo e una successiva comunicazione del Presidente di ERC ne conferma la vincita: il progetto SURFACE vale il finanziamento europeo pari a 1,5 milioni di euro! Per la statistica, complessivamente, il tasso di successo dei progetti presentati è stato del 10%. 
Ma cosa contiene la proposta di ricerca made in Puglia, del Poliba? L’obiettivo di “SURFACE” è quello di sfruttare superfici con una topografia opportunamente progettata insieme a delle micro-vibrazioni sovrapposte per non solo creare adesivi reversibili, ma per i quali è possibile regolare la forza di adesione in pochi millisecondi. 
Le possibili applicazioni. I risultati di SURFACE hanno il potenziale di essere innovativi (ground-breaking) con un cambio di prospettiva in diversi settori. Si immagini un ambiente in cui robot soffici interagiscono con gli umani. Afferrare oggetti, spostarli, manipolarli richiede una elevata capacità di controllo  delle forze di contatto tra un manipolatore (la mano, ad esempio) e gli oggetti circostanti. 
Nel settore spaziale è possibile immaginare applicazioni in cui si procede alla raccolta di rifiuti spaziali. Le superfici soffici adesive, infatti, si “attaccano” a qualsiasi tipo di oggetto (sia metallico o plastico), non hanno bisogno di “agganci” particolari perché essendo soffici si adattano autonomamente alle superfici dell’oggetto in questione. Sono quindi aspecifiche, vanno bene per (quasi) tutto! 
Superfici con forze adesive elevate ma controllabili rapidamente sarebbero ground-breaking nel settore dei robot soffici adibiti a compiti di ispezione, controllo, sorveglianza, manutenzione, particolarmente in ambienti difficili, dove non è possibile prevedere a priori su quale tipo di superfici opererà il robot o quali ostacoli (verticali, orizzontali) potrebbe incontrare. 
Per raggiungere questi obiettivi SURFACE si avvarrà di modelli teorici, simulazioni numeriche e di prove sperimentali. SURFACE inoltre, si propone di sfruttare modelli basati sull’intelligenza artificiale per progettare superfici ed eccitazioni ottime alla regolazione dell'adesione macroscopica. 
Un laboratorio di Tribo-dinamica. Dopo l'entusiasmante risultato il giovane ricercatore del Poliba, Antonio Papangelo sorride soddisfatto ed esprime i suoi propositi: “Grazie ai fondi ricevuti con SURFACE vorrei fondare al Politecnico di Bari un laboratorio di Tribo-dinamica, dove utilizzare le tecnologie più avanzate di stampa 3D per realizzare le superfici progettate fino a scale più piccole di un micron (100 volte più piccolo di un capello) e testarle in presenza di micro-vibrazioni. SURFACE – conclude - durerà 5 anni e prevede di impiegare altri  sei ricercatori, oltre me...naturalmente!”. 

Metriche (17/12/2021). Antonio Papangelo, è autore e/o coautore di 73 pubblicazioni scientifiche pubblicate su riviste internazionali peer-review. 868 sono le citazioni, 16 è l'indice h-index.

Ministero per il Sud. PNRR, conclusa la prima fase del bando, “Ecosistemi dell'Innovazione”
270 le proposte per il Mezzogiorno. 171 superano la prima valutazione. 40 riguardano la Regione Puglia. Tra queste, primeggia il Politecnico-capofila con otto progetti approvati alla fase del finanziamento. Ilbando nazionale riguarda i contesti urbani marginalizzati delle regioni meridionali, la riqualificazione strutturale, lo sviluppo di capitale umano qualificato, le imprese innovative. La dote ministeriale a disposizione è di 350 milioni di euro.

