Form di ricerca

Comunicati Stampa 2017

Spazio. Il moltiplicarsi dei satelliti sulle orbite terrestri crea un pericoloso affollamento e detriti

L'Organizzazione internazionale per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico pubblicherà la ricerca nel 2022 

Bari, 9 novembre 2021 - Il tema dei detriti spaziali è oggigiorno di grande interesse per la comunità scientifica. Con l’incremento dei satelliti nelle orbite terrestri, la sostenibilità dello spazio sta assumendo una rilevanza sempre maggiore nel dibattito politico e industriale. Esiste infatti un rischio sempre maggiore di arrivare ad un punto di non ritorno, in cui intere regioni dello spazio potrebbero diventare inutilizzabili data la congestione troppo elevata dovuta dalla presenza di satelliti e detriti. 
In questo contesto, varie organizzazioni internazionali si stanno impegnando a coordinare e a definire un piano d’azione. Tra queste troviamo l’OCSE, l'Organizzazione internazionale per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, che ha di recente coordinato un progetto, “OECD Project on the Value and Sustainability of Space-Based Infrastructure” invitando università ed enti di ricerca di tutto il mondo a contribuire su questo tema. 
Il Politecnico di Bari ha partecipato al progetto dell'OCSE, con un gruppo di lavoro formato dai dottorandi in “Ingegneria e Scienze Aerospaziali”Davide Vittori ed Elena Ancona, e dal dottorando in “Ingegneria Gestionale” Claudio Loporcaro, con il supporto dei proff. Antonio Messeni Petruzzelli e Angelo Natalicchio del Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management del Poliba, e da Pierluigi Righetti, Flight Dynamics Manager presso l’organizzazione EUMETSAT. 
Il lavoro condotto dai dottorandi è stato valutato positivamente dall’OCSE e da varie agenzie spaziali nazionali e sarà pubblicato nel 2022 in un report dell’OCSE su “Space Sustainability”.
Nella ricerca, dal titolo, “Space Debris Impacts Assessment: Identifying the Costs Caused by an Irreversible Deterioration of the Orbital Regimes”, gli autori affrontano il problema della congestione nelle orbite terrestri, svolgendo analisi di tipo qualitativo e quantitativo. A livello qualitativo, vengono identificate le conseguenze dirette e indirette collegate alla presenza di detriti e al rischio da essi posto, rappresentate come sistema dinamico di causa ed effetto. Questa metodologia innovativa evidenzia i rischi a lungo termine dovuti ai detriti spaziali, che vanno ben oltre le ricadute immediate – come la probabilità più alta di collisione per i satelliti operativi – capaci di innescare quindi una reazione a catena che potrebbe causare ingenti costi socio-economici. 
A livello quantitativo i costi sono stati determinati con un modello economico basato sulla tecnica del Valore Attuale Netto. Il lavoro ha dapprima identificato le attività economiche che dipendono dalle infrastrutture spaziali, andando a specificare il totale valore economico che dipende dai satelliti. In seguito, è stato possibile calcolare il valore totale stimato dell’economia spaziale. 
La ricerca inoltre, si è concentrata nell’identificare la probabilità di un evento catastrofico nelle orbite più sensibili (es. 800 km in Low Earth Orbit). Per fare ciò sono stati utilizzati tools sviluppati da ESA (MASTER/DRAMA) e valori di riferimento relativi a missioni operative in EUMETSAT in regimi simili a quelli analizzati. L’obiettivo era quello di identificare la quantità soglia di detriti oltre la quale i costi operativi per un satellite in una determinata regione dello spazio sono così alti da non giustificarne l’utilizzo. Infine, combinando il dato economico e quello statistico - è stato calcolato il costo economico globale legato alla congestione di intere orbite dovuta alla eccessiva presenza di satelliti e detriti. 
Con le dovute approssimazioni, il risultato finale indica che circa 1.3 mila miliardi di dollari di valore economico potrebbero essere persi se la congestione delle orbite non dovesse essere risolta rapidamente. Tale valore, come è evidente, indica l’importanza del tema e della necessità di un’azione tempestiva nel contrastare l’attuale andamento.  

Comunicato stampa.

Studenti & Lavoro. L'iniziativa è di un gruppo di studenti del Poliba

Bari, 2 novembre 2021 – Il movimento delle Junior Enterprise nasce a Parigi, nel 1967 presso l'Università di ESSEC con il coinvolgimento degli studenti universitari. Le iniziative, ad esso legate, si diffondono in tutta Europa. Le Junior Enterprise, costituitesi nella forma di associazione no profit, apolitica e non religiosa, consentono agli studenti universitari di mettere in pratica le loro conoscenze teoriche attraverso la realizzazione di progetti e studi commissionati da aziende e istituzioni.
In Italia la prima Junior Enterprise nasce nel 1988 a Milano, presso l'Università Bocconi. Nel 1992 si costituisce la confederazione europea con sede a  Bruxelles. Oggi, presso gli atenei italiani, si contano 30 Junior Enterprise, ognuna con specifico nome. A queste, da qualche mese, si è aggiunta, JEBA (Junior Enterprise Bari), la prima Junior Enterprise di Puglia.
JEBA, secondo i fondatori, nasce con l’obiettivo di creare un’interfaccia imprenditoriale per garantire un rapido inserimento dei giovani nel mondo lavorativo. Sono soprattutto i settori dell'ingegneria e del design quelli più vicini a JEBA. Alla base delle azioni che saranno messe in campo figura il principio del “learning by doing” che punta a ridurre il divario tra le conoscenze teoriche e la loro applicazione.
Fautori dell'iniziativa sono gruppo di studenti del Poliba che così la rappresentano: Cosimo Carpentiere (Presidente), Francesco Cafforio (Vicepresidente), Enrico Boffetti (Segretario Generale), Christian Leone (International Manager) ed Eleonora Giammarini (Tesoriere).
Per aderire all'iniziativa e per approfondimenti,  www.jeba.it e relativi canali social.

Comunicato stampa.

 

 

Studenti & Lavoro. L'iniziativa è di un gruppo di studenti del Poliba

Bari, 2 novembre 2021 – Il movimento delle Junior Enterprise nasce a Parigi, nel 1967 presso l'Università di ESSEC con il coinvolgimento degli studenti universitari. Le iniziative, ad esso legate, si diffondono in tutta Europa. Le Junior Enterprise, costituitesi nella forma di associazione no profit, apolitica e non religiosa, consentono agli studenti universitari di mettere in pratica le loro conoscenze teoriche attraverso la realizzazione di progetti e studi commissionati da aziende e istituzioni.
In Italia la prima Junior Enterprise nasce nel 1988 a Milano, presso l'Università Bocconi. Nel 1992 si costituisce la confederazione europea con sede a  Bruxelles. Oggi, presso gli atenei italiani, si contano 30 Junior Enterprise, ognuna con specifico nome. A queste, da qualche mese, si è aggiunta, JEBA (Junior Enterprise Bari), la prima Junior Enterprise di Puglia.
JEBA, secondo i fondatori, nasce con l’obiettivo di creare un’interfaccia imprenditoriale per garantire un rapido inserimento dei giovani nel mondo lavorativo. Sono soprattutto i settori dell'ingegneria e del design quelli più vicini a JEBA. Alla base delle azioni che saranno messe in campo figura il principio del “learning by doing” che punta a ridurre il divario tra le conoscenze teoriche e la loro applicazione.
Fautori dell'iniziativa sono gruppo di studenti del Poliba che così la rappresentano: Cosimo Carpentiere (Presidente), Francesco Cafforio (Vicepresidente), Enrico Boffetti (Segretario Generale), Christian Leone (International Manager) ed Eleonora Giammarini (Tesoriere).
Per aderire all'iniziativa e per approfondimenti,  www.jeba.it e relativi canali social.

