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Comunicati stampa 2025

I Concerti del Politecnico. 2° appuntamento, martedì, 4 marzo 2025, Museo della Fotografia

Bari, 26 febbraio 2025 – Pitagora (Samos 580 a.c. - Metaponto, 495 a.c.), filosofo, matematico, fondatore della Scuola Pitagorica, è noto per aver scoperto le relazioni matematiche tra le lunghezze delle corde vibranti e le altezze dei suoni, gettando le basi per la teoria musicale occidentale. La sua teoria dell'armonia delle sfere suggeriva che i movimenti celesti producessero una "musica cosmica". Con il progresso della scienza e della tecnologia, il legame tra musica e matematica si è ampliato, abbracciando fisica e informatica. Le onde sonore sono state studiate attraverso modelli fisici, mentre l'elaborazione digitale del suono ha aperto nuove possibilità espressive. L'intelligenza artificiale (AI) è l'evoluzione più recente, in grado di comporre e analizzare musica grazie ad algoritmi e reti neurali. Così, la musica non è solo un'esperienza estetica, ma un campo in cui arte e scienza collaborano, esplorando strutture complesse ispirate alle teorie pitagoriche, e spingendo i confini creativi e scientifici.
La relazione arte e scienza sarà l’elemento caratterizzante il 2° appuntamento con la rassegna concertistica 2025, “I Concerti del Politecnico” del Poliba, in collaborazione con ArCoPu, l’Associazione Regionale dei Cori Pugliesi. L’incontro sarà un discorso a tre voci: Francesco Scagliola, coordinatore del Dottorato di Ricerca in "Composizione Musicale Elettroacustica Computazionale, Modelli Algoritmici Generativi e Complessità Computazionale" del Conservatorio “N. Piccinni” di Bari dialogherà con i dottorandi del conservatorio “Piccinni”, Rossella Calella e Francesco Vitucci. L’evento è in programma martedì, 4 marzo, ore 18,30, presso il Museo della Fotografia del Politecnico (Campus universitario). Per partecipare è necessario prenotarsi gratuitamente, sino ad esaurimento dei posti disponibili, a partire da quest’oggi, 26 febbraio. Qui il link per la prenotazione. 
PRENOTA QUI il tuo biglietto gratuito per “La Musica, da Pitagora all’Intelligenza Artificiale”. Prenotazioni a partire da mercoledì, 26 febbraio sino alle ore 12,00 di martedì, 4 marzo 2025. 
Chi sono. Francesco Scagliola - Compositore, sound artist, teorico della musica, pianista e didatta. Diplomato in Pianoforte, Composizione e Musica Elettronica con il massimo dei voti, ha perfezionato i suoi studi in Composizione presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e in Informatica Musicale al centro Tempo Reale. La sua produzione spazia dalla musica strumentale all’elettronica e alle arti intermediali. Ha presentato le sue opere in contesti prestigiosi come la Biennale di Venezia, Rai Radio 3 e festival internazionali. Ha collaborato con artisti come Luis Bacalov, Steve Reich e il Quartetto Arditti. Titolare della Cattedra di Composizione Musicale Elettroacustica presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari, coordina i corsi di laurea in Musica Elettronica e il Dottorato di Ricerca in "Computazione musicale elettroacustica, modelli algoritmici generativi e complessità computazionale". Ha ottenuto sei Premi Nazionali delle Arti. 
Rossella Calella è una compositrice elettroacustica e videoartista. Nel 2023 ha conseguito con Lode il Diploma accademico di II livello in Musica Elettronica presso il Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari dove attualmente è dottoranda. La sua ricerca riguarda principalmente la computer music, le tecniche di produzione video basate sull’interazione tra suono e immagini e la glitch art. È autrice della colonna sonora del radiodramma “Delitti Capitali” di Nicolas Joos. 
Francesco Vitucci compositore; premio "Goffredo Petrassi" 2022 del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. Dottorando in "Composizione musicale elettroacustica computazionale, modelli algoritmici generativi e complessità computazionale" presso il Conservatorio "N. Piccinni" di Bari, dove si è diplomato in Composizione e Musica Elettronica. Specializzato presso il Conservatorio della Svizzera italiana e l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Nel 2024 è stato docente di Composizione presso il Conservatorio "G. Rossini" di Pesaro.

Comunicato stampa.

L’Asse Bari-Torino. Sviluppo di progetti congiunti. Tre borse di studio per dottorandi

La ricerca realizzata nel corso delle precedenti annualità di collaborazione ha contribuito al lancio sul mercato di “in.Grid”, un’avanzata piattaforma di monitoraggio delle tecnologie produttive a cui è seguito l’avvio del laboratorio pubblico-privato, “Cognitive Diagnostics” presso il Poliba