Bari, 11 gennaio 2022 – Il Politecnico di Bari si distingue per la Regione Puglia a conclusione della prima fase del bando, “Ecosistemi dell'Innovazione per il Mezzogiorno” promosso dal Ministero per il Sud e dal PNRR. Su quaranta proposte per la Puglia ammesse al seconda fase per il possibile finanziamento, ben otto idee progettuali provengono dal Poliba, primo in Puglia, in veste di capofila, in collaborazione con una nutrita schiera di partners. 
Il bando nazionale ha contabilizzato 270 proposte d'intervento per il Mezzogiorno presentate da università, centri di ricerca, istituti, fondazioni, in forma aggregata con altri soggetti pubblici e privati. Di queste il Ministero ne ha promosse 171. I Progetti selezionati riguardano la creazione di infrastrutture materiali, la rigenerazione di aree abbandonate localizzate nelle regioni del Meridionali, lo sviluppo di capitale umano altamente qualificato, la ricerca multidisciplinare, la creazione e l'attrazione di imprese innovative.
I progetti Poliba. Raccolgono consenso ministeriale e relativo lasciapassare alla fase 2 le proposte progettuali del Poliba-capofila così denominate e destinate: “Parco dell'Innovazione digitale FabLab Poliba” - Bitonto; “Agrifood Hub” - Corato; “Blu Campus per l'Innovazione” - Taranto; “Technology Hub for Aerospace and Smart Mobility” - Grottaglie; “Bull – Bari Urban Logistics Lab” - Bari; “Mediterranean Food Hub. Potenziamento del Centro Tecnologico per la valorizzazione della dieta mediterranea” - Alberobello; “ Bio-Innovaction Hub” - Gioia del Colle; “Biodiversity Hub. Potenziamento del centro tecnologico per la tutela e la valorizzazione dei prodotti agroalimentari della biodiversità mediterranea” - Locorotondo. L'insieme dei progetti vale circa 253 milioni di euro. Il Poliba inoltre, è presente, in qualità di partner, in altri nove progetti per la Puglia dei quaranta ammessi.
La seconda fase. La gara di selezione proseguirà con i seguenti adempimenti: i soggetti promossi dovranno entro il prossimo 25 febbraio presentare, assieme alla documentazione richiesta, il progetto completo per il quale si chiede il finanziamento.  La Commissione di valutazione attribuirà ai progetti ammessi un punteggio sulla base della qualità tecnica e dei benefici attesi. Sulla base di una apposita graduatoria verrà attribuito il finanziamento richiesto fino a esaurimento delle risorse. Il bando, finanziato dal Fondo complementare al PNRR, dispone di una dote di 350 milioni di euro. 
Tenuto conto che entro il 30 settembre 2022 dovrà avvenire l'aggiudicazione dei lavori dei progetti vincitori, i risultati di tale seconda selezione con tutta probabilità saranno noti entri il primo semestre 2022. 
La durata massima dei progetti non potrà superare i 36 mesi. L'ammontare del loro finanziamento potrà variare tra i 10 milioni e i 90 milioni di euro.

Comunicato stampa.

La “Martur Fompak International”, multinazionale turca, con la società del gruppo, investe in ricerca nel Politecnico di Bari. Strategico il ruolo della Regione Puglia. Avviata la collaborazione nella nuova sede aziendale con il progetto, “Meccanismi innovativi per sedili auto ad elevata sicurezza e confort” . Assunti 10 ingegneri altamente specializzati. Altre 15 assunzioni, di pari grado, sono previste per il 2022. Le prospettive di sviluppo aziendale per il territorio

Bari, 28 dicembre 2021 – Molto probabilmente sedili e componenti interni della vostra auto sono stati realizzati dalla multinazionale “Martur Fompak International”, azienda leader di settore fornitrice di grandi marchi automobilistici. Sede centrale in Turchia e altri centri in Germania, Francia, Romania, Russia, Polonia, Algeria, Marocco e Italia vanta una storia relativamente recente ed in continua espansione.

Passato e presente. La società viene fondata nel 1983 a Bursa, città industriale dell'Anatolia occidentale a sud di Istambul. Si occupa della produzione di schiuma riempitiva per il settore automobilistico. Nel 1991, l'azienda di dota di un centro studi per progettazione e test su sedute per auto. La produzione si diversifica nel 1993 con la nascita del centro di produzione tessile per autoveicoli e nel 2001 con quello dedicato alla produzione di parti di rifinitura. L'azienda, ormai matura per il grande passo, varca i confini nazionali nel 2003 per approdare in Italia, a Torino, città strategica della Fiat e dell'auto, con  “l'Ufficio di Ingegneria e Progettazione”. Diventerà nel 2004 sede della “Martur Italy”. E' l'inizio di una espansione in Europa e oltre: nel 2004, in Germania a Colonia, viene inaugurato l'Ufficio di progettazione tessile, mentre nel 2007 altri due rami aziendali, dedicati alla produzione del quadro strumenti auto e tessile si aggiungono in Turchia nella sede centrale di Bursa e in quella di nuova costituzione di Kutahya. Altra sede di Ingegneria e progettazione viene inaugurata a Parigi nel 2011. Nel 2012 è la volta del presidio industriale di Pitesti, in Romania dedicata ai sistemi per sedili. La società si irrobustisce nella madre patria con la Fondazione Accademia FMI e con un'altra sede tecnologia a Kocaeli. Altri presidi tecnologici nascono nel 2015 in Russia (Ulynovsk) e Algeria (Orano) e nel 2019 in Marocco (Tangeri). Oggi la casa madre, “Martur Fompak International” conta 23 stabilimenti, 16 uffici, 4 Centri di ricerca e sviluppo, 6 Centri di ingegneria e design per oltre 6000 dipendenti in 7 Paesi. 

Martur Italy. In questo percorso aziendale trova nuovo spazio strategico la già citata “Martur Italy srl” che si occupa di sviluppo e gestione di progetti per conto delle altre società del Gruppo, fornitrici del settore automobilistico e di veicoli commerciali leggeri. Con tali presupposti, Martur Italy apre uno stabilimento a Torino per la produzione di sedili per la 500 elettrica di FCA (iniziata nel 2020). Una sede logistica è a Salerno per lo stoccaggio della produzione.