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Materie STEM. Per tre settimane le scuole di Puglia nel campus. Inaugurazione, 3 novembre

Dal 4 al 19 novembre, l’innovativa aula, dedicata alle materie STEM, ospiterà gli studenti delle prime classi delle scuole superiori della Regione Puglia. Nella “Newton Room” gli studenti potranno sperimentare l’uso di attrezzature come i simulatori di volo 

Bari, 29 ottobre 2021 – Mercoledì, 3 novembre, ore 11:30, sarà inaugurata presso il Politecnico di Bari la “Newton Room”, l’aula esperienziale dedicata alle materie STEM promossa in Italia da Boeing, in collaborazione con ScuolAttiva Onlus e l’Ente no-profit norvegese FIRST Scandinavia.
L’aula mobile “Pop-up Newton Room”, installata al Politecnico di Bari, nel campus universitario, nei pressi dell'atrio “Cherubini”, costituirà la prima tappa in Italia dell’implementazione del progetto, finalizzato a incentivare nei ragazzi l’apprendimento delle discipline STEM (Science, Technology, Engineering, Maths). L'iniziativa, già avviata con successo in diversi paesi europei ha coinvolto Spagna, Polonia, Francia, Germania, Belgio, Olanda e Gran Bretagna.
In collaborazione con Boeing Italia e ScuolAttiva Onlus, l’expertise del Politecnico di Bari introdurrà studenti, insegnanti e autorità educative al “Mobile Newton Concept” di FIRST Scandinavia, con l’intento di ispirare i giovani all’interesse verso le materie STEM attraverso l’utilizzo di attrezzature tecnologiche. 
L’iniziativa è rivolta alle prime classi delle scuole secondarie di secondo grado della Regione Puglia. I ragazzi e le ragazze delle classi aderenti al progetto potranno visitare la Pop-Up Newton Room dal 4 al 19 novembre.
Il motto del progetto Newton, “shape the future through great learning experiences” (ovvero ridisegnare il futuro grazie a grandi esperienze di apprendimento) è in linea con quello del Politecnico di Bari “de’ remi facemmo ali”, che puntualizza come la volontà e il desiderio di conoscenza siano il motore di ogni azione dell’intelletto umano. 
Dal connubio di queste visioni sul learning delle nuove generazioni di studenti nativi digitali nasce questa esperienza partecipativa sull’aerospazio, che consentirà a diverse scuole della Regione Puglia di sperimentare l’uso di attrezzature a dir poco entusiasmanti, come i simulatori di volo, e di apprezzare sul campo, grazie ad attività didattiche partecipate, l’uso di quelle conoscenze scientifiche che spesso appaiono nozionistiche e di poco interesse per alunni abituati ad apprenderle sui banchi di scuola o dietro lo schermo di un computer.
Nonostante i problemi legati alla pandemia, tutti gli attori del progetto hanno fortemente voluto un’attività in presenza per suscitare negli studenti la voglia di confrontarsi e di sentirsi membri di un gruppo per apprendere e crescere insieme.
Insieme a Boeing, l’organizzazione no-profit FIRST Scandinavia porterà l’esperienza di apprendimento di Newton in Italia dopo aver sperimentato con successo questo formato in vari Paesi d’Europa, fra cui la Norvegia, dove ad oggi esistono più di 40 aule Newton. 
All’inaugurazione (ore 11,30) parteciperanno, oltre al Rettore del Politecnico di Bari, prof. Francesco Cupertino, la Presidente di Boeing Italia, ing. Angela Natale, la Presidente di ScuolAttiva onlus, dott.ssa Simona Frassone, il fondatore di FIRST Scandinavia, Per-Arild Konradsen, nonché le massime autorità della città di Bari, della Regione Puglia, nonché i docenti e gli studenti delle scuole coinvolte.
Dicono sull'iniziativa. “Siamo davvero lieti di continuare a investire nella promozione delle materie STEM in Italia”, ha dichiarato Angela Natale, Presidente di Boeing Italia e Managing Director per il Sud Europa. “Con l’installazione della Newton Room a Bari, grazie alla collaborazione del Politecnico e di tutte le parti coinvolte, Boeing intende promuovere l’importanza dell’educazione attiva e inclusiva per creare una generazione di giovani cittadini responsabili e consapevoli, favorendo il pieno sviluppo delle loro potenzialità e ponendo i presupposti per la loro crescita professionale e personale”.
“La Puglia è una realtà sempre più attiva nel settore dell’industria aerospaziale e la scelta di Boeing di far ‘atterrare’ questa iniziativa europea a Bari ne è la dimostrazione! – dice il Rettore del Politecnico di Bari, 
Francesco Cupertino. “Sono molto fiero – continua - che Boeing abbia voluto rafforzare i rapporti con la nostra regione scegliendo, tra tutti gli atenei italiani, il Politecnico di Bari come valido partner scientifico per promuovere tra i giovani pugliesi la passione per le materie STEM: ali, per parafrasare il motto del Politecnico, per poter spiccare il volo verso il loro futuro”.
“Siamo entusiasti di presentare il Newton Concept in Italia. Si tratta di un’opportunità per fornire a studenti e insegnanti nuovi programmi e metodi educativi che stimoleranno la curiosità, la motivazione e la passione per l’apprendimento STEM. Grazie alla grande partnership con ScuolAttiva Onlus e il Politecnico di Bari, siamo al completo per l’intero programma, ma speriamo che questo primo progetto porti a Newton Rooms permanenti come risorsa per la comunità”, ha affermato 
Stian Elstad, amministratore delegato di FIRST Scandinavia.

Comunicato stampa.