Bari, 25 febbraio 2025 – Il Politecnico di Bari e Comau confermano il loro impegno nel percorso di collaborazione quinquennale, siglato nel 2022, che ha permesso l’avvio del laboratorio pubblico-privato (LPP) “Cognitive Diagnostics” presso il Poliba, mirato allo sviluppo di soluzioni innovative nel campo della raccolta ed elaborazione dati e della robotica avanzata.
In particolare, nel 2025 Comau mette a disposizione dei dottorandi tre borse di studio destinate a laureati in Ingegneria dell'Informazione o Industriale, con una selezione basata su titoli, esperienze e pubblicazioni.
I progetti di ricerca che verranno sviluppati nell’anno in corso riguardano tre principali aree tematiche:
L’impiego di sistemi di tracciamento in tempo reale per la programmazione semplificata, che facilita l’applicazione della robotica ad ambienti non strutturati; 
La progettazione di metodologie analitiche e infrastrutture cloud per rendere il monitoraggio dei processi produttivi sempre più flessibile ed efficiente;
Lo sviluppo di algoritmi di intelligenza artificiale per ottimizzare i processi logistici e in particolare le attività di pallettizzazione dei prodotti, al fine di migliorare la stabilità del carico e ridurre gli sprechi. 
Il termine per l'invio delle candidature alle borse di studio è venerdì, 28 febbraio 2025 (link)
Il lavoro di ricerca realizzato nel corso delle precedenti annualità di collaborazione tra Comau e il Politecnico di Bari ha contribuito al lancio sul mercato di in.Grid - un’avanzata piattaforma di monitoraggio delle tecnologie produttive per la manutenzione preventiva e predittiva degli impianti, oltre che ad avanzamenti nelle analisi sulle anomalie di prodotto e nel ‘low-code programming’ (programmazione semplificata). Da un punto di vista delle applicazioni concrete, queste ricerche sono state parzialmente integrate in tecnologie Comau applicate alla saldatura di navi, all'ispezione di pale di elicotteri e al disassemblaggio di batterie di vetture, solo per fare alcuni esempi. Numerosi gli articoli pubblicati da autorevoli riviste internazionali. Alcuni talenti infine, sono stati inseriti nel team di Comau.
Andrew Lloyd, Chief of Engineering di Comau, rileva: “L’innovazione è il motore che alimenta la crescita e la competitività di Comau. Per un’azienda come la nostra, la collaborazione con rinomati Politecnici, come quello di Bari, Università e altri Enti di alta formazione rappresenta uno strumento molto importante per rafforzare le attività di ricerca che sono volte a sviluppare tecnologie sempre più avanzate da offrire ai nostri clienti, in tutto il mondo. Il rinnovato impegno di Comau in questo progetto testimonia inoltre la volontà dell’azienda di investire in Italia nello sviluppo di know-how su tecnologie all’avanguardia.”
Il prof. Vitoantonio Bevilacqua, ordinario di Bioingegneria elettronica e dell'informazione al Poliba sottolinea: “Il Politecnico di Bari valorizza, nella collaborazione con Comau, le ricerche condotte da anni in alcuni suoi laboratori del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell'Informazione nell'ambito dei sistemi intelligenti, della diagnostica per immagini, dell'automazione industriale e delle tecnologie di comunicazione.”

Comau in breve
E’ leader mondiale nella fornitura di soluzioni di automazione avanzate e sostenibili. Con oltre 50 anni di esperienza e una presenza globale, Comau supporta le imprese di tutte le dimensioni per favorire i vantaggi dell'automazione. Il suo portafoglio include prodotti e sistemi per la produzione di veicoli, con una forte presenza nell'e-Mobility, nonché soluzioni avanzate digitali e di robotica. L'offerta dell'azienda si estende anche alla gestione dei progetti e alla consulenza. Comau è attiva anche attraverso le attività di formazione organizzate dalla sua Academy. 
Con sede centrale a Torino, Comau dispone di un’organizzazione internazionale con 7 centri di innovazione, 12 stabilimenti di produzione in 12 paesi e più di 3.800 dipendenti. 
Comunicato stampa.

Il Poliba in mostra, con i vestiti della sostenibilità
All’iniziativa ha partecipato l’euro parlamentare, Antonio De Caro, Presidente della Commissione per l’ambiente del Parlamento europeo che ha annunciato, sulla scia di “M’illumino di meno”, l’istituenda “Giornata europea per l’efficienza energetica e i corretti stili di vita”

Bari, 21 febbraio 2025 - Il Poliba va di moda non è solo il titolo dell’iniziativa organizzata dal Politecnico di Bari, in collaborazione con Meit srl (società ESCo, specializzata in gestione del patrimonio immobiliare, servizi energetici e di ingegneria), sulla moda sostenibile e le alternative virtuose che promuovono il riuso e la valorizzazione degli abiti. E’ anche il filo conduttore dell’edizione 2025 di M’Illumino di Meno, l’iniziativa di Caterpillar - Rai Radio2 che per tutta la settimana ha promosso e invitato cittadini, privati, pubbliche amministrazioni ad un gesto consapevole, riconducibile al risparmio energetico. 
Dopo aver abbassato le luci del rettorato e dell’amministrazione centrale lo scorso 18 febbraio, parallelamente, l’atrio Cherubini del Campus universitario ha ospitato per l’intera settimana (17-21febbraio) in un atelier a cielo aperto, la mostra “Vestiti di sostenibilità”. Sei abiti di scena realizzati per diversi spettacoli teatrali, hanno raccontato attraverso l’arte l’attento lavoro di recupero creativo e upcycling (a cura della costumista Micaela Colella e della Compagnia teatrale Animalenta). 
Nell’atrio anche laboratori creativi di moda e recupero (a cura della Cooperativa Iris) in cui sono state realizzate shopper e portachiavi da vecchie t-shirt e stoffe recuperate; uno swap party (a cura di Amarì Ets) che ha permesso di scambiare capi inutilizzati con altri di seconda mano (gli abiti non scambiati saranno donati ad un’associazione di volontariato); una masterclass di cucito en plein air con una sarta esperta che ha spiegato le basi di un rammendo veloce con ago e filo all’insegna del recupero. 
A conclusione di M’illumino di meno, edizione 2025, questa mattina nel campus sono intervenuti: Antonio De Caro, eurodeputato. E’ importante – ha detto - produrre energia pulita ma anche risparmiare energia con opportuni stili di vita. Questa sarà la legislatura che darà attuazione ad interventi per migliorare l’ambiente e contrastare i cambiamenti climatici. Tra questi temi figura il risparmio energetico oggetto di questa bella iniziativa del Politecnico. Con l’ANCI ho voluto favorire la partecipazione a M’Illumino di meno di ben 8000 comuni. In questa direzione mi farò promotore per istituire una Giornata Europea per l’efficienza energetica e i corretti stili di vita.
Per parte Politecnico e del Rettore, Francesco Cupertino, fuori sede, è intervenuto il prof. Fabio Fatiguso, delegato, che ha sottolineato: “l’impegno del Poliba è importante nel settore dell’economia circolare. Già da tempo è impegnato nel sostenere, attraverso la ricerca, anche con progetti europei (NEST, MICS, altri), iniziative per favorire nuovi percorsi virtuosi per l’ambiente, l’energia. La moda è un importante strumento per introdurre nuove strategie capaci di coinvolgere il pubblico, le aziende.”
L’avv. Donato Dell’Anna – Presidente Meit srl ha infine detto: “Siamo orgogliosi di essere stati anche quest’anno al fianco del Politecnico di Bari per M’illumino di Meno. Questa iniziativa rappresenta una opportunità concreta di sensibilizzazione della comunità su tematiche di grande attualità come la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico. Il nostro obiettivo è promuovere più consapevolezza sul tema”.
Numerosa la partecipazione di studenti e associazioni studentesche.