Il Politecnico di Bari. In tale progetto di sviluppo aziendale vi è il sud Italia con la Puglia che vanta la presenza del Politecnico. L'ateneo pugliese già da tempo collabora con grandi aziende su scala internazionale. Ed è proprio al Politecnico di Bari, con la intermediazione strategica della Regione Puglia, che Martur Italy si è rivolto per costruire un percorso di collaborazione scientifica duraturo. A tale richiesta il Poliba non si è fatto attendere e ha concesso, in comodato d'uso, adeguati spazi alla Martur Italy per la realizzazione di un “Ufficio di Ricerca & Design”. Si tratta della “Palazzina Sud”, presso il plesso di edifici del Poliba di Bari-Japigia, già sede dell'ex Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Gestionale. 

Tale insediamento ha dato l'avvio al primo progetto in comune: un contratto per consulenza tecnico-scientifica per la ricerca e sviluppo di “Meccanismi innovativi per sedili auto ad elevata sicurezza e confort”. Valore: 340 mila euro. Il progetto è stato presentato dalla Martur Italy alla Regione Puglia per accedere al finanziamento (Programma Operativo FESR 2014-2020 – obiettivo convergenza) e si svilupperà presso la sede della Martur e i laboratori, allocati nella sede di Bari-Iapigia del Politecnico.

Il progetto si divide in 6 Work Package e mira alla ricerca, sviluppo e validazione di un processo avanzato per la produzione di meccanismi innovativi per sedili ad elevata sicurezza e comfort per autovetture e camion. Il progetto vede impegnati docenti e ricercatori del settore di Tecnologie e sistemi di Lavorazioni del Dipartimento di Meccanica, Management e Matematica (DMMM) e alcuni docenti del settore di Automazione del dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informatica (DEI). Referente del progetto da parte Politecnico è il prof. Giuseppe Casalino (DMMM). Gli accordi (sede e progetto di consulenza), previa delibera favorevole del Consiglio di Amministrazione del Poliba, sono stati sottoscritti dal Rettore, Francesco Cupertino e dal legale rappresentante di Martur Italy, Yalçin Turcher.

Tali tasselli costituiscono i primi passi per lo sviluppo, a Bari, di un grande centro di ricerca per la progettazione e fabbricazione di componenti per sedili e applicazioni nel campo automotive dell'azienda. Intanto, per favorire studi e applicazioni del progetto, “Meccanismi innovativi per sedili auto ad elevata sicurezza e confort” sono stati assunti 10 ingegneri, coordinati dall'ing. Emanuele Pastoressa (laureato presso il Poliba). Il programma di collaborazione, Martur Italy-Poliba prevede l'assunzione presso il centro di ricerca di altri 15 ingegneri altamente specializzati entro il 2022, lo sviluppo di progetti ad alto contenuto tecnologico, l’opportunità di stage e tirocini in un contesto internazionale per gli studenti e i neolaureati del Politecnico. Tali azioni sinergiche di collaborazione scientifica potrebbero costituire utili basi dell'azienda per favorire la creazione di una sede complementare di produzione in Puglia in un prossimo futuro.

Comunicato stampa.

Sono gli argomenti del più longevo master del Politecnico di Bari giunto alla XVIII edizione. Scadenza candidature: 18 gennaio 2022 per trenta posti disponibili

Bari, 20 dicembre 2021 – Si è caratterizzato per la sua longevità, confermata anno dopo in anno, dalla necessità di un'apposita formazione specialistica di settore divenuta sempre più attuale. Unico in Puglia, quest'anno alla XVIII edizione, ha specializzato oltre cento laureati, prevalentemente ingegneri e architetti, nelle discipline legate alla tutela e valorizzazione del territorio, alla sicurezza e gestione ambientale. 

È il master annuale di secondo livello in “Pianificazione Territoriale e Ambientale” del Politecnico di Bari. Tale specializzazione conferma la risposta formativa dedicata alla crescente domanda di qualità ambientale, sicurezza del territorio, gestione sostenibile delle risorse. Il suo progetto didattico-scientifico infatti, mira a trasferire conoscenze per formare capacità volte alla tutela e valorizzazione del territorio e dell’ambiente. Le figure formate dal master sviluppano competenze nel campo della mobilità sostenibile, della riqualificazione e rigenerazione delle aree abbandonate e degradate, del risanamento ambientale, della realizzazione di soluzioni di riorganizzazione urbana coerenti con i principi dello sviluppo sostenibile.

“Il master in 'Pianificazione Territoriale e Ambientale' – tiene a precisare la coordinatrice, prof.ssa Angela Barbanente del Poliba - risponde a una esigenza di formazione specifica nel campo della pianificazione territoriale e ambientale dovuta al fatto che in Italia e in Europa è molto aumentata la domanda istituzionale di piani e programmi territoriali e ambientali a ogni livello in conseguenza delle sfide poste dal “Green Deal” europeo e dalla transizione ecologica nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)”. 