V edizione. On line (20 ottobre) e in presenza (26 ottobre) nel campus universitario
L’iniziativa è l’appuntamento annuale che, coinvolgendo diverse realtà produttive, mette a contatto il mondo del lavoro con i giovani del Poliba

Bari, 16 ottobre 2021 – Un'Agorà virtuale, on line, il 20 ottobre, in presenza invece, il 26 (campus universitario) con un solo obiettivo: favorire l'incontro della domanda delle imprese alla ricerca di personale qualificato e quella di neo laureati e laureandi del Politecnico di Bari alla ricerca della loro occasione di lavoro. Questa è la Career Fair, l'appuntamento annuale, giunta alla V edizione, promossa dal Politecnico di Bari con il supporto dell'Ufficio Placement. 
L'evento 2021, coinvolgerà diverse importanti realtà produttive, studi professionali, enti e istituzioni territoriali, nazionali ed internazionali, interessate a ricercare e assumere nuove e qualificate risorse umane. 
Le caratteristiche della manifestazione on line sono analoghe a quelle delle precedenti edizioni svolte in presenza all’interno del Campus. La giornata del 20 ottobre, dalle ore 9,30 alle 17,30, prevede, infatti, sessioni di job matching, workshop, laboratori e convegni su tematiche legate al mondo del lavoro. 
Nella piattaforma della Fiera virtuale https://careerfair.poliba.it/, è prevista  un’area comune in cui ogni azienda, studio o ente partecipante avrà il proprio stand virtuale nella formula semplice o con più room per incontri e colloqui, dal quale potrà realizzare webinar, presentazioni e laboratori e comunicare, via chat, con i laureati e gli studenti interessati.
Gli studenti e neo laureati, da parte loro, per incontrare le Aziende possono iscriversi gratuitamente alla Career Fair 2021 attraverso la piattaforma indicata ed eventualmente caricare il proprio curriculum. Durante la giornata del 20 ottobre potranno visitare gli stand virtuali delle aziende, assistere ai webinar, chattare con i responsabili, lasciare il proprio curriculum digitale e sostenere videocolloqui.
I partecipanti all'evento online riceveranno anche l'invito a svolgere colloqui in presenza presso la sede del Politecnico. 
Qui di seguito, le aziende partecipanti alla V edizione della Career Fair on line del 20 ottobre: ABB; Accenture; Akronos Technologies; Alten; Alleanza Assicurazioni; Amplifon; ASEM; Auriga SpA; Baker Hughes; Bosch; Brainpull; BurdaForward Italia Srl; Capgemini Italia; Casa Zero; Comer Industries; Confindustria Bari e Barletta-Andria-Trani sezione Meccanica, Elettrica ed Elettronica; Credem; Dedagroup; Dedalus; Deloitte; Domar; Edison; EY; FAAC; Fedegari; Fincons Group; Generali; Gi Group; Gruppo Pittini; Imola Informatica; ICAM; InfoCamere; Intellera Consulting; Intesa Sanpaolo; Job Italia; KPMG; Lavoropiù; LIDL; Martur Fompak International; Masmec; Mazars; Minsait; OSAI; PWC; QiBit; Ringmaster; Smart4p; Snam; Soft Strategy; Sorgenia; Spindox; Storm Reply; Synergie; Teleperformance; Tetra Pak; Temera; Umana; Webuild.
Career Fair in presenza. Nella giornata di martedì, 26 ottobre (ore 9,00-13,00), aziende, studi professionali, enti e istituzioni avranno la possibilità di incontrare fisicamente i candidati per colloqui rapidi presso una postazione dedicata e/o di svolgere mini presentazioni aziendali, nel pieno rispetto delle normative previste per la gestione delle situazioni derivanti dalla emergenza Covid. 
Nell'occasione, in presenza, presso il Campus, ci saranno 12 aziende che svolgeranno dei seminari sul palco allestito nell’Atrio “Cherubini”. Queste sono: BurdaForward Italia Srl; Casa Zero; EY; FAAC; Gi Group; ICAM; Imola Informatica; InfoCamere; OSAI; Smart4p; Synergie; Temera. Mentre altre 17 aziende: Akronos Technologies; Domar; Martur Fompak International; Masmec; Umana; BurdaForward Italia Srl; Casa Zero; EY; FAAC; Gi Group; ICAM; Imola Informatica; InfoCamere; OSAI; Smart4p; Synergie; Temera svolgeranno colloqui con i candidati prenotati.
Nel pomeriggio, dalle 16,00 alle 18,00, è prevista l'iniziativa “Nobilita” organizzata, in collaborazione con il Poliba, da “FiordiRisorse” - la business community premiata nel 2008 da LinkedIn come “Best practice italiana” e “SenzaFiltro”il giornale della cultura del lavoro, edito da FiordiRisorse.
Nobilità prevede l'incontro pubblico, “La Bussola del lavoro punta a sud” a cui parteciperanno:Francesco Cupertino, Rettore Politecnico di Bari; Mariangela Turchiarulo, Delegata del Rettore al Placement e alla Comunicazione istituzionale del Politecnico di Bari; Antonio Decaro, Sindaco di Bari; Marco Scippa, Direttore HR Angel Company;  Marina Mastromauro, AD Granoro; Mariarita Costanza, AD Everywhere Tew; Cecilia Stallone, HR Manager Barili; Monica Abbinante, Navigator Anpal Servizi; Daniele Manni, Docente di imprenditorialità giovanile; Marco Leo, Head of Life Ray Commerce;  Lucio Zanca, Docente Università di Bologna. 
Il commento. “La Career Fair è diventata, negli anni, un appuntamento molto atteso dalle aziende che desiderano reclutare i giovani talenti del Politecnico di Bari – dice la prof. Mariangela Turchiarulo, Delegata del Rettore al Placement e alla Comunicazione istituzionale del Politecnico di Bari. Con il mio collega Giuseppe Acciani – continua - grazie ad un lavoro sinergico tra l’Ufficio Placement e la Cesop HR Consulting Company, siamo riusciti, per questa V edizione, a garantire una modalità di fruizione mista per ben 63 aziende e oltre 480 giovani laureati. Dopo l’incontro, nella fiera virtuale del 20 ottobre, dedicato alla presentazioni aziendali e all’interazione con i candidati, nella giornata del 26, l’Agorà del nostro Campus – l’Atrio Cherubini – tornerà a popolarsi, finalmente, di incontri in presenza, per i colloqui individuali programmati in agenda. Per questa edizione, i settori d’elezione, maggiormente rappresentati da importanti realtà produttive del territorio nazionale, riguardano principalmente il campo dei servizi ingegneristici ad alta tecnologia, quello dell’automotive, dell’industria ferroviaria, delle infrastrutture energetiche, delle costruzioni, delle tecnologie di precisione, della robotica e della meccatronica, delle innovative tecnologie IoT, dei servizi integrati a sostegno dei progetti di sviluppo industriale”.

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La ricerca in vetrina. Il FabLab del Poliba al “Maker Faire 2021” di Roma