Comunicato stampa.

Fisica delle particelle. La rivista scientifica “Nature” pubblica la ricerca e dedica la copertina

La scoperta rappresenta un fondamentale passo in avanti nell’esplorazione del cosmo per rispondere ad alcune grandi domande sull’Universo. Il contributo scientifico alla ricerca del Dipartimento Interateneo Poliba, Uniba, INFN. Riconoscimento e coinvolgimento del Poliba, con il DICATECH, per le attività di ricerca ambientali e strutturali marine

Bari, 19 febbraio 2025 – Sicilia orientale, 13 febbraio 2023; costa di Portopalo di Capo Passero (SR), 80 chilometri ad est; 3450 m di profondità, abisso del Mediterraneo.  KM3NeT/ARCA il grande telescopio rivelatore sottomarino che scruta e studia l’universo dagli abissi con le sue unità di rivelazione, antenne ancorate al fondale, alte 700 m, distanziate a 100 m, dotate di moduli ottici digitali, misura il segnale prodotto da un neutrino proveniente dal cosmo dall’energia record di circa 220 PeV, ovvero, 220 milioni di miliardi di elettronvolt (unità di misura dell’energia)! 
L’evento appare da subito eccezionale. E’ un’osservazione straordinaria, ma serviranno ben due anni per controllare i dati registrati. La verifica conferma lo straordinario avvenimento. E’ il neutrino più energetico mai osservato.
Sebbene i neutrini siano la seconda particella più abbondante nell’universo dopo i fotoni, la loro interazione debole con la materia li rende molto difficili da rivelare e richiede esperimenti di grandi dimensioni come KM3NeT, che utilizza l’acqua di mare come mezzo di interazione per i neutrini.
Il progetto KM3NeT prevede la costruzione di più rivelatori nelle profondità del Mar Mediterraneo. Attualmente, al largo di Tolone (Francia) il sito KM3NeT-Fr ospita il rivelatore ORCA. Al largo di Portopalo di Capo Passero il sito KM3NeT-It ospita il rivelatore ARCA (Astroparticle Research with Cosmics in the Abyss), fautore della scoperta. Infine, KM3NeT-Gr al largo di Pylos (Grecia) è il sito disponibile per espandere l'infrastruttura di ricerca KM3NeT per una prossima fase di sviluppo.L’annuncio che ufficializza lo straordinario evento viene presentato lo scorso 12 febbraio 2025 in occasione della pubblicazione della ricerca sull’autorevole rivista scientifica internazionale, “Nature”, che ne dedica la copertina. La notizia fa il giro del mondo. 
Questo evento, denominato, “KM3-230213A”, fornisce la prima prova che nell’universo vengono prodotti neutrini di energie così elevate. Il neutrino misurato dal telescopio sottomarino è un inedito messaggero cosmico proveniente da territori ancora inesplorati. L’universo ad alta energia a cui appartiene è il regno di eventi cataclismatici, come l’accrescimento di buchi neri supermassicci al centro delle galassie, le esplosioni di supernova, i lampi di raggi gamma. Eventi questi, ancora non completamente compresi. 
I neutrini sono tra le particelle elementari più misteriose. Hanno una massa piccolissima, quasi nulla, non hanno carica elettrica e interagiscono solo debolmente con la materia. Per queste loro caratteristiche sono messaggeri cosmici molto speciali, in grado di arrivare da molto lontano e indicarci, in un viaggio inverso, la direzione della loro sorgente, e quindi di portare fino a noi informazioni uniche sui fenomeni astrofisici più energetici, consentendoci di esplorare i confini più remoti dell’universo.
Anche la Puglia, coinvolta nel progetto KM3NeT con il Dipartimento Interateneo di Fisica “Michelangelo Merlin” di Bari e le strutture afferenti: INFN Bari, Politecnico di Bari e Università di Bari, ha esultato per il risultato conseguito in un affollato incontro presso la sede dipartimentale. 
“Con questa eccezionale osservazione, tuttora aperta a molteplici interpretazioni, KM3NeT ha aperto la strada verso nuovi orizzonti nell’osservazione dell’universo - spiega Marco Circella, ricercatore della Sezione di Bari dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), coordinatore tecnico della Collaborazione KM3NeT. “Questo neutrino ultraenergetico – continua - potrebbe provenire da una nuova categoria di acceleratori cosmici o potrebbe essere la prima rivelazione di un neutrino cosmogenico”, “Questo risultato è una potente conferma delle potenzialità del nostro esperimento e arriva a premiare l’ampio e articolato impegno portato avanti qui a Bari e in tante altre sedi per tanti lunghi anni. Esso rappresenta un fondamentale passo avanti nell’esplorazione del cosmo per aiutarci a dare risposta ad alcune grandi domande sull’Universo.”
A Bari, presso il Dipartimento di Fisica, le attività di ricerca legate alla neutrino-astronomia sperimentale non sono una novità. Sono state avviate quasi trent’anni fa per iniziativa del prof. Carlo De Marzo dell’Università di Bari. A questa linea di ricerca hanno poi concorso nel tempo un gran numero di persone facenti capo all’INFN, all’Università e al Politecnico di Bari, contribuendo con sviluppi determinanti per la costruzione dell’apparato, la calibrazione, l’analisi dei dati. 
Alla grande infrastruttura sottomarina di ricerca KM3NeT di straordinaria complessità e in via di potenziamento ha contribuito e continuerà a farlo il Dipartimento di Fisica. Il contributo pugliese si è concretizzato nello sviluppo di soluzioni innovative, essenziali per la realizzazione e l’ottimizzazione dell’intero apparato. La sperimentazione in un ambiente marino profondo richiede infatti massimo rigore in tutte le fasi di realizzazione: dal progetto alla costruzione al mantenimento in ambiente marino. 
Il Politecnico di Bari, al quale afferisce il Dipartimento Interateneo di Fisica, è particolarmente coinvolto nel progetto KM3NeT per parte sperimentale, strutturale e ambientale. 
Il prof. Umberto Fratino del DICATECh (Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica) tiene molto al ruolo e al riconoscimento ottenuto dal Politecnico di Bari nel progetto. Dice: “Una infrastruttura di ricerca di queste dimensioni offre grandi prospettive scientifiche ma contestualmente necessita di un controllo attivo e permanente che consenta una valutazione dell'interferenza dei potenziali effetti prodotti sulla matrice ambientale, acqua e sedimenti marini. Il Politecnico di Bari dovrà definire, implementare e gestire il servizio di monitoraggio ambientale del progetto KM3NeT adottando specifiche azioni che consentiranno di eseguire, in condizioni difficili dal punto di vista operativo, indagini approfondite sulla salute dell'ambiente marino.”
Al progetto KM3NeT partecipano 360 ​​scienziate e scienziati, ingegneri, tecnici, studenti di 68 istituzioni di 21 paesi di tutto il mondo. Il contributo dell’Italia è coordinato dall’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, che vi partecipa con gruppi di ricerca attivi presso i Laboratori Nazionali del Sud e le Sezioni di Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Napoli, Padova e Roma, Salerno in collaborazione con gli atenei: Università e Politecnico di Bari, Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Università di Catania, Università degli Studi di Genova, Università Federico II di Napoli, Università degli Studi di Firenze, Università della Campania Luigi Vanvitelli, Università degli Studi di Padova, Sapienza Università di Roma e Università degli Studi di Salerno.