L'iniziativa, coinvolge principalmente i docenti del Politecnico di Bari. Il percorso formativo prevede un approccio interdisciplinare e un orientamento ambientale. Sono infatti previsti 12 moduli, per un totale di 60 crediti formativi universitari (CFU) su: Pianificazione della Mobilità e dei Trasporti; Selvicoltura; Idraulica Ambientale e Territoriale; Biologia Ambientale; Economia Ambientale; Ingegneria e Pianificazione Territoriale; Sistemi Organizzativi; Fisica Tecnica Ambientale; Geologia Ambientale; Sistemi Informativi Territoriali; Geomatica; Modelli matematici per l’Ingegneria Ambientale. Le attività didattiche, erogate sia in modalità remota sia in presenza, sono articolate in due pomeriggi alla settimana di norma concordati con gli allievi, e sono suddivise in due semestri: il primo da febbraio 2021, il secondo da ottobre 2021. È previsto anche uno stage facoltativo. Il corso è a numero chiuso per massimo 30 candidati provvisti di qualsiasi laurea specialistica, magistrale o laurea vecchio ordinamento. I candidati laureandi possono essere ammessi “con riserva” a frequentare il Master, a condizione che comunichino tempestivamente l’avvenuto conseguimento della laurea richiesta. Non sono previsti limiti di età e cittadinanza. Prevista una selezione basata su una valutazione curriculare ed un colloquio attitudinale. 

Le attività didattiche del Master si svolgeranno presso il Politecnico di Bari, Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica – Campus Universitario. Al termine del corso è prevista una prova finale per il conseguimento del titolo. Il percorso formativo è compatibile con l’erogazione delle Borse di Studio erogate dalla Regione Puglia, nell’ambito del progetto “PASS LAUREATI – Voucher per la formazione post-universitaria”.

Per ulteriori informazioni gli interessati possono rivolgersi al Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica del Politecnico (campus universitario. E-mail di riferimento: biagio.palombella@poliba.it. Il bando completo del concorso è disponibile sul sito del Poliba – DICATECh Dottorati di ricerca e Master, all’indirizzo: http://www.dicatechpoliba.it/en/dicatech-dottorati-di-ricerca-e-master

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1°edizione. Nel campus universitario. Studenti, l'astronauta, Vittori, laboratori, aziende e per la prima volta in Italia, al Poliba, l'innovativa tuta spaziale antigravitazionale nata in Puglia e presentata all'Expo di Dubai 

Bari, 15 dicembre 2021 – Avete mai visto da vicino una tuta spaziale? I materiali che la compongono? Le dimensioni, le forme? Se poi racchiude la sintesi di studi made in Puglia ed è stata presentata in anteprima all'Expo di Dubai, al Padiglione “Italia”, è sicuramente un'occasione in più per partecipare alla prima Giornata Nazionale dello Spazio. 

L'iniziativa, istituita con la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 ottobre scorso, individua nel giorno 16 dicembre di ogni anno l'apposita celebrazione in ricordo del lancio del primo satellite italiano, il “San Marco 1”, avvenuto il 15 dicembre del 1964. Pienamente coinvolta nell'opera di promozione è l’Agenzia Spaziale Italiana assieme ad enti di ricerca, aziende di settore, università, come il Politecnico di Bari che, in sintonia con la Regione Puglia (reputa il settore aerospaziale strategico), da tempo è impegnato nel favorire studi, ricerche, relazioni sul tema spazio. E proprio l’avveniristica tuta spaziale realizzata da una start-up pugliese di Fasano, la REA srl, troverà la vetrina più opportuna, quella del Politecnico, nella giornata nazionale, forte sostenitore del progetto. La tuta infatti, realizzata dalla giovane azienda con il supporto scientifico del Poliba, è in grado di favorire gli astronauti nelle missioni che prevedono una lunga permanenza in situazione di microgravità come accade quando si opera all’interno delle stazioni spaziali. Il prototipo nel frattempo, ha già suscitato le attenzioni di diversi enti, tra cui la NASA. 

La giornata di domani, 16 dicembre. Si comincia alle 8,30 con l'accoglienza nell'atrio “Cherubini” (campus universitario), non solo degli studenti del Politecnico, ma anche di due scolaresche di Bari, rispettivamente del Liceo Scientifico “E. Fermi” e del Convitto Nazionale “D. Cirillo”. Gli studenti saranno coinvolti (ore 9,00-11,00) in attività di didattica, presso il laboratorio OpenMultiLab, di visita guidata alla mostra sulla sensoristica organizzata dall'Optoelectronics Laboratory del Politecnico di Bari (curatori: prof.ri Filippo Attivissimo e Caterina Ciminelli, responsabili scientifici) e di orientamento.

