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La Portualità turistica in Puglia

Studio di fattibilità del sistema regionale della Portualità turistica

Descrizione

Il turismo nautico è un comparto in forte crescita sia a livello internazionale che nazionale ed è una opportunità da cogliere per la crescita socio-economica dell'Italia e della regione Puglia.
Nel 2005 l'Accordo di Programma Quadro in materia di Sviluppo Locale (II atto integrativo) tra il Ministero dell'Economia e Finanze, il Ministero delle Attività Produttive e la Regione Puglia ha affidato a Sviluppo Italia (ora Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa), la redazione dello "Studio di fattibilità del sistema regionale della portualità turistica", quale soggetto attuatore del "Programma Rete portuale turistica nazionale - Primo piano triennale per le regioni del Mezzogiorno" ai sensi della Delibera CIPE 83/2003.
In tale contesto nel Gennaio 2008 è stata firmata la Convenzione dal titolo: "Realizzazione di talune attività per creare il sistema regionale di portualità turistica".
La Convenzione è terminata nel Marzo 2008.

Obbiettivi

  • Completare il quadro degli interventi da inserire nell'ambito della rete regionale
  • Definire le opere da eseguire con i relativi tempi e modalità di attuazione
  • Delineare un progetto organico di sviluppo della portualità turistica

Il turismo nautico in Puglia

Caratteristiche dell'offerta e della potenzialità di sviluppo dei porti e degli approdi:

L'analisi del contesto mostra che la destinazione Puglia si può caratterizzare secondo una modalità riconducibile ai grandi itinerari nautici per quanto riguarda la fascia adriatica ed alla nautica dei percorsi medi e brevi per la fascia ionica.
Il numero complessivo di posti barca che risultano effettivamente disponibili al 2007 risulta essere di 10.968.Il numero di posti barca al 2009, valutati tenendo conto delle opere appaltate o in fase di appalto ricavate dallo studio dello stato dei lavori in atto e del loro completamento, risulta essere di 11.884.
Allo stato attuale quindi risulta prevedibile un incremento effettivo nella disponibilità di posti barca per l'intera Regione di poco superiore a 900 unità, significativo ma non sufficiente rispetto al potenziale di domanda.

Caratteristiche della domanda di portualità turistica:

Attualmente i porti pugliesi soddisfano la domanda del turismo:

  • prevalentemente stanziale: il numero dei posti barca destinati al transito è di circa 540 (pari a circa il 5% dei totali posti barca disponibili).
  • di prossimità e dei residenti: circa la metà della domanda da parte di imbarcazioni in transito ha una origine regionale, infatti il 50% dei concessionari indica come "provenienza prevalente delle imbarcazioni in transito" l'ambito regionale.

Il tasso di occupazione dei posti barca nei tre mesi estivi già sfiora il 100%. Di fondamentale importanza risulta, dunque, potenziare l'offerta sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo della portualità pugliese, e porre in essere adeguati interventi per creare una virtuosa sinergia fra i diversi porti e approdi.
Ciò può essere ottenuto realizzando una "Rete della portualità turistica pugliese", organizzata in Ambiti nei quali sono individuati dei Porti Pivot (di grande richiamo e dimensione, ben attrezzati con ricchezza di servizi e funzioni), che attraggano il diporto di transito, specie dell'Adriatico, e connettere il Mare al Territorio valorizzando anche l'offerta degli Itinerari Turisti Pugliesi (culturali, religiosi, ed enogastronomici).
Tutto ciò deve essere fatto senza però trascurare la domanda locale e regionale di diporto.

Gli Ambiti e i Porti Pivot della rete di portualità turistica della Regione Puglia
I porti di primo livello e i porti di secondo livello

I dati raccolti relativi alle caratteristiche infrastrutturali dei porti, insieme ad un valutazione più dettagliata della turisticità di ogni singola località, hanno condotto alla individuazione delle località candidate a rappresentare il sistema di primo livello della portualità turistica e di quelle candidate a costituire il sistema di secondo livello.