Comunicato stampa.

A Bari il Roadshow RESTART per orientare la  scelta universitaria verso un futuro guidato da innovazione e tecnologia 

Martedì 25 febbraio 2025 dalle ore 10:30
Aula Magna “Attilio Alto”, Politecnico di Bari
Via E. Orabona 4, Bari

Seconda tappa del roadshow nazionale di orientamento e di ispirazione motivazionale per i futuri studentiuniversitari “Connetti il domani, disegna il futuro” a cura di  “RESTART-RESearch and innovation on future Telecommunications systems and networks, to make Italy more smart” e finanziato dall’Unione Europea nel quadro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). L’evento sarà a Bari il 25 febbraio presso l’Aula Magna del Politecnico di Bari a partire dalle ore 10:30.
Il roadshow toccherà otto atenei italiani per ispirare la scelta universitaria degli studenti e delle studentesse delle scuole superiori verso un futuro lavorativo in settori caratterizzati da altissima innovazione e tecnologia nel campo dell’Ingegneria Elettronica e delle Tecnologie Internet.
L’evento è pensato come format motivazionale ed è condotto da Walter Rolfo – ingegnere, coach e autore che, attraverso storie emozionanti e testimonianze di successo, ispirerà i giovani a sognare in grande, per costruire un futuro nel quale possano lasciare un segno. 

Programma degli interventi

  • Saluti istituzionali degli organizzatori di sede: Prof. Luigi Alfredo Grieco – Professore Ordinario di Telecomunicazioni del Politecnico di Bari e Coordinatore Scientifico Spoke 2 RESTART – Integrated Networks and Services  
  • Prof.ssa Arcangela Rago – Ricercatrice Tenure Track e docente di Telecomunicazioni del Politecnico di Bari
  • Ing. Mariarita Costanza – Co-founder e CTO "Macnil"| Co-founder e CEO "Everywhere"
  • Dott. Attilio Guarini – Primario di Ematologia e Terapia Cellulare IRCCS Istituto Tumori "Giovanni Paolo II"
  • Dott.ssa Francesca Portincasa – Direttrice Generale "Acquedotto Pugliese"

 

Il Poliba e le altre università della Puglia, per la Settimana Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili
18 febbraio: luci spente al palazzo del rettorato. 17-21 febbraio gli eventi di moda sostenibile nel campus universitario

