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Clima meteo-marino delle Isole Tremiti

Studio del clima meteo-marino delle Isole Tremiti in assenza e in presenza delle opere dello studio di fattibilità

Descrizione

Nel Luglio del 2005 Sviluppo Italia S.p.a. e il Politecnico di Bari hanno firmato il contratto d'appalto di servizi in attuazione del Programma Operativo "Advisoring e supporto tecnico per lo sviluppo progettuale degli Studi di Fattibilità" previsto dal Programma Quadro 2002-2004 di Sviluppo Italia S.p.a. approvato con deliberazione del Cipe n. 130 del 19 dicembre 2002. Il contratto d'appalto dal titolo "Studio del clima meteomarino delle Isole Tremiti in assenza e in presenza delle opere dello Studio di Fattibilità" è terminato nell'ottobre del 2005.

Il sito di studio è costituito da un arcipelago dell'Adriatico, sito a 12 miglia nautiche a nord del promontorio del Gargano e a 24 ad est della costa molisana.
Amministrativamente, l'arcipelago è sotto la giurisdizione della provincia di Foggia. Il comune fa parte del Parco Nazionale del Gargano e una porzione del suo territorio è dal 1989 riserva marina.
L'arcipelago è composto dalle isole di: San Domino, San Nicola, Capraia, Pianosa e il Cretaccio.

Isole Tremiti

Contenuti dello Studio

Lo studio è stato strutturato con l'obbiettivo di ottenere la:

  • Raccolta dei dati anemometrici ed ondametrici;
  • Ricostruzione dello stato ondoso a largo (stagionale e annuale);
  • Raccolta dei dati batimetrici del paraggio;
  • Ricostruzione del moto ondoso sotto costa in assenza e in presenza di nuove opere;
  • Ricostruzione dell'agitazione ondosa all'interno dei bacini portuali esistenti e previsti ;
  • Mappatura delle correnti, su grande e piccola scala, nelle condizioni attuali e in presenza di nuove opere;
  • Rilievi correntometrici in sito al fine di calibrare il modello matematico;
  • Analisi complessiva dello stato ondoso e delle correnti in assenza e in presenza di nuove opere.

Ipotesi progettuali

Lo studio di fattibilità riguardava 2 ipotesi progettuali per la realizzazione di opere a mare:

Prima ipotesi progettuale:

  • Opere di difesa:
    1. scogliera radicata al Cretaccio, diretta ad Ovest;
    2. scogliera radicata al Cretaccio, diretta ad Est;
    3. scogliera frangiflutto, tra il Cretaccio e l'isola di S. Nicola, a protezione della falesia a Nord-Ovest.
  • Opere portuali (sistemazione dell'approdo di S. Domino):
    1. molo banchinato di tramontana radicato a S. Domino, inglobante l'esistente scogliera;
    2. molo banchinato di scirocco radicato a S. Domino.

Ipotesi 1

Seconda ipotesi progettuale:

 

  • Opere di difesa:
    1. scogliera radicata al Cretaccio, diretta ad Ovest;
    2. scogliera radicata al Cretaccio, diretta ad Est;
    3. scogliera frangiflutto, tra il Cretaccio e l'isola di S. Nicola, a protezione della falesia a Nord-Ovest.
  • Opere portuali (sistemazione dell'approdo di S. Domino):
    1. molo di Tramontana a Nord dell'attuale Molo di S. Domino;
    2. ampliamento dell'attuale banchina in località "la Toppa".

Ipotesi 2

Lo Studio

Il clima anemometrico:

tutte le stazioni analizzate, pur avendo una diversa esposizione ai venti foranei, sono concordi nel definire una prevalenza dei venti provenienti da Nord Nord Ovest.
L'analisi dei dati di vento registrati alla stazione posta sull'isola di S. Nicola ha evidenziato che questi hanno sempre intensità significativamente più basse rispetto a quelle rilevate nelle altre stazioni di misura, per cui i dati, pur essendo stati elaborati, non sono stati utilizzati per la ricostruzione del moto ondoso a largo.

Anemometro Anemometro Anemometro

Il clima meteo-marino al largo:

Le mareggiate più significative che si registrano sono quelle provenienti da Nord Nord Ovest, caratterizzate anche da una elevata periodicità ed intensità.
Anche le onde da levante presentano un'alta intensità, anche se, generalmente, raggiungono altezze d'onda più modeste.
Le onde provenienti da Nord Nord Est e Est Nord Est risultano meno frequenti nel paraggio pur raggiungendo, talvolta, valori di energia estremi dovuti soprattutto alla notevole durata di questi eventi.