Gli Ambiti:

La costa pugliese è stata suddivisa in sette Ambiti (Garganico, Nord-Barese, Barese, Brindisino, Salentino-Adriatico, Salentino-Ionico, Tarantino) facendo riferimento ai seguenti criteri:

  • Vocazione nautica (grandi itinerari nautici internazionali, itinerari regionali o sub regionali);
  • Immagine già consolidata nell'ambito del turismo nautico;
  • Dimensione geografica il più possibile omogenea e tale da garantire una distribuzione adeguatamente uniforme di porti pivot, di primo e di secondo livello;
  • Possibilità di agglomerare una massa critica di portualità, adeguatamente differenziata (tra porti di primo e di secondo livello, con riferimento alla tipologia di domanda di portualità - locale o esterna);
  • Riferimento il più possibile univoco ad enti locali ed organismi statali con competenze sul settore del diporto nautico (Guardia Costiera, Capitaneria di Porto).

Ambiti

Per ogni ambito è stato individuato un Porto Pivot, scelto in base ai seguenti criteri:

  • Potenzialità della località in termini infrastrutturali (attuali e potenziali).
  • Potenzialità della località in termini di turisticità (risorsa turistica integrata).
  • Considerazione delle singole realtà e specificità territoriali;
  • Posizione geografica all'interno dell'ambito.

Ambito n. 1 - Garganico:

  • Porto Pivot: Manfredonia
  • Porti di primo livello: Vieste, Margherita di Savoia, Mattinata

Manfredonia

Mafredonia

Ambito n. 2 - Nord barese:

  • Porto Pivot: Bisceglie
  • Porti di primo livello: Trani, Barletta, Molfetta
Bisceglie Bisceglie

Ambito n. 3 - Barese:

  • Porto Pivot: Bari
  • Porti di primo livello: Monopoli, Mola di Bari

 Bari

Ambito n. 4 - Brindisino:

  • Porto Pivot: Brindisi
  • Porti di primo livello: Ostuni
 Brindisi Brindisi

Ambito n. 5 - Salentino Adriatico:

  • Porto Pivot: Melendugno
  • Porti di primo livello: Castrignano, Otranto, Castro, Santa Cesarea Terme

Il porto di San Foca

Ambito n. 6 - Salentino Ionico:

  • Porto Pivot: Gallipoli
  • Porti di primo livello: Porto Cesareo, Nardò
Gallipoli Gallipoli

Ambito n. 7 - Tarantino:

  • Porto Pivot: Taranto
  • Porti di primo livello: Maruggio
Gallipoli Gallipoli
Offerta attuale e stima prospettica negli Ambiti individuati

Gli ambiti mostrano una situazione variegata dei piani e della progettualità.
Negli ambiti 1, 2, 4 e 5 vi sono piani e progettualità mature che si propongono per l'avvio dei lavori a breve termine; queste tra l'altro prevedono azioni di potenziamento dei Porti Pivot e di alcuni di primo livello individuati nello studio.
Negli Ambiti 3, 6 e 7 mancano progettualità mature. Tale criticità è di particolare rilievo per i porti di Bari, Gallipoli e Taranto.
Per quanto riguarda alcune iniziative ipotizzate è di particolare rilievo quella che vedrebbe la realizzazione nel Porto Nuovo di Bari di un porto turistico per grandi imbarcazioni da crociera (fino a 25 m ed oltre). Altre località potenzialmente candidabili ad iniziative analoghe possono essere sulla costa adriatica Brindisi, Barletta, Monopoli, S. Cesarea Terme e Otranto e sulla costa ionica Gallipoli e Taranto, tutte località che dispongono di ormeggi con alti fondali.
E' stato positivo constatare che vi sono ben quattro interventi di potenziamento di una certa consistenza di cui due avviati (Rodi Garganico e Polignano a Mare) e due in fase di avviamento (Manfredonia nuovo porto turistico e Lecce San Cataldo) con Project Financing che vedono coinvolti consorzi tra enti pubblici e privati , che testimoniano una capacità di sinergia tra mondo imprenditoriale e azione pubblica.
Queste iniziative confermano che in Puglia il trend della domanda di portualità turistica è in crescita e che riesce ad attrarre anche investimenti finanziari di privati.