Bari, 14 febbraio 2025 – Il Politecnico di Bari, assieme alle altre quattro università pugliesi: Università di Bari “Aldo Moro”, Università del Salento, Università di Foggia, Università LUM “Giuseppe Degennaro” parteciperà all’iniziativa, “M’illumino di Meno”, promossa da Rai Radio2, in occasione della Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili del 16 febbraio.
L’evento, che da quest’anno si estende per un’intera settimana, dal 16 al 21 febbraio, trova sostegno e ragioni nella Legge n. 34/2022.
Nel segno di questa grande mobilitazione, i cinque Atenei pugliesi spegneranno simbolicamente le luci di alcuni edifici rappresentativi, martedì, 18 febbraio, dalle ore 19:00 alle ore 21:00. Il Poliba spegnerà le luci del palazzo del rettorato e dell’amministrazione centrale di via Amendola. 
Il gesto simbolico si inserisce nella rete nazionale di spegnimenti di monumenti, piazze e palazzi istituzionali. L’iniziativa, denominata #CAPIRE (Cinque Atenei della Puglia Insieme per il Risparmio Energetico), intende sottolineare il ruolo cruciale delle Università nella diffusione della cultura della sostenibilità, non solo all’interno delle aule, ma anche nella società e sul territorio.
L’iniziativa rientra nelle attività della RUS Puglia (Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile), che riunisce le 5 Università pugliesi in un percorso collettivo per la transizione ecologica. 

aPer la settimana dedicata a “M’illumino di meno” (16-21 febbraio) inoltre, il Politecnico ha previsto un ricco programmi di eventi dedicati alla moda sostenibile, organizzati in collaborazione con Meit srl, società ESCo (Energy Service Company) specializzata in gestione del patrimonio immobiliare, servizi energetici e di ingegneria. 
M’illumino di Meno. Ideata nel 2005 dal programma Caterpillar di Rai Radio2, nacque il 16 febbraio 2005, giorno dell’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto. Nel corso di vent’anni l’iniziativa, si è sviluppata attorno a tre temi quali: educazione ambientale per promuoverne la consapevolezza; comunità, per dare spazio alle esperienze di chi ha adottato buone pratiche ambientali; partecipazione, per incentivare l’attivismo in prima persona e realizzare iniziative dedicate al risparmio energetico e alla sostenibilità. 
Comunicato stampa.

 

 

 

 

 

 

 

 

I Concerti del PolitecnicoL’Ensamble “Il Canto delle Muse” inaugura la VI edizione
Museo della Fotografia, 18 febbraio, ore 18,30

Bari, 13 febbraio 2025 - Poesie in musica tra Grecia e Italia, vuol rappresentare un confronto fra due grandi rappresentanti dell’universo musicale. Il concerto propone alcune delle più belle canzoni di Nino Rota (1911-1979) e Mikis Theodorakis (1925-2021), celebrate nelle sale da concerto di tutto il mondo. Entrambi amati per la loro produzione musicale nelle colonne sonore e nella musica sinfonica, sono considerati tra i più grandi compositori. Rota, direttore del Conservatorio "Niccolò Piccinni" di Bari, ha creato colonne sonore celebri, spesso eseguite con canto e quartetto. I brani, originariamente pensati per voce e pianoforte, sono stati adattati grazie a software di intelligenza artificiale, che ha determinato l'organico strumentale ideale. È stato scelto un quartetto cameristico con flauto al posto del violino. Il risultato sonoro, grazie all'intelligenza artificiale, ha valorizzato il gruppo flauto e trio d'archi, con sonorità eleganti e dinamiche contenute.
Ad interpretare le sonorità sarà l’Ensamble, “Il Canto delle Muse”, un gruppo strumentale modulare, capace di passare dal trio sino all’orchestra da camera. L’Ensamble, così composto: Simona Giallusi, mezzosoprano; Francesco Scoditti, flauto; Serena Antonacci, violino; Alessandro Partipilo, viola; Maristella Saponari, violoncello, inaugurerà martedì, 18 febbraio, ore 18,30, la VI edizione de “I Concerti del Politecnico” negli spazi del Museo della Fotografia (campus universitario).
Le prenotazioni al concerto sono obbligatorie, aperte a tutti e gratuite sino ad esaurimento posti.  Si può prenotare fino alle ore 12,00 di martedì, 18 febbraio 2025.

PRENOTA QUI il tuo biglietto gratuito “POESIE IN MUSICA TRA GRECIA E ITALIA, OMAGGIO A ROTA E THEODORAKIS”.
Il concerto, “Poesia in musica tra Grecia e Italia” è andato in scena nel 2003 nel Palazzo Achilleion di Corfù, nel 2004 a Brindisi, e nel 2010 ha inaugurato il Convegno Internazionale “Smart Build” presso il Castello Svevo di Bari. 
“I Concerti del Politecnico” è la stagione concertistica del Politecnico di Bari in collaborazione con ARCoPu, Associazione Regionale dei Cori Pugliesi, con i contributi del Ministero della Cultura e della Regione Puglia.

Comunicato stampa.

Parte la sfida dal Politecnico con ARCoPu. Il tema, in 8 eventi, da febbraio a giugno, per cercare relazioni per una nuova arte 

Bari, 28 gennaio 2025 – Dopo le relazioni della Musica con la Matematica dello scorso anno, tema caratterizzate la 5° edizione, il Politecnico di Bari con ARCoPu, l’Associazione Regionale dei Cori Pugliesi, alza il tiro e presenta quello della 6° edizione de “I Concerti del Politecnco”: Musica e Intelligenza Artificiale. Un tema, quello dell’intelligenza artificiale, attualissimo, inflazionato, ma sicuramente entusiasmante e ricco di sorprese se coniugato alla migliore espressione della bellezza: la musica. 
L’edizione 2025 della rassegna concertistica del Poliba, con ARCoPu, il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Puglia, con puntuale rito e continuità è stata presentata questa mattina, 28 gennaio, nella Sala del Consiglio del rettorato dal Rettore, Francesco Cupertino e dal Presidente di ARCoPu, Pierfranco Semeraro. Presenti, Sergio Lella Commissario artistico di ARCoPu e Francesco Martellotta, del Comitato di coordinamento del Poliba.
L’edizione n.6 de “I Concerti”, ha significato continuità nella relazione tra la tradizione scientifica propria del Politecnico e ambienti apparentemente distanti come la musica. “Vogliamo sperimentare nuovi percorsi, nuovi ambienti per nuove sorprese – ha sottolineato il rettore. L’intelligenza artificiale applicata alla musica è la nuova terra di confine, tutta da esplorare. Nell’ottocento l’invenzione della fotografia cambiò il volto della pittura, ma contemporaneamente inventò una nuova espressione artistica pittorica votata a rappresentare non solo la realtà visiva ma anche quella più intima delle sensazioni, delle emozioni. Ecco, la nuova contaminazione con l’Intelligenza Artificiale potrà portare a nuove scoperte, a nuovi mondi”.
Pierfranco Semeraro ha snocciolato contenuti e tappe del percorso artistico previsto dal cartellone 2025 che, da febbraio a giugno, si svilupperà attraverso otto incontri, sette dei quali con la partecipazione di cori. Esordio il 18 febbraio. Gli eventi sono aperti a tutti, previa prenotazione gratuita su Poliba e ARCoPu e avranno luogo nel Museo della Fotografia, nel campus universitario.
Qui date e titoli del programma della 6° edizione de “I Concerti del Politecnico” 