Alle 11,20 si entrerà nel vivo della giornata con il saluto di benvenuto del Rettore, Francesco Cupertino a cui seguirà la presentazione del prototipo della nuova tuta spaziale progettata dall'azienda pugliese, REA. In live streaming si collegheranno (11,40-12,10), Roberto Vittori, generale e astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea; gli ingegneri: Francesco Santoro (12,10-12,40), Project Manager at Altec, Marco Molina, Managing Director Sales&Product at SITAEL e Gabriele Maiullari, Space Equipment System Engineer at SITAEL (12,40-13,20) in rappresentanza di due grandi realtà imprenditoriali del settore aerospaziale. ALTEC infatti, è il centro di eccellenza italiano per la fornitura di servizi di ingegneria e logistica a supporto della Stazione Spaziale Internazionale e dello sviluppo e realizzazione di missioni di esplorazione planetaria mentre SITAEL, della holding Angel, gruppo leader mondiale nel settore dei trasporti e dell'aerospazio, offre l'accesso a servizi e applicazioni spaziali attraverso Smart Microsatellite Solutions. 

La seconda parte della mattinata, a partire dalle ore 11,20, sarà trasmessa in diretta streaming dal canale YouTube del Politecnico di Bari: https://www.youtube.com/c/PolitecnicodiBariOfficial/

L'iniziativa si concluderà alle 13,30. Per partecipare alla Giornata Nazionale dello Spazio è obbligatorio il green-pass.

 

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Bari, 9 dicembre 2021 – Il mondo discreto e invisibile dei sensori avvolgerà sempre più la quotidianità. Oggi, la sensoristica consente applicazioni e soluzioni in innumerevoli campi: ambiente, sicurezza, trasporti, medicina, energia, solo per citarne alcuni.

Proprio alla sensoristica è dedicato il laboratorio pubblico-privato, “PolySense”. Nato nel 2017, grazie all’accordo del Poliba con il colosso americano, “Thorlabs”, “PolySense” ha trovato un'importante e rapido sviluppo nel settore, testimoniato dal crescente numero di giovani ricercatori impiegati nel laboratorio e da importanti progetti di ricerca.

Le sue attività non sono passate inosservate alla sede diplomatica del Consolato Generale USA, con sede a Napoli, che ha chiesto al Poliba di poterlo visitare.  E così, lo scorso, 3 dicembre, una delegazione composta dal Console degli Stati Uniti per la stampa e la cultura, Karen Schinnerer e dagli assistenti del consolato per gli Affari Pubblici e Culturali, Chiara Di Mizio e Antonella Di Vaio hanno visitato il laboratorio “PolySense”, presso il Dipartimento interateneo di Fisica, nel campus universitario.

La delegazione consolare americana è stata ricevuta dal responsabile scientifico di “Polysense”, prof. Vincenzo Spagnolo e da un folto gruppo di giovani ricercatori. Spagnolo ha presentato agli attenti ospiti le caratteristiche e le ricerche in corso nel laboratorio che si contraddistingue per le attrezzature d’avanguardia presenti e le considerevoli dimensioni nel quale opera l’intero staff composto da 17 ricercatori, tra fisici ed ingegneri, tra cui 3 docenti a tempo indeterminato, 2 a tempo determinato, 1 post-doc e 9 dottorandi di ricerca, di cui 3 stranieri. Almeno quattro sono i settori d’indagine scientifica di PolySense: sicurezza, ambiente, energia, medicina. In tali ambiti, si concentrano studi e ricerche per la realizzazione di sensori di gas ultrasensibili e compatti per applicazioni dedicate. Ciò ha favorito la recente fondazione di una società spin-off, “Polysense Innovations” il cui scopo è la realizzazione di sensoristica on demand per università e centri di ricerca, aziende nazionali ed internazionali. In termini di finanziamenti il laboratorio, oltre ai fondi ricevuti da Thorlabs (circa 200 mila euro per anno), ha raccolto fondi tramite attività conto terzi per aziende ed università straniere per oltre 500 mila euro ed è coinvolto in due importanti progetti Europei per un finanziamento di oltre un milione di euro. Proprio grazie a questi fondi aggiuntivi è stato possibile ampliare gli spazi del laboratorio che oggi si distribuisce su un’area di 300 mq (inizialmente occupava meno di 50 mq). Al termine della visita, il Console USA per la stampa e la cultura, Karen Schinnerer, intervistata da “Poliba Chronicle” ha così riassunto la sua visita: “Gli Stati Uniti hanno un legame molto forte con la Puglia. Abbiamo un’antica amicizia basata su valori comuni e una grande cooperazione su diversi temi: dal commercio alla crescita economica, dalla scienza alla tecnologia. La Puglia è una delle regioni del Sud Italia in cui le aziende americane hanno investito di più, e il laboratorio Polysense è un esempio di questa collaborazione, nata insieme all’azienda americana Thorlabs. Sono davvero entusiasta di questa visita. Non solo: sapere che tutto è nato da un programma di scambio del prof. Spagnolo presso la Rice University mi riempie di orgoglio. L’obiettivo dopo questo incontro è avviare nuove collaborazioni tra il nostro Consolato e il Politecnico di Bari. La tecnologia e in generale tutte le materie STEM sono infatti una risorsa fondamentale per la crescita economica dì entrambi i nostri Paesi”. Alle parole del Console USA il Rettore del Poliba, Francesco Cupertino ha aggiunto: “Le attività scientifiche e di ricerca del Politecnico, e tra queste quelle del laboratorio PolySense, trovano sempre più favorevoli riscontri e apprezzamenti non solo sul territorio regionale,  come testimoniato dall'interesse dalla recente visita del Console USA. La possibilità di poter collaborare con il consolato americano su nuovi programmi formativi in ambito STEM e non solo, costituisce una ulteriore opportunità per valorizzare il talento e le capacità dei nostri studenti e più in generale del nostro ateneo”. 