Clima meteo-marino Tremiti

Il clima ondoso sottocosta: rifrazione + diffrazione:

stato attuale

  • concentrazione di energia in prossimità dello scoglio "La Vecchia" ad Est del Cretaccio e della profonda insenatura orientata proprio verso Nord Nord Ovest dell'isolotto;
  • la zona centrale della costa Nord Ovest di S. Nicola è interessata da stati ondosi significativi.

Prima configurazione

  • la barriera ad Est del Cretaccio non protegge completamente la costa del Cretaccio a causa dei fenomeni diffrattivi che deviano le onde verso la costa più a Sud. La stessa barriera offre una copertura solo parziale all'attracco di S. Domino, in quanto alcuni raggi aggirano l'opera in direzione della banchina;
  • la scogliera ad Ovest del Cretaccio protegge efficacemente l'attuale molo di S. Domino, bloccando i raggi d'onda che girano da Ovest, che nella situazione attuale provocano agitazione ondosa in prossimità dell'attracco.

seconda configurazione

  • la barriera ad Est del Cretaccio non protegge completamente la costa del Cretaccio a causa dei fenomeni diffrattivi che deviano le onde verso la costa più a Sud. La stessa barriera offre una copertura solo parziale all'attracco di S. Domino, in quanto alcuni raggi aggirano l'opera in direzione della banchina;
  • la scogliera ad Ovest del Cretaccio ed il nuovo molo di tramontana non riescono a riparare il bacino che si viene a creare tra queste nuove opere ed il molo attualmente esistente; l'agitazione ondosa residua, infatti, non permette un attracco sicuro alle imbarcazioni.
Simulazioni numeriche:

Il modello utilizzato è stato il Princeton Ocean Model (Blumberg e Mellor, 1983): modulo idrodinamico basato su equazioni di conservazione della massa, quantità di moto, temperatura, salinità, energia cinetica turbolenta. Il modello imposta modalità 2D e ambiente barotropico.
I meccanismi forzanti sono: rotazione terrestre, vento uniforme, marea sinusoidale.
La risposta dell'area target è stata testata in tre diverse condizioni topografiche: situazione attuale, Prima configurazione di progetto e Seconda configurazione di progetto.

Conclusioni

  • L'analisi dello stato di fatto delle Isole Tremiti ha evidenziato alcune criticità per l'intensità del moto ondoso nel bacino delimitato dalle Isole, per i problemi di erosione della costa e delle falesie e per le condizioni di assenza di sicurezza per le imbarcazioni.
  • Sono state valutate due ipotesi di intervento che prevedono l'inserimento di strutture a mare, quali opere di difesa ed opere portuali.
  • La risposta del bacino a tali interventi evidenzia:
    • inevitabile perturbazione all'attuale sistema idrodinamico
    • variazione dell'equilibrio dei sedimenti nell'unità fisiografica
    • modificazione nella qualità e trasparenza delle acque
  • Le simulazioni dello stato ondoso sotto costa hanno fatto rilevare gli effetti di smorzamento delle infrastrutture sulle mareggiate.
  • La scogliera Est del Cretaccio produce effetti negativi per il trasporto solido e qualità delle acque, a causa del ristagno, ma riduce l'agitazione ondosa nel bacino a Sud, con parziale copertura dell'attracco di S. Domino.
  • La scogliera Ovest del Cretaccio protegge efficacemente l'attuale porto di S. Domino.
  • Il Nuovo Molo di Tramontana provoca, un aumento considerevole della velocità in corrispondenza del restringimento ottenutosi, e una circolazione locale piuttosto smorzata tra i due moli di S. Domino. Al fine di realizzare una portualità più sicura, l'opera meno impattante è costituita proprio dal nuovo molo di Tramontana.
  • Il Molo di Scirocco produce un cambiamento significativo al regime delle correnti cui non corrisponde un beneficio sostanziale per la protezione del porto attuale.
  • L'ampliamento dell'attuale banchina in località "la Toppa" a San Domino sembra avere una azione meno perturbatrice sulla circolazione.
  • Lo studio dell'idrodinamica ha evidenziato che l'inserimento di strutture a mare produce:
    • benefici ai fini delle attività portuali, determinandosi l'abbattimento della della corrente nelle rispettive aree sottoflutto
    • modifiche ai forti getti in entrata nel bacino, con peggioramento condizioni di qualità delle acque, dal momento che le colonie di poseidonia trovano condizioni di vita ottimali proprio laddove sussistono le maggiori intensità di corrente

References

  • Bruno M.F., De Serio F., Petrillo A.F. (2006)- Analisi delle modifiche dell'idrodinamica costiera di un arcipelago a seguito della realizzazione di opere di difesa e portuali. XXX° Convegno di Idraulica e Costruzioni Idrauliche - Roma.