Martedì, 18 febbraio 2025, ore 18.30, Museo della Fotografia campus universitario
POESIE IN MUSICA TRA GRECIA E ITALIA, OMAGGIO A ROTA E THEODORAKIS 
Ensemble Il Canto delle Muse 
Simona Giallusi, mezzosoprano; Francesco Scoditti, flauto; Serena Antonacci, violino; Alessandro Partipilo, viola; Maristella Saponari, violoncello. 

Martedì, 4 marzo 2025, ore 18.30, Museo della Fotografia del Campus 
LA MUSICA. DA PITAGORA ALL' A. I. 
Un discorso a tre voci. Francesco Scagliola, coordinatore del Dottorato di Ricerca in "Composizione Musicale Elettroacustica Computazionale, Modelli Algoritmici Generativi e Complessità Computazionale" del Conservatorio N. Piccinni di Bari dialoga con i dottorandi Rossella Calella e Francesco Vitucci. 

Giovedì, 20 marzo 2025, ore 18.30, Museo della Fotografia del Campus 
SWING "ARTIFICIALE" 
Progetto elaborato attraverso "Suno", potente piattaforma che consente di creare composizioni da un testo attingendo a uno sterminato database. I "Contrabbandisti" Swing Band: Giupy Semeraro, crooner; Giampiero Leo, pianoforte; Mimmo Tursi, clarinetto; Francesco Crescenzio, tromba; Angelo Cito, contrabbasso; Alessio Santoro, batteria.

Martedì, 1° aprile 2025, ore 18.30, Museo della Fotografia del Campus
DONN'AMOR 
Omaggio al nome di donna. Giovanna Carone, voce; Giuseppe Petrella, tiorba; Pippo D'Ambrosio, percussioni Trio Carone Petrella D'Ambrosio.

Martedì, 8 aprile 2025, ore 18.30, Museo della Fotografia
"INSPIRED". THE PURE GOSPEL ENERGY 
I grandi classici della gospel music. 
LA Chorus: Alessio Santoro, batteria; Gianluca Uva, contrabbasso; Maristella Bianco, direttore. In collaborazione con LA CHORUS, Associazione Matera in Musica 

Lunedì, 28 aprile 2025, ore 18.30, Museo della Fotografia 
LA TRADIZIONE INCONTRA L'A.I. 
Michele Marzella, trombone, trombe tibetane; Mattia Morleo, tastiere, elettronica. 

Martedì, 13 maggio 2025, ore 18.30, Museo della Fotografia
LANDSCAPES, PAESAGGI SONORI E PAESAGGI "VIRTUALI"
ARCoPuLab Coro femminile; Sergio Lella, direttore.

Mercoledì, 11 giugno 2025, ore 18.30, Museo della Fotografia
LA RIVOLUZIONE SONORA 
da Johann Sebastian Bach all'Intelligenza artificiale
Poliba Chorus, Alessandro Fortunato, direttore.

Comunicato stampa.

Regione Puglia. Dal 21 gennaio, operativo il Documento Regionale di Valorizzazione dei Tratturi
Per la sua stesura i contributi scientifici e culturali del Politecnico di Bari e dell’Università di Foggia. Entro sei mesi i Comuni dovranno predisporre il proprio Documento locale di valorizzazione

Bari, 23 gennaio 2025 – E’ diventato ufficiale ed operativo il Documento Regionale di Valorizzazione dei Tratturi di Puglia (DRV). Lo ha approvato la Giunta della Regione Puglia (Delibera n.1850 del 23/12/2024) con riferimento alla Legge Regionale n.4/2013, art.15. Il Documento, pubblicato sul supplemento del Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n.6 del 20.01.2025, ha acquisito efficacia dal 21 gennaio scorso. 
Il Documento, che ha coinvolto, assieme agli Uffici regionali, ricercatori e ricercatrici del Politecnico di Bari (Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica - DICATECh) e della Università di Foggia (Dipartimento di Studi umanistici, Lettere, Beni culturali, Scienze della Formazione), rappresenta la seconda tappa del processo pianificatorio della rete tratturale pugliese. 
Il contributo scientifico del Poliba, mediante il DICATECH, ha riguardato la definizione di una strategia di valorizzazione dei tratturi incentrata su almeno tre potenzialità: tratturi elementi chiave della rete ecologica regionale, capaci di penetrare anche nei tessuti urbani; tratturi per lo sviluppo di sistemi di mobilità dolce; tratturi bene pubblico di proprietà demaniale nel quale è possibile sperimentare nuove forme di relazioni fra popolazioni, attività e luoghi. In complementarità con il Poliba, il contributo dell’Università di Foggia si è concentrato sull'analisi e interpretazione della presenza di segni e testimonianze della transumanza nell’identità dei luoghi e dei territori.
Il testo, fissa, inoltre, le regole entro cui devono essere predisposti i “Documenti Locali di Valorizzazione” di competenza comunale. Entro sei mesi infatti, i Comuni, in forma singola o in associazione, dovranno predisporre il proprio Documento locale di valorizzazione come stabilito dal Testo unico delle disposizioni legislative in materia di demanio armentizio (L.R. n. 4/2013, art. 17) e secondo le indicazioni del Documento regionale. 
Il Documento Regionale di Valorizzazione dei Tratturi si candida ad essere inserito quale nuova linea guida all’interno del Piano paesaggistico regionale. 