Chi è il partner del Poliba nel laboratorio “PolySense”

Thorlabs Inc. è una azienda americana che produce prodotti fotonici integrati destinati al mercato della ricerca laser ed elettro-ottica. La società è stata fondata nel 1989 ed ha sede a Newton in New Jersey (USA). Le risorse di produzione altamente integrate e diversificate includono la fabbricazione di semiconduttori di diodi laser, amplificatori ottici, modulatori di niobato di litio, laser a cascata quantistica/interbanda e laser VCSEL; torri in fibra per la trafilatura di fibre ottiche sia di silice che di vetro fluorurato; reattori di crescita epitassiale di wafer MBE/MOCVD; vaste strutture di fabbricazione di vetro e metallo; capacità avanzate di deposizione di film sottili. In totale vende circa 20 mila prodotti diversi. A partire dal 2018, Thorlabs ha un fatturato annuo di circa 500 milioni di dollari.  Al di fuori delle sue molteplici sedi negli Stati Uniti, la società ha uffici in Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, Giappone, Svezia e Regno Unito. PolySense è il primo laboratorio realizzato da Thorlabs (in partnership con il Politecnico), al di fuori degli Stati Uniti. 

 

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La cerimonia, nel campus universitario in occasione del suo pensionamento. 

L'ultima “lezione” del docente, che ha guidato il Poliba dal 2009 al 2013,  dal titolo,”Troppe microimprese in Italia? Possibili cause e probabili conseguenze”, è stata dedicata al mondo delle piccole imprese. L'invito finale è rivolto al Politecnico: rafforziamo il compito di terza missione a sostegno delle imprese, del territorio.

Bari, 26 novembre 2021 – C'era la comunità del Politecnico, nell'atrio “Cherubini”, nel campus universitario, questa mattina (26 novembre): docenti, colleghi, studenti ed ex studenti, amministrativi, tecnici in occasione del saluto ufficiale al prof. Nicola Costantino, Rettore del Politecnico di Bari dal 2009 al 2013, per il suo pensionamento. E c'erano tra gli altri, l'ex Rettore e fondatore del Poliba, prof. Umberto Ruggero, assieme all'ex preside di Ingegneria, prof. Alfredo Sollazzo, ma anche l'attuale Rettore, prof. Francesco Cupertino. Proprio Cupertino, intervenendo, nella presentazione della cerimonia, a nome dell'intera comunità del Poliba, ha tenuto nel ringraziare il prof. Costantino per il “prezioso contributo professionale e umano reso al Politecnico e al Territorio, in questi lunghi anni di onorato servizio. Faremo tesoro del suo insegnamento, profuso con l’esempio di docente capace e di Rettore illuminato, che ha guidato il nostro ateneo negli anni di grande cambiamento del sistema universitario e lo ha traghettato nel futuro. Né dimenticheremo – ha concluso - il suo stile pacato, l’affabilità, il garbo impeccabile in tutte le relazioni istituzionali e personali”.

E il prof. Costantino, ordinario di Ingegneria Economico Gestionale al Politecnico di Bari, non si è fatto attendere con una lezione aperta, l'ultima ufficiale, a tutta la comunità del Poliba dal titolo, “Troppe microimprese in Italia? Possibili cause e probabili conseguenze”. Tema questo, di particolare interesse e attualità in questo momento di grande trasformazione. Al centro delle sue comparazioni e valutazioni, soprattutto con la Germania, la microimpresa e gli effetti che essa produce sull'economia e sull'occupazione. In Italia, le microimprese, quelle cioè che si caratterizzano da 1 a 9 dipendenti, raccolgono il 43% dei lavoratori. La microimpresa si è caratterizzata nel tempo con limitata produttività e da una gestione pressoché familiare. Il familismo amorale che ne deriva (nessuno di quella famiglia titolare d'impresa perseguirà l’interesse del gruppo o della comunità, a meno che ciò non torni a suo personale vantaggio) ne rappresenta un limite sociologico, che unito all'inadeguatezza del sistema fiscale (che ha favorito il lavoro in nero) e ad un sistema normativo bisognoso di rinnovamento ha favorito limiti e lacune produttive. Inoltre, il muro di cristallo, tra la piccola impresa (fino a 15 dipendenti) e la grande impresa ha determinato trattamenti e comportamenti diversi nei confronti dei lavoratori da parte dei datori di lavoro. Il recupero di produttività – secondo Costantino – passa attraverso la crescita della dimensione media delle imprese e la conseguente diminuzione delle microimprese. Decisi interventi normativi e fiscali potrebbero avere effetti significativi su quella dimensione imprenditoriale. Alla lezione si è unito l'intervento del professor Vito Pinto, Ordinario di Diritto del Lavoro al Dipartimento di Economia dell’Università di Bari “Aldo Moro”.