Bari, 9 ottobre 2021 – La ricerca spesso genera nuovi strumenti tecnologici capaci di soddisfare bisogni e servizi. E' il caso di un progetto, denominato, “Cross the Gap”, in vetrina a Roma al “Maker Faire 2021”, reso concreto dall'attivo laboratorio di fabbricazione digitale e coworking, Fab Lab del Poliba, che ha sede a Bitonto.
L'attenzione verso i temi dell'accessibilità e dell'inclusione, allargato a persone con disabilità o difficoltà specifiche ha incentivato studi e sperimentazioni per approdare ad una prima applicazione grazie alla collaborazione con il MArTA (Museo Archeologico Nazionale di Taranto). Il progetto infatti, propone di estendere la fruizione dei beni culturali presenti nel MArTA anche all’utenza con diverse abilità, sfruttando le possibilità offerte dalla fabbricazione digitale. I reperti archeologici del MArTA saranno i protagonisti di queste esperienze, attraverso riproduzioni al vero realizzate con l’ausilio delle nuove tecnologie, quali scansione e stampa 3D. Le riproduzioni potranno così essere utili alla creazione di un percorso museale tattile, allestito accanto a quello tradizionale, dedicato a ciechi e ipovedenti, rendendo accessibili al tatto i valori testimoniali in essi racchiusi e il loro significato storico-culturale-artistico.
Il progetto si riassume così: alle opere realizzate in 3D seguirà l’applicazione di vernici capaci di trasmettere corrente a bassissima tensione a schede elettroniche, appositamente programmate, che permetteranno di attivare l'audio descrizione delle opere sottoposte al tatto dell'utente. Al movimento tattile sull'opera dunque, si unirà la descrizione audio in tempo reale.
Il progetto e i prototipi realizzati con la tecnologia 3D, presenti nello spazio dedicato e presidiato dai ricercatori e studenti del Fab Lab Poliba (coordinatore e responsabile, prof. Nicola Parisi) alla IX edizione del “Maker Faire Rome 2021” ha già suscitato, dalla giornata inaugurale (8 ottobre), grande interesse e curiosità. 
Maker Faire 2021, evento europeo dedicato all'innovazione, organizzato dalla Camera di Commercio di Roma, è in corso di svolgimento (8 al 10 ottobre) a Roma, presso il Gazometro Ostiense.L'iniziativa, in presenza e online, vede la partecipazione di 250 espositori tra makers, imprese, istituzioni, scuole, università e centri di ricerca. Sei aree tematiche e 11 espositive accolgono i temi che spaziano dall’agritech al foodtech, dal digital manufacturing alla robotica, dall’intelligenza artificiale alla mobilità, dall’economia circolare alla salute, dall’IoT al recycling fino alla data science e al design thinking, oltre al Maker Art e Maker Music dedicate all’intersezione tra arti, musica, scienza e tecnologia.
Il laboratorio FabLab Poliba è oggi un punto di riferimento sui temi dell'avanzamento tecnologico interdisciplinare nei settori della formazione e della ricerca rivolgendosi al mondo della scuola, dell'università, degli istituti culturali e dell'impresa, oltre che all'intera comunità metropolitana e regionale. Sostiene l'innovazione e la cultura digitale applicata al potenziamento delle risorse del nostro territorio, proponendosi come incubatore per la crescita e la competitività e mettendo a disposizione tutta la componente umana con il suo know how, gli spazi e le attrezzature.

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Editoria. Al Poliba, presentazione della rinnovata rivista di settore, “U+D, Urbanform and Design”

Bari, 7 ottobre 2021 – La morfologia urbana, definita, come studio della forma del costruito, riveste centralità nello studio delle città. Lo studio della forma urbana inoltre, è il territorio che meglio permette di distinguere filoni di ricerca e affinità. La “scuola italiana” attribuisce alle ricerche sulla forma della città caratterizzazioni legate ad un fondo umanistico e storico e ne vede i veri strumenti della sostenibilità e della rigenerazione attraverso lo studio attento del mondo costruito e della sua forma.
Questi temi, sono molto cari alla rivista scientifica di settore, “U+D, Urbanform and Design”, nata nel 2014 come complementare strumento di comunicazione dedicato alla lettura e al progetto di architettura ma anche come contributo italiano alla società scientifica “International Seminar on Urban Form” (Isuf).
Dopo un percorso durato sette anni, “U+D, Urbanform and Design” si rinnova. “Credo che nella vita di ogni rivista - dice il direttore della rivista, prof. Giuseppe Strappa dell'Università La Sapienza di Roma già direttore
 del 
Dipartimento 
ICAR
 (
Scienze
 dell'Ingegneria
 Civile 
e 
Architettura) del 
Politecnico
 di 
Bari - esistano momenti di riflessione e rigenerazione: si getta uno sguardo al lavoro fatto e si fanno bilanci, si scompone e ricompone cercando un nuovo ordine, si guarda con occhi nuovi al futuro e si fanno progetti. Il numero 15 di U+D, costituisce per noi uno di questi nodi. È il risultato di un notevole impegno di tutta la redazione (a cui partecipano diversi docenti e ricercatori del Politecnico di Bari) e lo presentiamo per questo con qualche aspettativa. Esso si pone principalmente l'obiettivo di tentare di fare il punto sulla condizione attuale della ricerca in Italia in tema di morfologia urbana, particolarmente nelle scuole di architettura.”
Il numero 15 della rivista “U+D, Urbanform and Design” sarà presentata domani, venerdì, 8 ottobre, ore 15,00 al Poliba, nell'aula magna “Domus Sapientiae” del DICAR (Dipartimento di Scienze
 dell'Ingegneria
 Civile 
e 
Architettura - campus universitario) nel corso dell'incontro sul tema, “La ricerca di morfologia urbana in Italia”
Ai saluti del Rettore, Francesco Cupertino si uniranno quelli della prorettrice, Loredana Ficarelli, del neo direttore del DICAR, Carlo Moccia e del presidente dell'Ordine degli Architetti della Provincia di Bari, Cosimo Damiano Mastronardi.
Attesi gli interventi e le relazioni dei proff.: Franco Purini (Università La Sapienza Roma); Alberto Ferlenga (IUAV Venezia); Jorg H. Gleiter (Technische Universitat Berlino).

L'evento potrà essere seguito anche attraverso l'indirizzo, http://bit.ly/3lUhjlZ

Comunicato stampa.

 

 

 

53° edizione. Con il Dipartimento ICAR, a Verona, dal 29 settembre al 2 ottobre

Alla manifestazione, leader mondiale per l’industria del settore litico, i prototipi di architettura e design elaborati nel Politecnico

Bari, 27 settembre 2021 - Il Politecnico di Bari, con il Dipartimento ICAR, prenderà parte alla 53° edizione di  Marmomac, il salone internazionale specializzato di Verona dedicato ai materiali lapidei e alle nuove tecnologie di settore, in programma dal 29 settembre al 2 ottobre. 
Marmomac è la manifestazione leader mondiale per l’industria del settore litico e ne rappresenta l’intera filiera: dai prodotti grezzi ai semilavorati e finiti, dai macchinari e le tecnologie per la lavorazione alle possibili applicazioni della pietra nell’architettura e nel design. 
Il valore simbolico del tempo in relazione alla pietra naturale sarà il tema portante di “The Italian Stone Theatre – Time in Stone”, la sezione culturale della manifestazione, parte integrante del programma dell’edizione 2021. A tale sezione, ideata nel 2015, come spazio di sperimentazione creativa e di incontro tra aziende e progettisti parteciperà il Dipartimento ICAR del Poliba con il prof. Giuseppe Fallacara e l’arch. Maurizio Barberio, fondatori del “New Fundamentals Research Group”. 
L'iniziativa, “The Italian Stone Theatre – Time in Stone” accoglierà e proporrà al pubblico manufatti, opere, perlopiù prototipi, legati all'architettura e al design.
Il Poliba con il Dicar, presenterà studi e ricerche dedicate al tema, “Innovazione e tradizione” e troverà una sintesi espressiva nell'opera, “Virtual Lithic Screens”, realizzata in collaborazione con “Stilmarmo srl” e le aziende partner “Mosaico Digitale”, “Piccinini Marmi” e “CNC Design”. La proposta di architettura e design si compone in due “medaglioni” sospesi, uno circolare e l’altro romboidale, realizzati con la pietra di Apricena (FG), che consentono di diventare uno schermo filtrante tra interno ed esterno, le cui ombre si proiettano e si mescolano.
Il Politecnico inoltre, è stato invitato a esporre tre prototipi di ricerca: “Trivault, Luminescent Geometric Marble e Fleur de Ville”, elaborati dagli studenti del corso “CESAR” (Cours de Enseignement Supérieur en Architecture et Restauration), Corso di Alta Formazione Applicata in Architettura e Restauro tenuto presso la Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio del DICAR. I prototipi  rappresentano alcuni esiti delle sperimentazioni progettuali che hanno avuto come tema l’innovazione del linguaggio del prodotto lapideo considerando le caratteristiche estetiche e tecniche dei principali bacini estrattivi pugliesi e nazionali. Tutti i prototipi sono stati concepiti e prodotti mediante tecniche di modellazione e produzione digitali CAD/CAM mentre un quarto prototipo esposto: “Addvault”, è frutto della collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Strutturale Edile Geotecnica del Politecnico di Torino. 
Nella giornata di giovedì, 30 settembre infine, saranno presentati due numeri della collana “MDJ” (Material Design Journal) dal titolo “Time in Stone” e “Marmomac Meets Academies” curati, tra gli altri, dai docenti del Poliba, Annalisa Di Roma  e Giuseppe Fallacara.
L'intero programma di Marmomac 2021 e consultabile mediante il link: https://www.marmomac.com/marmomac-talks/palinsesto/