Comunicato stampa.

XXI edizione. Formazione specialistica post-laurea: 30 posti. Scadenza domande: 31 gennaio

Bari, 21 gennaio 2025 – La recente relazione, "Global Climate Highlights 2024” di Copernicus, pubblicata alcuni giorni fa, ha confermato che il 2024 è stato l'anno più caldo in assoluto e il primo che ha registrato un aumento della temperatura media globale superiore a 1,5ºC rispetto ai livelli preindustriali. Per il continente europeo è stato l’anno in cui la primavera e l'estate sono state le più calde mai registrate.
Nell’area mediterranea gli effetti dei cambiamenti climatici si sono manifestati soprattutto nella riduzione delle piogge, l’aumento della siccità, i processi di desertificazione, la vulnerabilità agli incendi, l'innalzamento della temperatura delle acque e la comparsa di specie tropicali, con conseguenze particolarmente gravi sul benessere e la salute degli abitanti e su settori chiave per l’economia del Mediterraneo, quali l’agricoltura e la pesca.  
Com’è noto, tutte le strategie internazionali e nazionali finalizzate a contrastare i cambiamenti climatici attribuiscono un ruolo chiave alla pianificazione del territorio nella definizione di adeguate misure di mitigazione e adattamento.
Su scala regionale, il documento elaborato dalla Regione Puglia, “Indirizzi per la stesura della Strategia Regionale di adattamento ai cambiamenti climatici (SRACC)”, individua otto pericoli prioritari per la Puglia: alluvioni, allagamenti, frane, siccità, incendi, sicurezza idrica, ondate di calore, erosione delle coste.
Studi e formazione diventano, essenziali per diffondere consapevolezza, corretto uso delle risorse, previsione e gestione di nuove condizioni ambientali sempre più prossime e imprevedibili. In questa direzione è impegnato da tempo il Politecnico di Bari attraverso ricerche, corsi di laurea, di specializzazione. 
Il Master di secondo livello in Pianificazione Territoriale e Ambientale, il più longevo master del Poliba, è diventato, dopo ben 20 edizioni, un percorso di successo formativo qualificante e riconosciuto con l’obiettivo di fornire conoscenze e competenze teoriche e pratiche sempre aggiornate, integrate in una prospettiva multidisciplinare. 
Su questi presupposti, e con collaudata formula, è al nastro di partenza la XXI edizione del Master in Pianificazione Territoriale e Ambientale del Poliba. 
Il percorso didattico, progettato dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica (DICATECH), Responsabile scientifica, prof.ssa Angela Barbanente, intende sviluppare obiettivi formativi quali: progettualità e capacità di gestione di piani e di processi di pianificazione; soluzione e strutturazione problemi di pianificazione; capacità tecniche specialistiche per lavorare in gruppo e di proporsi autorevolmente nel mondo professionale; gestione delle controversie ambientali; innovazione nelle politiche e nelle progettazioni per il territorio e per l’ambiente. 
Tali obiettivi trovano riscontro e giustificazione nella consistente espansione della domanda istituzionale di piani e programmi territoriali e ambientali a ogni livello e sulla conseguente necessità di adeguare capacità e organizzazioni sia pubbliche che private. Inoltre, tale necessità, è sottolineata dal progressivo diffondersi, a livello europeo, di competenze sufficientemente standardizzate nel campo, come pure dalla nascita in Italia di uno specifico segmento di albo professionale. 
Le caratteristiche del Master. Il Corso, a numero chiuso, max 30 partecipanti, di durata annuale, è erogato in lingua italiana. La frequenza è articolata in due incontri pomeridiani a settimana, concordati con i candidati in occasione del colloquio, nella fascia oraria 15:00 – 19:30. Le lezioni sono erogate a distanza per l’80% del monte ore complessivo ed in presenza per le rimanenti presso il Politecnico di Bari, Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica, Campus Universitario, per una attività formativa di 1500 ore.  Dodici i moduli previsti: Modelli matematici per l’Ingegneria Ambientale; Pianificazione della Mobilità e dei Trasporti; Selvicoltura; Idraulica Ambientale e Territoriale; Biologia Ambientale; Economia Ambientale, Ingegneria e Pianificazione Territoriale; Sistemi Organizzativi; Fisica Tecnica Ambientale; Geologia Ambientale; Sistemi Informativi Territoriali; Geomatica. Stage facoltativo. Tesi finale, per una acquisizione totale di 60 crediti formativi universitari. (CFU). Le discipline di insegnamento sono suddivise in due semestri: primo semestre, febbraio 2025, secondo, ottobre 2025. 
Requisiti di ammissione. Possono partecipare al Master, coloro che sono in possesso di: laurea specialistica, laurea magistrale, laurea vecchio ordinamento. I candidati laureandi possono essere ammessi “con riserva”. Sono previste e/o ammesse borse di studio e/o premi, altre agevolazioni. I candidati, per poter partecipare alla selezione hanno tempo sino al 31 gennaio. Le informazioni nel dettaglio sono presenti sul sito del Poliba, nella sezione dedicata ai Master: https://www.poliba.it/didattica/master. I candidati al Master saranno selezionati in base ad una valutazione curriculare ed un colloquio attitudinale. Per ogni informazione in merito all’organizzazione didattica e al funzionamento del Master, gli interessati possono rivolgersi al dott. Biagio Palombella, responsabile settore post lauream del DICATECh, Politecnico di Bari, al seguente indirizzo: biagio.palombella@poliba.it.
Il diploma Master sarà rilasciato dal Politecnico di Bari.