Il prof. Nicola Costantino, ingegnere, è stato il quinto Rettore nella storia del Politecnico di Bari. Autore di circa trecento pubblicazioni a carattere internazionale e nazionale, prevalentemente sui temi del supply chain management e del construction management, ha svolto attività di ricerca e didattica in U.S.A., Regno Unito, Danimarca, Spagna, Cina. In qualità di direttore tecnico di una delle maggiori imprese generali di costruzioni italiane, ha curato la realizzazione di importanti opere di ingegneria industriale e civile in Puglia e Basilicata (centrale Enel di Brindisi Sud, numerose centrali telefoniche, centri di meccanizzazione postale, nuova chiesa di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, ecc.). È stato consigliere di amministrazione di Tecnopolis Novus Ortus e del Centro Laser di Bari. Dal 2014 al 2016 è stato Amministratore Unico di Acquedotto Pugliese S.p.A.. Attualmente è Presidente del Consiglio di Amministrazione di Retegas Bari S.p.A. e componente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.

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Architettura & design. A Lione, in Francia, Rocalia Eurexpo, dal 30 novembre al 2 dicembre
Progettato al Poliba, è un sistema costruttivo realizzato con l'uso di lastre piane litiche autoportanti

Bari, 30 novembre 2021 - Il prototipo “Claustra”, un sistema costruttivo per la schermatura di edifici, realizzato tramite una opportuna combinazione di lastre piane litiche autoportanti è da quest'oggi (30 novembre) e sino al 2 dicembre, in bella mostra a Lione, alla 3 edizione di Rocalia, l'unico salone di Francia dedicato alla pietra naturale.
Il sistema costruttivo, ideato nel Poliba dal prof. Giuseppe Fallacara del Dipartimento di Ingegneria Civile e dell'Architettura e dal suo team, può comporsi in linea retta o curva per creare un impianto a chiostro (da cui il nome) ovvero un sistema di chiusura filtrata e porosa per definire facciate o spazi architettonici. Il sistema può essere usato anche per creare padiglioni voltati. L'idea di base è quella di poter realizzare spazialità complesse con semplici lastre piane normalmente usate per i rivestimenti degli edifici.
La proposta che giunge dal Poliba ben si inserisce in un settore, quello della pietra naturale, che si sta modernizzando e risulta sempre più in sintonia con le tendenze attuali come lo sviluppo sostenibile e l'economia circolare. La pietra naturale è infatti il materiale ecologico finale. Le sue proprietà sono ideali per molti settori, dall'edilizia all'architettura del paesaggio, dal design decorativo alla conservazione del patrimonio. 
Le innovazioni tecniche e di prodotto e le tendenze nelle decorazioni saranno evidenziate nel corso delle tre giornate, durante gli eventi (dimostrazioni, conferenze e mostre) previsti.  Il sito del Salone Rocalia è https://salon-rocalia.com/en

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RicercaPremio internazionale, “50 women in robotics you need to know about”

Bari, 19 novembre 2021 -  E' l’unica premiata che svolge la sua attività scientifica e di ricerca sulla robotica in Italia. Il nominativo della prof.ssa Maria Pia Fanti, docente del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione del Politecnico di Bari, figura nell’edizione 2021 del prestigioso premio internazionale “50 women in robotics you need to know about”. Il riconoscimento, attribuito dalla “Robohub” si riferisce alle 50 donne, che nell’ambito della robotica, si sono distinte per contributi di altissimo livello scientifico e tecnologico. 
Le altre donne ricercatrici premiate provengono da Afghanistan, Australia, Canada, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Hong Kong, India, Iran, Irlanda, Israele, Giappone, Nuova Zelanda, Portogallo, Singapore, Sud Africa, Spagna, Svizzera, Russia, Regno Unito e Stati Uniti. 
La prof.ssa Maria Pia Fanti, “Ordinario di Sistemi e Ingegneria dei Controlli” e responsabile del Laboratorio per il Controllo e l’Automazione del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione del Poliba è un’esperta riconosciuta a livello internazionale per le sue ricerche che includono i sistemi dinamici a eventi discreti, le reti di Petri, il rilevamento e l’isolamento di guasti, la produzione agile e il controllo del traffico stradale. Nel 2017 è stata inoltre nominata IEEE Fellow “per i suoi contributi nella modellazione e il controllo di sistemi a eventi discreti”.
Il premio. Ogni anno a partire dal 1989 vengono pubblicate dalla “Robohub” le biografie delle “Women in robotics you need to know" nell'intento di fornire un modello di ispirazione alle donne che si affacciano al mondo della ricerca nel campo della robotica e dell’automazione.

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Ricerca & nuove tecnologie. Rinnovato l’accordo quadro tra Bosch e il Poliba 

Un Comitato Direttivo traccerà la “Road Map” per l'attivazione delle azioni congiunte, le strategie, le priorità. 