 

Progetto ERN-APULIA 3. Domani, 24 settembre, dalle 15,00 alle 23,00 nel campus universitario 

Bari, 23 settembre 2021 - Si rinnova anche questo anno a Bari l’appuntamento di divulgazione scientifica, “La Notte dei Ricercatori”. L'iniziativa, che coinvolge le ricercatrici ed i ricercatori dell'Università e del Politecnico di Bari, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e del Consiglio Nazionale delle Ricerche, permetterà l'incontro di chi “fa la ricerca” e il pubblico. Spazio d'incontro sarà l’Atrio Cherubini del Politecnico, nel Campus Universitario “E. Quagliariello”, domani, venerdì, 24 settembre. L’evento si svolgerà a partire dalle ore 15,00 sino alle ore 23,00 (accesso con green pass), mentre dalle ore 9,00, e per tutta la giornata, saranno disponibili eventi in streaming sulla webTV della manifestazione, www.ern-apulia.it
Nonostante le restrizioni imposte dalla pandemia, quest’anno la manifestazione torna  in presenza con stand, laboratori, giochi interattivi, dibattiti, ma anche con visite virtuali dei Musei e dei Laboratori di ricerca, come ad esempio il CERN di Ginevra, e con un palcoscenico a disposizione per talks e conferenze.
Il visitatore potrà seguire un percorso, che si snoda su 23 stand espositivi, passando dal macroscopico studio dell’Universo, alla “visione” dell’invisibile. Potrà essere affascinato dalla magia delle molecole e la loro mutazione nei processi chimico, fisici ovvero dalla radioattività ai cristalli. Conoscerà il mistero della vita dai microrganismi ai lieviti, dalla biodiversità alla bioremediation alla mostra fotografica del fascino delle piante. Nel percorso, ci sarà anche spazio allo studio della nutrizione con gli assaggini di Scient-Eating. Non mancheranno le visite virtuali all’Orto Botanico e i giochi di matematica, logica e fisica adatti anche ai più piccoli. Su prenotazione sarà possibile visitare il Laboratorio Ufficiale Prove Materiali “M. Salvati” del Poliba mentr il Robot Pepper  insegnerà la sicurezza stradale a grandi e piccini. Si parlerà della macro visione delle stelle, con il telescopio, e dell’infinitamente piccolo dei miliardi di batteri che vivono con noi e condizionano la nostra vita nel bene e nel male. Anche i farmaci salvano la nostra vita e saranno svelati i segreti per la scoperta di nuovi farmaci e molecole. Si potrà conoscere cosa è la fabbricazione additiva e il suo ruolo con l’industria 4.0. Inoltre, sarà dedicato apposito spazio alla discussione sulla problematica del precariato nella ricerca  e le opportunità di una vita da ricercatore. Saranno affrontati temi molto caldi come l’ambiente la medicina personalizzata e le ultime scoperte sulla genetica in relazione allo sviluppo cerebrale. 
Il Politecnico. In particolare, alla Notte dei Ricercatori di Bari, il Poliba parteciperà con specifiche iniziative che qui presentiamo nei titoli (e link di approfondimento): Ricerca, Monitoraggio a distanza dello “stato di salute” delle strutture; Universo e Mondo Subatomico, Vedere l’invisibile; Innovazione, Ascoltare la musica delle molecole; Architettura, Parole di scienza: Spazio; Architettura, Architettura 4.0 e fabbricazione additiva: Urban Dunes; Ingegneria ed Informatica, Visite guidate al Laboratorio Ufficiale Prove Materiali “M. Salvati”.
Gli incontri divulgativi avranno inizio alle ore 17,00, proseguiranno sino alle 23,00 e saranno disponibili in diretta sulla pagina dell’evento mentre alle 20,00 sono previsti i saluti dei rappresentanti delle quattro istituzioni. 
Oltre alla programmazione prevista per venerdì 24, nelle settimane successive vi saranno appuntamenti divulgativi nei pub della città con la manifestazione ‘Una birra con la Scienza’, dove i ricercatori dialogheranno con i cittadini di svariate tematiche scientifiche in un luogo non convenzionale ma certamente rilassante e piacevole 
A Bari, la Notte dei Ricercatori è organizzata dall’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Politecnico di Bari e la Sezione di Bari dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, e conta sul supporto del Sistema Museale di UNIBA (SiMA), del Museo di Matematica dell’Università di Bari (MUMA), della sede di Bari dell’ISTAT e della sezione barese della Associazione Italiana degli Studenti di Fisica. La manifestazione è resa possibile grazie al progetto europeo ERN-Apulia3 (UE-H2020-MSCA-NIGHT-2020bis, Grant No. 101036086), rifinanziato – per il 3° anno consecutivo – dalla Commissione Europea nell’ambito delle azioni Marie Skłodowska Curie. Coordinato dall’Università del Salento, ERN-Apulia3 è uno dei 6 progetti finanziati in Italia e coinvolge le università statali ed i principali enti pubblici di ricerca pugliesi.