Qualità dei servizi offerti e qualità ambientale

L'offerta attuale dei servizi portuali risulta estremamente carente anche dal punto di vista qualitativo, sia rispetto ad altre regioni italiane maggiormente competitive nel settore, sia nel confronto con quella delle regioni dell'altra sponda dell'Adriatico con le quali i porti pugliesi devono naturalmente competere per attrarre i diportisti in transito su lunghi itinerari nautici.

Strategie per il potenziamento dei porti della rete

Miglioramento dei servizi e della qualità ambientale dei porti, portando quelli Pivot e di primo livello ad una dotazione prefissata e sufficientemente elevata in termini di offerta e quelli di secondo almeno ad un livello comune adeguato e soddisfacente.
Per i porti Pivot si propone di introdurre un sistema di gestione ambientale (Environmental Management Systems - EMS), come ormai avviene in molti porti turistici italiani, con una procedura che può essere lo schema proposto dalla norma internazionale UNI EN ISO 14001 o quello proposto dal Regolamento Europeo EMAS.

Il potenziamento dei Posti barca

Il potenziamento dei posti barca deve avvenire, anzitutto, razionalizzando l'uso dei bacini portuali esistenti, potenziando al massimo gli specchi di acqua protetti (talvolta non utilizzati o utilizzati in modo non funzionale) e realizzando, ove possibile, porti a secco che consentono di liberare un notevole numero di posti barca nei bacini protetti esistenti.
Tutto ciò deve avvenire in sinergia con altre attività portuali produttive in essere o programmate.
Successivamente, tenendo conto dei piani sovra-ordinati esistenti, quali il Piano Regionale delle Coste, ecc., e compatibilmente con la dinamica dei litorali e la sensibilità ambientale del paraggio, si può ricorre alla realizzazione di nuovi porti.
Tenendo conto che la realizzazione di nuovi posti barca comporta di regola tempi non brevi è opportuno tracciare un quadro di riferimento per un arco temporale lungo, 10 anni (2008 - 2017), per poi valutare le azioni da avviare con coerenza su un arco di tempo medio, 5 anni (2008 - 2012).
Per valutare l'evoluzione dello sviluppo della domanda si può ipotizzare un tasso del 5% nel periodo 2008 - 2012, tasso compatibile se si intraprendono subito gli interventi di miglioramento della qualità dei servizi dei porti esistenti. Con tale ipotesi al 2012 occorrerebbero circa 14.000 posti barca.
Per il periodo dal 2013 al 2017, cautelativamente, si può ipotizzare un tasso di crescita minore, del 2,5% annuo, pari a quello considerato naturale; per cui al 2017 il numero di posti barca occorrente sarebbe di circa 15.800.

Costo del potenziamento della qualità e dei posti barca a medio e a lungo termine

Per il miglioramento dei servizi e della qualità ambientale e per dare avvio alla rete della portualità turistica è possibile stimare un importo di circa € 30.000.000.
Per la realizzazione di posti barca aggiuntivi, prendendo in considerazione il potenziamento previsto, si può fare la seguente stima riguardo alle risorse necessarie a medio termine, nel periodo 2008 - 2012: numeri di posti da realizzare (non finanziati) circa 1.300 ad un costo medio di circa 50.000 €/Posto per un importo complessivo di circa € 65.000.000.
Per il potenziamento nel periodo 2013 - 2017 si può fare la seguente stima riguardo alle risorse necessarie: numeri di posti da realizzare circa 1.900 al costo medio di circa 50.000 €/Posto barca per un importo complessivo di circa € 95.000.000.
In totale quindi, per il potenziamento della rete della portualità turistica pugliese dal 2008 al 2017 si stima che occorra attivare risorse per un importo complessivo di circa € 190.000.000.
Tale importo dovrà rinvenire in parte dal finanziamento pubblico, in particolare per l'esecuzione di opere essenziali e, comunque, di interesse della collettività (quali le opere di difesa dei bacini portuali, ecc.), e in parte da investimenti privati.