Comunicato stampa.

 

Architettura. “da Vinci’s Bridge”, un omaggio alla geometria del ponte sul Bosforo progettato da Leonardo

Il primo ponte pedonale d’Italia stampato con tecnologia 3D
Gli scarti delle lavorazioni lapidee diventano materia prima per la sua costruzione. Il progetto è stato sviluppato al Poliba, con la partecipazione della startup pugliese “B&Y” e l’azienda specializzata WASP. Il ponte, autoportante, ecosostenibile, ha una luce di sette metri. Il Comune di Valledolmo, in Sicilia, interessato alla costruzione

Bari, 14 gennaio 2025 – Passato e futuro, tradizione e nuove tecnologie, votate alla sostenibilità e all’economia circolare, possono trasformare lo scarto in risorsa. E quello prodotto dalle lavorazioni lapidee diventa nuova materia prima per l’arte del costruire. Un’alleanza importante per regioni come la Puglia, secondo bacino estrattivo italiano con quattro aree produttive diverse: Apricena, Trani, Fasano-Ostuni e Lecce e relativo indotto.
L’alleanza, messa in evidenza dalla stereotomia, l’arte della geometria e del taglio dei conci per costruzioni, ha trovato nelle nuove tecnologie delle stampanti di grandi dimensioni in 3D un importante alleato. Proprio la stereotomia (dal greco, Στερεός "solido" e Τομή "taglio"), e relative applicazioni in ambito 3D, vanta nel Politecnico di Bari una ventennale esperienza. Studi, sperimentazioni, prototipi, prodotti, hanno fiancheggiato nel corso del tempo una tecnologia che conosciuto una rapida evoluzione. “Stereotomia e prime applicazioni in 3D è stato il tema della mia tesi di dottorato di ricerca (titolo, Il paradigma stereotomico nell’arte del costruire 2003) al Politecnico di Bari”, dice Giuseppe Fallacara, oggi ordinario di progettazione architettonica presso il Dipartimento di Architettura (Arcod) dello stesso ateneo e coordinatore del dottorato, “Progetto per il patrimonio: Conoscenza, Tradizione e Innovazione”. Nel corso dei due decenni - aggiunge - molte tesi di laurea e di dottorato dedicate al tema, hanno costruito, anche in collaborazione con altre sedi universitarie estere, un percorso di conoscenza scientifica di assoluto rilievo”.
In questo percorso di ricerca e formazione figura il progetto, “da Vinci’s Bridge”. Si tratta della costruzione, mediante stereotomia abbinata alla stampa 3d di grandi dimensioni e l’uso di materiali eco-responsabili, di un ponte pedonale.
Il progetto è stato dedicato al grande Maestro del Rinascimento, Leonardo che propose nel 1502 al Sultano di Istanbul, Bayezid II la costruzione di un colossale ponte (mai realizzato) sul Bosforo. 
Progetto e costruzione ha impegnato il team Poliba composto da prof. Giuseppe Fallacara, arch. Ilaria Cavaliere, arch. Angelo Vito Graziano (FabLab Poliba), ing. Claudio Gallo, arch. Francesco Ciriello con la collaborazione della startup di Gravina in Puglia, B&Y, (co-finanziatrice di una borsa di dottorato di ricerca) dott. Vincenzo Gurrado, e dell’azienda specializzata in grandi stampanti 3D, WASP di Massa Lombarda (RA). 
Dopo oltre un anno è stato completato il prototipo, primo esempio italiano, di struttura ecosostenibile, autoportante con utilizzo di materiali innovativi derivati da scarti di lavorazione. Per la sua costruzione è stata impiegata una malta a basso impatto ambientale composta da polveri lapidee di scarto e un legante a base di geocalce. “Questa soluzione capace di trasformare i residui di lavorazione in soluzioni sostenibili per la stampa 3D, ha dimostrato le potenzialità del riutilizzo dei materiali di scarto nel settore delle costruzioni e del design” – aggiunge Fallacara. 
Con una luce di 7 m il “da Vinci’s Bridge”, rappresenta uno dei risultati più rilevanti finora raggiunti per queste proporzioni e con questa tecnologia e colloca il Poliba tra le poche università al mondo attive nel campo della stampa 3D applicata all’architettura, accanto a istituzioni come l’ETH di Zurigo, la Ball State University di Muncie (USA), l’Institute for Advanced Architecture of Catalonia di Barcellona e l’Eindhoven University of Technology.
Il prototipo è stato inaugurato il 20 dicembre scorso a Gravina di Puglia alla presenza del sindaco della città, Fedele Lagreca.
L’iniziativa, pubblico-privata, rappresenta un punto di partenza per ulteriori sviluppi. I prossimi passi includono la valutazione delle proprietà meccaniche dei materiali utilizzati e il perfezionamento del processo di stampa. Questi risultati potrebbero aprire la strada a nuove applicazioni nel settore architettonico, promuovendo una visione più sostenibile e tecnologicamente avanzata, coniugando l’antica disciplina della stereotomia e delle costruzioni archivoltate alla stampa 3D di grandi dimensioni.
E intanto, l’eco della sua inaugurazione non si è fatto attendere: il Comune di Valledolmo, in provincia di Palermo, ha manifestato interesse alla progettazione e realizzazione di un ponte similare stampato in 3D per il proprio contesto paesaggistico turistico.

Comunicato stampa.