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MAM - Per favorire l'incontro di PMI e startup con investitori internazionali e industrie di settore

Bari, 16 settembre 2021 - L’aeroporto Marcello Arlotta” di Grottaglie, ospiterà dal 22 al 24 settembre prossimi, per la prima volta in Italia e in Puglia, il “Mediterranean Aerospace Matching”(MAM). L'iniziativa è dedicata all'aerospazio, alla tecnologia e ai progetti  di settore. La tre giorni pugliese, prevede, in presenza e in remoto: tavole rotonde, incontri, dimostrazioni di volo. Cuore della manifestazione sarà il ruolo delle startup e delle Pmi innovative nel campo aerospaziale, in particolare nel settore dell’advanced air mobility e delle smart city con un focus sulle piattaforme non pilotate, sullle infrastrutture per il controllo e la gestione dello spazio aereo e sulle tecnologie spaziali applicate ai droni. 
L'evento, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico, l’Ice-Agenzia Regione Puglia, in collaborazione con Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) e Asi (Agenzia Spaziale Italiana), Distretto Tecnologico Aerospaziale (a cui partecipa il Politecnico di Bari), Aeroporti di Puglia, Puglia Sviluppo, Arti, intende favorire l'incontro delle Piccole e medie imprese e delle startup innovative con investitori internazionali e rappresentanti delle principali industrie aerospaziali.
In particolare, ARTI, l'Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, proporrà alcune iniziative di orientamento e di divulgazione rivolte ai laureandi e ai dottorandi dei corsi di laurea universitari (soprattutto di ingegneria) e di formazione tecnica superiore (ITS) pugliesi coerenti con le attività aerospaziali. Al centro delle attività, le tecnologie e i profili professionali emergenti nel campo aerospaziale. 
Per il MAM di Grottaglie infine, è in programma il 24 settembre, ore 9,00, l'incontro, su “Creatività e giovani per un futuro sostenibile”, nel corso del quale sarà presentato il report, “L’Innovazione del settore Aerospaziale e l’impatto sulla formazione dei giovani talenti in Italia”, spunto di riflessione sulle azioni da mettere in campo per formare ed attrarre giovani talenti e per mantenere alta la competitività del settore aerospaziale italiano. All'iniziativa parteciperanno, in qualità di relatori: Antonio Felice Uricchio, Presidente Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR); Alessandra Celletti, Vicepresidente Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR); Francesco Cupertino, Rettore Politecnico di Bari; Stefano Bronzini, Rettore Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”; Fabio Pollice, Rettore Università degli Studi del Salento.

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BiArch. Il Politecnico con il DICAR al Festival dell’Architettura il 17 settembre 

Bari, 15 settembre 2021 - Siamo agli inizi del 1900. Nella storia urbanistica della città di Bari i quartieri di San Pasquale e Carrassi non hanno un posto di rilievo. Lo sviluppo della produzione industriale nella città nel primo novecento provoca una modifica significativa della geografia della città con la formazione delle periferie. Al di là della ferrovia si realizzano i nuovi quartieri periferici. Nel 1911, alcuni di questi terreni vengono acquistati dalla Società Ortodossa di Palestina con l'obiettivo di edificare il complesso della Chiesa Russa e garantire ospitalità ai pellegrini russi. Un apposito comitato affida la progettazione della struttura all’architetto Aleksej Viktorovič Ščusev. Nell’anno successivo, 1912, il progetto viene approvato dallo zar Nicola II.  L'architetto, Ščusev, più volte a Bari per seguire i lavori, diventò successivamente l’architetto dell’Unione Sovietica: tra le sue opere, il Mausoleo di Lenin nella piazza Rossa di Mosca. Il progetto di Ščusev si rifà alle antiche tradizioni costruttive di Novgorod-Pskov, città della Russia del Nord. Grande cura viene dedicato ad esso, con livelli di attenzione al dettaglio che non tralasciarono nulla, dai cicli di decorazioni parietali dell'aula liturgica e degli ambienti di rappresentanza, al mobilio, fino ai particolari più minuti dei serramenti, come del resto era prassi in quegli anni.
Il cantiere viene avviato nel 1913 e prosegue fino al 1915. Nel 1914, con l’ingresso della Russia nella Prima Guerra Mondiale, i contatti fra Bari e Mosca si riduco sensibilmente e non è più possibile trasferire in Italia risorse e materiali da costruzione, oltre che arredi sacri. La successiva Rivoluzione d’Ottobre del 1917 comporta ulteriori limitazioni, tra questi, la mancata realizzazione dei cicli pittorici. 
Oggi, la Chiesa russa di Bari con la sua unicità in Italia, unita alla devozione e al secolare pellegrinaggio dai paesi dell'est, costituisce un importante patrimonio, non solo della storia e della tradizione ortodossa, ma anche della Puglia, dell'Italia. Essa infatti, costituisce uno straordinario ponte di comunicazione tra le comunità religiose cristiane cattoliche e ortodosse.   
Sulla “Storia e l'Architettura del Complesso Monumentale della Chiesa Russa di Bari” è stata organizzata una apposita conferenza che si svolgerà presso il Teatro Margherita di Bari, il 17 settembre, ore 10:00 in occasione delle iniziative del BiArch di Bari.
La conferenza nasce dalla collaborazione tra soggetti presenti nella città di Bari a vocazione culturale ed internazionale, quali Il Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’architettura (DICAR) del Politecnico di Bari, l’Associazione “Intercultura”, l’Associazione “Ponte ad Oriente - Bari” e rappresentanti di istituzioni russe, quali l’Accademia Russa delle Scienze, l'Università Ortodossa Umanistica San Tichon di Mosca e la Facoltà di Architettura dell'Università Statale di Geodesia e Cartografia di Mosca. L’evento si colloca nel quadro del Festival dell’Architettura “BiArch” in corso a Bari.  Il programma prevede:
Presentazione e chairman: prof. Ignazio Carabellese DICAR - Politecnico di Bari; Relatori Prof. Michail Talalay Accademia Russa delle Scienze; Prof. Kirill Vach Accademia Russa delle Scienze; Prof. Yuri Savel'ev Università Ortodossa Umanistica San Tichon di Mosca; Dott. Sergei Koluzakov Università Statale di Mosca di Geodesia e Cartografia - Facoltà di Architettura; Prof. Giuseppe Carlone DICAR - Politecnico di Bari; Dott. Arch. Giuseppe Berardi DICAR - Politecnico di Bari
La partecipazione alla conferenza sarà possibile in presenza, previa iscrizione online al link: https://biarch.org/event/storia-ed-architettura-del-complesso-monumentale-della-chiesa-russa-di-bari/ oppure in modalità streaming: https://biarch.org/

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Sostenibilità. Il Politecnico, dal 16 al 18 settembre, alla XX edizione de “I Dialoghi di Trani” 
Il Tripode del Poliba, dimostratore esplicito delle nuove tecnologie di progettazione e realizzazione dell’artigianato 4.0