Bari, 11 novembre 2021 – Il vertice di Bosch Bari con le società del gruppo: “Tecnologie Diesel S.p.A” e “Centro Studi Componenti per Veicoli S.p.A” rappresentate nell'ordine dal Direttore Tecnico e amministratore delegato, dott. Martin Gunnar Bogen assieme al Direttore commerciale e amministratore delegato, ing. Antonio Fabio Giuliani e dal  General manager, ing. Antonio Arvizzigno, hanno incontrato, il 9 novembre, il Rettore del Politecnico, Francesco Cupertino per sottoscrivere un accordo di collaborazione che rafforza la già proficua attività scientifica del Poliba con le società del Gruppo tedesco con sede a Modugno (BA).
L'atto, di durata triennale, rinnovabile per pari durata, sottoscritto presso la sede del rettorato, rilancia con maggior vigore le azioni di collaborazione che diventeranno “globali” e non più legate ad esigenze specifiche, individuate caso per caso, con i singoli Dipartimenti del Poliba. Il rinnovato sodalizio, che sostituisce il precedente, sottoscritto nel 2017, mira ad individuare progetti comuni, nuove aree di ricerche e di innovazione di processi, sviluppo di  tecnologie e prodotti, ma anche l'individuazione di un più facile accesso al finanziamento pubblico (regionale, nazionale, europeo). Particolare attenzione sarà dedicata allo sviluppo di sistemi innovativi e nuove architetture per applicazioni nell'ambito della mobilità leggera sostenibile ma anche connettività, sensoristica, elettrificazione, Iot e combustibili alternativi. Le società del Gruppo Bosch di Bari  - è scritto - potranno contribuire all'attività didattica del Politecnico con la diretta partecipazione per l'erogazione di attività integrative quali tesi di laurea, tirocini formativi, stage.
L'accordo prevede, alla base delle iniziative che saranno attuate, la creazione di un Comitato Direttivo, costituito esclusivamente dai firmatari. Il Comitato dovrà tracciare la “Road Map” per l'attivazione di azioni congiunte, le strategie, le priorità. Il Comitato si avvarrà di una struttura interna mista, alla quale verrà delegata l'operatività dei progetti.
I commenti all'accordo.
Ing. Antonio Arvizzigno, General Manager, “Centro Studi Componenti per Veicoli S.p.A” - Bosch.
 “Il rapporto con il Politecnico è stato sempre un fiore all'occhiello per noi della Bosch di Bari perché ci ha sempre dato la possibilità  di avere rapporti di alto livello e di assumere ingegneri molto qualificati e aggiornati. In questo momento particolare, per noi, la firma di questo accordo assume particolare importanza: è un momento di grossa trasformazione, in cui le tante competenze accumulate hanno bisogno di essere utilizzate in modo corretto e aggiornate. E' un momento anche di disorientamento dei mercati ma anche di alta competizione. E' quanto mai opportuno aumentare le sinergie con il Politecnico a cui siamo grati per aver voluto siglare questo accordo.”
Dott. Martin Gunnar Bogen, Direttore Tecnico e amministratore delegato, “Tecnologie Diesel S.p.A” - Bosch. “L'innovazione è fondamentale per Bosch per essere primi sul mercato. Anni fa abbiamo prodotto solo componenti per i motori diesel. Oggi, con una strategia di diversificazione abbiamo tanti altri prodotti. Anche qui molta innovazione. Mi piace ricordare il progetto “e-bike” a cui contribuiamo con la realizzazione di pezzi di motore per e-bike. Sul suo sviluppo, l'accordo sottoscritto, rappresenta una bella base per dare nuovo slancio.”
Ing. Antonio Fabio Giuliani, Direttore commerciale e amministratore delegato “Tecnologie Diesel S.p.A” - Bosch. Premetto la viva soddisfazione per il sodalizio con il Politecnico che si rinnova. L'innovazione è non solo legata al prodotto ma anche ai processi organizzativi e di sviluppo. A tal riguardo stiamo mettendo in campo una innovazione di processo che, sono sicuro, determinerà il successo della componentistica dei prodotti dedicati a e-bike Bosch. La qualificata presenza del Politecnico potrà contribuire a migliorare anche il settore organizzativo dei nostri processi aziendali”.
Prof. Francesco Cupertino, Rettore del Politecnico di Bari.  Il rinnovo dell'accordo con le aziende del Gruppo Bosch di Bari conferma la qualità del lavoro di ricerca svolto in partnership in questi anni e offre nuove opportunità di sviluppo grazie anche alle prospettive che offrirà l'attuazione del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). La mobilità sostenibile, ma anche l'utilizzo dell'energia per la mobilità, saranno punti fondamentali su cui si baserà la politica del Politecnico nei prossimi anni. A tale attività si unirà quella formativa dedicata ai nostri studenti. Ciò, nell'insieme, costituirà un importante investimento non solo per il Politecnico, ma anche per le aziende del territorio di prestigio come Bosch che collaboreranno con il nostro ateneo”. 

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