Bari, 14 settembre 2021 – Il tema della sostenibilità, a partire dagli obiettivi individuati dall’Agenda 2030, contraddistinguerà la XX edizione de “I Dialoghi di Trani” (15-20 settembre). Alla rassegna, che metterà a confronto scrittori, filosofi, giornalisti, scienziati, artisti su un tema di pressante attualità quale la sostenibilità ambientale, sarà presente anche il Politecnico di Bari, che, in collaborazione con l'Ordine degli Architetti e PPC della Provincia BAT, proporranno un programma di incontri e non solo, nelle giornate 16-17-18 settembre. Lo sviluppo sostenibile, che deve diventare prospettiva condivisa, è, infatti, un tena caro e portante delle azioni messe in atto dal Poliba attraverso studi e ricerche, a favore del territorio.
Per “I dialoghi di Trani” il Politecnico e l'Ordine degli Architetti della BAT  hanno organizzato per giovedì, 16 settembre (9:00-12:00), una tavola rotonda sul tema, “Architettura e Artigianato 4.0”con la partecipazione dei docenti Poliba: proff. Giuseppe Fallacara, Annalisa Di Roma, Nicola Parisi e con i contributi degli arch. Maurizio Barberio del Poliba e Marina Dimatteo dell'Ordine provinciale degli architetti della BAT.
Teatro d’incontro sarà il sagrato della Cattedrale di Trani e lo spazio dell’intera piazza allestito con apposito palco e infopoint/ vendita libri, entrambi progettati dal Politecnico e dalla Commissione Cultura e Pari Opportunità dell’Ordine degli Architetti e PPC della Provincia BAT.
Nello spazio pubblico, legato al tema della tavola rotonda, sarà composto il “Tripode”, padiglione temporaneo, progettato da Giuseppe Fallacara del Politecnico di Bari, su invito della Commissione Cultura e Pari Opportunità dell’Ordine degli Architetti e PPC della Provincia BAT, in occasione del festival. Il Tripode è una struttura modulare, completamente in legno, facile da assemblare, dimostratore esplicito delle nuove tecnologie di progettazione e realizzazione dell’artigianato 4.0. Il nome dell’opera vuole enfatizzare i trinomi alla base dell’architettura: utilitas, firmitas e venustas; idea, progetto e costruzione; teoria, prassi e memoria; ma rappresenta anche le tre città co-capoluogo di Provincia Barletta, Andria, Trani verso le quali sarà rivolto. 
Nel pomeriggio (15,00-17,00), invece, presso la sede dell’Ordine degli Architetti PPC, alla presenza del Rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino e del Presidente dell'Ordine degli Architetti della BAT, Paolo D’Addato, seguirà la lecture, “Verso nuovi sistemi costruttivi digitali per un uso efficiente e sostenibile delle risorse” a cura di Niccolò Dambrosio dell’Università di Stoccarda - ICD Institute for Computational Design.
Venerdì 17 settembre, ore 17,00, presso la sede dell’Ordine di Palazzo Covelli, la Prorettrice del Politecnico di Bari, Loredana Ficarelli, Giuseppe Rociola funzionario del MIC e Francesca Onesti, presidente commissione cultura Ordine Architetti P.P.C. della provincia BAT, dialogheranno sul tema “La campagna e le architetture rurali possono essere una risposta alla crisi  del vivere e dell’abitare provocata dalla pandemia?” Nell'occasione, sarà proiettato il documentario “Rapsodia Pugliese, L’importanza di una Torre” (Italia 2015, 42'46'') di Gianfranco Dusmet, prodotto da Politecnico di Bari.
Sabato, 18 settembre, ore 17,00, Palazzo Covelli, alla presenza del Presidente Ordine Architetti P.P.C. della provincia BAT di Paolo D'Addato, Ubaldo Occhinegro Assessore del Comune di Taranto, Francesco Rotondo già Dirigente tecnico comunale con Azzurra Pelle, presentano il progetto di DPP, il Documento Programmatico Preliminare denominato “Ecosistema Taranto”, l’innovativo piano per la città di Taranto, capace di indurre una evoluzione nello schema consolidato delle professioni e delle imprese locali. 
I Dialoghi di Trani, XX edizione, sono organizzati da “La Maria Del Porto”, Associazione Culturaledi promozione sociale e dall’Assessorato alle Culture della Città di Trani.

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EEEIC 2021, 21edizione. Da oggi, 7 sino al 10 settembre, al Politecnico di Bari

Bari, 7 settembre 2021 - Le più recenti ricerche sulla transizione energetica, le energie rinnovabili, la digitalizzazione, l’intelligenza artificiale sono presentate, da oggi, 7, sino al prossimo 10 settembre, al Politecnico di Bari, in occasione della 21° edizione della “International Conference on Environment and Electrical Engineering” (EEEIC2021). 
Alla prestigiosa iniziativa internazionale organizzata dal Politecnico di Bari e dall'Università di Roma “La Sapienza”, partecipano circa 350 ricercatori e professionisti dell’accademia e dell’industria di tutto il mondo sia in presenza (un centinaio) che in remoto. 
Sono oltre trecento invece, i contributi scientifici pervenuti alla quattro giorni di Bari. Gli autori dei contributi in presenza provengono soprattutto da Italia, Francia, Spagna Germania, USA, Polonia, Svezia, Danimarca ed altri paesi europei, mentre gli autori in remoto si collegheranno soprattutto da Cina, Brasile, Iran, Pakistan e Vietnam. 
Oltre alle sessioni tecniche, eventi di punta saranno la Sessione Plenaria (introdotta dal Rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino), “Digital Infrastructure and ai for Energy Transition” e la Tavola Rotonda “Monitoring and Diagnostics for Energy Systems”, (presentata dal Vicesindaco di Bari, prof. Eugenio Di Sciascio). Entrambe sono in programma domani, 8 settembre, rispettivamente alle ore 15,00 e alle 16,30 nell'aula magna del Dipartimento ICAR (campus universitario).
La 21° edizione della “International Conference on Environment and Electrical Engineering” (EEEIC2021) è sponsorizzata da IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers) e supportata da EMC Society, PES Society, IAS Society, col patrocinio di ENEA, RSE, ABB, AIPND, Città di Bari e Città Metropolitana di Bari. 
Il programma completo dell'evento scientifico è disponibile sul sito della manifestazione: EEEIC – 21st International Conference on Environment and Electrical Engineering

Le mostre Poliba. Da domani, 1 settembre al Salone Internazionale del Restauro e al BiARCH

Esposizione degli studi e delle ricerche nel settore del restauro

 

Bari, 31 agosto 2021 - Il tema del restauro architettonico coinvolge particolarmente il nostro Paese. Lo Stivale, da nord a sud sin alle piccole isole, raccolgono un immenso patrimonio che racconta la storia, tramanda la cultura, insegna in presente per il futuro. La Puglia, terra di confine tra occidente e oriente ne è particolarmente ricca: castelli, centri storici, chiese, monumenti dialogano con i rispettivi paesaggi.
Il restauro architettonico, attività finalizzata alla conservazione e alla trasmissione alle generazioni future delle opere di valore storico, artistico e ambientale, fondato sul rispetto della materia antica, che conservale tracce dello scorrere del tempo e dei segni delle stratificazioni storiche è un settore disciplinare scientifico di particolare importanza del corso di laurea in Architettura del Politecnico di Bari. E difatti, studi e ricerche, condotte nel Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura (dICAR) del Poliba, trovano proposte e azioni concrete sul territorio pugliese. 
Due mostre, organizzate dal settore disciplinare del Restauro del citato dipartimento ICAR, saranno inaugurate a Bari domani, 1 settembre in occasione di due eventi internazionali.
La prima, “Il restauro nel Politecnico di Bari, itinerari di ricerca per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio costruito”partecipa da domani sino al 3 settembre (9:30 –18:30; venerdì, 3, 9:30 - 14:30), al Salone Internazionale del Restauro di Bari, presso la Nuova Fiera del Levante. Ingresso libero previa registrazione sul sito, www.salonedelrestauro.com
La mostra, tavole, disegni, immagini, presenterà i risultati delle ricerche condotte dal Politecnico e dal Dipartimento ICAR in diverse realtà della Puglia sulla base di protocolli d’intesa con diverse Amministrazioni Comunali, tra cui Ginosa (TA), Altamura (BA), Spinazzola (BAT), Ascoli Satriano (FG) e con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di BR, LE e TA. La mostra vuole significare e confermare la forte presenza della componente Restauro del dICAR nel territorio pugliese e la collaborazione con le Istituzioni del territorio pugliese attive nel settore dei Beni Culturali per attuare una visione strategica per la salvaguardia e la rivitalizzazione di patrimoni poco conosciuti e scarsamente indagati. Nel contempo, intendepromuovere progetti di formazione, conservazione e valorizzazione dell’esistente attraverso accordi e convenzioni per la conservazione, la valorizzazione e la re-immissione nel circuito della fruizione di opere non sufficientemente comprese e per questo trascurate, o abbandonate. 
La mostra è suddivisa in tre sezioni e propone altrettanti itinerari di ricerca: “Architetture fortificate” (prof. Rossella de Cadilhac) cerca di dare risposte a domande impellenti: quali sono i fattori di rischio che minano la conservazione delle architetture fortificate? Quali sono le prospettive future di un patrimonio non sempre adeguatamente tutelato e valorizzato? Castelli, torri, fortezze di Puglia sembrano aver perso il senso della loro esistenza, per essere venuta meno la loro funzione originaria. Emblematici da questo punto di vista sono alcuni casi studio che pongono il problema della massima attenzione conservativa e dell’altrettanto fondamentale rivitalizzazione, da perseguire con la promozione della conoscenza e l’assicurazione delle migliori condizioni d’uso, nel rispetto dell’identità dell’organismo fortificato, delle sue vocazioni d’uso, in sintonia con i bisogni e le aspettative della comunità. Il tema presenterà i casi studio, sviluppati nel Politecnico, oggetto anche di premiate tesi di laurea di Architettura, dei  Castelli di Monte S. Angelo, Ginosa, Gallipoli, Tutino-Tricase.
La Mostra dedicherà spazio (secondo percorso) anche al “sito di Ascoli Satriano” (FG) - (prof. Ignazio Carabellese). L'importante sito infatti, mette in luce i differenti valori territoriali a partire dall’origine romana di Ausculum, teatro di eventi bellici, come di espressioni artistiche ed architettoniche già in epoca romana ed oggetto di interesse per la consolidata prosperità agraria ed il forte legame con l'economia dei grandi movimenti pastorizi transregionali. La ricerca approfondisce la conoscenza del tessuto urbano e delle strutture edilizie di maggior rilievo come il castello Marulli che costituisce di fatto una fonte documentaria privilegiata che racconta le tracce delle modificazioni, la vita delle generazioni che hanno abitato questi luoghi ed in essi si sono identificate. 
E, infine, il “Restauro urbano” (prof. Giacomo Martines). Quest'ultimo percorso in mostra, si concentra sul tema della valorizzazione dei contesti paesaggistici insediativi. Qui trovano spazio gli estratti delle ricerche svolte tramite accordi quadro e convenzioni di trasferimento tecnologico convergenti sui siti di Gravina in Puglia (BA), Carosino (TA), Spinazzola (BAT) e di centri urbani della Foce del Tevere (RM). 
La seconda mostra, Il dICAR per la Puglia e la Terra di Bari, esposizione degli studi e delle ricerche nel settore del restauro”organizzata dal Dipartimento ICAR del Polibaè stata allestita a Bari, in occasione di “BiArch, il Festival Internazionale dell’Architettura di Bari” presso Palazzo Simi, strada Lamberti. L'esposizione sarà inaugurata domani, 1 settembre, alle ore 17:00 e sarà fruibile sino al 20 settembre (orari, 9:30 - 18:30).
La mostra intende restituire al territorio regionale uno spaccato delle ricerche e degli studi condotti nel Politecnico di Bari con la finalità di consentire alla collettività pugliese e della Terra di Bari una consapevolezza sui valori culturali di cui è pregno il patrimonio materiale della regione. La mostra si divide in tre Sezioni che espongono alcuni significativi temi di ricerca del settore disciplinare: “Architetture degli Ordini Mendicanti” (prof. Rossella de Cadilhac); “Architetture religiose”(prof. Ignazio Carabellese); Centri Storici (prof. Giacomo Martines). Anche qui saranno presentati per settore, numerosi siti e monumenti: da quelli conventuali di Ostuni, Brindisi, Barletta, Massafra, Trepuzzi, Mola di Bari, Putignano, Trani; alle chiese di Bari, Bitonto, Conversano, Binetto, Molfetta Monopoli, Polignano e di alcuni dei centri già citati, ai centri storici di Gravina, Altamura, Taranto.

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Nanotecnologie. Un articolo pubblicato sulla prestigiosa rivista “Nature Communications”

Alla ricerca, coordinata dal premio Nobel per la Fisica 2007 prof. Albert Fert,  ha partecipato anche il prof. Mario Carpentieri  del Politecnico di Bari 

Bari, 12 agosto 2021 – Il settore delle nanotecnologie, dell'ingegneria dell'informazione con ricadute nella medicina, potrebbero trovare nuovi sviluppi applicativi. Le indicazioni sono state scritte a più mani in un articolo pubblicato il 27 luglio scorso sulla autorevole rivista, “Nature Communications”. 
La ricerca, dal titolo, “Field-free spin-orbit torque-induced switching of perpendicular magnetization in a ferrimagnetic layer with a vertical composition gradient”https://www.nature.com/articles/s41467-021-24854-7 è stata pubblicata da un team internazionale di ricerca che vede come coautore e supervisore il premio Nobel per la Fisica 2007 prof. Albert Fert. Nel team di ricerca figura anche il prof. Mario Carpentieri, del Politecnico di Bari.  
La ricerca si rivolge al settore delle nanotecnologie e dell’ingegneria dell’informazione. In particolare, ha riguardato lo studio teorico e la dimostrazione sperimentale del possibile utilizzo di innovativi materiali antiferromagnetici (AFM) per la realizzazione di dispositivi di memoria ultraveloci, ad alta densità di storage e ad alta efficienza energetica, che li rendono candidati eccellenti come memorie magnetiche ad accesso casuale su scala nanometrica. Attraverso tale studio è stato dimostrato che questi tipi di materiali permettono il funzionamento di tali dispositivi di memoria senza dover avere la necessità di applicare campi magnetici esterni, caratteristica che rende tali nuovi dispositivi spintronici facilmente integrabili nell’elettronica convenzionale. Tali dispositivi sono anche importanti per applicazioni emergenti nell’intelligenza artificiale e nel calcolo non convenzionale. Previste ricadute nel campo biomedicale in quanto i materiali sviluppati per la memoria possono essere anche utilizzati per lo sviluppo di sensori biomedici. 
Il prof. Mario Carpentieri, ordinario di Elettrotecnica, afferisce al Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione del Poliba. Il suo contributo alla ricerca, pubblicata su “Nature Communications” si è sviluppato presso il laboratorio di Spintronica del Politecnico di Bari dove ha sede un server di calcolo parallelo per la progettazione e la caratterizzazione di materiali e dispositivi nanometrici.

Comunicato stampa.